ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12563

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 495 del 05/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/07/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 05/07/2011
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 05/07/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 05/07/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 05/07/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 05/07/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/07/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 11/07/2011
Stato iter:
26/04/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/04/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 26/04/2012

CONCLUSO IL 26/04/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12563
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 5 luglio 2011, seduta n.495

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei Ministri.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia, convetito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2011, all'articolo 4, comma 1 recita: «È autorizzata, a decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 30 giugno 2011, la spesa di euro 380.770.000 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan, denominate International Security Assistance Force (ISAF) ed EUPOL AFGHANISTAN, di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126.»;

il giorno 2 luglio a causa dell'esplosione di un ordigno nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 chilometri ad Ovest di Bakwa, in Afghanistan, è deceduto il caporal maggiore Gaetano Tuccillo. Il tragico evento è accaduto in un periodo di evidente vuoto normativo, non essendovi in vigore alcuna norma che autorizzi, dopo il 30 giugno 2011, le Forze armate italiane a prendere parte alla missione fuori dai confini del nostro Paese. Il vuoto determinatosi a causa, secondo gli interroganti, dell'evidente inerzia del Governo lascerebbe quindi sfornito di tutela il militare deceduto nel caso in cui l'erogazione delle provvidenze agli eredi - in particolare quelle assicurative - sia direttamente discendente dalla fonte normativa ora mancante, intesa quale atto autorizzativo ad un determinato impegno o partecipazione delle Forze armate, quindi del militare deceduto, fuori dal territorio dello Stato, con la conseguenza che, di fatto, il citato vuoto normativo, origina diverse problematiche in ordine alla valutazione giuridica degli atti e dei fatti i cui momenti di avveramento si situino - come nel caso in esame - all'interno del periodo mancanza della norma;

buona parte dei problemi che conseguono ad eventi tragici, come quello in argomento, si rivela ex post, quando ad esempio per le norme a termine si debba esaminare l'applicazione conforme al disposto sia della norma precedente che di quella rinnovata, ma compiutosi nel periodo di assenza della norma circa tali ipotesi;

tale tragico avvenimento, a prescindere dai dovuti provvedimenti che il Ministero della difesa dovrà adottare a sostegno dei familiari della vittima, rende evidente che gli aspetti della legalità e della legittimazione normativa, nell'ambito delle quali devono essere condotte le operazioni militari fuori dai confini dello Stato, siano stati totalmente trascurati -:

quale siano i motivi che non abbiano consentito per tempo l'emanazione della norma di proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia il cui termine era fissato al 30 giugno 2011, dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228;

quali siano gli immediati provvedimenti che intenderà adottare al riguardo e quali tutele intenderà garantire ai legittimi eredi del militare in premessa qualora in sede di applicazione delle norme in materia dovessero emergere problemi di natura interpretativa, previdenziale o assicurativa e assistenziale.(4-12563)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata giovedì 26 aprile 2012
nell'allegato B della seduta n. 626
All'Interrogazione 4-12563 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - In via preliminare, si fa presente che l'articolo 4 del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, dispone la proroga delle missioni a decorrere dal 1o luglio 2011 e che, pertanto, non si è verificato alcun vuoto normativo dal momento che l'autorizzazione precedentemente disposta dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, riguardava il periodo 1o gennaio-30 giugno 2011.
Ciò premesso, per quanto riguarda, invece, gli aspetti previdenziali e assicurativi relativi al decesso del caporal maggiore Tuccillo, si richiamano gli elementi informativi predisposti rispettivamente dei competenti organi tecnico-amministrativi militari.
Per quanto concerne gli aspetti previdenziali, la competente direzione generale della previdenza militare, della leva e del collocamento al lavoro dei volontari congedati ha fatto rilevare che agli eredi del militare saranno attribuiti tutti i benefici di carattere previdenziale, in quanto rientranti fra i destinatari della legge n. 206 del 2004 recante disposizioni a favore delle vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice e loro superstiti (pensione privilegiata, speciale elargizione, assegno vitalizio, speciale assegno vitalizio, due annualità di pensione).
Relativamente, invece, agli aspetti assicurativi, la competente direzione generale di commissariato e dei servizi generali ha rappresentato che il personale della Difesa impiegato in missioni fuori area è assicurato per i casi di morte o invalidità permanente mediante contratto assicurativo che la stessa direzione generale provvede a stipulare periodicamente, a seguito di procedure di evidenza pubblica, ponendo cura che non ci sia alcuna soluzione di continuità tra un contratto e l'altro.
La norma di legge di riferimento è l'articolo 1 della legge 18 maggio 1982, n. 301 il quale prevede che il massimale assicurato sia ragguagliato allo stipendio annuo lordo moltiplicato per il coefficiente 10. Nel caso in specie, il sinistro è rientrato sotto la copertura assicurativa del contratto Rep. n. 280 del 18 maggio 2011 (periodo assicurativo 1o giugno-31 dicembre 2011).

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.