ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00420

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 361 del 29/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: FLUVI ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
CECCUZZI FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
FOGLIARDI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
MARCHIGNOLI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
SPOSETTI UGO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 30/03/2012


Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/04/2012

Atto Camera

Mozione 1-00420
presentata da
ALBERTO FLUVI
testo di
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

La Camera,
premesso che:
il settore dei giochi ha subito, nel corso degli ultimi anni, una notevole evoluzione, sia sotto il profilo normativo, sia per quanto riguarda l'offerta di un numero sempre più ampio di possibilità di gioco, anche attraverso l'introduzione di giochi on line;
non può, inoltre, essere dimenticato che quello dei giochi costituisce un settore imprenditoriale importante, che, nonostante taluni elementi di criticità, muove un giro d'affari molto significativo, con l'impiego di migliaia di lavoratori ed imprenditori: per numero di persone coinvolte (35 milioni di italiani) e volume di affari (194 miliardi di euro) il mercato dei giochi ha raggiunto proporzioni tali da poter essere considerata una vera e propria industria;
secondo i dati dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato la raccolta complessiva dei giochi nell'anno 2009 è stata di 54,4 miliardi di euro, con un incremento del 14,4 per cento rispetto al 2008. Questi dati confermano e rafforzano ulteriormente il trend in crescita registrato nel corso degli ultimi sei anni, che potrebbe proseguire anche nel 2010, con una raccolta stimata di 58 miliardi di euro (di cui 30 miliardi nel primo semestre);
secondo i dati forniti dall'Eurispes, in base alle più recenti stime sull'andamento dell'economia italiana, che indicano per il 2010 un prodotto interno lordo nominale di 1.572 miliardi di euro, la raccolta complessiva dei giochi risulterebbe, quindi, essere pari al 3,7 per cento del prodotto interno lordo;
oltre il 50 per cento della raccolta proviene dai cosiddetti apparecchi: tuttavia, un mercato in particolare espansione è rappresentato dai giochi on line, con un incremento superiore all'80 per cento rispetto alla raccolta complessiva del 2008. La rete internet, infatti, ha permesso al mercato del gioco di allargare notevolmente il suo bacino di utenza;
il gioco è diffuso, soprattutto, tra le fasce più deboli della popolazione: tra i 35-44enni (23,8 per cento) e tra quelli con oltre 65 anni d'età (23,7 per cento) e tra quanti percepiscono un reddito non superiore a 10.000 euro (22 per cento) e tra i 10.001 e 20.000 euro (22 per cento). Giocano il 20 per cento degli studenti e il 15,8 per cento dei non occupati. In particolare, i giocatori con un reddito annuale piuttosto basso sperano più di altri che una grossa vincita possa risollevare le loro finanze, con l'opportunità di vivere una vita più agiata;
preoccupante è la diffusione del gioco tra i minorenni: il 39 per cento ha, infatti, investito per la prima volta dei soldi per giocare tra i 18 e i 25 anni, mentre il 38,4 per cento tra i 13 e i 17 anni;
in tale contesto suscita tuttavia notevoli preoccupazioni il fenomeno delle ludopatie, vale a dire dei comportamenti compulsivi legati al gioco, in particolare d'azzardo, che sono state riconosciute come forme morbose anche dall'Organizzazione mondiale della sanità. Si tratta di forme patologiche che hanno un consistente rilievo sociale, in particolare quando interessano i giovani, in quanto determinano forme di dipendenza particolarmente pericolose;
in particolare, nell'attuale grave crisi economica, sussiste il rischio, drammatico, che il ricorso al gioco rappresenti l'ultima risorsa per quanti credono, illusoriamente, di potersi risollevare da una situazione di disagio economico, ovvero di poter realizzare facili guadagni;
i rischi appena evidenziati sono evidentemente aggravati dal diffondersi di forme di gioco, come, ad esempio, il poker, caratterizzate da un più elevato tasso di azzardo, nonché da modalità di gioco, quali i giochi on line ed i cosiddetti gratta e vinci, che consentono l'accesso al gioco in maniera sempre più semplice e diffusa, anche da parte dei minori;
occorre, pertanto, che lo Stato, in quanto unico soggetto legittimato a regolamentare il settore ed a rilasciare le concessioni per l'esercizio dell'attività di gioco, si faccia carico del problema, al fine di proteggere la salute dei cittadini e di evitare che le giovani generazioni rimangano vittime di comportamenti fortemente diseducativi;
oltre all'aspetto soggettivo della dipendenza, non meno allarmante è lo sfruttamento del giro d'affari sui giochi ad opera della criminalità organizzata;
essa, infatti, è particolarmente interessata al settore delle scommesse clandestine, ma anche al mercato legale delle stesse, in virtù del fatto che rappresenta un ottimo metodo, sicuro, veloce ed efficace per il riciclaggio del denaro derivante da affari illeciti;
sempre secondo le stime Eurispes, il fatturato dell'economia criminale è, nel suo complesso, di 175 miliardi di euro circa; nel 2009 il contrasto ai giochi e alle scommesse illegali ha portato, secondo la Guardia di finanza, al sequestro di 3.777 videogiochi non autorizzati o non collegati alla rete dei Monopoli, nonché di 451 centri di raccolte di scommesse di bookmaker esteri e 6.420.000 falsi gratta e vinci (+ 138 per cento rispetto al 2008);
occorre, invece, proseguire con forza nell'azione di contrasto ad ogni forma di gioco illegale e clandestino, in particolare reprimendo le infiltrazioni nel settore della criminalità organizzata, che, in alcuni casi, utilizza tali attività come strumento per riciclare ingentissimi capitali di provenienza illecita;
in tale prospettiva è, dunque, fondamentale che i meccanismi di regolamentazione e vigilanza rispetto all'esercizio dell'attività di gioco non abbiano natura esclusivamente formale, ma consentano di garantire un efficace monitoraggio delle autorità pubbliche sul settore, non solo a tutela degli introiti erariali, ma a garanzia della legalità;
appare del resto evidente come un quadro di regole chiare ed efficaci, il più possibile condivise a livello comunitario, costituisca elemento indispensabile per una crescita sana ed equilibrata del settore e per tutelare la concorrenza in tale mercato;
tuttavia, i nove interventi normativi in materia varati o promossi nel corso della XVI legislatura dall'attuale Governo sono stati, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, prevalentemente volti a incentivare il gioco e le lotterie per finalità di copertura finanziaria - fragile e aleatoria - di altri provvedimenti;
si pensi al decreto legge n. 39 del 2009 per il terremoto in Abruzzo, con cui il Governo, per reperire maggiori entrate complessivamente non inferiori a 500 milioni di euro all'anno, a decorrere dal 2009, per far fronte a questa gravissima emergenza, ha previsto: nuove lotterie ad estrazione istantanea (gratta e vinci); ulteriori modalità di gioco del lotto, nonché dei giochi numerici a totalizzazione nazionale, inclusa la possibilità di più estrazioni giornaliere; apertura delle tabaccherie anche nei giorni festivi; aumento della quota destinata al montepremi (dal 50 al 65 per cento); scommesse con un'aliquota d'imposta unica sulle giocate, pari al 20 per cento della raccolta o posta unitaria di gioco in 1 euro; nuovi giochi di sorte legati al consumo,
impegna il Governo:

