ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01102

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARINI CESARE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
MINNITI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
LO MORO DORIS PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
LARATTA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
GAROFANI FRANCESCO SAVERIO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01102
presentata da
CESARE MARINI
testo di
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657

La Camera,

premesso che:

il Ministro della giustizia in attuazione della legge delega sta predisponendo il piano di revisione delle circoscrizioni giudiziarie;

la geografia dei tribunali, probabilmente, sarà sconvolta con la soppressione di un certo numero di uffici giudiziari non in possesso dei requisiti indicati nella legge n. 140 del 2011;

la legge delega all'articolo 1, comma 2, lettera b), prevede che si tenga conto di condizioni particolari che sconsigliano la riduzione dei presidi giudiziari e, in particolare, dei seguenti casi: presenza di organizzazioni criminali particolarmente invasive e violente e stato delle infrastrutture e dei trasporti;

la Calabria ha il triste primato di avere la più pericolosa associazione criminale tra quelle che operano in Italia, dotata di ingenti risorse finanziarie, capace di esercitare il controllo soffocante del territorio e di avere il primato nello spaccio degli stupefacenti;

l'allentamento, anche minimo, della presenza dello Stato, costituito dalla soppressione dei presidi giudiziari, sarebbe un segnale negativo che rafforzerebbe la presenza della 'ndrangheta in Calabria e smentirebbe anni di politica giudiziaria incentrata sul rafforzamento degli organici degli uffici giudiziari calabresi e su incentivi di carriera ed economici ai magistrati inviati in Calabria;

per giunta, la 'ndrangheta sta compiendo una ulteriore penetrazione nel controllo del territorio con la pressione violenta sulle amministrazioni locali;

la successione drammatica di intimidazioni contro i sindaci che si sono opposti alle 'ndrine non può rimanere impunita; sarebbe un errore imperdonabile dare l'impressione di una sottovalutazione dei gravi fenomeni delinquenziali a parte dello Stato indebolendo i presidi della legalità;

lo sforzo del Governo nazionale di favorire lo sviluppo dei territori rischia di non sortire effetti positivi in quelle aree dove più forte si riscontra la presenza delle mafie e la Calabria ne ha il triste primato;

il Governo non può sottovalutare il significato che potrebbe avere la soppressione dei tribunali in Calabria;

le condizioni, poi, delle infrastrutture viarie, del tutto inadeguate, rendono difficile lo spostamento delle persone da un'area ad altra all'interno della regione; gli attuali tribunali erano nati anche in funzione della difficile orografia del territorio calabrese; l'assenza, per giunta, di un efficiente sistema dei trasporti aumenta il disagio della soppressione degli uffici del giudice di pace ed eventualmente di uno o più tribunali;

le diverse forme di attività criminose si combattono con una ferma e continua iniziativa di repressione dello Stato e con la promozione dello sviluppo economico, necessario per sanare la piaga della disoccupazione e per concorrere a formare una società civile determinata a partecipare allo sforzo comune del risanamento,
impegna il Governo
ad assumere ogni iniziativa di competenza affinché non si riduca l'attuale rete di tribunali in Calabria.

(1-01102)
«Marini, Villecco Calipari, Minniti, Lo Moro, Laratta, Oliverio, Laganà Fortugno, Zunino, Calvisi, Marrocu, Garavini, Losacco, Rosato, Garofani, Scarpetti, D'Antona».