Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Bilancio e Finanziaria 2010 A.C. 2937 ' A.C. 2936 Commissione Affari esteri | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 245 Progressivo: 3 | ||
Data: | 19/11/2009 | ||
Descrittori: |
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Altri riferimenti: |
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Camera dei deputati |
XVI LEGISLATURA |
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Documentazione per l’esame di |
Bilancio e Finanziaria 2010 A.C. 2937 – A.C. 2936 |
Commissione Affari esteri |
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n. 245/3 |
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19 novembre 2009 |
Servizio responsabile: |
Servizio Studi – Dipartimento Affari
esteri ( 066760-4939 – * st_affari_esteri@camera.it Servizio Studi – Dipartimento Bilancio ( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it |
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I dossier dei
servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di
documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei
parlamentari. |
File: es0334.doc |
I N D I C E
PARTE I – La manovra finanziaria
1. Il
quadro macroeconomico e gli obiettivi di finanza pubblica 2010
2. La
manovra di finanza pubblica 2010-2012
PARTE II – Il disegno di legge di bilancio
1. Il
disegno di legge di bilancio a legislazione vigente
§ 1.1
La struttura del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il
2010
§ 1.2
Le rimodulazioni effettuate sulle spese predeterminate per legge
§ 1.3
Il quadro generale riassuntivo
§ 1.4
Le variazioni rispetto alle previsioni 2009
§ 1.5
Analisi delle spese finali per Missioni
2.
Emendamenti al disegno di legge di bilancio
approvati dal Senato
Parte III: lo stato di previsione del Ministero degli
Affari esteri per il 2010
La
struttura dello stato di previsione del MAE nel bilancio a legislazione vigente
Gli
stanziamenti di interesse degli affari esteri
negli
altri stati di previsione
L'evoluzione
rispetto all'esercizio finanziario 2009
Gli
effetti del disegno di legge finanziaria
§ Gli
stanziamenti per la cooperazione a dono
L’evoluzione
della spesa nel bilancio dello Stato:
Tavole allegate
Il disegno di legge finanziaria per il
2010 (A.C. 2936) si inserisce nell’ambito degli indirizzi indicati con le
risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF 2010-2013 dello scorso
luglio, tenendo conto della revisione del
quadro macroeconomico e di finanza pubblica
effettuata con
Il quadro macroeconomico
Il miglioramento della congiuntura
economica internazionale ha consentito di delineare uno scenario lievemente più
favorevole per l’Italia rispetto a quello delineato nel DPEF di luglio per il
biennio 2009-2010.
In particolare, per il 2009 la variazione del PIL presenta un
miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto inizialmente previsto;
la contrazione del PIL si attesterebbe infatti a -4,8 per cento, rispetto al -5,2 per cento stimato nel DPEF, in
linea con i risultati, lievemente superiori alle attese, del secondo trimestre
2009[1],.
Per il 2010,
Restano invariate le stime di crescita per il periodo successivo, fissate dal DPEF di luglio in media al 2 per cento: tale previsione si situa, peraltro,
all’interno di una elevata incertezza circa la solidità e l’intensità della
ripresa economica mondiale.
La revisione in aumento delle stime di
crescita è in larga parte ascrivibile alla minore contrazione dei consumi nel
2009 e ad una maggiore crescita degli stessi nel 2010, nonché ad miglior
andamento per il medesimo anno degli investimenti, come si evince dai dati
contenuti nella Relazione
previsionale e programmatica 2010 (RPP), cui
(var. %) |
RPP
2010 (sett. 2009) |
||||
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
|
PIL |
-4,8 |
0,7 |
2,0 |
2,0 |
2,0 |
Importazioni |
-16,1 |
0,9 |
3,6 |
4,1 |
4,3 |
Consumi nazionali |
-1,1 |
0,4 |
1,7 |
1,9 |
1,8 |
Investim. fissi lordi |
-11,7 |
1,7 |
2,4 |
2,4 |
2,5 |
Esportazioni |
-19,9 |
1,2 |
4,2 |
4,1 |
4,3 |
La revisione delle stime del Governo in
ordine al quadro macroeconomico degli anni 2009 e 2010 è confermata dalle
ultime previsioni della Commissione
europea, formulate alla fine del mese di ottobre, le quali, rispetto all’Interim forecast dello scorso settembre,
hanno anche rivisto al rialzo il dato del PIL 2009 di 3 decimi di punto (-4,7%
anziché -5%). Secondo le stima della Commissione UE, anche nel 2010 dovrebbe registrarsi un ritorno
alla crescita economica - pari allo 0,7% del Pil, come indicato nella Nota –
alimentata da alcuni fattori quali la riduzione dei risparmi precauzionali
delle famiglie, il recupero dei consumi, anche in virtù dei moderati andamenti
inflazionistici, gli effetti delle misure di detassazione degli investimenti ed
altri. Nel
2011 la stima della Commissione relativa al Pil è più bassa rispetto a
quella della Nota (1,4% anziché 2%), pur confermando il trend in aumento, seppure moderato, della crescita, come evidenzia
la tabella che segue
(European economic forecast - Autumn 2009)
(var.%) |
2009 |
2010 |
2011 |
PIL |
-4,7 |
0,7 |
1,4 |
Gli obiettivi di finanza pubblica
Il conto consolidato delle
Amministrazioni pubbliche per il periodo 2009-2013 è stato rivisto dalla Nota
di aggiornamento del DPEF tenendo conto di una serie di fattori, quali: la
revisione delle prospettive di crescita dell’economia italiana, che vede una
minore contrazione nel 2009 e una ripresa lievemente più sostenuta nel 2010; l’aggiornamento
del conto delle PA in base all’attività di monitoraggio; le modifiche alla
manovra di cui al decreto legge 78/2009, introdotte in sede di conversione, e le
variazioni alla curva dei tassi di interesse.
Tali fattori, che comportano una
ricomposizione all’interno degli aggregati di entrata e di spesa, hanno inciso solo
lievemente sull’ indebitamento netto.
Nel periodo successivo prosegue la
riduzione del saldo (4,3 per cento del PIL nel 2011, 3,9 per cento nel 2012 e
3,5 per cento nel 2013), evidenziando un miglioramento, rispetto alle
precedenti stime, pari allo 0,1 di PIL nel 2011, e allo 0,2 nel biennio
successivo. Su tale evoluzione tendenziale incide una dinamica più favorevole della
spesa per interessi, che più che compensa il peggioramento atteso del saldo
primario.
In tale quadro,
La manovra correttiva resta confermata nell’entità
indicata dal DPEF, risultando pari all’1,2 per cento del PIL nel triennio 2011-2013,
di cui lo 0,4 per cento nel 2011.
Per l’anno in corso e per il 2010 il quadro programmatico di finanza
pubblica coincide pertanto con quello tendenziale, mentre un primo miglioramento dei saldi (e del
debito) si registra nel 2011 e prosegue negli anni successivi, come risulta dalla tabella che segue.
Quadro programmatico (%Pil)
|
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Saldo primario |
-0,5 |
0,0 |
1,3 |
2,7 |
3,4 |
Interessi |
4,8 |
4,9 |
5,2 |
5,5 |
5,6 |
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,0 |
-3,9 |
-2,7 |
-2,2 |
Debito |
115,1 |
117,3 |
116,9 |
115,1 |
112,7 |
Quadro tendenziale (%Pil)
|
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Saldo primario |
-0,5 |
0,0 |
0,4 |
1,9 |
1,2 |
Interessi |
4,8 |
4,9 |
5,3 |
5,5 |
5,7 |
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,0 |
-4,3 |
-3,9 |
-3,5 |
Debito |
115,1 |
117,3 |
117,3 |
116,8 |
115,5 |
Per quanto concerne il debito, dopo aver raggiunto un livello
massimo pari al 117,3 per cento del PIL nel 2010, è previsto in progressiva
diminuzione fino al 112,7 per cento nel 2013.
Con riferimento al debito
(European economic forecast - Autumn 2009)
|
2009 |
2010 |
2011 |
|
Indebitamento netto |
-5,3 |
-5,3 |
-5,1 |
|
Debito |
114,6 |
116,7 |
117,8 |
In relazione alle previsioni formulate dalla
Commissione, occorre precisare come le stesse siano predisposte secondo il
criterio delle “politiche invariate”, vale a dire considerando, oltre al
quadro finanziario determinato dalla legislazione vigente, anche gli impegni e
le necessità di spesa che, seppur non ancora previsti normativamente, è
presumibile che vengano riproposti, vincolando comunque il legislatore. Tale
criterio non coincide, pur approssimandolo, con il quadro
programmatico, non potendo, a differenza di quest’ultimo, scontare
ulteriori interventi di manovra.
Analogamente
a quanto avvenuto lo scorso anno, la manovra finanziaria per il triennio
2010-2012, nella sua articolazione complessiva, è stata anticipata dal Governo
lo scorso luglio con il decreto legge n.
78 del 2009 - convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 2009 - recante
una serie di misure volte a contrastare gli effetti avversi della crisi
economica, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici.
Il decreto, adottato prima della pausa estiva dei
lavori contestualmente alla presentazione del DPEF, ha sostanzialmente operato
un aggiornamento del piano di stabilizzazione della finanza pubblica per il triennio
2009-2011 delineato con il decreto-legge n. 112 del 2008, al fine di
consolidare l’evoluzione attesa dei conti pubblici per gli anni 2009-2010,
senza introdurre interventi espansivi che avrebbero gravato sugli equilibri di
finanza pubblica.
Gli interventi disposti, indirizzati al sostegno delle
famiglie, delle imprese nonché al finanziamento di azioni per il rilancio delle
infrastrutture e dello sviluppo, hanno trovato infatti copertura nello stesso
decreto, principalmente attraverso il contrasto dell'evasione fiscale,
interventi di razionalizzazione della spesa farmaceutica e misure in materia di
pensionamento.
Le misure
correttive degli andamenti tendenziali dei conti pubblici sono state invece
previste a partire dall’esercizio 2011,
nel corso del quale, con l’esaurirsi del ciclo recessivo e l’inizio di una fase
espansiva, dovrebbe registrarsi un più stabile miglioramento del quadro macro
economico.
Nel complesso, il decreto ha reperito risorse per un importo pari, nel
quadriennio 2009 –
Il provvedimento - successivamente modificato,
peraltro, dal decreto-legge n. 103 del
3 agosto 2009 - ha in particolare introdotto misure di contrasto
all’evasione ed all’elusione fiscale, i cui proventi – pari a 200 milioni di
euro nel 2010 e di ammontare più significativo negli anni successivi, con
importi che a partire dal 2012 si situano annualmente tra 1,5 e 2 miliardi di
euro - sono stati destinati alla manovra per gli anni 2010 e seguenti.
A tali importi si dovrebbero aggiungere le ulteriori
entrate, al momento non quantificabili, derivanti dalle misure per il rimpatrio
delle attività detenute all’estero (c.d. “scudo fiscale”), anche esse
contenute nel decreto legge n. 78/09. Tali risorse – che dovrebbero pervenire
dal pagamento di una imposta straordinaria corrispondente al 5 per cento delle
attività regolarizzate o rimpatriate, da versare entro 15 dicembre dell'anno in
corso – sono destinate ad essere accantonate in una contabilità speciale, per
venire poi utilizzate nell'ambito della manovra per gli anni 2010 e seguenti[3].
A tale ultimo proposito, occorre segnalare che il Consiglio
dei Ministri ha approvato, in data 12 novembre 2009, un decreto-legge – che
alla data di redazione del presente dossier non risulta ancora pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale[4] - recante disposizioni
in materia di riduzione degli acconti di imposta dovuti dai contribuenti entro
il prossimo 30 novembre. L’intervento – da cui dovrebbe discendere, in
particolare, una riduzione dal 99 per cento al 79 per cento dell’acconto
complessivo IRPEF - comporta, in sostanza il differimento del pagamento al
momento del saldo delle imposte dovute, ossia nel 2010.
Sul piano della finanza pubblica, alle minori entrate
previste nel 2009 (quantificate in 3.716 milioni di euro) si dovrebbe fa fronte
utilizzando “quota parte” del gettito atteso, entro il prossimo 15 dicembre,
dalle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione dei capitali connesse allo
“scudo fiscale”. Tale gettito, pertanto, manterrebbe la destinazione originaria
alla manovra 2010 solo per la parte residua. Per quanto concerne, invece, il
gettito d’imposta differito al 2010, si prevede che esso sia destinato ad incrementare
la dotazione del fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del D.L. n. 5 del 2009, finalizzato ad
“assicurare il finanziamento di interventi urgenti e indifferibili, con
particolare riguardo ai settori dell’istruzione e agli interventi organizzativi
connessi ad eventi celebrativi”.
In continuità con la manovra adottata lo scorso anno, anche gli interventi di politica economica per il prossimo triennio si sono ispirati ad una logica di prudenza fiscale, in base alla quale l’intento di contrastare gli effetti negativi della crisi economica senza determinare un peggioramento della situazione dei conti pubblici è stato perseguito attraverso la definizione di misure di sostegno articolate in modo da determinare un impatto quanto più possibile neutrale sulla finanza pubblica.
Nell’ambito di tale linea d’indirizzo il disegno di legge finanziaria per il 2010 vede confermata l’impostazione semplificata già adottata nella manovra dello scorso anno, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica.
Anche per il 2010, il Governo ha, infatti, presentato in prima lettura al Senato una finanziaria “snella”, articolata in soli tre articoli, che si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio (livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, e di ricorso al mercato finanziario), a introdurre un numero limitato di misure, tra le quali la quantificazione delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, nonché a stabilire l’importo da iscrivere nelle tabelle allegate.
Tale limitazione del contenuto del disegno di legge finanziaria discende da quanto disposto inizialmente per il solo esercizio finanziario 2009 dall’articolo 1, comma 1-bis, del decreto legge n. 112/08 e riproposto, per l'esercizio 2010, dall'articolo 23, comma 21-ter del decreto legge n. 78/2009. Per effetto di tali disposizioni, in deroga alle disposizioni della legge di contabilità generale in materia di contenuto della legge finanziaria (articolo 11 della legge n. 468/1978), viene stabilito che in via sperimentale la legge finanziaria per l’anno 2009 e per l'anno 2010 possa contenere esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l’esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell’economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.
A tale ridimensionamento del contenuto proprio della legge finanziaria corrisponde peraltro una valorizzazione del contenuto decisionale del bilancio dello Stato, stante la possibilità - prevista anch’essa in via sperimentale per il solo esercizio 2009 dall’articolo 60, comma 3, del decreto legge n. 112/08 e riproposta per il 2010 dall'articolo 23, comma 21-quater, del decreto legge n. 78/09 - di rimodulare nella legge di bilancio tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione, ivi incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa.
La conferma, da parte del Governo, di predisporre per
il 2010 - analogamente a quanto accaduto per l'esercizio finanziario 2009 - un disegno
di legge finanziaria snello, risulta in linea, peraltro, con quello che
potrebbe essere in futuro il contenuto della "legge di stabilità", strumento destinato a sostituire
l'attuale legge finanziaria secondo quanto previsto dal progetto di riforma della
legge di contabilità nazionale, recentemente approvato dalla Camera dei
Deputati in seconda lettura (A.C. 2555)
ed attualmente all’esame del Senato.
Per quanto concerne gli effetti sui saldi di finanza pubblica, il disegno di legge finanziaria non comporta effetti correttivi di rilievo in termini di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche, la cui incidenza sul PIL rimane pertanto fissata per il triennio 2010-2012 nei valori indicati dalla nota di aggiornamento al DPEF.
Analogamente, gli interventi introdotti dal disegno di legge incidono marginalmente sul fabbisogno del settore statale, mentre variazioni in aumento nel triennio 2010-2012 sono previste in termini di saldo netto da finanziare.
Le
tabelle seguenti riepilogano gli effetti complessivi del disegno di legge in
termini di saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto per il
triennio 2010-2012, disaggregandoli in termini di variazione netta delle
entrate (composta dal saldo delle minori e maggiori entrate) e delle spese
(anch'esse espresse come saldo delle maggiori e minori spese).
SALDO
NETTO DA FINANZIARE |
|||
|
2010 |
2011 |
2012 |
Minori
entrate |
0,2 |
0,2 |
406,7 |
Maggiori
entrate |
157,9 |
0,1 |
0,1 |
Totale
entrate |
157,7 |
-0,1 |
-406,6 |
Maggiori
spese (articolato) |
659 |
495,8 |
500,8 |
Maggiori
spese (tabelle) |
1277,4 |
5239,9 |
3309 |
Minori
Spese |
478,9 |
479,7 |
481,7 |
Totale
spese |
1.457,50 |
5.256,00 |
3.328,10 |
TOTALE
GENERALE |
1.299,80 |
5.256,10 |
3.734,70 |
INDEBITAMENTO
NETTO P.A. E FABBISOGNO |
|||
|
2010 |
2011 |
2012 |
Minori
entrate |
0,2 |
0,2 |
406,7 |
Maggiori
entrate |
157,9 |
0,1 |
0,1 |
Totale
entrate |
157,7 |
-0,1 |
-406,6 |
Maggiori
spese (articolato) |
236,7 |
73,5 |
78,5 |
Minori
spese (tabelle) |
57,9 |
17,2 |
427,1 |
Minori
Spese |
105,1 |
105,9 |
107,9 |
Totale
spese |
73,70 |
-49,60 |
-456,50 |
TOTALE
GENERALE |
-84,00 |
-49,50 |
-49,90 |
Nel complesso, gli effetti derivanti
dall’articolato e dalla tabelle del disegno di legge comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare pari a circa 1,3 miliardi di euro nel
2010, 5,25 miliardi nel 2011 e 3,7
miliardi alla fine del triennio.
Tale risultato è in linea con il livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, fissato per l’esercizio 2010 – ai sensi dell’articolo 1 del disegno di legge - in 63.000 milioni di euro, al netto di 4.684 milioni di euro per regolazioni debitorie[5].
