Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento difesa | ||
Titolo: | Bilancio e Finanziaria 2009 - A.C. 1714 e A.C. 1713 - Commissione Difesa - | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 59 Progressivo: 4 | ||
Data: | 08/10/2008 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | IV-Difesa |
Camera dei deputati
XVI LEGISLATURA
SERVIZIO STUDI
Progetti di legge
Bilancio e Finanziaria 2009
A.C. 1714 e A.C. 1713
Commissione Difesa
n. 59/4
8 ottobre 2008
Dipartimento difesa
SIWEB
I
dossier del Servizio studi sono destinati alle esigenze di documentazione
interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari.
File: DI0036.doc
I N D I C E
LO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELLA DIFESA PER
IL 2009
Bilancio
di previsione 2009: gli stanziamenti per il settore della Difesa
§ Missioni
e programmi della Difesa
§ La
ripartizione dello stato di previsione del Ministero della Difesa
LE DISPOSIZIONI RIGUARDANTI IL SETTORE DELLA DIFESA
NEL DISEGNO DI LEGGE FINANZIARIA PER IL 2009
§ Articolo
2, commi 27-31 (Rinnovi contrattuali
personale delle pubbliche amministrazioni)
§ Articolo
2, comma 32 (Trattamento accessorio dei
dipendenti P.A.)
§ Articolo
3, comma 1 (Fondi speciali – Tabelle A e
B)
§ Articolo
3, comma 2 (Dotazioni di bilancio relative a leggi di spesa permanente - Tabella C)
§ Articolo
3, comma 3 (Rifinanziamento di spese di
conto capitale – Tabella D)
§ Articolo
3, commi 5-6 (Modulazione delle leggi
pluriennali di spesa – Tabella F)
LA MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA 2009
Parte I – Gli obiettivi di finanza pubblica
1. Le
previsioni macroeconomiche
2. Il
quadro di finanza pubblica 2008-2013
Parte II – La manovra di finanza pubblica
1.
L’articolazione della manovra
§ 2.1
Il decreto legge n. 112 del 2008
§ 2.2
Il disegno di legge finanziaria per il 2009
Parte III – Il disegno di legge di bilancio per il
2009
1. Il
disegno di legge di bilancio a legislazione vigente 2009
§ 1.1
Novità in tema di formazione del bilancio a legislazione vigente per il 2009
§ 1.2
Il quadro generale riassuntivo
§ 1.3
Le variazioni rispetto alle previsioni 2008
§ 1.4
Analisi delle spese finali per Missioni
§ 1.5
Il quadro pluriennale a legislazione vigente
3.
L’evoluzione della spesa nel bilancio dello Stato Tavole allegate
Documentazione
§ Stralcio della Nota aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l’anno 2009
1. La
disciplina contabile: il bilancio dello Stato
2. La
disciplina contabile: la legge finanziaria
La tabella
11 allegata al disegno di legge di bilancio per l’esercizio finanziario 2009 (A.C.
1714), reca gli stanziamenti dello stato di previsione del Ministero della
difesa.
Le previsioni di spesa per il prossimo esercizio finanziario sono
le seguenti:
Ø
previsioni di competenza per complessivi 20.294,3
milioni di euro, pari al 3,8% circa delle spese finali
dello Stato (nel 2008 era pari al 4%);
Ø
autorizzazioni di cassa pari a 20.299 milioni di euro.
Rispetto al bilancio previsionale 2008 che recava stanziamenti pari
a 21.132,4 milioni di euro, le disponibilità del bilancio di competenza per il
2009 presentano attualmente un decremento di 838,1 milioni di euro, pari al 4% in termini monetari[1].
Si segnala che sugli stanziamenti esposti
nel bilancio a legislazione vigente del Ministero della difesa, gravano gli
effetti prodotti dai seguenti provvedimenti legislativi di riduzione della
spesa pubblica:
Ø
Il comma 507 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), dispone che sia accantonata e resa indisponibile, in
maniera lineare (cioè proporzionale), una quota pari a 4.572 milioni di
euro per il
Ø
Il D.L. 27 maggio 2008, n. 93,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126, recante
disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, ha
previsto una riduzione delle
autorizzazioni di spesa per la difesa pari a 10 milioni di euro (Fondo
bonifiche aree militari).
Ø
Il D.L. 25 giugno 2008, n. 112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria, ha disposto, al comma 1 dell’articolo 60, una riduzione delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente, delle missioni di spesa del bilancio di
ciascun Ministero, per il triennio 2009–2011, secondo gli importi fissati da un
apposito elenco, che specifica altresì la componente relativa alle spese
predeterminate per legge.
Con riferimento al bilancio del Ministero della difesa, le disposizioni sopracitate operano complessivamente un “taglio” di 503,7 milioni di euro per il
2009, di 478,1 milioni di euro per il 2010 e di 834,5 milioni di euro per
il 2011.
Il comma 3 del medesimo articolo prevede inoltre, in
via sperimentale e limitatamente
all’esercizio finanziario 2009, la possibilità di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazione delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di
spesa tra i relativi programmi, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria, in annualità e a
pagamento differito. Possono pertanto essere oggetto di rimodulazione le spese
del bilancio 2009 predeterminate per legge.
La rimodulazione
tra spese di funzionamento e spese
per interventi è consentita nel
limite massimo del 10 per cento
delle risorse stanziate per gli interventi stessi. Rimane precluso – in quanto intervento
dequalificativo della spesa - l’utilizzo degli stanziamenti in conto
capitale per finanziare spese correnti.
Il comma 12 dell’articolo 60 riduce infine di 183 milioni
di euro l’autorizzazione di spesa per l’anno 2009, relativa al fondo, istituito nell’ambito dello
stato di previsione del Ministero della difesa, destinato al finanziamento
degli interventi a sostegno dell'economia nel settore dell'industria nazionale ad elevato contenuto tecnologico.
Al
riguardo, si osserva che
Si
ricorda, altresì, che il Consiglio supremo della difesa, presieduto dal Capo
dello Stato, nella riunione del 2 ottobre
Con riferimento al PIL previsionale per l’anno 2009 che il
Documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2011 indica in 1.640,24 miliardi di euro, si rileva che
l’incidenza degli stanziamenti complessivi per
Analizzando
gli stanziamenti dello Stato di previsione del Ministero della difesa, distinti
in spese di parte corrente (ovvero quelle
destinate alla produzione e al funzionamento dei servizi statali e alla
redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi) e spese in conto capitale (ossia per investimenti),
il complessivo ammontare delle previsioni di competenza (20.294,3 milioni di euro) risulta così ripartito:
Ø
17.474,5
milioni di euro per le spese
di parte corrente, pari all’86,1% delle spese totali del Ministero
(contro il 83,1% del 2007);
Ø
2.819,8
milioni di euro per spese
in conto capitale, pari al 13,9% delle spese totali (contro il 16,9% dell’esercizio
precedente).
Le
spese correnti sono ripartite nei seguenti aggregati: spese di funzionamento,
per un ammontare pari a 16.037,1 milioni di
euro (con un incremento di 376,5
milioni di euro rispetto al 2008); spese per interventi,
pari a 243 milioni di euro (- 59,2 milioni di euro rispetto
all’esercizio precedente); oneri comuni, per un importo
di 1.194,4 milioni di euro (con un decremento di 395,4 milioni).
La consistenza dei residui presunti del Ministero della difesa al 1° gennaio 2009 è stata valutata in 3.311 milioni di euro di cui 1.677,7 per la parte corrente e 1.633,3 milioni di euro in conto capitale. Rispetto al volume dei residui al 1° gennaio 2008, quale risulta dal rendiconto generale delle Stato per il 2008, la consistenza dei residui risulta in modesta diminuzione (- 168 milioni di euro).
La massa spendibile, risultante dalla somma di competenza e residui, è quindi pari a 23.605,3 milioni di euro.
Considerando
che le autorizzazioni di cassa ammontano a 20.299 milioni di euro,
ne deriva che il coefficiente di realizzazione, risultante dal rapporto tra le autorizzazioni di cassa e la
massa spendibile, è pertanto pari al 86%
(nell’esercizio 2008 era pari al 95,4% e nell’esercizio 2007 al 89,4%).
Con
riferimento ad altri stanziamenti che interessano il settore della Difesa,
presenti in stati di previsione diversi dalla tabella 12 relativa al Ministero,
si segnalano:
nello
stato di previsione del Ministero
dell’Economia e delle Finanze:
Ø uno stanziamento di 1.000 milioni di euro
relativo al Fondo di riserva per le
spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace (capitolo 3004), nell’ambito della
missione Difesa e sicurezza del
territorio, all’interno del programma Missioni
militari di pace[3].
Ø Una quota dello stanziamento di 479,8 milioni di euro (210,2
milioni in meno rispetto a quanto previsto per il 2008) destinato al Fondo da ripartire per le spese di
organizzazione e di funzionamento nonché per
le spese riservate, da assegnare al CESIS, al SISMI e al SISDE (ora DIS, AISE e AISI). Lo stanziamento
(capitolo 5107) rientra nella
missione Fondi da ripartire,
all’interno del programma Fondi da assegnare.
Il finanziamento sarà ripartito, con
variazioni che saranno registrate nel disegno di legge di assestamento 2009, tra i capitoli 5105 e 5106 dello stesso Ministero dell’Economia, a
favore del CESIS (ora DIS), i capitoli 1121 e 1122 del Ministero dell'interno destinati al SISDE (ora AISE) ed i capitoli 1050 e 1051 del Ministero della
difesa per il funzionamento Servizio
per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI – ora AISI).
Il disegno di
legge di assestamento 2008 (approvato dalla Camera ed attualmente all’esame del
Senato) ha destinato ai capitoli di pertinenza del Ministero della difesa 143,1 milioni di euro.
nello stato
di previsione del Ministero dello sviluppo economico:
Ø uno stanziamento di
379,6 milioni (51,7 milioni in
meno rispetto al 2008) per il Fondo per gli interventi agevolativi alle
imprese (capitolo 7420). Si tratta del Fondo unico confluito, ai sensi della
finanziaria per il 2007 nel Fondo
per la competitività e lo sviluppo. L’ultimo decreto di ripartizione, trasmesso dal Ministro dello sviluppo
economico alle Commissioni parlamentari di merito per l’espressione del parere,
destinava l’intero importo per il 2007 e per il 2008 ad Interventi per
l’aeronautica e per l’industria aerospazionale e duale – legge n. 808/1985 e
relativi rifinanziamenti - e art. 1, lettere a) e b) e articolo 2 della legge
n. 140/1999 recante norme in materia di
attività produttive. Per l’esercizio finanziario 2009 non si dispone
attualmente di elementi circa la eventuale ripartizione,
Ø uno stanziamento di 1.359,7 milioni di euro (95 milioni in più rispetto al 2008)
destinato ad Interventi agevolativi per il settore aeronautico (capitolo 7421).
Ø uno stanziamento di 180 milioni di euro (24 milioni in più rispetto al precedente
esercizio finanziario) destinato ad Interventi
per lo sviluppo e l’acquisizione delle
unità navali della classe FREMM (fregata europea multimissione) (capitolo 7485).
I tre capitoli sono collocati, nell’ambito della missione Competitività e sviluppo delle imprese, all’interno del Programma Incentivazione per lo sviluppo
industriale.
A seguito della nuova classificazione del bilancio dello Stato, al Ministero della Difesa sono assegnate quattro missioni che si articolano complessivamente in dodici programmi.[4].
Le
unità previsionali di base (Macroaggregati),
ove si colloca la decisione parlamentare, sono 25, di cui 15 di parte corrente
e
Al riguardo, si
ricorda che a partire dall’esercizio 2008, ai fini della predisposizione del
bilancio di previsione, si è proceduto, ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del
Bilancio dello Stato, volta a chiarire meglio la relazione fra l’insieme
complessivo delle risorse disponibili e le specifiche finalità pubbliche perseguite.
La
riclassificazione del bilancio ha comportato il passaggio da uno schema basato sulle Amministrazioni
e le sottostanti unità organizzative (Centri di responsabilità che gestiscono
le risorse), ad una struttura che pone
al centro le funzioni da svolgere, individuando le grandi finalità
perseguite nel lungo periodo con la spesa pubblica (le Missioni), e come esse si realizzano concretamente attraverso uno o
più Programmi di spesa in modo da
consentire una chiara identificazione
delle “azioni” svolte attraverso l’utilizzo delle risorse pubbliche. Fino
al 2007 il Bilancio è stato infatti strutturato sulla base dell’organizzazione
delle Amministrazioni (chi gestisce le
risorse) e non anche sulle funzioni (cosa
viene realizzato con le risorse disponibili).
Le Missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la
spesa pubblica. Sono quindi una rappresentazione politico-istituzionale del
Bilancio, volta a rendere più trasparenti i grandi aggregati di spesa e a
meglio comunicare le direttrici principali dell’azione amministrativa delle
singole Amministrazioni.
Ogni Missione si
realizza concretamente attraverso uno o
più Programmi, che rappresentano “aggregati
omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, per perseguire obiettivi ben definiti
nell’ambito delle finalità istituzionali, riconosciute al Dicastero competente”.
Ciascun
Programma si estrinseca in un insieme di sottostanti "attività" che
ogni Amministrazione pone in essere per il raggiungimento delle proprie
finalità.
I Programmi sono
pertanto frazionati in Macroaggregati,
i quali evidenziano le diverse tipologie
di spesa attribuite a ciascun Programma e costituiscono le unità fondamentali di voto
nell’esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio, corrispondenti
alle voci dell’attuale terzo livello
delle unità previsionali di base, previsto dall’articolo 1, comma 4, del
decreto legislativo n. 279/1997.
I Macroaggregati
evidenziano le risorse attribuite e gestite dal Centro di responsabilità, che sono peraltro esposti a fini meramente conoscitivi, poiché, come
precisato, l’unità elementare di voto è quella dei Macroaggregati.
Le 4 missioni del Ministero della Difesa sono denominate:
Missione
(i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
5 Difesa e sicurezza del territorio |
18.021,9 |
18.244,3
|
La
missione è articolata in otto programmi:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
1 Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e
la sicurezza |
5.293,1 |
5.491,5 |
2 Approntamento e impiego delle forze terrestri |
4.063,5 |
4.185,1 |
3 Approntamento e impiego delle forze navali |
1.573,0 |
1.594,9 |
4 Approntamento e impiego delle forze aeree |
2.233,2 |
2.318,3 |
Questi quattro programmi comprendono
il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza
operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
5 Funzioni non direttamente collegate ai compiti di
difesa militare |
379,6 |
464,5 |
Si tratta di attività esterne,
regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di Difesa
militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali,
ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore
dell'Aviazione civile, metereologia, trasporto aereo civile di Stato e per il
soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità
civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni
provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza
al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai
familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti
amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura
militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ispedife.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
6 Pianificazione generale delle Forze Armate e
approvvigionamenti militari |
4.479,4 |
4.190,0 |
Si tratta delle attività dello Stato
Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in
coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del
Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo
impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia
di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della
Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai
materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma
per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno
agli organismi internazionali in materia di politica militare.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
7 Sicurezza militare |
0,0[5] |
0,0 |
Collocazione di poste finanziarie
relative ad organismi di informazione e sicurezza militare.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
8 Missioni militari di pace |
0,0[6] |
0,0 |
Finanziamenti per
missioni militari di pace.
Missione
(i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
17 Ricerca e innovazione |
59,0 |
51,6
|
Nell’ambito
della missione è individuato un unico
programma:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
11 Ricerca tecnologica nel settore della difesa |
59,0 |
51,6 |
Attività connesse
con l'impiego dello specifico Fondo per la ricerca.
Missione
(i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
32 Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche |
77,0 |
73,1 |
Della
missione fanno parte due programmi:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
2 Indirizzo politico |
19,7 |
22,3 |
Il Programma in esame attiene alla programmazione
e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e
diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle
politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta
collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed
emanazione degli atti di indirizzo.
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
3 Servizi e affari generali per le Amministrazioni di
competenza |
57,3 |
50,8 |
Si tratta dello svolgimento
di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il
funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della
contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).
Missione
(i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
33 Fondi da ripartire |
2.974,5 |
1.925,2 |
Nell’ambito
della missione è individuato un unico
programma:
Programma (i valori sono espressi in milioni di euro) |
2008 |
2009 |
1 Fondi da assegnare |
2.974,5 |
1.925,2 |
Si tratta delle risorse da assegnare
in ambito PA - Fondo consumi intermedi e Fondi da ripartire nell'ambito dell’Amministrazione.
Gli effetti del
D.L. 112/2008 con riferimento al bilancio per missioni
Per effetto dell’articolo 60, comma 1, del citato D.L.
112/2008, sul bilancio del Ministero della difesa vengono operate le seguenti
riduzioni finanziarie per il triennio 2009-2011:
Ministero della difesa |
2009 |
2010 |
2011 |
|||
(gli importi sono espressi in migliaia di euro) Missione |
RIDUZIONI |
di cui predeterminate per
legge |
RIDUZIONI |
di cui predeterminate per
legge |
RIDUZIONI |
di cui predeterminate per
legge |
Difesa
e sicurezza del territorio |
261.214 |
18.929 |
313.258 |
20.205 |
548.631 |
34.602 |
Ricerca
e innova-zione |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Servizi
istituzionali e generali delle am-ministrazioni pubbli-che |
2.471 |
0 |
2.936 |
0 |
5.089 |
0 |
Fondi da ripartire |
240.050 |
139.068 |
161.905 |
38.807 |
280.787 |
67.150 |
Totale
|
503.735 |
157.998 |
478.099 |
59.013 |
834.508 |
101.752 |
L’allegato 2 allo Stato di previsione del Ministero
della difesa, contenuto nel disegno di legge di bilancio (A.C. 1714) reca il
prospetto delle rimodulazioni operate ai sensi dell’articolo 60, comma 3, del
D.L. 112/2008, di cui dà sinteticamente conto la seguente tabella. Gli importi
sono stati redistribuiti nell’ambito della stessa missione, anche se il prospetto non specifica la destinazione
delle somme.
(gli importi sono espressi in migliaia di euro) |
Anno |
Rimodulazioni ex art. 60, comma 3, D.L.
112/2008 |
|
Missione Difesa e sicurezza del territorio |
2009 2010 2011 |
-
51.613,7 -
51.672,7 -
51.672,7 |
|
Programma: Funzioni non direttamente
collegate ai compiti di difesa militare |
2009 2010 2011 |
|
32,0 - 3,0 - 2,0 |
Programma: Pianificazione generale delle
Forze Armate e approvvigionamenti militari |
2009 2010 2011 |
- 51.645,7 - 51.669,7 - 51.670,7 |
|
Missione Fondi da ripartire |
2009 2010 2011 |
-- -- 9.946,2 |
|
Programma:
Fondi da assegnare |
2009 2010 2011 |
|
9.946,2 -- -- |
Totale
|
2009 2010 2011 |
-
51.613,7 -
51.672,7 -
41.726,5 |
|
Il bilancio della Difesa comprende oltre alle spese connesse all’attività propria delle Forze armate (funzione Difesa), anche le spese per l’Arma dei carabinieri (funzione Sicurezza pubblica), quelle per la corresponsione degli emolumenti al personale militare in ausiliaria (Trattamento di ausiliaria – ex Pensioni provvisorie), e altre tipologie di spesa assegnate al ministero, ma non direttamente riconducibili ai suoi compiti istituzionali (Funzioni esterne).
Seguendo l’articolazione proposta dalla Nota preliminare allo stato
di previsione per
Funzione |
Previsioni
2008 |
Previsioni
2009 |
Variazioni
2008/2009 |
|
|
(milioni di euro) |
% |
||
Funzione
Difesa (Forze Armate) |
15.408,3 |
14.339,5 |
- 1.068,8 |
-
6,94 |
Sicurezza
pubblica (Arma dei carabinieri) |
5.381,1 |
5.529,2 |
148,1 |
2,75 |
Funzioni
esterne (non direttamente collegate ai compiti istituzionali
della Difesa) |
112,2 |
116,4 |
4,2 |
3,79 |
Trattamento
di ausiliaria (trattamento di quiescenza provvisorio) |
230,8 |
309,2 |
78,4 |
33,97 |
Totale |
21.132,4 |
20.294,3 |
-
838,1 |
- 3,97 |
Le
spese per
(- 1.068,8 milioni rispetto alle
previsioni di bilancio 2008).
Il rapporto
Funzione Difesa/PIL, è stimato per lo stesso esercizio finanziario
intorno allo 0,874%, con una modesta
riduzione rispetto al 2008, quando è stato pari allo 0,966%.
La
quota di spesa destinata alla Funzione Difesa rispetto al bilancio previsionale
della tabella relativa al Ministero corrisponde, nel 2009, al 70,66%, contro il
72,91% dell’esercizio precedente.
Le
spese per
Le
spese per le il Trattamento di ausiliaria (ex Pensioni provvisorie), subiscono
un consistente incremento, (34%) permanendo ancora a carico del Ministero della
difesa il trattamento economico del personale in ausiliaria, in attesa del
passaggio a carico dell’INPDAP del trattamento definitivo di pensione.
Le spese per le Funzioni esterne evidenziano un modesto incremento rispetto agli stanziamenti rispetto all’esercizio precedente (+ 3,8%).
a) Spese per la funzione Difesa
Per quanto concerne più in dettaglio le spese per la funzione
Difesa previste per il 2009, va in primo luogo ricordato che ad essa fanno
riferimento le risorse destinate all’assolvimento dei compiti militari
specifici dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, nonché della
componente interforze e della struttura amministrativa e tecnico industriale
del Ministero.
Per le
previsioni di spesa nei singoli settori la citata Nota governativa prospetta la
seguente situazione:
|
Pr evisioni
2008 |
Previsioni
2009 |
Variazioni
2008/2009 |
|
|
(milioni di euro) |
% |
||
Personale |
9.110,1 |
9.566,3 |
456,1 |
3,3 |
Esercizio |
2.663,2 |
1.887,9 |
- 775,3 |
-
29,1 |
Investimento |
3.635,0 |
2.885,3 |
- 749,7 |
-
20,6 |
Totale |
15.408,3 |
14.339,5 |
- 1.068,8 |
6,94 |
Per quanto riguarda la ripartizione percentuale degli stanziamenti
relativi alla Funzione Difesa, tra le spese relative al Personale e la somma
dell’insieme di quelle di Esercizio e Investimento, essa viene ricostruita
dalla tabella seguente, che illustra il rapporto negli ultimi esercizi
finanziari.
|
Personale |
Esercizio/
Investimento |
Esercizio |
Investimento |
2002 |
48,1 |
51,9 |
26,3 |
25,6 |
2003 |
50,9 |
49,1 |
24,8 |
24,3 |
2004 |
53,3 |
46,7 |
24,1 |
22,6 |
2005 |
58,9 |
41,1 |
22,1 |
19,0 |
2006 |
72,3 |
27,7 |
15,2 |
12,5 |
2007 |
61,0 |
39,0 |
16.3 |
22,7 |
2008 |
59,1 |
40,9 |
17,3 |
23,6 |
2009 |
66,7 |
33,3 |
13,2 |
20,1 |
Si
analizza, di seguito, la composizione delle singole aggregazioni di spesa:
Ø
spese per
il personale militare e civile, pari a circa 9.566,3 milioni di euro,
con un incremento complessivo rispetto al bilancio previsionale 2008 di circa 456,1 milioni di euro (+3,3%). L’incremento è dovuto, tra l’altro, agli
effetti del rinnovo contrattuale 2006-2007, all’adeguamento ISTAT del
trattamento del economico del personale “dirigente”, all’adeguamento di alcune
indennità.
Sul settore del personale
gravano gli effetti del già citato D.L.
n. 112/2008 che, all’articolo 65, comma
Il comma
570 dell’articolo 1 della legge n. 296/2006 (finanziaria 2007) aveva
ridotto gli oneri previsti dalle sopracitate tabelle, nella misura del 15%, a
decorrere dall’esercizio finanziario 2007.
Il comma
71 dell’articolo 2, della legge n. 244/2007 (finanziaria 2008), ha provveduto ad incrementare gli stanziamenti destinati alla professionalizzazione
delle Forze armate di un importo pari a 30
milioni di euro a decorrere dall’esercizio finanziario 2008.
Per l’esercizio finanziario 2009 tali
disposizioni producono una riduzione di
148,6 milioni di euro, per effetto degli interventi di seguito evidenziati:
Stanziamento originario |
Riduzione 15% L.F. 2007 |
Incremento L.F. 2008 |
Totale |
Riduzione 7% D.L. 112/2008 |
Totale 2009 |
842,73 |
- 126,4 |
+ 30,00 |
746,33 |
- 52,24 |
694,09 |
Il comma 3
dell’articolo 65 del D.L. 112, stabilisce inoltre che, a decorrere dall’anno 2010, le economie di spesa annue, per gli
oneri di cui sopra, non debbano essere
inferiori a 304 milioni di euro. A questa riduzione si devono aggiungere i circa 100 milioni di euro derivanti
dalla differenza tra la riduzione di circa 130 milioni prodotta dalla finanziaria 2007 e l’incremento di 30
derivante dalla finanziaria 2008. Il “taglio” complessivo può quindi
quantificarsi in oltre 400 milioni di
euro.
La nota preliminare, alla luce delle
prospettate risorse destinate alla professionalizzazione delle Forze armate, a
partire dal 2009, ipotizza, a fronte della previsione del modello professionale
a 190.000 unità, la seguente consistenza del personale militare:
Anno |
Totale unità |
di cui volontari di truppa |
2008 |
182.000 |
78.000 |
2012 |
141.000 |
45.000 |
Ø
spese di esercizio[7] per
complessivi 1.887,9 milioni di euro, con un marcato
decremento di 775,3 milioni di euro (- 29,1%) rispetto al
bilancio di previsione 2008, destinati alla formazione e all’addestramento,
alla manutenzione e all’efficienza di armi, ai mezzi e alle infrastrutture, al
mantenimento delle scorte e, in generale, alla capacità e alla prontezza
operativa dello strumento militare (compresi gli stabilimenti, gli arsenali,
ecc.).
|
Previsioni 2008 |
Previsioni 2009 |
Variazione 2008/2009 |
|
Esercito |
Esercitazioni |
7.500 |
2.880 |
- 61,6% |
Marina |
Ore di
moto |
45.000 |
29.800 |
- 33,8% |
Aeronautica |
Ore di
volo |
90.000 |
30.000 |
- 66,7% |
I dati evidenziano un
decremento delle attività di mantenimento (- 55% circa) molto superiore
alla diminuzione della spesa ad esse destinate (- 29% circa ).
Ø spese di investimento[8], pari a 2.885,3 milioni di euro, con una riduzione di 749,7 milioni di euro (- 22,1%) rispetto al 2008.
b) Spese per la funzione sicurezza pubblica
Le spese per
Lo stanziamento complessivo è destinato per il 94,6% alle spese
per il personale in servizio
nell'Arma dei carabinieri, pari a 5.231,1 milioni di euro, con un aumento di 258 milioni di euro (+ 5,2%%) rispetto alle previsioni per il 2008.
Alle spese di esercizio è destinato uno stanziamento pari a 269,9 milioni di euro, con un decremento del 28,37% nei confronti
dell’anno precedente.
Le spese di investimento hanno un ammontare inferiore del 35,1% rispetto a quello del 2008 ed assommano globalmente a 6,1 milioni di euro.
c) Spese per le funzioni esterne
Le spese per le Funzioni esterne, ovvero per le attività non strettamente collegate ai compiti istituzionali del dicastero, presentano, rispetto alle previsioni per il 2009, un modesto incremento rispetto a quanto stanziato per l’esercizio finanziario 2008, attestandosi su 116,4 milioni di euro (+3,8% ).
d) Spese per il trattamento di ausiliaria
Le
spese per il trattamento di ausiliaria (ex Pensioni provvisorie), destinate
alla corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza del personale
militare nella posizione di ausiliaria, subiscono un consistente incremento
rispetto al 2008, con uno stanziamento di 309,2
milioni di euro (+ 34%).
Articolo
2, commi 27-31
(Rinnovi contrattuali personale delle
pubbliche amministrazioni)
27. Per il biennio 2008-
28. Per il biennio 2008-2009, le risorse per i miglioramenti economici del rimanente personale statale in regime di diritto pubblico, in aggiunta a quanto previsto dall'articolo 3, comma 144, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sono determinate complessivamente in 680 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009 con specifica destinazione, rispettivamente, di 586 milioni di euro per il personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 195.
