Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Biblioteca - Ufficio Legislazione straniera | ||||||
Titolo: | A.C. 5210 - Meccanismi elettorali di secondo grado negli enti territoriali 'intermedi': le esperienze in Francia, Germania e Spagna | ||||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note informative sintetiche Numero: 35 | ||||||
Data: | 24/05/2012 | ||||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni |
N. 35 –
A.C. 5210
Meccanismi elettorali di secondo grado negli enti territoriali
“intermedi”: le esperienze in Francia, Germania e Spagna[1]
In Francia l’organizzazione istituzionale ed amministrativa del
territorio nazionale comprende diverse divisioni territoriali con funzioni
politico-amministrative. La Costituzione
francese (art. 72) distingue le collettività
territoriali in: comuni, dipartimenti, regioni, collettività a
statuto particolare e collettività
d’oltremare (art. 74) alle quali si aggiunge
Le collettività territoriali francesi, pur non avendo competenze legislative, dispongono di un’organizzazione specifica e di proprie attribuzioni, disciplinate dal Code général des collectivités territoriales (CGCT). In tale quadro organizzativo ogni collettività territoriale è dotata di un’assemblea deliberante (conseil), composta da membri eletti a suffragio universale diretto, e di un governo locale (diverso per forma a seconda del tipo di collettività), i cui componenti e/o il capo sono eletti in secondo grado dai conseillers.
Per quanto riguarda il comune, l’assemblea deliberante di
questo ente territoriale è il consiglio
municipale (conseil municipal), i cui membri sono eletti a suffragio
universale diretto, per un mandato di 6 anni. A capo del conseil municipal è il sindaco
(maire) che viene eletto a
scrutinio segreto tra i consiglieri municipali (CGCT, art. L2122-4)
o nel corso della prima riunione del conseil,
svolta nella settimana successiva alla proclamazione dell’elezione del conseil, ovvero a seguito delle
dimissioni del sindaco precedente. Il sindaco, rieleggibile, rimane di norma in
carica per sei anni, corrispondenti alla durata del mandato dei consiglieri
municipali. Le stesse regole vengono applicate per l’elezione degli adjoints
(gli assessori componenti
A livello di dipartimento, collettività locale con larghe competenze in materia di politica sociale (costruzione e manutenzione dei collegi scolastici, riunione di terreni rurali, organizzazione dei trasporti scolastici etc.), l’assemblea deliberante è il consiglio generale (conseil général). I conseillers généraux, eletti a suffragio universale diretto uninominale a doppio turno, in ragione di un consigliere per cantone[2], eleggono in seno al consiglio generale (CGCT, artt. L3122-1 e L3122-5) una commission permanente (composta da un presidente e da diversivice-presidenti), organo esecutivo del dipartimento che delibera sulla base delle deleghe ricevute dal Conseil, con il suo presidente a capo dell’amministrazione dipartimentale.
Per ciò che concerne, infine,
la regione, che ha competenze
soprattutto in materia di politica economica, l’assemblea deliberante è costituita
dal consiglio regionale (conseil
régional), i componenti del quale sono eletti, dal
Un particolare caso di meccanismo elettivo di secondo grado si riscontra attualmente nelle intercomunalità (strutture di cooperazione intercomunale come comunità di comuni, comunità urbanee syndicats di comuni). In queste strutture l’organo esecutivo deliberante è il consiglio comunitario (conseil communautaire) (CGCT, artt. L5211-6 e ss.), con funzioni simili a quelle del consiglio municipale, ma a livello di intercomunalità. I membri del consiglio comunitario sono eletti, a scrutinio segreto, dai consigli municipali dei comuni membri dell’intercomunalità: ad ogni comune spetta un numero determinato di consiglieri comunitari e in seno a ciascun comune vengono designati i delegati (consiglieri municipali o sindaci) che rappresenteranno il comune nel consiglio comunitario. Il consiglio comunitario, a sua volta, elegge il presidente dell’intercomunalità, capo e organo esecutivo dell’intercomunalità, e il bureau - composto del presidente, da uno o più vice-presidenti ed eventualmente da altri membri - secondo le regole valide per l’elezione dei sindaci e degli adjoints (CGCT, art. L5211-2).