Il bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.C.
2937 ), espone, infatti, in termini di competenza e al netto delle regolazioni
debitorie e contabili, un saldo netto da finanziare per il 2010 pari a 61.118
milioni di euro. Secondo quanto riportato nell’allegato 8 al disegno di legge
finanziaria - che espone gli effetti del disegno di legge finanziaria medesimo
sul bilancio - il valore effettivo del
saldo netto da finanziare per il 2010, come rideterminato per effetto del
disegno di legge finanziaria medesimo, come approvato dal Senato, risulterebbe pari
a 62.418 milioni di euro, al di
sotto pertanto del livello massimo il livello massimo fissato dal comma
Per quanto concerne la composizione della
manovra lorda, il disegno di legge reca nuove
o maggiori spese – quasi tutte di parte corrente – per un ammontare pari a circa 1,9 miliardi di euro per il 2010, 5,7 miliardi nel 2011 e 3,8 miliardi
per il 2012, cui si aggiungono 0,4 miliardi
di euro di minori entrate per il
solo esercizio 2012.
A tali impieghi si fa parzialmente fronte
mediante una riduzione delle spese pari
a circa 0,48 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio, cui si
aggiungono circa 0,16 miliardi di
euro di maggiori entrate per l’anno 2010.
Si segnala, infine, che ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del disegno di legge le eventuali maggiori disponibilità di finanza pubblica che dovessero determinarsi nel 2010 rispetto alle previsioni del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013 vengono destinate a fronteggiare la diminuzione della domanda interna mediante la riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con una specifica priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati.
Si
ricorda, infine, che assieme agli interventi contenuti nel citato decreto legge
n. 78/09 e ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, nonché al disegno di
legge recante il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, concorrono
alla composizione della manovra di finanza pubblica, i seguenti provvedimenti collegati elencati nella
Nota di aggiornamento al DPEF:
§ A.S.
1167 "Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione
di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro
sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di
ammortizzatori sociali" già indicato lo scorso anno (approvato dalla
Camera e in corso di esame presso il Senato;
§ "Disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali, semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento e carta delle autonomie locali" (approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17 settembre 2009, non ancora trasmesso in Parlamento - in attesa della definizione dell'esame da parte della Conferenza unificata);
§ "Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al governo per l'emanazione della carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche" (approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre 2009, ma non ancora presentato in Parlamento).
La disciplina contabile transitoria per l’esercizio finanziario 2010
L'articolo 23, commi 21-ter e 21-quater, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, recante
"Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini" ha esteso
all’esercizio finanziario 2010 la disciplina contabile sperimentale inerente i
limiti di contenuto del disegno di legge finanziaria e la flessibilità del bilancio,
introdotta, per il solo esercizio finanziario 2009, dall’articolo 1, comma 1-bis e dall’articolo 60 comma 3, del
decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008.
Per effetto di tale intervento:
§
il disegno di
legge finanziaria per l'anno 2010 potrà contenere “esclusivamente disposizioni
strettamente attinenti al suo contenuto tipico con l'esclusione di disposizioni
finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di
carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico”. La disposizione di cui
al citato articolo 1, comma 1-bis del decreto legge n. 112/2008 – la cui
applicazione è oggetto di estensione all’esercizio 2010 - opera una deroga alle
disposizioni generali di contabilità recanti la disciplina del contenuto della
legge finanziaria (articolo 11, legge n. 468/1978). Ad eccezione
dell’esclusione relativa agli intereventi di carattere localistico o micro
settoriale, già prevista ai sensi del citato art. 11, comma 3, lett. i-ter, della legge di contabilità generale
n. 468/1978, il citato comma 1-bis
vieta tout court sia la previsione di
disposizioni di carattere ordinamentale - che la lettera i-bis del citato comma 3 consente qualora le stesse si caratterizzino
per un rilevante contenuto di miglioramento dei saldi – sia le norme finalizzate
direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, che il comma 17 dell'art.
2 della legge di riforma n. 208/1999 aveva invece consentito con la sola
esclusione degli intereventi di carattere localistico o micro settoriale;
§
si estende
all’esercizio finanziario 2010 la disciplina, introdotta in via sperimentale
per il 2009, che consente di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazione
delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa tra i relativi
programmi. L’articolo 60 del citato decreto legge n. 112/2008, ha previsto, al
comma 1, una riduzione lineare, per il triennio 2009-2011, delle dotazioni
finanziarie a legislazione vigente delle missioni di spesa dei Ministeri, ivi
comprese le spese predeterminate con legge, ma con l’esclusione si talune voci
di spesa, indicate dal comma 2, essenzialmente di carattere obbligatorio. A
fronte di tale taglio trasversale delle dotazioni assegnate a ciascun Ministero
alle singole Amministrazioni lo stesso articolo
Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012 è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio per il 2008.
In
particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle
risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa
pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate,
nella legge di bilancio
Come
già per il 2009, sul processo di formazione del disegno di legge di bilancio per
il
L’articolo
60, comma 3, del D.L. n.
Come riportato nella Relazione illustrativa al disegno di legge, “nella fase di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2010 è stata concessa ai Ministeri la facoltà di riallocare le risorse stesse verso altre forme di impiego ritenute prioritarie o più produttive, attraverso la loro rimodulazione tra Programmi che realizzano la stessa Missione di spesa”.
Si ricorda
che le riduzioni disposte dall’articolo 60, comma 1, del D.L. n. 112/2008
hanno riguardato le dotazioni finanziarie a legislazione vigente per il
triennio 2009-2011 delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri,
incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa. Dalla riduzione sono state escluse, ai sensi del
comma 2, alcune voci, riferibili, in sostanza, alle spese di carattere
obbligatorio o aventi natura obbligatoria: stipendi, assegni, pensioni e altre
spese fisse; spese per interessi; poste correttive e compensative delle entrate;
trasferimenti a enti territoriali aventi natura obbligatoria; fondo ordinario
delle università; le risorse destinate alla ricerca; le risorse destinate al
finanziamento del 5 per mille IRPEF; le risorse derivanti da accordi
internazionali.
Il totale delle riduzioni operate alle dotazioni del
bilancio a legislazione vigente è stata pari, nel 2009, ad oltre 8 miliardi di euro, di cui la
parte preponderante, oltre 6 miliardi, su spese predeterminate
per legge. La riduzione delle risorse a legislazione vigente del bilancio dello
Stato raggiunge l’entità di 9 miliardi
nel 2010, di cui 6,7 miliardi
relativi a spese predeterminate per legge, e aumenta fino a oltre 15
miliardi di euro per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore
legislativo.
Le riduzioni per
gli anni 2009-2011 sono risultate così distribuite per ciascun Ministero:
(milioni di euro)
|
2009 |
2010 |
2011 |
|||
Ministero |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
economia e finanze |
2.995,8 |
2.570,4 |
3.307,0 |
2.796,8 |
5.895,1 |
4986,0 |
sviluppo economico |
2.247,8 |
2.235,5 |
2.459,0 |
2.444,4 |
4.310,8 |
4.286,0 |
lavoro |
220,0 |
187,6 |
261,1 |
222,5 |
452,5 |
385,6 |
giustizia |
218,6 |
1,6 |
262,1 |
3,2 |
454,2 |
5,5 |
esteri |
202,4 |
153,4 |
225,4 |
167,0 |
388,0 |
286,5 |
istruzione |
447,0 |
214,4 |
456,4 |
200,2 |
790,1 |
346,4 |
interno |
413,7 |
78,4 |
462,2 |
55,2 |
799,0 |
95,6 |
ambiente |
249,7 |
241,3 |
166,2 |
156,3 |
261,9 |
244,5 |
infrastrutture |
519,6 |
405,3 |
463,0 |
332,9 |
770,4 |
544,7 |
difesa |
503,7 |
158,0 |
478,1 |
59,0 |
834,5 |
101,7 |
politiche agricole |
180,0 |
137,0 |
137,4 |
88,4 |
220,2 |
135,2 |
beni culturali |
236,7 |
216,8 |
251,3 |
227,1 |
434,6 |
392,5 |
totale |
8.435 |
6.599,7 |
8.929,2 |
6.753 |
15.611,3 |
11.810,2 |
Nel disegno di
legge di bilancio per il 2010 è esposta, nella Tabella 13, l’analisi delle dotazioni finanziarie per missioni che
evidenzia la quota di spesa “rimodulabile”
e quella “non rimodulabile” di
ciascuna missione, ai sensi dell’articolo 60, commi 2 e 3, del D.L. n.
112/2008.
Nell’ambito di
questa percentuale, risulta rimodulabile una quota pari al 33 per cento delle
spese in conto capitale, a fronte di una quota pari al 2 per cento delle spese
correnti.
Gli
stanziamenti rimodulabili sono individuati nell’allegato tecnico per capitoli
contenuto nelle tabelle relative a ciascuno stato di previsione della spesa
mediante l’apposizione della lettera “R”
sotto la denominazione dei capitoli.
|
BLV 2010 |
NON rimodulab. |
Rimodul. |
% |
% |
|
1 - Organi costituzionali |
C |
3.161 |
2.990 |
171 |
95 |
5 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
2 - Amministrazione generale territorio |
C |
463 |
434 |
29 |
94 |
6 |
K |
2 |
0 |
2 |
0 |
100 |
|
3 - Relazioni autonomie territoriali |
C |
110.919 |
110.905 |
14 |
100 |
0 |
K |
4.071 |
4.030 |
41 |
99 |
1 |
|
4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
C |
19.553 |
19.034 |
520 |
97 |
3 |
K |
5.682 |
5.680 |
2 |
100 |
0 |
|
5 - Difesa e sicurezza del territorio |
C |
16.491 |
15.717 |
774 |
95 |
5 |
K |
2.084 |
2.050 |
34 |
98 |
2 |
|
6 – Giustizia |
C |
7.004 |
6.608 |
397 |
94 |
6 |
K |
268 |
0 |
268 |
0 |
100 |
|
7 - Ordine pubblico e sicurezza |
C |
10.107 |
9.197 |
910 |
91 |
9 |
K |
322 |
221 |
101 |
69 |
31 |
|
8 - Soccorso civile |
C |
1.879 |
1.669 |
210 |
89 |
11 |
K |
2.261 |
1.527 |
634 |
72 |
28 |
|
9 - Agricoltura e pesca |
C |
621 |
552 |
69 |
89 |
11 |
K |
264 |
129 |
135 |
49 |
51 |
|
10 - Energia e fonti energetiche |
C |
8 |
7 |
1 |
93 |
7 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
11 - Competitività e sviluppo imprese |
C |
300 |
213 |
87 |
71 |
29 |
K |
4.375 |
3.170 |
1.205 |
72 |
28 |
|
12 - Regolazione dei mercati |
C |
27 |
9 |
19 |
31 |
69 |
K |
2 |
2 |
0 |
100 |
0 |
|
13 - Diritto alla mobilità |
C |
2.709 |
2.622 |
87 |
97 |
3 |
K |
4.681 |
2.273 |
2.408 |
49 |
51 |
|
14 - Infrastrutture pubbliche e logistica |
C |
99 |
83 |
16 |
84 |
16 |
K |
4.751 |
2.398 |
2.353 |
50 |
50 |
|
15 – Comunicazioni |
C |
977 |
559 |
418 |
57 |
43 |
K |
195 |
171 |
24 |
88 |
12 |
|
16 - Commercio internazionale |
C |
176 |
95 |
81 |
54 |
46 |
K |
13 |
0 |
13 |
0 |
100 |
|
17 - Ricerca ed innovazione |
C |
955 |
892 |
63 |
93 |
7 |
K |
2.526 |
2.514 |
12 |
100 |
0 |
|
18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
C |
478 |
338 |
140 |
71 |
29 |
K |
419 |
120 |
299 |
29 |
71 |
|
19 - Casa e assetto urbanistico |
C |
316 |
172 |
144 |
54 |
46 |
K |
394 |
393 |
1 |
100 |
0 |
|
20 - Tutela della salute |
C |
780 |
674 |
106 |
86 |
14 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
21 - Tutela beni culturali |
C |
1.076 |
624 |
452 |
58 |
42 |
K |
282 |
74 |
208 |
26 |
74 |
|
22 - Istruzione scolastica |
C |
44.156 |
43.387 |
818 |
98 |
2 |
K |
22 |
0 |
22 |
0 |
100 |
|
23 - Istruzione universitaria |
C |
7.785 |
7.479 |
306 |
96 |
4 |
K |
117 |
109 |
8 |
93 |
7 |
|
24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia |
C |
25.084 |
24.870 |
214 |
99 |
1 |
K |
70 |
50 |
20 |
72 |
28 |
|
25 - Politiche previdenziali |
C |
76.870 |
76.869 |
1 |
100 |
0 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
26 - Politiche per il lavoro |
C |
1.737 |
1.675 |
62 |
96 |
4 |
K |
992 |
918 |
73 |
93 |
7 |
|
27 – Immigrazione |
C |
1.445 |
1.292 |
153 |
89 |
11 |
K |
130 |
0 |
130 |
0 |
100 |
|
28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale |
C |
51 |
40 |
10 |
79 |
21 |
K |
6.013 |
2 |
6.011 |
0 |
100 |
|
29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
C |
63.127 |
62.480 |
647 |
99 |
1 |
K |
412 |
323 |
89 |
78 |
22 |
|
30 - Giovani e sport |
C |
568 |
470 |
98 |
83 |
17 |
K |
221 |
155 |
66 |
70 |
30 |
|
31 – Turismo |
C |
76 |
0 |
76 |
0 |
100 |
K |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
32 - Servizi generali amministrazioni |
C |
1.625 |
1.182 |
443 |
73 |
27 |
K |
143 |
55 |
88 |
39 |
61 |
|
33 - Fondi da ripartire |
C |
10.636 |
9.217 |
1.419 |
87 |
13 |
K |
2.584 |
2.501 |
83 |
97 |
3 |
|
34 - Debito pubblico (*) |
C |
79.569 |
79.569 |
0 |
100 |
0 |
Totale
spese correnti |
C |
490.827 |
481.871 |
8.956 |
98 |
2 |
Totale
spese conto capitale |
K |
43.297 |
28.966 |
14.331 |
67 |
33 |
Totale
Spese Finali |
|
534.124 |
510.837 |
23.286 |
96 |
4 |
(*)
Ai
sensi dell’articolo 60, comma 3, le rimodulazioni
tra i programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, riguardano anche le spese predeterminate per legge, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in
annualità e a pagamento differito.
Le
rimodulazioni che possono essere proposte nel disegno di legge di bilancio soggiacciono
peraltro ad alcuni limiti, quali:
§
il rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza
pubblica;
§
il limite massimo del 10% delle risorse
stanziate per il macroaggregato “Interventi” per le rimodulazioni tra queste
ultime e le risorse del macroaggregato “funzionamento”;
§
il divieto di utilizzo degli stanziamenti in
conto capitale per finanziare spese correnti, in quanto intervento di
dequalificazione della spesa.
In
ragione della possibilità di incidere, con le rimodulazioni presentate a
bilancio, sulla legislazione sostanziale
di spesa, in apposito allegato a ciascuno
stato di previsione della spesa del disegno di legge di bilancio sono esposte le autorizzazioni legislative di spesa ed i relativi
importi da utilizzare per ciascun programma che possono essere oggetto di
rimodulazione, con indicazione delle
rimodulazioni effettuate per il triennio dalle Amministrazioni.
Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 (A.S. 1791), come già lo scorso anno, è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l’Allegato 2 “Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi”, che espone le autorizzazioni di spesa relative a ciascun Ministero rientranti nella componente rimodulabile del bilancio.
In particolare, nell’Allegato 2 è
indicato, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa, l’importo a
legislazione vigente, l’eventuale variazione operata mediante rimodulazione per
ciascun anno del triennio 2010-2012 e il conseguente importo iscritto nel
disegno di legge di bilancio.
I prospetti seguono l’impostazione già adottata lo scorso anno. Le voci incluse sembrano corrispondere, infatti, per la quasi totalità, a quelle incluse nell’allegato 2 del disegno di legge di bilancio dello scorso anno, eventualmente aggiornato con le disposizioni legislative approvate nel 2009, come precisato nella circolare n. 21/2009, le cui risorse sono iscritte in bilancio in programmi/capitoli già inclusi nella rimodulabilità lo scorso anno[6].
Vi
sono, tuttavia, casi di programmi le cui autorizzazioni legislative di spesa
sottese, considerate come rimobulabili per l’anno 2009, non trovano invece più
inclusione nell’allegato 2 del bilancio di previsione per il 2010 (è questo, ad
esempio, il caso dei fattori legislativi di cui ai programmi 4 e 5 della
Missione “Diritto alla mobilità” del Ministero delle Infrastrutture e dei
trasporti).
In merito alla composizione dell’Allegato 2, va, in
ultimo, considerato che, in virtù della ristrutturazione subita da taluni
programmi di spesa, alcune autorizzazioni legislative già presenti negli
Allegati 2 trovano ora collocazione in programmi diversi[7].
Al fine di una compiuta valutazione
dell’Allegato 2, sarebbe pertanto utile che il Governo fornisse ulteriori
informazioni in merito ai criteri di inclusione delle autorizzazioni
legislative nell’ambito dell’Allegato 2.
Nella tabella che segue sono esposte, ripartite per stato di previsione, le autorizzazioni legislative di spesa presenti negli Allegati 2 su cui sono state effettuate variazioni nell’ambito delle rimodulazioni tra programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa.
Per ciascuna autorizzazione legislativa di spesa è indicata la dotazione prevista nel bilancio di previsione per il triennio 2010-2012 e l’entità della rimodulazione che è stata effettuata dall’Amministrazione in sede di predisposizione del bilancio medesimo.
