DI BIAGIO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
negli ultimi tre anni il Governo ha adottato dei tagli lineari nel comparto sicurezza che ammontano a ben tre miliardi di euro, pari al 10 per cento del bilancio complessivo del Ministero dell'interno ed in particolare le risorse della divisione investigativa antimafia sono state ridotte di 13 milioni di euro;
il disegno di legge di stabilità prevede importanti riduzioni di stanziamenti economici alle forze di polizia. Il taglio dei fondi destinati alla direzione investigativa antimafia, comporterà la chiusura di tre sedi, quali Lecce, Trapani e Trieste ed in prospettiva di altre quattro sedi, quali Agrigento, Catanzaro, Salerno e Messina, presidi della lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso;
tra le misure che saranno adottate nel disegno di legge di stabilità, figura la decurtazione stipendiale per gli appartenenti alla divisione investigativa antimafia, relativamente al T.E.A. - trattamento economico aggiuntivo - previsto normativamente sin dal 1992 quando è stata istituita la DIA. Per il grado di ispettore, il TEA ammonta a 320 euro al mese;
la misura segue una previsione di risparmio per 13,1 milioni dal 2012. La decurtazione stipendiale, anche oltre il 20 per cento della retribuzione mensile - uno stipendio di un ispettore con 32 anni di servizio è di circa 2000 euro - non è stata attuata nei confronti di alcuna categoria. Essa sarebbe percepita come una chiaro accanimento nei confronti di poliziotti, carabinieri e finanzieri della DIA;
va ricordato che gli stessi operatori DIA sono già stati colpiti dal decreto-legge n. 78 del 2010, che prevede gli stipendi bloccati fino al 31 dicembre 2014, nessun riconoscimento stipendiale relativo al compimento dell'anzianità di servizio (cosiddetto assegno di funzione), nessun riconoscimento stipendiale per avanzamento di grado, riduzione del premio produttività e contempla ulteriori tagli sugli straordinari e sulla tredicesima;
si tratta di tagli che non tengono nella debita considerazione, anzi vanno in direzione di un assoluto dispregio, la peculiarità e l'importanza dell'attività svolta da questi servitori dello Stato che, con i risultati conseguiti nella lotta alle mafie, hanno permesso al Ministro dell'interno di affermare che con questo Governo è stato messo in campo il più grande sistema di contrasto alla mafia mai attuato;
ci troviamo dinanzi ad una scelta irragionevole: alla divisione investigativa antimafia, creata nel 1991 con la legge n. 410 e fortemente voluta da Giovanni Falcone al fine di allineare il sistema di contrasto italiano a modelli organizzativi già efficacemente collaudati in altri Paesi, si tagliano i fondi in modo radicale, mentre sono profondamente carenti le misure di potenziamento richieste dal contesto temporale che evidenzia uno stato di piena emergenza mafiosa, come testimonia il fatturato delle organizzazioni criminali, che ammonta a 200 miliardi di euro;
illuminanti sul tema sono le parole che il magistrato Antonino Caponnetto scrisse nel libro «I miei giorni a Palermo»: «Non vorrei che a qualcuno fosse venuto in mente di comprimere o limitare i poteri di un organismo che già lavora in condizioni difficili... il mio auspicio è che si pensi a potenziarla, piuttosto che a inventare nuove figure...» -:
se corrispondano al vero le notizie circa l'intenzione del Governo di ridurre le risorse alla DIA con la conseguente chiusura anche di alcune sedi della direzione investigativa antimafia;
se corrisponda al vero che il Governo intenda cancellare il trattamento economico aggiuntivo corrisposto a tutto il personale in servizio presso le sedi della DIA, che quotidianamente ottiene ottimi risultati nella lotta alla criminalità, nonostante i tagli;
cosa il Ministro interrogato intenda fare per scongiurare la chiusura delle sedi della direzione investigativa antimafia e i tagli stipendiali per gli appartenenti alla direzione investigativa antimafia affinché non siano i cittadini a dover pagare, ancora una volta, il prezzo più alto di una razionalizzazione di risorse che, così postulata, porterebbe a lasciare scoperta la lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso.(4-13705)