ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 481 del 06/06/2011
Firmatari
Primo firmatario: BELTRANDI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/06/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 06/06/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/06/2011
Stato iter:
18/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/06/2012
VARI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 20/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/06/2012

CONCLUSO IL 18/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-12191
presentata da
MARCO BELTRANDI
lunedì 6 giugno 2011, seduta n.481

BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha decretato il «pensionamento» di gran parte delle cabine telefoniche;

l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha autorizzato Telecom Italia, con delibera pubblicata in Gazzetta ufficiale n. 77 del 2 gennaio 2010, a rimuovere i telefoni pubblici, risparmiando solo quelli presenti in ospedali, scuole e caserme;

anche le altre cabine, in ogni caso, possono essere salvate: in ognuna delle cabine destinate alla rimozione verrà affisso un cartello con le indicazioni per inviare un'e-mail nel caso in cui si ritenga che la postazione meriti di essere risparmiata: l'utente interessato potrà scrivere all'indirizzo cabinatelefonica@agcom.it «per chiedere che questo telefono resti attivo», specificando i propri «dati, un recapito, l'indirizzo della cabina e le motivazioni della richiesta»;

in mancanza di missive volte a evitare lo smantellamento delle cabine, le prime rimozioni sono previste per il 20 giugno: l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni riferisce che per ogni anno successivo all'entrata in vigore della delibera potranno essere al massimo 30mila cabine e Telecom entro il 31 gennaio di ogni anno dovrà comunicare all'autorità l'aggiornata banca dati della telefonia pubblica -:

di quali elementi disponga il governo in merito all'attuale mappatura geografica delle postazioni telefoniche pubbliche sull'intero territorio nazionale, con riferimento alle installazioni necessarie a garantire gli obblighi del servizio universale.
(4-12191)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 18 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 651
All'Interrogazione 4-12191 presentata da
MARCO BELTRANDI

Risposta. - Il vigente Codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259), all'articolo 56 prevede che la società Telecom Italia, nell'ambito degli obblighi di svolgimento del servizio universale, metta a disposizione «postazioni telefoniche pubbliche» (ptp) a pagamento per soddisfare le esigenze degli utenti in termini di copertura geografica e numero di apparecchi, nel rispetto delle disposizioni emanate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Le disposizioni emanate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni prevedono, innanzitutto, che le ptp debbano essere obbligatoriamente presenti in luoghi di grande rilevanza sociale, quali ospedali, strutture sanitarie equivalenti, e carceri, nei rifugi di montagna e in tutti i luoghi in cui sia proibito l'uso del telefono mobile (per esempio nelle caserme in cui sia vigente detta proibizione).
Fermi restando i suddetti obblighi che sono stati fissati nel 2001 con la delibera AGCOM n. 290/01/CONS, l'Autorità è intervenuta nel 2010 con una seconda delibera n. 31/10/CONS con la quale ha rivisto i criteri di distribuzione delle ptp sul territorio nazionale.
La modifica dei criteri di distribuzione delle ptp operata dall'AGCOM con la citata delibera del 2010, discende da una drastica riduzione dell'utilizzazione delle ptp in Italia in conseguenza del mutamento delle abitudini degli utenti, che ricorrono sempre più alla telefonia cellulare, e dalla constatazione di un oggettivo sovrannumero delle postazione telefoniche pubbliche sul territorio se rapportato alla popolazione e confrontato con quello degli altri Paesi della Comunità europea.
La predetta delibera n. 31/10/CONS prevede che i risparmi di gestione, ottenuti tramite la rimozione delle ptp non utilizzate, saranno in parte reinvestiti nelle attività di manutenzione delle postazioni che restano attive sul territorio, a vantaggio degli utenti. Sono previsti, infatti, a carico della società Telecom Italia monitoraggi costanti delle funzionalità delle ptp e tempi ridotti per il ripristino dell'efficienza in caso di malfunzionamento.
Rispetto, poi, alle esigenze specifiche di determinate zone del territorio, si ricorda che, al fine di salvaguardia delle stesse e, più in generale, degli interessi di tutti gli utenti, nella citata delibera l'Autorità ha espressamente previsto il più ampio coinvolgimento degli enti locali e degli utenti che sono interessati dalle procedure di rimozione.
Telecom Italia, infatti, almeno 60 giorni prima della rimozione di una determinata ptp, deve avvisare in forma scritta le amministrazioni del luogo e deve altresì contraddistinguere la postazione da rimuovere con un apposito cartello informativo.
Attraverso una specifica procedura, sia gli enti locali che i singoli utenti possono avviare dinanzi all'AGCOM un procedimento di «opposizione alla prevista rimozione», nel corso del quale possono essere evidenziate eventuali esigenze specifiche del luogo.
Si evidenzia, infine, che la stessa Autorità, ha previsto la creazione di un sito internet da parte della società Telecom Italia, la cui consultazione consente agli utenti di localizzare la postazione telefonica più vicina e di accedere alla mappatura aggiornata delle ptp sull'intero territorio nazionale. A tal riguardo si segnala che al 31 dicembre 2011 la consistenza degli impianti di telefonia pubblica risulta pari a 97.376.
Il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, non mancherà di verificare il rispetto, da parte della società Telecom Italia, degli obblighi derivanti dallo svolgimento del servizio universale, soprattutto con riguardo a quelle aree non coperte dal servizio di telefonia mobile e territorialmente disagiate.

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Massimo Vari.