E’ altresì indicata la collocazione della legge di spesa all’interno della missione e del programma di spesa cui essa afferisce. Si fa notare, al riguardo, che ai fini della predisposizione della tabella la numerazione delle missioni e dei programmi adottata fa riferimento alla classificazione generale delle missioni e non alla numerazione che tali missioni assumono all’interno di ciascuno stato di previsione.
Le
rimodulazioni delle autorizzazioni di spesa esposte nell’Allegato 2
(importi in euro)
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Mis/Pro |
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
M. 29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog.
1 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7751 |
48.143 |
+5.777 |
60.584 |
+7.270 |
104.553 |
+12.546 |
M. 32 – Servizi generali delle amministrazioni
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog.
3 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7753 |
0 |
-5.777 |
0 |
-7.270 |
0 |
-12.546 |
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 12 - Regolazione dei mercati |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 4 |
L. 229/2003, art. 16, co.
1 |
2261 |
84.185 |
-70.000 |
117.982 |
0 |
117.982 |
0 |
M. 16 - Commercio internazionale |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 5 |
L. 549/1995, art. 1, co.
43 |
2501 |
24.854.989 |
-55.000 |
18.955.470 |
0 |
18.955.470 |
0 |
Prog. 5 |
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
punto B |
2531 |
54.912.157 |
-105.000 |
41.684.037 |
0 |
41.684.037 |
0 |
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 26 - Politiche per il lavoro |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
L. 125/1991, art. 5 |
5061 |
145.735 |
-25.000 |
130.646 |
0 |
130.646 |
0 |
Prog. 1 |
L. 244/2007, art. 2, co.
533 |
7984 |
36.362.803 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
Prog. 6 |
L. 54/1982, art. 12 |
76827682 |
1.810.283 |
-2.271.769 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
Prog. 6 |
L. 296/2006, art. 1, co.
1163 |
7682 |
2.271.769 |
+2.271.769 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
M. 20 - Tutela della salute |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L. 12/2003 |
4133 |
334.659 |
+100.000 |
179.561 |
0 |
0 |
0 |
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L. 388/2000, art. 116, co.
7 |
3976 |
0 |
-138.264 |
0 |
-105.799 |
0 |
-105.799 |
Prog. 1 |
L. 266/2005, art. 1, co.
222, punto B |
1161 |
11.042.751 |
+138.264 |
8.218.130 |
+155.799 |
8.218.130 |
+155.799 |
AFFARI ESTERI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 2 |
L. 49/1987, art. 37, co. 1 |
Vari |
326.962.000 |
-2.005.979 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
Prog. 6 |
L. 794/1966 |
4131 |
2.383.000 |
-11.899 |
2.375.000 |
-19.841 |
2.375.000 |
-19.841 |
Prog. 6 |
L. 140/1980, art. 2, co. 1 |
4052 |
272.000 |
0 |
270.000 |
-3.000 |
270.000 |
-3.000 |
Prog. 8 |
D.P.R. 200/1967 |
31053121 |
11.316.114 |
+604.114 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 3 |
3103 |
2.400.000 |
+405.425 |
1.986.016 |
0 |
1.986.016 |
0 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 6, co. 4 |
3106 |
160.000 |
-9.539 |
168.811 |
0 |
168.811 |
0 |
ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
L. 296/2006, art. 1, co.
634 |
1287 |
97.323.005 |
-6.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
INTERNO |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 8 – Soccorso civile |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 3 |
L. 246/2000, art. 10, co.
4 |
2053 |
100.793 |
-40.000 |
107.734 |
0 |
108.493 |
0 |
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 3 |
L. 344/1997, art. 1, co. 5
Progettazione interventi ambientali e promozione di figure professionali |
2717 |
3.451.586 |
+512.471 |
2.249.591 |
0 |
2.249.591 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 4, co. 1 |
2717 |
0 |
-341.648 |
262.206 |
0 |
262.206 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 6, co. 7 |
2717 |
0 |
-170.823 |
131.102 |
0 |
131.102 |
0 |
Prog. 3 |
L. 179/2002, art. 3, co. 2 |
8406 |
1.078.921 |
-400.000 |
1.131.671 |
0 |
1.131.671 |
0 |
Prog. 3 |
DL 10/2007, Art. 5/bis
comma 1 |
2717 |
1.112.110 |
-79.000 |
912.404 |
0 |
912.404 |
0 |
Prog. 3 |
LF n. 244/2007, art.2 co.
322 |
8441 |
778.628 |
+400.000 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 5 |
L. 120/2002, art. 3 |
2211 |
47.743.411 |
-3.750.000 |
39.402.753 |
0 |
39.402.753 |
0 |
Prog. 7 |
L. 344/1997, art. 4, co.
11 |
7216 |
8.010.017 |
+4.764.006 |
2.483.847 |
0 |
2.483.847 |
0 |
Prog. 7 |
L. 426/1998, art. 2, co. 1 |
7216 |
0 |
-977.725 |
748.155 |
0 |
748.155 |
0 |
Prog. 7 |
LF 244/2007, art. 2, co.
325 |
7351 |
0 |
-3.786.281 |
2.897.262 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 9 |
L. 36/1994, art. 22, co. 6 |
1731 |
545.000 |
-69.120 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
L. 308/2004, art.1 co.42 |
1731 |
580.000 |
-48.291 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
LF 244/2007, art. 2, co.
334 |
1862 |
3.400.000 |
-386.281 |
0 |
0 |
0 |
0 |
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 13 - Diritto alla mobilità |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 1 |
LF 296/2006, art. 1, co.
921, p. B |
1096 |
500.000 |
-1.771.769 |
500.000 |
-1.238.357 |
600.262 |
-1.138.095 |
M. 17 – Ricerca ed innovazione |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 6 |
L. 267/2002, art. 1, co. 2 |
1801 |
6.807.599 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
DIFESA |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 5 – Difesa e sicurezza del territorio |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 5 |
L. 267/2002, art. 1, co. 3
|
1345 |
77.000 |
+30.282 |
66.000 |
+30.397 |
66.000 |
+30.397 |
Prog. 6 |
LF. 244/2007, art. 2, co.
78 |
1331 |
10.000.000 |
+2.427.440 |
0 |
0 |
0 |
0 |
M. 33 - Fondi da ripartire |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
L.F 244/2007, art. 1, co.
181 |
1186 |
79.466.165 |
+215.534 |
60.642.576 |
0 |
60.642.576 |
0 |
Prog. 1 |
LF 244/2007, art. 2, co.
615 |
1187 |
42.963.590 |
+116.529 |
42.663.189 |
0 |
42.663.189 |
0 |
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 9 - Agricoltura e pesca |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 2 |
DLG n. 226/2001, art. 10,
co. 1/bis |
1482 |
1.717.103 |
-120.000 |
1.405.751 |
0 |
1405.751 |
0 |
Prog. 6 |
DLG 228/2001, art. 3 |
2143 |
1.025.929 |
-1.500.000 |
1.932.840 |
0 |
1.932.840 |
0 |
Prog. 6 |
DL 202/2005, art. 5, Co.
3/ter |
2275 |
400.000 |
-2.500.000 |
2.900.000 |
0 |
2.900.000 |
0 |
Prog. 6 |
DL 2/2006, art. 4 co.
4/ter |
2287 |
457.257 |
-300.000 |
579.452 |
0 |
579.452 |
0 |
M. 8 – Soccorso civile |
|
|
|
|
|
|
|
|
Prog. 1 |
DL 223/2006, art. 18/bis |
3081 |
7.272.560 |
-300.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI |
||||||||
Mis/Pro |
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
M. 21 - Tutela beni culturali |
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
Prog. 10 |
L. 190/1975, art. 3 |
3610 |
1.840.000 |
+249.577 |
1.482.000 |
+271.444 |
1.482.000 |
+271.444 |
Prog. 10 |
DPR 805/1975, art. 22 |
3611 |
2.261.000 |
+1.499.586 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE RIMODULAZIONE su fattore legislativo |
|
|
-15.653.253 |
|
-14.155.761 |
|
-14.055.499 |
Analizzando gli Allegati 2 agli stati di previsione dei Ministeri si evidenzia che le rimodulazioni effettuate sui fattori legislativi hanno determinato, nel complesso, una riduzione delle dotazioni di spesa delle leggi considerate di oltre 15,6 milioni di euro nel 2010, di 14,2 milioni nel 2011 e di 14,1 milioni nel 2012.
La
quasi totalità delle riduzioni riguarda le autorizzazioni di spesa di parte
corrente (circa 14,2 milioni nel 2010, 12,7 milioni nel 2011 e 12,6 nel 2012).
In base alla disciplina della flessibilità
del bilancio, recata dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112, - che impone
il rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica - è da
ritenere che alla riduzione del fattore legislativo abbia corrisposto una variazione positiva della medesima entità
della restante componente rimodulabile del bilancio, vale a dire la spesa discrezionale.
Sul punto, appare pertanto opportuno che il
Governo fornisca un chiarimento, anche al fine di valutare l’entità e gli
effetti delle variazioni delle dotazioni finanziarie di carattere discrezionale.
Va ricordato, infatti, che ai fini dell’analisi complessiva del livello di flessibilità operata attraverso il disegno di legge di bilancio, in attuazione dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, andrebbero considerate oltre alle rimodulazioni effettuate dalle Amministrazioni sui fattori legislativi anche quelle effettuate a valere sugli stanziamenti per le spese discrezionali.
Le
informazioni relative alle rimodulazioni effettuate sulla componente
discrezionale della spesa sono del resto necessarie ai fini della verifica
dell’applicazione dell’articolo 60, comma 3, che prevede, come accennato, che
le rimodulazioni delle dotazioni finanziarie siano effettuate tra i programmi
nell’ambito di ciascuna missione di spesa, fissando peraltro il limite di
rimodulazione del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi
nonché il divieto di utilizzo degli stanziamenti di spesa in conto capitale per
finanziare spese correnti.
Il
quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione per il
BLV 2010 (A.S. 1791) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
436.759 |
403.655 |
(2) Spese
finali |
497.878 |
519.048 |
(3=1-2) Saldo
netto da finanziare |
61.118 |
115.393 |
Il
disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il
Il saldo netto da finanziare, corrispondente
alla differenza tra le entrate finali e le spese finali, risulta pari a 61,1 miliardi di euro.
In termini di cassa, il saldo netto da finanziare è pari a 115,4 miliardi di euro.
A
seguito delle modifiche approvate nel corso dell’esame al Senato, e
considerando gli effetti prodotti sul bilancio dal disegno di legge finanziaria
(A.C. 2936), il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il
Al lordo delle regolazioni
contabili e debitorie (pari a 32.696 milioni di euro per quanto concerne le
entrate, e a 36.326 milioni di euro, per quanto concerne le spese), il bilancio
a legislazione vigente per il 2010 prevede:
BLV 2010 (A.S. 1791) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
469.455 |
436.351 |
(2) Spese
finali |
534.204 |
555.374 |
(3=1-2) Saldo
netto da finanziare |
64.748 |
119.023 |
Considerando
Con
riferimento alle entrate finali, alle spese finali e ai saldi di bilancio,
nella Tavola seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le
previsioni iniziali del bilancio per il 2009, le previsioni contenute nel
disegno di legge di assestamento, come presentato dal Governo (A.S. 1646) e le
previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).
(Valori in
milioni di euro)
|
Bilancio
di previsione 2009 |
Assestato |
B.L.V. |
Diff. |
Entrate finali |
463.688 |
437.488 |
436.759 |
-729 |
Tributarie |
433.373 |
403.994 |
407.540 |
+3.546 |
Extratributarie |
28.964 |
31.916 |
28.004 |
-3.912 |
Entrate per
alienazione e ammort. beni patrimoniali |
1.350 |
1.578 |
1.216 |
-363 |
Spese finali |
496.478 |
507.148 |
497.878 |
-9.270 |
Spese correnti |
449.589 |
455.503 |
454.581 |
-922 |
368.269 |
377.330 |
375.234 |
-2.096 |
|
- Interessi |
81.320 |
78.173 |
79.347 |
+1.174 |
Spese conto capitale |
46.889 |
51.645 |
43.297 |
-8.348 |
Rimborso
prestiti |
215.245 |
215.294 |
258.589 |
+43.295 |
Spese Complessive |
711.723 |
722.441 |
756.466 |
+34.025 |
32.790 |
69.659 |
61.118 |
|
|
Risparmio
pubblico |
12.748 |
-19.593 |
-19.037 |
|
Ricorso al
mercato (*) |
255.105 |
292.023 |
323.337 |
|
(*) Il ricorso al mercato è calcolato al lordo
delle regolazioni debitorie e contabili.
Per il 2010, la relazione al disegno di legge di bilancio precisa che nell’importo
del ricorso al mercato sono ricompresi 45 miliardi, quale importo per
ristrutturazioni delle passività preesistenti. Pertanto, al netto di tale
importo, il ricorso al mercato sarebbe pari a 278.337 milioni di euro.
Le
previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 registrano una
riduzione del saldo netto da finanziare
rispetto all’assestamento per il 2009, nell’importo di 8.541 milioni di euro, derivante da:
§ una riduzione delle spese finali di 9.270
milioni di euro, che riguarda in larga parte le spese in conto capitale;
§ una
riduzione delle entrate finali di 729
milioni di euro.
Il saldo corrente (risparmio pubblico) del
bilancio a legislazione vigente per il 2010 registra, rispetto ai dati
assestati per il 2009, un miglioramento
di 556 milioni di euro.
Per quanto riguarda le spese finali iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2010, la riduzione (9.270 milioni) è pressoché interamente imputabile ad un sensibile decremento delle spese in conto capitale, che registrano una riduzione di 8.348 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009. Anche rispetto al dato del bilancio 2009, le spese in conto capitale risultano ridotte di 3.592 milioni.
Anche la spesa corrente registra, rispetto al bilancio assestato 2009, una riduzione (- 922 milioni di euro). Se confrontata, tuttavia, con il bilancio 2009, la previsione di spesa corrente nel 2010 evidenzia un incremento di circa 5 miliardi di euro.
Riguardo alle entrate finali, la riduzione di 729 milioni rispetto alle previsioni assestate per il 2009 risulta determinata dall’andamento decrescente delle entrate extratributarie e di quelle da alienazione e ammortamento beni patrimoniali (nel complesso -4.037 milioni), in parte compensato dall’incremento delle entrate tributarie (+3.546 milioni).
Confrontando
i dati con quelli della legge di bilancio
per il 2009, si evidenzia peraltro una considerevole riduzione delle entrate finali nel 2010, di circa 27 miliardi di euro, quasi interamente
ascrivibile alle entrate tributarie.
Le previsioni di competenza delle spese correnti presentano, per il 2010, un decremento, rispetto al dato assestato 2009, di 922 milioni di euro.
Tale
importo è sostanzialmente dovuto alla previsione di una consistente riduzione della spesa corrente primaria di 2.096 milioni di euro, cui fa da contrappeso un aumento della spesa per interessi di 1.174 milioni di euro.
Le variazioni maggiori rispetto al dato assestato 2009 sono previste per le seguenti categoria di spesa:
§
i trasferimenti
correnti alle famiglie registrano una flessione
di 3.075 milioni, di cui 2.400 milioni
sono riferiti al venir meno nel 2010 del bonus straordinario ai contribuenti a
basso reddito, beneficio previsto dall’articolo 1, comma 2, del D.L. n. 185/2009
per il solo 2009. Anche le risorse destinate al fondo speciale per la “social card” presentano una riduzione di
487 milioni, in quanto il meccanismo
di finanziamento del fondo è basato sulla riassegnazione di risorse che
affluiranno in entrata nel corso del 2010. Ulteriori riduzioni interessano gli Istituti
di patronato ed assistenza sociale (96 milioni) e le spese per detenuti (73
milioni);
§
i consumi
intermedi presentano una contrazione
di 1.186 milioni rispetto al 2009.
§
le altre
uscite correnti presentano nel 2010 una riduzione di 1.991 milioni, di cui 674 milioni sono da riferirsi al venir
meno, per l’anno 2010, della dotazione del fondo costituito con le risorse
provenienti dai c.d. “ conti bancari dormienti” (cap. 2175/Economia);
§
i redditi
da lavoro dipendente registrano una flessione
pari a 590 milioni. Tale flessione
tiene conto del venir meno di una quota delle risorse destinate alla
prosecuzione delle missioni internazionali di pace. La relazione precisa che
risultano incluse, nell’ambito dello stanziamento del fondo contratti per il
pubblico impiego, le risorse occorrenti per la corresponsione degli adeguamenti
relativi all’indennità di vacanza contrattuale.
Le
suddette variazioni negative sono compensate, in parte, dalle seguenti variazioni in aumento relative a:
§
i trasferimenti
alle amministrazioni pubbliche, che aumentano di complessivi 4.655 milioni.
In particolare,
§
gli interessi passivi registrano un incremento di 1.174 milioni connesso all’andamento sia degli interessi sui BOT
poliennali (3.500 milioni) sia all’andamento dei tassi di interesse sui buoni
postali fruttiferi (2.350 milioni). Per contro si riducono di 2.250 milioni gli
interessi sui conti correnti di tesoreria.
La contrazione
delle spese in conto capitale per 8.348 milioni nel 2010 è principalmente
ascrivibile ai seguenti comparti di spesa:
§
riduzione
di 2.537 milioni dei contributi agli investimenti ad imprese, di cui 2.160 milioni riferiti a minori
trasferimenti alle Ferrovie dello Stato.
La riduzione dei contributi a Ferrovie deriva per 960 milioni dal venir meno dello stanziamento,
disposto per il solo 2009, dall’articolo 25, comma 1, del D.L. n. 185/2008 per
la realizzazione di investimenti in favore di Ferrovie dello Stato Spa (cap.
