ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 606 del 19/03/2012
Firmatari
Primo firmatario: BOCCHINO ITALO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 19/03/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/03/2012
Stato iter:
19/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2012
DE STEFANO CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/12/2012

CONCLUSO IL 19/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-15357
presentata da
ITALO BOCCHINO
lunedì 19 marzo 2012, seduta n.606

BOCCHINO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

nella serata di sabato 10 marzo 2012 a Pisa, un avvocato di 32 anni è stato aggredito, pestato a sangue e rapinato;

la situazione della sicurezza a Pisa è tornata prepotentemente alla ribalta a seguito di questo episodio che ha destato profondo sconcerto;

quale che sia il movente, certo è che a Pisa c'è un'ondata di nuova delinquenza e la città sta vivendo una seria emergenza legalità, con interi quartieri che rischiano di essere ostaggio della criminalità;

nonostante la volontà e la professionalità degli apparati di polizia, che tempestivamente agiscono per scovare gli autori dei delitti, molte parti della città di Pisa sono in preda alla delinquenza e vivono in un clima di illegalità;

su questo mancato controllo pesa come un macigno la carenza di organico delle forze dell'ordine a Pisa, essendo le stesse commisurate alla popolazione residente a fronte invece di una presenza annua di milioni di turisti nonché circa 30.000 studenti fuori sede ed un hinterland di 200.000 abitanti;

la Polizia di Stato nella città di Pisa ha in dotazione solo una macchina che, a seguito dell'individuazione della Torre come obiettivo sensibile di possibili attacchi terroristici, staziona esclusivamente nella piazza del Duomo, venendo meno alla propria funzione di controllo del territorio;

se a ciò si aggiunge che a conclusione del 182o corso degli allievi della Polizia di Stato, fra le province destinatarie delle assegnazioni non risulta esservi la città di Pisa mentre sono contemplate realtà più piccole -:

quali risorse umane e finanziarie il Governo intenda destinare per affrontare l'emergenza sicurezza che interessa la città di Pisa, al fine di ridurre e prevenire la criminalità comune e organizzata;

quali siano stati i momenti individuati dopo gli attentati del 1993 per il presidio fisso di polizia e da allora per quali sia stata revocata tale misura.
(4-15357)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata mercoledì 19 dicembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 736
All'Interrogazione 4-15357 presentata da
ITALO BOCCHINO

