ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08232

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 361 del 29/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: ROSSI LUCIANO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLUCCI GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 09/02/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2010
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/07/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/08/2010
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 03/08/2010

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 09/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08232
presentata da
LUCIANO ROSSI
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

LUCIANO ROSSI e CARLUCCI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che: su specifica indicazione del dipartimento di pubblica sicurezza, ufficio per gli affari della polizia amministrativa, alcuni uffici territoriali del Governo, in presenza di istanza di esportazione di munizioni per il tiro a volo, richiedono all'azienda esportatrice di depositare copia della corrispondente licenza di importazione rilasciata dal Paese di destinazione legalizzata dalle autorità diplomatiche italiane e tradotta mediante traduzione asseverata. Tale prassi viene giustificata dalla presunta necessità di applicare la legge 16 marzo 2006, n. 146, di attuazione del «Protocollo contro la fabbricazione ed il traffico illecito di armi da fuoco e di loro parti, elementi e munizioni» dell'ONU. In realtà, la predetta legge non prevede alcun obbligo del genere, né tale obbligo esiste in alcuno dei Paesi che hanno firmato e ratificato il Protocollo. Tale prassi, che appare illegittima, ha generato praticamente il blocco delle esportazioni verso i Paesi extraeuropei, poiché i clienti stranieri trovano gravosa la legalizzazione presso le rappresentanze diplomatiche e preferiscono acquistare le merci altrove, con perdita di quote di mercato a favore degli altri Paesi produttori comunitari (Francia, Germania, Spagna), che non sono soliti applicare misure che limitino illegittimamente le loro esportazioni. Il blocco sta causando alle aziende danni per milioni di euro, aggravando la situazione negativa dovuta alla crisi internazionale e mettendo in pericolo il primato italiano di primo produttore europeo di cartucce sportive. Come è noto, la circolazione delle merci è di competenza normativa esclusiva dell'Unione europea, e risulta infatti in preparazione un regolamento europeo per l'attuazione dell'articolo 10 del Protocollo che disciplini in maniera uniforme l'esportazione delle armi e delle cartucce in tutta l'Unione. Regolare in maniera diversa la materia nelle more dell'emanazione del regolamento europeo viola, secondo l'interrogante, il principio di leale cooperazione, oltre a svantaggiare illegittimamente le sole aziende italiane -:
quali azioni il Ministro dell'interno intenda porre in essere al fine di mettere fine al blocco delle esportazioni e rimediare a tale esiziale situazione;
quali azioni il Ministro dell'interno intenda porre in essere per tenere indenni le aziende dei rilevanti mancati introiti;
quali azioni la Presidenza del Consiglio dei ministri intenda porre in essere al fine di promuovere le esportazioni di cartucce per il tiro sportivo, al pari con gli altri settori produttivi e in linea con le direttive generali di sviluppo del saldo attivo della bilancia dei pagamenti che il Governo sostiene.
(4-08232)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

acquisto

armi da fuoco e munizioni

competenza giurisdizionale

esportazione

esportazione comunitaria

limitazione della commercializzazione

regolamento d'applicazione

restrizione all'esportazione

sovvenzione all'esportazione

trasporto merci