ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14427

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 568 del 11/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/01/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/01/2012
Stato iter:
22/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/11/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/03/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/11/2012

CONCLUSO IL 22/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-14427
presentata da
FABIO EVANGELISTI
mercoledì 11 gennaio 2012, seduta n.568

EVANGELISTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'azienda Richard Ginori 1735 è riuscita durante questo ultimo anno a raggiungere un sensibile incremento del proprio fatturato, attraverso l'acquisizione di nuove commesse, l'assunzione di circa 40 lavoratori a tempo determinato e un aumento della penetrazione dei mercati esteri, operando contestualmente una riorganizzazione interna del proprio lavoro;

tali progressi e il relativo, nuovo stato di salute dell'azienda, sono il risultato di un impegno congiunto dei lavoratori, della dirigenza aziendale e delle istituzioni e sono frutto anche dell'accordo tra Richard Ginori e Unicoop Firenze del marzo 2011, il quale ha permesso una nuova visibilità all'azienda e un rilancio della produttività, con l'accensione del terzo forno;

nonostante la nuova stagione si presenti positiva dal punto di vista del mercato, durante un incontro tenutosi il 6 dicembre 2011 con le rappresentanze sindacali di Cgil, CISL, UIL, la dirigenza aziendale ha esposto una grave situazione finanziaria dovuta alla difficoltà di accesso al credito e alla conseguente crisi di liquidità;

secondo quanto riferito dall'azienda durante il citato incontro, la mancanza di liquidità ha messo in discussione il pagamento degli stipendi e della tredicesima ai 485 lavoratori dell'azienda;

appare evidente che gli istituti di credito toscani si ostinano a non credere nella realtà e nelle potenzialità produttive e quindi nella garanzia economica rappresentata dall'azienda Richard Ginori 1735, nonostante i 47 milioni di ordinativi sicuri e previsioni di fatturato in crescita -:

se il Governo sia al corrente della situazione esposta in premessa e quali siano le reali ragioni del persistere di una crisi finanziaria che non sembra facilmente spiegabile;

alla luce dei fatti esposti, in quale direzione e con quali modalità il Governo intenda attivarsi, per quanto di competenza, per far sì che l'azienda Richard Ginori 1735 possa superare al meglio l'attuale crisi economica attraverso un adeguato accesso al credito. (4-14427)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 22 novembre 2012
nell'allegato B della seduta n. 722
All'Interrogazione 4-14427 presentata da
FABIO EVANGELISTI

Risposta. - In data 27 luglio 2012, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuto un incontro riguardante la società Richard - Ginori 1735 Spa in liquidazione.
Alla riunione hanno partecipato la dottoressa Brunetti, dell'Unità gestione vertenze del Ministero dello sviluppo economico, il presidente e un membro del Collegio dei liquidatori, l'Assessore alle attività produttive, lavoro e formazione della regione Toscana, il rappresentante della provincia di Firenze insieme al Sindaco del comune di Sesto Fiorentino.
Erano altresì presenti all'incontro il rappresentante della Confindustria di Firenze e le Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil unitamente alle RSU Cobas del lavoro privato.
In tale riunione, il rappresentante del Ministero ha richiamato l'attenzione sugli importanti avvenimenti che hanno caratterizzato la società negli ultimi mesi e che, conseguentemente, hanno determinato una crisi finanziaria ed un elevato indebitamento di natura fiscale.
Preliminarmente si è ricordato ai presenti che, considerata la grave situazione finanziaria nella quale versava la società, è stato ipotizzato, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, il ricorso alla «legge 512 del 1982 - Regime fiscale dei beni di rilevante interesse culturale in particolare all'articolo 7 - pagamento delle imposte dirette mediante cessione dei beni culturali (decreto del Presidente della Repubblica 602 del 1973, articolo 28-bis) per cercare, in tal modo, di tutelare il patrimonio storico, culturale ed economico preservato nell'omonimo museo di proprietà della società stessa. Detto percorso ha portato al vincolo totale sulle opere e sull'edificio da parte dello Stato al fine di garantire che il patrimonio detenuto nel museo venga mantenuto a Sesto Fiorentino.
Inoltre, si è precisato che, avendo l'Assemblea degli azionisti in data 9 maggio 2012, in sede straordinaria, deliberato la messa in liquidazione della società, si è venuta a determinare una nuova situazione societaria che ha avuto inevitabili ripercussioni sull'attuazione di tutti gli strumenti ipotizzati, nella prefigurazione di nuovi scenari che necessariamente andranno valutati unitamente dal collegio dei liquidatori soprattutto nell'ipotesi di una nuova proprietà e del ricorso a procedure concorsuali.
L'assessore alle attività produttive della regione Toscana ha ribadito la piena disponibilità della stessa regione a risolvere la difficile situazione della società ed ha in merito illustrato l'intervento posto in essere relativo alla valorizzazione e promozione del museo di Doccia. Tale azione si colloca in un progetto di qualificazione del patrimonio museale toscano. Inoltre, ha precisato che la Giunta Regionale ha approvato una delibera nella quale sono stati previsti 1,5 milioni di euro sul bilancio regionale da destinare a detto progetto.
I rappresentanti del collegio dei liquidatori, da parte loro, hanno informato i presenti che in data 27 luglio 2012 è stato sottoscritto l'accordo presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'applicazione della Cassa integrazione guadagni straordinari per crisi aziendale per cessazione attività a decorrere dal 1o agosto 2012. Con riferimento alle manifestazioni di interesse la scelta sarà certamente oggetto di accurata analisi e verrà privilegiata la proposta che soddisferà principalmente i creditori e il criterio occupazionale, ma sarà certamente presa in considerazione anche la posizione delle Istituzioni.
Hanno, infine, precisato che uno dei principali problemi è riconducibile alle aree ove insiste la fabbrica - i terreni non sono totalmente di proprietà -; pertanto, soluzione ipotizzabile allo stato attuale è un contratto di affitto di durata pluriennale.
Il professor Lattanzi ha precisato che, in tale contesto, il positivo esito dell'iter della cosiddetta legge Guttuso è fondamentale per una definitiva conclusione dell'operazione.
Il rappresentante del Ministero ha, infine, confermato la disponibilità del Ministro dello sviluppo economico a riconvocare il tavolo di confronto per i primi giorni del mese di settembre nell'auspicio che si possa giungere ad una soluzione condivisa anche da tutti gli attori istituzionali coinvolti, i quali hanno manifestato sin da subito la volontà di voler supportare questa importante realtà produttiva.
Infine, si informa che nel mese di settembre è stata depositata la domanda di concordato ai sensi della nuova normativa.
Con questo si può dire che è iniziato ed è in atto un percorso volto a salvaguardare, nei limiti del possibile, le sorti dell'azienda, percorso che il Ministero dello sviluppo economico sta tenendo costantemente sotto controllo seguendone l'evoluzione in modo attento.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.