Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: (AC 4071) Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale
Riferimenti:
AC N. 4071/XVI     
Serie: Scheda di analisi    Numero: 167
Data: 20/04/2011
Descrittori:
COMMEMORAZIONI E CELEBRAZIONI   FESTIVITA' E SOLENNITA' CIVILI
IMMOBILI ARTISTICI E STORICI   MONUMENTI
TUTELA DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI     
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione
VII-Cultura, scienza e istruzione

 


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 

 

 

 

 

Analisi degli effetti finanziari

 

 

 

A.C. 4071

 

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale

 

 

(Nuovo testo)

 

 

 

 

 

N. 167 – 20 aprile 2011

 

 


 

La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato.

La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione).

L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO – Servizio Responsabile

Tel. 2174 – 9455

 

SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione

Tel 3545 – 3685

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Estremi del provvedimento

 

A.C.

 

4071

Titolo breve:

 

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale

 

Iniziativa:

 

 

 

Commissione di merito:

 

 

Relatore per la

Commissione di merito:

 

 

Barbieri

Gruppo:

 

Relazione tecnica:

 

 

 

 

 

Parere richiesto

 

Destinatario:

 

Oggetto:

 

 

 


INDICE

 

 

ARTICOLI 1, 2, 4, 7, 8, 9 e 10. 3

Interventi diversi3

ARTICOLO 3. 5

Istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria San Lazzaro.. 5

ARTICOLI 5 e 6. 6

Eremo e Cenobio di Camaldoli, Rocca di Canossa, celebrazione di Matilde di Toscana.. 6

ARTICOLO 11, comma 1. 8

Disposizioni finanziarie. 8



PREMESSA

 

La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, reca disposizioni in materia di conservazione, restauro e valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale.

Il nuovo testo in esame, elaborato dalla Commissione di merito, non è corredato di relazione tecnica.

Si esaminano di seguito le disposizioni che presentano  profili di carattere finanziario.

 

ONERI QUANTIFICATI DAL PROVVEDIMENTO

(euro)

Proposta di legge

Intervento

2012

2013

Articolo 1

Duomo di Milano

4.600.000

4.600.000

Articolo 2

Complesso monastico san Giovanni Battista del Monte Venda

500.000

500.000

Articolo 3

Fondazione museo San Lazzaro

500.000

500.000

Articolo 4

Campo di concentramento di Fossoli e Tempio Ossario di Timau

380.000

380.000

Articolo 5

Eremo e Cenobio di Camaldoli

400.000

400.000

Articolo 6

Rocca di Canossa e celebrazione del nono centenario della morte di Matilde di Toscana

2.200.000

2.200.000

Articolo 7

Area archeologica di Paestum

1.000.000

1.000.000

Articolo 8

Chiesa di San Salvatore, Monopoli

200.000

200.000

Articolo 9

Complesso monastico della Raccomandata, Modica

200.000

200.000

Articolo 10

Restauro dell’“Area Cocco” nella Necropoli di Tuvixeddu, Cagliari

200.000

200.000

TOTALE

(Articolo 11)

 

10.180.000

10.180.000

 

 

 

ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI

 

 

ARTICOLI 1, 2, 4, 7, 8, 9 e 10

Interventi diversi

Le norme autorizzano rispettivamente:

Ÿ        una spesa pari a 4.600.000 euro, per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di manutenzione e conservazione del Duomo di Milano e delle sue pertinenze (articolo 1).

Gli interventi sono attuati dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano[1];

Ÿ        una spesa pari a 500.000 euro, per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di recupero, restauro e valorizzazione del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda, inclusi il censimento e l’inventario del materiale documentario e librario già appartenente all’antica biblioteca del monastero (articolo 2).

Il programma degli interventi e gli eventuali aggiornamenti sono predisposti dalla Fondazione Monte Venda ONLUSe approvati dal MIBAC, sentito il parere della competente soprintendenza;

Ÿ        una spesa pari a 300.000 euro,per gli anni 2012 e 2013, per interventi di conservazione e recupero del Campo di concentramento di Fossoli, dichiarandolo anche monumento nazionale (articolo 4, commi 1-2).

Il contributo è assegnato alla Fondazione ex campo di Fossoli;

Ÿ        una contributo pari a 80.000 euro, per ciascuno degli anni 2012 e 2013, al Tempio Ossario di Timau (articolo 4, comma 3);

Ÿ        uno stanziamento annuo di 1.000.000 euro,per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di conservazione, di restauro e di valorizzazione dell’area archeologica di Paestum (articolo 7).

Lo stanziamento è assegnato alla Provincia di Salerno; i relativi interventi sono attuati dalla Soprintendenza per i beni archeologici provinciale, sulla base di un programma da essa predisposto;

Ÿ        una spesa annua di 200.000 euro,per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di conservazione e di restauro della Chiesa di San Salvatore in Monopoli (articolo 8).

Gli interventi sono attuati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici provinciale, sulla base di un programma da essa predisposto;

Ÿ        una spesa annua di 200.000 euro,per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di restauro del Complesso Monastico della Raccomandata di Modica (Ragusa) (articolo 9).

