ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01021

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 626 del 26/04/2012
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORI RICCARDO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 26/04/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTINELLI MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
BERGAMINI DEBORAH POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
MAZZONI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
TOCCAFONDI GABRIELE POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
PARISI MASSIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
BIANCONI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
PICCHI GUGLIELMO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012
BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA' 26/04/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01021
presentata da
RICCARDO MIGLIORI
testo di
giovedì 26 aprile 2012, seduta n.626

La Camera,

premesso che:

AnsaldoBreda s.p.a., controllata da Finmeccanica s.p.a., è la principale società italiana di costruzioni di rotabili per il trasporto su ferro e si occupa di progettazione e costruzione di treni completi ad alta velocità, di elettrotreni metropolitani/suburbani (TAF e TSR) e di tram (Sirio), di progettazione e costruzione di equipaggiamenti elettrici di trazione e ausiliari (convertitori e circuiti di controllo) e di apparecchiature di sicurezza e segnalamento ferroviario;

la strategica importanza storica ed economica dell'azienda, a livello nazionale, vede coinvolte quattro regioni (Toscana, Campania, Calabria e Sicilia), occupando 2.500 addetti e impiegando inoltre, con l'indotto, ulteriori 4.000 lavoratori dislocati in oltre 150 imprese;

recentemente sono circolate notizie sulla ipotetica vendita di Ansaldo Breda, tali da causare scioperi, manifestazioni e forti preoccupazioni dal mondo del lavoro, delle istituzioni e della politica in generale;

a partire dal 2 ottobre 2009 e fino a tutto il gennaio 2010 si sono succeduti degli incontri tra le segreterie nazionali e territoriali dei sindacati RSU FIM-FIOM-UILM di Ansaldo Breda con la direzione aziendale, nei quali la stessa azienda ha provveduto ad illustrare le linee generali e gli specifici contenuti del piano industriale;

sempre nello stesso anno gli impianti di Ansaldo Breda sono stati oggetto di un piano di investimenti di milioni di euro in linea con la politica di investimenti infrastrutturali e tecnici alla base degli accordi sottoscritti dalle rappresentanze sindacali e dall'azienda;

l'analisi complessiva dei dati del mercato internazionale ferrotranviario è positiva, anche se sussistono dei problemi strutturali del mercato, quali la bassa produttività degli impianti, la competitività dei costi, i tempi di consegna, forte indebitamento finanziario, evoluzione costante delle tecnologie impiegate: per questi motivi i grandi player internazionali del settore hanno avviato da tempo un profondo processo di ristrutturazione aziendale, con lo scopo di ottimizzare e modernizzare l'attività di produzione, in molti casi decentrando gli impianti di produzione verso Paesi a basso costo di manodopera;

le aziende di medie dimensioni stanno revisionando i propri progetti industriali ed i piani economici ad essi connessi, diventando veri e propri operatori autonomi, in grado di rivolgersi a «nicchie» di mercato, offrendo così prodotti strutturati e specifici molto competitivi rispetto ai grandi player internazionali;

nell'ottica di rilancio in questa strutturazione e con le esigenze di mercato, Ansaldo Breda ha avviato l'attuazione di un piano industriale, denominato «piano 2010-2014», volto al miglioramento delle filiere produttive, dei processi e dei modelli di organizzazione (alta velocità, attività «regionale» con i prodotti EMU a due piani TSR, prodotti IC4, Mass transit, MLA, street car);

l'accordo stilato tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali mirava al raggiungimento di obbiettivi di efficienza, razionalizzazione e riorganizzazione di tutti i processi produttivi sopraelencati e prevedeva anche le linee di sviluppo del piano, ovvero il risparmio energetico delle produzioni, l'impiego di materiali eco-compatibili, il miglioramento tecnologie costruttive, l'impiego di motori a magneti permanenti e l'utilizzazione di materiali compositi per le sottostrutture;

l'attuazione del piano di sviluppo prodotti aveva l'intento di superare le cause che determinavano le inefficienze aziendali al fine del raggiungimento degli obbiettivi di riorganizzazione aziendale;

in tale accordo era altresì contenuto l'impegno a mantenere il centro di eccellenza delle tecnologie e delle produzioni meccaniche di Pistoia e di Napoli e, in coerenza con il piano di acquisizioni commerciali, si ribadiva la necessità della strategica sussistenza degli impianti di Reggio Calabria e Palermo;

la Ansaldo Breda riconosceva tuttavia un gap negativo dei prezzi dei propri prodotti di circa il 25-30 per cento nonostante quanto sopraesposto, perdendo competitività nel mercato globale: di qui l'esigenza del rilancio del piano di produttività, il cui complesso di azioni dovrebbe determinare un recupero significativo dei margini di produttività nella misura del 35 per cento entro fine 2011;

tale scelta consentirebbe alla Ansaldo Breda di provvedere ad un riequilibrio economico produttivo industriale che possa costituire la premessa per una successiva fase di sviluppo dell'azienda a partire già dal 2012;

le delegazioni sindacali e le Rappresentanze sindacali unitarie hanno dichiarato in modo unanime la loro richiesta di attuare questo percorso di rilancio dell'azienda, ma è necessario riprendere il cammino di attuazione dell'accordo siglato con l'azienda il 4 marzo 2010, dando piena applicazione ad esso, mantenendo gli attuali livelli occupazionali e concretizzando a tutti gli effetti quel recupero di competitività che oggi più che mai è necessario a dare un futuro all'azienda e al Paese;

è condivisa la necessità, come emerso dalla riunione unitaria delle delegazioni sindacali degli stabilimenti Breda di Toscana, Calabria, Sicilia e Campania e di alcuni esponenti politici promotori di tale incontro, di dichiarare il settore produttivo per i trasporti strategico per il Paese, compatibilmente con le necessità legate al particolare momento di crisi internazionale ed in special modo del sistema economico europeo;

tale passaggio, in modo unitario e condiviso, rappresenta un atto fondamentale per continuare a dare slancio e futuro a questo importante comparto;

è altrettanto strategico che Finmeccanica mantenga una quota maggioritaria in Ansaldo-Breda in un'ottica di rilancio del progetto industriale dell'azienda;

allo stesso tempo è importante mantenere aperta l'opportunità di sviluppare partnership con altri operatori del settore che possano ridare piena competitività in tempi rapidi alla filiera produttiva di Ansaldo-Breda in tutti gli stabilimenti del Paese;

è da ritenere come fondamentale riuscire a convocare velocemente un tavolo nazionale di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico sul futuro dell'azienda e sulla questione sociale ed occupazionale ad essa collegata, alla quale possano prender parte i rappresentanti del Governo, dell'azienda, delle rispettive Rappresentanze sindacali unitarie degli stabilimenti e delle regioni coinvolte,

impegna il Governo:

a promuovere quanto prima la convocazione presso il Ministero dello sviluppo economico di un tavolo di confronto sul futuro della Ansaldo Breda per quanto riguarda gli stabilimenti presenti in Italia, coinvolgendo in primis l'azienda, le regioni interessate e le rappresentanze sindacali degli stabilimenti;


a dichiarare il settore industriale produttivo del comparto del trasporto pubblico strategico per il futuro del Paese e fondamentale per il rilancio economico dell'Italia.

(1-01021)
«Migliori, Martinelli, Bergamini, Mazzoni, Toccafondi, Massimo Parisi, Bianconi, Faenzi, Picchi, Barani».