ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02244

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 627 del 03/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: PERINA FLAVIA
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 03/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBARO CLAUDIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 03/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02244
presentata da
FLAVIA PERINA
giovedì 3 maggio 2012, seduta n.627

PERINA e BARBARO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la Fondazione Valore Italia è stata istituita dal Ministero della attività Produttive il 30 settembre 2005 (iscrizione nel registro delle persone giuridiche della prefettura di Roma, n. 386/2005), quale soggetto giuridico destinato all'attuazione dell'articolo 4, commi 68 e 69 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, per la realizzazione della «Esposizione permanente del design italiano e del made in Italy».

l'attività della fondazione ha meritato in questi anni un generale apprezzamento, sia da parte del mondo della produzione, delle istituzioni scientifiche e dell'associazionismo interessato ai campi della sua iniziativa, sia da parte delle direzioni vigilanti del Ministero dello sviluppo economico;

tale apprezzamento è stato dimostrato, per altro, dalla decisione del Ministero dello sviluppo economico di affidare alla Fondazione Valore Italia una serie di importanti progetti, tra cui una iniziativa sul design svoltasi in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia e la gestione di un fondo di sostegno alle piccole e medie imprese azione tutt'ora in corso con riconosciuto successo;

altre realtà istituzionali hanno individuato nella fondazione lo strumento idoneo per svolgere compiti di promozione e rappresentanza dell'impresa italiana; lo stesso Ministero dello sviluppo economico aveva indicato la Fondazione come partner italiano di una istituzione governativa italo-cinese per l'innovazione nel campo del design (Cidic), affidandone la presidenza al suo presidente professor Massimo Arlecchino;

la fondazione non riceve contributi annuali ma è chiamata ad impiegare il patrimonio messo a sua disposizione per la realizzazione delle attività istituzionali; il valore di tale patrimonio, grazie ad un'azione oculata, è stato in questi anni non intaccato, ma accresciuto; il bilancio 2011 è stato chiuso in pareggio;

il presidente, il professor Massimo Arlecchino ha meritato il riconoscimento delle strutture ministeriali competenti e dei ministri - ben cinque - dal momento in cui assunse la carica, recentemente rinnovatagli da parte del Ministro Romani;

il 20 aprile 2012, tre giorni prima della riunione del consiglio di amministrazione che avrebbe approvato il bilancio, il Ministro dello Sviluppo economico con un proprio decreto ha commissariato la Fondazione Valore Italia, azzerando il consiglio di amministrazione in carica e nominando commissario il professor Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg;

il commissariamento ha comportato e comporterà inevitabili conseguenze sull'operatività dell'ente, alla vigilia dell'avvio delle gare per l'ultimo lotto di lavori finalizzato alla realizzazione dell'Esposizione e dunque rischia di pregiudicare e non di salvaguardare il perseguimento delle attività istituzionali da parte della Fondazione -:

quali informazioni e in che forma abbia ricevuto dai competenti uffici del Ministero in ordine alla attività della Fondazione e alla sua situazione, che abbiano motivato la decisione di commissariare una Fondazione solida dal punto di vista economico, rigorosa nell'utilizzo delle risorse pubbliche e qualitativamente apprezzata, come risulta per atti, per l'attività svolta, dalla data di istituzione fino al 20 gennaio 2012, da parte del Ministero interrogato;

l'atto, privo di motivazioni giuridiche (lo stesso dispositivo di decreto lo definisce «non sanzionatorio») appare illegittimo sia sotto il profilo della competenza, in quanto l'unica autorità di governo titolata a intervenire in tal senso è il prefetto (secondo quanto disposto dall'articolo 25 del codice civile), sia sotto il profilo procedurale, non essendo stati rispettati l'obbligo di notifica alle parti dell'avvio del procedimento e la richiesta di chiarimenti entro dieci giorni ad avviso degli interroganti non ricorreva nessun motivo di urgenza, non essendo intercorsi fatti ostativi al regolare svolgimento delle attività della Fondazione a partire dagli adempimenti statutari, quali l'approvazione del bilancio che era appunto prevista pochi giorni dopo il commissariamento dell'ente -:

se non ritenga, alla luce di quanto sopra esposto e della copiosa rassegna stampa che attesta l'allarme per l'improvvido commissariamento, di riconsiderare la decisione presa, revocando il decreto di scioglimento del consiglio di amministrazione o limitandone la portata alle finalità meramente ispettive, con un termini di pochi giorni, in modo da consentire alla Fondazione Valore Italia di tornare in tempi brevissimi ad operare in condizioni di normalità.(3-02244)