Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Bonifica dei poligoni militari di tiro
Riferimenti:
AC N. 5534-DUODECIES/XVI     
Serie: Progetti di legge    Numero: 732
Data: 26/11/2012
Descrittori:
POLIGONI DI TIRO     
Organi della Camera: IV-Difesa

 

26 novembre 2012

 

n. 732/0

Bonifica dei poligoni militari di tiro

A.C. 5534-duodecies

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

 

Numero del progetto di legge

A.C. 5534-duodecies

Titolo

Autorizzazione di spesa per la bonifica dei poligoni militari di tiro

Iniziativa

Governativa

Iter al Senato

no

Numero di articoli

1

Date:

 

presentazione alla Camera

16 ottobre 2012

assegnazione

23 ottobre 2012

Commissione competente

IV (Difesa)

Sede

Referente

Pareri previsti

I Affari Costituzionali, V Bilancio, VIII Ambiente

 

 


Contenuto

La proposta di legge in esame trae origine dallo stralcio del comma 19 dell’articolo 8 del disegno di legge A.C. 5534[1] (legge di stabilità 2013), disposto dal Presidente della Camera e comunicato all’Assemblea nel corso della seduta dello scorso 16 ottobre 2012.

 

Tale disposizione (articolo 8, comma 19, A.C. 5534), di contenuto identico alla proposta di legge in esame, al fine di realizzare la bonifica dei poligoni militari di tiro, autorizzava la spesa complessiva di 75 milioni di euro nel triennio 2013-2015 (25 milioni annui). Al relativo onere si provvedeva mediante corrispondente riduzione delle dotazioni finanziarie relative alle spese rimodulabili di conto capitale, riferite al Ministero della difesa.

 

La disposizione in esame dava seguito a quanto previsto nella relazione intermedia sulla situazione dei poligoni di tiro unanimemente approvata il 30 maggio 2012 dalla Commissione monocamerale d'inchiesta sull'uranio impoverito[2], nelle cui conclusioni si impegnava il Governo ad inserire, nel disegno di legge di stabilità per il 2013, un congruo ed adeguato finanziamento pluriennale dedicato alle opere di bonifica dei poligoni militari.

 

Al riguardo, si ricorda che in data 7 novembre 2012, il Ministro della Difesa, Ammiraglio Giampaolo Di Paola, in risposta all’interrogazione Cicu n. 3-02589 rilevava che “ (…) il Governo aveva onorato l'impegno assunto in relazione agli esiti del lavoro della Commissione parlamentare. Questo impegno che il Governo aveva onorato inserendo la posta di 25 milioni per tre anni nella legge di stabilità è stato eliminato dalla Commissione bilancio. Nonostante questo il Governo, e la Difesa in particolare, dimostrando attenzione e sensibilità alla tematica delle bonifiche dei poligoni, ha deciso di stanziare sul bilancio della Difesa 25 milioni per tre anni, e quindi lo stesso impegno assunto in legge di stabilità, per intraprendere l'attività di bonifica dei poligoni. In merito alle attività e ai siti in cui in via prioritaria stanziare queste risorse, in via prioritaria e inizialmente esse saranno stanziate per il risanamento e la bonifica del poligono di Salto di Quirra dove - è ben noto - c'è un'attività di indagine da parte dell'autorità giudiziaria di Lanusei. Quindi, sono già state iniziate le azioni propedeutiche alla attuazione dell'attività di bonifiche; attraverso l'attività di caratterizzazione delle aree è stata bandita una gara che verrà chiusa entro novembre, già prefinanziata con fondi della Difesa, e quindi noi pensiamo di iniziare le bonifiche all'inizio del 2013, a partire dal poligono di Salto di Quirra".

 

Dal punto di vista normativo si ricorda che ai sensi dell’articolo 359 del D.Lgs. n. 66 del 2010 (codice dell’ordinamento militare), che a sua volta richiama il comma 5-bis dell’articolo 184 del D.Lgs. n. 152 del 2006 (c.d. codice ambientale), i sistemi d’arma, i mezzi, i materiali e le infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale, individuati con decreto del Ministero della difesa, nonché la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti ove sono immagazzinati i citati materiali, sono disciplinati dalla parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 con procedure speciali da definirsi con decreto del Ministro della difesa, di concerto con i Ministri dell’ambiente della salute.

A sua volta il comma 5-bis dell’art. 184 del D.Lgs. 152/2006 ha demandato ad apposito decreto interministeriale sia l’individuazione dei “sistemi d'arma, i mezzi, i materiali e le infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare ed alla sicurezza nazionale”, sia la disciplina delle procedure da seguire per “la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti ove vengono immagazzinati i citati materiali”.

In attuazione di tale disposizione sono stati emanati due diversi decreti interministeriali, in data 6 marzo 2008 (di individuazione dei sistemi d'arma, dei mezzi, dei materiali e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale) e 22 ottobre 2009 (di disciplina delle procedure per la gestione dei materiali e dei rifiuti e la bonifica dei siti e delle infrastrutture direttamente destinati alla difesa militare e alla sicurezza nazionale).

Il comma 5-bis è stato inoltre recentemente novellato dall’art. 35, comma 2, del D.L. 83/2012, che ha demandato, ad apposito decreto interministeriale (adottato di concerto dai Ministri della difesa, dell'ambiente e della salute), la determinazione dei criteri di individuazione delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) di cui all'Allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 (vale a dire delle soglie da tenere in considerazione nel processo di bonifica), applicabili ai siti appartenenti al Demanio Militare e alle aree ad uso esclusivo alle Forze Armate, tenuto conto delle attività effettivamente condotte nei siti stessi o nelle diverse porzioni di essi.