ad assumere iniziative normative per la predisposizione di un testo unico delle disposizioni legislative in materia di giochi;
ad adottare iniziative per contrastare la dipendenza dal gioco, in particolare d'azzardo, tutelando soprattutto i minori;
ad avviare incisive campagne di comunicazione, sia nelle scuole, sia sui mezzi di comunicazione di massa, al fine di incrementare la consapevolezza, in particolare dei giovani, sui rischi connessi al gioco d'azzardo;
a prevedere più efficaci forme di controllo relativamente all'età di coloro che si avvicinano ai giochi d'azzardo ed all'ammontare delle puntate;
ad assumere iniziative al fine di regolamentare la pubblicità sui giochi, in modo da garantire la massima informazione del pubblico circa i rischi connessi, nonché al fine di tutelare i minori;
a effettuare un accurato monitoraggio dell'impatto e degli effetti delle pratiche di gioco sulla popolazione, assicurando adeguata conoscenza e pubblicità dei risultati;
a rafforzare ulteriormente, nel quadro della normativa comunitaria in materia, le misure volte ad assicurare la piena legalità nel settore dei giochi, in particolare per contrastare le manipolazioni delle scommesse sportive ed ogni fenomeno fraudolento in materia, nonché al fine di assicurare l'affidabilità e l'onorabilità degli operatori, scongiurando ogni pericolo di infiltrazione criminale nella rete delle attività legate al settore dei giochi;
a fornire in merito specifici indirizzi all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, allo scopo di rafforzarne i poteri di regolamentazione e vigilanza attribuiti in materia, a tal fine accelerando la trasformazione dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato in agenzia, e assicurando una costante informazione al Parlamento su tale problematica;
a perseguire, in sede comunitaria, un approccio condiviso a tali tematiche tra gli Stati membri dell'Unione europea, per giungere ad un'armonizzazione delle diverse discipline nazionali in materia, in particolare per quanto riguarda i giochi on line, nonché al fine di rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali competenti, ad esempio attraverso scambi di informazioni sugli operatori autorizzati.
(1-00420)
«Fluvi, Carella, Causi, Ceccuzzi, D'Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchignoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Strizzolo, Vaccaro, Verini, Codurelli».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

autonomia amministrativa

gioco

gioco d'azzardo

monopolio di Stato

politica sanitaria

protezione dell'infanzia

reddito basso

riciclaggio di capitali

riciclaggio di denaro

sequestro di beni