7120/Economia), e per 1.200 milioni
dal minor finanziamento previsto per l’anno 2010 per il Sistema «Alta
Velocità/Alta Capacità» della linea Torino-Milano-Napoli, ai sensi dell’articolo
1, comma 964, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006), che ha
stanziato 400 milioni per il 2007, 1.300 milioni per il 2008, 1.600 milioni per
il 2009 e 400 milioni annui per il periodo 2010-2021 (cap. 7124/Economia);
§
riduzione
di 4.219 milioni dei contributi agli
investimenti ad amministrazioni pubbliche, di cui -2.742 milioni di contributi alle amministrazioni centrali, dovuto principalmente a minori stanziamenti
per il Fondo di rotazione per
l’attuazione delle politiche comunitarie
(-1.601 milioni) e per l’ANAS
(-1.205 milioni);
La dotazione del Fondo
politiche comunitarie (cap. 7493/Economia) passa da 6.872 milioni nel
Per quanto concerne i minori trasferimenti ad ANAS, va considerato che nel bilancio per il 2010 è
venuto meno lo stanziamento di 1.205 milioni disposto ai sensi dell’art. 1, co.
1026, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) per la realizzazione di un
programma di investimenti ANAS per lo sviluppo e l’ammodernamento delle
infrastrutture, in quanto limitata alle annualità 2008 e 2009 (ex cap. 7372/Economia).
§ riduzioni di 1.538 milioni di altri trasferimenti in conto capitale. In tale categoria di spesa va considerato:
-
il decremento
di 1.460 milioni del corrispettivo
dovuto a SCIP per l’anno 2009, per
gli immobili relativi ad operazioni di cartolarizzazione, al fine di estinguere
le passività in capo alla stessa (cap. 7288/Economia);
- la riduzione del Fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti in conto capitale (cap. 7496/Economia), che pur mantenendosi nel 2010 superiore rispetto alla dotazione iniziale del bilancio 2009, presenta una riduzione di 3.114 milioni rispetto all’assestamento 2009.
-
In tale sede,
infatti, il Fondo era stato incrementato di 4.000 milioni per il 2009 per il pagamento di crediti vantati dalle imprese
per richieste rimaste inevase nel corso del
-
le maggiori
risorse stanziate sul Fondo per le aree
sottoutilizzate (cap. 8425/Sviluppo) per 2.386 milioni. In realtà, le
risorse del FAS per il 2010 sono previste dal bilancio a legislazione vigente allo
stesso livello del dato di previsione 2009 (6 miliardi). La variazione è indicata
con riferimento al dato assestato
La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, evidenziando il raffronto tra il dato assestato 2009 e il dato a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).
Spese finali del bilancio dello stato
(competenza - valori in
milioni di euro – al netto delle regolazioni debitorie)
CATEGORIE |
BIL. 2009 |
ASS. 2009 |
BLV 2010 |
Var. |
Redditi da lavoro dipendente |
91.355 |
91.646 |
91.056 |
-590 |
Consumi intermedi |
7.516 |
9.143 |
7.957 |
-1.186 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.875 |
4.862 |
4.817 |
-45 |
Trasferimenti correnti ad
amministrazioni pubbliche |
213.307 |
215.579 |
220.234 |
4.655 |
Trasferimenti correnti a famiglie
e istituzioni sociali private |
3.801 |
6.874 |
3.799 |
-3.075 |
Trasferimenti correnti a imprese |
3.359 |
4.129 |
4.279 |
150 |
Trasferimenti all'estero |
1.493 |
1.601 |
1.508 |
-93 |
Risorse proprie CEE |
17.000 |
17.000 |
17.200 |
200 |
Interessi passivi e redditi da
capitale |
81.320 |
78.173 |
79.347 |
1.174 |
Poste correttive e compensative |
17.078 |
17.303 |
17.335 |
32 |
Ammortamenti |
890 |
1.054 |
900 |
-154 |
Altre uscite correnti |
7.596 |
8.138 |
6.147 |
-1.991 |
Totale
Spese Correnti |
449.590 |
455.502 |
454.579 |
-923 |
Investimenti fissi lordi e
acquisti di terreni |
4.866 |
5.144 |
5.056 |
-88 |
Contributi agli investimenti ad
amministrazioni pubbliche |
20.495 |
20.930 |
16.711 |
-4.219 |
Contributi agli investimenti ad
imprese |
10.564 |
11.577 |
9.039 |
-2.537 |
Contributi agli investimenti a
famiglie e istituzioni sociali private |
94 |
97 |
46 |
-51 |
Contributi agli investimenti a
estero |
205 |
220 |
554 |
334 |
Altri trasferimenti in conto
capitale |
10.315 |
13.278 |
11.740 |
-1.538 |
Acquisizioni di attività
finanziarie |
350 |
400 |
150 |
-250 |
Totale
spese Conto Capitale |
46.889 |
51.645 |
43.297 |
-8.348 |
Totale
Spese Finali |
496.478 |
507.148 |
497.878 |
-9.270 |
Per quanto riguarda le entrate finali viene prevista nel 2010 una riduzione complessiva di 729 milioni rispetto al dato assestato 2009, determinata da un incremento dello 0,9% delle entrate tributarie (+3.546 milioni) a fronte di una riduzione di quelle extratributarie e delle entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali, per oltre 4.000 milioni di euro.
In particolare, le entrate extratributarie (Titolo II) registrano complessivamente, nelle previsioni 2010, una diminuzione del 12,3%, pari a 3.912 milioni di euro.
Ponendo
a raffronto le previsioni 2010 con i
dati indicati nella legge di bilancio di
previsione
In particolare, tra le entrate tributarie il gettito IRE risulta ridotto di 6,5 miliardi, quello IRES di oltre 4 miliardi e il gettito dell’IVA di oltre 12 miliardi.
Entrate tributarie
(al netto dei rimborsi IVA,
regolazioni contabili e acconto concessionari - milioni di euro)
|
Bil.
2009 |
Ass. 2009 (b) |
BLV
2010 (c) |
Var. |
Var. |
I
– Imposte sul patrimonio e sul reddito |
256.595 |
242.191 |
245.218 |
3.027 |
1,2 |
II
- Tasse e imposte sugli affari |
127.389 |
113.343 |
113.144 |
-199 |
-0,2 |
III
- Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
27.906 |
25.660 |
26.017 |
357 |
1,4 |
IV
– Monopoli |
10.335 |
10.507 |
10.507 |
0 |
0 |
V
- Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco |
11.148 |
12.294 |
12.654 |
360 |
2,9 |
Totale
Entrate Tributarie |
433.373 |
403.994 |
407.540 |
3.546 |
0,9 |
Come
già ricordato, il disegno di legge di bilancio per il 2010 conferma la struttura contabile introdotta a partire dalla legge
di bilancio per il 2008.
In tale quadro, al fine di rendere diretto il legame tra “risorse stanziate e azioni perseguite”, viene mantenuta l’articolazione degli stati di previsione della spesa secondo le 34 Missioni, le quali rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici.
Modificazioni
sono invece intervenute in ordine al quadro
funzionale relativo ai Programmi,
che è stato rivisitato, in ossequio
a quanto previsto dalla Circolare n. 21 del 5 giugno 2009, che – nel fornire i
criteri per la redazione delle previsioni di bilancio per l’anno 2010 e per il
triennio 2010-2012 - ha evidenziato l’opportunità di proseguire, anche con
riferimento alle proposte di previsione per il 2010, l’attività iniziata nel
2009, di perfezionamento e affinamento della classificazione, al fine di migliorarne
la leggibilità e la significatività.
La suddetta Circolare ha indicato
alle singole Amministrazioni una serie di principi, analoghi a quelli forniti
lo scorso anno, per la formazione delle previsioni di bilancio, volti a:
-
garantire, di
norma, la specificità dei programmi per ciascun Ministero e dunque la riduzione
dei casi di condivisione dei medesimi tra più ministeri, fermi restando i due
Programmi trasversali nei quali sono allocate le spese relative ai Gabinetti
dei Ministri (Programma: Indirizzo politico) e quelle relative al funzionamento
dell’Amministrazione (Programma: Servizi
e affari generali per le amministrazioni di competenza);
-
assicurare che la
denominazione dei programmi risulti il più possibile espressiva del loro
contenuto;
-
assicurare, per
quanto possibile, che a ciascun centro di responsabilità amministrativa sia
collegato un solo programma, tenendo conto della necessità di associare la
responsabilità della gestione delle risorse e del risultato ad un unico
soggetto;
-
favorire la
razionalizzazione dei programmi sia in termini di competenza finanziaria, con
l’accorpamento di quelli meno significativi, che di attività svolte. Di regola,
ad ogni programma devono essere associate le risorse umane necessarie per lo
svolgimento delle attività sottostanti;
-
favorire l’associazione
delle spese connesse alle strutture periferiche delle Amministrazioni ai
Programmi effettivamente svolti, in luogo della loro attribuzione al Programma
“Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza”.
A
seguito della revisione operata dai diversi dicasteri, nel disegno di legge di
bilancio per il 2010, le Missioni
sono state articolate in 162 programmi,
rispetto ai 163 presenti nel disegno di legge di bilancio 2009, poi divenuti
164 nel testo di legge (legge n. 204/2008).
Per
quanto concerne il Ministero per i beni e le attività culturali, oggetto di
revisione sono stati, in particolare, i programmi relativi alla missione 21 “Tutela
e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, la quale è
interamente iscritta nello stato di previsione del suddetto Ministero.
Con
riferimento al Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca,
oggetto di revisione sono stati i programmi sottostanti la missione 22 “Istruzione
scolastica”. Tale missione è trasversale al suddetto Ministero e al Ministero
dell’economia[8], ma i programmi oggetto di ristrutturazione
sono stati quelli di competenza del Ministero dell’istruzione.
Oggetto
di revisione sono stati anche i programmi relativi alla missione 5 “Difesa e
sicurezza del territorio”, interamente iscritta presso il Ministero della
Difesa.
Infine,
la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla Missione 14 “infrastrutture
pubbliche e logistica”, trasversale al Ministero dell’economia e al Ministero
delle infrastrutture e trasporti, ma oggetto di revisione sono i programmi
iscritti presso quest’ultimo Ministero.
Si
osserva che la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla missione
15, Comunicazioni, trasversale al Ministero dell’economia e finanze e al
Ministero dello sviluppo economico.
Con riferimento al
raccordo con la classificazione funzionale della spesa COFOG (classification of
functions of government), ossia la classificazione delle funzioni di
governo previste dal SEC 95 ed elaborata in sede OCSE,
E’ stato pertanto
oggetto di revisione anche il quadro riassuntivo per COFOG e per
categorie/divisioni (il quali trovano esposizione in un apposito allegato per
ciascuno stato di previsione della spesa).
Come evidenziato dalla Relazione illustrativa, la
classificazione del bilancio per Missioni e Programmi si muove nel solco dei
principi generali vigenti di contabilità pubblica, definiti con la legge n. 94
del 1997[9]. Dunque,
l’unità di voto parlamentare rimane l’unità previsionale di base, la quale è
sottostante al programma e raggruppa entrate e spese di una stessa natura. Ai
fini gestionali, al di sotto delle unità previsionali di base si trovano i
capitoli, i quali possono essere gestiti da uno o più centri di responsabilità
amministrativa (corrispondenti all’unità organizzativa di livello dirigenziale
cui sono affidate le risorse finanziarie).
Si osserva al riguardo che è all’esame in terza
lettura presso il Senato un articolato progetto di riforma della disciplina di
contabilità nazionale, disegno di legge A.S. 1397-B “Legge di contabilità e
finanza pubblica”, il quale, per ciò che attiene al bilancio dello Stato, da un
lato mette a regime le innovazioni apportate al bilancio nel corso degli ultimi
due esercizi finanziari, confermando l’articolazione delle voci di spesa in
missioni e programmi, dall’altro introduce novità rilevanti per ciò che attiene
all’oggetto della decisione parlamentare, prevedendo che l’unità di voto non
sia più l’u.p.b, bensì il programma. Per l’entrata, l’unità di voto è
rappresentata dalla tipologia di cespite.
Il disegno di legge, ai fini del completamento della
riforma della struttura del bilancio dello Stato, reca poi una apposita delega
Governo, da esercitarsi entro due anni dalla data di entrata in vigore della
riforma, finalizzata, tra l’altro, alla revisione delle missioni e dei
programmi, alla previsione che le autorizzazioni legislative di spesa debbano
essere formulate in termini di finanziamento di specifici programmi di spesa,
nonché all’affidamento di questi ultimi ad un unico centro di responsabilità
amministrativa.
Per
quanto concerne gli aspetti quantitativi, il disegno di legge di bilancio
consente di identificare lo stock delle risorse disponibili a
legislazione vigente per ciascuna della 34 grandi finalità istituzionali perseguite con la spesa pubblica.
La tabella che segue mostra l’ammontare
complessivo e in quota percentuale delle risorse
disponibili per ciascuna delle 34 Missioni iscritte nel bilancio a
legislazione vigente per il 2010[10] (A.S.
1791), come risultanti dalla prima nota
di variazioni (A.C. 2937-bis), poste a raffronto con le previsioni iniziali e
assestate del bilancio 2009, nonché con i dati di consuntivo per il 2008.
I dati sono al lordo delle regolazioni contabili e debitorie.
(milioni di euro)
Missioni |
Rend. |
Bilancio
2009 |
Assestato |
BLV |
I nota di variazioni |
% su totale |
1 - Organi costituzionali |
3.513 |
3.058 |
3.181 |
3.161 |
3.161 |
0,6 |
2 – Amm.ne generale
territorio |
532 |
424 |
424 |
465 |
465 |
0,1 |
3 - Relazioni autonomie
territoriali |
122.217 |
111.056 |
113.263 |
114.990 |
116.324 |
21,7 |
4 - L'Italia in Europa e
nel mondo |
27.137 |
26.297 |
26.411 |
25.235 |
25.312 |
4,7 |
5 - Difesa e sicurezza del
territorio |
22.661 |
19.244 |
21.271 |
18.575 |
18.575 |
3,5 |
6 - Giustizia |
7.345 |
7.308 |
7.600 |
7.272 |
7.272 |
1,4 |
7 - Ordine pubblico e
sicurezza |
9.990 |
10.639 |
10.861 |
10.429 |
10.429 |
1,9 |
8 - Soccorso civile |
4.544 |
3.505 |
3.717 |
4.140 |
4.150 |
0,8 |
9 - Agricoltura e pesca |
1.551 |
1.004 |
1.070 |
885 |
895 |
0,2 |
10 - Energia e fonti
energetiche |
62 |
48 |
48 |
8 |
8 |
0,0 |
11 - Competitività e
sviluppo imprese |
4.977 |
4.690 |
4.822 |
4.675 |
4.763 |
0,9 |
12 - Regolazione dei
mercati |
378 |
31 |
53 |
30 |
30 |
0,0 |
13 - Diritto alla mobilità |
12.218 |
10.017 |
11.394 |
7.390 |
7.395 |
1,4 |
14 - Infrastrutture pubbliche e logistica |
3.370 |
3.640 |
3.722 |
4.850 |
4.850 |
0,9 |
15 - Comunicazioni |
1.317 |
1.030 |
1.034 |
1.252 |
1.252 |
0,2 |
16 - Commercio
internazionale |
258 |
204 |
210 |
188 |
188 |
0,0 |
17 - Ricerca ed
innovazione |
4.120 |
3.613 |
3.721 |
3.481 |
3.496 |
0,7 |
18 - Sviluppo sostenibile
e tutela del territorio |
2.179 |
1.443 |
1.393 |
897 |
897 |
0,2 |
19 - Casa e assetto
urbanistico |
1.281 |
890 |
1.024 |
710 |
622 |
0,1 |
20 - Tutela della salute |
1.050 |
841 |
860 |
780 |
780 |
0,1 |
21 - Tutela beni culturali
|
1.739 |
1.394 |
1.408 |
1.358 |
1.358 |
0,3 |
22 - Istruzione scolastica |
46.943 |
44.016 |
44.264 |
44.178 |
44.184 |
8,2 |
23 - Istruzione
universitaria |
8.614 |
8.553 |
8.555 |
7.902 |
7.909 |
1,5 |
24 - Diritti sociali,
politiche sociali e famiglia |
23.090 |
25.373 |
26.319 |
25.154 |
25.154 |
4,7 |
25 - Politiche
previdenziali |
67.411 |
73.996 |
74.173 |
76.871 |
76.991 |
14,3 |
26 - Politiche per il
lavoro |
3.567 |
2.934 |
3.168 |
2.729 |
2.729 |
0,5 |
27 - Immigrazione |
1.480 |
1.416 |
1.400 |
1.575 |
1.580 |
0,3 |
28 -
Sviluppo e riequilibrio territoriale (*) |
2.439 |
6.103 |
3.758 |
6.064 |
7.059 |
1,3 |
29 - Politiche finanziarie
e di bilancio |
62.482 |
66.254 |
71.225 |
63.539 |
63.339 |
11,8 |
30 - Giovani e sport |
1.069 |
828 |
801 |
789 |
792 |
0,1 |
31 - Turismo |
104 |
76 |
76 |
76 |
76 |
0,0 |
32 - Servizi generali
amministrazioni |
1.279 |
2.324 |
2.426 |
1.767 |
1.770 |
0,3 |
33 - Fondi da ripartire |
3.331 |
13.750 |
16.627 |
13.219 |
13.341 |
2,5 |
34 - Debito pubblico (**) |
79.446 |
81.349 |
77.654 |
79.568 |
79.570 |
14,8 |
Totale
Spese Finali |
535.737 |
537.348 |
547.933 |
534.202 |
536.716 |
100,0 |
(*) Al netto di 36 milioni di euro relativi a
rimborsi del debito statale.