Gli interventi sono attuati dal comune di Modica sulla base di un programma definito d’intesa con la Soprintendenza competente e comunicato al Ministero per i beni e le attività culturali;

Ÿ        una spesa annua di 200.000 euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013, per la realizzazione di interventi di restauro dell’“Area Cocco” nella necropoli di Tuvixeddu (Cagliari) (articolo 10).

Gli interventi sono attuati dalla Soprintendenza per i beni archeologici provinciale, sulla base di un programma già avviato e finanziato con risorse ARCUS[2].

 

Al riguardo, pur essendo l’onere limitato all’entità dello stanziamento, per i profili di quantificazione si osserva che, in assenza di elementi informativi circa le modalità di realizzazione degli interventi, non è possibile verificare se eventuali effetti di cassa possano protrarsi oltre il biennio indicato dal testo (2012-2013). Andrebbe inoltre acquisita conferma che le risorse stanziate possano effettivamente consentire un completamento degli interventi in esame: ciò al fine d evitare che si determinino le premesse per integrazioni o rifinanziamenti.

 

ARTICOLO 3

Istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria San Lazzaro

La norma prevede che il Ministero dei beni e le attività culturali, la regione Emilia-Romagna, le province di Modena e Reggio Emilia, gli altri comuni delle medesime province e l’azienda sanitaria locale di Reggio Emilia promuovano l’istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria del San Lazzaro di Reggio Emilia, a cui viene assegnato un patrimonio pari a 250.000 euro, ricavato dalla prima annualità del contributo pari a 500.000 euro concesso per gli anni 2012 e il 2013, con lo scopo di conservare e valorizzare il patrimonio architettonico, storico e documentario degli ex Istituti psichiatrici San Lazzaro di Reggio Emilia, mediante la realizzazione di unastruttura museale e la promozione di ricerche e altre iniziative culturali.

Inoltre è previsto che i soggetti pubblici promotori possano contribuire al patrimonio della Fondazione attraverso erogazioni di somme di denaro e con conferimento di beni.

Infine è previsto che la Fondazione, ente di diritto privato, sia disciplinata dalle disposizioni del codice civile, dall’atto costitutivo, nonché dallo statuto che ne definisce anche gli organi[3].

 

Al riguardo, andrebbero acquisiti dal Governo elementi di valutazione circa gli eventuali effetti finanziari derivanti dalla possibilità che gli enti pubblici indicati dal testo (regione, province, comuni, azienda sanitaria locale) partecipino all’istituzione della Fondazione attraverso il conferimento, al suo patrimonio, di somme e di altri beni. Tale chiarimento appare necessario in quanto, pur essendo il predetto conferimento configurato come facoltativo, sussiste la necessità di finanziare la Fondazione negli anni successivi al biennio 2012-2013 (nell’ambito del quale è circoscritto il contributo previsto dal testo): ciò potrebbe quindi costituire il presupposto per un incremento della spesa da parte di tutti i soggetti pubblici interessati (incluso il Ministero per i beni e le attività culturali).

Riguardo ad eventuali effetti finanziari connessi all’istituzione della Fondazione, si osserva che la vigente normativa tributaria consente ai contribuenti di usufruire di alcune agevolazioni sulle somme erogate a titolo di contributo o di liberalità in favore delle fondazioni, che possono essere parzialmente detratte dall’imposta lorda o dedotte dall’imponibile. Tenuto conto, tuttavia, del carattere presumibilmente limitato di tali fattispecie, riferite alla Fondazione in esame, andrebbe acquisita conferma che gli eventuali effetti sul gettito tributario siano di entità trascurabile.

L’articolo 15 del DPR 917/1986 (Testo Unico delle imposte sui redditi) stabilisce, tra l’altro, che dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento  degli oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo, per le erogazioni liberali in denaro a favore di fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro, che svolgono o promuovono attività di studio, di ricerca e di documentazione di rilevante valore culturale e artistico o che organizzano e realizzano attività culturali.

Inoltre, le erogazioni liberali in denaro a favore delle fondazioni operanti nel settore culturale sono assimilate - dall’articolo 100 del TUIR - agli “oneri di utilità sociale”: per esse è prevista l’integrale deducibilità.

 

ARTICOLI 5 e 6

Eremo e Cenobio di Camaldoli, Rocca di Canossa, celebrazione di Matilde di Toscana

Le norme, per ciascuno degli anni 2012 e 2013, autorizzano una spesa pari a 400.000 euro per il restauro degli edifici del Sacro Eremo e del Cenobio di Camaldoli e una spesa pari a 2.200.000 euro per la realizzazione di interventi di restauro e di valorizzazione della Rocca di Canossa e dei territori matildici[4], nonché per la celebrazione, nell’anno 2015, del nono centenario della morte della contessa Matilde di Toscana

Sono inoltre istituiti due comitati, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, ai quali è attribuito il compito di adottare il programma per la realizzazione degli interventi di restauro e il programma tecnico-scientifico per le celebrazioni, rispettivamente, del millenario (nel 2012) della fondazione di Camaldoli e del nono centenario (nel 2015) della morte della contessa Matilde di Toscana.