29. Le somme di cui ai commi 27 e 28, comprensive degli oneri contributivi e dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, concorrono a costituire l'importo complessivo massimo di cui all'articolo 11, comma 3, lettera h), della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni.
30. Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni
ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, gli oneri derivanti dai
rinnovi contrattuali per il biennio 2008-
31. Agli oneri derivanti dall'attuazione dei commi 27, 28 e 29 si provvede a valere sulle risorse di cui all'articolo 63, comma 10, primo periodo, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
I commi
da
In particolare:
§ si dispongono ulteriori stanziamenti sia per il personale statale “contrattualizzato” sia per il personale statale in regime di diritto pubblico, in aggiunta alle risorse già stanziate, per lo stesso biennio contrattuale, dall’articolo 3, commi 143 e 144, della L. 244/2007 (legge finanziaria per il 2008) (commi 27-29). Al riguardo, la relazione illustrativa afferma che, rispetto alle risorse stanziate dalla legge finanziaria 2008 per l’indennità di vacanza contrattuale, la maggiorazione in esame ha lo scopo di riconoscere, a decorrere dal 2009, incrementi retributivi complessivi pari al 3,2% annuo[9]; non si prevedono, invece, risorse aggiuntive per il 2008;
In proposito, si ricorda che i commi da
In particolare, il comma
Il successivo comma
Il comma 145, inoltre, dispone che le somme di cui ai
commi 143 e 144, stanziate per il riconoscimento degli aumenti retributivi per
il biennio 2008-2009, per il personale delle amministrazioni statali,
contrattualizzato e in regime di diritto pubblico, costituiscono l'ammontare
complessivo massimo destinato a copertura degli oneri contrattuali per ciascuno
degli anni compresi nel bilancio pluriennale – ai sensi dell’articolo 11, comma
3, lettera h), della L. 468/1978 - e precisa che le somme medesime sono da
ritenersi comprensive degli oneri contributivi e dell'IRAP.
§ si conferma che per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, gli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali per il biennio 2008-2009 sono comunque a carico dei rispettivi bilanci (comma 30);
Si ricorda che già il comma 146 dell’articolo 3 della
legge finanziaria per il
Più specificamente, il comma 27 individua lo stanziamento di risorse destinate alla contrattazione
collettiva nazionale per il personale statale “contrattualizzato”.
In particolare, si dispone che lo stanziamento delle risorse destinate, per
il biennio 2008-2009, alla
contrattazione collettiva nazionale relativa al personale contrattualizzato dipendente dalle amministrazioni dello
Stato (comprese le Agenzie fiscali e
In questo
modo si attua quanto disposto dall’articolo 48, comma 1, del D.Lgs. 165/2001,
in base al quale il Ministero dell’economia è chiamato a quantificare, in
coerenza con i parametri previsti dagli strumenti di programmazione e di
bilancio, l'onere derivante dalla contrattazione collettiva nazionale a carico
del bilancio dello Stato con apposita norma da inserire nella legge
finanziaria.
Analogamente,
il successivo comma 28 prevede che lo
stanziamento delle risorse destinate per il biennio 2008-2009 ai miglioramenti stipendiali per il personale statale in regime di diritto pubblico
(di cui all’articolo 3 del D.Lgs. 165/2001), in aggiunta a quelle previste
dall’articolo 3, comma 143, della L. 244/2007, è pari complessivamente a 680 milioni di euro a decorrere dal 2009, con specifica destinazione,
rispettivamente, di 586 milioni di euro
per il personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia di cui al D.Lgs.
12 maggio 1995, n. 195[11].
Si ricorda
che, ai sensi dell’articolo 3 del D.Lgs. 165/2001, sono tuttora in regime di
diritto pubblico e rimangono quindi disciplinati dai rispettivi ordinamenti in
deroga alle norme generali sulla “privatizzazione” e “contrattualizzazione” dei
rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (di cui
all’articolo 2, commi 2 e 3 del medesimo decreto): i magistrati ordinari,
amministrativi e contabili; gli avvocati e procuratori dello Stato; il
personale militare e le Forze di polizia di Stato; il personale della carriera
diplomatica e della carriera prefettizia; i dipendenti degli enti che svolgono
la loro attività nelle materie contemplate dall'articolo 1 del D.Lgs. Capo
provv. dello Stato 691/1947, dalla L. 281/1985 e dalla L. 287/1990, cioè
sostanzialmente nelle materie della vigilanza sul mercato dei valori mobiliari,
della tutela del risparmio e della tutela della concorrenza e del mercato
(quali Banca d’Italia, Consob, Autorità garante della concorrenza e del
mercato); il personale, anche di livello dirigenziale, del Corpo nazionale dei
vigili del fuoco, esclusi il personale volontario; il personale della carriera
dirigenziale penitenziaria; i professori e i ricercatori universitari.
Al
riguardo, la relazione illustrativa che accompagna il provvedimento afferma che,
nell’ambito dello stanziamento delle risorse destinate per il biennio 2008-2009
ai miglioramenti stipendiali per il personale statale in regime di diritto
pubblico, sono indicate specificamente quelle destinate al personale del
comparto sicurezza di cui al D.Lgs. 195/1995, “da attribuire attraverso le
procedure previste dall’articolo 2, comma 1, lettere a) e b) e comma 2 del
medesimo decreto”[12].
La
stessa relazione sottolinea altresì che “restano esclusi i magistrati ordinari,
amministrativi e contabili e gli avvocati e procuratori dello Stato per i quali
il diverso funzionamento del meccanismo di adeguamento automatico, consente
l’inserimento dell’incremento annuale, in fase di previsione, nei capitoli di
bilancio”.
Il comma 29, recando disposizioni
identiche a quelle di cui all’articolo 3, comma 145, della legge finanziaria
per il 2008 (cfr. supra), prevede che
le somme di cui ai precedenti commi 27 e 28, stanziate per il riconoscimento
degli aumenti retributivi per il biennio 2008-2009 per il personale delle
amministrazioni statali, contrattualizzato e in regime di diritto pubblico,
costituiscono l'ammontare complessivo massimo destinato a copertura degli oneri
contrattuali per ciascuno degli anni compresi nel bilancio pluriennale – ai
sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera h), della L. 468/1978 - e precisa che
le somme medesime sono da ritenersi comprensive degli oneri contributivi e
dell'IRAP.
Secondo
quanto riportato nella relazione tecnica, nella seguente tabella si espongono gli
oneri (annui lordi) a carico delle amministrazioni statali derivanti
dall’attribuzione dei benefici economici previsti dai commi 27-29.
(milioni di euro)
Anni |
Personale
contrattualizzato (comma 27) |
Personale
di diritto pubblico |
Totale
personale (commi 27 e 28) |
2009 |
1.560 |
680 |
2.240 |
2010 |
1.560 |
680 |
2.240 |
2011 |
1.560 |
680 |
2.240 |
Il comma 30 reca disposizioni in materia
di risorse per i rinnovi contrattuali del personale dipendente da
amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale. Per tali categorie, il comma
in esame dispone che gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il
biennio 2008-2009 – in aggiunta agli oneri già derivanti dalla disposizione di
cui all’articolo 3, comma 146, della legge finanziaria per il 2008 (cfr. supra) - nonché gli oneri derivanti
dalla corresponsione dei miglioramenti economici ai professori e ai ricercatori
universitari, sono posti a carico dei
rispettivi bilanci ai sensi dell’articolo 48, comma 2, del D.Lgs. 165/2001.
Si ricorda
che l’articolo 48 disciplina il meccanismo di finanziamento della
contrattazione collettiva, individuando le modalità con le quali vengono
determinate le risorse a carico del bilancio pubblico, da destinare al rinnovo,
appunto, dei contratti collettivi nazionali ed integrativi.
Più
specificamente, ai sensi del comma 1, spetta al Ministero dell’economia e delle
finanze quantificare, in coerenza con i parametri previsti dagli strumenti di
programmazione e di bilancio, l'onere derivante dalla contrattazione collettiva
nazionale a carico del bilancio dello Stato con apposita norma da inserire
nella legge finanziaria. Allo stesso modo sono determinati gli eventuali oneri
aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione integrativa
delle amministrazioni dello Stato.
Il successivo
comma 2 prevede che per le altre pubbliche amministrazioni gli oneri derivanti
dalla contrattazione collettiva nazionale siano determinati a carico dei
rispettivi bilanci, in coerenza con i medesimi parametri richiamati dal comma 1.
Lo
stesso comma, inoltre, dispone che, nell’ambito della deliberazione degli atti
di indirizzo per la contrattazione collettiva nazionale di cui all’articolo
47, comma 1, del D.Lgs. 165/2001, la quantificazione delle risorse relative
ai rinnovi contrattuali sarà stabilita dagli specifici comitati di settore
attenendosi ai criteri previsti per il personale delle amministrazioni statali.
A tal fine, i richiamati comitati di settore si avvalgono dei dati disponibili
presso il Ministero dell’economia e delle finanze comunicati dalle rispettive
amministrazioni in sede di rilevazione annuale dei dati concernenti il
personale dipendente.
Secondo
quanto riportato nella relazione tecnica, nella seguente tabella si espongono gli
oneri (annui lordi) a carico delle amministrazioni pubbliche non statali
derivanti dall’attribuzione dei benefici economici previsti dal comma 30.
(milioni di euro)
Anni |
Personale pubblico non statale |
2009 |
1.660 |
2010 |
1.660 |
2011 |
1.660 |
La
stessa relazione tecnica, inoltre, sottolinea che la stima degli oneri derivanti
dai commi 27-30 “è stata effettuata sulla base della consistenza di personale
acquisita con le informazioni del conto annuale 2006 ed ha tenuto conto delle
retribuzioni medie pro-capite aggiornate con i benefici economici derivanti dal
CCNL 2006-
Più
specificamente, per effettuare tale stima la relazione tecnica prende in
considerazione 3.567.977 unità di personale, di cui 2.014.169 nel settore statale
e 1.553.808 nel settore pubblico non statale, considerando una retribuzione
media pari a 31.367 euro per il settore statale e 33.000 euro per il settore
pubblico non statale. La relazione tecnica, inoltre, valuta gli oneri riflessi
a carico delle amministrazioni, rispetto agli oneri retributivi, in una
percentuale aggiuntiva pari al 38,38%[13] per il settore statale e al 37% per il
settore pubblico non statale.
Ai
sensi del successivo comma 31,
infine, agli oneri derivanti dalle
disposizioni di cui ai precedenti commi 27, 28 e 29 – pari complessivamente
a 2.240 milioni di euro dal 2009 - si provvede a valere sulle
risorse di cui all’articolo 63, comma 10, primo periodo, del D.L. 112/2008.
Si ricorda che
tale disposizione prevede l’incremento delle disponibilità del “Fondo per gli
interventi strutturali di politica economica”, istituito dall’articolo 10,
comma 5, del D.L. 282/2004[14] (convertito, con modificazioni, dalla L. 307/2004),
al fine del loro utilizzo per finalità di copertura finanziaria.
In particolare,
il primo periodo del comma 10 fa confluire nel Fondo per gli interventi
strutturali di politica economica apposite risorse (500 milioni di euro per il
2008, di 2.340 milioni di euro per gli anni 2009 e 2010 e di 2.310 milioni di euro
a decorrere dall’anno 2011) da destinare alla copertura finanziaria di due
interventi specifici, indicati direttamente dalla norma:
-
attuazione dell’articolo 78 del medesimo D.L. 112/2008, che prevede la
nomina del Sindaco del comune di Roma a Commissario straordinario del Governo, ai fini della
ricognizione della situazione economico-finanziaria del comune e
dell’attuazione di un piano di rientro dall’indebitamento pregresso del comune.
In particolare, la norma prevede che
-
rinnovi contrattuali e adeguamenti retributivi del personale delle
Amministrazioni statali.
La norma non
chiarisce come vengono ripartite le risorse tra le due finalità sopra
richiamate.
Si
consideri inoltre che la relazione tecnica chiarisce che, per quanto riguarda
le risorse di cui al comma 30, non si determinano ulteriori effetti sui saldi
rispetto a quelli già scontati negli andamenti tendenziali per effetto del D.L.
112/2008.
La
seguente tabella, infine, riporta un riepilogo degli oneri previsti per
l’intero Pubblico Impiego, concernenti il biennio contrattuale 2008-2009[15].
(milioni di
euro)
|
Legge
finanziaria2008 (risorse per IVC 2008-09) |
DDL
finanziaria 2009 (ulteriori risorse dal 2009) |
Risorse
complessive per il 2008-2009 |
||||||
Comparti/Settori |
2008 |
2009 |
2010 |
2009 |
2010 |
2011 |
2008 |
2009 |
2010 e ss. |
Totale Stato |
357 |
584 |
584 |
2.240 |
2.240 |
2.240 |
357 |
2.824 |
2.824 |
Totale settore
non statale |
320 |
587 |
587 |
1.660 |
1.660 |
1.660 |
587 |
2.247 |
2.247 |
Totale pubblico
impiego |
677 |
1.171 |
1.171 |
3.900 |
3.900 |
3.900 |
677 |
5.071 |
5.071 |
Incrementi % (circa) |
0,40 |
0,6 |
0,6 |
2,6 |
2,6 |
2,6 |
0,4 |
3,2 |
3,2 |
Articolo
2, comma 32
(Trattamento accessorio dei dipendenti
P.A.)
Il comma 32 dispone, a decorrere dal 2009, l’obbligo, per le
amministrazioni pubbliche, di corrispondere
il trattamento economico accessorio dei dipendenti in base a specifici
criteri di priorità. In particolare, la disposizione fa riferimento alla qualità, produttività e capacità innovativa
della prestazione lavorativa.
In proposito,
si ricorda che il memorandum d'intesa
su lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, siglato
il 18 gennaio del 2007 tra il precedente Governo e le parti sociali, nel
premettere, l’altro, che la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione e
delle funzioni pubbliche, a livello centrale e locale, dovessero essere
ispirata all'obiettivo di accrescere la produttività del sistema Paese, ha
sottolineato l’esigenza di creare “condizioni di misurabilità, verificabilità e
incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche”, con ciò
valorizzando le professionalità dei lavoratori pubblici e motivando la
dirigenza pubblica.
Lo stesso memorandum, inoltre, ha affermato
l’esigenza di adottare e diffondere “un metodo fondato sulla fissazione di
obiettivi e sulla misurazione dei risultati dell'azione amministrativa”, che
possono e devono costituire la base dell'intero impianto di riorganizzazione
della Pubblica Amministrazione. “La misurazione dei servizi in tutte le
amministrazioni”, continua il memorandum,
“deve divenire lo strumento con cui valutare il conseguimento degli obiettivi
delle azioni amministrative, fissati in termini sia di realizzazioni, sia di
effetti sul benessere dei cittadini. Deve essere la base e il riferimento
oggettivo per la valutazione della dirigenza”.
Il
trattamento economico accessorio nel pubblico impiego risulta essere formato da
una serie di voci legate sia al comparto sia ad ogni singola amministrazione di
appartenenza.
A
puro titolo esemplificativo, per il comparto Ministeri tale trattamento risulta
composto, tra gli altri, dalle seguenti voci principali: indennità di
amministrazione; retribuzione di posizione; retribuzione di risultato; assegno
personale pensionabile; indennità extracontrattuale non finanziata con FUA;
indennità di turno; trattamento accessorio all’estero; compensi per oneri,
rischi e disagi; indennità di funzione per posizione organizzativa; compensi
per produttività; incentivi alla mobilità.
In relazione a ciò, si evidenzia che alcune
delle voci componenti il trattamento economico accessorio in base alla
disciplina vigente, sia legislativa sia di origine pattizia, risultino
difficilmente compatibili con i parametri indicati dalla norma, data la loro
caratteristica di somme riconosciute sulla base di parametri differenti, quali
l’anzianità, specifiche mansioni o tipologie lavorative. Si valuti, quindi,
l’opportunità di individuare precisamente quali siano le voci del trattamento
accessorio da corrispondere sulla base dei parametri indicati dalla norma.
Il
comma in esame stabilisce altresì che ai fini della corresponsione del
trattamento accessorio si possano utilizzare anche le risorse finanziarie
previste dall’articolo 61, comma 17, del D.L. 112/2008.
Il richiamato
comma
Un’ulteriore
quota dello stesso fondo può essere destinata al finanziamento della
contrattazione integrativa, con specifico riferimento alle amministrazioni
interessate dall’articolo 67, comma 5 ovvero di quelle di cui al comma 2 del
medesimo articolo 67. Si tratta in sostanza della amministrazioni interessate
dalla riduzione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa:
amministrazioni dello Stato, agenzie, incluse le agenzie fiscali, enti pubblici
non economici, inclusi gli enti di ricerca e gli enti di cui all’articolo 70,
comma 4, del D.Lgs. 165/2001, e università.
Infine, la norma
prevede che costituisce economia di bilancio quella quota-parte del fondo
eccedente la dotazione di 200 milioni di euro che non venga destinata alle
finalità sopra richiamate entro il 31 dicembre di ogni anno.
La
relazione tecnica afferma che dalle disposizioni di cui al comma in esame non
discendono nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto la
disposizione si limita a definire criteri in ordine all’erogazione del
trattamento economico accessorio nei confronti dei dipendenti delle pubbliche
amministrazioni.
Articolo
3, comma 1
(Fondi speciali – Tabelle A e B)
1. Gli importi da iscrivere nei fondi speciali di cui all'articolo 11-bis della legge 5 agosto 1978, n. 468, introdotto dall'articolo 6 della legge 23 agosto 1988, n. 362, per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che si prevede possano essere approvati nel triennio 2009-2011, restano determinati, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, nelle misure indicate nelle Tabelle A e B allegate alla presente legge, rispettivamente per il fondo speciale destinato alle spese correnti e per il fondo speciale destinato alle spese in conto capitale
L’articolo 3, comma 1 stabilisce l’entità dei fondi speciali. I fondi speciali sono lo strumento
contabile mediante il quale si determinano le disponibilità per la copertura finanziaria dei provvedimenti
legislativi che si prevede possano
essere approvati nel corso degli esercizi finanziari compresi nel bilancio
pluriennale.
La
disciplina di questo istituto è contenuta nell'articolo 11-bis della legge n. 468/1978. Il comma 1 dell'articolo 11-bis stabilisce che la legge finanziaria
deve indicare distintamente per la parte
corrente (Tabella A) e per
quella in conto capitale (Tabella B) le somme destinate alla
copertura dei progetti di legge, ripartiti per ministeri.
In sede di
relazione illustrativa al disegno di legge finanziaria sono indicare le finalizzazioni, vale a dire i
provvedimenti per i quali viene preordinata la copertura. Ulteriori finalizzazioni
possono essere specificate nel corso dell’esame parlamentare, con riferimento
ad emendamenti che incrementano la dotazione dei fondi speciali. In ogni caso
le finalizzazioni non hanno efficacia giuridica vincolante.
Attraverso
i fondi speciali viene quindi delineata la proiezione finanziaria triennale
della futura legislazione di spesa che il Governo intende presentare al
Parlamento.
L’articolo 11-bis, comma 2,
della legge n. 468/1978 prevede anche la possibilità di inserire nelle tabelle
A e B accantonamenti di segno negativo, relativi a provvedimenti di minore
spesa o di maggiore entrate da approvare in corso d’anno. Gli accantonamenti
negativi sono collegati (mediante lettere alfabetiche) agli accantonamenti
positivi alla cui copertura sono preordinati.
La disciplina dei fondi speciali prevede, infine, che le quote relative a
spese correnti non utilizzate entro l’anno cui si riferiscono costituiscono
economie di bilancio. Gli accantonamenti relativi a spese in conto capitale
possono essere utilizzati anche nell’anno successivo (“slittamento”) se il
provvedimento in questione è stato approvato da almeno una delle due Camere.
Per particolari tipologie di spese correnti
(spese corrispondenti ad obblighi internazionali,
obbligazioni contrattuali o provvedimenti relativi al rinnovo dei contratti del
pubblico impiego ed al trattamento economico e normativo dei dipendenti di
pubbliche amministrazioni non compresi nel regime contrattuale) lo slittamento
è consentito purché il provvedimento risulti presentato alle Camere entro
l’anno ed entri in vigore entro il termine di scadenza dell’anno successivo.
Nel disegno
di legge finanziaria per il 2009 (A.C. 1713) gli importi della Tabella A ammontano complessivamente a 144,1 milioni per il
Nel prospetto successivo sono riportati gli
importi complessivi della Tabella A come indicati nel bilancio a legislazione
vigente (A.C. 1714 - cap. 6856/Economia) e nel disegno di legge finanziaria per
il 2009 presentato dal Governo (A.C. 1713).
Tabella A (migliaia
di euro) |
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
144.136 |
153.714 |
132.409 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
144.136 |
153.714 |
132.409 |
Per quanto riguarda
Anche per
Tabella B (migliaia
di euro) |
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
- |
3.580 |
- |
Disegno di legge Governo (A.C. 1713) |
- |
3.580 |
- |
Come si evince dalle due tabelle, il disegno di legge finanziaria non aggiunge ulteriori risorse nei Fondi speciali rispetto a quelle iscritte nel bilancio a legislazione vigente.
Non
sono pertanto introdotte ulteriori nuove finalizzazioni, rispetto a quelle già
previste a legislazione vigente.
In particolare, come si desume dalla
relazione illustrativa, gli accantonamenti iscritti nelle tabelle A e B sono
tutti essenzialmente diretti ad assicurare la copertura finanziaria degli oneri
recati del disegno di legge “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, in
corso d’esame presso il Senato (A.S. 733).
Nelle tabelle seguenti sono riportati,
suddivisi per Ministero, gli importi degli accantonamenti di parte corrente e
di conto capitale, come determinati nel bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714)
e nel disegno di legge finanziaria presentato dal Governo (A.C. 1713).
TABELLA A – FONDO SPECIALE DI PARTE
CORRENTE
(migliaia di euro)
MINISTERO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
9.742 |
5.439 |
5.439 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
9.742 |
5.439 |
5.439 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
comprende le risorse necessarie per assicurare la ratifica di un accordo
internazionale e per l'adozione del provvedimento concernente Disposizioni in
materia di sicurezza pubblica (AS. 733).
MINISTERO
DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
66.255 |
66.562 |
45.257 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
66.255 |
66.562 |
45.257 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è diretto ad assicurare la copertura degli oneri per il provvedimento
concernente Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (A.S. 733), per il
disegno di legge inerente disposizioni per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e
la perequazione tributaria e per la ratifica di accordi internazionali.
MINISTERO
DELLA GIUSTIZIA
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
15.124 |
11.286 |
11.286 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
15.124 |
11.286 |
11.286 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è finalizzato alla copertura di provvedimenti relativi alla ratifica di accordi
internazionali ed all'adozione del provvedimento concernente Disposizioni in materia
di sicurezza pubblica (AS. 733).
MINISTERO
DEGLI AFFARI ESTERI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
17.589 |
41.229 |
41.229 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
17.589 |
41.229 |
41.229 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è formato dal complesso delle risorse dirette a coprire oneri relativi a
ratifica di convenzioni e di accordi internazionali e per l'adozione del provvedimento
concernente Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (AS. 733).
MINISTERO
DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
861 |
861 |
861 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
861 |
861 |
861 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
comprende le. risorse necessarie per assicurare la ratifica di un accordo
internazionale e per l'adozione del provvedimento concernente Disposizioni in
materia di sicurezza pubblica (AS. 733).
MINISTERO
DELL'INTERNO
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
33.620 |
20.013 |
20.013 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
33.620 |
20.013 |
20.013 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è costituito dalle risorse finalizzate a coprire provvedimenti relativi a
ratifica di accordi internazionali, a norme per la modifica ed integrazione al D.Lgs.
n. 30 del 2007 relativo all'attuazione della Direttiva 2004/38/CE/ in materia
di diritto dei cittadini dell'Unione Europea di circolazione nei territori
degli Stati membri e per l'adozione del provvedimento concernente Disposizioni
in materia di sicurezza pubblica (AS. 733).
MINISTERO
DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
38 |
974 |
974 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
38 |
974 |
974 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è diretto ad assicurare le risorse per la ratifica di un accordo internazionale
e per l'adozione del provvedimento concernente Disposizioni in materia di sicurezza
. pubblica (A.S. 733).
MINISTERO
PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
907 |
3.688 |
3.688 |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
907 |
3.688 |
3.688 |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
comprende le risorse per assicurare la ratifica di un accordo internazionale e
per l'adozione del provvedimento concernente Disposizioni in materia di
sicurezza pubblica (A.S. 733).
TABELLA
B - FONDO SPECIALE DI CONTO CAPITALE
(migliaia di euro)
MINISTERO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
- |
500 |
- |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
- |
500 |
- |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è finalizzato alla copertura del provvedimento concernente Disposizioni in
materia di sicurezza pubblica (A.S. 733).
MINISTERO
DEGLI AFFARI ESTERI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
- |
3.000 |
- |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
- |
3.000 |
- |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è diretto ad assicurare la copertura degli oneri per il provvedimento
concernente Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (A.S. 733).
MINISTERO
DEI BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
|
2009 |
2010 |
2011 |
Bilancio a legislazione vigente (A.C. 1714) |
- |
80 |
- |
Disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) |
- |
80 |
- |
Finalizzazioni:
L'accantonamento
è preordinato alla copertura del provvedimento concernente Disposizioni in
materia di sicurezza pubblica (A.S. 733).
Articolo
3, comma 2
(Dotazioni di bilancio relative a leggi di spesa
permanente - Tabella C)
2. Le dotazioni da iscrivere nei singoli
stati di previsione del bilancio 2009 e del triennio 2009-
L'articolo 11, comma 3, lett. d), della legge 5 agosto 1978, n. 468 -
nel testo sostituito dall'articolo 5 della legge 23 agosto 1988, n. 362 e da
ultimo modificato dall’articolo 2, comma 15, della legge n. 208 del 1999 -
prevede tra i contenuti propri della legge finanziaria la "determinazione", in apposita
tabella, degli stanziamenti annui
(per il triennio finanziario di riferimento) delle leggi di spesa permanente, di natura corrente e in conto capitale,
la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria (Tabella C).
L’articolo 2, comma 18, della legge n. 208/1999
- che ha riformulato l’art. 11, comma 3, lett. d), della legge n. 468 nel senso sopra indicato - ha stabilito
inoltre che, in sede di prima applicazione, fosse la stessa legge finanziaria
per il 2000 ad indicare quali erano le leggi vigenti la cui quantificazione
poteva essere effettuata dalla Tabella C, “intendendosi
come soppresse quelle norme recanti autorizzazioni di spesa permanenti già
contenenti il riferimento alla predetta lettera d) e non indicate nella legge
finanziaria medesima”.
Tale
disposizione era confermata dall’articolo 70, comma 7, della legge finanziaria
2000 (legge 23 dicembre 1999, n. 488), il quale precisava che “le leggi vigenti la cui quantificazione è
effettuata dalla tabella di cui all’articolo 11, comma 3, lettera d), della
legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, (…) sono indicate (…)
dalla Tabella C (…)” della legge finanziaria per il 2000 medesima.
In base alla normativa descritta, le leggi
vigenti possono, dunque, essere quantificate annualmente dalla Tabella C della
legge finanziaria soltanto se sono state incluse nella Tabella C della legge
finanziaria 2000 o, nel caso di leggi entrate in vigore successivamente alla
legge finanziaria per il 2000, se la norma sostanziale ne autorizza il finanziamento facendo esplicito richiamo
all’articolo 11, comma 3, lettera d),
della legge n. 468 del 1978.
Rispetto
alla legge finanziaria dello scorso anno, il disegno di legge finanziaria A.C.
1713, come presentato alla Camera, prevede in Tabella C il finanziamento di ulteriori disposizioni di legge. In particolare:
Ministero dell’economia e finanze
- Missione:
Giovani e sport
Programma:
Attività ricreative e sport
Decreto–legge n. 159/2007, art. 28, co. 4-bis: Assunzione gioventù in azione.
Ministero del lavoro e della previdenza sociale
- Missione:
Politiche per il lavoro
Programma:
Regolamentazione e vigilanza del lavoro
Legge n. 247/2007: art. 1, co. 34: Servizi per sviluppo mercato del lavoro.
Al
riguardo si segnala che il Presidente della Camera dei deputati, nella seduta
del 2 ottobre
La normativa sostanziale di cui al D.L. n. 159/2007 non prevede infatti
l’iscrizione di tale autorizzazione di spesa in Tabella C.
Analogamente,
è stato dichiarato estraneo al contenuto proprio della finanziaria anche
l’inserimento in Tabella C del finanziamento
per il 2009 relativo al decreto
legge n. 297 del 2006 (art. 6, comma 2).
