MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
con l'entrata in vigore del decreto ministeriale 22 giugno 2011, attuativo del decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2010, n. 270, riguardante il riordino della struttura del segretariato generale della difesa, dal 31 dicembre 2011 presso il Ministero della difesa è stata resa operativa la soppressione della direzione generale della sanità militare. Conseguentemente, sono state soppresse tutte le posizioni dirigenziali civili attestate presso la citata direzione generale, ivi compreso quella concernente l'incarico di vice direttore generale ivi attribuita dal 27 aprile 2009 al dottor Cataldo Bongermino, dirigente di spicco del ruolo dei dirigenti civili della difesa;
il decreto ministeriale del 12 aprile 2011 con il quale il Ministro della difesa ha inteso emanare i criteri per il conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale non generale, afferma testualmente al punto 3 dell'articolo 7, che «[...] tenuto conto del diritto dei dirigenti ad un incarico, il Direttore Generale per il Personale Civile, d'intesa con il Segretario Generale, provvede alla designazione dei dirigenti privi di incarico fra i posti di funzione rimasti vacanti, tenendo conto, ove possibile, di eventuali preferenze espresse dal dirigente interessate»;
nonostante la disponibilità a ricoprire un nuovo incarico manifestata dal predetto dirigente con numerose richieste inoltrate già a cominciare dall'aprile 2011, inspiegabilmente la direzione generale per il personale civile, con tutte le relative procedure di interpello (n. 3) esperite nel corso dell'anno passato, ha ritenuto di non assegnare allo stesso nessuno degli ottantotto posti di funzione dirigenziale non generale vacanti, in corso di ricopertura presso il Ministero della difesa, disattendendo la fondamentale disposizione recata dal citato decreto ministeriale 12 aprile 2011;
agli interroganti la vicenda - sotto il profilo dell'interesse pubblico - appare assurda e sconcertante ove si consideri, non solo per i numerosi incarichi dirigenziali vacanti come sopradetto, ma anche per la grave carenza di personale dirigenziale esistente presso l'Amministrazione Difesa che determina, fra l'altro, il temporaneo conferimento di incarichi dirigenziali a personale non dirigente, anche esterno, ai sensi dell'articolo 19 comma 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001;
la mancata attribuzione di nuovo incarico al dirigente Bongermino, attualmente privo di posto ed inoperoso, oltre a determinare danni all'erario, potrebbe configurare, secondo il consolidato orientamento della Corte di cassazione, anche ipotesi di demansionamento professionale suscettibile di risarcimento di danno patrimoniale, e non, a carico dell'amministrazione;
è indispensabile ripristinare, nell'ambito del Ministero della difesa, le condizioni di assoluta correttezza e legalità che consentano di prevenire sicuri contenziosi con concrete possibilità di soccombenza per l'amministrazione -:
quali siano i criteri in base ai quali sono conferiti gli incarichi dirigenziali non generali vacanti presso il Ministero della difesa e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di evitare che si verifichino episodi come quello di cui in premessa. (4-14510)