Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari comunitari | ||||
Titolo: | Ratifica ed esecuzione del Trattato relativo all'adesione della Croazia all'Unione europea - A.C. 4935 - Elementi di valutazione per la compatibilità con l'ordinamento dell'Unione europea | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note per la compatibilità comunitaria Numero: 126 | ||||
Data: | 09/02/2012 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | XIV - Politiche dell'Unione europea |
9 febbraio 2012 |
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n. 126 |
Ratifica ed esecuzione del Trattato relativo all’adesione della Croazia all’Unione europeaA.C. 4935Elementi di valutazione per la compatibilità con l’ordinamento dell’Unione europea |
Numero dell’atto |
C. 4935 |
Titolo |
Ratifica ed esecuzione del Trattato tra il Regno del
Belgio, |
Iniziativa |
Governativa |
Iter: |
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sede |
Referente |
esame al Senato |
No |
Commissione competente |
III (Esteri) |
Pareri previsti |
I (Affari Costituzionali), II (Giustizia), V (Bilancio) e XIV (Politiche dell’Unione europea) |
Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica del Trattato tra gli
Stati membri dell’UE e
Nel febbraio
2003 Zagabria ha presentato domanda di adesione all’Unione europea. Quattro
mesi più tardi, il Consiglio europeo di Salonicco del giugno
Il 1° dicembre 2011 il Parlamento Europeo ha
approvato, con 564 voti favorevoli, 38 contrari e 32 astensioni, l’entrata della
Croazia nell’Unione europea, e il 9 dicembre
2011
I membri del Sabor, camera unica del Parlamento, eletta il 4 dicembre 2011, hanno approvato con 129 voti l’organizzazione del referendum sull’adesione del loro paese.
Il 22 gennaio 2012 i croati hanno approvato a grande maggioranza l’ingresso del loro paese nell’Unione Europea. I tre quarti degli elettori, vale a dire il 66,67 per cento, ha votato a favore dell’adesione, mentre il 33,33 per cento ha votato no.
La partecipazione è stata tuttavia scarsa, fermandosi al 43,54 per cento.
L’Accordo
si compone del Trattato di adesione
vero e proprio, dell’Atto di adesione
con i relativi allegati e protocolli e dell’Atto finale, con le dichiarazioni e lo scambio di lettere tra
l’Unione Europea e
Il Trattato
di adesione reca le disposizioni procedurali che regolano l’adesione della
Croazia all’UE: in particolare viene specificato che alla Croazia verranno
applicate tutte le disposizioni concernenti i diritti e gli obblighi degli
Stati membri ai sensi dei Trattati vigenti (TUE, TFUE e Trattato che istituisce
L’Atto di adesione disciplina le condizioni di adesione della Croazia all’UE e, conseguentemente, le modifiche che si rende necessario apportare ai Trattati vigenti. L’Atto di adesione è corredato di nove allegati e di un protocollo, che formano parte integrante dell’Accordo.
L’Atto
finale riepiloga i testi adottati dalla Conferenza tra gli Stati membri
dell’UE e
Nella stessa occasione è stato approvato il quadro finanziario
post-adesione: per la seconda metà del 2013 i fondi totali UE in favore della
Croazia ammonteranno a 687,5 milioni di euro, di cui 449.4 dai fondi
strutturali e dal fondo di coesione; inoltre
Come previsto dall’articolo 49 del Trattato sull’Unione europea, su richiesta del Consiglio, il 1° dicembre 2011 il Parlamento europeo ha dato la sua approvazione all'adesione all'Unione europea della Repubblica di Croazia. Nella stessa occasione, pur riconoscendo i notevoli progressi realizzati, il Parlamento europeo ha invitato il paese:
a proseguire l'attuazione delle riforme del settore giudiziario in accordo con le raccomandazioni della Commissione, e ad affrontare le restanti sfide in questo ambito, soprattutto in relazione al miglioramento dell'efficienza giudiziaria e all'attuazione delle disposizioni in materia di indipendenza, imparzialità e responsabilità del sistema giudiziario nonché di criteri obiettivi e basati sul merito per la nomina e la promozione dei giudici;
a contrastare la corruzione, in particolare ad alto livello – nel sistema giudiziario, negli organi di polizia, nella pubblica amministrazione e nelle aziende di proprietà statale – mediante l'applicazione rigorosa del diritto penale; il rafforzamento ulteriore della trasparenza e dell'integrità della pubblica amministrazione e della polizia; l'attuazione efficace della legislazione in materia di appalti pubblici;
a intensificare gli sforzi intesi a perseguire i crimini di guerra e ad affrontare i casi di impunità in cui le vittime erano di etnia serba o i presunti responsabili appartenevano alle forze di sicurezza croate;
a
proseguire la collaborazione attiva con
il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia e a rispettare tutte
le restanti raccomandazioni avanzate dall'ufficio del procuratore capo del
Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia; invita
a continuare a promuovere, e ad agevolare efficacemente, il rientro dei rifugiati e dei profughi, prestando particolare attenzione alla situazione dei rimpatriati di etnia serba, migliorando le loro condizioni di vita e di lavoro;
a
proseguire gli sforzi volti a risolvere
le questioni bilaterali in sospeso con alcuni paesi vicini, soprattutto
Infine, il Parlamento europeo ha invitato
La firma
del Trattato di adesione è avvenuta il 9 dicembre
Dopo la firma del trattato di adesione,
Il 23 gennaio 2011 si è svolto in Croazia il referendum popolare sull’adesione del paese all’Unione europea: il 66,27% dei votanti si è espressa favorevolmente. Tale esito è stato salutato con soddisfazione in una dichiarazione congiunta dal Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e dal Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che hanno sottolineato come l’adesione all’UE della Croazia rappresenti un segnale positivo per gli altri paesi della regione.
Nel lungo periodo, la prospettiva dei paesi dei Balcani occidentali è infatti quella della progressiva integrazione nell’Unione europea, sulla base delle previsioni del Trattato sull’Unione europea e dei criteri di Copenaghen. Tale approccio è stato ribadito in più occasioni dal Consiglio europeo, a partire da quello tenutosi a Feira il 19 e 20 giugno 2000 che ha definito i paesi della regione “candidati potenziali all’adesione all’Unione europea”.
A tale proposito si ricorda che alla ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia è
stato riconosciuto lo status di paese
candidato nel dicembre 2005 e nel 2009
Servizio Studi – Dipartimento Affari Comunitari |
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File: NOTST126.doc