Relativamente al D.L. n. 297/2006, si segnala, infatti, che è previsto
all’art. 6, comma 2, l’iscrizione in Tabella C soltanto della autorizzazione di
spesa a partire dal 2010.
Inoltre, non risulta più esposta
nella Tabella C la legge n. 58/2001
relativa all’istituzione del fondo per lo sminamento umanitario, che, nella
legge finanziaria dello scorso anno, risultava iscritta alla Missione “L'Italia
in Europa e nel mondo”, Programma “Cooperazione allo sviluppo e gestione delle
sfide globali” (Ministero degli affari esteri).
Come risulta dall’allegato 2 al disegno di
legge finanziaria, rispetto al bilancio
a legislazione vigente,
Le variazioni rispetto al bilancio a
legislazione vigente 2009 riguardano le seguenti autorizzazioni legislative :
§
Ministero dell’economia e finanze
Missione:
Relazioni finanziarie con le autonomie
territoriali
Programma:
Concorso dello Stato al finanziamento
della spesa sanitaria
D.Lgs.
n. 446/1997 (art. 39, comma 3) : Integrazione per minori entrate IRAP,
ecc. (regolazione debitorie): + 20 milioni di euro per il 2009, rispetto al
bilancio a legislazione vigente 2009.
§
Ministero per gli affari esteri
Missione:
L’Italia in europa e nel mondo
Programma:
Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide
globali
Legge n. 7/1981 e della Legge n. 49/1987:
stanziamenti aggiuntivi per l’aiuto pubblico a favore dei paesi in via di
sviluppo: - 500 mila euro per il 2009 rispetto allo stanziamento previsto a
legislazione vigente per il 2009.
Missione:
L’Italia in europa e nel mondo
Programma: Cooperazione
politica, promozione pace e sicurezza internazionale
Legge n. 794/1966: ratifica ed esecuzione
della convenzione internazionale per la costituzione dell’istituto italo -
latino - americano, firmata a Roma il 1 giugno 1966. + 500 mila euro per il
2009 rispetto allo stanziamento a legislazione vigente per il 2009, pari a 1,9
milioni di euro.
Come riportato nella Relazione illustrativa
al disegno di legge finanziaria, si rileva che gli stanziamenti a legislazione vigente delle autorizzazioni di spesa
inserite nella Tabella C del disegno di legge finanziaria scontano gli effetti della manovra di finanza
pubblica per il triennio 2009-2011, anticipata a luglio 2008, approvata con il D.L. n. 112/2008
(legge n. 133/2009) nonché di una serie di ulteriori
disposizioni, nel frattempo intervenute, che hanno determinato variazioni
degli stanziamenti a legislazione vigente per il 2009.
In particolare, si segnala che gli stanziamenti a legislazione vigente delle autorizzazioni di spesa di Tabella C scontano:
1) una
serie di riduzioni lineari disposte:
-
ai sensi del decreto-legge n. 112 del 2008 – provvedimento collegato alla
manovra di finanza pubblica per il triennio 2009-2011 – che ha previsto
all’art. 69, co. 6, una riduzione
lineare dello 0,83 per cento
degli stanziamenti di parte corrente delle autorizzazioni di spesa determinate
dalla Tabella C della legge finanziaria 2008, per complessivi 120 milioni di
euro a decorrere dal
-
ai sensi
dell’art. 5, comma 7, lett. d) del decreto-legge
n. 93 del 2008 (cd. decreto “ICI”), che, a parziale copertura finanziaria
degli oneri recati dal provvedimento, stabilisce una riduzione lineare del 6,78
per cento degli stanziamenti di parte corrente delle autorizzazioni di
spesa determinate dalla Tabella C della legge finanziaria 2008, per complessivi
985,8 milioni di euro a decorrere dal 2010;
- ai sensi dell’art. 2, comma 4, del decreto-legge n. 134 del 2008[17] (cd. decreto “Alitalia”), che prevede una riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente delle autorizzazioni di spesa determinate dalla Tabella C della legge finanziaria 2008, per complessivi 30 milioni di euro a decorrere dal 2010;
2) le riduzioni operate ai sensi dell’articolo 60, commi 1 e 10, del decreto n. 112/2008, che ha determinato, rispettivamente, tagli lineari delle missioni spesa del bilancio dello Stato sul triennio 2009-2011 e la decurtazione per l’anno 2009 delle quote accantonate e rese indisponibili a valere sulle dotazioni finanziarie dei capitoli di spesa del bilancio per il 2009, ai sensi del comma 507 dell’art. 1 della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).
3)
gli effetti derivanti da eventuali rimodulazioni operate dalle amministrazioni, a seguito
dell’ampliamento delle “potenzialità della legge di bilancio nel modificare le
dotazioni finanziarie di programmi all’interno delle singole missioni, previste
dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n.
112.
Le autorizzazioni legislative, che hanno subito
variazioni a seguito delle suddette rimodulazioni sono esposte in apposito
allegato a ciascuno stato di previsione della spesa del disegno di legge di
bilancio.
Nella
tabella che segue sono pertanto esposti gli importi delle dotazioni per il 2009
iscritte nella Tabella C della legge finanziaria 2008, poste a raffronto con le
dotazioni per il triennio 2009-2011 iscritte nella Tabella C del disegno di
legge finanziaria in esame.
Le dotazioni iscritte per il 2009 nella Tab.C della legge finanziaria per il 2008 avrebbero infatti rappresentato in sostanza la legislazione vigente 2009, qualora, in corso d’anno, non fossero intervenuti i provvedimenti sopra citati.
(in migliaia di euro)
|
|
L.F. 2008 |
D.D.L finanziaria per il 2009 |
|||||
|
|
2009 |
2009 |
2010 |
2011 |
|||
|
Ministero dell’economia e delle finanze |
|
|
|
|
|||
|
Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del
Consiglio dei Ministri |
|||||||
|
Presidenza del Consiglio dei Ministri |
|||||||
|
L.
230/1998, art. 19: Nuove norme in
materia di obiezione di coscienza (U.P.B. 21.3.3. – cap. 2185) |
253.997 |
171.437 |
171.294 |
127.041 |
|||
|
D.Lgs. 303/1999: Ordinamento Presidenza del Consiglio dei
Ministri a norma dell’art. 11, della L. n. 59/1997 (U.P.B. 21.3.3. – cap.
2115) |
427.424 |
338.772 |
385.096 |
346.307 |
|||
|
Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali |
|||||||
|
Erogazioni a enti territoriali per interventi di settore |
|||||||
|
L. 353/2000: Legge quadro in materia di incendi
boschivi (U.P.B. 2.1.2 – cap. 2820) |
8.690 |
8.688 |
7.933 |
7.933 |
|||
|
Regolazioni contabili ed altri trasferimenti alle regioni a statuto
speciale |
|||||||
|
L. 38/2001, art. 16 co. 2:
Tutela della minoranza linguistica
slovena - contributo alla regione Friuli Venezia Giulia (U.P.B. 2.3.6 –
cap. 7513/p) |
5.347 |
4.130 |
4.060 |
3.120 |
|||
|
Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria |
|||||||
|
D.Lgs. 446/1997, art. 39,
comma 3: Integrazione Fondo sanitario
nazionale, minori entrate IRAP, ecc. (U.P.B. 2.4.2 - cap. 2701) |
- |
20.000 |
|
|
|||
|
L'Italia in Europa e nel mondo |
|||||||
|
Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE |
|||||||
|
L. 440/1989: Utilizzazione del porto franco di Trieste
(U.P.B. 3.1.2. – cap. 1539) |
276 |
186 |
191 |
146 |
|||
|
Politica economia e finanziaria in ambito internazionale |
|||||||
|
L. n.
81/1986: Ratifica ed esecuzione terza
Convenzione tra Commissione e Consiglio CE e Stati ACP accordo su aiuti
comunitari (U.P.B. 3.2.2 – 1647) |
345.522 |
345.489 |
315.443 |
315.443 |
|||
|
Soccorso civile |
|||||||
|
Protezione civile |
|||||||
|
D.L. 142/1991, art. 6, co.
1: Reintegro Fondo protezione civile
(U.P.B 6.2.8 – cap. 7446/p) |
222.852 |
172.149 |
169.215 |
130.041 |
|||
|
D.L. 142/1991, art. 6, co.
1: Provvedimenti per le popolazioni di
Siracusa, Catania e Ragusa (U.P.B. 6.2.8 – cap. 7446/p) |
80.346 |
62.066 |
61.008 |
46.884 |
|||
|
L.
225/1992, art. 1: Istituzione del
servizio della protezione civile (U.P.B. 6.2.3 – cap. 2184) |
39.588 |
30.577 |
26.698 |
19.800 |
|||
|
L.
225/1992, art. 3: Attività e compiti
della protezione civile (U.P.B. 6.2.8 - cap. 7447) |
391.294 |
391.294 |
391.294 |
391.294 |
|||
|
Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca |
|||||||
|
Sostegno al settore agricolo |
|||||||
|
D.Lgs.
165/1999 e D.Lgs. 188/2000: Agenzia
per le erogazioni in agricoltura (AGEA) (U.P.B. 7.1.2. – cap. 1525) |
249.972 |
176.592 |
174.358 |
135.026 |
|||
|
Diritto alla mobilità |
|||||||
|
Sostegno allo sviluppo del trasporto |
|||||||
|
L.
128/1998, art. 23: Istituzione Agenzia
nazionale per la sicurezza del volo (U.P.B. 9.1.2. – cap. 1723) |
3.785 |
2.555 |
2.613 |
1.999 |
|||
Comunicazioni |
||||||||
Sostegno dell’editoria |
||||||||
L. 67/1987: Editoria (U.P.B. 11.2.3 – cap. 2183 e
U.P.B. 11.2.8, cap. 7442) |
387.793 |
261.748 |
265.998 |
197.883 |
||||
L. 249/1997: Istituzione dell’autorità per le garanzie
nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e
radiotelevisivo (U.P.B. 11.2.2. – cap. 1575) |
3.862 |
2.607 |
2.667 |
2.040 |
||||
Ricerca e innovazione |
||||||||
Ricerca di base e applicata |
||||||||
D.Lgs. 39/1993, art. 4: Istituzione Centro nazionale per
l’informatica nella pubblica amministrazione (U.P.B. 12.1.2 – cap.
1707/p) |
16.396 |
11.067 |
11.070 |
8.210 |
||||
Diritti sociali, solidarietà e famiglia |
||||||||
Protezione sociale per particolari categorie |
||||||||
L.
16/1980 e L. 137/2001: Indennizzi
incentivi e agevolazioni per cittadini ed imprese italiane che abbiano
perduto beni, diritti ed interessi in territori già soggetti alla sovranità
italiana e all’estero (U.P.B. 17.1.6 – cap. 7256) |
25.461 |
19.688 |
19.333 |
14.857 |
||||
Garanzia dei diritti dei cittadini |
||||||||
D.Lgs. 196/2003: Codice in materia di protezione dei dati
personali (U.P.B. 17.2.2. – cap. 1733) |
21.678 |
14.632 |
14.619 |
10.843 |
||||
Sostegno alla famiglia |
||||||||
D.L.
223/2006, art. 19, co. 1: Fondo per le
politiche della famiglia (U.P.B. 17.3.3. – cap. 2102 |
276.418 |
186.571 |
186.414 |
138.255 |
||||
Promozione dei diritti e delle pari opportunità |
||||||||
D.L.
223/2006, art. 19, co. 3: Fondo per le
politiche diritti e pari opportunità (U.P.B. 17.4.3. – cap. 2108 |
44.424 |
29.984 |
3.329 |
2.469 |
||||
Politiche previdenziali |
||||||||
Previdenza obbligatoria e
complementare, sicurezza sociale - trasferimenti agli enti ed organismi
interessati |
||||||||
L.
388/2000, art. 74 co. 1: Previdenza
complementare (U.P.B. 18.1.3 – cap. 2156) |
134.212 |
104.199 |
92.528 |
92.528 |
||||
Politiche economico-finanziarie e di bilancio |
||||||||
Regolazione giurisdizione e coordinamento del sistema della fiscalità |
||||||||
D.Lgs. 287/1999: Riordino della SSPA-Scuola superiore
della pubblica amministrazione (U.P.B. 1.1.2. – cap. 3935) |
14.580 |
13.472 |
12.554 |
12.001 |
||||
D.Lgs. 300/1999, art. 70,
co. 2: Finanziamento Agenzia del
demanio (U.P.B. 1.1.2. - cap. 3901) |
133.023 |
105.065 |
102.318 |
88.351 |
||||
Programmazione economico-finanziaria e politiche di bilancio |
||||||||
L.
109/1994, art. 4: Autorità per la
vigilanza sui lavori pubblici (U.P.B. 1.2.2 – cap. 1702) |
3.862 |
2.607 |
2.667 |
2.040 |
||||
L. 549/1995, art. 1 co.
43: Contributi ad enti, istituti,
associazioni, fondazioni e altri organismi (U.P.B. 1.2.2. – cap. 1613) |
2.131 |
2.038 |
1.897 |
1.828 |
||||
L.
144/1999, art. 51: Contributo dello
Stato in favore della SVIMEZ (U.P.B. 1.2.6. – cap. 7330) |
1.699 |
1.147 |
1.290 |
991 |
||||
Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario |
||||||||
D.L.
95/1974: Disposizioni relative al
mercato mobiliare ed al trattamento fiscale dei titoli azionari (CONSOB) (U.P.B.
1.4.2 – cap. 1560) |
12.552 |
8.472 |
8.465 |
6.278 |
||||
Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d'imposte |
||||||||
L. 448/2001, art. 14,
comma 1: Finanziaria 2002 – accise gas
metano (U.P.B. 1.5.2 – cap. 3823) |
96.555 |
96.546 |
88.149 |
88.149 |
||||
Giovani e sport |
||||||||
Attività ricreative e sport |
||||||||
D.L. 181/2006, art. 1,
comma 19: Adeguamento struttura
Presidenza del Consiglio per applicazione D.L. 181/2006 in materia di sport (U.P.B.
22.1.3 – cap. 7450) |
167.787 |
114.161 |
109.255 |
83.276 |
||||
Incentivazione e sostegno alla gioventù |
||||||||
D.L.
223/2006, art. 19, co. 2: Fondo per le
politiche giovanili (U.P.B 22.2.3. – cap. 2106) |
118.169 |
79.759 |
81.603 |
62.411 |
||||
D.L.
297/2006, art. 6, co. 2: Agenzia
nazionale per i giovani (U.P.B 22.2.2. – cap. 1597/p) |
- |
600 |
409 |
313 |
||||
D.L.
159/2007, art. 28, co. 4-bis: Assunzione gioventù in azione (U.P.B
22.2.2. – cap. 1597/p) |
- |
500 |
- |
- |
||||
Turismo |
||||||||
Sviluppo e competitività del turismo |
||||||||
L.
292/1990: Ordinamento dell’Ente
italiano per il turismo (U.P.B. 23.1.3 - cap. 2194) |
49.715 |
33.556 |
33.419 |
24.678 |
||||
D.L. 262/2006, art. 2, co. 98, lett. a): Turismo (U.P.B 23.1.3. – cap. 2107 |
61.961 |
41.821 |
41.786 |
30.991 |
||||
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche |
||||||||
Servizi generali,
formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le Amministrazioni
pubbliche |
||||||||
D.P.R.
701/1977: Scuola Superiore della
Pubblica Amministrazione (U.P.B. 24.1.2. – cap. 5217) |
14.500 |
9.787 |
10.013 |
7.658 |
||||
L. 146/1980, art. 36: Assegnazione all’Istituto nazionale di
statistica (U.P.B. 24.1.2 – cap. 1680) |
174.227 |
174.192 |
153.676 |
153.676 |
||||
L. 94/1997, art. 7, co. 6:
Contributo in favore dell’ISAE (U.P.B.
24.1.2. – cap. 1321) |
11.825 |
11.518 |
10.928 |
10.928 |
||||
D.Lgs.
285/1999: Riordino del FORMEZ (U.P.B.
24.1.2. – cap. 5200) |
21.242 |
21.240 |
19.393 |
19.393 |
||||
D.Lgs 165/2001, art. 46: Agenzia per la rappresentanza negoziale
delle pubbliche amministrazioni (U.P.B. 24.1.2. – cap. 5223) |
3.379 |
2.281 |
2.333 |
1.785 |
||||
Fondi da ripartire |
||||||||
Fondi da assegnare |
||||||||
L.
385/1978: Compensi per lavoro
straordinario ai dipendenti dello Stato (U.P.B. 25.1.3 - cap. 3026) |
38.981 |
38.977 |
35.588 |
35.588 |
||||
L.
468/1978, art. 9-ter: Fondo di riserva per le autorizzazioni di
spesa delle leggi permanenti di natura corrente (U.P.B. 25.2.3. - cap.
3003) |
- |
- |
30.000 |
30.000 |
||||
|
Ministero
dello sviluppo economico |
|
|
|
|
|||
|
Competitività e sviluppo imprese |
|||||||
|
Regolamentazione,
incentivazione dei settori imprenditoriale, produttivo e della proprietà
industriale e riassetti industriali di settore e di area e sperimentazione tecnologica |
|||||||
|
L.
287/1990, art. 10, co. 7: Autorità
garante della concorrenza e del mercato (U.P.B. 1.1.2. – cap. 2275) |
21.242 |
14.000 |
14.669 |
11.219 |
|||
|
L. 549/1995, art. 1, co.
43: Contributi ad enti ed altri
organismi (U.P.B. 1.1.2. cap. 2280) |
1.139 |
769 |
787 |
602 |
|||
|
Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema
produttivo |
|||||||
|
Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy |
|||||||
|
L.
549/1995, art. 1, co. 43: Contributi a
enti e altri organismi (U.P.B. 4.2.2 - cap. 2501) |
36.290 |
24.573 |
25.060 |
19.166 |
|||
|
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
lett. a): Spese di funzionamento ICE (U.P.B. 4.2.2 - cap. 2530) |
94.625 |
90.219 |
83.378 |
81.181 |
|||
|
L. 68/1997, art. 8, co. 1,
lett. b): Attività promozionale delle esportazioni italiane (U.P.B. 4.2.2 -
cap. 2531) |
79.801 |
53.783 |
55.348 |
42.147 |
|||
|
Ricerca e innovazione |
|||||||
|
Sviluppo, innovazione e ricerca in materia di energia ed in ambito
minerario ed industriale |
|||||||
|
L. 282/1991, D.L. 496/1993
e D.L. 26/1995: Riforma dell'ENEA (U.P.B.
7.1.6. – cap. 7630) |
195.857 |
173.160 |
197.862 |
197.862 |
|||
|
Ministero del lavoro, della salute e delle
politiche sociali |
|
|
|
|
|||
Ricerca e innovazione |
||||||||
Ricerca per il settore della sanità pubblica e zooprofilattico |
||||||||
D.Lgs. 502/1992, art. 12: Fondo ricerca e sperimentazione (U.P.B.
6.2.2. – cap. 3392) |
336.420 |
293.958 |
307.134 |
307.134 |
||||
D.Lgs. 267/1993: Riordino Istituto superiore sanità (U.P.B.
6.2.2. – cap. 3443) |
98.536 |
106.501 |
97.932 |
97.932 |
||||
D.Lgs. 268/1993: Riordinamento dell’Istituto superiore di
prevenzione e sicurezza del lavoro (U.P.B. 6.2.2 - cap. 3447) |
64.564 |
66.217 |
60.603 |
60.603 |
||||
L. 549/1995, art. 1, co.
43: Contributi a enti e altri
organismi (U.P.B. 6.2.2 - cap. 3412) |
5.504 |
3.715 |
3.801 |
2.907 |
||||
|
Tutela della salute |
|||||||
|
Prevenzione, assistenza, indirizzo e
coordinamento internazionale in materia sanitaria umana |
|||||||
|
D.L.C.P.S. 1068/1947: Contributo all’organizzazione mondiale
della sanità (U.P.B. 3.2.2. – cap. 4321) |
19.360 |
19.358 |
17.675 |
17.675 |
|||
|
D.P.R.
613/1980: Contributo alla Croce Rossa
Italiana (U.P.B. 3.2.2 - cap. 3453) |
29.932 |
31.053 |
28.451 |
28.451 |
|||
|
Prevenzione e assistenza sanitaria veterinaria |
|||||||
|
L.
434/1998, art. 1, co. 2: Finanziamento
interventi prevenzione del randagismo |
4.945 |
3.819 |
3.415 |
2.611 |
|||
Programmazione sanitaria e livelli essenziali di assistenza |
||||||||
D.L. 17/2001, art. 2, co.
4: Agenzia servizi sanitari regionali (U.P.B.
3.1.2. - cap. 3457) |
4.924 |
3.952 |
3.831 |
3.346 |
||||
Regolamentazione e vigilanza in materia di
prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano |
||||||||
D.L. 269/2003, art. 48,
co. 9: Agenzia Italiana del Farmaco (U.P.B.
3.4.2. - cap. 3458; U.P.B. 3.4.6 - cap. 7230) |
44.585 |
36.831 |
35.409 |
31.534 |
||||
|
Diritti sociali, politiche sociali e famiglia |
|||||||
|
Programmazione sociale,
trasferimenti assistenziali e finanziamento nazionale della spesa sociale |
|||||||
|
L. 285/1997, art. 1: Fondo nazionale per l’infanzia e
l’adolescenza (U.P.B. 4.1.2 – cap. 3527) |
43.898 |
43.894 |
40.076 |
40.076 |
|||
|
L. 328/2000, art. 20, co.
8: Fondo per le politiche sociali (U.P.B.
4.1.3 – cap. 3671) |
1.291.697 |
1.311.605 |
1.030.000 |
920.634 |
|||
|
Politiche previdenziali |
||||
|
Previdenza obbligatoria e
complementare, sicurezza sociale – trasferimenti agli enti ed organismi
interessati |
||||
|
L. 335/1995, art. 13: Riforma del sistema pensionistico - Vigilanza sui fondi pensione (U.P.B.
2.1.2. – cap. 4332) |
772 |
469 |
480 |
366 |
|
Politiche per il lavoro |
||||
|
Regolamentazione e
vigilanza del lavoro |
||||
|
L. 350/2003: art. 3, co.
149: Finanziaria 2004 – spese funzionamento commissione di
garanzia per attuazione legge sciopero servizi pubblici essenziali (U.P.B.
1.1.1. - cap. 5025) |
2.914 |
1.967 |
2.012 |
1.539 |
|
Servizi per lo sviluppo del
mercato del lavoro |
||||
|
L. 247/2007: art. 1, co.
34: Servizi per sviluppo mercato del
lavoro (U.P.B. 1.2. – cap. 2146) stralciato |
- |
- |
- |
- |
|
Reinserimento lavorativo e
sostegno all'occupazione ed al reddito |
||||
|
L. 448/1998, art. 80, co.
4: Formazione professionale –
contributi a organismi vari (U.P.B. 1.3.2. – cap. 4161) |
1.931 |
1.173 |
1.200 |
918 |
|
L. 296/2006, art. 1, co.
1163: Finanziamento delle attività di
formazione professionale (U.P.B. 1.3.6. – cap. 7682) |
5.000 |
2.317 |
2.278 |
1.751 |
|
Ministero
della giustizia |
|
|
|
|
|
Giustizia |
||||
|
Amministrazione
penitenziaria |
||||
D.P.R. 309/1990, art. 135:
Programmi di prevenzione e cura
dell'AIDS, di recupero e reinserimento dei detenuti tossicodipendenti
(U.P.B. 1.1.2 - cap. 1768) |
4.827 |
4.218 |
4.407 |
4.407 |
|
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche |
|||||
Indirizzo politico |
|||||
L. 549/1995, art. 1, co.
43: Contributi ad enti ed altri
organismi (U.P.B. 2.1.2. – cap. 1160) |
116 |
94 |
91 |
80 |
|
Ministero
degli affari esteri |
|
|
|
|
|
L'Italia in Europa e nel mondo |
|||||
Cooperazione allo sviluppo e gestione sfide globali |
|||||
L. 1612/1962, art. 12: Mezzi finanziari per il funzionamento
dell’Istituto agronomico per l'Oltremare (U.P.B. 1.2.2 – cap. 2201) |
2.704 |
2.385 |
2.250 |
2.091 |
|
L. 7/1981 e L. 49/1987: Stanziamenti aggiuntivi per l'aiuto
pubblico a favore dei Paesi in via di sviluppo (U.P.B. 1.2.1 e 1.2.2 -
capitoli vari) |
739.341 |
321.800 |
331.268 |
215.710 |
|
Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza
internazionale |
|||||
L. 794/1966: Costituzione dell’istituto
italo-latino-americano (U.P.B. 1.4.2. – cap. 4131) |
2.414 |
2.400 |
2.395 |
2.395 |
|
L. 140/1980: Partecipazione italiana al Fondo europeo
per la gioventù (U.P.B. 1.4.2. – cap. 4052) |
270 |
274 |
273 |
273 |
|
L. 960/1982: Rifinanziamento legge di ratifica degli
accordi di Osimo tra Italia e Jugoslavia (U.P.B. 1.4.2 – capp. 4061 e
4063) |
2.704 |
1.930 |
1.925 |
1.925 |
|
L. 549/1995, art. 1, co
43: Contributi ad enti, istituti,
associazioni ed altri organismi (U.P.B. 1.4.2 – cap. 1163) |
5.986 |
4.512 |
4.457 |
3.721 |
|
L. 91/2005, art. 1, co. 1:
Contributo volontario al Fondo di
cooperazione tecnica dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica-AIEA (U.P.B.
1.4.2. – cap. 3421) |
3.476 |
3.037 |
3.173 |
3.173 |
|
Integrazione europea |
|||||
L. 299/1998: Finanziamento italiano della PESC
(Politica Estera e di Sicurezza Comune dell’UE) (U.P.B. 1.5.2 – cap.
4534) |
4.827 |
4.827 |
4.407 |
4.407 |
|
Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali |
|||||
D.P.R. 200/1967: Disposizioni sulle funzioni e sui poteri
consolari (U.P.B. 1.6.2. – cap. 3105) |
2.317 |
1.000 |
- |
- |
|
Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca |
|
|
|
|
|
|
L’Italia in Europa e nel mondo |
||||
|
Cooperazione culturale e scientifico-tecnologica |
||||
|
L. 407/1974: Ratifica ed esecuzione accordi internazionali per la ricerca
scientifica (U.P.B. 4.2.6 – cap. 7291) |
4.697 |
4.105 |
4.697 |
4.697 |
|
Ricerca e innovazione |
||||
|
Ricerca scientifica e tecnologica di base |
||||
|
L.
549/1995, art. 1, co. 43: Contributi a
enti e altri organismi (U.P.B. 3.3.2. – cap. 1679) |
9.679 |
6.533 |
6.683 |
5.111 |
|
D.Lgs. 204/1998: Coordinamento, programmazione e
valutazione politica nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica (U.P.B.
3.3.6 – cap. 7236) |
1.846.777 |
1.744.455 |
1.863.468 |
1.862.093 |
Ricerca per la didattica |
|||||
L.
549/1995, art. 1, co. 43: Contributi
ad enti e altri organismi (U.P.B. 3.1.2. – cap. 1261) |
3.126 |
3.126 |
2.855 |
2.855 |
|
Istruzione scolastica |
|||||
Istituzioni scolastiche non statali |
|||||
L.
181/1990: Funzionamento della scuola
europea di Ispra (U.P.B. 1.9.2 – cap. 2193) |
365 |
365 |
364 |
364 |
|
|
Istruzione universitaria |
||||
|
Diritto allo studio nell'istruzione
universitaria |
||||
|
L. 394/1977: Potenziamento attività sportiva
universitaria (U.P.B. 2.1.2. - cap. 1709) |
11.337 |
7.652 |
7.829 |
5.988 |
|
L. 147/1992: Diritto agli studi universitari (U.P.B.
2.1.2. – cap. 1695) |
144.834 |
111.868 |
100.018 |
76.495 |
|
L. 338/2000, art. 1, co.
1: Alloggi e residenze per studenti
universitari (U.P.B. 2.1.6 - cap. 7273/P) |
31.977 |
24.702 |
24.281 |
18.660 |
|
Sistema universitario e formazione post-universitaria |
||||
|
L.
245/1990: Piano triennale sviluppo
università e attuazione piano quadriennale (U.P.B. 2.3.2. - cap. 1690) |
94.566 |
63.828 |
65.305 |
49.946 |
|
L.