(**)
Analizzando
la quota delle risorse disponibili per
il 2010 per ognuna delle 34 Missioni
rispetto al totale del bilancio dello Stato, emerge come le percentuali maggiori delle risorse siano destinate alle seguenti finalità:
§
relazioni
finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 “Relazioni autonomie
territoriali”), che rappresenta circa il 21,7%
della spesa finale dello Stato;
§
interessi
per il servizio del debito (Missione 34 “Debito pubblico”), cui sono
destinati il 14,8% delle risorse;
§
trasferimenti
agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare
(Missione 25 “Politiche previdenziali”), che rappresentano il 14,3% delle risorse;
§
politiche
finanziarie e di bilancio (Missione 29), che assorbono il 11,8% della spesa;
§
istruzione
scolastica (Missione 22), cui è destinato l’8,2 della spesa.
Inoltre,
alle relazioni internazionali e alla
cooperazione (Missione 4 “L’Italia in Europa e nel mondo”) è destinato il 4,7%, analogamente ai diritti sociali, politiche sociali e alle politiche
per la famiglia (Missione 24).
Bilancio a legislazione vigente 2010,
integrato dalla I Nota di variazioni
Incidenza % degli stanziamenti per Missione
* Nella voce
“Altro” sono raggruppate le Missioni (21 su un totale di 34) che presentano
un’incidenza percentuale rispetto al totale dello stati di previsioni della
spesa inferiore all’1,4%. In particolare, si tratta – come per l’anno 2009 - delle
Missioni 1, 2, 8-12, 14-21, 26-28, 30-32.
Si ricorda che sulla base dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, come modificato dall’articolo 23, comma 21-quater del D.L. n. 78/2009, alla legge annuale di bilancio è consentito, in via sperimentale anche per l’anno 2010, di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, compresi gli stanziamenti di spesa predeterminati per legge, nel rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica e dell’obiettivo di pervenire ad un consolidamento per missioni e programmi di ciascuno stato di previsione.
Sono escluse dalla rimodulazione soltanto le spese obbligatorie e quelle in annualità e a pagamento differito.
Le autorizzazioni legislative ed i relativi importi da utilizzare per ogni programma ai fini della rimodulazione sono esposti in un apposito Allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.
Nelle tabelle seguenti sono riportati, raggruppati per missione, i programmi di spesa che sono stati oggetto di rimodulazione da parte delle Amministrazioni, relativamente al solo fattore legislativo.
Si ricorda, comunque, che nell’Allegato 2 sono esposti
anche programmi di spesa, con le relative autorizzazioni legislative, che non
presentano alcuna rimodulazione da parte delle Amministrazioni.
Missione 4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
AFFARI ESTERI |
||||||||
Prog. 2 |
L. 49/1987, art. 37, co. 1
- cooperazione con i paesi in via di sviluppo |
Vari |
326.962.000 |
-2.005.979 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
210.940.000 |
-2.007.977 |
Prog. 6 |
L. 794/1966 |
4131 |
2.383.000 |
-11.899 |
2.375.000 |
-19.841 |
2.375.000 |
-19.841 |
Prog. 6 |
L. 140/1980, art. 2, co. 1 |
4052 |
272.000 |
0 |
270.000 |
-3.000 |
270.000 |
-3.000 |
Prog. 8 |
D.P.R. 200/1967 |
31053121 |
11.316.114 |
+604.114 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
11.712.000 |
+1.000.000 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 3 |
3103 |
2.400.000 |
+405.425 |
1.986.016 |
0 |
1.986.016 |
0 |
Prog. 8 |
L. 286/2003, art. 6, co. 4 |
3106 |
160.000 |
-9.539 |
168.811 |
0 |
168.811 |
0 |
|
Totale |
|
|
-1.017.878 |
|
-1.030.818 |
|
-1.030.818 |
Missione 5 – Difesa e sicurezza del
territorio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
DIFESA |
||||||||
Prog. 5 |
L. 267/2002, art. 1, co. 3
|
1345 |
77.000 |
+30.282 |
66.000 |
+30.397 |
66.000 |
+30.397 |
Prog. 6 |
LF. 244/2007, art. 2, co.
78 |
1331 |
10.000.000 |
+2.427.440 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
|
|
+2.457.722 |
|
+30.397 |
|
+30.397 |
Missione 8 – Soccorso civile |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INTERNO |
||||||||
Prog. 3 |
L. 246/2000, art. 10, co.
4 |
2053 |
100.793 |
-40.000 |
107.734 |
0 |
108.493 |
0 |
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Prog. 1 |
DL 223/2006, art. 18/bis |
3081 |
7.272.560 |
-300.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
5.562.522 |
-232.000 |
|
Totale |
|
|
-340.000 |
|
-232.000 |
|
-232.000 |
Missione 9 - Agricoltura e pesca |
|
|
|
|
||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
||||||||
Prog. 2 |
DLG n. 226/2001, art. 10,
co. 1/bis |
1482 |
1.717.103 |
-120.000 |
1.405.751 |
0 |
1405.751 |
0 |
Prog. 6 |
DLG 228/2001, art. 3 |
2143 |
1.025.929 |
-1.500.000 |
1.932.840 |
0 |
1.932.840 |
0 |
Prog. 6 |
DL 202/2005, art. 5, Co.
3/ter |
2275 |
400.000 |
-2.500.000 |
2.900.000 |
0 |
2.900.000 |
0 |
Prog. 6 |
DL 2/2006, art. 4 co.
4/ter |
2287 |
457.257 |
-300.000 |
579.452 |
0 |
579.452 |
0 |
|
Totale |
|
|
-4.420.000 |
|
0 |
|
0 |
Missione 12 - Regolazione dei mercati |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Prog. 4 |
L. 229/2003, art. 16, co.
1 |
2261 |
84.185 |
-70.000 |
117.982 |
0 |
117.982 |
0 |
Missione 13 - Diritto alla mobilità |
||||||||
|
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
|||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Prog. 1 |
LF 296/2006, art. 1, co.
921, punto B |
1096 |
500.000 |
-1.771.769 |
500.000 |
-1.238.357 |
600.262 |
-1.138.095 |
Missione 16 - Commercio internazionale |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
SVILUPPO ECONOMICO |
||||||||
Prog. 5 |
L. 549/1995, art. 1, co.
43 |
2501 |
24.854.989 |
-55.000 |
18.955.470 |
0 |
18.955.470 |
0 |
Prog. 5 |
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
punto B |
2531 |
54.912.157 |
-105.000 |
41.684.037 |
0 |
41.684.037 |
0 |
|
Totale |
|
|
-160.000 |
|
0 |
|
0 |
Missione 17 – Ricerca ed innovazione |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
||||||||
Prog. 6 |
L. 267/2002, art. 1, co. 2 |
1801 |
6.807.599 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
6.607.129 |
+48.358 |
Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela
del territorio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |
||||||||
Prog. 3 |
L. 344/1997, art. 1, co. Progettazione
interventi ambientali e promozione di figure professionali |
2717 |
3.451.586 |
+512.471 |
2.249.591 |
0 |
2.249.591 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 4, co. 1 |
2717 |
0 |
-341.648 |
262.206 |
0 |
262.206 |
0 |
Prog. 3 |
L. 36/2001, art. 6, co. 7 |
2717 |
0 |
-170.823 |
131.102 |
0 |
131.102 |
0 |
Prog. 3 |
L. 179/2002, art. 3, co. 2 |
8406 |
1.078.921 |
-400.000 |
1.131.671 |
0 |
1.131.671 |
0 |
Prog. 3 |
DL 10/2007, Art. 5/bis
comma 1 |
2717 |
1.112.110 |
-79.000 |
912.404 |
0 |
912.404 |
0 |
Prog. 3 |
LF n. 244/2007, art.2 co.
322 |
8441 |
778.628 |
+400.000 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 5 |
L. 120/2002, art. 3 |
2211 |
47.743.411 |
-3.750.000 |
39.402.753 |
0 |
39.402.753 |
0 |
Prog. 7 |
L. 344/1997, art. 4, co.
11 |
7216 |
8.010.017 |
+4.764.006 |
2.483.847 |
0 |
2.483.847 |
0 |
Prog. 7 |
L. 426/1998, art. 2, co. 1 |
7216 |
0 |
-977.725 |
748.155 |
0 |
748.155 |
0 |
Prog. 7 |
LF 244/2007, art. 2, co.
325 |
7351 |
0 |
-3.786.281 |
2.897.262 |
0 |
0 |
0 |
Prog. 9 |
L. 36/1994, art. 22, co. 6 |
1731 |
545.000 |
-69.120 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
L. 308/2004, art.1 co.42 |
1731 |
580.000 |
-48.291 |
522.412 |
0 |
522.412 |
0 |
Prog. 9 |
LF 244/2007, art. 2, co.
334 |
1862 |
3.400.000 |
-386.281 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
|
|
-4.332.692 |
|
0 |
|
0 |
Missione 20 - Tutela della salute |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 12/2003 |
4133 |
334.659 |
+100.000 |
179.561 |
0 |
0 |
0 |
Missione 21 - Tutela beni culturali |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
BENI E ATTIVITA’ CULTURALI |
||||||||
Prog. 10 |
L. 190/1975, art. 3 |
3610 |
1.840.000 |
+249.577 |
1.482.000 |
+271.444 |
1.482.000 |
+271.444 |
Prog. 10 |
DPR 805/1975, art. 22 |
3611 |
2.261.000 |
+1.499.586 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
1.728.000 |
+1.148.435 |
|
Totale |
|
|
1.749.163 |
|
1.419.879 |
|
1.419.879 |
Missione 26 - Politiche per il lavoro |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 125/1991, art. 5 |
5061 |
145.735 |
-25.000 |
130.646 |
0 |
130.646 |
0 |
Prog. 1 |
L. 244/2007, art. 2, co.
533 |
7984 |
36.362.803 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
27.472.613 |
-1.500.000 |
Prog. 6 |
L. 54/1982, art. 12 |
76827682 |
1.810.283 |
-2.271.769 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
1.346.122 |
-1.738.357 |
Prog. 6 |
L. 296/2006, art. 1, co.
1163 |
7682 |
2.271.769 |
+2.271.769 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
1.738.357 |
+1.738.357 |
|
Totale |
|
|
-1.525.000 |
|
-1.500.000 |
|
-1.500.000 |
Missione 29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Prog.
1 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7751 |
48.143 |
+5.777 |
60.584 |
+7.270 |
104.553 |
+12.546 |
Missione 32 – Servizi e affari generali per le amministrazioni di
competenza |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
ECONOMIA E FINANZE |
||||||||
Prog.
3 |
L. 358/1991, art. 9, co. 4 |
7753 |
0 |
-5.777 |
0 |
-7.270 |
0 |
-12.546 |
Missione 33 – Fondi da ripartire |
||||||||
|
Cap. |
2010 |
2011 |
2012 |
||||
|
|
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
Ddl 2010 |
Var. |
|
LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI |
||||||||
Prog. 1 |
L. 388/2000, art. 116, co.
7 |
3976 |
0 |
-138.264 |
0 |
-105.799 |
0 |
-105.799 |
Prog. 1 |
L. 266/2005, art. 1, co.
222, punto B |
1161 |
11.042.751 |
+138.264 |
8.218.130 |
+155.799 |
8.218.130 |
+155.799 |
ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA |
||||||||
Prog. 1 |
L. 296/2006, art. 1, co.
634 |
1287 |
97.323.005 |
-6.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
68.240.707 |
-11.703.220 |
DIFESA |
||||||||
Prog. 1 |
L.F 244/2007, art. 1, co.
181 |
1186 |
79.466.165 |
+215.534 |
60.642.576 |
0 |
60.642.576 |
0 |
Prog. 1 |
LF 244/2007, art. 2, co.
615 |
1187 |
42.963.590 |
+116.529 |
42.663.189 |
0 |
42.663.189 |
0 |
|
Totale |
|
|
-6.371.157 |
|
-11.653.220 |
|
-11.653.220 |
Di
seguito si riportano le variazioni risultanti dagli emendamenti al disegno di
legge di bilancio 2010, approvati presso il Senato, e in Aula.
La
gran parte delle variazioni sono state apportate in sede referente, dalla 5a
Commissione, mentre l’Assemblea ha apportato una sola variazione[11].
Tab. 2 - Economia e finanze |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab.
2.30-5 |
3.2.6 |
L’Italia in
Europa e nel mondo (4) - Politica economica e finanziaria in ambito
internazionale – Investimenti L’incremento è relativo
al finanziamento degli oneri derivanti dalla partecipazione dell’Italia al
capitale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (cap. 7178). |
+1.673.865 |
|
21.2.3 |
Organi
costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei
Ministri (1) – Organi a rilevanza costituzionale – Oneri comuni di parte
corrente L’incremento
è destinato al Fondo per il funzionamento del Consiglio di giustizia
amministrativa della regione siciliana (cap. 2182) |
+153.152 |
|
25.2.3 |
Fondi da
ripartire (33) – Fondi di riserva e speciali – Oneri comuni di parte
corrente. Riduzione del
Fondo di riserva per le spese impreviste (cap. 3001). |
- 3.267.017 |
2.Tab.
2.120-5 |
24.1.1 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi
generali, formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le
amministrazioni pubbliche – Funzionamento. La riduzione opera sulle spese per
acquisto di beni e servizi (cap. 1255). |
- 2.000.000 |
2.Tab.
2.147-5 |
24.3.1 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e
affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento. La riduzione
concerne le spese per acquisto di beni e servizi (cap. 1248). |
- 4.000.000 |
2.Tab.
2.158-5 |
25.2.3 |
Fondi da ripartire (33) – Fondi di riserva e
speciali – Oneri comuni di parte corrente. Riduzione del Fondo di riserva per le
spese impreviste (cap. 3001). |
- 4.000.000 |
Tab. 3 – Sviluppo economico |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab.
2.30-5 |
9.2.1 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e
affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento Finanziamento
del funzionamento del “Monitoring trustee” istituito in attuazione della
decisione della Commissione europea del 12 novembre 2008 (cap. 1221) |
+1.440.000 |
|
2.1.6 |
Sviluppo e
riequilibrio territoriale (28) – Politiche per lo sviluppo economico ed il
miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate. La riduzione
è a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate (cap. 8425). |
- 5.000.000 |
Tab. 5 – Ministero della giustizia |
|||
Emendamento
|
UPB |
Missione/Programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
5.Tab.5.1 |
1.2.1 |
Giustizia
(6) – Giustizia civile e penale – Funzionamento La riduzione
opera sulle competenze accessorie al personale (cap. 1404). |
- 622.000 |
|
2.1.1 |
Giustizia
(6) – Indirizzo politico – Funzionamento L’incremento
è diretto alle competenze fisse ed accessorie agli addetti al gabinetto ed
alle segreterie particolari (1003). |
+ 622.000 |
Tab. 6 – Ministero degli affari esteri |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
6.Tab.
6.1-5 |
1.2.2 |
L’Italia in
Europa e nel mondo (4) - Cooperazione allo sviluppo e gestione delle sfide
globali – Interventi L’incremento
riguarda il Fondo per lo sminamento umanitario (cap. 2210) |
+1.000.000 |
|
1.4.1 |
L’Italia in
Europa e nel mondo (4) - Cooperazione politica, promozione della pace e
sicurezza internazionale – Funzionamento La riduzione
opera, per 500.000 euro a valere sulle risorse finalizzate alla retribuzione
al personale a contratto nelle rappresentanze diplomatiche, uffici consolari
e istituti di cultura (cap. 1501), e per 500.000 euro sulle competenze
accessorie al personale (cap. 1503). |
- 1.000.000 |
Tab. 7 – Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab.
2.120-5 |
1.3.6 |
Istruzione
scolastica (22) – Istruzione primaria –Investimenti L’incremento
è diretto ad investimenti vari. |
+2.000.000 |
2.Tab.
2.147-5 |
2.1.2 |
Istruzione
universitaria (23) – Diritto allo studio nell’istruzione universitaria –
Interventi L’incremento
opera sul contributo a favore dei collegi universitari legalmente
riconosciuti e per il finanziamento delle funzioni delegate alla regione
Sardegna in materia di diritto allo studio (cap. 1696). |
+4.000.000 |
2.Tab.
2.158-5 |
1.9.2 |
Istruzione
scolastica (22) – istituzioni scolastiche non statali – Interventi L’incremento
è diretto ad interventi vari. In particolare, 958.292 euro vengono iscritti nell’ambito
del CDR Ufficio scolastico regionale per |
+ 4.000.000 |
Tab. 10 – Ministero delle Infrastrutture
e dei trasporti |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/programma
/Denominazione UPB |
Competenza |
2.Tab.
2.30-5 |
2.7.6 |
Diritto alla
mobilità (13) – Sviluppo della mobilità locale – Investimenti L’incremento
è destinato alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità al
servizio delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova. |
+5.000.000 |
Infine, sono stati approvati in Commissione due
emendamenti che hanno apportato modifiche all’articolato del disegno di legge
di bilancio, ed in particolare agli articoli che approvano lo stato di
previsione del Ministero dell’economia e finanze, del Ministero
dell’Istruzione, dell’università e ricerca e del Ministero dell’Interno.
Lo stato di previsione del Ministero degli Affari esteri per il
2010 è impostato per la terza volta secondo la nuova struttura di cui
ampiamente in precedenza, per le generalità della quale dunque ivi si rinvia.
Ancora in continuità con la legge 3 aprile 1997, n. 94,
peraltro, che ha introdotto la distinzione tra bilancio per la decisione
parlamentare e bilancio per la gestione, la
decisione parlamentare attualmente continua a non investire più i singoli
capitoli, ma le aggregazioni di questi ultimi in uno dei macroaggregati (funzionamento, interventi, investimenti, ecc.) in
cui viene suddiviso lo stanziamento dei vari Programmi. I macroaggregati hanno sostituito le unità previsionali di base (UPB),
ossia aree omogenee di attività in cui si distinguevano le competenze
dell'Amministrazione.
Peraltro, non
sussiste più l’articolazione organizzativa del Ministero degli Affari esteri,
incardinata nel 1999, in 20[12] Centri di responsabilità, o meglio - giacché essi
continuano a sussistere in relazione alle ripartizioni amministrative del Ministero
degli Affari esteri -, i Centri di responsabilità vengono ad essere in qualche
modo contenuti pro quota nei
Programmi, cui dunque vanno riferiti.
