ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15393

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 608 del 21/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 21/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 21/03/2012
Stato iter:
25/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/06/2012

CONCLUSO IL 25/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15393
presentata da
DANIELE GALLI
mercoledì 21 marzo 2012, seduta n.608

GALLI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

si fa riferimento alla segnalazione dell'associazione dei consumatori Asso-Consum in cui si evidenziano, relativamente al «falso pecorino romano» prodotto in Romania, le ricadute negative nei settori economico, agricolo e occupazionale, nonché il palese danno d'immagine e il dumping concorrenziale a un prodotto tipico della filiera alimentare regionale italiana;

anche la Coldiretti in data 15 marzo 2012 ha manifestato davanti alla sede del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, evidenziando l'incongruenza inerente alla produzione di prodotti alimentari «nostrani» totalmente lavorati all'estero e con finanziamenti dello Stato italiano -:

se alla luce della normativa relativa alle delocalizzazioni sia da ritenere legittimo anche il caso richiamato in premessa;

quali finanziamenti siano stati assegnati a tali produzioni;

se la normativa a sostegno di queste produzioni su territorio estero sia tuttora operativa e nel caso lo fosse, se non ritenga il Governo di assumere iniziative normative urgenti per abrogare con effetto immediato la normativa stessa. (4-15393)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 25 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 655
All'Interrogazione 4-15393 presentata da
DANIELE GALLI

Risposta. - Preliminarmente si precisa che la Simest Spa, costituita nel 1991, ai sensi della legge n. 100 del 24 aprile 1990, è una società «finanziaria di sviluppo» pubblico-privata, partecipata al 24 per cento dalle principali banche italiane e al 76 per cento dalla Confindustria e dal Ministero dello sviluppo economico. Il suo scopo primario è di affiancare, attraverso l'utilizzo di strumenti tecnici e finanziari, le attività e gli investimenti internazionali delle imprese italiane, rafforzandone le capacità di competere sui mercati internazionali. Ai sensi del decreto legislativo n. 143 del 1998, la società gestisce gli interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo nazionale.
Nell'ambito delle iniziative sostenute attraverso la Simest si evidenzia che non è prevista alcuna delocalizzazione, tra l'altro non consentita ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 80 del 2005, mentre si producono effetti positivi sulla competitività delle aziende italiane e sull'occupazione in Italia. Infatti, in merito al piano di investimenti di detta società, la stessa acquisisce partecipazioni societarie in imprese italiane che presentino programmi di sviluppo produttivo e/o di ricerca e di innovazione e che garantiscano il mantenimento delle capacità produttive interne, al fine di migliorarne l'efficienza nei processi di internazionalizzazione.
Per quanto concerne i finanziamenti rivolti alle imprese del settore, ed in particolare per quelle che intraprendono iniziative all'estero, le stesse possono avvalersi del sostegno offerto dalla temporanea partecipazione della Simest Spa, nonché di fondi pubblici da essa gestiti, al capitale di imprese estere costituite da imprenditori italiani per lo sviluppo di progetti di investimento che possono comprendere anche la produzione in loco.
In relazione alla domanda posta dall'interrogante relativamente al «falso pecorino romano» prodotto in Romania e che ha coinvolto la società «Lactitalia», partecipata dalla Simest Spa e dal Fondo venture capital da questo gestito, si fa presente che nello scorso novembre 2010 è stata effettuata un'ispezione, congiuntamente con il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, presso la suddetta società in Romania, che non ha rilevato infrazioni e/o contraffazioni, o utilizzo di marchi e denominazioni protette, anche se in quell'occasione la delegazione ha richiesto di eliminare la denominazione «Toscanella» ad un formaggio prodotto per il mercato locale, nonché di rendere più evidente il Paese di produzione nel packaging di tutti i prodotti.
Si fa presente che attualmente la Simest Spa ha dismesso la propria partecipazione nella società Lactitalia.
Si informa che, per una maggiore tutela del settore agroalimentare, nel mese di marzo 2012, è stata emanata una dettagliata direttiva alla Simest Spa. Tale direttiva è incentrata ad evitare che le aziende destinatarie di tali azioni di sostegno possano attuare sui mercati esteri pratiche sleali o ingannevoli, comunque riconducibili all'italian sounding, e ad assicurare una corretta e trasparente informazione al consumatore circa l'origine delle produzione estere.
Al fine quindi di tutelare la trasparenza dei mercati, tale direttiva prevede che la Simest, mediante opportuni interventi ordinamentali o organizzativi, revochi gli atti relativi a partecipazioni deliberate a favore delle imprese operanti nel settore agroalimentare nel caso in cui le società attivino pratiche commerciali tali da indurre in errore i consumatori sull'origine o sulla provenienza dei prodotti commercializzati, ai sensi dell'articolo 21 del decreto legislativo n. 206 del 2005. Allo stesso orientamento dovranno conformarsi gli organi di gestione dei fondi pubblici di intervento, la cui gestione è affidata alla stessa società in relazione alla problematica sopradescritta.
A tutto ciò si aggiunge il costante impegno del Ministero ad intensificare le politiche di internazionalizzazione e di tutela del Made in Italy, nonché a promuovere iniziative condivise anche con altre Amministrazioni per rafforzare l'export del settore agroalimentare.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.