243/1991: Università non statali
legalmente riconosciute (U.P.B. 2.3.2. – cap. 1692) |
131.040 |
88.447 |
90.492 |
69.209 |
|
L. 537/1993, art. 5, co.
1, lett. a): Spese per il funzionamento delle università (U.P.B. 2.3.2.- cap.
1694/P) |
6.949.777 |
6.893.577 |
6.162.868 |
6.030.243 |
Fondi da ripartire |
|||||
Fondi da assegnare |
|||||
L. 440/1997 e L. 144/1999,
art. 68, co. 4, lett. b): Fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa
(U.P.B. 6.1.3.- cap. 1270) |
189.179 |
141.048 |
130.641 |
99.915 |
|
Ministero
dell’interno |
|
|
|
|
|
Ordine pubblico e sicurezza |
|||||
Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica |
|||||
L. 451/1959: Istituzione del Fondo scorta personale
Polizia di Stato (U.P.B. 3.1.1. - cap. 2674) |
30.150 |
30.148 |
27.524 |
27.524 |
|
Pianificazione e coordinamento Forze di polizia |
|||||
D.P.R.
309/1990, art. 101: Prevenzione e
repressione traffico illecito sostanze stupefacenti (U.P.B. 3.3.1 – cap.
2668 e cap. 2815) |
2.898 |
1.956 |
2.001 |
1.530 |
|
Soccorso civile |
|||||
Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico |
|||||
L. 968/1969 e D.L.
361/1995, art. 4: Fondo scorta Corpo
nazionale Vigili del Fuoco (U.P.B. 4.2.1. - cap. 1916) |
17.477 |
17.475 |
15.955 |
15.955 |
|
Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti |
|||||
Garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione
sociale |
|||||
Legge 549/1995, art. 1,
co. 43: Contributi a enti ed altri
organismi (U.P.B. 5.1.2. – cap. 2309) |
107 |
83 |
74 |
57 |
|
D.Lgs n. 140/2005,
articolo 13: Somme destinate
all’accoglienza degli stranieri richiedenti il riconoscimento dello status di rifugiato (U.P.B. 5.1.2
– cap. 2311) |
17.628 |
13.616 |
12.173 |
9.310 |
|
Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare |
|
|
|
|
|
Ricerca e innovazione |
|||||
Ricerca in materia ambientale |
|||||
D.Lgs. 300/1999, art. 38: Agenzia protezione ambiente e servizi
tecnici (U.P.B. 2.1.2 – cap. 3621; U.P.B. 2.1.6 – cap. 8831) |
82.475 |
80.441 |
77.070 |
74.643 |
|
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente |
|||||
Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della
biodiversità |
|||||
L. 979/1982: Difesa del mare (U.P.B. 1.5.2 – capp.
1644, 1646/p) |
34.484 |
30.345 |
31.876 |
24.379 |
|
D.L. n. 2/1993: Commercio e detenzione di esemplari di
fauna e flora minacciati di estinzione (U.P.B. 1.5.1 – capp. 1388, 1389/P) |
467 |
244 |
323 |
247 |
|
L. 549/1995, art. 1, co.
43 : Contributi ad enti ed altri
organismi (U.P.B. 1.5.2 - cap. 1551) |
71.825 |
79.694 |
67.153 |
63.818 |
|
Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti |
|
|
|
|
|
|
Ordine pubblico e sicurezza |
||||
|
Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste |
||||
|
L. 721/1954: Fondo scorta capitanerie di porto (U.P.B.
4.1.1.– cap. 2121) |
5.913 |
5.912 |
5.399 |
5.399 |
|
L. 267/1991, art. 2, co.
1: Attuazione terzo piano nazionale
pesca marittima (U.P.B. 4.1.1. - cap. 2179) |
1.970 |
1.330 |
1.361 |
1.041 |
|
Diritto alla mobilità |
||||
|
Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo |
||||
|
L.
549/1995, art. 1, co. 43: Contributi a
enti e altri organismi (U.P.B. 2.3.2. - cap. 1952) |
338 |
228 |
233 |
79 |
|
D.Lgs. 250/1997, art. 7: Istituzione ENAC (U.P.B. 2.3.2. –
cap. 1921/P) |
61.795 |
61.789 |
56.416 |
56.416 |
|
Sviluppo e sicurezza della navigazione e del
trasporto marittimo e per vie d’acqua interne |
||||
|
D.L. 535/1996, art. 3: Contributo Centro Internazionale Radio
Medico (CIRM) (U.P.B. 2.6.2. – cap. 1850) |
618 |
727 |
726 |
726 |
|
Ricerca e innovazione |
||||
|
Ricerca nel settore dei trasporti |
||||
|
L. 267/2002, art. 1, co.
2: Contributi dello Stato all'INSEAN
(U.P.B. 5.1.2. - cap. 1801/P) |
6.824 |
6.824 |
6.749 |
6.549 |
Casa e assetto urbanistico |
|||||
Politiche abitative |
|||||
L. 431/1998, art. 11, co.
1: Disciplina delle locazioni e
rilascio degli immobili ad uso abitativo (U.P.B. 3.1.2 – cap. 1690) |
209.526 |
161.835 |
144.692 |
110.662 |
|
L. 350/2003, art. 3, co.
108: Finanziaria 2004 – Fondo per
l’edilizia a canone speciale (U.P.B. 3.1.2. – cap. 1691) |
9.853 |
7.610 |
7.204 |
4.142 |
|
Ministero
della difesa |
|
|
|
|
|
Difesa e sicurezza del territorio |
|||||
Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza |
|||||
R.D. 263/1928, art. 17,
co. 1: Amministrazione e contabilità
del Corpo dell’Arma dei Carabinieri (U.P.B. 1.1.1 – cap. 4840) |
24.632 |
24.630 |
22.488 |
22.488 |
|
Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare |
|||||
L.
549/1995, art. 1, comma 43: Contributi
ad enti ed altri organismi (U.P.B. 1.5.2 – cap. 1352) |
772 |
521 |
533 |
408 |
|
L.
267/2002, art. 1, co. 3: Contributi
dello Stato in favore dell'IHO (U.P.B. 1.5.2 - cap. 1345) |
68 |
85 |
47 |
36 |
|
Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti
militari |
|||||
R.D. 263/1928, art. 17,
co. 1: Amministrazione e contabilità
dei Corpi dell'Esercito, Marina ed Aeronautica (U.P.B. 1.6.1 - cap. 1253) |
41.381 |
41.377 |
37.778 |
37.778 |
|
D.Lgs. 300/1999, art. 22,
co. 1: Finanziamento Agenzia industrie
difesa (U.P.B. 1.6.2. - cap. 1360; U.P.B. 1.6.6 - cap. 7145) |
12.857 |
8.678 |
8.947 |
6.845 |
|
Ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali |
|
|
|
|
|
Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca |
|||||
Regolamentazione, incentivazione e vigilanza in materia di pesca |
|||||
L. 267/1991, art. 1, co.
1: Attuazione del piano nazionale per
la pesca marittima (U.P.B. 1.2.1. e 1.2.2 – capitoli vari) |
14.024 |
9.198 |
9.684 |
7.407 |
|
Sviluppo e sostenibilità
del settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e mezzi tecnici di
produzione |
|||||
L. 549/1995, art. 1, co.
43 : Contributi ad enti ed altri
organismi (U.P.B. 1.5.2 – cap. 2200) |
7.820 |
5.000 |
5.900 |
4.130 |
|
D.Lgs. 454/1999: Riorganizzazione del settore della
ricerca in agricoltura (U.P.B. 1.5.2. – cap. 2083) |
98.531 |
96.195 |
89.954 |
89.954 |
|
Ministero
per i beni e le attività culturali |
|
|
|
|
|
Ricerca e innovazione |
|||||
Ricerca in materia di beni e attività culturali |
|||||
D.P.R.
805/1975: Assegnazioni per il
funzionamento degli istituti centrali del Ministero (U.P.B. 2.1.1. -
capp. 2040, 2041, 2043) |
4.105 |
2.771 |
2.834 |
2.167 |
|
L. 118/1987: Norme relative alla Scuola archeologica
italiana in Atene (U.P.B. 2.1.2 – cap. 4132) |
820 |
553 |
566 |
433 |
|
Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici |
|||||
Sostegno e vigilanza ad attività culturali |
|||||
L. 466/1988: Contributo Accademia nazionale dei Lincei
(U.P.B. 1.1.2. – cap. 3630) |
2.687 |
1.814 |
1.856 |
1.419 |
|
L.
549/1995, art. 1, co. 43: Contributi a
enti e altri organismi (U.P.B. 1.1.2. - capp. 3670 e 3671) |
29.643 |
17.973 |
20.470 |
15.655 |
|
L.
77/2006, art. 4, co. 1: Misure
speciali per i siti italiani posti sotto la tutela dell’UNESCO (U.P.B.
1.1.2 - cap. 1442) |
296 |
200 |
205 |
157 |
|
Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo |
|||||
L. 163/1985: Nuova disciplina degli interventi dello
Stato a favore dello spettacolo (U.P.B. 1.2.2 e 1.2.6. – capitoli vari) |
567.339 |
378.047 |
400.548 |
307.173 |
|
Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione del libro e
dell'editoria |
|||||
L. 190/1975: Biblioteca nazionale centrale
"Vittorio Emanuele II" di Roma (U.P.B. 1.10.1 – cap. 3610) |
2.317 |
1.564 |
1.600 |
1.224 |
|
D.P.R. 805/1975: Assegnazioni per il funzionamento degli
istituti centrali del Ministero (U.P.B. 1.10.1 - cap. 3611) |
1.109 |
749 |
766 |
586 |
|
Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche |
|||||
Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza |
|||||
L.
77/2006, art. 4, co. 1: Misure
speciali per i siti italiani posti sotto la tutela dell’UNESCO (U.P.B.
3.2.6- cap. 7305) |
3.500 |
2.363 |
2.658 |
2.042 |
|
Articolo
3, comma 3
(Rifinanziamento di spese di conto
capitale – Tabella D)
3. Ai sensi dell'articolo 11, comma 3,
lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come sostituita
dall'articolo 2, comma 16, della legge 25 giugno 1999, n. 208, gli stanziamenti
di spesa per il rifinanziamento di norme che prevedono interventi di sostegno
dell'economia classificati tra le spese in conto capitale restano determinati,
per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, nelle misure indicate nella Tabella D
allegata alla presente legge.
Il comma 3 approva l’entità degli
stanziamenti di cui alla Tabella D,
nella quale vengono rifinanziate alcune leggi di spesa di conto capitale recanti interventi di sostegno dell’economia.
L’articolo 11, comma 3, lettera f),
della legge n. 468 del 1978 (come modificato dall’articolo 2, comma 16, della
legge n. 208 del 1999) prevede che
-
il rifinanziamento per un solo
anno di interventi di conto capitale per i quali nell’ultimo esercizio sia
previsto uno stanziamento di competenza;
-
il rifinanziamento per uno o più
degli anni considerati nel bilancio pluriennale, di norme vigenti
(indipendentemente dal fatto che abbiano una dotazione finanziaria) che
prevedono interventi di particolare rilievo definiti di "sostegno
dell'economia", classificati tra le spese in conto capitale.
Mentre il finanziamento annuale può essere autonomamente disposto al
momento della predisposizione dalla legge finanziaria, il rifinanziamento
pluriennale deve essere previsto dalla legge sostanziale.
In sede di prima applicazione, il comma 18 dell’articolo 2 della legge n.
208/1999 ha previsto che fosse la legge finanziaria per il
Ai sensi dell’articolo 70, comma 7, di detta legge, infatti, è stato
precisato che “(…) le leggi vigenti
rifinanziabili per un periodo pluriennale ai sensi dell’articolo 11, comma 3,
lettera f), della medesima legge, sono indicate (…) dall’allegato
In base a
tale normativa, le leggi vigenti possono, dunque, essere rifinanziate
pluriennalmente in Tabella D soltanto se sono state incluse nell’allegato 1
della legge finanziaria 2000 o, nel caso di leggi entrate in vigore
successivamente alla legge finanziaria per il 2000, se la norma sostanziale ne
prevede l’inserimento in Tabella D.
Il totale
dei rifinanziamenti previsti in Tabella D dal disegno di legge finanziaria
(A.C. 1713) ammonta a 12 milioni euro
per il 2009, a 1.000 milioni per il 2010 e a 6.271,1 milioni per il 2011.
In particolare,
Ministero
dell’economia e delle finanze
§ 5.271,1
milioni per il 2011 a favore del Fondo di
rotazione per le politiche comunitarie (legge n. 183 del 1987, art. 5).
Ministero
dell’interno
§ 12 milioni per il 2009 per Interventi per lo sviluppo (D.L. n. 203
del 2005, art. 11-quaterdecies, co.
20)
Ministero
della difesa
§ 1.000 milioni per il 2010 e 1.000 milioni
per il 2011 a favore del Fondo per la realizzazione di
programmi di investimenti pluriennali per esigenza di difesa nazionale (Legge
n. 296 del 2006, art. 1, co. 896).
L’articolo 1,
comma 896, della legge n. 296/2006
(finanziaria 2007), ha istituito, nell’ambito dello stato di previsione del
Ministero della difesa, un apposito fondo destinato al finanziamento degli
interventi a sostegno dell'economia nel settore dell'industria nazionale ad
elevato contenuto tecnologico.
Il fondo è
iscritto con una dotazione di 1.700 milioni di euro per l'anno 2007, di 1.550
milioni di euro per l'anno 2008 e di 1.200 milioni di euro per l'anno 2009, per
la realizzazione di programmi di investimento pluriennale per esigenze di
difesa nazionale, derivanti anche da accordi internazionali. Dall'anno 2010,
per la dotazione del fondo si provvede ai sensi dell'art. 11, comma 3, lettera
f), della legge n. 468/1978 (ovvero attraverso il rifinanziamento in tabella D
della legge finanziaria).
Il D.L. n. 112/2008,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133/2008, recante disposizioni
urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ha
disposto, al comma 12 dell’articolo 60, la riduzione di 183 milioni di euro dell’autorizzazione
di spesa per l’anno 2009, relativa al fondo sopracitato.
Nel bilancio di
previsione per il 2009 (A.C. 1714)
la dotazione del Fondo risulta pertanto pari a 1.017 milioni di euro ed è iscritta, nello stato di previsione del
Ministero della difesa (tabella 11), alla Missione Fondi da ripartire, nell’ambito della missione Fondi da assegnare,
Macroaggregato Investimenti, U.P.B. Segretariato generale, capitolo 7144.
Nelle tavole successive sono indicate le
disponibilità rispetto alla legislazione vigente. Gli stanziamenti sono
espressi in migliaia di euro.
Missione: L’Italia in Europa e nel mondo
Programma: Partecipazione italiana alle
politiche di bilancio in ambito UE
Ministero
economia e finanze
L. 183/1987, art. 5 – Fondo per le politiche comunitarie (U.P.B. 3.1.6 – cap. 7493) |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
BLV |
6.872.286 |
5.271.150 |
- |
Rifinanziamento Tab. D |
- |
- |
5.271.150 |
Disponibilità |
6.872.286 |
5.271.150 |
5.271.150 |
Missione: relazioni finanziarie con le
autonomie territoriali
Programma: Trasferimenti a carattere
generale ad Enti locali
Ministero
dell’interno
D.L. 203/2005, art. 11-quaterdecies, co. 20 – Interventi per lo sviluppo – Comune di Molfetta (U.P.B. 2.3.6 – cap. 7253) |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
BLV |
4.643.716 |
4.551.382 |
3.496.188 |
Rifinanziamento Tab. D |
12.000 |
- |
- |
Disponibilità |
4.657.725
|
4.551.382 |
3.496.188 |
Missione: fondi da ripartire
Fondi da assegnare
Ministero
della difesa
L. 296/2006, art. 1, co. 896 – Fondo per la realizzazione di programmi di investimenti pluriennali per esigenza di difesa
nazionale (u.p.b. 4.1.6 – cap. 7144) |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
BLV |
1.017.000 |
- |
- |
Rifinanziamento Tab. D |
- |
1.000.000 |
1.000.000 |
Disponibilità |
5.271.150 |
5.271.150 |
5.271.150 |
Articolo
3, commi 5-6
(Modulazione delle leggi pluriennali di
spesa – Tabella F)
5. Gli importi da iscrivere in bilancio in relazione alle autorizzazioni di spesa recate da leggi a carattere pluriennale restano determinati, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, nelle misure indicate nella Tabella F allegata alla presente legge.
Il comma
5 dell’articolo 3 dispone in ordine agli stanziamenti iscritti nella Tabella F.
La Tabella F rimodula le quote per il triennio finanziario di riferimento delle
leggi di spesa in conto capitale
pluriennali, senza tuttavia poter variare lo stanziamento complessivo di
ciascuna legge (art. 11, comma 3,
lettera e) e art. 11-quater, comma 1, della legge n. 468 del 1978 e successive modificazioni).
Il disegno di
legge finanziaria deve inoltre indicare in apposito allegato per ciascuna legge
di spesa pluriennale i residui di stanziamento e le giacenze di tesoreria
eventualmente in essere al 30 giugno dell'anno in corso.
Quest'ultima
prescrizione ha fini meramente conoscitivi; essa consente peraltro di avere
indicazioni sulla capacità di spesa delle pubbliche amministrazioni: i residui
di stanziamento si formano infatti allorché, rispetto agli stanziamenti di
competenza, non siano stati assunti impegni di spesa; le giacenze di tesoreria
si formano invece alla fine della procedura di spesa del bilancio (qualora le
somme relative debbano transitare in conti correnti o contabilità speciali di
tesoreria) in relazione al loro mancato utilizzo da parte dei soggetti
destinatari.
In attuazione
di quanto disposto dall'articolo 11-quater,
lettera d) della legge n. 468 del
1978, l'allegato 6 al disegno di legge finanziaria (A.C. 1713) indica i residui
di stanziamento in essere al 30 giugno dell'anno in corso e le giacenze in
essere alla medesima data.
La Tabella F ha la funzione di rimodulare le
quote annue dello stanziamento complessivo di ciascuna legge. Tale
stanziamento, peraltro, può essere modificato mediante rifinanziamenti disposti
nella Tabella D o definanziamenti disposti nella Tabella E. Qualora le leggi
interessate siano esposte in Tabella F, l’importo indicato tiene conto anche di
dette variazioni.
La
Tabella F sconta, quindi, anche i rifinanziamenti
esposti nella Tabella D e i
definanziamenti previsti dalla Tabella E.
Nel testo del disegno di legge finanziaria
2009 (A.C. 1713) gli importi iscritti in Tabella F ammontano complessivamente a
25.924,9 milioni per il 2009, 22.873,9 milioni per il 2010, a 18.691,3 milioni per il 2011 e a
81.003,7 milioni per il 2012 e gli anni successivi.
Tali importi sconta già i nuovi rifinanziamenti disposti dalla Tabella D e i definanziamenti di Tabella E.
Come riportato nella Relazione illustrativa
al disegno di legge finanziaria, si rileva che gli stanziamenti a legislazione vigente delle autorizzazioni di spesa
inserite nella Tabella F del disegno di legge finanziaria scontano gli effetti della manovra di
finanza pubblica per il triennio 2009-2011, anticipata a luglio 2008, approvata con il D.L. n. 112/2008
(legge n. 133/2009) nonché di una serie di ulteriori
disposizioni, nel frattempo intervenute, che hanno determinato variazioni
degli stanziamenti a legislazione vigente per il 2009.
In
particolare si segnalano:
1) le riduzioni operate ai sensi dell’articolo
60, commi 1 e 10, del decreto n. 112/2008, che ha determinato, rispettivamente,
tagli lineari delle missioni spesa del bilancio dello Stato sul triennio
2009-2011 e la decurtazione per l’anno 2009 delle quote accantonate e rese
indisponibili a valere sulle dotazioni finanziarie dei capitoli di spesa del
bilancio per il 2009, ai sensi del comma 507 dell’art. 1 della legge
finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).
2) gli effetti derivanti da eventuali
rimodulazioni operate dalle amministrazioni, a seguito dell’ampliamento delle
“potenzialità della legge di bilancio nel modificare le dotazioni finanziarie
di programmi all’interno delle singole missioni, previste dall’articolo 60,
comma 3, del D.L. n. 112.
Le
autorizzazioni legislative, che hanno subito variazioni a seguito delle
suddette rimodulazioni sono esposte in apposito allegato a ciascuno stato di
previsione della spesa del disegno di legge di bilancio.
Rispetto al bilancio a legislazione vigente
(A.C. 1714), le rimodulazioni proposte
dalla Tabella F della legge finanziaria 2009 determinano
un incremento delle autorizzazioni di
spesa di 235 milioni per il 2009, di 305 milioni di euro per il 2010, e di
305 milioni per il 2011, a fronte di riduzioni di 845 milioni per il 2012 e
successivi.
Le variazioni
determinate direttamente dalla Tabella F attraverso lo spostamento negli
anni delle risorse già disponibili hanno interessato le seguenti autorizzazioni
di spesa:
Missione Competitività e sviluppo delle imprese
programma Regolamentazione, incentivazione dei settori
imprenditoriale, produttivo e della proprietà industriale e riassetti
industriali di settore e di area e sperimentazione tecnologica
Stato di
previsione Sviluppo Economico
(Settore 2 –
Interventi a favore delle imprese )
§
Legge finanziaria
n. 244 del 2007, articolo 2, comma 181, punto a): Programmi navali (U.P.B. 1.1.6, cap. 7485/P):
incremento di 260 milioni di euro per il 2009, di 355 milioni per il 2010 e per
il 2011, riduzione di 220 milioni per il 2012 e anni successivi;
§
Legge finanziaria
n. 244 del 2007, articolo 2, comma 181, punto b): Programmi navali (U.P.B. 1.1.6, cap. 7485/P) : riduzione di 25 milioni di euro per
il 2009, di 25 milioni per il 2010 e per il 2011, riduzione di 300 milioni per
il 2012 e anni successivi;
§
Legge finanziaria
n. 244 del 2007, articolo 2, comma 181, punto c): Programmi navali (U.P.B. 1.1.6, cap. 7485/P) : riduzione di 25 milioni di euro per
il 2010, di 25 milioni per il 2011 e
riduzione di 325 milioni per il 2012 e anni successivi;
I programmi
navali di cui alla citata legge n. 244/2007 si riferiscono, nello specifico, al
Programma per la costruzione delle fregate FREMM, e si traducono nei
seguenti contributi quindicennali:
§ 20 milioni di euro per l’ anno 2008;
§ 25 milioni di euro per l’ anno 2009;
§ 25 milioni di euro per il 2010.
Precedentemente il
finanziamento del programma FREMM
era stato operato dall’art. 1, comma 95,
della legge 266/05 (finanziaria 2006), che ha autorizzato contributi
quindicennali per la prosecuzione del programma di sviluppo ed acquisizione delle fregate FREMM (fregata europea
multimissione), e delle relative dotazioni operative, nonché per l’avvio di
programmi dichiarati di massima urgenza.
Le risorse a tal fine destinate sono di 30 milioni di euro a decorrere
2006, cui si sono aggiunti 30 milioni di euro a decorrere dal 2007, e ulteriori
75 milioni di euro a decorrere dal 2008[18].
Pertanto, i contributi autorizzati si configurano, allo stato, nelle
seguenti modalità (in milioni di euro):
|
2006 |
2007 |
2008
|
2009 |
2010
e seguenti |
L. 266/2005 (art. 1,comma 95 |
30 |
30 |
30 |
30 |
30 |
|
30 |
30 |
30 |
30 |
|
|
|
75 |
75 |
75 |
|
L. 244/2007 (art.2, comma 181) |
|
|
20 |
20 |
20 |
|
|
|
25 |
25 |
|
|
|
|
|
25 |
|
Totale |
30 |
60 |
155 |
180 |
205 |
Il programma per la
costruzione delle fregate FREMM trae origine dalla dichiarazione congiunta siglata a Parigi il 25 ottobre 2004 dai ministri della difesa italiano e
francese, che ha riconosciuto l’esigenza di procedere al rinnovamento delle
rispettive flotte, nell’ottica di una diffusa e consolidata convergenza degli
obiettivi militari, tecnici, finanziari e temporali perseguiti in tale contesto
dalle due marine. L’accordo prevede la costruzione di 17 unità per la marina
francese e 10 per la nostra. Delle fregate francesi, 8 saranno specializzate
nella lotta subacquea e 9 nell’azione contro forze terrestri che saranno,
quindi, predisposte per l’installazione ulteriore di una funzione di supporto
“fuoco navale”, per la quale è prevista un’artiglieria di medio calibro a lunga
gittata. Delle fregate italiane 4 saranno specializzate nella lotta subacquea e
6 General Purpose predisposte per
l’installazione ulteriore di missili di crociera. Tutte le fregate disporranno
di una piattaforma comune, con un dislocamento dell’ordine di 5.500 tonnellate,
avranno una lunghezza di
Il 16 novembre 2005 i Ministeri della difesa di Italia e Francia
hanno firmato l’accordo che consente l’avvio della prima parte del programma.
L’azienda incaricata della costruzione delle fregate italiane è
l’Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. che è
Si
analizzano, di seguito, le autorizzazioni pluriennali di spesa esposte nella
Tabella F che hanno subito variazioni, rispetto al bilancio a legislazione
vigente (BLV), per effetto di rimodulazioni della stessa Tabella F:
Ministero
sviluppo economico
(migliaia di
euro)
L. 244/2007, art.2,co.181, punto a-c– Programmi navali (U.P.B.1.1.6, cap. 7485/P5-7) |
||||
|
2009 |
2010 |
2011 |
2012 e
succ. |
BLV |
45.000 |
70.000 |
70.000 |
845.000 |
Rimodulazioni Tab. F |
+235.000 |
+305.000 |
+305.000 |
-845.000 |
Disponibilità |
280.000 |
375.000 |
375.000 |
- |
Il comma
6 prevede che, a valere sulle autorizzazioni di spesa in conto capitale
recate dalle leggi riportate nella Tabella F, di cui al comma precedente, le amministrazioni e gli enti pubblici
possono stipulare contratti o comunque assumere
impegni nell’anno
Ai sensi
dell'articolo 11-quater, comma 2, della legge n. 468 del 1978, e successive
modificazioni, le amministrazioni e gli enti pubblici possono stipulare
contratti o comunque assumere impegni nei limiti dell'intera somma stanziata
con leggi pluriennali di spesa in conto capitale.
La
disposizione demanda tuttavia alla legge
finanziaria la possibilità di
indicare limiti di impegnabilità più ristretti, tenuto conto dello stato di
attuazione delle procedure di spesa.
In ogni caso,
i pagamenti devono essere contenuti entro i limiti delle autorizzazioni annuali
di bilancio.
Come già le leggi finanziarie precedenti, il
disegno di legge finanziaria per il 2009 si avvale pertanto della predetta
facoltà di limitare l’impegnabilità dei
fondi stanziati con le leggi pluriennali, esposte in Tabella F,
contrassegnando le disposizioni legislative esposte nella tabella con i numeri 1, 2 o 3 che stanno ad indicare:
§ n. 1, che le quote degli anni 2009 ed
esercizi successivi non sono impegnabili;
§ n. 2, che le quote degli anni 2009 e
successivi sono impegnabili al 50%;
§ n. 3, che le quote degli anni 2009 e
successivi sono interamente impegnabili già nell’esercizio 2009.
Sono comunque fatti salvi gli impegni assunti
entro il 31 dicembre 2007 e quelli derivanti da spese in annualità.
Analogamente alle precedenti leggi finanziarie, nella Tabella F del disegno di legge finanziaria per il 2009 si prospetta una pressoché generalizzata facoltà ad impegnare già nell’esercizio 2009 le risorse relative agli anni successivi, con la sola eccezione della legge n. 398/1998, disposizioni finanziarie a favore dell’Ente autonomo acquedotto pugliese (settore 27), per le quali le quote relative agli anni 2008 e successivi non sono impegnabili.
Le
previsioni macroeconomiche contenute nel DPEF 2009-2013, presentato nel giugno
scorso, sono state riviste nella Nota di
aggiornamento, presentata in data 23 settembre 2008.
Per
quanto concerne il prodotto,
Anche la
crescita del PIL attesa nel biennio 2010-2011
viene rivista al ribasso (0,9 e 1,2 per cento rispettivamente, a
fronte di 1,2 e 1,3 stimati a giugno), mentre viene confermata la previsione di
fine periodo relativa agli anni 2012 e 2013 (pari all'1,5 per cento).