Risposta. - La città di Pisa, che conta circa 90.000 residenti ai quali si devono aggiungere diverse decine di migliaia di studenti universitari fuori sede, negli ultimi anni ha registrato un forte afflusso di immigrati, con una consistente presenza di soggetti clandestini. Particolarmente rilevante risulta, in rapporto alla popolazione, la presenza nelle periferie di insediamenti di cittadini rom, per lo più rumeni ed ex-jugoslavi.
Le criticità si concentrano prevalentemente in alcune aree del centro storico, quali piazza della Stazione e piazza delle Vettovaglie, in cui sono presenti da tempo presidi fissi della questura e dell'Arma dei Carabinieri.
Nelle aree urbane, i fatti delittuosi sono legati soprattutto allo spaccio di sostanze stupefacenti, che genera una situazione di degrado con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza e sull'opinione pubblica, mentre in altre zone, quali piazza del Duomo e piazza Belvedere nella frazione di Tirrenia, i reati sono legati essenzialmente al fenomeno dell'abusivismo commerciale.
Nel territorio, non si riscontrano insediamenti stabili di consorterie mafiose, ma risultano comunque presenti persone legate a tali sodalizi, soprattutto calabresi, siciliani e campani, dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e al riciclaggio dei relativi proventi, anche mediante l'acquisizione di esercizi commerciali. Tali attività sono favorite da diversi fattori, quali la vicinanza a zone ad alta incidenza turistica e allo scalo portuale di Livorno, nonché la centralità rispetto a vie di comunicazione aeree ed autostradali.
Le competenti autorità provinciali di pubblica sicurezza e le forze di polizia dedicano costante attenzione alle attività di prevenzione e repressione; tra i risultati ottenuti, si ricorda il sequestro da parte della Guardia di finanza a Pisa, nel febbraio del 2011, nel contesto di un'attività estesa anche ad altre province, di beni per un valore complessivo di oltre 940.000 euro riconducibili a soggetti appartenenti al clan camorristico dei «Maliardo», contiguo ai «Contini», e, il 2 febbraio 2012, sempre nella città toscana, il deferimento, da parte della polizia di Stato, di due soggetti di origine campana, affiliati al clan camorristico «Fabrocini», ritenuti responsabili di rapina aggravata e usura, ai danni del titolare di una piccola impresa di trasporti.
Su tutto il territorio l'impegno costante e continuo delle forze dell'ordine ha permesso di raggiungere notevoli risultati.
Gli indicatori della banca dati interforze delle forze di polizia evidenziano, infatti, nel periodo gennaio-luglio del 2012, la riduzione, pari al 7,8 per cento, del numero dei delitti denunciati rispetto al corrispondente arco temporale del 2011.
Più nel dettaglio, i furti sono risultati in calo del 3,2 per cento, con flessioni ancora più significative per quelli perpetrati all'interno di abitazioni (-10,2 per cento) e per i furti di autovetture (-27,0 per cento); i reati in materia di sostanze stupefacenti sono invece lievemente incrementati, passando da 176 casi a 183.
Tra le fattispecie in calo nei primi sette mesi del 2012 rispetto all'analogo periodo del 2011 si segnalano, inoltre, le lesioni personali dolose (-22,4 per cento), i danneggiamenti (-19,8 per cento), le rapine in banca (da 11 a 5) e le violenze sessuali (da 25 a 20); le estorsioni sono 22 in entrambi gli archi temporali considerati.
L'attività di controllo della criminalità condotta dalle forze di polizia nella provincia è stata particolarmente intensa e ha consentito di deferire all'autorità giudiziaria, sempre nei primi sette mesi del 2012, 4.259 persone, di cui 686 in stato di arresto.
La questura di Pisa ha ulteriormente e sensibilmente potenziato i servizi preventivi e investigativi, rafforzando altresì l'apparato di prevenzione generale e controllo del territorio mediante l'impiego di equipaggi automontati delle forze territoriali per servizi dedicati e di operatori dei reparti prevenzione crimine della polizia di Stato. Da molti anni viene assicurato anche un servizio interforze di vigilanza «antiterrorismo» a tutela dei principali monumenti del patrimonio artistico.
In sede di coordinamento tecnico interforze, vengono periodicamente riviste le strategie per l'ottimale impiego degli operatori di pubblica sicurezza nei servizi di prevenzione generale secondo strategie volte a privilegiare una più efficace presenza dinamica sul territorio, anche al fine di soddisfare la domanda di sicurezza dei cittadini.
Relativamente alla presenza delle forze di polizia, si rappresenta che la polizia di Stato, al 1° settembre 2012, dispone, nella provincia di Pisa, di 446 appartenenti ai ruoli operativi, oltre a 29 appartenenti ai ruoli tecnico-scientifici che contribuiscono alla funzionalità degli uffici.
Oltre alla questura, nell'area sono dislocati i commissariati di pubblica sicurezza di Pontedera e Volterra, le sezioni della polizia stradale, della polizia ferroviaria e della polizia postale, nonché l'ufficio di polizia di frontiera aerea.
Nel biennio 2011/2012, sono state complessivamente assegnate agli uffici della polizia di Stato della provincia 12 unità del ruolo degli agenti ed assistenti, di cui 8 alla questura e 4 all'ufficio polizia di frontiera aerea.
Ulteriori esigenze di potenziamento potranno essere valutate contestualmente alle nuove immissioni in servizio, compatibilmente con le esigenze a livello nazionale.
Quanto al parco veicolare, la questura di Pisa dispone, per le esigenze dei suoi uffici e dei dipendenti commissariati di pubblica sicurezza, di:

16 autovetture per il controllo del territorio;

13 autovetture con colori d'istituto per attività ordinarie;

22 autovetture in colore di serie per servizi info-investigativi.
Tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013, verrà assegnato un adeguato numero di autovetture per il controllo del territorio, attualmente in corso di acquisizione, tale da poter sostituire quelle più vetuste; entro quest'anno, inoltre, è prevista l'assegnazione di un'autovettura con colori d'istituto per attività ordinarie, ripianando l'attuale carenza.
Si soggiunge, inoltre, che, nell'esercizio finanziario 2011, il dipartimento della pubblica sicurezza ha potuto soddisfare interamente le esigenze segnalate dalla questura di Pisa sotto il profilo della manutenzione del parco veicolare.
Si può, quindi, concludere che le forze dell'ordine fronteggiano con efficacia i vari problemi di ordine pubblico, accentuati dall'intensa mobilità notturna dei giovani che frequentano le piazze cittadine, limitando grazie alla professionalità degli operatori conseguenze più gravi per la sicurezza generale.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo De Stefano.