ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01771

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: SANTELLI JOLE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 03/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 03/12/2012
GALATI GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 03/12/2012
GOLFO LELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 03/12/2012
TRAVERSA MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 03/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01771
presentata da
JOLE SANTELLI
martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

a seguito delle elezioni amministrative del maggio 2011 è stato eletto sindaco del comune di Reggio Calabria il dottor Demetrio Arena, la cui giunta si è insediata nel successivo mese di giugno;

il 18 novembre 2011 si è conclusa un'operazione di polizia giudiziaria denominata «Astrea» che ha coinvolto il socio privato della Multiservizi Spa, società mista affidataria dei servizi di manutenzione dei beni comunali;

il 21 dicembre 2011, nel corso dell'operazione di polizia giudiziaria denominata «Alta tensione 2» è stato tratto in arresto un consigliere comunale, immediatamente sospeso e sostituito con il primo dei non eletti della lista di appartenenza;

in conseguenza alle predette operazioni di polizia giudiziaria il prefetto di Reggio Calabria, dottor Luigi Varratta, con proprio decreto del 20 gennaio 2012 ha disposto l'attivazione della procedura di accesso presso il comune di Reggio Calabria;

il 14 luglio 2012, al termine dell'attività ispettiva, la commissione di accesso ha depositato le proprie conclusioni, sulle cui risultanze il neo prefetto, dottor Vittorio Piscitelli, sentito il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, ha redatto la sua relazione trasmettendola al ministero dell'interno il successivo 26 luglio;

il 9 ottobre 2012 il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria, ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, formulata del Ministro dell'interno;

l'amministrazione comunale ha svolto il proprio mandato solo per sei mesi, ovvero fino all'insediamento della commissione di accesso;

l'avvio della commissione di accesso è intervenuto nel pieno di una continua e pressante attività del centrosinistra reggino e nazionale che attraverso note stampa ha avviato un'agguerrita campagna stampa contro l'amministrazione comunale;

anche tramite numerose interrogazioni presentate sulla materia è stato sollecitato l'avvio della procedura di accesso;

durante la prima conferenza stampa del Ministro dell'interno Cancellieri, tenutasi il 22 novembre 2011, un giornalista ha espressamente chiesto al Ministro se avesse intenzione di inviare la commissione di accesso al comune di Reggio Calabria, e alle ore 19.02 dello stesso giorno l'Ansa dava la notizia che il Viminale avrebbe chiesto informazioni al prefetto su presunte infiltrazioni mafiose nel comune, circostanza poi smentita dall'allora prefetto di Reggio Calabria, dottor Luigi Varratta;

durante il periodo di attività della commissione di accesso si sono succeduti una serie di cambi al vertice delle più importanti istituzioni locali e delle Forze dell'ordine (procura, polizia, carabinieri) e, inaspettatamente, nel mese di aprile 2012, il prefetto di Reggio Calabria, dottor Luigi Varratta, viene sostituito dal dottor Vittorio Piscitelli, ed ancora il presidente della commissione stessa, dottor Valerio Valenti, già viceprefetto di Venezia, viene promosso prefetto e destinato presso la sede di Bolzano, con conseguente aumento di responsabilità e carico di lavoro;

il neo prefetto di Reggio Calabria, dottor Vittorio Piscitelli, dopo appena due mesi dal suo insediamento, ha dovuto formulare un delicato parere in soli dieci giorni, un parere che - ad avviso degli interpellanti e come dimostrano gli atti - denota l'assoluta mancanza di conoscenza della realtà cittadina. Una circostanza che, probabilmente, ha pesato sulla decisione adottata dal Governo e ha arrecato grave danno e pregiudizio al Paese e all'intera comunità reggina;

fin dai primi mesi di attività della commissione di accesso sono trapelate sulla stampa locale indiscrezioni sul lavoro della stessa e numerosi sono stati gli articoli tendenti a condizionarne ed indirizzarne l'opera; fughe di notizie acuitesi ulteriormente subito dopo la trasmissione al ministero dell'interno della relazione predisposta dal prefetto, come dimostrano i ripetuti articoli di stampa che oltre alle indiscrezioni, in alcuni casi, pubblicano stralci integrali della relazione all'epoca ancora secretata;

lo scorso 9 ottobre 2012, data in cui il Consiglio dei ministri ha adottato il provvedimento di scioglimento del comune di Reggio Calabria, alcune testate giornalistiche erano già in città con dei loro inviati, preannunciando la decisione che avrebbe in seguito adottato il consiglio di amministrazione;

il 10 ottobre 2012, esattamente il giorno dopo lo scioglimento, la relazione - benché atto riservato - è stata pubblicata integralmente su diversi siti internet e solo pochi giorni dopo era messa in vendita in edicola;

dalla relazione della Commissione di accesso emergono grossolani errori, innumerevoli inesattezze e rilevanti omissioni, travisamento dei fatti e ribaltamento delle responsabilità tra le quali:

a) casi di omonimia o notizie inesatte sull'attività di singoli professionisti che hanno infangato la reputazione di onesti cittadini;

b) vengono tacciate di contiguità con la criminalità organizzata e si adombrano sospetti del tutto infondati su importanti imprese cittadine che, addirittura risultano fornitrici ed appaltatrici della questura e della prefettura;

c) vengono segnalate come «infiltrate» cooperative sociali di tipo B, fornitrici dei servizi sociali al comune, in quanto composte da soggetti con precedenti penali, con ciò ignorando che le stesse, svolgendo attività di recupero di soggetti svantaggiati devono essere composte da ex detenuti ed ex tossicodipendenti;

d) viene addebitata al comune l'intempestività con cui ha proceduto allo scioglimento della società mista Multiservizi Spa non tenendo in considerazione che la prefettura, soltanto a seguito delle reiterate richieste del comune, ha rilasciato l'interdittiva antimafia dopo ben sette mesi;

e) tra i consiglieri attenzionati non risultano due esponenti di punta dell'opposizione benché nei loro confronti esistano, a parere degli interpellanti, motivi ben più gravi rispetto a quelli che vengono menzionati nella relazione: il primo in quanto socio in imprese confiscate e riportate nella citata relazione, il secondo in quanto imparentato con soggetti destinatari di procedimenti penali;

molti cittadini stanno proponendo azioni giudiziarie a causa degli errori contenuti nella relazione e dell'avvenuta pubblicazione di un atto riservato;

l'ex sindaco ha preannunciato ricorso a causa delle illegittimità riscontrate nella relazione -:

per quali ragioni si sia provveduto a sostituire il prefetto nel corso dell'accesso;

se risponda al vero, quanto riportato dalla stampa, vale a dire che il Ministro interpellato sia stato sollecitato all'avvio della procedura di accesso;

se il Ministro interpellato, in via di autotutela, abbia intenzione di adottare gli opportuni provvedimenti al fine di rettificare gli errori e le gravi inesattezze presenti nella relazione commissariale anche al fine di evitare azioni di risarcimento danni dei cittadini, professionisti e imprese ingiustamente coinvolti;

quali provvedimenti di competenza il Ministro intenda adottare per accertare i responsabili della grave ed inammissibile pubblicazione di un atto riservato;

se il Governo abbia intenzione di adottare le iniziative di competenza per revocare il provvedimento con cui è stato disposto lo scioglimento del comune di Reggio Calabria in considerazione delle ad avviso degli interpellanti, macroscopiche inesattezze su cui si fonda la relazione della commissione di accesso.
(2-01771)
«Santelli, Dima, Galati, Golfo, Traversa».