I comitati sono composti: da un Presidente nominato dal P.d.C.M.; da rappresentanti, rispettivamente, del Ministero per i beni e le attività culturali, del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (solo per la celebrazione di Matilde di Toscana), del Ministero dell’ambiente e tutela del territorio e del mare e del Ministro per il turismo; da rappresentanti delle regioni e degli enti locali interessati; dal Priore generale della Congregazione camaldolese dell’Ordine di san Benedetto o suo delegato (solo per la celebrazione di Camaldoli); da due esperti nel settore della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, scelti dal Ministro per i beni e le attività culturali. I comitati sono integrati da due esperti nelle discipline storiche e letterarie, scelti dal Ministro per i beni e le attività culturali, tra docenti e ricercatori universitari, per l’adozione del programma tecnico scientifico per le celebrazioni del millenario della fondazione di Camaldoli  e del nono centenario della morte di Matilde di Toscana.

Ai componenti dei comitati non spettano compensi o rimborsi spese. Alle spese eventualmente necessarie per il funzionamento dei comitati si provvede nell’ambito delle rispettive autorizzazioni di spesa. Per la realizzazione degli interventi previsti i comitati possono utilizzare ulteriori risorse eventualmente conferite da amministrazioni statali, regioni interessate, enti locali o altri soggetti pubblici o privati. I comitati sono sciolti all’atto del completamento degli interventi previsti dalla norma.

 

Al riguardo si segnala che le disposizioni prevedono che i comitati siano sciolti all’atto del compimento degli interventi ad essi assegnati, mentre le risorse per l’attuazione dei programmi di interventi vengono stanziate limitatamente al biennio 2011-2012. Andrebbe quindi escluso che possa determinarsi un disallineamento temporale fra le spese necessarie per il funzionamento dei comitati e gli stanziamenti autorizzati.

Quanto agli interventi previsti, andrebbero acquisiti elementi volti ad escludere che oltre il biennio 2012-2013 possano determinarsi effetti di cassa non compensati o che, comunque, possa verificarsi l’esigenza di un rifinanziamento per il completamento degli interventi autorizzati.

Inoltre dalle norme non risulta chiaro se ai componenti esperti che integrano i comitati per l’adozione dei programmi per le celebrazioni del millenario della fondazione di Camaldoli e del nono centenario della morte di Matilde di Toscana spettino compensi o rimborsi spese (l’articolo 5, comma 4, e articolo 6, comma 5), dal momento che le disposizioni  che escludono tale corresponsione non fanno espressamente riferimento alle predette integrazioni di componenti previste dall’articolo 5, comma 3, e dall’articolo 6, comma 5.

 

ARTICOLO 11, comma 1

Disposizioni finanziarie

La norma autorizza, per l’attuazione del presente provvedimento, la spesa di euro 10.180.000 annui per ciascuno degli anni 2012 e 2013, alla quale si provvede mediante utilizzo delle proiezioni per i medesimi anni, dell’accantonamento del fondo speciale di parte corrente, relativo al triennio 2011-2013, di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Al riguardo, si rileva che l’accantonamento utilizzato reca le necessarie disponibilità seppure non presenti una specifica voce programmatica.

Si osserva che le risorse disponibili nell’accantonamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono destinate all’applicazione delle sentenze della Corte costituzionale n. 306 del 2008 e n. 11 del 2009.

Si rileva, inoltre, dal punto di vista formale, l’opportunità di modificare il presente comma al fine di fare riferimento agli oneri derivanti dagli articoli 1, comma 1, 2, comma 1, 3, comma 7, 4, commi 2 e 3, 5, comma 1, 6, comma 1, 7, comma 1, 8, comma 1, 9, comma 1 e 10, comma 1, nei quali sono presenti specifiche autorizzazioni di spesa il cui importo complessivo è pari a 10.180.000 euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013.

 



[1] Si ricorda che l’articolo 6 della L. n. 444/1998 aveva autorizzato a favore della Veneranda Fabbrica limiti di impegno decennali pari a 5 miliardi di lire dal  1999 e 5 miliardi di lire dal 2000 per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del Duomo.

[2] Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo S.p.A., costituita ai sensi della legge 16 ottobre 2003, n. 291.  Il capitale sociale è interamente sottoscritto dal Ministero dell’Economia.

[3] Lo statuto definisce gli organi della Fondazione, tra i quali devono essere ricompresi: l’assemblea, il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti.

[4] Il comma 2 individua i territori matildici come quelli a nord tra i fiumi Po, Adda e Mincio e il lago di Iseo, le aree lungo il Po dalle confluenze dei fiumi Adda e Taro fino alle valli di Comacchio, i territori a sud del Po compresi fra i fiumi Taro e Reno nell’Emilia, il monte Cimino a sud, la costa tirrenica a ovest e la dorsale dell’Appennino tosco-emiliano a est.