Tali
revisioni sono ascrivibili all’operare congiunto di una serie di fattori
negativi che hanno condizionato l’andamento dell’economia italiana già dal
primo semestre 2008, tra i quali
§ il rincaro dei beni energetici e alimentari, che ha inciso sui consumi delle famiglie;
§ l’apprezzamento dell’euro, che ha indebolito la domanda estera,
§
una correzione
superiore alle attese nel settore delle
costruzioni.
In
generale, la revisione delle stime riflette il deterioramento della congiuntura internazionale derivante dalle
persistenti incertezze in ordine
all’ampiezza e alla durata degli effetti delle turbolenze sui mercati finanziari internazionali indotte dalla crisi dei mutui sub-prime statunitensi, che ha determinato sui mercati azionari
e del credito forti tensioni e perdite significative.
Oltre
all’accentuarsi della crisi finanziaria, nel 2008 hanno contribuito al
peggioramento del quadro macroeconomico anche l’incremento del prezzo delle materie prime (segnatamente energetiche e alimentari) e le
nuove pressioni inflazionistiche, nonché,
nell’area dell’euro, l’apprezzamento
del cambio nei confronti del dollaro su mercati valutari, peraltro parzialmente
ridimensionato dalla fine dell’estate, analogamente a quanto avvenuto con
l’andamento dei prezzi delle commodity, e
in particolare del petrolio, che ha registrato nell’ultimo trimestre un’ampia
correzione.
L’elemento di maggiore incertezza è ancora costituito dalla crisi finanziaria mondiale, acuitasi peraltro nel mese di settembre con il coinvolgimento di alcune grandi istituzioni bancarie e assicurative, a fronte del quale le autorità monetarie delle principali aree economiche sono dovute intervenire per garantire massicce iniezioni di liquidità al fine di stabilizzare i mercati.
Permane
pertanto il rischio di un restrizione
del credito nei prossimi mesi, cui si aggiungono i timori di un sensibile rallentamento dell’economia statunitense.
Nell’area dell’euro, dopo una crescita oltre le previsioni nel primo trimestre, nel secondo trimestre si è registra tata una contrazione del PIL rispetto al periodo precedente, in gran parte imputabile ad una flessione di tutte le componenti della domanda aggregata, e segnatamente degli investimenti fissi lordi e dei consumi delle famiglie.
Nel
secondo trimestre l’andamento economico dell’area dell’euro ha dunque risentito
oltre il previsto dell’indebolimento del contesto internazionale: le turbolenze
che hanno caratterizzato i mercati finanziari e immobiliari si sono tradotte in
un inasprimento delle condizioni del credito bancario; i rincari delle commodity, e, segnatamente, dei prodotti
energetici e alimentari, hanno spinto l’inflazione su valori elevati;
l’apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro non ha agevolato la domanda
estera, mentre la debolezza del quadro economico e il minor reddito disponibile
dei consumatori hanno indebolito la domanda interna.
In
questo scenario ,
Nonostante
il deterioramento della congiuntura economica, l’aggiornamento delle stime del
conto consolidato delle Pubbliche Amministrazioni per il periodo 2008-2013 -
contenuto nella Nota di aggiornamento al DPEF - conferma l’obiettivo di indebitamento netto al 2,5 per cento del
PIL per il 2008; mentre rivede lievemente al rialzo le previsioni del deficit per gli anni successivi, pur
mantenendo fermo l’obiettivo del perseguimento del “sostanziale” pareggio di
bilancio entro il 2011.
Gli scostamenti rispetto alle stime formulate nel DPEF presentato nel luglio scorso sono in gran parte ascrivibili, secondo quanto asserito nella Nota, ai seguenti fattori:
§ un indebolimento delle prospettive di crescita dell’economia italiana;
§ una più puntuale ripartizione della manovra di finanza pubblica per gli anni 2009-2011 tra le categorie economiche di entrata e spesa del conto della PA;
§ le modifiche alla manovra introdotte in sede di conversione dei provvedimenti attuativi ;
§
l’aggiornamento del conto delle PA per il
§ le variazioni dei tassi di interesse derivanti dalle turbolenze sui mercati finanziari internazionali
Per l’anno in corso, l’indebitamento netto, sostanzialmente invariato in termini nominali, sconta una ricomposizione dei suoi grandi aggregati che riflette gli effetti della minore crescita sul gettito tributario, nonché, sul lato della spesa, un aumento degli oneri per interessi.
Il rapporto debito/PIL, in presenza di una lieve revisione al rialzo del PIL nominale, è invece stimato collocarsi nel 2008 al 103,7 per cento, registrando un miglioramento di due decimi di punti percentuali rispetto a quanto stimato nel DPEF.
Per il 2009 il quadro di finanza pubblica – che incorpora gli effetti della manovra realizzata con il decreto legge n. 112 del 2008[19] - prospetta un indebitamento netto pari al 2,1 per cento del PIL, con un peggioramento rispetto alla previsione indicata nel DPEF di 0,1 punti percentuali di PIL.
Secondo
quanto riportato nella RPP, la revisione è riconducibile ad un moderato rialzo
della spesa, compensata in parte dall’andamento delle entrate. Le nuove stime
delle entrate scontano una ricomposizione del prelievo fiscale: il minor
gettito previsto per il comparto tributario, trainato dal ridimensionamento
delle imposte indirette, risulta più che compensato dalla maggiore crescita dei
contributi sociali rispetto a quanto previsto in precedenza.
Anche nel periodo successivo si evidenzia un lieve peggioramento del deficit rispetto alle precedenti stime pari allo 0,2 per cento nel 2010 e nel 2011, che si riduce di un decimo di punto nel biennio 2012-2013.
Tale dinamica è influenzata da una peggioramento dell’avanzo primario di 0,1 punti percentuali del PIL per il periodo 2009-2013 - ad esclusione del 2011 quando il peggioramento risulta pari a 0,3 - cui si aggiunge un aumento della spesa per interessi nella prima parte del periodo di previsione.
L’indebitamento netto strutturale (corretto per il ciclo e al netto delle misure una tantum), pari all’1,8 per cento del PIL nel 2009 e allo 0,7 per cento nel 2010 (a fronte, rispettivamente, dell’1,7 e dello 0,6 per cento indicati nel DPEF) diventa positivo nel 2011 (0,2 per cento del PIL), pur mantenendo un valore più basso rispetto al profilo di aggiustamento in precedenza indicato.
Nel quadriennio 2008-2011, la correzione complessiva ammonta a oltre due punti percentuali, assicurando la convergenza verso l’obiettivo di medio termine del bilancio in pareggio richiesto dal Patto di stabilità e crescita europeo.
Il debito pubblico, a fronte di una previsione migliore delle attese per l’anno in corso (103,7 per cento del PIL invece di 103,9), evidenzia un percorso di rientro più lento, attestandosi sotto il 100 per cento nel 2011, fino a raggiungere il 91,9 per cento nel 2013, ossia 1,8 punti percentuali in più rispetto a quanto indicato nel DPEF.
Nella tavola che segue si confrontano le previsioni contenute nella Nota di aggiornamento e quelle contenute nel DPEF presentato a giugno.
Quadro sintetico aggiornato(1) di finanza
pubblica
(in percentuale del PIL)
|
|
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Indebitamento
netto |
(Agg. DPEF) |
-2,5 |
-2,1 |
-1,2 |
-0,3 |
-0,1 |
0,0 |
(DPEF 2009-2013) |
-2,5 |
-2,0 |
-1,0 |
-0,1 |
0,0 |
0,1 |
|
Interessi |
(Agg. DPEF) |
5,1 |
5,1 |
5,1 |
5,0 |
4,9 |
4,8 |
(DPEF 2009-2013) |
5,0 |
5,1 |
5,0 |
5,0 |
4,9 |
4,9 |
|
Saldo
corrente netto interessi |
(Agg. DPEF) |
6,2 |
6,6 |
7,2 |
7,5 |
7,6 |
7,6 |
(DPEF 2009-2013) |
6,2 |
6,7 |
7,4 |
7,8 |
7,8 |
7,8 |
|
Saldo
primario |
(Agg. DPEF) |
2,6 |
3,0 |
3,9 |
4,6 |
4,8 |
4,9 |
(DPEF 2009-2013) |
2,6 |
3,1 |
4,0 |
4,9 |
4,9 |
5,0 |
|
Indebitamento
netto corretto (2) |
(Agg. DPEF) |
-2,5 |
-1,8 |
-0,7 |
0,2 |
0,2 |
0,2 |
(DPEF 2009-2013) |
-2,3 |
-1,7 |
-0,6 |
0,3 |
0,2 |
0,2 |
|
Debito |
(Agg. DPEF) |
103,7 |
102,9 |
101,3 |
98,4 |
95,1 |
91,9 |
(DPEF 2009-2013) |
103,9 |
102,7 |
100,4 |
97,2 |
93,6 |
90,1 |
|
Fabbisogno
settore statale |
(Agg. DPEF) |
-2,9 |
-1,4 |
-0,6 |
0,5 |
0,8 |
0,9 |
(DPEF 2009-2013) |
-2,9 |
-1,3 |
-0,4 |
0,7 |
1,0 |
1,1 |
|
Fabbisogno
settore pubblico |
(Agg. DPEF) |
-2,9 |
-1,8 |
-1,0 |
0,1 |
0,4 |
0,5 |
(DPEF 2009-2013) |
-2,8 |
-1,6 |
-0,8 |
0,4 |
0,7 |
0,7 |
(1) I dati non considerano la riclassificazione di
Equitalia ancora in via di definizione.
(2) Per il ciclo e al netto delle una tantum.
Fonte: Nota di aggiornamento al
DPEF 2009-2013.
Il procedimento di formazione della manovra di
finanza pubblica presenta quest’anno elementi innovativi rispetto al passato.
Le linee essenziali della decisione di
bilancio sono state infatti contestualmente definite nel DPEF ed attuate con il
decreto legge n. 112 del 2008[20] l’estate
scorsa, attraverso l’adozione di un piano
triennale (2009-2011) di stabilizzazione della finanza pubblica, volto ad
attuare una politica di contenimento del deficit
pubblico funzionale al raggiungimento del sostanziale pareggio di bilancio nel
2011, secondo gli impegni assunti in sede europea.
Il processo di programmazione economico-finanziaria è stato dunque anticipato nella tempistica ed impostato su base triennale, facendo
sostanzialmente convergere i profili
programmatici con quelli attuativi.
La finalità sottesa a tale approccio è
rinvenibile nell’esigenza di conferire alle Amministrazioni maggiori certezze nella pianificazione delle risorse disponibili e nella programmazione delle attività connesse alle
missioni e ai programma di spesa di propria competenza.
Le esigenze di riqualificazione della spesa,
derivanti anche dalle consistenti riduzioni
delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa operate dall’articolo 60
del decreto legge n. 112/08 per il triennio 2009-2011, hanno inoltre indotto il
Legislatore a concedere alle Amministrazioni un più ampio margine di flessibilità nella gestione delle risorse,
consentendo alle stesse, in sede di formazione del bilancio di previsione a
legislazione vigente per il 2009, di rimodulare
entro certi limiti le dotazioni finanziarie
tra i programmi di ciascuna missione, riconfigurando anche le autorizzazioni
legislative di spesa ad essi sottostanti (per un approfondimento cfr. oltre).
Per quanto concerne l’articolazione della
manovra, le linee portanti della politica di bilancio per il triennio 2009-2011
sono state definite, come accennato, dal decreto legge n. 112 adottato nel
giugno scorso; assieme agli interventi ivi contenuti, come di consueto,
concorrono alla composizione della manovra di finanza pubblica il disegno di legge finanziaria per
il 2009 (AC 1713), il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno
finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (AC 1714),
nonché una serie
di provvedimenti collegati elencati
nella Nota di aggiornamento al DPEF.
In particolare, a completamento della manovra
di bilancio 2009-2011 varata nel luglio scorso il Governo collega alla
decisione di bilancio i seguenti disegni di legge:
§ A.C. 1441-bis,
recante “Disposizioni per lo sviluppo
economico, la riforma del processo civile, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria “, in corso di esame in prima lettura alla Camera;
§ A.C. 1441-ter,
recante “Disposizioni per lo sviluppo
e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, in corso di esame in prima lettura
alla Camera;
§ A.C. 1441-quater,
recante la “Delega al Governo in
materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il
lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro” , in corso di esame in prima lettura
alla Camera ;
§ A.S. 847, recante la “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico”, in corso di esame in prima lettura presso il Senato.
A tali progetti di legge vanno aggiunti il disegno di legge recante la “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 ottobre 2008, nonché, secondo quanto indicato nel DPEF, un ulteriore disegno di legge, non ancora deliberato dal Consiglio dei Ministri, volto alla costituzione di un “Codice delle autonomie”.
Il contenuto del disegno di legge finanziaria per il 2009 (A.C. 1713) non reca effetti in termini di variazione dell’indebitamento netto della PA,
né in termini di fabbisogno, limitandosi ad incidere sul saldo netto da
finanziare, in diminuzione nel biennio 2009-2010 e in aumento nel 2011.
A larga parte degli oneri recati dal disegno
di legge finanziaria si fa inoltre fronte mediante il ricorso a disponibilità
finanziarie già precostituite nell’ambito del decreto legge n. 112/08, sicché
ai fini dell’analisi degli effetti finanziari della manovra di finanza pubblica
occorre fare in primo luogo riferimento a tale ultimo provvedimento adottato
nel giugno scorso.
Il decreto legge n. 112, anticipando gli
effetti tipici della legge finanziaria, ha reperito
un ammontare di risorse pari, in termini cumulati nel triennio 2009
Tra le minori spese 22 miliardi di euro sono spese
correnti e 8,5 miliardi di euro
rappresentano minori spese di conto
capitale.
Del complesso di tali risorse la quota
prevalente (pari a regime a circa l’84 per cento dell’ammontare complessivo) è
stata destinata ad una correzione progressivamente crescente nel triennio
2009-2011 dei conti pubblici.
La riduzione
dell’indebitamento netto ammonta a circa lo 0,6 per cento del PIL nel 2009, all’1 per cento nel 2010 e all’ 1,78 per cento nel 2011, anno nel
quale
Nel 2009
il contributo delle entrate nette e
delle spese nette alla correzione dell’indebitamento è sostanzialmente analogo,
rappresentando rispettivamente circa il 47 e il 53 per cento della correzione
complessiva (4,662 miliardi di euro di maggiori entrate nette a fronte di 5,231
miliardi di riduzione netta delle spese).
Negli anni
successivi gli interventi correttivi si concentrano invece in larga parte sul
versante del contenimento della spesa: nel 2010 la riduzione netta delle
spese rappresenta, infatti, oltre il 70 cento della correzione del saldo, per
poi giungere a fine periodo ad oltre l’82 per cento.
Alla riduzione dell’indebitamento si perviene
mediante un aumento netto annuo delle entrate pari a circa lo 0,3 per cento del
PIL ed una riduzione netta delle spese gradualmente crescente nel triennio (0,32
per cento del PIL nel 2009, 0,72 per cento nel 2010, 1,46 per cento del PIL nel
2011).
La
tabella seguente riepiloga gli effetti della manovra di finanza pubblica in
termini di indebitamento netto per il triennio 2009-2011, disaggregandoli in
termini di variazione netta delle entrate (composta dal saldo delle minori e
maggiori entrate) e delle spese (anch'esse espresse come saldo delle maggiori e
minori spese). I valori sono riportati in termini cumulati.
EFFETTI
SUL CONTO ECONOMICO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
Maggiori entrate |
5.765 |
5.516 |
6.103 |
Minori entrate |
1.103 |
555 |
580 |
Aumento netto entrate |
4.662 |
4.961 |
5.523 |
Maggiori spese |
6101 |
5270 |
5.222 |
Minori Spese |
11.332 |
17.446 |
30.624 |
Riduzione netta spese |
5.231 |
12.177 |
25.042 |
Riduzione dell'Indebitamento
netto |
9.893 |
17.138 |
31.925 |
Fonte: Relazione previsionale
e programmatica e per il 2009.
Le maggiori
entrate derivano principalmente dagli interventi relativi al settore bancario e assicurativo, tramite misure di rimodulazione della base imponibile
degli istituti e delle società, e alle industrie operanti nel settore dell’energia. Ulteriori misure sono
destinate a potenziare la lotta
all’evasione e al sommerso tramite l’incremento del 10 per cento (rispetto
al biennio 2007-2008) della capacità operativa destinata all’attività di
contrasto all’evasione fiscale; la predisposizione di un piano straordinario di
controlli anche tramite un maggiore coinvolgimento dei comuni; norme di
contrasto all’evasione derivante dalle estero-residenze fittizie; il controllo
degli obblighi fiscali e contributivi dei soggetti extracomunitari e non
residenti; l’applicazione dello strumento dell’accertamento con adesione anche
ai verbali di constatazione relativi ad accertamenti parziali con un effetto
crescente nel triennio. Altre misure attengono all’incremento dei diritti
statali di estrazione mineraria, all’armonizzazione del regime fiscale delle
cooperative e all’eliminazione dei requisiti di favore fiscale per gli
extra-compensi (stock-option).
Le minori
entrate sono dovute principalmente all’autorizzazione del Fondo proroga
agevolazioni fiscali. La manovra sulle entrate tiene inoltre conto delle
modifiche al regime di detraibilità dell’IVA sulle prestazioni alberghiere.
Dal lato della spesa, l’azione correttiva deriva in larga parte dall’applicazione
di un taglio lineare riferito al
triennio 2009-2011, delle dotazioni
finanziarie, a legislazione vigente, delle missioni di spesa dei
Ministeri, disposto ai sensi del citato articolo 60, comma 1, del decreto legge
n. 112 del 2009.
Negli anni 2009-2011, l’ammontare della riduzione
delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa dei Ministeri viene ad incidere in modo prevalente sulle
spese in conto capitale, attestandosi a circa 3,6 miliardi euro nel 2010 e 8,6
miliardi nel 2011 (a fronte di una riduzione delle spese correnti pari a
circa 3,4 miliardi di euro nel 2010 e 6,3 miliardi nel 2011)
Nella
definizione degli stanziamenti iniziali su quali sono state apportate le suddette
riduzioni, si è tenuto conto, per il 2009, degli effetti derivanti dalla trasformazione in riduzioni di spesa degli
accantonamenti sulle dotazioni di bilancio (pari a circa 4,9 miliardi di
euro) disposti ai sensi dell’art. 1,
commi 507-508, dalla legge finanziaria per il 2007, prevista dal comma 10
del medesimo articolo 60 del D.L. 112/08.
Nel 2009, il combinato disposto della trasformazione in riduzioni di spesa
degli accantonamenti previsti dal citato comma 507 e dei tagli lineari operati
ai sensi del citato comma 1 dell’articolo 60 del decreto legge n.
In termini di indebitamento netto, la riduzione delle missioni di spesa disposta
per il 2009 risulta pari a circa 3 miliardi di euro per la spesa corrente e 2,3 miliardi per la spesa in
conto capitale.
Ulteriori interventi sono volti al contenimento
della spesa nei settori del pubblico
impiego, della finanza decentrata,
della sanità e della previdenza.
Le maggiori
spese correnti sono principalmente attribuibili:
§ ai rinnovi contrattuali nel pubblico impiego;
§ agli oneri per la sanità conseguenti
all’abolizione per gli anni 2009-2011 della quota fissa di partecipazione al
costo per assistenza specialistica,
§ alle norme in materia previdenziale che
sanciscono l’abolizione del divieto di cumulo fra pensioni e redditi da lavoro
sia autonomo che dipendente,
§ alle modifiche al fondo interventi
strutturali di politica economica e in favore degli enti o società di pubblica utilità.
Le maggiori
spese in conto capitale si riferiscono all’incremento per il 2009 dell’autorizzazione
di spesa relativa al Fondo per l’occupazione e all’istituzione del Fondo per la
promozione e il sostegno del trasporto pubblico locale.
Effetti della
manovra di bilancio per gli anni 2009-2011
(articolazione per settori,
valori cumulati. Fonte: RPP per il 2009)
|
2009 |
2010 |
2011 |
2009 |
2010 |
2011 |
|
(in milioni di euro) |
(in % PIL) |
||||
REPERIMENTO RISORSE |
17.097 |
22.962 |
36.727 |
1,04 |
1,36 |
2,11 |
Maggiori entrate |
5.765 |
5.516 |
6.103 |
0,35 |
0,33 |
0,35 |
Imprese operanti nel
settore energetico |
2.395 |
1.323 |
1.331 |
0,15 |
0,08 |
0,08 |
Settore bancario e
assicurativo |
2.522 |
3.099 |
2.494 |
0,15 |
0,18 |
0,14 |
Riscossione e lotta
all'evasione |
513 |
793 |
1.953 |
0,03 |
0,05 |
0,11 |
Altre |
335 |
301 |
325 |
0,02 |
0,02 |
0,02 |
Minori spese |
11.332 |
17.446 |
30.624 |
0,69 |
1,03 |
1,76 |
Minori spese correnti |
8.923 |
13.776 |
22.050 |
0,54 |
0,82 |
1,27 |
Pubblico impiego |
829 |
1.336 |
1.874 |
0,05 |
0,08 |
0,11 |
Finanza decentrata |
3.430 |
5.480 |
9.480 |
0,21 |
0,32 |
0,54 |
Spesa sanitaria |
357 |
2.351 |
3.344 |
0,02 |
0,14 |
0,19 |
Misure previdenziali |
247 |
267 |
295 |
0,02 |
0,02 |
0,02 |
Riduzione missioni di
spesa |
3.049 |
3.532 |
6.328 |
0,19 |
0,21 |
0,36 |
Altro |
1.011 |
811 |
729 |
0,06 |
0,05 |
0,04 |
Minori spese in conto
capitale |
2.409 |
3.670 |
8.574 |
0,15 |
0,22 |
0,49 |
Riduzione missioni di
spesa |
2.280 |
3.616 |
8.574 |
0,14 |
0,21 |
0,49 |
Altro |
129 |
54 |
|
0,01 |
0,00 |
|
USO DELLE RISORSE |
7.204 |
5.825 |
5.802 |
0,44 |
0,35 |
0,33 |
Minori entrate |
1.103 |
555 |
580 |
0,07 |
0,03 |
0,03 |
Fondo proroga agevolazioni
fiscali |
900 |
500 |
500 |
0,05 |
0,03 |
0,03 |
Detraibilità IVA su
prestazioni alberghiere |
147 |
-80 |
-17 |
0,01 |
0,00 |
0,00 |
Altro |
56 |
135 |
97 |
0,00 |
0,01 |
0,01 |
Maggiori spese |
6.101 |
5.270 |
5.222 |
0,37 |
0,31 |
0,30 |
Maggiori spese correnti |
5.182 |
5.003 |
4.978 |
0,32 |
0,30 |
0,29 |
Pubblico impiego (al netto
degli effetti indotti) |
1.984 |
1.984 |
1.984 |
0,12 |
0,12 |
0,11 |
Spesa sanitaria |
834 |
834 |
834 |
0,05 |
0,05 |
0,05 |
Misure previdenziali |
410 |
415 |
420 |
0,02 |
0,02 |
0,02 |
Misure in favore di Enti e
società pubbliche |
453 |
453 |
450 |
0,03 |
0,03 |
0,03 |
Misure a carattere sociale |
300 |
|
|
0,02 |
|
|
Fondo sicurezza e
contrattazione integrativa |
260 |
100 |
100 |
0,02 |
0,01 |
0,01 |
Fondo interventi
strutturali di politica economica |
599 |
615 |
603 |
0,04 |
0,04 |
0,03 |
Altro |
342 |
602 |
587 |
0,02 |
0,04 |
0,03 |
Maggiori spese in conto
capitale |
919 |
267 |
244 |
0,06 |
0,02 |
0,01 |
Fondo per l'occupazione |
700 |
|
|
0,04 |
|
|
Trasporto pubblico locale |
100 |
110 |
120 |
0,01 |
0,01 |
0,01 |
Altro |
119 |
157 |
124 |
0,01 |
0,01 |
0,01 |
EFFETTO DELLA MANOVRA SUL SALDO PRIMARIO |
9.893 |
17.138 |
30.925 |
0,60 |
1,02 |
1,78 |
Il disegno di legge finanziaria per il 2009 presenta significative novità rispetto al passato, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica.
Una finanziaria snella
Quanto al primo aspetto, la portata innovativa del quadro legislativo vigente del disegno di legge risulta sensibilmente ridotta rispetto al passato, posto che esso si articola in soli tre articoli, riconducibili al contenuto tipico della legge finanziaria, che si limitano a:
§ fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio (livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, e di ricorso al mercato finanziario);
§ disporre la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati e incidenti sulla misura di aliquote o comunque sulla determinazione di parametri da cui deriva il quantum della prestazione;
§ definire l’importo delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali e alle modifiche del trattamento economico del pubblico impiego, nonché l’importo dei trasferimenti destinati agli enti previdenziali;
§ stabilire l’importo da iscrivere nelle tabelle allegate.
Tale limitazione del contenuto del disegno di legge finanziaria è coerente con quanto disposto dall’articolo 1, comma 1-bis, del decreto legge n. 112/08, il quale, operando una deroga alle disposizioni della legge di contabilità generale in materia di contenuto della legge finanziaria (articolo 11 della legge n. 468/1978), ha disposto che in via sperimentale la legge finanziaria per l’anno 2009 possa contenere esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l’esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell’economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.
A tale ridimensionamento del contenuto della
legge finanziaria corrisponde una significativa valorizzazione del contenuto decisionale del bilancio dello Stato, stante
la possibilità - prevista anch’essa in via sperimentale per il solo esercizio 2009
dall’articolo 60, comma 3, del decreto legge n. 112/08 – di rimodulare nella legge di bilancio tra i programmi le dotazioni finanziarie di
ciascuna missione, ivi incluse
le risorse derivanti da autorizzazioni
legislative di spesa (per un
approfondimento cfr. oltre).
Gli effetti sui saldi di
finanza pubblica
Per quanto attiene agli effetti sui saldi di finanza pubblica, il disegno di legge finanziaria per il 2009 non comporta, come accennato, effetti correttivi in termini di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche, la cui incidenza sul PIL rimane pertanto fissata per il triennio 2009-2011 nei valori indicati dalla Nota di aggiornamento al DPEF[21], che pur rivedendo lievemente al rialzo le stime del saldo - in ragione del deterioramento della congiuntura economica internazionale e dell’aumento della spesa per interessi derivante dalle turbolenze nei mercati finanziari - ha confermato l’obiettivo del sostanziale pareggio di bilancio nel 2011.
Analogamente, gli interventi introdotti dalla legge finanziaria non incidono sul fabbisogno del settore statale, mentre variazioni in diminuzione nel biennio 2009-2010 e in aumento nel 2011 sono previste in termini di saldo netto da finanziare.
La
tabelle seguenti riepilogano gli effetti complessivi del disegno di legge in
termini di saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto per il
triennio 2009-2011, disaggregandoli in termini di variazione netta delle
entrate (composta dal saldo delle minori e maggiori entrate) e delle spese
(anch'esse espresse come saldo delle maggiori e minori spese).
SALDO NETTO DA
FINANZIARE |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
Minori entrate |
506 |
313,6 |
181,4 |
Maggiori entrate |
90,5 |
9,5 |
0 |
Totale entrate |
-416,1 |
-304,1 |
-181,4 |
Maggiori spese (articolato) |
5.458,1 |
5.235,2 |
5.233,5 |
Maggiori spese (tabelle) |
235 |
1.305 |
6.576,2 |
Minori Spese |
6886,2 |
7.113,3 |
7.303,9 |
Totale spese |
-1.193,1 |
-573,1 |
+4.506 |
TOTALE GENERALE |
-777,1 |
-269 |
+4.687,4 |
INDEBITAMENTO NETTO P.A.
E FABBISOGNO |
|||
|
2009 |
2010 |
2011 |
Minori entrate |
924,5 |
530,8 |
396,9 |
Maggiori entrate |
90,5 |
9,5 |
0 |
Totale entrate |
-834 |
-521,3 |
-396,9 |
Maggiori spese
(articolato) |
63,7 |
41,5 |
41,5 |
Maggiori spese (tabelle) |
0 |
0 |
0 |
Minori Spese |
-897,7 |
562,8 |
438,4 |
Totale spese |
834 |
521,3 |
396,9 |
TOTALE GENERALE |
0 |
0 |
0 |
Per quanto concerne l’entità della manovra,
il disegno di legge reca nuove o
maggiori spese correnti per un ammontare pari ad oltre 5,45 miliardi di euro per il
2009, 5,23 miliardi per il 2010 e il 2011, cui si aggiungono 507 milioni di euro per il 2009, 314
per il 2010 e 181 per il 2011 di minori
entrate.