Va ricordato
che l’articolo 4 del decreto legge n. 180/2008[13] ha disposto una
riduzione lineare di 24 milioni di euro per l’anno 2009, 71
milioni per l’anno 2010, e 141
milioni dall’anno 2011, delle dotazioni delle missioni di spesa dei
Ministeri, indicate in un apposito elenco (elenco 1). Tale riduzione è stata
disposta dalla citata norma a copertura
degli oneri relativi alle assunzioni in università statali (art. 1,
comma 3).
Dalla
suddetta riduzione sono state comunque escluse le spese rientranti nelle voci
già escluse dal taglio lineare alla missioni di spesa, disposto per il triennio
2009-2011 dal decreto legge n. 112/2008, articolo 60, commi 1 e 2[14].
Tutto ciò premesso, lo stato di previsione
degli Esteri come presentato al Senato
si articola – in riferimento a tre
missioni – nel modo seguente:
n. 4 -
L’Italia in Europa e nel mondo, con uno stanziamento di competenza
per il 2010 di 1.966 milioni di euro;
n.
32 - Servizi istituzionali e generali delle
Amministrazioni pubbliche, 91,2 milioni;
n.
33 -
Fondi da ripartire, 17 milioni.
La seguente tabella illustra le
sottoarticolazioni di tali stanziamenti, con le relative percentuali:
milioni
di euro
MISSIONE |
Programma |
Stanziamento (in
milioni di euro) |
% della
Missione |
% dello
stato di previsione |
n. 4 L’Italia in Europa e nel mondo |
|
1.966 |
100 |
94,77 |
|
4.1 Rappresentanza
dello Stato |
7,6 |
0,38 |
0,36 |
|
4.2 Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide globali |
355,1 |
18,06 |
17,11 |
|
4.4 Cooperazione economica, finanziaria e tecnologica |
59,3 |
3,01 |
2,85 |
|
4.6 Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza
internazionale |
1.239,3 |
63,03 |
59,74 |
|
4.7 Integrazione europea |
27,5 |
1,39 |
1,32 |
MISSIONE |
Programma |
Stanziamento (in
milioni di euro) |
% della
Missione |
% dello
stato di previsione |
|
4.8 Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali |
71,2 |
3,62 |
3,43 |
|
4.9 Informazione, promozione culturale, scientifica e
dell’immagine del Paese all’estero |
205,7 |
10,46 |
9,91 |
n. 32 Servizi generali e istituzionali delle
Amministrazioni pubbliche |
|
91,2 |
100 |
4,39 |
|
32.2 Indirizzo politico |
10,3 |
0,52 |
0,49 |
|
32.3 Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza |
80,8 |
4,10 |
3,89 |
n. 33 Fondi da ripartire |
33.1 Fondi da assegnare |
17 |
100 |
0,81 |
S segnala che rispetto al disegno di legge di bilancio per il
2009 è ravvisabile una netta diminuzione
dello stanziamento a favore della missione n. 32, nella misura di 136,6
milioni, pari a circa il 60% dello stanziamento per il 2009. All’interno della
missione n. 32, la diminuzione riguarda
quasi interamente il Programma 32.3.
In termini complessivi, dunque, lo stato di previsione del
Ministero degli affari esteri reca per il 2010 stanziamenti di competenza pari 2.074,3 milioni di euro: tale
importo incide sul totale delle spese
finali del bilancio dello Stato per lo 0,4
per cento, in continuità con il precedente esercizio finanziario.
L'ammontare dello stanziamento di competenza è quasi interamente
destinato alle spese di parte corrente
(2.067,8 mln di euro), che
assorbono il 99,68 per cento dello stanziamento. Tale ammontare si suddivide in
992,1 milioni per le spese di funzionamento (più mirate alla riproduzione della
struttura) e in 1.055,6 milioni di spese per gli interventi (che propriamente consentono
l'attuazione delle missioni istituzionali): completano il quadro 20 milioni per
oneri comuni.
Le spese in conto
capitale ammontano a 6,4 mln di euro, appostati in buona parte nel capitolo
7330 (spese per lo sviluppo del sistema
informativo – 4,5 mln di euro)[15].
A fronte di uno stanziamento di competenza già indicato in 2.074,3
mln di euro, lo stato di previsione reca 494,3
mln di euro di residui presunti e prevede autorizzazioni di cassa in misura pressoché uguale alla competenza
– e precisamente pari a 2.073,9 milioni di euro.
Rispetto al volume della massa
spendibile (residui+competenza),
pari a 2.568,7 mln di euro, il
coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa
spendibile, che indica la capacità di spesa del Ministero) risulta dell’80,73 per cento, con un decremento del 4,07% rispetto all’esercizio finanziario 2009, dato
da un ammontare delle autorizzazioni di cassa che coincide sostanzialmente con
quello della competenza, e inibisce quindi la spesa di una somma quasi
equivalente all’intero ammontare dei residui presunti – peraltro cospicuo.
Per quanto invece concerne la classificazione economica,
nelle spese correnti le categorie in cui sono distribuite le somme di
competenza più rilevanti sono:
- Categoria 6: trasferimenti correnti a estero........ 931,5 mln di euro
- Categoria 1: redditi da lavoro dipendente............ 865,3 mln
di euro
- Categoria 2: consumi intermedi............................. 170 mln di euro
- Categoria 5: trasferimenti correnti a
famiglie e
istituzioni sociali private .......................................... 50 mln di euro
- Categoria 4: trasferimenti correnti ad
amministrazioni pubbliche 32,4 mln di euro
Nelle spese in conto capitale
Può essere comunque utile una ricognizione della
ripartizione assoluta e percentuale delle previsioni di bilancio per il 2010
del Ministero degli Affari esteri, in
rapporto ai diversi Centri di responsabilità - che rimangono tuttora unità di effettiva gestione amministrativa
-, come risulta dalla seguente tabella:
Centro di responsabilità |
Ammontare 2010 (in
migliaia di euro) |
% |
Gabinetto e uffici di diretta collaborazione
all'opera del Ministro |
10.328 |
0,49 |
Segreteria generale |
19.357 |
0,93 |
Cerimoniale diplomatico della Repubblica |
7.608 |
0,36 |
Ispettorato generale del Ministero e degli uffici
all'estero |
3.281 |
0,15 |
Direzione generale per le risorse umane e
l’organizzazione |
32.402 |
1,56 |
Direzione generale per gli affari amministrativi, di
bilancio e il patrimonio |
718.421 |
34,63 |
Servizio stampa e informazione |
23.538 |
1,13 |
Servizio per l’informatica, le comunicazioni e la
cifra |
25.796 |
1,24 |
Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo |
393.356 |
18,96 |
Direzione generale per la promozione e la
cooperazione culturale |
182.195 |
8,78 |
Direzione generale per gli italiani all’estero e le
politiche migratorie |
71.276 |
3,43 |
Direzione generale per la cooperazione politica
multilaterale e i diritti umani |
428.694 |
20,66 |
Direzione generale per la cooperazione economica e
finanziaria multilaterale |
58.270 |
2,80 |
Direzione generale per i paesi dell’Europa |
45.518 |
2,19 |
Centro di responsabilità |
Ammontare 2010 (in
migliaia di euro) |
% |
Direzione generale per i paesi delle Americhe |
7.690 |
0,37 |
Direzione generale per i paesi del Mediterraneo e
del Medio Oriente |
8.202 |
0,39 |
Direzione generale per i paesi dell'Africa
subsahariana |
5.476 |
0,26 |
Direzione generale per i paesi dell'Asia,
dell'Oceania, del Pacifico e l'Antartide |
5.388 |
0,25 |
Direzione generale per l'integrazione europea |
27.565 |
1,32 |
La seguente tavola consente una raffronto evolutivo degli stanziamenti appena illustrati:
Serie storica degli stanziamenti di competenza per il Ministero degli
Affari esteri, articolati per centri di responsabilità |
Dati
relativi al 2002-2006, tratti dalle leggi
annuali di bilancio;
Dati
relativi al 2007-2010, tratti dalle previsioni
annuali di bilancio;
(milioni di euro)
Centro
di responsabilità |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
Gabinetto e uffici di diretta
collaborazione all’opera del Ministro |
8,8 |
9,6 |
11,1 |
10,8 |
10,3 |
12,4 |
12,7 |
13,9 |
10,3 |
Segreteria generale |
23,5 |
21,5 |
18,5 |
16,8 |
17,8 |
18,7 |
16,7 |
16,5 |
19,3 |
Cerimoniale diplomatico della Repubblica |
5,5 |
5,1 |
6 |
5,1 |
5,1 |
5,4 |
5,1 |
5,9 |
7,6 |
Centro
di responsabilità |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
Ispettorato generale del Ministero e degli
uffici all'estero |
3,7 |
3,9 |
3,9 |
3 |
2,8 |
3,1 |
2,6 |
2,4 |
3,2 |
Direzione generale per il personale[16] |
19,5 |
23,7 |
30 |
17,7 |
24,4 |
27 |
35,3 |
34,5 |
32,4 |
Direzione generale per gli affari
amministrativi, di bilancio e il patrimonio |
664,4 |
693,9 |
782,5 |
749,2 |
758,7 |
690,8 |
715,3 |
715,5 |
718,4 |
Servizio stampa e informazione |
22 |
21,8 |
22,3 |
22,2 |
20,9 |
21,3 |
21,3 |
22,7 |
23,5 |
Servizio per l'informatica, le
comunicazioni e la cifra |
32,6 |
27,4 |
30,1 |
24,5 |
20,4 |
33 |
34,9 |
24,5 |
25,7 |
Direzione generale per la cooperazione
allo sviluppo |
485,6 |
655,5 |
645,4 |
652,7 |
457,5 |
449,9 |
713,7 |
389,2 |
393,3 |
Direzione generale per la promozione e la
cooperazione culturale |
165,6 |
184,3 |
193,5 |
193 |
196,5 |
183,7 |
191,7 |
178,8 |
182,1 |
Direzione generale per gli italiani
all'estero e le politiche migratorie |
75,5 |
89,9 |
82,5 |
83,3 |
82,3 |
77,2 |
87,2 |
70,1 |
71,2 |
Direzione generale per gli affari politici
multilaterali e i diritti umani |
202,8 |
231,5 |
237,9 |
241 |
242,4 |
258,1 |
257,3 |
427,6 |
428,6 |
Centro
di responsabilità |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
Direzione generale per la cooperazione
economica e finanziaria multilaterale |
50,2 |
54,3 |
62,6 |
44,4 |
34,4 |
33,6 |
44 |
52,9 |
58,2 |
Istituto diplomatico |
3,8 |
3,8 |
3,7 |
4,4 |
2 |
2,2 |
2,1 |
- |
- |
Direzione generale per i paesi dell'Europa |
45,8 |
46,3 |
40,8 |
47,4 |
48,2 |
42,9 |
45,4 |
48,9 |
45,5 |
Direzione generale per i paesi delle
Americhe |
7,3 |
7,2 |
6,9 |
6,7 |
5,8 |
6,4 |
7 |
6,9 |
7,6 |
Direzione generale per i paesi del
Mediterraneo e del Medio Oriente |
3 |
4,4 |
5,3 |
6 |
5,5 |
5,9 |
6,4 |
6,8 |
8,2 |
Direzione generale per i paesi dell'Africa
subsahariana |
3,2 |
3,8 |
4,1 |
4,2 |
3,6 |
5 |
5,6 |
5,2 |
5,4 |
Direzione generale per i paesi dell'Asia,
dell'Oceania, del Pacifico e l'Antartide |
3,6 |
2,7 |
3,1 |
3,1 |
3,8 |
4,2 |
4,2 |
4,4 |
5,3 |
Direzione generale per l'integrazione
europea |
12,2 |
38,7 |
11,9 |
13,2 |
12,3 |
12,7 |
13,1 |
16,5 |
27,5 |
Parimenti utile appare riportare uno schema, relativo alle spese
correnti per il 2010, che mostra la diversa incidenza, rispetto ai vari
Programmi in cui si articola lo stato di previsione del MAE, delle spese di
funzionamento e di quelle per gli interventi:
(milioni di euro)
Programma |
Funzionamento |
Interventi |
4.1 –
Rappresentanza dello Stato nelle relazioni internazionali |
7,6 |
- |
4.2 –
Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide globali |
37,3 |
317,8 |
4.4 –
Cooperazione economica, finanziaria e tecnologica |
11,6 |
47,6 |
4.6 –
Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale |
728,3 |
506,9 |
4.7 –
Integrazione europea |
6,1 |
21,3 |
4.8 –
Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali |
16,8 |
54,4 |
4.9 –
Informazione, promozione culturale, scientifica e dell’immagine del Paese
all’estero |
98,1 |
107,3 |
32.2 –
Indirizzo politico |
10,3 |
- |
32.3 –
Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza |
75,7 |
- |
33.1 –
Fondi da assegnare |
- |
- |
Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) sono collocati
alcuni stanziamenti relativi a materie di interesse della III Commissione. Si
segnalano in particolare taluni aspetti della partecipazione italiana all’Unione
europea:
Centro
di responsabilità 3 - Tesoro
cap............ 2125[17] - Indennità
mensile ai rappresentanti italiani in seno al Parlamento europeo 10,3 mln di euro
cap. .......... 1647[18] -
Applicazione degli Accordi UE-ACP (Convenzioni di Lomé-Accordo di Cotonou) 314,5
mln di euro
Centro
di responsabilità 4 – Ragioneria generale dello Stato
cap............ 2751[19] -
Risorse complementari basate sul PIL o provenienti dall'I.V.A. 14.500 mln di euro
cap............ 2752[20] -
Regime "risorse proprie" - Dazi doganali, prelievi agricoli,
contributi zucchero 2.700 mln di euro
cap. 7493[21] –
Somme da versare per l’adeguamento dell’ordinamento interno e delle politiche
nazionali al quadro comunitario
5.271 mln di euro
cap. 3004[22] -
Fondo per la proroga delle missioni
internazionali di pace: lo
stanziamento, nel disegno di legge di bilancio per il 2010, risulta azzerato
Sempre nello stato di previsione del Ministero dell’economia
e delle finanze riveste un certo interesse per
Rispetto alle previsioni assestate per il 2009, gli stanziamenti
di competenza iscritti nello stato di previsione del MAE a legislazione
vigente per il 2010 fanno registrare una diminuzione
complessiva di 89,5 mln di euro, tutti di parte corrente. Infatti gli
stanziamenti di competenza nello stato di previsione del MAE per il 2009
(previsioni assestate) erano pari a 2.163,9 mln di euro, di cui 2.157,5 mln di
euro per la parte corrente e 6,4 mln di euro per il conto capitale.
La consistenza dei residui stimati al 1° gennaio 2010 ammonta - come in precedenza illustrato - a
494,3 mln di euro, di cui 472,4 mln di parte corrente e 21,9 mln in conto
capitale. Rispetto ai residui accertati in sede di rendiconto 2008 e iscritti in bilancio di assestamento
2009, pari a 542,5 mln di euro, si prevede un decremento di 48,2 mln di euro.
Occorre peraltro ricordare che l'effettiva consistenza dei residui dipende
dall'andamento della gestione e che le stime vengono adeguate a tale andamento
in sede di rendiconto.
La maggior parte dei residui riguarda il Programma 4.2 – Cooperazione allo sviluppo e
gestione delle sfide globali, la cui sezione dello stato di previsione ne
assorbe da sola 387 milioni: più precisamente, il solo Macroaggregato 1.2.2 – Interventi assomma 351,8 milioni di euro
di residui.
Nella manovra di finanza pubblica per il 2010 gli effetti sul disegno di legge di
bilancio del ddl finanziaria si limitano
a quanto rintracciabile nelle Tabelle, giacché
le norme dell’articolato del ddl finanziaria 2010 non hanno impatto sulle
materie di interesse degli affari esteri.
Nelle tabelle del disegno di legge
finanziaria compaiono una serie di interventi che incidono direttamente o
indirettamente sullo stato di previsione degli esteri. In particolare, le
singole Tabelle recano:
Tabella A Indicazione
delle voci da includere nel fondo speciale di parte corrente:
Nella Tabella A compaiono, con riferimento
al Ministero degli Affari esteri, accantonamenti di soli 9.000 euro per il 2010, nonché di 22.000 euro per il 2011 e di 50
milioni di euro per il 2012 che, come chiarisce la relazione introduttiva
al ddl finanziaria, sono destinati a far fronte agli oneri di parte corrente
derivanti dalla ratifica della Convenzione UNESCO sul patrimonio culturale
subacqueo e dell’Accordo di cooperazione nella difesa con gli Emirati Arabi
Uniti, nonché ad interventi diversi.
Tabella B Indicazione
delle voci da includere nel fondo speciale di conto capitale:
Nella Tabella B non compare, per il triennio 2010-2012, alcun accantonamento a favore del Ministero degli Affari esteri.
Tabella C Stanziamenti
autorizzati in relazione a disposizioni di legge la cui quantificazione annua è
demandata alla legge finanziaria:
Va anzitutto
premesso che sulla determinazione degli importi delle voci di tabella C per il
2010 hanno inciso una serie di disposizioni, adottate nel corso dell’anno 2009,
recanti autorizzazioni legislative di spesa la cui copertura è stata posta a
valere, in modo lineare, sulle dotazioni iscritte nella suddetta Tabella.
Si tratta, in
particolare, dei seguenti provvedimenti:
§
Articolo 2-ter, comma 6, del decreto legge 154/2008[24], il quale ha disposto una riduzione lineare nei
limiti di 20 milioni annui a decorrere dal 2009 degli stanziamenti di parte
corrente di tabella C della legge 24 dicembre 2007, n. 244, a copertura del
minor gettito derivante dal citato articolo, recante disposizioni in materia di
regime fiscale dei carburanti per autotrazione;
§
Articolo 41-bis, comma 7 del decreto legge n.
