ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 158 del 02/04/2009
Firmatari
Primo firmatario: ARACRI FRANCESCO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 02/04/2009


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI 02/04/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 25/06/2012
Stato iter:
25/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2012
FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 07/05/2009

SOLLECITO IL 22/10/2009

SOLLECITO IL 23/09/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 25/06/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/06/2012

CONCLUSO IL 25/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02738
presentata da
FRANCESCO ARACRI
giovedì 2 aprile 2009, seduta n.158

ARACRI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la RAI radiotelevisione italiana ha una Cassa di Previdenza - CRAIPI - Fondo Pensione dei dipendenti Rai e delle altre Società del Gruppo: Rai Way, Rai Net, Rai Cinema, Rai Sat, Rai Trade., istituito con accordo sindacale del 18 dicembre 1989, con l'obiettivo di consentire agli aderenti di disporre, all'atto del pensionamento, di prestazioni pensioni sii che complementari del sistema obbligatorio;

tale Fondo è autorizzato da COVIP e sottoposto alla «vigilanza» dal 1999. La gestione amministrativa è affidata ad un CDA nominato dall'Assemblea dei Delegati in rappresentanza degli iscritti (1 ogni 200);

i delegati restano in carica 3 anni e sono rieleggibi;

la Craipi è amministrata da un CDA composto da 8 membri, 4 di nomina Rai (Direzione del Personale) e 4 eletti dall'Assemblea in rappresentanza degli iscritti (rappresentati al momento da 4 sigle Sindacali, 3 confederali (CGL-CISL-UIL) e 1 non (SNATER);

l'Amministrazione della Craipi vige in regime di prorogatio non essendosi effettuate più elezioni dal 2001;

il Craipi ha un Collegio dei Revisori composto da 4 membri effettivi e 2 supplenti (3 nominati Rai e il resto dall'Assemblea). Anche questo organo risulta incompleto ed in regime di prorogatio;

il CRAIPI risulta con esercizio in passività da diversi anni;

i risultati finanziari relativi al periodo 2000-2007, non sarebbero in linea con i principali benchmark di riferimento (TFR, Titoli di Stato, Fondo Pensione dei Dirigenti Rai, rendimenti dei Fondi monocomparto, Fondo dei dipendenti gruppo Mediaset) -:

se siano fondate le notizie su presunti rischi di stabilità economico-finanziaria del Fondo Craipi, attestati da indicatori oggettivi quali rendimenti negativi di gestione sin dal 2000 e effettivi per il 2007 e attesi per il 2008, non in linea con i principali benchmark;

se corrisponda al vero che il portafoglio del Fondo Craipi sia composto da titoli e/o polizze e/o gestioni ad alto rischio anziché da titoli di Stato o simili a rischio contenuto;

quali iniziative intenda assumere per dare risposta della scarsa chiarezza sia delle comunicazioni periodiche, sia dell'informativa di bilancio che giungono agli iscritti al Fondo Craipi e al fine di fare luce su questa vicenda che sta facendo perdere molti soldi agli ignari dipendenti Rai aderenti al Fondo Craipi.(4-02738)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 25 giugno 2012
nell'allegato B della seduta n. 655
All'Interrogazione 4-02738 presentata da
FRANCESCO ARACRI

Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame con cui si chiede quali iniziative si intendano assumere in merito alla composizione del portafoglio del fondo pensione Craipi e sulla scarsa chiarezza delle comunicazioni periodiche agli iscritti a tale Fondo, si rappresenta quanto segue.
Il Craipi è un fondo pensione complementare a capitalizzazione per i dipendenti della Rai Radiotelevisione Italiana Spa e delle altre società del gruppo Rai.
Costituito in forma di associazione non riconosciuta sulla base dell'accordo sottoscritto il 18 dicembre 1989 dalla RAI e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori (Filis-Cgil, Fis-Cisl, Uil Sic, Snater), il fondo è rivolto ai dipendenti (operai, impiegati, quadri e professori d'orchestra) appartenenti al gruppo Rai.
In base alle risultanze della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), alla fine del 2010 il Fondo Craipi annoverava 7620 iscritti attivi, 1330 pensionati ed un patrimonio di circa 217 milioni di euro.
Con riferimento ai profili richiamati dall'interrogante, la Covip ha disposto accertamento ispettivo i cui esiti vengono di seguito descritti.
Quanto alla governance, ed in particolare al rinnovo degli organi collegiali scaduti nel 2004, la Covip ha rappresentato che la procedura è stata caratterizzata da difficoltà di interlocuzione con la fonte istitutiva di parte aziendale. Quest'ultima, per quanto sollecitata periodicamente dall'organo di amministrazione del fondo, non provvedeva alla presentazione delle candidature per consentire lo svolgimento delle elezioni. Al contempo, alcuni candidati proposti dalle organizzazioni sindacali risultavano privi dei requisiti di legge. Tale stato di cose ha comportato che gli organi operassero in regime di prorogatio e che taluni componenti, nel frattempo cessati dalle cariche, non venissero sostituiti.
Al riguardo la Covip è intervenuta richiamando il fondo a ripristinare la corretta composizione e il regolare funzionamento degli organi, sollecitando altresì il più ampio confronto con le fonti istitutive. In tale contesto, è stata espressa la preoccupazione che i perduranti impedimenti nel corretto funzionamento del fondo potessero rendere impossibile il perseguimento dello scopo previdenziale, con le conseguenze di cui all'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 («Ai fondi pensione si applica esclusivamente la disciplina dell'amministrazione straordinaria e della liquidazione coatta amministrativa, con esclusione del fallimento, ai sensi degli articolo 70 e seguenti, del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni ed integrazioni, attribuendosi le relative competenze esclusivamente al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e alla Covip»).
Con nota del 9 febbraio 2010 il fondo ha comunicato alla Covip che, in relazione al rinnovo degli organi, la situazione si è risolta, essendo stati da ultimo nominati anche i componenti degli organi di amministrazione e di controllo da parte datoriale che si sono insediati ponendo fine al regime di prorogatio dei mandati dei componenti dei precedenti organi.
In ordine al profilo finanziario del fondo, le risorse, che ammontano a circa 190 milioni di euro, sono gestite mediante investimenti diretti. Dall'esame del bilancio di esercizio dell'anno 2008 sono risultati investimenti in polizze assicurative (38,8 per cento), gestioni patrimoniali (19,32 per cento), Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio, 20,84 per cento), titoli di Stato e di debito (13,36 per cento), titoli di capitale (0,11 per cento).
Sulla base degli approfondimenti effettuati dalla Covip, è stato riscontrato che nel decennio 2000/2009 il fondo ha registrato rendimenti netti al di sotto della media di mercato, con un rendimento medio annuo composto pari a zero rispetto al 2,5 per cento registrato, nel medesimo arco temporale, dai mercati di riferimento e dai principali fondi pensione.
Sempre in materia di gestione finanziaria, l'attività istruttoria - che si è in particolare concentrata sugli esercizi 2008/2009 - ha evidenziato alcune rilevanti criticità sostanzialmente connesse a:

a) una elevata frammentazione del patrimonio tra differenti modalità gestionali (gestione diretta in strumenti finanziari e in polizze assicurative, gestione indiretta tramite gestioni patrimoniali) con conseguente difficoltà di ricostruzione del profilo di rischi del fondo;

b) una rilevante movimentazione del patrimonio tra strumenti finanziari e polizze assicurative con conseguente imputazione al fondo di rilevanti costi amministrativi;

c) la presenza di strumenti finanziari derivati con finalità spiccatamente speculativa;

d) la scarsa trasparenza dei bilanci.
L'interlocuzione con il nuovo consiglio di amministrazione non ha consentito finora di acquisire chiari elementi di giudizio circa le ragioni alla base delle scelte gestionali compiute dal fondo che presentano significative anomalie. In ragione di ciò, la Covip, in virtù del protocollo d'intesa sottoscritto con la Guardia di finanza, che ha definito le modalità di collaborazione tra le due istituzioni, ha ritenuto utile chiedere un intervento del Nucleo speciale di polizia tributaria al fine di acquisire dati, notizie, informazioni e documenti utili a valutare la rispondenza delle scelte assunte in materia di investimenti nel periodo 2008-2009 ai criteri di sana e prudente gestione, nonché ogni altro elemento conoscitivo che consenta di ricostruire i processi decisionali connessi a dette scelte.
Riguardo ai rischi di stabilità economico-finanziaria, la Covip rappresenta che Craipi è un fondo a contribuzione definita, dove ad ogni iscritto corrisponde un proprio conto individuale e la prestazione finale dipende dal rendimento della gestione delle risorse che ivi affluiscono. Sotto questo profilo, non può pertanto prospettare rischi di insufficienza di risorse per il pagamento delle prestazioni. Vi è tuttavia da considerare che il fondo provvede direttamente all'erogazione delle rendite; ciò comporta l'esigenza di monitorare l'equilibrio complessivo del fondo, con periodiche verifiche attuariali.
Per quanto concerne i profili di trasparenza nei confronti degli iscritti, si rappresenta che i fondi pensione preesistenti (come Craipi) sono stati assoggettati alla medesima disciplina prevista per i fondi di nuova istituzione con la delibera Covip del 22 luglio 2010. Il fondo ha pertanto redatto nel 2011 la comunicazione periodica agli iscritti seguendo le istruzioni e adottando lo schema deliberato dalla Commissione.
Quanto all'informativa pre-contrattuale, il fondo si sta inoltre dotando di una nota informativa redatta secondo lo schema deliberato dalla Covip (delibera del 31 ottobre 2006). Il fondo ha comunque provveduto ad adeguarsi alla disciplina di cui al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 («Disciplina delle forme pensionistiche complementari»); inoltre, si è dotato, a partire dal 1° ottobre 2011, di una banca depositaria e ha intrapreso il processo di selezione dei nuovi gestori finanziari sulla base delle istruzioni dettate dalla stessa Covip (delibera del 9 dicembre 1999).
Altri aspetti di approfondimento in sede di accertamento ispettivo hanno riguardato la tenuta e la conservazione dei libri sociali e della documentazione del fondo, nonché il rispetto delle procedure e degli adempimenti previsti. Anche su questi punti si sono resi necessari interventi da parte della Covip che ha richiamato i componenti degli organi di amministrazione e controllo, nonché il responsabile, per quanto di rispettiva competenza, ad adempiere con la dovuta professionalità e diligenza ai doveri che agli stessi fanno capo, rispettando e facendo rispettare le procedure e curando che la tenuta e la conservazione dei libri sociali e della documentazione del fondo avvenga regolarmente.
Continueranno comunque a rimanere sotto attenzione della Covip gli esercizi 2008 e 2009, nonché la funzionalità attuale del fondo e, in considerazione del rinnovo dei componenti degli organi statutari, sarà cura della Commissione stessa vigilare sul loro comportamento affinché le disfunzioni riscontrate possano trovare soluzione.

Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Elsa Fornero.
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

bilancio

buono del Tesoro

consiglio d'amministrazione

elezione

gruppo di societa'

impresa

nomina del personale

televisione