Tali oneri
sono più che compensati da una riduzione
delle spese correnti pari a circa 6,9
miliardi di euro per il 2009,
7,11 miliardi per il 2010 e 7,3 miliardi per il 2011, cui si aggiungono 91
milioni di euro per il 2009 e 10 milioni per il 2010 di maggiori entrate.
In
particolare, per quanto concerne il reperimento
delle risorse (maggiori entrate e
minori spese), alla copertura
finanziaria di larga parte delle disposizioni onerose previste dal disegno di
legge si fa fronte nell'ambito delle risorse già precostituite con il
decreto-legge n. 112 del 2008 e, in particolare mediante la riduzione della dotazione:
§ del Fondo
per la proroga di agevolazioni fiscali, istituito nello stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi dell’articolo 63, comma 8
del decreto legge n. 112 del 2008 (per circa 900 milioni di euro nel 2009 – cfr. art. 2, co. 16);
§ del Fondo
intereventi strutturali di politica economica, che il comma 10 del citato
articolo 63 del D.L. n.
Minori spese correnti sono altresì riconducibili al riordino dei trasferimenti dal bilancio dello Stato all'INPS conseguenti dell’incremento delle aliquote contributive di finanziamento delle gestioni previdenziali disposto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007) e dalla legge 24 dicembre 2007, n. 247, recante le norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 (cfr. art. 2, c. 25).
Maggiori entrate sono invece ascrivibili al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di parte delle risorse dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa giacenti fuori dalla tesoreria statale (per circa 90 milioni di euro nel 2009 – cfr. art. 2, c. 21).
In ordine all’utilizzo delle risorse, tra le misure recanti minori entrate si segnalano una serie di disposizioni di carattere tributario, in larga parte costituite da proroghe di regimi fiscali agevolati, a favore dei soggetti che operano nel settore agricolo e della proprietà contadina, della pesca e dell’autotrasporto, nonché in materia di recupero del patrimonio edilizio, spese per la frequenza di asili nido, per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico e per l’aggiornamento e la formazione del personale docente scolastico. Ulteriori proroghe e disposizioni agevolative di natura tributaria concernono le accise sul gas naturale per gli usi industriali; sul gasolio e GPL impiegati per riscaldamento in comuni non metanizzati; sul gasolio impiegato nelle coltivazioni sotto serra e per gli oli vegetali impiegati per fini energetici nelle serre (cfr. articolo 2, commi 1-18).
Sul versante della spesa, le maggiori spese sono principalmente ascrivibili:
§ ai maggiori trasferimenti all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) a titolo di adeguamento ISTAT ( 936 milioni di euro nel triennio 2009-2001 – cfr art. 2, co. 26) e per la gestione degli invalidi civili (1.800 milioni di euro annui per il triennio 2009-2001 – cfr art. 2, co. 26);
§ alle disposizioni in materia di pubblico impiego, che stabiliscono, tra l’altro, le risorse destinate ai rinnovi contrattuali per il biennio 2008-2009 e agli incrementi retributivi del personale statale in regime di diritto pubblico (2.240 milioni di euro annui per il triennio 2009-2001 – cfr art. 2, co. 27,28 e 29).
Per quanto riguarda le Tabelle allegate al disegno di legge (in particolare le Tabelle C
ed F), la relazione illustrativa al disegno di legge sottolinea come i relativi
stanziamenti a legislazione vigente
scontino sia le riduzioni della Tabella C disposte nei decreti-legge n. 93/2008
(c.d. decreto ICI) e n. 134/2008 (c.d. decreto Alitalia), sia le riduzioni di spesa previste ai sensi dell'articolo 60, commi
1 e 10, del decreto-legge n. 112, rispettivamente
in relazione ai tagli delle dotazioni
finanziarie delle missioni di spesa e alla decurtazione delle quote rese indisponibili ai sensi del comma 507 della legge n. 296/2006.
Nelle tabelle
del disegno di legge finanziaria sono inoltre ricompresi gli effetti derivanti dalle rimodulazioni tra i programmi
delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa (ivi incluse le
spese predeterminate per legge ) operate dalle Amministrazioni ai sensi del comma
3 del citato articolo 60 del decreto-legge n. 112. Le autorizzazioni
legislative, nei termini riportati nelle tabelle a seguito delle rimodulazioni,
sono esposte in un apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa
del disegno di legge di bilancio.
Il disegno di legge recante il bilancio annuale di previsione dello Stato e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 è impostato secondo la nuova struttura contabile per missioni e programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio 2008.
Esso presenta tuttavia rilevanti novità rispetto allo scorso anno, sia in ordine all’arco temporale di riferimento, sia in termini di contenuti e portata decisionale del documento.
Sul processo di formazione del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente ha infatti inciso in maniera sostanziale la disciplina introdotta dal decreto legge 25 giugno 2008, n. 112[22], con il quale, ai fini del rispetto degli impegni di medio periodo assunti con l’Unione europea nell’ambito del Patto di stabilità e crescita, è stata realizzata una manovra di stabilizzazione della finanza pubblica riferita al triennio 2009-2011.
Il processo di programmazione
economico-finanziaria è stato dunque anticipato nella tempistica ed impostato
su base triennale, al fine di conferire alle Amministrazioni maggiori certezze
nella pianificazione delle risorse disponibili e nella programmazione delle attività
connesse alle missioni e ai programma di spesa di propria competenza.
Gli effetti del decreto legge, approvato prima della presentazione del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria, risultano pertanto già contabilizzati nel disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per l’esercizio 2009 e nel bilancio pluriennale 2009-2011.
La normativa recata
dall’articolo 60 del citato decreto legge
n.
In particolare, ai fini del conseguimento dell’obiettivo del sostanziale pareggio di bilancio nell’anno 2011, i commi 1 e 2 dell’articolo 60 hanno disposto una sensibile riduzione delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente per il triennio 2009–2011 delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri, secondo gli importi indicati nell'elenco n. 1 allegato al decreto-legge.
Oggetto di riduzione sono state anche le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa.
Dalla riduzione operata sono escluse le spese relative a stipendi,
assegni, pensioni e altre spese fisse; spese per interessi; poste correttive e
compensative delle entrate[23], comprese le regolazioni contabili con le
regioni; trasferimenti a favore degli enti territoriali aventi natura
obbligatoria; fondo ordinario delle università; le risorse destinate alla
ricerca; le risorse destinate al finanziamento del 5 per mille delle imposte
sui redditi delle persone fisiche; le risorse dipendenti da parametri stabiliti
dalla legge o derivanti da accordi internazionali.
Si
tratta, in sostanza, delle spese di
carattere obbligatorio o aventi natura obbligatoria, nonché di altre specifiche
spese ritenute “indisponibili”.
Con riferimento
all’anno 2009, il totale delle
riduzioni operate alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente è stata
pari ad oltre 8 miliardi di
euro, di cui la parte preponderante, più di 6 miliardi, è costituita da riduzioni apportate a spese predeterminate per legge.
Negli anni successivi,
la riduzione delle risorse a legislazione vigente del bilancio dello Stato raggiunge
l’entità di 9 miliardi nel 2010, di
cui 6,7 miliardi relativi a spese
predeterminate per legge, e aumenta fino a oltre 15 miliardi di euro per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore legislativo.
Le
riduzioni, in valori assoluti, risultano, così distribuite per ciascun
Ministero:
milioni
di euro
|
2009 |
2010 |
2011 |
|||
Ministero |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
riduzioni |
di cui: |
2.995,8 |
2.570,4 |
3.307,0 |
2.796,8 |
5.895,1 |
4986,0 |
|
sviluppo economico |
2.247,8 |
2.235,5 |
2.459,0 |
2.444,4 |
4.310,8 |
4.286,0 |
lavoro |
220,0 |
187,6 |
261,1 |
222,5 |
452,5 |
385,6 |
giustizia |
218,6 |
1,6 |
262,1 |
3,2 |
454,2 |
5,5 |
esteri |
202,4 |
153,4 |
225,4 |
167,0 |
388,0 |
286,5 |
istruzione |
447,0 |
214,4 |
456,4 |
200,2 |
790,1 |
346,4 |
interno |
413,7 |
78,4 |
462,2 |
55,2 |
799,0 |
95,6 |
ambiente |
249,7 |
241,3 |
166,2 |
156,3 |
261,9 |
244,5 |
infrastrutture |
519,6 |
405,3 |
463,0 |
332,9 |
770,4 |
544,7 |
difesa |
503,7 |
158,0 |
478,1 |
59,0 |
834,5 |
101,7 |
politiche agricole |
180,0 |
137,0 |
137,4 |
88,4 |
220,2 |
135,2 |
beni culturali |
236,7 |
216,8 |
251,3 |
227,1 |
434,6 |
392,5 |
totale |
8.435 |
6.599,7 |
8.929,2 |
6.753 |
15.611,3 |
11.810,2 |
Nella definizione
degli stanziamenti iniziali su quali sono state apportate le suddette riduzioni,
si è tenuto conto, per il 2009, degli effetti derivanti dalla trasformazione in riduzioni di spesa degli
accantonamenti sulle dotazioni di bilancio (pari a circa 4,9 miliardi di
euro) disposti ai sensi dell’art. 1,
commi 507-508, dalla legge finanziaria per il 2007, prevista dal comma 10
del medesimo articolo 60 del D.L. 112/08[24].
Nell’esercizio 2009, il combinato disposto della
trasformazione in riduzioni di spesa degli accantonamenti previsti dal
citato comma 507 e dei tagli lineari operati ai sensi del citato comma 1
dell’articolo 60 del decreto legge n.
A fronte dei tagli operati, è stato infatti
introdotto, in via sperimentale e
limitatamente all’esercizio finanziario
2009, un meccanismo di flessibilità
in ordine all’allocazione
delle risorse nell’ambito dei programmi di spesa di
pertinenza delle singole Amministrazioni.
In particolare,
l’articolo 60, comma
Ai sensi del comma 3
dell’articolo 60, le rimodulazioni
che possono essere proposte nel disegno di legge di bilancio soggiacciono a
taluni limiti, quali:
§ il rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica;
§ un limite massimo del 10 per cento delle risorse stanziate per il macroaggregato “Interventi” e tra queste ultime e le risorse destinate al macroaggregato “funzionamento”;
§
il divieto
di utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti,
in quanto intervento di dequalificazione della spesa.
In ragione della
possibilità di incidere, con le rimodulazioni presentate a bilancio, sulla
legislazione sostanziale di spesa, in apposito
allegato a ciascuno stato di previsione della spesa del bilancio a legislazione vigente per il 2009
sono esposte le autorizzazioni
legislative di spesa ed i relativi importi, con le rimodulazioni effettuate dalle Amministrazioni (a tale
riguardo, cfr. l’allegato
In particolare, a seguito dell’applicazione della
disciplina in oggetto, le dotazioni finanziarie a legislazione
vigente delle missioni di spesa si distinguono
ora in due parti:
§
una concernente le “risorse rimodulabili”, il cui ammontare rappresenta, come
accennato, il plafond complessivo di
risorse a disposizione di ciascuna Amministrazione. La quota rimodulabile costituisce,
dunque, per ciascun anno del triennio, un complessivo “tetto” di spesa in sede previsionale e gestionale, entro il quale
le Amministrazioni, nei limiti suddetti, possono ripartire le risorse tra i
programmi di competenza, tenendo conto delle priorità e delle finalità strategiche
piuttosto che del livello della spesa storica;
§ l’altra relativa
alle “risorse non rimodulabili” tra i
programmi, per la quale la quantificazione definitiva ha formato oggetto di
proposta da parte della Amministrazioni e di revisione a cura della Ragioneria Generale
ai fini della verifica della corretta applicazione dei parametri previsti dalla
legge per la quantificazione medesima (es. competenze fisse al personale, spese per interessi ed altre
classificabili come oneri inderogabili).
Nel disegno di
legge di bilancio per il 2009 (A.C. 1714) è esposta, nella Tabella 13, l’analisi delle dotazioni finanziarie per missioni che
evidenzia la quota di spesa “rimodulabile”
e quella “non rimodulabile” di
ciascuna missione, ai sensi dell’articolo 60, commi 2 e 3, del D.L. n.
112/2008.
Nella seguente Tabella sono esposti, per l’intero bilancio triennale 2009-2011, le variazioni delle dotazioni di spesa di ciascun Ministero, ponendo a raffronto i dati di bilancio a legislazione vigente preesistenti alla manovra di finanza pubblica attuata con il D.L. n. 112/2008, con le risultanze del disegno di legge di bilancio di previsione 2009, con separata indicazione delle variazioni proposte nel disegno di legge medesimo.
Variazioni per stati di previsione dei
Ministeri
(milioni di euro)
Ministero |
Anno |
Legislazione vigente |
Manovra |
BLV |
Differenza (b)-(a) |
|||
DL 112 |
DL 112 |
Rimodulazioni |
Valori assoluti |
Valori % |
||||
Economia |
2009 |
316.365 |
-2.363 |
-2.996 |
12.159 |
323.165 |
6.800 |
2,1 |
2010 |
306.562 |
0 |
-3.307 |
18.590 |
321.845 |
15.283 |
5,0 |
|
2011 |
305.543 |
0 |
-5.895 |
21.676 |
321.324 |
15.781 |
5,2 |
|
Sviluppo economico |
2009 |
12.516 |
-587 |
-2.248 |
-89 |
9.592 |
-2.924 |
-23,4 |
2010 |
12.323 |
0 |
-2.459 |
-61 |
9.803 |
-2.520 |
-20,4 |
|
2011 |
12.612 |
0 |
-4.311 |
16 |
8.317 |
-4.295 |
-34,1 |
|
Lavoro |
2009 |
82.070 |
-349 |
-220 |
39 |
81.541 |
-529 |
-0,6 |
2010 |
82.697 |
0 |
-261 |
-83 |
82.353 |
-344 |
-0,4 |
|
2011 |
82.578 |
0 |
-452 |
514 |
82.640 |
62 |
0,1 |
|
Giustizia |
2009 |
7.702 |
-196 |
-219 |
255 |
7.542 |
-160 |
-2,1 |
2010 |
7.738 |
0 |
-262 |
167 |
7.644 |
-94 |
-1,2 |
|
2011 |
7.750 |
0 |
-454 |
205 |
7.500 |
-250 |
-3,2 |
|
Esteri |
2009 |
2.360 |
-128 |
-202 |
14 |
2.044 |
-316 |
-13,4 |
2010 |
2.266 |
0 |
-225 |
-36 |
2.005 |
-261 |
-11,5 |
|
2011 |
2.258 |
0 |
-388 |
5 |
1.875 |
-383 |
-17,0 |
|
Istruzione |
2009 |
57.142 |
-324 |
-447 |
-1.022 |
55.349 |
-1.793 |
-3,1 |
2010 |
56.865 |
0 |
-456 |
-2.752 |
53.657 |
-3.208 |
-5,6 |
|
2011 |
56.283 |
0 |
-790 |
-3.565 |
51.929 |
-4.354 |
-7,7 |
|
Interno |
2009 |
27.710 |
-231 |
-414 |
166 |
27.231 |
-479 |
-1,7 |
2010 |
26.826 |
0 |
-462 |
404 |
26.768 |
-58 |
-0,2 |
|
2011 |
26.738 |
0 |
-799 |
390 |
26.328 |
-410 |
-1,5 |
|
Ambiente |
2009 |
1.556 |
-26 |
-250 |
-17 |
1.263 |
-293 |
-18,8 |
2010 |
912 |
0 |
-166 |
-16 |
730 |
-182 |
-20,0 |
|
2011 |
848 |
0 |
-262 |
-11 |
575 |
-273 |
-32,2 |
|
Infrastrutture |
2009 |
7.782 |
-90 |
-520 |
10 |
7.183 |
-599 |
-7,7 |
2010 |
7.038 |
0 |
-463 |
14 |
6.589 |
-449 |
-6,4 |
|
2011 |
7.562 |
0 |
-770 |
28 |
6.819 |
-743 |
-9,8 |
|
Difesa |
2009 |
20.987 |
-457 |
-504 |
268 |
20.294 |
-693 |
-3,3 |
2010 |
19.309 |
0 |
-478 |
490 |
19.322 |
13 |
0,1 |
|
2011 |
19.329 |
0 |
-835 |
504 |
18.999 |
-330 |
-1,7 |
|
Politiche agricole |
2009 |
1.504 |
-54 |
-180 |
64 |
1.334 |
-170 |
-11,3 |
2010 |
1.203 |
0 |
-137 |
66 |
1.131 |
-72 |
-6,0 |
|
2011 |
1.125 |
0 |
-220 |
66 |
971 |
-154 |
-13,7 |
|
Beni e attività culturali |
2009 |
2.060 |
-118 |
-237 |
4 |
1.710 |
-350 |
-17,0 |
2010 |
1.942 |
0 |
-251 |
7 |
1.698 |
-244 |
-12,6 |
|
2011 |
1.921 |
0 |
-435 |
14 |
1.500 |
-421 |
-21,9 |
|
Totale Spese finali |
2009 |
539.754 |
-4.922 |
-8.435 |
11.853 |
538.249 |
-1.505 |
-0,3 |
2010 |
525.681 |
0 |
-8.929 |
16.790 |
533.544 |
7.863 |
1,5 |
|
2011 |
524.547 |
0 |
-15.611 |
19.842 |
528.779 |
4.232 |
0,8 |
Il quadro generale
riassuntivo del bilancio di previsione per il
BLV 2009 (A.C. 1714) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
463.904 |
437.684 |
(2) Spese
finali |
497.400 |
517.442 |
(3=1-2) Saldo
netto da finanziare |
33.496 |
79.758 |
Il disegno di legge di
bilancio a legislazione vigente per il
Il saldo netto da finanziare, corrispondente
alla differenza tra le entrate finali e le spese finali, risulta, in termini di
competenza e al netto delle regolazioni debitorie e contabili e dei rimborsi
IVA, pari a 33.496 milioni di euro.
Per quanto riguarda il bilancio di cassa, il saldo netto da finanziare risulta pari a 79.758 milioni di euro.
Al lordo delle regolazioni
contabili e debitorie (pari a 33.800 milioni di euro per quanto concerne le
entrate, e a 40.850 milioni di euro, per quanto concerne le spese), il bilancio
a legislazione vigente per il 2009 prevede:
BLV 2009 (A.C. 1714) |
||
|
Competenza |
Cassa |
(1) Entrate
finali |
497.704 |
471.484 |
(2) Spese
finali |
538.250 |
558.292 |
(3=1-2) Saldo
netto da finanziare |
40.545 |
86.808 |
Nella Tavola seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le previsioni iniziali del bilancio per il 2008, le previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento, come presentato dal Governo (A.C. 1417) e come modificato dalla manovra recata dal D.L. n. 112/2008, e le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2009 (A.C. 1714).
Il
raffronto è effettuato con i dati al
netto delle regolazioni debitorie e contabili.
(Valori in
milioni di euro)
|
Bilancio
di previsione 2008 |
Assestato |
Assestato |
B.L.V. |
Diff.
|
Entrate finali |
458.373 |
457.432 |
459.135 |
463.904 |
6.472 |
Tributarie |
426.484 |
423.191 |
424.724 |
433.680 |
10.489 |
Extratributarie |
29.636 |
30.876 |
31.046 |
28.874 |
-2.002 |
Entrate
alienazione e ammort. beni patrimoniali |
2.254 |
3.385 |
3.365 |
1.350 |
-2.035 |
Spese finali |
491.711 |
513.630 |
514.793 |
497.400 |
-16.230 |
Spese correnti |
431.277 |
451.242 |
452.362 |
450.766 |
-476 |
352.751 |
365.808 |
366.928 |
369.446 |
3.638 |
|
- Interessi |
78.526 |
85.434 |
85.434 |
81.320 |
-4.114 |
Spese conto capitale |
60.434 |
62.388 |
62.431 |
46.634 |
-15.754 |
Rimborso
prestiti |
198.212 |
191.188 |
191.188 |
215.245 |
24.057 |
Spese Complessive |
689.923 |
704.818 |
705.981 |
712.645 |
7.827 |
33.337 |
55.658 |
33.496 |
|
||
Risparmio pubblico |
24.843 |
2.825 |
3.408 |
11.788 |
|
Ricorso al mercato (*) |
239.455 |
256.126 |
246.846 |
255.791 |
|
(*) Il ricorso al mercato è calcolato al lordo delle regolazioni
debitorie e contabili.
L’analisi delle variazioni rispetto al 2008 che seguono è effettuato
prendendo a riferimento le previsioni contenute nel disegno di legge di
assestamento per il 2008 (A.C. 1417), senza considerare gli effetti determinati
su tale anno dal D.L. n. 112/2008.
Le previsioni del
bilancio a legislazione vigente per il 2009 registrano una forte riduzione del saldo netto da finanziare rispetto al disegno di legge di
assestamento per il 2008, nell’importo di 22.702
milioni di euro, derivante da:
§ una riduzione delle spese finali di 16.230
milioni di euro;
§ un
aumento delle entrate finali di 6.472
milioni di euro.
Anche il saldo corrente (risparmio pubblico) del bilancio a legislazione vigente per il 2009 registra, rispetto alle previsioni assestate per il 2008, un miglioramento di 8.963 milioni di euro, essenzialmente riconducibile all’incremento delle entrate correnti per circa 8.500 milioni di euro.
Riguardo alle spese finali iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2009, la riduzione è pressoché interamente imputabile al forte decremento delle spese in conto capitale, che registrano, rispetto al bilancio assestato 2008, una riduzione di 15.754 milioni di euro, a fronte di un lieve contenimento della spesa corrente (- 477 milioni di euro).
Le spese di parte corrente
Le spese correnti presentano un decremento, rispetto al dato assestato 2008, di 477 milioni di euro, risultante da una sensibile riduzione della spesa per interessi di 4.114 milioni di euro che ha più che compensato l’aumento della spesa corrente primaria pari a 3.638 milioni di euro.
Le spese in conto capitale
La relazione illustrativa del disegno di legge rileva come la contrazione delle spese in conto capitale sia principalmente ascrivibile ai seguenti comparti di spesa:
-
la cessazione del finanziamento dello Stato per
l’attuazione dei piani di rientro regionali in materia sanitaria (circa -9.100 milioni);
-
gli investimenti
fissi lordi, che si riducono di 3.678 milioni di euro. La riduzione è
in larga parte imputabile ai minori interventi per le opere infrastrutturali
nelle regioni Sicilia e Calabria, per oltre 1.800 milioni di euro, ai sensi del
D.L. n. 93/2008[25] (decreto ICI) nonché a minori stanziamenti per
investimenti relativi al Ministero della Difesa (-800 milioni di euro);
-
i trasferimenti
ad amministrazioni pubbliche, che si riducono di complessivi 4.161 milioni di euro. In particolare,
la riduzione è connessa ai minori
trasferimenti alle amministrazioni centrali, per complessivi 3.735 milioni di euro, di cui 1.684
milioni di euro conseguenti alla riduzione degli stanziamenti del Fondo per le
politiche comunitarie.
La tavola seguente
illustra la ripartizione delle spese finali del bilancio dello Stato per
categorie, secondo la classificazione economica, al netto delle regolazioni debitorie e contabili,
evidenziando il raffronto tra il dato assestato 2008 e il dato a legislazione
vigente per il 2009.
SPESE FINALI DEL BILANCIO DELLO STATO
(competenza -
valori in milioni di euro)
CATEGORIE |
ASS. 2008 |
BLV 2009 |
Var.
% |
Redditi da lavoro dipendente |
91.534 |
89.133 |
-2,6 |
Consumi intermedi |
10.823 |
7.433 |
-31,3 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.692 |
4.865 |
3,7 |
Trasferimenti correnti ad
amministrazioni pubbliche |
204.926 |
212.755 |
3,8 |
Trasferimenti correnti a famiglie
e istituzioni sociali private |
4.307 |
3.775 |
-12,4 |
Trasferimenti correnti a imprese |
4.956 |
3.281 |
-33,8 |
Trasferimenti all'estero |
2.057 |
1.493 |
-27,4 |
Risorse proprie CEE |
15.800 |
17.000 |
7,6 |
Interessi passivi e redditi da
capitale |
85.434 |
81.320 |
-4,8 |
Poste correttive e compensative |
18.354 |
17.038 |
-7,2 |
Ammortamenti |
870 |
890 |
2,3 |
Altre uscite correnti |
7.489 |
11.782 |
57,3 |
Totale
Spese Correnti |
451.242 |
450.765 |
-0,1 |
Investimenti fissi lordi e
acquisti di terreni |
8.544 |
4.866 |
-43,0 |
Contributi agli investimenti ad
amministrazioni pubbliche |
24.620 |
20.459 |
-16,9 |
Contributi agli investimenti ad
imprese |
10.045 |
10.324 |
2,8 |
Contributi agli investimenti a
famiglie e istituzioni sociali private |
128 |
96 |
-25,0 |
Contributi agli investimenti a
estero |
351 |
205 |
-41,6 |
Altri trasferimenti in conto
capitale |
9.151 |
10.314 |
12,7 |
Acquisizioni di attività
finanziarie |
9.549 |
370 |
-96,1 |
Totale
spese Conto Capitale |
62.388 |
46.634 |
-25,3 |
Totale
Spese Finali |
513.630 |
497.400 |
-3,2 |
Le entrate
Per quanto riguarda le
entrate finali, l’incremento di
oltre 8.500 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate per il 2008, è
determinato dall’aumento di quasi 10.500 milioni di euro delle entrate tributarie e
dalla riduzione di circa 2.000 milioni delle entrate extratributarie.
L’incremento delle entrate tributarie riguarda, in particolare, per 11.449 milioni di euro le imposte dirette; a tale incremento corrisponde una diminuzione pari a 960 milioni delle imposte indirette. Su tale risultato incide la previsione di una diminuzione del gettito derivante dalle imposte sugli affari per 1.676 milioni di euro (-1,3%).
(al netto dei rimborsi IVA,
regolazioni contabili e acconto concessionari - milioni di euro)
|
Ass. 2008 |
BLV 2009 |
Var. |
Var.% |
I - Imposte sul patrimonio e sul reddito |
245.328 |
256.777 |
11.449 |
4,7 |
II - Tasse e imposte sugli affari |
129.245 |
127.569 |
-1.676 |
-1,3 |
III Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
27.625 |
28.051 |
426 |
1,5 |
IV – Monopoli |
10.219 |
10.335 |
116 |
1,1 |
V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco |
10.774 |
10.948 |
174 |
1,6 |
Totale Entrate Tributarie |
423.191 |
433.680 |
10.489 |
2,5 |
Il disegno di legge di bilancio per il 2009 conferma la nuova struttura contabile introdotta con la legge di bilancio per il 2008.
In tale quadro, al fine di favorire il passaggio da una cultura di "previsione per capitoli" ad una di "programmazione per politiche pubbliche", viene mantenuta l’articolazione degli stati di previsione della spesa secondo le 34 Missioni individuate lo scorso anno.
Modificazioni sono invece intervenute in ordine al quadro funzionale relativo ai Programmi, che è stato rivisitato sia per tenere conto della riorganizzazione dei Ministeri definita dal decreto legge n. 85 del 2008[26], sia in ragione di una ricognizione e razionalizzazione delle attività svolte dalle Amministrazioni, indotta anche dalle esigenze di contenimento e riqualificazione della spesa derivanti dagli interventi adottati con il citato decreto legge n. 112 del 2008.
Rispetto alla
ripartizione prevista nel bilancio 2008, i
programmi sono stati pertanto oggetto di accorpamento e di nuova
denominazione.
In particolare, nel disegno di legge di bilancio per il 2009, le Missioni sono state pertanto articolate in 163 programmi, rispetto ai 168 presenti nella legge di bilancio per il 2008.
La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo e in quota
percentuale delle risorse disponibili
per ciascuna delle 34 Missioni[27]. I dati sono
al lordo delle regolazioni contabili e debitorie.