207/2008[25], il quale ha disposto una riduzione lineare degli stanziamenti correnti di Tabella C di
10 milioni a decorrere dall’anno 2009, a copertura degli oneri derivanti dalle
prestazioni di vecchiaia anticipata per i giornalisti dipendenti di aziende in
ristrutturazione;
§
Articolo 11 della
legge 4 marzo 2009, n. 15[26], il quale ha disposto una riduzione lineare degli
stanziamenti correnti di Tabella C di 5 milioni a decorrere dal 2009, a
copertura degli oneri derivanti dai maggiori controlli di gestione effettuabili
dalla Corte dei conti su gestioni pubbliche statali e territoriali in corso di svolgimento.
Nel merito, va segnalato
che nella Tabella C non vengono disposte variazioni per il 2010
- rispetto al ddl di bilancio - relative a capitoli di interesse degli Affari
esteri: pertanto la sezione della tabella C concernente il Ministero degli
Affari esteri è strutturata come segue, recependo meramente gli stanziamenti
già disposti nel ddl di bilancio a legislazione vigente per il 2010:
Missione n. 4 – L’Italia in
Europa e nel mondo
Programma
4.2 – Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide globali
(milioni
di euro)
CAPITOLO/I |
2010 |
2011 |
2012 |
cap. 2201-Esteri, (Riordino
dell’Istituto agronomico per l’oltremare)[27] |
2,241 |
2,079 |
2,079 |
capp. 2150, 2152-2153, 2160-2162, 2164-2166 e 2168-2170 Esteri
e capp. 2180-2184 e 2195 Esteri - (Cooperazione
a dono)[28] |
326,962 |
210,940 |
210,940 |
Programma
4.6 – Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale
(milioni
di euro)
CAPITOLO/I |
2010 |
2011 |
2012 |
cap. 4131-Esteri, (Contributo
all’Istituto italo-latinoamericano)[29] |
2,383 |
2,375 |
2,375 |
cap. 4052-Esteri, (Partecipazione
italiana al Fondo europeo per la gioventù)[30] |
0,272 |
0,270 |
0,270 |
capp. 4061 e 4063 - Esteri, (Iniziative culturali per la storia e le tradizioni del gruppo etnico
italiano in Jugoslavia)[31] |
1,914 |
1,905 |
1,905 |
cap. 1163 - Esteri, (Contributi
ad enti e altri organismi)[32] |
4,434 |
3,688 |
3,688 |
CAPITOLO/I |
2010 |
2011 |
2012 |
cap. 3421 - Esteri, (Contributo
volontario all’AIEA)[33] |
3,164 |
3,164 |
3,164 |
Programma
4.7 – Integrazione europea
(milioni
di euro)
CAPITOLO/I |
2010 |
2011 |
2012 |
cap. 4534-Esteri,[34] (Finanziamento italiano della politica
estera e di sicurezza comune dell'Unione europea) |
4,395 |
4,394 |
4,394 |
Nel
complesso, lo stanziamento in tabella C per il 2010 riguardante gli affari
esteri ammonta a 345,7 milioni di euro. Nella
proiezione triennale, il totale della tabella C riguardante gli affari esteri
prevede inoltre 228,8 milioni per ciascuna delle annualità 2011 e 2012.
Inoltre, la tabella C reca, nella sezione
concernente il Ministero dell'economia e delle finanze, lo stanziamento
triennale per il già citato cap. 7256: rispetto ad esso il ddl finanziaria non
opera variazioni, e quindi il capitolo risulta dotato di 19,2 mln di euro per
il 2010, e di 14,7 milioni per ciascuna annualità del biennio 2011-2012.
Infine, sempre con riferimento al Ministero
dell'economia e delle finanze, si segnala in Tabella C lo stanziamento
triennale per il parimenti già richiamato cap. 1647, che pure non subisce
variazioni di stanziamento, e risulta dotato di 314,5 mln di euro per ciascuna
delle annualità 2010-2012.
Tabella D Rifinanziamento
di norme recanti interventi di sostegno dell'economia classificati tra le spese
in conto capitale:
In questa tabella figurano stanziamenti per
il rifinanziamento di norme di interesse degli Affari esteri a favore di un
solo capitolo, dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle
finanze, anch’esso in precedenza citato:
- Cap. 7493[35] – Fondo
per l’adeguamento dell’ordinamento interno e delle politiche nazionali al
quadro comunitario: a fronte di uno stanziamento, a legislazione vigente, di
5.271 mln di euro per il 2010, la
tabella D opera un rifinanziamento di 40
mln per il 2010 e per il 2011, e,
ben più cospicuo, di 5.540 milioni per il 2012.
Tabella E Variazioni
da apportare al bilancio a legislazione vigente a seguito della riduzione di
autorizzazioni legislative di spesa precedentemente disposte:
La Tabella non reca alcuna previsione di interesse per gli affari
esteri.
Tabella F Importi
da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da
leggi pluriennali:
Nella
tabella in questione - che è una tabella essenzialmente di registrazione degli
effetti della manovra finanziaria complessiva – viene recepito il
rifinanziamento, descritto in relazione alla tabella D, a carico del citato
capitolo 7493 dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle
finanze: lo stanziamento complessivo risultante - tenendo conto sia delle
precedenti appostazioni di fondi che delle rimodulazioni operate appunto in
Tabella F - è per il cap. 7493/Economia e finanze di 5.311,1 mln di euro per il 2010 e il 2011, e di 5.540 mln di euro per il 2012.
Gli stanziamenti destinati all'aiuto pubblico allo
sviluppo sono suddivisi tra numerosi capitoli degli stati di previsione del
Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero degli Affari esteri. Si
segnalano in particolare:
a) La
cooperazione a dono. Fino a tutto il
1994 i relativi stanziamenti erano assegnati al cap. 4620/esteri "Fondo speciale per la cooperazione allo
sviluppo", che aveva carattere di gestione fuori bilancio; a partire
dal bilancio 1995 il fondo è stato riportato a regime ordinario, ai sensi
dell'art. 4 della legge 23 dicembre 1993, n. 559 "Disciplina della soppressione delle gestioni fuori bilancio nell'ambito
delle Amministrazioni dello Stato". Gli stanziamenti del Fondo sono
attualmente ripartiti tra 18 capitoli[36], tutti afferenti al
Centro di responsabilità 9 (Direzione generale per la cooperazione allo
sviluppo), ma alcuni relativi al Macroaggregato 1.2.1 – Funzionamento, ed altri
al Macroaggregato 1.2.2 – Interventi: tutti i capitoli fanno comunque parte del
Programma 4.2, Cooperazione allo sviluppo e sfide globali.
b) Fondo
rotativo presso il Mediocredito centrale (cap.7415[37]/Ministero
dell’economia e delle finanze). A valere su questo fondo erano erogati i
crediti d'aiuto per programmi e progetti di sviluppo rispondenti alle finalità
della legge 227/1977 (v. infra) e
basati normalmente su accordi bilaterali. Faceva altresì capo al fondo rotativo
il sostegno alle joint-ventures che
rientrano nelle finalità della legge. Si rileva che nel ddl di bilancio 2010 il capitolo risulta soppresso, con la
motivazione dell’insussistenza di residui.
c) Le attività di cooperazione
multilaterale, per le quali sono previsti appositi stanziamenti, si
sostanziano nella partecipazione alle iniziative comunitarie e nei contributi
obbligatori e nei finanziamenti a banche e fondi di sviluppo. I relativi
stanziamenti sono attribuiti a vari capitoli in diversi stati di previsione.
Gli stanziamenti sub a) e b),
sono di norma annualmente definiti con legge finanziaria, mentre gli altri sono
regolati da accordi internazionali o da apposite leggi.
Come
si è già accennato, l'art. 4 della legge 23 dicembre 1993, n. 559 "Disciplina della soppressione delle gestioni
fuori bilancio nell'ambito delle Amministrazioni dello Stato", ha
previsto, a partire dal 1° gennaio 1995, la soppressione del Fondo speciale per
la cooperazione allo sviluppo, stabilendo che gli stanziamenti già destinati al
fondo fossero iscritti in apposita rubrica dello stato di previsione degli
esteri.
A seguito
di tale norma, dal disegno di legge di bilancio per il 1995 è stato soppresso
il capitolo 4620, che recava gli stanziamenti del Fondo speciale, e gli
stanziamenti ad esso destinati sono stati redistribuiti in 21 capitoli di nuova
istituzione nell'ambito della Rubrica 8 "Cooperazione con i Paesi in via di sviluppo”; con la
ristrutturazione del bilancio dello Stato a seguito della citata legge 3 aprile
1997, n. 94, i 21 capitoli sono confluiti insieme ad altri nel Centro di
responsabilità n. 3 - Cooperazione allo sviluppo.
Dopo
la riorganizzazione dello stato di previsione degli Esteri operata nel novembre
1999 i capitoli sono divenuti 20 - per la soppressione del cap. 2151, che
riguardava incentivi di produttività al personale della cooperazione allo
sviluppo -, posti attualmente, insieme ad altri[38], nell’ambito del Programma
4.2, Cooperazione allo sviluppo e sfide
globali, del Programma 4.6, Cooperazione politica, promozione della pace e
sicurezza internazionale, e, per una minima quota, del Programma 4.4,
Cooperazione economica, finanziaria e tecnologica. Già a partire dal disegno di
legge di bilancio per il 2006 i capitoli sono tuttavia divenuti 18, in quanto
il cap. 2167 (spese per analisi sullo stato degli interventi di cooperazione in
corso nei PVS) è stato riportato solo per memoria, mentre il cap. 2163 (spese
per il funzionamento di comitati e commissioni) risultava soppresso già
dall’esercizio finanziario 2005.
Lo stanziamento ora previsto dal disegno di legge
di bilancio a legislazione vigente per il 2010 per l'intero Centro di
responsabilità 9, è, come si è visto, pari a 393,3 mln di euro (di cui 326,9
mln di euro riguardano i 18 capitoli della ex rubrica 8).
La legge di bilancio per il 2009 non recava, per il
vero, stanziamenti per il capitolo 7415/economia e finanze (ex cap.
8140/tesoro), mentre le successive previsioni assestate si limitavano ad
appostare su di esso la somma di 975.000 euro in conto residui.
Il disegno di legge di bilancio a legislazione
vigente per il 2010, come già detto, sopprime il capitolo 7415.
Si
ricorda che l’articolo 26 della legge 24 maggio 1977, n. 227 ha istituito
presso il Mediocredito centrale un Fondo rotativo per la concessione di crediti
finanziari agevolati ai Paesi in via di sviluppo, da ultimo disciplinato con
l'art. 6 della legge 26 febbraio 1987, n. 49. L’attività di concessione del
credito d’aiuto a valere sul Fondo è autorizzata dal Ministro del tesoro su
proposta del Ministro degli esteri, e deve rispondere alle finalità della citata
legge 49/87 che reca la più recente disciplina organica della cooperazione
dell’Italia con i Paesi in via di sviluppo. Questa, infatti, all’articolo 2,
prevede che l’attività di cooperazione si svolge attraverso due modalità:
finanziamenti a titolo gratuito (dono) e crediti a condizioni particolarmente
agevolate (credito d’aiuto), concessi attraverso il canale bilaterale,
multilaterale o multibilaterale. Gli stanziamenti destinati alla cooperazione
sono determinati nella Tabella C della legge finanziaria e, per quanto riguarda
il Fondo rotativo, confluiscono nel capitolo 7415 (ex cap. 8140/tesoro) dello
stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.
Nella tabella che
segue è riportata la serie storica, a partire dal 1981, degli stanziamenti
destinati al Fondo rotativo dalle leggi di bilancio:
Anno |
Stanziamento (in miliardi di
lire) |
1981 |
288,0 |
1982 |
430,0 |
1983 |
797,0 |
1984 |
712,5 |
1985 |
800,0 |
1986 |
700,0 |
1987 |
1.100,0 |
1988 |
1.080,0 |
1989 |
1.156,0 |
1990 |
1.207,0 |
1991 |
1.134,0 |
1992 |
1.186,8 |
Anno |
Stanziamento (in miliardi di
lire) |
1993 |
919,8 |
1994 |
304,0 |
1995 |
48,2 |
1996 |
100,0 |
1997 |
53,0 |
1998 |
40 |
1999 |
20 |
2000 |
40 |
2001 |
50 |
2002 |
40 |
2003 |
39 |
2004 |
39 |
2005 |
39 |
2006 |
- |
2007 |
- |
2008 |
- |
2009 |
- |
E’ opportuno precisare che
le reali disponibilità del Fondo sono costituite, oltre che dagli stanziamenti
di bilancio, anche dai rientri pervenuti al Mediocredito, derivanti dai crediti
concessi negli anni precedenti, nonché dalle somme non spese negli anni
precedenti.
Cionondimeno, anche nel
settore dei crediti di aiuto è evidente il trend
di forte riduzione degli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo.
Del resto, tale tendenza al
ribasso esula dai meri schemi del bilancio statale, per proiettarsi
sull’insieme delle attività che costituiscono l’APS (aiuto pubblico allo
sviluppo) del nostro Paese. Va infatti ricordato che i fondi che ciascun paese
destina alla cooperazione internazionale (con stanziamenti su una specifica
voce del proprio bilancio) costituiscono solo una parte del più ampio aggregato
denominato APS, stimato dall’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo
sviluppo economico), e che rappresenta il più significativo e il più noto
indicatore in materia. Questo aggregato supera ad esempio notevolmente gli
stanziamenti di bilancio italiani per la cooperazione allo sviluppo gestiti dal
Ministero degli Affari Esteri, in quanto include anche tutta una serie di
operazioni finanziarie, come ad esempio la riduzione o cancellazione del debito
– tanto a livello di iniziative multilaterali, quanto nei rapporti bilaterali
dell’Italia con i PVS.
La seguente tabella illustra
l’andamento dell’APS italiano negli ultimi sette anni (dati OCSE, in milioni di
dollari USA e in percentuale del PIL
nazionale):
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007[39] |
2008[40] |
2.332 |
2.433 |
2.462 |
5.091 |
3.641 |
3.929 |
4.444 |
0,20 |
0,17 |
0,15 |
0,29 |
0,20 |
0,19 |
0,20 |
Gli stanziamenti relativi alle comunità italiane all'estero
fanno capo, pur nella nuova struttura dello stato di previsione degli esteri,
al Centro di responsabilità n. 11, Direzione
generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie, il cui
stanziamento coincide integralmente con quello a favore del Programma 4.8,
Italiani nel mondo e politiche migratorie.
Il Programma 4.8, dunque, reca stanziamenti
complessivi pari a 71,2 mln di euro per
l'anno 2010: il ddl finanziaria non opera alcun intervento sulla materia degli
italiani all’estero.
Si riporta infine il quadro riassuntivo delle modifiche allo stato di previsione del Ministero
degli Affari esteri per il 2010, conseguenti a specifico emendamento al ddl
di bilancio approvati dal Senato, i cui effetti si riflettono nella I nota di variazioni al bilancio (A.C.
2937/6-bis).
Si riporta l’illustrazione tabellare
dell’emendamento, già riportata nella parte generale del fascicolo:
Tab.
6 – Ministero degli affari esteri |
|||
Emendamento |
UPB |
Missione/Programma /Denominazione UPB |
Competenza |
6.Tab. 6.1-5 |
1.2.2 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione
allo sviluppo e gestione delle sfide globali – Interventi L’incremento riguarda il Fondo per lo sminamento umanitario (cap.
2210) |
+1.000.000 |
|
1.4.1 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione
politica, promozione della pace e sicurezza internazionale – Funzionamento La riduzione opera, per 500.000 euro a
valere sulle risorse finalizzate alla retribuzione al personale a contratto
nelle rappresentanze diplomatiche, uffici consolari e istituti di cultura
(cap. 1501), e per 500.000 euro sulle competenze accessorie al personale (cap.
1503). |
- 1.000.000 |
Va comunque notato che le modifiche allo
stato di previsione degli Affari esteri non hanno determinato alcuna variazione
né nei grandi aggregati di stanziamento, né alla suddivisione tra spese correnti e in conto capitale, ma solo una lievemente
diversa ripartizione delle spese correnti nei due aggregati del Funzionamento e
degli Interventi, trasferendo un milione di euro dal primo ai secondi.
Il quadro riassuntivo finale viene pertanto
ad essere, al momento dell’avvio dell’esame da parte della Camera, come segue:
Stanziamenti complessivi di competenza: 2.074,3 mln
di euro
Spese di parte corrente: 2.067,8 mln di euro
di cui per Funzionamento: 991,1
milioni di euro
e
per Interventi: 1.056,6
milioni di euro
Spese in conto capitale: 6,4 mln di euro
La modesta entità delle variazioni allo stato di previsione del
Ministero degli Affari esteri fa sì che tutte le grandezze ad esso relative, in
precedenza esposte, rimangano invariate.
Conseguentemente non muta neppure la ripartizione degli
stanziamenti di competenza tra i Programmi attorno ai quali si organizza lo
stato di previsione degli Esteri, quale in precedenza esposta, salvo che per
l’attribuzione di un milione di euro al Programma 4.2 (Cooperazione allo
sviluppo e gestione sfide globali) e la sottrazione di pari importo al
Programma 4.6 (Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza
internazionale).
Tavola I Evoluzione
della spesa finale dei singoli stati di previsione e incidenza
percentuale sul bilancio dello Stato;
Tavola II Le spese complessive per
funzioni-obiettivo e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;
Le variazioni in termini assoluti, a seguito
della I Nota di variazioni e in percentuale sono riferite al dato assestato 2009.
Tutti i dati delle spese sono al lordo dei rimborsi IVA e
delle regolazioni debitorie.
I dati del disegno di legge di assestamento
2009 sono riferiti al testo presentato al Senato (A.S. 1646).
