Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-11810
presentata da
MARCO BELTRANDI
martedì 3 maggio 2011, seduta n.470
BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
fonti di stampa hanno rilevato che l'Agenzia delle entrate e la Guardia di finanza hanno avviato un piano di controlli sulle aziende in «perdita sistematica»;
tali controlli riguarderanno, in particolare, il 20 per cento della platea dei cosiddetti «contribuenti di seconda fascia» che non rientrano né negli studi di settore né nel tutoraggio;
si tratterebbe di aziende di medie dimensioni che presentano un fatturato o ricavi tra i 5 e i 100 milioni di euro, nei confronti delle quali saranno realizzati circa 12mila controlli -:
se le notizie di cui in premessa corrispondano al vero e, nell'eventualità positiva, se non ritenga necessario potenziare l'attività di controllo fiscale, al fine di ridurre l'endemica evasione fiscale che rende nulla la previsione di numerose norme costituzionali, a partire degli articoli 3, 23, 36, 38, 47 e 53 della Costituzione. (4-11810)
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata giovedì 26 aprile 2012
nell'allegato B della seduta n. 626
All'Interrogazione 4-11810
presentata da
MARCO BELTRANDI
Risposta. - Con l'interrogazione in esame si chiede di conoscere «se le notizie apparse sugli organi di stampa in merito ad un piano di controllo sulle aziende cosiddette di seconda fascia in «perdita sistematica» da parte della Guardia di Finanza siano veritiere e se in relazione a ciò si ritenga opportuno potenziare l'attività di controllo fiscale, al fine di ridurre l'endemica evasione fiscale che rende nulla la previsione di numerose norme costituzionale».
Al riguardo, il Comando generale della Guardia di finanza riferisce che l'articolo 24 del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito dalla legge n. 122 del 2010 ha previsto:
una vigilanza sistematica da parte della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle entrate, sulla base di specifiche analisi di rischio nei confronti delle imprese che presentano dichiarazioni in perdita sistematica. Perdita che non deve essere determinata da compensi dati ad amministratori o soci e che dura per più di un periodo d'imposta senza che sia stato deliberato un aumento di capitale almeno pari alle perdite fiscali;
la realizzazione di un piano d'intervento coordinato tra la Guardia di finanza e l'agenzia delle entrate nei confronti dei contribuenti non soggetti agli studi di settore.
Al termine dello studio le due amministrazioni hanno concordato che la previsione di cui all'articolo 24 del citato decreto-legge si riferisce ai contribuenti di 2a fascia o di medie dimensioni con volume d'affari compreso da euro 5.164.569 a euro 100.000.000; la vigilanza nei confronti delle imprese in perdita sistematica viene assicurata per i soggetti di 3a fascia mediante attuazione del piano di controllo di cui all'articolo 27, commi da 9 a 11 del decreto-legge n. 185 del 2008 secondo cui le imprese di più rilevanti dimensioni sono destinatarie di un controllo sostanziale di norma entro l'anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione; la vigilanza nei confronti dei contribuenti di 2a fascia di volume d'affari, si esercita con l'esecuzione dei piani d'intervento annuali su un decimo della platea di riferimento a livello nazionale, regionale e provinciale; nei confronti dei soggetti di 1a fascia la vigilanza viene esercitata tenendo conto dei fattori di rischio predetti ovvero in presenza di perdite sistematiche non giustificate.
Al fine di rendere maggiormente aderente il sistema di controllo alla normativa in esame; l'agenzia delle entrate ha, inoltre, fornito istruzioni operative alle proprie articolazioni attraverso la circolare n. 21/E evidenziando che la presenza di perdite sistematiche da parte delle aziende costituisce un parametro di valutazione e di rischio idoneo per procedere alla selezione dei contribuenti da sottoporre a verifica fiscale.
Per quanto sopra si ritiene che il dispositivo di contrasto sia adeguato da un punto di vista normativo e operativo.
Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Vieri Ceriani.