(milioni di
euro)
Missioni |
Bilancio di previsione 2008 |
Assestato |
BLV |
% |
1 - Organi costituzionali |
3.341 |
3.410 |
3.037 |
0,6 |
2 – Amm.ne generale
territorio |
352 |
369 |
424 |
0,1 |
3 - Relazioni autonomie
territoriali |
113.465 |
119.300 |
110.666 |
20,6 |
4 - L'Italia in Europa e
nel mondo |
27.187 |
27.492 |
26.295 |
4,9 |
5 - Difesa e sicurezza del
territorio |
19.022 |
22.406 |
19.244 |
3,6 |
6 - Giustizia |
7.278 |
7.683 |
7.290 |
1,4 |
7 - Ordine pubblico e
sicurezza |
9.375 |
10.000 |
10.073 |
1,9 |
8 - Soccorso civile |
3.910 |
4.003 |
3.505 |
0,7 |
9 - Agricoltura e pesca |
1.414 |
1.437 |
863 |
0,2 |
10 - Energia e fonti
energetiche |
59 |
59 |
48 |
0,0 |
11 - Competitività e
sviluppo imprese |
4.065 |
4.127 |
4.448 |
0,8 |
12 - Regolazione dei
mercati |
16 |
16 |
16 |
0,0 |
13 - Diritto alla mobilità |
10.967 |
12.538 |
9.980 |
1,9 |
14 - Infrastrutture
pubbliche e logistica |
3.245 |
5.159 |
3.677 |
0,7 |
15 - Comunicazioni |
1.386 |
1.418 |
1.030 |
0,2 |
16 - Commercio
internazionale |
265 |
265 |
204 |
0,0 |
17 - Ricerca ed
innovazione |
4.092 |
4.156 |
3.601 |
0,7 |
18 - Sviluppo sostenibile e
tutela del territorio |
1.717 |
1.920 |
1.451 |
0,3 |
19 - Casa e assetto
urbanistico |
1.052 |
1.148 |
890 |
0,2 |
20 - Tutela della salute |
928 |
993 |
841 |
0,2 |
21 - Tutela beni culturali
|
1.646 |
1.646 |
1.394 |
0,3 |
22 - Istruzione scolastica |
41.618 |
43.275 |
43.896 |
8,2 |
23 - Istruzione
universitaria |
8.683 |
8.683 |
8.549 |
1,6 |
24 - Diritti sociali,
politiche sociali e famiglia |
24.284 |
24.292 |
24.379 |
4,5 |
25 - Politiche
previdenziali |
68.216 |
68.484 |
75.544 |
14,0 |
26 - Politiche per il
lavoro |
3.657 |
3.711 |
3.298 |
0,6 |
27 - Immigrazione |
1.558 |
1.528 |
1.416 |
0,3 |
28 - Sviluppo e
riequilibrio territoriale |
4.653 |
4.654 |
6.103 |
1,1 |
29 - Politiche finanziarie
e di bilancio |
63.141 |
63.101 |
69.385 |
12,9 |
30 - Giovani e sport |
963 |
963 |
728 |
0,1 |
31 - Turismo |
111 |
111 |
76 |
0,0 |
32 - Servizi generali
amministrazioni |
2.842 |
3.359 |
2.323 |
0,4 |
33 - Fondi da ripartire |
19.963 |
14.014 |
12.226 |
2,3 |
34 - Debito pubblico (*) |
78.161 |
85.047 |
81.349 |
15,1 |
Totale Spese Finali |
532.632 |
550.767 |
538.250 |
100 |
(*)
Analizzando
la quota delle risorse disponibili per
il 2009 per ognuna delle 34 Missioni
rispetto al totale del Bilancio dello Stato, emerge come le percentuali maggiori delle risorse siano destinate alle seguenti finalità:
§
relazioni
finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 “Relazioni autonomie
territoriali”), che rappresenta circa il 20,6
per cento della spesa finale dello Stato;
§
interessi
per il servizio del debito (Missione 34 “Debito pubblico”), cui sono
destinati il 15,1 per cento delle
risorse;
§ trasferimenti agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare (Missione 25 “Politiche previdenziali”), che rappresentano il 14,0 per cento delle risorse;
§ politiche finanziarie e di bilancio (Missione 29), pari al 12,9 per cento;
§
istruzione
scolastica (Missione 22), cui è destinato l’8,2 per cento.
Inoltre, alle relazioni internazionali e alla cooperazione (Missione 4 “L’Italia in Europa e nel mondo”) è destinato il 4,9 per cento, mentre ai diritti sociali, alle politiche sociali e alle politiche per la famiglia (Missione 24) sono assegnate il 4,5 per cento delle risorse.
Bilancio
a legislazione vigente 2009
Incidenza % degli stanziamenti per Missione
* Nella voce
“Altro” sono raggruppate le Missioni (21 su un totale di 34) che presentano
un’incidenza percentuale rispetto al totale dello stati di previsioni della
spesa inferiore all’1,15%. In particolare, si tratta delle Missioni 1, 2, 8-12,
14-21, 26-28, 30-32.
A seguito della riduzione delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa, disposta dal decreto legge n. 112 del 2008 per ciascun anno del triennio 2009-2011, il progetto di bilancio risulta quest’anno puntualmente articolato per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio pluriennale.
In particolare, il quadro
generale riassuntivo del bilancio
pluriennale dello Stato per il triennio 2009-
Dati al netto delle
regolazioni debitorie e contabili.
(Valori in milioni di euro)
|
Ass. 2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
Entrate
finali |
457.432 |
463.904 |
476.960 |
491.353 |
Tributarie |
423.191 |
433.680 |
450.692 |
464.646 |
Extratributarie |
30.876 |
28.874 |
25.284 |
25.713 |
Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali |
3.385 |
1.350 |
984 |
994 |
Spese
finali |
513.630 |
497.400 |
496.484 |
491.829 |
451.242 |
450.766 |
456.262 |
461.646 |
|
- Spese correnti netto
interessi |
365.808 |
369.446 |
370.071 |
370.534 |
- Interessi |
85.434 |
81.320 |
86.191 |
91.112 |
Spese conto capitale |
62.388 |
46.634 |
40.222 |
30.183 |
Rimborso prestiti |
191.188 |
215.245 |
217.793 |
212.964 |
Spese
Complessive |
704.818 |
712.645 |
714.277 |
704.793 |
Saldo
netto da finanziare |
56.198 |
33.496 |
19.524 |
476 |
Risparmio
pubblico |
2.825 |
11.788 |
19.714 |
28.713 |
Ricorso al
mercato (*) |
256.126 |
255.791 |
240.577 |
216.590 |
(*) Il ricorso al mercato è
calcolato al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.
Per concerne i saldi di finanza pubblica, il saldo netto da finanziare si riduce progressivamente sino ad attestarsi a 476 milioni di euro a fine periodo.
Tale risultato è
ascrivibile a:
§ una progressiva riduzione delle spese finali (491.829 milioni nel 2011);
§ un
progressivo aumento delle entrate (491.353
milioni nel 2011).
Anche il saldo corrente (risparmio pubblico) registra un andamento positivo (attestandosi a quasi 29 miliardi di euro nel 2011).
Per quanto concerne le
spese, il bilancio pluriennale a legislazione vigente evidenzia un tasso di incremento contenuto della spesa
primaria corrente, mentre le spese
in conto capitale registrano una sensibile
riduzione.
La spesa per interessi è prevista crescere nel triennio considerato.
Nel grafico seguente è evidenziato l’andamento in quota percentuale
delle spese quale risultante dal bilancio pluriennale a legislazione vigente.
Il bilancio a legislazione vigente per il 2009, espone, in termini di competenza e al netto delle regolazioni debitorie e contabili, i seguenti saldi:
§
un risparmio
pubblico pari a 11.788 milioni di
euro;
§
un saldo
netto da finanziare pari a -33.495
milioni di euro;
§
un livello di ricorso al mercato pari a 255.791
milioni di euro (al lordo delle regolazioni debitorie e contabili).
Secondo quanto
riportato nell’allegato 8 al disegno
di legge finanziaria (A.C. 1713), il complesso delle disposizioni previste dal disegno di legge finanziaria
(articolato e tabelle), determinano una riduzione
delle entrate per 416 milioni di euro, più
che compensata da una riduzione delle
spese per 1.193 milioni.
La riduzione delle
entrate è interamente attribuibile alla diminuzione
delle entrate tributarie (- 507
milioni, da ascriversi alle agevolazioni tributarie, in larga parte
proroghe, disposte dall’art. 2 del disegno di legge), in minima parte
compensata da un incremento delle
entrate extratributarie (+ 91 milioni di euro, interamente riconducibili al
versamento all'entrata del bilancio dello Stato di parte delle risorse
dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo
d'impresa Spa giacenti fuori dalla tesoreria statale).
Dal lato delle uscite,
le disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria determinano una diminuzione delle spese correnti primarie
di 1.440 milioni e un incremento della spesa in conto capitale di
247 milioni di euro.
Nel complesso, i saldi del bilancio dello Stato per il 2009 registrano un miglioramento, risultando rideterminati nei seguenti valori:
§ il
saldo netto da finanziare risulta
pari a 32.718 milioni di euro ( - 777
milioni rispetto al bilancio a legislazione vigente 2009);
§ il
risparmio pubblico assume un valore pari a 12.812 milioni di euro (+1.024
milioni);
§ il
ricorso al mercato risulta pari, al
lordo delle regolazioni debitorie e contabili, a 255.034 milioni di euro (
-757 milioni).
I valori del saldo
netto da finanziare e del ricorso al mercato, che dovrebbero determinarsi nel bilancio di previsione per il 2009
integrato con gli effetti del disegno di legge finanziaria, risultano pertanto
inferiori ai limiti massimi per
l’anno finanziario 2009, stabiliti
dall’articolo 1, comma 1, del disegno di legge finanziaria medesimo, pari, rispettivamente,
a 33.600 milioni di euro, al netto delle regolazioni debitorie, e a 260.000
milioni di euro.
Nella tavola seguente è
riportato l’allegato 8 al disegno di legge finanziaria, che illustra gli
effetti sul bilancio dello Stato per il 2009 del disegno di legge medesimo.
Allegato 8
Bilancio dello Stato – Quadro di sintesi
previsioni 2009 – Competenza
(al netto delle regolazioni contabili e debitorie)
(milioni di euro)
|
2008 |
2009 |
Bilancio integrato 2009 |
|||||||||
Assestato |
D.L. 112/2008 |
Assestato + D.L.112/2008 |
BLV 2009 |
Legge finanziaria |
||||||||
ENTRATE |
|
|
|
|
Articolato |
Tab. A-B |
Tab. C |
Tab. D |
Tab. E |
Tab. F |
Totale |
|
Tributarie |
423.191 |
1.533 |
424.724 |
433.680 |
-507 |
|
|
|
|
|
-507 |
433.173 |
Extratributarie |
30.876 |
170 |
31.046 |
28.874 |
91 |
|
|
|
|
|
91 |
28.964 |
Alien. e amm.to ecc. |
3.365 |
0 |
3.365 |
1.350 |
0 |
|
|
|
|
|
0 |
1.350 |
ENTRATE FINALI |
457.432 |
1.703 |
459.135 |
463.904 |
-416 |
|
|
|
|
|
-416 |
463.488 |
SPESE |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Spese correnti |
365.808 |
1.120 |
366.928 |
369.445 |
-1.428 |
0 |
0 |
|
-12 |
|
-1.440 |
368.005 |
Interessi |
85.434 |
0 |
85.434 |
81.320 |
0 |
|
|
|
|
|
0 |
81.320 |
Spese c/Capitale |
62.388 |
43 |
62.431 |
46.634 |
0 |
0 |
0 |
12 |
0 |
235 |
247 |
46.881 |
SPESE FINALI |
513.603 |
1.163 |
514.793 |
497.400 |
-1.428 |
0 |
0 |
12 |
-12 |
235 |
-1.193 |
496.206 |
Rimborso prestiti |
191.188 |
0 |
191.188 |
215.245 |
0 |
|
|
|
|
|
0 |
215.245 |
Risparmio pubblico |
2.825 |
583 |
3.408 |
11.788 |
1.012 |
0 |
0 |
0 |
12 |
0 |
1.024 |
12.812 |
Saldo
netto da finanz. |
-56.198 |
540 |
-55.658 |
-33.495 |
1.012 |
0 |
0 |
-12 |
12 |
-235 |
777 |
-32.718 |
Ricorso al mercato |
256.126 |
-540 |
246.846 |
255.791 |
-1.012 |
0 |
20 |
12 |
-12 |
235 |
-757 |
255.034 |
Tavola
I Evoluzione della spesa finale
dei singoli stati di previsione e incidenza percentuale sul bilancio dello
Stato;
Tavola II Evoluzione
della spesa finale per categorie e incidenza percentuale sul bilancio
dello Stato;
Tavola III Le
spese complessive per funzioni-obiettivo e incidenza percentuale sul
bilancio dello Stato;
Tavola IV Andamento
della spesa finale delle unità previsionali di base (III livello) e
incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;
Tavola V Andamento
delle Missioni ed incidenza percentuale sulle spese complessive del bilancio
dello Stato
Le
variazioni in termini assoluti (Diff. VA) e in percentuale (Diff. %) sono
riferite al dato assestato 2008.
Tutti
i dati delle spese sono al lordo
dei rimborsi IVA e delle regolazioni debitorie.
I dati
del disegno di legge di assestamento 2008 sono riferiti al testo presentato
alla Camera dei deputati (A.C. 1417).
Tavola I – Evoluzione della
spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul
bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro –
dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
MINISTERI |
BIL 2008 |
% |
Ass. 2008 |
% |
BLV 2009 |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
Economia e finanze |
319.621 |
60,0 |
330.414 |
60,0 |
323.165 |
60,0 |
-7.249 |
-2,2 |
Sviluppo economico |
7.990 |
1,5 |
8.690 |
1,6 |
9.592 |
1,8 |
902 |
10,4 |
- Comunicazioni |
351 |
0,1 |
|
|
|
|
- |
|
- Commercio internazionale |
276 |
0,1 |
|
|
|
|
- |
|
Lavoro e politiche soc. |
61.417 |
11,5 |
80.481 |
14,6 |
81.541 |
15,1 |
1.060 |
1,3 |
- Salute |
1.597 |
0,3 |
|
|
|
|
- |
|
- Solidarietà sociale |
17.252 |
3,2 |
|
|
|
|
- |
|
Giustizia |
7.575 |
1,4 |
7.850 |
1,4 |
7.542 |
1,4 |
-308 |
-3,9 |
Affari esteri |
2.546 |
0,5 |
2.722 |
0,5 |
2.044 |
0,4 |
-678 |
-24,9 |
Istruzione |
42.458 |
8,0 |
55.266 |
10,0 |
55.349 |
10,3 |
83 |
0,2 |
- Universita' e ricerca |
11.333 |
2,1 |
|
|
|
|
- |
|
Interno |
25.256 |
4,7 |
26.681 |
4,8 |
27.231 |
5,1 |
550 |
2,1 |
Ambiente e tutela del mare |
1.649 |
0,3 |
1.833 |
0,3 |
1.263 |
0,2 |
-570 |
-31,1 |
Infrastrutture |
3.475 |
0,7 |
10.016 |
1,8 |
7.183 |
1,3 |
-2.833 |
-28,3 |
- Trasporti |
4.923 |
0,9 |
|
|
|
|
- |
|
Difesa |
21.132 |
4,0 |
23.014 |
4,2 |
20.294 |
3,8 |
-2.720 |
-11,8 |
Politiche agricole |
1.754 |
0,3 |
1.793 |
0,3 |
1.334 |
0,2 |
-459 |
-25,6 |
Beni e attività culturali |
2.019 |
0,4 |
2.011 |
0,4 |
1.710 |
0,3 |
-301 |
-15,0 |
TOTALE SPESE FINALI |
532.624 |
100 |
550.771 |
100 |
538.248 |
100 |
-12.523 |
-2,3 |
Tavola
II – Evoluzione della spesa finale per categorie ed incidenza percentuale sul
bilancio dello Stato
(competenza –
milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
CATEGORIE |
BIL 2008 |
% |
Ass. 2008 |
% |
BLV 2009 |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
Redditi da lavoro dipendente |
89.183 |
16,7 |
91.535 |
16,6 |
89.133 |
16,6 |
-2.402 |
-2,6 |
Consumi intermedi |
10.019 |
1,9 |
11.078 |
2,0 |
7.633 |
1,4 |
-3.445 |
-31,1 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.533 |
0,9 |
4.692 |
0,9 |
4.865 |
0,9 |
173 |
3,7 |
Trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche |
199.364 |
37,4 |
206.678 |
37,5 |
212.755 |
39,5 |
6.077 |
2,9 |
Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private |
4.206 |
0,8 |
4.307 |
0,8 |
3.775 |
0,7 |
-532 |
-12,4 |
Trasferimenti correnti a imprese |
4.323 |
0,8 |
4.955 |
0,9 |
3.281 |
0,6 |
-1.674 |
-33,8 |
Trasferimenti all'estero |
1.931 |
0,4 |
2.057 |
0,4 |
1.493 |
0,3 |
-564 |
-27,4 |
Risorse proprie CEE |
15.800 |
3,0 |
15.800 |
2,9 |
17.000 |
3,2 |
1.200 |
7,6 |
Interessi passivi e redditi da capitale |
78.526 |
14,7 |
85.434 |
15,5 |
81.320 |
15,1 |
-4.114 |
-4,8 |
Poste correttive e compensative |
50.230 |
9,4 |
49.787 |
9,0 |
53.988 |
10,0 |
4.201 |
8,4 |
Ammortamenti |
847 |
0,2 |
870 |
0,2 |
890 |
0,2 |
20 |
2,3 |
Altre uscite correnti |
9.529 |
1,8 |
7.489 |
1,4 |
11.782 |
2,2 |
4.293 |
57,3 |
Totale spese correnti |
468.491 |
88,0 |
484.682 |
88 |
487.915 |
90,6 |
3.233 |
0,7 |
Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni |
6.801 |
1,3 |
8.544 |
1,6 |
4.866 |
0,9 |
-3.678 |
-43,0 |
Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche |
24.475 |
4,6 |
24.620 |
4,5 |
20.459 |
3,8 |
-4.161 |
-16,9 |
Contributi agli investimenti ad imprese |
9.970 |
1,9 |
10.045 |
1,8 |
10.324 |
1,9 |
279 |
2,8 |
Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali pr. |
120 |
0,0 |
128 |
0,0 |
96 |
0,0 |
-32 |
-25,0 |
Contributi agli investimenti a estero |
215 |
0,0 |
351 |
0,1 |
205 |
0,0 |
-146 |
-41,6 |
Altri trasferimenti in conto capitale |
13.033 |
2,4 |
12.851 |
2,3 |
14.014 |
2,6 |
1.163 |
9,0 |
Acquisizioni di attività finanziarie |
9.520 |
1,8 |
9.549 |
1,7 |
370 |
0,1 |
-9.179 |
-96,1 |
Totale spese conto capitale |
64.134 |
12,0 |
66.088 |
12,0 |
50.334 |
9,4 |
-15.754 |
-23,8 |
TOTALE SPESE FINALI |
532.625 |
100,0 |
550.770 |
100,0 |
538.249 |
100,0 |
-12.521 |
-2,3 |
Tavola
III – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul
bilancio dello Stato
(competenza –
milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
FUNZIONI-OBIETTIVO |
BIL 2008 |
% |
Ass. 2008 |
% |
BLV 2009 |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
1 Servizi generali delle pubbliche amministrazioni |
479.417 |
65,6 |
475.173 |
64,1 |
485.599 |
64,4 |
10.426 |
2,2 |
2 Difesa |
18.678 |
2,6 |
22.933 |
3,1 |
21.205 |
2,8 |
-1.728 |
-7,5 |
3 Ordine pubblico e
sicurezza |
21.146 |
2,9 |
20.535 |
2,8 |
19.944 |
2,6 |
-591 |
-2,9 |
4 Affari economici |
61.913 |
8,5 |
50.759 |
6,8 |
53.662 |
7,1 |
2.903 |
5,7 |
5 Protezione
dell'ambiente |
2.029 |
0,3 |
2.213 |
0,3 |
1.713 |
0,2 |
-500 |
-22,6 |
6 Abitazioni e assetto territoriale |
1.566 |
0,2 |
3.305 |
0,4 |
3.157 |
0,4 |
-148 |
-4,5 |
7 Sanità |
11.976 |
1,6 |
10.306 |
1,4 |
9.209 |
1,2 |
-1.097 |
-10,6 |
8 Attività ricreative, culturali e di culto |
10.068 |
1,4 |
6.361 |
0,9 |
5.502 |
0,7 |
-859 |
-13,5 |
9 Istruzione |
51.168 |
7,0 |
52.760 |
7,1 |
52.901 |
7,0 |
141 |
0,3 |
10 Protezione sociale |
72.877 |
10,0 |
97.252 |
13,1 |
100.603 |
13,4 |
3.351 |
3,4 |
TOTALE
SPESE COMPLESSIVE |
730.838 |
100,0 |
741.859 |
100,0 |
753.495 |
100,0 |
11.636 |
1,6 |
Tavola IV – Andamento delle U.P.B. (III
livello) ed incidenza percentuale sulle spese finali del bilancio dello Stato
(competenza –
milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
U.P.B. III LIVELLO |
BIL 2008 |
% |
Ass. 2008 |
% |
BLV 2009 |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
Funzionamento |
81.530 |
15,3 |
87.034 |
15,8 |
85.225 |
15,8 |
-1.809 |
-2,1 |
Interventi |
273.187 |
51,3 |
281.259 |
51,1 |
290.749 |
54,0 |
9.490 |
3,4 |
Oneri comuni |
34.646 |
6,5 |
30.370 |
5,5 |
29.989 |
5,6 |
-381 |
-1,3 |
Oneri del debito pubblico |
79.128 |
14,9 |
86.019 |
15,6 |
81.952 |
15,2 |
-4.067 |
-4,7 |
Totale spese correnti |
468.491 |
88,0 |
484.682 |
88,0 |
487.915 |
90,6 |
3.233 |
0,7 |
Investimenti |
60.478 |
11,4 |
62.473 |
11,3 |
46.330 |
8,6 |
-16.143 |
-25,8 |
Altre spese in conto capitale |
122 |
0,0 |
123 |
0,0 |
112 |
0,0 |
-11 |
-8,9 |
Oneri comuni |
3.534 |
0,7 |
3.492 |
0,6 |
3.892 |
0,7 |
400 |
11,5 |
Totale conto capitale |
64.134 |
12,0 |
66.088 |
12,0 |
50.334 |
9,4 |
-15.754 |
-23,8 |
TOTALE SPESE FINALI |
532.625 |
100,0 |
550.770 |
100,0 |
538.249 |
100,0 |
-12.521 |
-2,3 |
Tavola V – Andamento delle Missioni ed incidenza percentuale sulle
spese complessive del bilancio dello Stato
(competenza –
milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
MISSIONI |
BIL 2008 |
% |
Ass. 2008 |
% |
BLV 2009 |
% |
Diff. VA |
Diff. % |
1 - Organi costituzionali |
3.341 |
0,5 |
3.410 |
0,5 |
3.037 |
0,4 |
-373 |
-10,9 |
2 - Amm.ne generale territorio |
352 |
0,0 |
369 |
0,0 |
424 |
0,1 |
55 |
14,9 |
3 - Relazioni autonomie territoriali |
113.465 |
15,5 |
119.295 |
16,1 |
110.666 |
14,7 |
-8.629 |
-7,2 |
4 - L'Italia in Europa e nel mondo |
27.187 |
3,7 |
27.492 |
3,7 |
26.295 |
3,5 |
-1.197 |
-4,4 |
5 - Difesa e sicurezza del territorio |
19.022 |
2,6 |
22.406 |
3,0 |
19.244 |
2,6 |
-3.162 |
-14,1 |
6 - Giustizia |
7.278 |
1,0 |
7.683 |
1,0 |
7.290 |
1,0 |
-393 |
-5,1 |
7 - Ordine pubblico e sicurezza |
9.375 |
1,3 |
10.000 |
1,3 |
10.073 |
1,3 |
73 |
0,7 |
8 - Soccorso civile |
3.910 |
0,5 |
4.003 |
0,5 |
3.505 |
0,5 |
-498 |
-12,4 |
9 - Agricoltura e pesca |
1.414 |
0,2 |
1.437 |
0,2 |
863 |
0,1 |
-574 |
-39,9 |
10 - Energia e fonti energetiche |
59 |
0,0 |
59 |
0,0 |
48 |
0,0 |
-11 |
-18,6 |
11 - Competitività e sviluppo imprese |
4.065 |
0,6 |
4.127 |
0,6 |
4.448 |
0,6 |
321 |
7,8 |
12 - Regolazione dei mercati |
16 |
0,0 |
16 |
0,0 |
16 |
0,0 |
- |
0,0 |
13 - Diritto alla mobilità |
10.967 |
1,5 |
12.508 |
1,7 |
9.980 |
1,3 |
-2.528 |
-20,2 |
14 - Infrastrutture pubbliche e logistica |
3.245 |
0,4 |
5.159 |
0,7 |
3.677 |
0,5 |
-1.482 |
-28,7 |
15 - Comunicazioni |
1.386 |
0,2 |
1.418 |
0,2 |
1.030 |
0,1 |
-388 |
-27,4 |
16 - Commercio internazionale |
265 |
0,0 |
265 |
0,0 |
204 |
0,0 |
-61 |
-23,0 |
17 - Ricerca ed innovazione |
4.092 |
0,6 |
4.156 |
0,6 |
3.601 |
0,5 |
-555 |
-13,4 |
18 - Sviluppo sostenibile |
1.717 |
0,2 |
1.920 |
0,3 |
1.451 |
0,2 |
-469 |
-24,4 |
19 - Casa e assetto urbanistico |
1.052 |
0,1 |
1.148 |
0,2 |
890 |
0,1 |
-258 |
-22,5 |
20 - Tutela della salute |
928 |
0,1 |
993 |
0,1 |
841 |
0,1 |
-152 |
-15,3 |
21 - Tutela beni culturali |
1.646 |
0,2 |
1.646 |
0,2 |
1.394 |
0,2 |
-252 |
-15,3 |
22 - Istruzione scolastica |
41.618 |
5,7 |
43.275 |
5,8 |
43.896 |
5,8 |
621 |
1,4 |
23 - Istruzione universitaria |
8.683 |
1,2 |
8.683 |
1,2 |
8.549 |
1,1 |
-134 |
-1,5 |
24 - Diritti sociali e solidarietà sociale |
24.284 |
3,3 |
24.292 |
3,3 |
24.379 |
3,2 |
87 |
0,4 |
25 - Politiche previdenziali |
68.216 |
9,3 |
68.452 |
9,2 |
75.544 |
10,0 |
7.092 |
10,4 |
26 - Politiche per il lavoro |
3.657 |
0,5 |
3.711 |
0,5 |
3.298 |
0,4 |
-413 |
-11,1 |
27 - Immigrazione |
1.558 |
0,2 |
1.528 |
0,2 |
1.416 |
0,2 |
-112 |
-7,3 |
28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale |
4.689 |
0,6 |
4.665 |
0,6 |
6.139 |
0,8 |
1.474 |
31,6 |
29 - Politiche finanziarie e di bilancio |
63.141 |
8,6 |
63.074 |
8,5 |
69.385 |
9,2 |
6.311 |
10,0 |
30 - Giovani e sport |
963 |
0,1 |
963 |
0,1 |
728 |
0,1 |
-235 |
-24,4 |
31 - Turismo |
111 |
0,0 |
111 |
0,0 |
76 |
0,0 |
-35 |
-31,5 |
32 - Servizi generali amministrazioni |
2.842 |
0,4 |
3.359 |
0,5 |
2.323 |
0,3 |
-1.036 |
-30,8 |
33 - Fondi da ripartire |
19.963 |
2,7 |
14.012 |
1,9 |
12.226 |
1,6 |
-1.786 |
-12,7 |
34 - Debito pubblico |
276.331 |
37,8 |
276.224 |
37,2 |
296.558 |
39,4 |
20.334 |
7,4 |
TOTALE SPESE COMPLESSIVE |
730.838 |
100 |
741.859 |
100 |
753.494 |
100 |
11.635 |
1,6 |
SIWEB
1.1 Struttura del bilancio
Il bilancio
dello Stato è il documento con il quale viene regolata la gestione
finanziaria delle amministrazioni dello Stato, attraverso l’indicazione delle
entrate e delle spese.
Ai sensi dell’articolo 81, comma primo, della Costituzione, l’iniziativa relativa
alla presentazione in Parlamento del bilancio dello Stato è riservata al
Governo. Il Parlamento approva il bilancio con
legge.
L’articolo 81, comma terzo, della Costituzione dispone inoltre che “con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese”.
Il disegno di legge di bilancio a
legislazione vigente, presentato dal
Governo entro il 30 settembre di ogni anno, è costituito :
§
da un unico stato
di previsione dell’entrata, nel quale sono registrate le entrate di
competenza statale;
§
dagli stati
di previsione della spesa, relativi ai singoli Ministeri con portafoglio[28];
§
dal quadro
generale riassuntivo.