Tavola I – Evoluzione della spesa finale dei
singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro –
dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
MINISTERI |
Ass. 2009 |
% |
BLV |
% |
I Nota |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
Economia
e finanze |
329.989 |
60,2 |
318.622 |
59,6 |
319.844 |
59,6 |
-10.145 |
-3,1 |
Sviluppo
economico |
7.730 |
1,4 |
9.558 |
1,8 |
10.555 |
2,0 |
2.825 |
36,5 |
Lavoro
e politiche sociali |
81.949 |
15,0 |
82.920 |
15,5 |
83.044 |
15,5 |
1.095 |
1,3 |
Giustizia |
7.757 |
1,4 |
7.408 |
1,4 |
7.408 |
1,4 |
-349 |
-4,5 |
Affari
esteri |
2.164 |
0,4 |
2.074 |
0,4 |
2.074 |
0,4 |
-90 |
-4,2 |
Istruzione |
55.661 |
10,2 |
55.252 |
10,3 |
55.280 |
10,3 |
-381 |
-0,7 |
Interno |
29.035 |
5,3 |
27.205 |
5,1 |
27.330 |
5,1 |
-1.705 |
-5,9 |
Ambiente
e tutela del mare |
1.284 |
0,2 |
738 |
0,1 |
738 |
0,1 |
-546 |
-42,5 |
Infrastrutture |
7.648 |
1,4 |
6.985 |
1,3 |
6.990 |
1,3 |
-658 |
-8,6 |
Difesa |
21.447 |
3,9 |
20.363 |
3,8 |
20.364 |
3,8 |
-1.083 |
-5,0 |
Politiche
agricole |
1.546 |
0,3 |
1.377 |
0,3 |
1.386 |
0,3 |
-160 |
-10,3 |
Beni
e attività culturali |
1.731 |
0,3 |
1.702 |
0,3 |
1.702 |
0,3 |
-29 |
-1,7 |
TOTALE SPESE FINALI |
547.941 |
100 |
534.204 |
100,0 |
536.715 |
100,0 |
-11.226 |
-2,0 |
Tavola
II – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul
bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo
delle regolazioni debitorie e contabili)
FUNZIONI-OBIETTIVO |
Ass. 2009 |
% |
BLV |
% |
I Nota |
% |
Diff. |
Diff. % |
1 Servizi generali delle
pubbliche amministrazioni |
494.952 |
64,8 |
534.306 |
67,4 |
535.357 |
67,3 |
40.405 |
8,2 |
2 Difesa |
22.147 |
2,9 |
20.791 |
2,6 |
20.791 |
2,6 |
-1.356 |
-6,1 |
3 Ordine pubblico e sicurezza |
20.351 |
2,7 |
19.690 |
2,5 |
19.690 |
2,5 |
-661 |
-3,2 |
4 Affari economici |
49.049 |
6,4 |
42.923 |
5,4 |
43.175 |
5,4 |
-5.874 |
-12,0 |
5 Protezione dell'ambiente |
1.654 |
0,2 |
1.100 |
0,1 |
1.100 |
0,1 |
-554 |
-33,5 |
6 Abitazioni e assetto
territoriale |
1.120 |
0,1 |
754 |
0,1 |
754 |
0,1 |
-366 |
-32,7 |
7 Sanità |
9.506 |
1,2 |
10.733 |
1,4 |
11.791 |
1,5 |
2.285 |
24,0 |
8 Attività ricreative, culturali
e di culto |
5.524 |
0,7 |
5.711 |
0,7 |
5.714 |
0,7 |
190 |
3,4 |
9 Istruzione |
53.190 |
7,0 |
52.956 |
6,7 |
52.969 |
6,7 |
-221 |
-0,4 |
10 Protezione sociale |
105.732 |
13,9 |
103.828 |
13,1 |
103.963 |
13,1 |
-1.769 |
-1,7 |
TOTALE SPESE COMPLESSIVE |
763.226 |
100,0 |
792.792 |
100,0 |
795.304 |
100,0 |
32.078 |
4,2 |
[1] Le cui indicazioni positive sembrano trovare conferma nei dati Istat relativi al terzo trimestre dell’anno, in cui si è registrata una crescita del Pil dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (comunicato Istat del 13 novembre 2009).
[2] Decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.
[3] Si ricorda che nella medesima contabilità
dovranno, inoltre, essere riversate le ulteriori risorse, quantificabili in
circa 270 milioni di euro, derivanti dal recupero di alcune tipologie di aiuti
di Stato disposto ai sensi dell’articolo 19 del decreto-legge del 25 settembre
2009, n. 135, concernente l’attuazione di obblighi comunitari.
[4] Al momento deve pertanto farsi riferimento, oltre che al comunicato stampa relativo all’approvazione del decreto-legge, alle anticipazioni riportate ne “Il sole 24 ore” del 17 novembre 2009.
[5] Il DPEF 2010-2013 presentato nel luglio
scorso e le risoluzioni parlamentari con cui è stato approvato, avevano
fissato, a livello programmatico, un limite massimo del saldo netto da
finanziare del bilancio dello Stato per il 2010 pari a 61.400 milioni di euro,
al netto delle regolazioni contabili e debitorie. Con
[6] Si veda, ad esempio, che nell’ambito dell’allegato 2 dello stato di previsione del Ministero della giustizia, alla Missione 6 – Giustizia (Missione 1 del Ministero della Giustizia), è stata introdotta la legge n. 85/2009, art. 32, co. 1, all’interno del programma 1. Tale programma già lo scorso anno conteneva risorse rimodulabili, seppure non da fattore legislativo.
[7] Ad esempio, all’Interno del Ministero per i beni e le attività culturali, talune autorizzazioni legislative rientranti nell’allegato 2 del bilancio 2009 nell’ambito dei programmi 7 e 8 della Missione 1 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, trovano ora allocazione nell’allegato 2 del bilancio di previsione 2010 nel programma 12 di nuova istituzione della medesima Missione.
[8] Il quale ne detiene il programma 22.10
“sostegno all’istruzione”.
[9] La relazione illustrativa osserva, in
particolare, come ogni programma di spesa trovi il suo fondamento nell’articolo
2, comma 2 della legge n. 468 del 1978, come modificato dalla legge n. 94/1997.
Tale comma, in particolare, prevede che il progetto di bilancio annuale di
previsione è articolato, per l'entrata e per la spesa, in unità previsionali di
base, stabilite in modo che a ciascuna unità corrisponda un unico centro di
responsabilità amministrativa, cui è affidata la relativa gestione. Le unità
previsionali sono determinate con riferimento ad aree omogenee di attività,
anche a carattere strumentale, in cui si articolano le competenze istituzionali
di ciascun Ministero.
[10] Il riepilogo delle Missioni e dei Programmi
è contenuto in un apposita Tabella del disegno di legge di bilancio in esame
(pag. 60 dello stampato A.S. 1791). In tale elenco, per ogni Missione e
sottostante Programma viene indicato il relativo stanziamento a legislazione
vigente per il
[11] Si
tratta dell’em. 5.Tab.5.1.
[12] A seguito del Decreto del Ministro degli Affari esteri 15 febbraio 2008, che ha disciplinato le articolazioni interne degli uffici di livello dirigenziale generale del MAE – previsti dal DPR 19 dicembre 2007, n. 258 -, l’Istituto diplomatico è stato incardinato nell’ambito della Direzione generale per le risorse umane e l’organizzazione – in precedenza Direzione per il personale. Conseguentemente, l’organizzazione amministrativa del MAE non comprende più 20, ma 19 Centri di responsabilità.
[13]
D.L. 10 novembre 2008, n. 180, recante
“Disposizioni urgenti per il diritto allo
studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e
della ricerca”, convertito, con modificazioni, in Legge 9 gennaio 2009, n.
1.
[14] Le tipologie di voci escluse dal taglio lineare, ai sensi del citato articolo 60, comma 2, sono voci afferenti a spese di carattere obbligatorio.
[15] Afferente al Centro di responsabilità n. 8 -
Servizio per l'informatica, le comunicazioni e la cifra, a sua volta ricompreso
nel Macroaggregato 2.2.6 – Investimenti, relativo al Programma 32.3.
[16] Dall’esercizio finanziario 2009 ha mutato la denominazione in Direzione generale per le risorse umane e l’organizzazione, assorbendo l’istituto diplomatico.
[17] Ricompreso nel Macroaggregato 3.1.3 – Oneri comuni di parte corrente, relativo al Programma 4.10 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE).
[18] Ricompreso nel Macroaggregato 3.2.2 – Interventi, relativo al Programma 4.11 (Politica economica e finanziaria in ambito internazionale).
[19] Ricompreso nel Macroaggregato 3.1.2 – Interventi, relativo al Programma 4.10 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE).
[20] Ricompreso nel Macroaggregato 3.1.2 – Interventi, relativo al Programma 4.10 (Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE).
[21] Ricompreso nel
Macroaggregato 3.1.6 – Investimenti, relativo al Programma 4.10 (Partecipazione
italiana alle politiche di bilancio in ambito UE).Capitolo esposto nelle
tabelle D e F della legge finanziaria.
[22] Ricompreso nel Macroaggregato 4.1.3 – Oneri comuni di parte corrente, relativo al Programma 5.8 (Missioni militari di pace).
[23] Afferente al Centro di responsabilità n. 3 – Dipartimento del Tesoro, a sua volta ricompreso nel Macroaggregato 17.1.6 – Investimenti, relativo al Programma 24.5 (Protezione sociale per particolari categorie).
[24] Recante “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali”, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008 n. 189.
[25]
Recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni
finanziarie urgenti”, convertito, con modificazioni, dalla legge 27
febbraio 2009, n. 14.
[26]
Recante “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzata all’ottimizzazione della
produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al
Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei Conti”.
[27] Legge n. 1612/1962, Riordinamento
dell'Istituto agronomico per l'oltremare, con sede in Firenze. Il capitolo
afferisce al Centro di responsabilità n. 9 (Cooperazione allo sviluppo), a sua
volta ricompreso nel Macroaggregato 1.2.2 – Interventi, relativo al Programma
4.2.
[28] Per un più preciso inquadramento nello stato di previsione degli Esteri, si veda il successivo punto sulla Cooperazione allo sviluppo.
[29] Legge n. 794/1966, Ratifica ed esecuzione
della Convenzione internazionale per la costituzione dell'Istituto italo-latino
americano, firmata a Roma il 1 luglio
1966. Il capitolo afferisce al Centro di responsabilità n. 16 (Paesi delle
Americhe), a sua volta ricompreso nel Macroaggregato 1.4.2 – Interventi,
relativo al Programma 4.6.
[30] Legge n. 140/1980. Il capitolo afferisce al
Centro di responsabilità n. 15 (Paesi dell’Europa), a sua volta ricompreso nel
Macroaggregato 1.3.2 – Interventi, relativo al Programma 4.4.
[31] Legge n. 960/ 1982, Rifinanziamento della
legge 14 marzo 1977, n. 73, concernente la ratifica degli accordi di Osimo tra
l'Italia e
[32] Il capitolo afferisce al Centro di
responsabilità n. 2 (Segreteria generale), a sua volta ricompreso nel
Macroaggregato 1.4.2 – Interventi, relativo al Programma 4.6.
Il capitolo 1163 è stato finanziato, nel ddl
di bilancio, in base alle previsioni dell'articolo 32, commi 2 e 3, della legge finanziaria per il 2002 (legge 28
dicembre 2001, n. 448). La norma citata si inserisce in una complessa vicenda
normativa che ha interessato negli ultimi anni i finanziamenti del Ministero
degli Affari esteri ad enti e associazioni varie, della quale si dà conto di
seguito.
I contributi ad enti e associazioni varie, anche per quanto concerne il
Ministero degli Affari esteri, prima della legge 549/1995 (provvedimento
collegato alla manovra finanziaria per il 1996) erano appostati in singoli
capitoli di bilancio, correlati a leggi: con i commi 40-43 dell’articolo 1
della legge n. 549 del 1995 fu stabilito che i contributi di interesse di ogni
Ministero fossero raggruppati in un unico capitolo del relativo stato di
previsione. Mentre l'importo complessivo annuale dei contributi continuava ad
essere determinato con legge (finanziaria, tabella C), la ripartizione di essi
veniva affidata a decreti ministeriali, da adottarsi di concerto con il
Ministro del tesoro e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Il comma 44 disponeva poi una riduzione degli stanziamenti del 20 per cento
annuo nei successivi tre esercizi finanziari (1996-1998).
Una prima deroga alla normativa suesposta, per quanto concerne il
Ministero degli Affari esteri, si è avuta con l'articolo 2, comma 178, della
legge 23 dicembre 1996, n. 662, "Misure di razionalizzazione della finanza
pubblica" (provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica per il
1997): ivi è stato stabilito che le disposizioni dell'art.1, comma 40, della
legge 549/1995 non si applicassero ad una serie di enti e organismi, tra i quali
quelli di interesse del Ministero degli Affari esteri erano:
I) Organismi nazionali ed
internazionali nell'ambito delle relazioni culturali con l'estero (inclusi i fondi per borse di studio connesse ad
Accordi internazionali);
II) Centro internazionale di alti
studi agronomici mediterranei;
III) UNIDO (Organizzazione delle
Nazioni Unite per lo sviluppo industriale);
IV) Centro internazionale di
ingegneria genetica e biotecnologica;
V) Centro internazionale di
perfezionamento professionale e tecnico di Torino;
VI) Istituti italiani di cultura
all'estero.
Successivamente, il comma 1 dell’articolo unico della legge 3 agosto
1998, n. 296, “Disposizioni concernenti gli organismi internazionali e gli
istituti italiani di cultura all'estero”, ha introdotto una nuova deroga ai
commi 40-43 della legge 549/1995, escludendo da detta normativa i seguenti
organismi di interesse del Ministero degli Affari esteri:
Associazione internazionale di archeologia classica
Società “Dante Alighieri”;
Maison d’Italie (Parigi);
Associazione “Villa Vigoni” di Menaggio;
Collegio del Mondo Unito nell’Iniziativa centro-europea;
Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato
(UNIDROIT);
Istituto italo-latinoamericano (IILA);
Enti a carattere internazionalistico sottoposti alla vigilanza del
Ministero degli Affari esteri;
Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente (ISIAO);
Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF);
Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sulla
criminalità e la giustizia (UNICRI);
Scuole non governative all’estero;
Istituzioni scolastiche ed universitarie straniere;
Scambi socio-culturali giovanili internazionali;
Corsi di formazione per docenti di lingua italiana;
Enti e associazioni per l’assistenza delle collettività italiane all’estero;
Comitati degli italiani all’estero (COMITES).
Di conseguenza è
stata indirettamente ripristinata la precedente normativa sui contributi del
Ministero degli Affari esteri ad enti e associazioni, in quanto aggiungendo gli
effetti del comma 1 della legge 296/1998 alla deroga disposta dalla legge n.
662 del 1996, per tutti gli enti e associazioni di interesse del MAE sono
decadute le previsioni dei commi 40-43 dell’art. 1 della legge n. 549 del 1995.
La legge finanziaria per il 2002 (legge 28 dicembre
2001, n. 448) ha disposto all'articolo 32, commi 2 e 3, un parziale
ripristino della disciplina dettata dalla legge 549/1995, che riguarda anche alcuni
enti di interesse del Ministero degli Affari esteri. I citati commi 2 e
3 infatti dispongono che i contributi - a favore degli enti e associazioni di
cui alla Tabella 1 allegata alla legge finanziaria per il 2002 - di interesse
di ogni Ministero vengano raggruppati in un'unica UPB (Unità previsionale di
base) del relativo stato di previsione. La ripartizione dei contributi viene
affidata a decreti ministeriali, da adottarsi di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze e previo parere delle competenti Commissioni
parlamentari entro il 31 gennaio di ogni anno. La quantificazione annuale
dell’UPB che ogni Ministero attribuisce al finanziamento di enti e associazioni
avviene nella Tabella C della legge finanziaria.
Per quanto riguarda gli enti e associazioni interessati da tali
previsioni cui contribuisce il Ministero degli Affari esteri essi sono:
Enti e associazioni per l’assistenza delle collettività italiane
all’estero;
Enti a carattere internazionalistico sottoposti alla vigilanza del
Ministero degli Affari esteri;
Società “Dante Alighieri”;
Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato
(UNIDROIT);
Collegio del Mondo Unito nell’Iniziativa centro-europea;
Organismi internazionali per la partecipazione ai quali il MAE
contribuisce.
[33] Legge n. 91/2005, Concessione di un contributo volontario al Fondo di cooperazione tecnica dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Il capitolo afferisce al Centro di responsabilità n. 12 (Affari politici multilaterali e diritti umani), a sua volta ricompreso nel Macroaggregato 1.4.2 – Interventi, relativo al Programma 4.6.
[34] Legge n. 299/1998, Finanziamento
italiano della PESC (Politica
estera e di sicurezza comune
dell'Unione europea) relativo all'applicazione dell'articolo J.11, comma 2,
del trattato sull'Unione europea. Il capitolo afferisce al Centro di
responsabilità n. 20 (Integrazione europea), a sua volta ricompreso nel
Macroaggregato 1.5.2 – Interventi, relativo al Programma 4.7.
[35] Art. 5 della Legge n. 183/1987, Coordinamento
delle politiche riguardanti l'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee
ed adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari.
[36] Si tratta dei capitoli di cui nell'esposizione della tabella C del disegno di legge finanziaria.
[37] Afferente al Centro di responsabilità n. 3 (Dipartimento del Tesoro), a sua volta ricompreso nel Macroaggregato 3.2.7 – Altre spese in conto capitale, relativo al Programma 4.11 (Politica economica e finanziaria in ambito internazionale).
[38] Questi ultimi recano stanziamenti a favore di vari organismi internazionali.
[39] Dati preliminari.
[40] Dati preliminari.