ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02286

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 637 del 23/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: D'IPPOLITO VITALE IDA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 23/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02286
presentata da
IDA D'IPPOLITO VITALE
mercoledì 23 maggio 2012, seduta n.637

D'IPPOLITO VITALE. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

l'articolo 1, comma 2, legge 14 settembre 2011 n. 148, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, si pone come obiettivo la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari: nella normativa sono dettati alcuni criteri «oggettivi ed omogenei» volti a ridefinire l'assetto territoriale degli uffici giudiziari;

la relazione della commissione ministeriale, depositata nelle scorse settimane, ha evidenziato una griglia di parametri da seguire nell'adozione del provvedimento di revisione delle circoscrizioni giudiziarie;

pur non comparendo l'elenco nominativo degli uffici da sopprimere, alla luce dei parametri ivi elencati, tra gli uffici giudiziari a rischio soppressione in Calabria vi sarebbero, tra gli altri, anche i tribunali di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano;

è evidente che i suddetti tribunali rappresentano un importante presidio di sicurezza e legalità sui territori di competenza, ai fini di una lotta efficacia alla criminalità organizzata;

i criteri utilizzati risultano in gran parte fissati in astratto e senza preventiva verifica della realtà anche orografica del territorio, sicché la nuova geografia giudiziaria rischia di escludere totalmente il contributo proveniente dall'esperienza territoriale;

si coglie altresì la debolezza dei criteri individuati, quali il risparmio, l'assimilazione del tribunale provinciale a pilastro del reticolo giudiziale (così da porlo a base di ogni comparazione, senza tener conto che la provincia ha rilevanza amministrativa e ne è prevista la soppressione), nonché l'individuazione, nel numero degli organici ed in particolare in 20 magistrati, di un criterio di «immunizzazione»;

pur comprendendo l'esigenza di razionalizzare e di ottimizzare la spesa nel settore della giustizia, garantendo maggiore efficienza degli uffici e una più adeguata risposta al bisogno di giustizia dei cittadini, tuttavia non può la soppressione dei tribunali rappresentare l'unico strumento di modernizzazione della macchina giudiziaria -:

se non intenda, per le motivazioni sopra addotte, valutare, alla luce di criteri ulteriori e aggiuntivi, la complessa geografia giudiziaria della Calabria, prima di procedere alla soppressione dei tribunali cosiddetti «minori», tutto ciò, nell'ottica di un riequilibrio territoriale, finalizzato ad ottenere uffici più efficienti e a garantire presidi di legalità in regione. (3-02286)