La recente riforma delle collettività
territoriali (Loi
n. 2010-1563 del
Nell’ambito della nuova
organizzazione territoriale, che dovrebbe entrare pienamente in vigore dal 2015,
è prevista anche l’elezione di una nuova
categoria di eletti locali, i consiglieri
territoriali, consiglieri comuni alle regioni e ai dipartimenti, che sostituiranno
pertanto gli attuali Consiglieri regionali e generali e siederanno di volta in
volta in Consiglio regionale o in Consiglio generale, favorendo in tal modo il
ravvicinamento tra il Dipartimento e
Per quanto riguarda l’intercomunalità la riforma prevede, invece, il ravvicinamento tra Comuni e strutture intercomunali attraverso la futura elezione a suffragio universale dei consiglieri comunitari che siedono in seno ai consigli delle intercomunalità (conseils communautaires): a partire dal marzo 2014 i delegati saranno eletti a suffragio universale diretto, salvo nei comuni nei quali le elezioni municipali non hanno luogo con scrutinio di lista, per i quali i delegati continueranno ad essere designati dai consigli municipali.
In Germania, l’autonomia amministrativa degli enti territoriali minori rappresenta, tradizionalmente, un principio cardine dell’ordinamento costituzionale. Un’ordinanza prussiana del 1815 stabiliva già la suddivisione dello Stato in dieci province, articolate in distretti di governo (Regierungsbezirke) a loro volta ripartiti in circondari cittadini (Stadtkreise) e rurali (Landkreise). L’attuale territorio federale, suddiviso in 16 Länder, comprende 12.432 comuni (Gemeinde), 107 città non appartenenti ad alcun distretto (kreisfreie Stätdte, o Stadtkreise nel Baden-Württemberg), e che possono considerarsi esse stesse un distretto, e 295 distretti (Landkreise/Kreise), per un totale di 402 Kreise (enti territoriali intermedi tra il Land e il comune, i cui organi sono eletti direttamente dalla popolazione). I Länder possono inoltre disporre forme di decentramento amministrativo della propria struttura, come i Regierungsbezirke (distretti governativi), ovvero autorità amministrative che in ambiti territoriali limitati esercitano per l’appunto competenze dei Länder. Si tratta quindi di unità decentrate dell’amministrazione del Land, che negli ultimi anni sono state già abolite in Renania-Palatinato, Sassonia-Anhalt e Bassa Sassonia, e sono oggetto di riforma nella Renania settentrionale-Westfalia e in Sassonia.
Il diritto degli enti locali
rientra nella competenza legislativa esclusiva dei Länder, ma la base giuridica primaria dell’autonomia locale è
costituita dall’art. 28 della Legge fondamentale,
ai sensi del quale l'ordinamento costituzionale dei Länder deve essere conforme ai princìpi dello Stato di diritto
repubblicano, democratico e sociale. A tal fine il medesimo articolo dispone
che nei Länder, nei distretti e nei
comuni il popolo deve avere una rappresentanza che emerga da elezioni generali, dirette, libere, uguali
e segrete. Per le elezioni distrettuali e comunali hanno diritto di voto e
sono eleggibili, in base al diritto comunitario, anche persone in possesso
della cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione europea. Oltre alla
costituzione federale, fonti di disciplina dell’autonomia locale sono anche le
costituzioni (Verfassungen) dei Länder, che nella maggior parte dei casi
riproducono il contenuto del citato art.
Per quanto concerne la forma
di governo degli enti locali, essa è estremamente variabile, in particolare
quella dei comuni. L’art.
Anche nei distretti il Consiglio (Kreistag) è eletto in modo diretto con sistema proporzionale ogni cinque anni (sei anni in Baviera). L’organo monocratico (Landrat), ovvero il Governatore che presiede il Consiglio ed è a capo dell’amministrazione del circondario, rappresentando un anello di congiunzione tra l’amministrazione del Land e quella dei comuni, in alcuni Länder è eletto dal Consiglio, in altri è invece eletto direttamente. Di solito la durata in carica corrisponde a quella del Consiglio. In alcuni Länder viene costituita anche una Giunta (Kreisausschuss), organo più ristretto eletto all’interno del Kreistag. L’amministrazione distrettuale è denominata Landratamt nel nord della Germania e Kreisverwaltung nel sud, dove il Landrat ha una posizione di direzione e di rappresentanza. Un organo rappresentativo particolare, che si riscontra solo in Baviera, è il Consiglio distrettuale (Bezirkstag), eletto direttamente dai cittadini ogni cinque anni contemporaneamente alle elezioni per il rinnovo del Parlamento del Land (Landtag). Il Bezirk bavarese è un ente territoriale dotato di autonomia amministrativa che esiste parallelamente ai distretti governativi (Regierungsbezirke) e comprende le stesse unità territoriali. I membri del Bezirkstag, denominati Bezirksräte, determinano le linee della politica distrettuale, approvano il bilancio ed eleggono al loro interno il Presidente del Consiglio distrettuale (Bezirkstagspräsident), che è anche il capo dell’amministrazione del distretto. Il numero dei componenti del Bezirkstag varia a seconda del numero dei deputati del Landstag eletti nella rispettiva circoscrizione elettorale: il maggiore è quello dell’Oberbayern con 60 componenti, mentre i Bezirkstage dell’Oberpfalz e dell’Oberfranken ne hanno 16 ciascuno.
