MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei Ministri.
- Per sapere - premesso che:
il decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228, recante proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle forze armate e di polizia, convetito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2011, all'articolo 4, comma 1 recita: «È autorizzata, a decorrere dal 1° gennaio 2011 e fino al 30 giugno 2011, la spesa di euro 380.770.000 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni in Afghanistan, denominate International Security Assistance Force (ISAF) ed EUPOL AFGHANISTAN, di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126.»;
il giorno 2 luglio a causa dell'esplosione di un ordigno nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 chilometri ad Ovest di Bakwa, in Afghanistan, è deceduto il caporal maggiore Gaetano Tuccillo. Il tragico evento è accaduto in un periodo di evidente vuoto normativo, non essendovi in vigore alcuna norma che autorizzi, dopo il 30 giugno 2011, le Forze armate italiane a prendere parte alla missione fuori dai confini del nostro Paese. Il vuoto determinatosi a causa, secondo gli interroganti, dell'evidente inerzia del Governo lascerebbe quindi sfornito di tutela il militare deceduto nel caso in cui l'erogazione delle provvidenze agli eredi - in particolare quelle assicurative - sia direttamente discendente dalla fonte normativa ora mancante, intesa quale atto autorizzativo ad un determinato impegno o partecipazione delle Forze armate, quindi del militare deceduto, fuori dal territorio dello Stato, con la conseguenza che, di fatto, il citato vuoto normativo, origina diverse problematiche in ordine alla valutazione giuridica degli atti e dei fatti i cui momenti di avveramento si situino - come nel caso in esame - all'interno del periodo mancanza della norma;
buona parte dei problemi che conseguono ad eventi tragici, come quello in argomento, si rivela ex post, quando ad esempio per le norme a termine si debba esaminare l'applicazione conforme al disposto sia della norma precedente che di quella rinnovata, ma compiutosi nel periodo di assenza della norma circa tali ipotesi;
tale tragico avvenimento, a prescindere dai dovuti provvedimenti che il Ministero della difesa dovrà adottare a sostegno dei familiari della vittima, rende evidente che gli aspetti della legalità e della legittimazione normativa, nell'ambito delle quali devono essere condotte le operazioni militari fuori dai confini dello Stato, siano stati totalmente trascurati -:
quale siano i motivi che non abbiano consentito per tempo l'emanazione della norma di proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia il cui termine era fissato al 30 giugno 2011, dal decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 228;
quali siano gli immediati provvedimenti che intenderà adottare al riguardo e quali tutele intenderà garantire ai legittimi eredi del militare in premessa qualora in sede di applicazione delle norme in materia dovessero emergere problemi di natura interpretativa, previdenziale o assicurativa e assistenziale.(4-12563)