ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 576 del 25/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: ZAZZERA PIERFELICE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 25/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 25/01/2012
DI STANISLAO AUGUSTO ITALIA DEI VALORI 25/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/01/2012
Stato iter:
26/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/04/2012
PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/04/2012

CONCLUSO IL 26/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14632
presentata da
PIERFELICE ZAZZERA
mercoledì 25 gennaio 2012, seduta n.576

ZAZZERA, PALADINI e DI STANISLAO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'azienda RDB è leader nel settore dell'edilizia. Il gruppo ha un organico di oltre 1.000 dipendenti, è costituito da 18 stabilimenti ramificati su tutto il territorio nazionale e 200 punti vendita;

in questi ultimi mesi a causa della crisi economica che ha investito il Paese la RDB ha registrato una perdita di bilancio pari a 103 milioni di euro, in parte dovuta anche alle svalutazioni connesse al piano industriale;

per far fronte all'emergenza i vertici aziendali hanno deciso di ridimensionare le attività del gruppo e di razionalizzare e semplificare l'intera struttura;

dal consiglio di amministrazione del 29 agosto 2011 è emerso il rischio di chiusura di molti stabilimenti produttivi, ed in particolare quelli situati a Villafranca, Lomello, Lomagna, Montepulciano, Occimiano, Bellona, Osio e Bitetto;

la struttura di Bitetto è un punto di riferimento per il Sud Italia, e la sua soppressione creerebbe non solo seri danni all'economia locale ma toglierebbe ulteriori opportunità lavorative in un'area dove si registra un tasso di disoccupazione del 13,4 per cento, ovvero più del doppio del Centro Nord (rapporto Svimez 2011);

per i 70 dipendenti del gruppo di Bitetto, messi in cassa integrazione guadagni ordinaria a zero ore, la chiusura dello stabilimento sarebbe un vero dramma e nonostante gli scioperi e le manifestazioni che hanno organizzato, non hanno ricevuto ancora nessuna rassicurazione in merito;

l'11 luglio 2011 il consiglio comunale di Bitetto ha approvato un ordine del giorno in cui si esprime solidarietà a questi lavoratori e si chiede alle istituzioni di scongiurare la chiusura dello stabilimento anche stanziando risorse economiche di supporto;

le organizzazioni sindacali si sono fermamente opposte al ridimensionamento aziendale e hanno criticato apertamente il piano di razionalizzazione adottato dal Gruppo -:

quali iniziative i Ministri intendano adottare al fine di evitare la chiusura dello stabilimento della RDB a Bitetto;

se i Ministri ritengano opportuno attivarsi al fine di stanziare risorse economiche a favore dei lavoratori del Gruppo RDB di Bitetto;

quali provvedimenti o iniziative di competenza intendano adottare per consentire al gruppo citato in premessa di superare la crisi economica in atto.
(4-14632)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 aprile 2012
nell'allegato B della seduta n. 626
All'Interrogazione 4-14632 presentata da
PIERFELICE ZAZZERA

Risposta. - In relazione all'interrogazione in oggetto, si rappresenta quanto segue.
La società RDB, com'è noto, è leader nel settore del prefabbricato.
Al Ministero dello sviluppo economico si è seguita, fin dal mese di luglio 2011, la difficile situazione della società RDB.
Presso il medesimo Ministero, infatti, si sono avuti più incontri ai quali hanno partecipato oltre ai rappresentanti della amministrazione, della RDB e delle organizzazioni sindacali anche, i rappresentanti della regione Lombardia, della regione Toscana, della provincia di Siena, della provincia di Alessandria, della provincia di Piacenza e della provincia di Caserta.
La RDB spa società capogruppo dell'omonimo gruppo, opera, infatti, con stabilimenti su tutto il territorio nazionale, nel settore dell'edilizia industrializzata in calcestruzzo.
La società ha dichiarato, nel corso delle riunioni tenutesi, di subire da tempo le conseguenze della difficile congiuntura di mercato che ha colpito in particolar modo il mercato delle costruzioni, nel quale la medesima ha registrato un calo di circa il 40 per cento. Ad aggravare la situazione si è aggiunta la progressiva erosione della marginalità e un crollo del fatturato.
La stessa, pertanto, ha dichiarato di aver predisposto un piano industriale di risanamento che verte su alcuni punti. Tra questi si segnalano:

la razionalizzazione dell'utilizzo degli impianti produttivi e riduzione dei costi operativi;

la ristrutturazione del debito bancario del gruppo;

l'esecuzione di aumento di capitale;

lo sviluppo di nuovi fronti di mercato quali il residenziale, inteso anche come edilizia sociale (ospedali, carceri eccetera);

lo sviluppo delle tecnologie aziendali.
Tale piano di risanamento dovrà essere approvato da parte degli Istituti bancari creditori della RDB.
Riguardo alla ricapitalizzazione, preso atto che i soci storici non hanno intenzione di partecipare alla stessa, il rappresentante del Gruppo ha comunicato che è stata presentata un'offerta da parte dell'Alias srl; quest'ultima, peraltro, detiene già indirettamente l'8,9 per cento del capitale sociale della RDB.
Nell'ultima riunione tenutasi in data 17 gennaio 2012, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è avuta notizia, dal rappresentante della società, che la società RDB è passata all'Alias srl.
Allo stato attuale, pertanto, la società occupa 847 persone ed è divisa in tre linee di attività: prefabbricati, gasbeton e mattoni faccia a vista.
La RDB dovrà affrontare una congiuntura difficile e, pertanto, si è reso necessario dismettere gli asset non strategici e ridurre i costi operativi. In tal senso il rappresentante della società presente all'incontro, ha comunicato che vedranno cessare la propria attività i siti di Bitetto, Occimiano, Lomagna, Osio, Montepulciano, Lomello e Villafranca.
Le organizzazioni sindacali hanno chiesto maggiori informazioni circa eventuali manifestazioni d'interesse legate a singole aziende del gruppo ed hanno sollecitato la stesura del Piano industriale in forma scritta, in modo tale da avere una base su cui confrontarsi, al fine di poter avviare una discussione sui singoli siti.
Il rappresentante del Ministero ha dichiarato che, a oggi, non sono pervenute né indicazioni, né tantomeno manifestazioni d'interesse relative ad aziende facenti capo alla RDB, ed ha invitato le parti presenti ad avviare la discussione su ciascun sito del gruppo. Confronto che, al momento, è in corso.
Il Ministero dello sviluppo economico conferma, comunque, il proprio impegno affinché coloro che presenteranno eventuali manifestazioni d'interesse abbiano la possibilità di discuterle in maniera costruttiva con la RDB, anche alla luce dell'impegno costante dimostrato dalle istituzioni locali ai fini della ricerca di soluzioni industriali per le criticità emerse. Ha, inoltre, augurato che il confronto si svolga con la massima collaborazione delle parti e senza forzatura alcuna.
Infine il Ministero del lavoro, comunica per la di sua competenza, che in data 27 luglio scorso, è stato concluso un accordo tra la RDB e le organizzazioni sindacali per il ricorso al trattamento di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale della durata di 12 mesi, a decorrere dal 1o agosto 2011 e in favore di un numero massimo di 572 lavoratori.

Il Ministro dello sviluppo economico: Corrado Passera.