ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02521

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: GASBARRA ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
ADINOLFI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FERRANTI DONATELLA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
POMPILI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 09/10/2012
Stato iter:
10/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/10/2012
Resoconto FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2012
Resoconto CANCELLIERI ANNA MARIA MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 10/10/2012
Resoconto GASBARRA ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

SVOLTO IL 10/10/2012

CONCLUSO IL 10/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02521
presentata da
ENRICO GASBARRA
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

GASBARRA, FRANCESCHINI, AMICI, ADINOLFI, ARGENTIN, BACHELET, CARELLA, COSCIA, FERRANTI, FIORONI, GENTILONI SILVERI, GIACHETTI, MADIA, META, MORASSUT, POMPILI, RECCHIA, RUGGHIA, SPOSETTI, TOCCI, TOUADI, VELTRONI e MOGHERINI REBESANI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

rispetto a quanto drammaticamente emerso dall'iniziativa della magistratura che ha avviato un'azione giudiziaria sulla gestione dei fondi relativi al gruppo consiliare del Popolo della Libertà, che ha portato all'arresto del capogruppo presso il consiglio regionale, il 27 settembre 2012 il presidente della giunta regionale del Lazio, Renata Polverini, si è dimessa;

il 28 settembre 2012 il presidente del consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, con proprio decreto, in ottemperanza all'articolo 126, comma 3, della Costituzione e agli articoli 19 e 44 dello statuto della regione Lazio, ha dichiarato l'esistenza della causa di cessazione dalla carica del presidente della regione, Renata Polverini, in considerazione delle dimissioni pervenute agli uffici della presidenza del consiglio, e ha contestualmente provveduto a dichiarare sciolto il consiglio regionale. Il consiglio, da questa data in avanti, potrà esaminare solo atti dovuti, urgenti e indifferibili ed è tenuto a garantire l'ordinaria amministrazione fino al voto, come da ultimo confermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 68 del 2010;

la disciplina della prorogatio degli organi regionali è competenza dello statuto regionale «in armonia con la Costituzione», ex articolo 123 della Costituzione, e quella dell'indizione delle elezioni regionali è di competenza dello statuto e della legge regionale; ai sensi dell'articolo 5 della legge regionale del Lazio 13 gennaio 2005, n. 2: «Nei casi di scioglimento del consiglio regionale, previsti dall'articolo 19, comma 4, dello statuto, si procede all'indizione delle nuove elezioni del consiglio e del presidente della regione entro tre mesi»: lo stesso articolo prevede che: «Le elezioni sono indette con decreto del presidente della regione»;

le misure adottate dal Governo al fine di razionalizzare la spesa pubblica e, da ultimo, il decreto-legge deliberato il 4 ottobre 2012 dal Consiglio dei ministri, finalizzato a favorire la trasparenza e la riduzione dei costi degli apparati politici regionali, nell'obiettivo di assicurare negli enti territoriali una gestione amministrativa e contabile efficiente, trasparente e rispettosa della legalità, imporrebbero un'immediata indizione delle elezioni per far sì che organi regionali dotati di piena legittimità democratica possano adottare le misure conseguenti a porre un freno immediato a sprechi ed usi impropri delle finanze pubbliche a livello locale;

in particolare, dette misure, che in gran parte saranno attuabili nella regione Lazio solo dopo le nuove elezioni regionali e grazie ad atti della stessa regione (adozione del nuovo statuto nei primi sei mesi della prossima legislatura), rendono necessario effettuare quanto prima le elezioni regionali nel Lazio per permettere il completamento del disegno riformatore del Governo;

il combinato disposto delle norme contenute nella legge regionale n. 2 del 2005 della regione Lazio e della legge n. 108 del 1968 comporta che, dal momento dell'indizione alla data del voto, debbono trascorrere almeno i 45 giorni utili a permettere l'affissione del manifesto da parte dei sindaci dei comuni del Lazio (articolo 3 della legge n. 108 del 1968) e che la regione Lazio potrebbe concludere in tempi rapidi, come già accaduto in occasione delle altre elezioni, un accordo con l'ufficio territoriale del Governo e le prefetture per la gestione delle elezioni; comporta, inoltre, che le norme statali sull'election day (articolo 7 del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011) non trovano applicazione alle elezioni regionali, tanto che la stessa norma statale precede l'inciso «compatibilmente con quanto previsto dai rispettivi ordinamenti», per cui l'ordinamento regionale ad esso non è obbligato;

fermo restando che la disciplina della eventuale prorogatio degli organi elettivi regionali, dopo la loro scadenza o scioglimento o dimissioni, e degli eventuali limiti dell'attività degli organi prorogati sia oggi fondamentalmente di competenza dello statuto della regione, non rispettare il termine dei tre mesi per lo svolgimento delle elezioni significherebbe prolungare irragionevolmente una situazione patologica e di carenza costituzionale, come quella derivante dallo scioglimento del consiglio, mentre sarebbe necessario ripristinare al più presto la legittima rappresentatività degli organi regionali; nella sentenza n. 196 del 2003 la Corte costituzionale ha inteso interpretare le norme della regione Abruzzo del tutto simili a quelle della regione Lazio nel senso che «indire entro tre mesi» deve essere inteso come «svolgere le elezioni», proprio per evitare che non esista un limite ragionevole di tempo per svolgere le elezioni in analogia con le previsioni costituzionali inerenti al Parlamento;

il 30 settembre 2012 un lancio di agenzia Ansa ha riportato la seguente notizia: «Il Ministro dell'interno darà alla regione Lazio la massima collaborazione in termini di competenze tecniche sulla vicenda delle elezioni, dopo le dimissioni di Renata Polverini. "Ci sono conflitti - ha spiegato la Cancellieri - tra le norme nazionali e lo statuto della regione Lazio, c'è il precedente delle scorse elezioni. Tuttavia il parere dell'Avvocatura dello Stato ci fa intendere che tutto deve avvenire entro il terzo mese"» -:

se e come il Ministro interrogato, nell'ambito delle proprie competenze, intenda agire per far sì che le elezioni del nuovo consiglio della regione Lazio e del presidente della regione avvengano entro e non oltre il 28 dicembre 2012.(3-02521)