Le norme che disciplinano l’elezione dei Consigli distrettuali e dei Governatori sono contenute, nella maggior parte dei casi, in appositi Regolamenti (Landkreisordnungen - LKrO), applicabili in tutti i distretti in cui è suddiviso il territorio del Land di appartenenza.
In Spagna l’art. 137 della Costituzione stabilisce che “lo Stato si organizza territorialmente in municipi, in province e nelle comunità autonome che si costituiscano” e che “tali entità godono di autonomia per la gestione dei rispettivi interessi”. In particolare, la provincia è disciplinata dall’art. 141 della Costituzione, che, al comma 1, la definisce “entità locale con propria personalità giuridica, costituita dal raggruppamento di più municipi, e ripartizione territoriale per lo svolgimento delle attività statali”, mentre il comma 2 del medesimo articolo stabilisce che “il governo e l’amministrazione autonoma delle province saranno affidati a Deputazioni o ad altri Corpi di carattere rappresentativo”.
Nel territorio iberico esistono cinquanta province governate in genere da una Deputazione provinciale (Diputación provincial)[3].
La Deputazione è un organo rappresentativo dei
consigli comunali eletti nel territorio provinciale, composto da un numero di
membri (diputados) compreso tra 25 e
Popolazione residente e numero di deputati provinciali |
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Fino a 500.000 residenti |
25 |
Da |
27 |
Da |
31 |
Da |
51 |
Le province sono rappresentate da assemblee elettive di secondo grado (Ley organica 5/1985, artt. 205-206), i cui deputati sono eletti tra i consiglieri designati da ciascuna delle suddivisioni provinciali, denominate Partidos judiciales, che sono le circoscrizioni elettorali[4]. Tutti i partidos judiciales della provincia devono avere almeno un deputato e in nessuno di essi devono essere concentrati più di tre quinti del numero complessivo di deputati provinciali.
Costituiti tutti i municipi
della provincia,
La Deputazione provinciale comprende a sua volta diversi organi: il Presidente della deputazione, il Consiglio (Pleno), uno o più vicepresidenti, e la Giunta di governo.
Il Presidente della provincia è eletto dal Consiglio provinciale tra uno qualunque dei deputati provinciali; egli deve ottenere il voto della maggioranza assoluta dei componenti nella prima votazione e la maggioranza semplice nella seconda. Il Presidente può essere destituito tramite l’approvazione di una mozione di censura e, allo stesso modo, cessa dalla carica nel caso in cui sia respinta una questione di fiducia dinanzi al Consiglio (Ley organica 5/1985, art. 207).
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tel.
Le note
informative della Camera dei deputati sono destinate alle esigenze di
documentazione interna degli organi parlamentari e dei parlamentari.
[1] Ad integrazione della presente
nota si segnala lo studio “Il
ruolo della Provincia nei sistemi territoriali Europei: Italia, Francia,
Germania, Spagna, Regno Unito e Polonia. Modelli in comparazione, a cura
del prof. Stelio Mangiameli (Assemblea Generale delle Province d’Italia,
Torino, 13-
[2] Il canton è la circoscrizione elettorale dei consiglieri generali, all’interno dei dipartimenti. Nel territorio rurale spesso un cantone riunisce più comuni, mentre i grandi comuni possono essere divisi in più cantoni. Nel 2011 erano presenti in Francia 4.055 cantoni, dei quali 172 nei 5 dipartimenti d’oltre-mare.
[3] Nelle Comunità autonome
monoprovinciali, come
[4]Il partido judicial è una divisione provinciale del territorio che corrisponde a un distretto giudiziario.