RUVOLO e BOSI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:
la famiglia del signor Francesco Scirè proveniente da Montevago, un paesino del Belice, durante il secondo conflitto mondiale ha patito il sacrificio alla patria di tre fratelli;
uno era il sergente Giacomo Scirè, morto prigioniero in Russia durante la drammatica ritirata dell'esercito italiano, il secondo era il sergente Giuseppe Scirè, disperso nel mare Egeo, il terzo era Antonino Scirè, componente della 222
o squadriglia dell'Aeronautica militare, morto nell'isola greca di Rodi, a seguito di un operazione militare;
in seguito alla morte del padre, il signor Francesco Scirè ha espresso il desiderio di riportare in patria la salma dello zio, Antonino Scirè, per farlo riposare accanto ai suoi congiunti;
tuttavia, la legge n 365 del 14 ottobre 1999, recante «Norme per la restituzione ai congiunti delle salme dei caduti in guerra» prevede tuttora, ingiustamente, che tutte le spese di riesumazione e rimpatrio siano a carico dei richiedenti;
il costo complessivo per il trasporto da Rodi a Palermo della salma di Antonino Scirè, caduto in guerra, ammonta a 1620,00 euro -:
quali iniziative intenda intraprendere al fine di modificare una norma vetusta che palesa un atteggiamento di poco rispetto nei confronti di chi ha dato tanto per la Patria fino all'estremo sacrificio della propria vita. (4-08266)