 

 

Relazione intermedia sulla situazione dei poligoni di tiro: Conclusioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito

 

Nel corso della seduta della Commissione monocamerale d’inchiesta sull’uranio impoverito del 30 maggio 2012, è stata unanimemente approvata una relazione intermedia riguardante la situazione dei poligoni militari di tiro.

 

Nel citato documento, nella parte relativa alle considerazioni conclusive, si legge:

“In sintesi, la Commissione formula le seguenti proposte ed indicazioni:

 

Ø      per quanto riguarda l’area di Salto di Quirra:

 

1)         procedere al definitivo divieto di tutte le attività suscettibili di produrre grave pregiudizio alla salute e all’ambiente;

 

2)         avviare, senza alcun ulteriore indugio, l’opera di bonifica radicale, coerentemente con le indicazioni sulla criticità della condizione ambientale delle zone individuate dai progetti di caratterizzazione condotti e dall’indagine della Procura della Repubblica di Lanusei;

 

3)         concludere in tempi brevi l’indagine epidemiologica ad hoc e al tempo stesso intraprendere le iniziative necessarie per il conseguimento della certificazione ISO 14001 del PISQ e l’attivazione del sistema informativo ambientale finalizzato al monitoraggio delle condizioni ambientali del territorio anche accessibili in tempo reale agli organi istituzionali di controllo;

 

4)         riqualificare l’intera area attualmente soggetta a servitu` militare, pervenendo anche ad un suo ridimensionamento e destinando le aree non piu` soggette a vincolo ad usi civili o di tipo duale, con particolare riferimento allo sviluppo di attivita` attinenti alla protezione civile, alla ricerca scientifica e tecnologica in settori innovativi, ivi compresa l’elettronica, alla sperimentazione di aerei UAV, alla ricerca per il miglioramento delle condizioni di sicurezza dei militari impegnati nelle missioni internazionali, alla tutela delle iniziative imprenditoriali e delle competenze tecniche e professionali sviluppate nei territori interessati.

 

Ø      per quanto riguarda più in generale il sistema dei poligoni di tiro:

 

1)         ripensare il ruolo e la funzione strategica di un sistema progettato ed attuato oltre cinquant’anni fa, in un contesto geopolitico del tutto diverso da quello attuale, e, alla luce della generale esigenza di snellimento e razionalizzazione degli apparati pubblici, procedere al ridimensionamento delle servitù militari in Sardegna, anche mediante la progressiva riduzione dei poligoni di Capo Frasca e di Capo Teulada e la concentrazione di tutte le attività sostenibili nel poligono interforze di Salto di Quirra, secondo le modalità sopra indicate;

 

2)         individuare, nell’ambito dello Stato Maggiore della Difesa ed eventualmente degli Stati Maggiori di Arma, le funzioni preposte alla programmazione, al coordinamento ed all’attuazione delle bonifiche dei poligoni di tiro, in tutta Italia, procedendo ad una ricognizione a carattere nazionale sulla situazione ambientale delle aree dove sono insediate tali installazioni, anche utilizzando il modello offerto dal progetto di caratterizzazione ambientale di Salto di Quirra;

 

3)         potenziare, soprattutto con riferimento ai poligoni, le funzioni centrali di indirizzo, coordinamento e programmazione presso l’amministrazione della Difesa rivolte a rafforzare le attività finalizzate a realizzare una completa ed aggiornata valutazione dei rischi e a rendere più efficienti i servizi di prevenzione e protezione, eventualmente attraverso la formulazione da parte del Ministero della difesa, di un piano nazionale di intervento;

 

4)         assicurare, anche attraverso il coordinamento con le altre amministrazioni, con le regioni e con gli enti locali, il pieno mantenimento dei livelli occupazionali presenti nelle aree e nelle zone limitrofe ai poligoni interessati a forme di riconversione o di ristrutturazione;

 

5)         impegnare il Governo all’inserimento, a partire dalla prossima legge di stabilità 2013, di un congruo ed adeguato finanziamento pluriennale dedicato alle opere di bonifica dei poligoni militari.

 

Sull’attuazione delle predette indicazioni, in data 7 novembre 2012, il Governo ha trasmesso alle Camera la prima Relazione semestrale.

 

Relazioni allegate

La proposta di legge A.C. 5534 – duodecies, originando dal richiamato stralcio, non reca alcuna relazione illustrativa che è, invece, allegata all’originario disegno di legge.

 

Necessità dell’intervento con legge

L’intervento con legge è reso necessario in considerazione dello stanziamento disposto dalla proposta di legge in esame che grava sulle dotazioni finanziarie relative alle spese rimodulabili di conto capitale, riferite al Ministero della difesa.

 

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il provvedimento in esame reca una autorizzazione di spesa finalizzata alla bonifica dei poligoni militari di tiro. La base giuridica del provvedimento appare pertanto riconducibile alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’art. 117, secondo comma lettere d) ed s) che attribuiscono, tra l’altro, allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di difesa, Forze armate e tutela dell’ambiente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Difesa

( 066760-4172 – *st_difesa@camera.it

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File: DI0593_0.doc



[1] Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013).

[2] Istituita con deliberazione del Senato del 16 marzo 2010.