ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01583

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 660 del 04/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAGNANI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 04/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA SEMPLIFICAZIONE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 04/07/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01583
presentata da
FABIO GARAGNANI
mercoledì 4 luglio 2012, seduta n.660

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, per sapere - premesso che:

la situazione economica e produttiva presenta condizioni di grande difficoltà che rischiano di compromettere la tenuta sociale nel Paese;

il tessuto produttivo è costituito nel nostro Paese soprattutto da piccole e medie imprese che rappresentano il 95 per cento della base produttiva complessiva; in proposito va richiamata la legge 11 novembre 2011, n. 180 recante «Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle imprese»;

la rappresentanza delle piccole e medie imprese fa capo ad una pluralità di associazioni, l'articolo 4, comma 1, della citata legge, stabilisce il criterio della maggiore rappresentatività riferita alle associazioni di categoria rappresentate in almeno 5 camere di commercio ovvero nel CNEL;

ai sensi dell'articolo 6 della citata legge «lo Stato, le regioni, gli enti locali e gli enti pubblici sono tenuti a valutare l'impatto delle iniziative legislative e regolamentari, anche di natura fiscale sulle imprese, prima della loro adozione»;

gli enti sopra citati debbono prevedere e regolamentare il ricorso alla consultazione delle organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese prima dell'approvazione dei provvedimenti in fase di emanazione;

va richiamata la legge recante «disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita» ed, in particolare, vanno segnalati i riferimenti alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale quali interlocutori riconosciuti idonei a tutelare gli interessi delle imprese e dei lavoratori in un quadro di relazioni atte a stabilire un dialogo sociale compiuto, consapevole e rappresentativo -:

quali siano le ragioni per le quali nell'ambito delle consultazioni previste dalla citata legge 180 del 2011 viene attuata quella che all'interrogante appare una discriminazione fra le organizzazioni datoriali, escludendo talune confederazioni che pure sono «maggiormente rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale»;

quali modalità si sia inteso attivare per assolvere, per quanto di competenza, all'obbligo di consultazione delle parti sociali e delle associazioni di categoria in particolare di cui all'articolo 6, comma 5, della citata legge 180 del 2011;

quali iniziative siano state attivate per dare attuazione all'articolo 18 («legge annuale per le micro, le piccole e le medie imprese») della citata legge 180 del 2011 laddove viene stabilito che entro il 30 giugno di ogni anno il Governo presenta alle Camere un disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese volto a definire gli interventi in materia per l'anno successivo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 281 del 1997 e successive modifiche;

quali iniziative di competenza siano state avviate per rendere efficace il principio di libertà di associazione previsto dalla citata legge 180 del 2011.

(2-01583) «Garagnani».