Il disegno di legge di bilancio viene
esaminato congiuntamente al disegno di legge finanziaria nell’ambito della c.d.
sessione di bilancio.
A partire dal 1997 (a seguito della riforma
della struttura del bilancio dello Stato effettuata con le legge n. 94/1997 e il
decreto legislativo n. 279/1997), all’interno di ciascuno stato di previsione,
le voci contabili in rapporto alle quali sono indicate le previsioni di entrata
e di spesa, in termini di competenza e di cassa, sono rappresentate dalle unità previsionali di base, che costituiscono le unità fondamentali di voto
ai fini dell’approvazione parlamentare del disegno di legge di bilancio.
L’approvazione del bilancio con legge ha
l’effetto giuridico di autorizzare l’Amministrazione a incassare le entrate ed
effettuare le spese iscritte in bilancio.
Le previsioni relative all’entrata non
rappresentano un limite massimo, ma hanno carattere estimativo: le
amministrazioni dello Stato hanno comunque facoltà di accertare tutte le
entrate per le quali, nel corso dell’esercizio, lo Stato acquisisca un credito
e di incassare tutte le entrate versate presso
L’approvazione delle previsioni di spesa ha invece carattere
giuridicamente vincolante: le previsioni di spesa iscritte in bilancio
costituiscono, infatti, il limite massimo entro il quale le amministrazioni
dello Stato sono autorizzate ad assumere impegni di spesa (autorizzazioni di
competenza) e ad effettuare pagamenti (autorizzazioni di cassa).
1.2 Bilancio di competenza e di cassa
Per ciascuna unità previsionale di base viene
indicata la previsione di competenza e quella di cassa.
il bilancio dello Stato, pertanto, è un bilancio misto, vale a dire un bilancio
redatto sia in termini di competenza
che in termini di cassa.
Le dotazioni di competenza quantificano
l’entità prevista delle entrate che le amministrazioni statali acquisiranno il
diritto di percepire (entrate che si prevede di accertare) e l’entità prevista
delle spese che le amministrazioni statali assumeranno l’obbligo di effettuare
(spese che si prevede di impegnare).
Le dotazioni di cassa quantificano l’entità
prevista delle entrate che saranno incassate (vale a dire versate in Tesoreria)
e delle spese che saranno pagate (erogate dalla Tesoreria).
La competenza, pertanto, tiene conto del
momento in cui sorge il titolo giuridico dal quale deriva l’entrata o la spesa;
la cassa, invece, si riferisce al compimento, di fatto, delle operazioni di
incasso e di pagamento.
Le previsioni di cassa sono determinate
assumendo come limite massimo, per quanto concerne l’entrata, la massa acquisibile, e per quanto
concerne la spesa, la massa spendibile.
La massa acquisibile e spendibile è data dalla
somma della consistenza dei residui (rispettivamente attivi e passivi) e della
dotazione di competenza.
Si definiscono residui attivi le entrate accertate, ma non incassate, vale a dire
le entrate per le quali ha avuto luogo l’accertamento, ma non è stato
effettuato il versamento in tesoreria, entro il termine dell’esercizio
finanziario.
Si definiscono residui passivi le spese che sono state impegnate, ma non sono state pagate, perché non si è concluso entro la fine dell’esercizio il relativo procedimento di spesa[29].
In deroga al principio generale per il quale
le somme stanziate che alla fine dell’esercizio non siano state impegnate
costituiscono economie di bilancio, può essere autorizzata la conservazione in
bilancio anche di somme non impegnate. Più precisamente, ai sensi dell’articolo
36, comma 2, del R.D. n. 2440/1923, gli stanziamenti relativi a spese in conto
capitale possono essere conservati in bilancio, quali residui, anche se non
risultano impegnati entro la fine dell’esercizio finanziario (residui di stanziamento o residui impropri)[30].
Sono oggetto di approvazione parlamentare
soltanto le previsioni di competenza e di cassa.
Per quanto riguarda i residui, che sono
indicati a fini conoscitivi, la quantificazione nel disegno di legge di
bilancio è effettuata in via presuntiva. L’esatto ammontare dei residui al 1°
gennaio dell’anno di riferimento sarà determinato in sede di rendiconto
relativo all’esercizio precedente.
1.3 Bilancio pluriennale
Il bilancio
a legislazione vigente viene presentato sia su base annuale, con riferimento all’anno successivo, che su base pluriennale, vale a dire con
riferimento ad un periodo di tre anni.
Più precisamente, l’articolo 4 della legge n. 468/1978 prevede che, oltre al bilancio pluriennale a legislazione vigente – il quale, a seguito dell’approvazione della legge finanziaria, viene integrato con gli effetti da essa recati – sia predisposto un bilancio pluriennale programmatico, nel quale si evidenziano i saldi di bilancio da conseguire in ciascuno degli anni considerati, tenendo conto sia della manovra finanziaria da attuare per l’anno successivo, sia delle ulteriori manovre che saranno operate nei due anni seguenti[31].
Il bilancio pluriennale è approvato con
apposito articolo del disegno di legge di bilancio.
Rispetto al bilancio annuale, il bilancio
pluriennale viene presentato in forma più aggregata: si dà conto, infatti,
dell’evoluzione pluriennale del quadro generale riassuntivo e delle voci
contenute nella classificazione per categorie delle entrate e delle spese.
1.4 La classificazione delle entrate e delle spese
La classificazione delle entrate e delle spese rispecchia la nuova struttura del bilancio, come introdotto a partire dal 2008, incentrato sull’aspetto funzionale piuttosto che su quello gestionale.
Per quanto concerne le entrate, la legge di bilancio presenta una classificazione che,
superando la struttura per centri di responsabilità amministrativa, mette in
risalto la tipologia di entrata e il
suo carattere di entrata ordinaria o straordinaria. In particolare, le entrate
sono classificate per:
§
titoli,
individuati in numero di quattro. Titolo I: entrate tributarie; Titolo II:
entrate extra-tributarie; Titolo III: entrate derivanti da alienazione e
ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti; Titolo IV: entrate
derivanti da accensione di prestiti.
§
entrate ricorrenti e non
ricorrenti, con riferimento al carattere strutturale o meno dell’entrata (di
particolare rilevanza ai fini della valutazione dei conti pubblici rilevanti ai
fini del rispetto del Patto di stabilità e crescita, in particolare
dell’indebitamento strutturale, al netto del ciclo e delle una tantum);
§ tipologia
di entrata: per le entrate tributarie, le voci sono costituite dai tributi più
importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di
tributi con caratteristiche analoghe (ad esempio, imposte sostitutive, imposte
sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia
del provento per aggregati più o meno ampi (ad esempio, proventi speciali,
redditi da capitale, entrate derivanti da servizi resi dall'amministrazione
statale, ecc.).
§ unità
previsionali di base (u.p.b) che costituiscono oggetto di
approvazione parlamentare (individuate da una numerazione a quattro cifre);
§ capitoli, che rappresentano una ripartizione delle
unità previsionali di base ai fini della gestione e della rendicontazione.
Per quanto concerne le spese, fino al bilancio per il 2007, le unità previsionali di base sono state articolate per centri di responsabilità amministrativa, i quali rappresentano, nell’ambito dell’amministrazione di ciascun Ministero, le strutture preposte alla gestione delle risorse stanziate.
Il bilancio decisionale (votato dal Parlamento) è stato pertanto strutturato sino ad allora sulla base dell’organizzazione delle Amministrazioni (chi gestisce le risorse) e non anche sulle funzioni (cosa viene realizzato con le risorse disponibili).
Tale struttura del bilancio non consentiva una chiara identificazione delle “azioni” svolte attraverso l’utilizzo delle risorse pubbliche. Ciò rendeva complesso il monitoraggio e la valutazione delle politiche pubbliche e, conseguentemente, non agevolava la definizione delle priorità dell’azione politica ed amministrativa.
Con il bilancio di previsione per l’anno finanziario 2008 si è pertanto proceduto ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione delle voci del bilancio dello Stato, volta a chiarire meglio la relazione fra l’insieme complessivo delle risorse disponibili e le specifiche finalità pubbliche perseguite, anche al fine di consentire una più agevole misurazione e verifica degli obiettivi raggiunti.
In particolare, le spese sono classificate per:
§ Missioni
Nel bilancio sono elencate 34 missioni, che identificano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica. Esse possono essere ricondotte ad un concetto di "risorse di settore", ove la missione circoscrive l'insieme di risorse disponibili per una specifica funzione, e può dunque essere utilizzata nell'ambito del dibattito parlamentare per organizzare la discussione della sessione di bilancio[32]. Le missioni non corrispondono alla ripartizione degli stati di previsione, nel senso che vi sono Ministeri che partecipano a più di una missione istituzionale e che vi sono missioni istituzionali affidate alla responsabilità di più Ministeri: esse possono essere pertanto ministeriali o trasversali a più Dicasteri (interministeriali), a seconda dell’attuale ripartizione di funzioni. La nuova struttura prevede inoltre due Missioni trasversali, presenti in tutti i Ministeri: "Fondi da ripartire" e "Servizi istituzionali e generali"[33].
§ Programmi
Ciascuna missione è di norma suddivisa in più programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, per perseguire obiettivi ben definiti nell’ambito delle finalità istituzionali, riconosciute al Dicastero competente. Essi sono prevalentemente di competenza di un unico Ministero, anche se non mancano Programmi condivisi tra più Amministrazioni. I programmi indicano quanto più possibile i risultati da perseguire in termini di impatto dell’azione pubblica sui cittadini e nel territorio (outcome). Nel concreto, alcuni programmi hanno carattere strumentale, indicano cioè input dell’Amministrazione statale per perseguire le sue finalità, o evidenziano prodotti o servizi finali dell’azione dello Stato (output). Per ogni Ministero esistono due programmi trasversali, dove vengono allocate le “spese indirette”, non attribuibili ex ante ai Programmi (Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza), e le spese di "indirizzo politico", collegati entrambi alla corrispondente missione "Servizi istituzionali e generali", sopra richiamata[34].
§ Unità previsionali di base (o macroaggregati), che costituiscono
oggetto di approvazione parlamentare (individuate da una numerazione a tre
cifre), che rappresentano le diverse
tipologie di spesa necessarie all’attuazione del programma medesimo;
§ Centri di responsabilità amministrativa,
che indicano le strutture amministrative cui compete la gestione e,
specificamente, l’assunzione degli impegni di spesa e l’emissione dei titoli di
pagamento;
§ Capitoli, che rappresentano
un’ulteriore ripartizione, a fini gestionali, delle unità previsionali di base.
1.5 Le unità di voto parlamentare
Le unità
previsionali di base (UPB), che costituiscono l’oggetto dell’approvazione
parlamentare sono individuate dal disegno di legge di bilancio, che provvede,
di volta in volta, alle eventuali modifiche o integrazioni rispetto alla
classificazione dell'anno precedente.
Esse sono
identificate da una numerazione a tre cifre. La prima e la seconda cifra
indicano, rispettivamente, la missione e il programma nell’ordine progressivo
in cui questi sono esposti nello stato di previsione. La terza cifra indica la
natura economica della spesa. In particolare, se essa è costituita da numeri
tra 1 e 5, si tratta di spesa di natura di corrente; se la cifra è compresa tra
6 e 8, si tratta di spesa di conto capitale (le UPB la cui numerazione termina
con il n. 9 sono relative rimborso del debito pubblico).
In particolare, le UPB di spesa corrente sono distinte in:
1.
spese di funzionamento;
2.
spese per interventi;
3.
spese per oneri
comuni di parte corrente;
4.
spese per trattamenti
di quiescenza e altri trattamenti integrativi o sostitutivi di questi
ultimi;
5.
spese per oneri
del debito pubblico.
Per la spesa in conto capitale, le UPB sono articolate in:
6.
spese di investimento;
7.
altre spese in conto capitale;
8.
spese per oneri comuni.
La ripartizione in capitoli delle unità previsionali
di base viene esposta, a scopo
esclusivamente conoscitivo, nelle tabelle allegate al disegno di legge di
bilancio, concernenti lo stato di previsione dell’entrata e ciascun stato di
previsione della spesa.
La ripartizione delle unità previsionali di base in capitoli viene effettuata successivamente all’approvazione e alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.
Le variazioni degli
stanziamenti
L’individuazione delle unità previsionali di
base come oggetto di approvazione parlamentare e, di conseguenza,
l’attribuzione ad un decreto ministeriale della ripartizione in capitoli, ha
introdotto significativi profili di elasticità
nel sistema di gestione delle risorse.
Infatti, la disciplina contabile prevede che
le variazioni compensative tra capitoli appartenenti
alla medesima unità previsionale di base possono essere attuate con decreto del
Ministro competente, da comunicare al Ministro dell’economia e finanze e alle
Commissioni parlamentari.
Tali variazioni, peraltro, non possono avere
come oggetto le spese obbligatorie, le spese in annualità e pagamento differito
e le autorizzazioni di spesa regolate direttamente dalla legge finanziaria.
È in ogni caso esclusa la possibilità di effettuare in via amministrativa variazioni,
anche compensative, tra stanziamenti relativi a diverse unità previsionali di
base, in quanto oggetto della deliberazione parlamentare.
Tali variazioni devono pertanto essere
autorizzate con legge di assestamento del bilancio o con successivi
provvedimenti legislativi.
In sede di legge di bilancio è stata peraltro più volte introdotta una disposizione che autorizza variazioni compensative anche tra diverse unità previsionali di base di uno stato di previsione per l’esercizio finanziario al quale il bilancio si riferisce.
Una
disciplina specifica in materia di variazione delle dotazioni di bilancio è
stata disposta, in via sperimentale per il solo esercizio 2009, dall’articolo
60, comma 3, del decreto legge n. 112 del 2008, per un approfondimento della
quale si rinvia alla Parte III concernente il disegno di legge di bilancio per
il 2009 del presente dossier .
1.6 La classificazione funzionale e la classificazione economica
Per rendere più significativa la lettura del
bilancio, la legge 468/1978 e successive modificazioni prevede che, in appositi
allegati (contenuti, a livello generale, nel quadro generale riassuntivo, e, in
modo più dettagliato, negli stati di previsione del disegno di legge presentato
dal Governo) gli stanziamenti di spesa siano ripartiti secondo l’analisi
funzionale e secondo l’analisi economica.
Queste ripartizioni, pur non essendo oggetto
di votazione in Parlamento, hanno un rilevante valore conoscitivo.
In primo luogo la riforma del
Oltre all’analisi funzionale, è prevista la
classificazione per categorie (analisi economica), che mira ad
evidenziare l’effetto che le spese di bilancio hanno sul sistema economico
nazionale. Per questo, con la riforma del 1997, si è previsto che le categorie
economiche siano definite in conformità con gli schemi di classificazione del
sistema di contabilità nazionale, che è identico per tutti i paesi membri della
Comunità europea.
Anche per le entrate viene esposta una classificazione per categorie, che tuttavia non è ancora stata riformulata in base ai criteri della contabilità nazionale, ma fa riferimento, piuttosto, alla natura dei proventi.
La legge finanziaria costituisce lo
strumento attraverso il quale viene modificata la legislazione vigente al fine
di conseguire gli obiettivi finanziari stabiliti nel DPEF e nell’eventuale Nota
di aggiornamento, come approvati dalle relative risoluzioni parlamentari.
A tal fine gli effetti, in termini di entrata
e di spesa, delle disposizioni contenute nella legge finanziaria, una volta che
quest’ultima è stata approvata da ciascun ramo del Parlamento, sono recepiti
nel bilancio dello Stato per effetto dell’approvazione della Nota di
variazioni. Attraverso
La legge finanziaria risulta pertanto lo
strumento di attuazione della manovra di finanza pubblica, vale a dire del
complesso di interventi per mezzo dei quali viene operata una correzione degli
andamenti tendenziali (gli andamenti a legislazione vigente) del bilancio dello
Stato e della finanza pubblica, in modo da adeguarli al perseguimento degli
obiettivi programmati.
Il contenuto
della legge finanziaria è stabilito dall’articolo 11 della legge della
legge n. 468/1978, e successive modificazioni.
In base al citato articolo (comma 3), essa
contiene esclusivamente norme recanti effetti finanziari con decorrenza dal
primo anno considerato nel bilancio pluriennale, e per ciò che attiene al contenuto necessario, disposizioni
recanti:
§
il livello
massimo di saldo netto da finanziare,
in termini di competenza, e di ricorso
al mercato finanziario, vale a dire il tetto massimo del nuovo
indebitamento aggiuntivo consentito in ciascuno degli anni del periodo
considerato nel bilancio pluriennale (lett. a); con riferimento al livello massimo
di saldo netto da finanziare, sono distintamente indicate le eventuali
regolazioni debitorie pregresse;
§
l'importo
complessivo massimo destinato, per ciascun anno, al rinnovo dei contratti del pubblico impiego ed alle modifiche del
trattamento economico e normativo del personale dipendente da pubbliche
amministrazioni non compreso nel regime contrattuale (lett. h);
§
altre regolazioni meramente quantitative
rinviate alla finanziaria da norme vigenti (lett. i);
§
norme
recanti misure correttive degli effetti finanziari delle leggi dalla cui
attuazione siano derivati oneri maggiori rispetto a quelli previsti (lettera
i-quater, introdotta dal comma 01,
lett. a), dell'art. 1 del D.L. n. 194/2002 come modificato dalla legge di
conversione n. 246/2002).
Di
conseguenza, ai sensi del comma 01, lett. b), dell'art. 1 del D.L. n. 194/2002,
come modificato dalla relativa legge di conversione, in allegato alla legge
finanziaria sono indicati i provvedimenti legislativi adottati ai sensi
dell’art. 11-ter, comma 7, della L.
n. 468/1978, per correggere gli effetti finanziari di leggi che abbiano
registrato oneri superiori a quelli previsti, e le misure correttive inserite a
tal fine nella legge finanziaria medesima.
Possono inoltre essere contenute nella legge
finanziaria (cd. contenuto eventuale):
§
le variazioni
delle aliquote, delle detrazioni e degli scaglioni e le altre misure che
incidono sulla determinazione quantitativa della prestazione, relativamente ad
imposte indirette, tasse, canoni, tariffe e contributi in vigore, con effetto,
di norma, dal 1° gennaio dell'anno cui essa si riferisce, nonché le correzioni
delle imposte conseguenti all'andamento dell'inflazione (lett. b);
§
norme che
comportino aumenti di entrata o riduzioni di spesa, escluse quelle a
carattere ordinamentale o organizzatorio, a meno che si caratterizzino per un
rilevante contenuto di miglioramento dei saldi (lett. i-bis, introdotta dal comma 17 dell'art. 2 della legge n. 208/1999);
§
norme che
comportino aumenti di spesa o riduzioni di entrata, il cui contenuto sia
finalizzato direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, con
esclusione di interventi di carattere localistico o microsettoriale (lett. i-ter, introdotta dal comma 17 dell'art. 2
della legge n. 208/1999);
Si ricorda che, per quanto concerne il disegno di legge finanziaria per il 2009, l’articolo
1, comma 1-bis del D.L. 112/08,
operando una deroga alla disciplina
generale sopra descritta, ha disposto che, in via sperimentale, esso possa contenere “esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto
tipico con l'esclusione di disposizioni
finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di
carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico” (sul punto, si rinvia alla Parte II
concernente il d.d.l. finanziaria 2009 del presente dossier).
Nelle Tabelle
approvate con la legge finanziaria sono
inoltre disposti (e rientrano sempre nel contenuto necessario):
§
gli importi dei fondi speciali destinati al finanziamento di provvedimenti che si
prevede saranno approvati nel corso d'anno (lett. g). I fondi speciali sono indicati per Ministeri in due distinte
tabelle, una per la parte corrente e l'altra per quella in conto capitale
(rispettivamente, Tabelle A e B).
La legge n. 468/1978 ha inoltre previsto l'introduzione
nei fondi speciali di accantonamenti di segno negativo, relativi cioè a
provvedimenti di risparmio di spesa o di aumento di entrata, il cui
perfezionamento in corso di anno condiziona per pari ammontare la successiva
approvazione di provvedimenti collegati ad accantonamenti positivi;
§
la determinazione per ciascun anno del
finanziamento da iscrivere in bilancio per le leggi di spesa permanenti la cui quantificazione è rinviata alla
legge finanziaria, sia che si tratti di spese di parte corrente che di spese in
conto capitale (Tabella C – lett. d), come modificata dal comma 15
dell'art. 2 della legge n. 208/1999).
Le leggi di spesa quantificate nella Tabella C sono,
in gran parte, riferite a trasferimenti di risorse per il funzionamento di
enti, organi, autorità amministrative indipendenti e Agenzie di settore, leggi
di spesa relative al finanziamento di alcuni fondi (Università, Osservatori,
Protezione civile);
§
la determinazione (le c.d. “rimodulazioni”), per
le leggi di spesa a carattere pluriennale,
ripartite per settori di intervento, delle quote destinate a gravare su
ciascuno degli anni considerati (Tabella
F – lett. c) dell'art. 11, comma
3).
Nelle
tabelle possono inoltre essere disposti:
§
il rifinanziamento,
per un solo anno, di interventi di conto
capitale per i quali nell'ultimo esercizio sia previsto uno stanziamento di
competenza, nonché il rifinanziamento, per uno o più degli anni considerati nel
bilancio pluriennale, di norme vigenti che prevedono interventi di particolare rilievo definiti di "sostegno
dell'economia", classificati tra le spese in conto capitale. Mentre il
finanziamento annuale può essere autonomamente disposto al momento della
predisposizione dalla legge finanziaria, il rifinanziamento pluriennale deve
essere previsto dalla legge sostanziale, (Tabella
D – lett. f), modificata dal
comma 16 dell'art. 2 della legge n. 208);
§ la riduzione per ciascun anno di autorizzazioni legislative di spese: il cosiddetto "definanziamento" (Tabella E – lett. e).
[1] Al riguardo si segnala che la nota preliminare relativa allo Stato di previsione del Ministero della Difesa per l’esercizio finanziario 2009 (pag. 17) pone in evidenzia che in relazione al citato importo di 21.132,4 milioni di euro previsto per il 2008, deve essere considerata l’incidenza degli accantonamenti pari a 588,89 milioni di euro.
[2]
L’incidenza delle spese della difesa
sul PIL è stata nel 2004 dell’1,425, nel 2005 dell’1,337%, nel 2006 dell’1,202
e nel 2007 dell’1,315.
[3] Il Fondo è stato istituito dall’articolo 1, comma 1240, della legge n. 296/2006 (legge finanziaria 2007), che ha autorizzato per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, una spesa di 1.000 milioni di euro per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace.
[4] Nella vecchia struttura del bilancio, applicata fino all’esercizio finanziario 2007, nell'ambito del bilancio di previsione della Difesa esistevano sette Centri di responsabilità (Gabinetto, Bilancio e affari finanziari, Segretario Generale, Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri), ripartiti in 58 unità previsionali di base.
[5] Con riferimento agli stanziamenti relativi alla Sicurezza militare, si segnala che i capitoli di pertinenza (1050 e 1051, riguardanti il funzionamento del SISMI -Servizio per le informazioni e la sicurezza militare) saranno finanziati attraverso le variazioni apportate dal disegno di legge di assestamento 2009, con la ripartizione del Fondo per le spese di organizzazione e di funzionamento del CESIS, del SISMI e del SISDE (cap. 5107 dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze).
[6]
Con riferimento agli stanziamenti
relativi alle Missioni militari di pace, si segnala che il capitolo di
pertinenza (1188) sarà finanziato attraverso le variazioni apportate dal disegno
di legge di assestamento 2009, che recepisce le disposizioni relative alla
copertura finanziaria contenute nei provvedimenti legislativi di autorizzazione
o proroga delle missioni, che attingono al Fondo di riserva per le spese
derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace (capitolo 3004),
presente, in sede di bilancio previsionale, nello stato di previsione del
Ministero dell’Economia e delle Finanze.
[7] Le spese di esercizio comprendono anche le spese per viveri,
vestiario, igiene e formazione dei contingenti di leva.
[8] Le spese per l’investimento costituiscono la sommatoria delle spese in conto capitale delle unità previsionali di base “ricerca scientifica” e “acquisto di attrezzature e impianti” e delle spese correnti delle unità previsionali di base “ammodernamento e rinnovamento” ed “accordi e organismi internazionali” (infrastrutture NATO).
[9] Tale dato deriva dalla somma dell’inflazione programmata per il 2008 e il 2009 (1,7% + 1,5%).
[10]
Tale comma ha istituito un fondo con
una dotazione di 550 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2008-2010,
destinato ad incrementare il Fondo di finanziamento ordinario per le università
(FFO). Le risorse aggiuntive devono essere utilizzate per far fronte in via
prevalente agli oneri lordi per gli adeguamenti retributivi per il personale
docente e ai rinnovi contrattuali del restante personale; nonché, per la parte
residua, ad altre esigenze di spesa corrente e d’investimento individuate
autonomamente dagli atenei.
[11]
Attuazione
dell'articolo 2 della L. 6 marzo 1992, n.
[12]
Si tratta delle disposizioni di legge
relative all’emanazione del provvedimento concernente la disciplina del
rapporto di impiego del personale delle Forze di polizia, anche ad ordinamento
militare, e delle Forze armate.
[13]
Tale incremento tiene conto del 29,88%
per contributi previdenziali (per il settore pubblico non statale tale percentuale
è lievemente inferiore) e 8,5% per IRAP che si aggiungono ai costi degli incrementi retributivi lordi dei dipendenti.
[14]
Il comma 5 dell’articolo 10 del D.L.
282/2004 ha disposto che il maggior gettito determinato, con riferimento al
2005, dalla proroga dei termini di versamento della seconda e terza rata dei
pagamenti relativi agli illeciti edilizi (di cui al precedente comma 1 dello
stesso articolo 10, e pari a 2.215,5 milioni di euro), andasse a costituire la
dotazione di un apposito fondo di spesa, istituito nello stato di previsione
del Ministero dell’economia e delle finanze e denominato “Fondo per interventi
strutturali di politica economica”. Il Fondo è destinato a agevolare il
perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, anche mediante interventi
volti alla riduzione della pressione fiscale.
[15]
Risorse finanziarie annue al lordo di
contributi ed IRAP.
[16]
Sono esclusi dall’applicazione di tale
disposizione agli enti territoriali e agli enti del Servizio sanitario
nazionale di competenza regionale.
[17] Decreto legge del 28 agosto 2008, n. 134, recante “Disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi”.
[18]
Si segnala che precedentemente con l'articolo
6-bis del decreto legge 14 marzo 2005, n. 35, introdotto dalla legge di
conversione 4 maggio 2005, n. 80, recante “Disposizioni urgenti nell'ambito del
Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale”, era stato autorizzato
lo stanziamento di 25 milioni di euro per il 2005, di 100 milioni per il 2006 e
di 275 milioni per il 2007 (rinviando, per gli anni seguenti, a successive
determinazioni in tabella D della legge finanziaria), per consentire l'avvio
del programma di sviluppo e di acquisizione delle unità navali della classe
FREMM e delle relative dotazioni operative.
[19] Convertito con modificazioni dalla legge 133/2008.
[20]
Convertito, con modificazioni, nella
legge n°133/2008
[21]
-Pari al 2,1 per cento nel 2009, -1,2
per cento nel 2010 e -03 per cento nel 2010.
[22]
Convertito, con modificazioni, dalla
legge n. 133 del 2008.
[23] Si ricorda che, secondo la definizione ISTAT, sono poste correttive e compensative delle entrate gli importi inseriti tra le spese e riferiti ad entrate indebitamente percepite.
[24]
Il citato comma
[25] Si tratta, nello specifico, della riduzione, rispetto all’assestamento 2008, di 500 milioni di euro, per il potenziamento della viabilità non statale in Sicilia e Calabria (cap. 7486/Infrastrutture) e di 1.363,5 milioni di euro, autorizzati ai sensi dell’art. 1, co. 1155, della legge n. 296/2006 per la realizzazione di opere infrastrutturali in Sicilia e Calabria (cap. 7487/Infrastrutture).
[26] Convertito, con modificazioni, dalla legge n.121 del 2008.
[27]
Il riepilogo delle Missioni e dei
Programmi è contenuto in un apposita Tabella del disegno di legge di bilancio
in esame (pag. 63 dello stampato A.C. 1714). In tale elenco, per ogni Missione
e sottostante Programma viene indicato il relativo stanziamento a legislazione
vigente per il
[28] Agli stati di previsione della spesa sono allegati i bilanci delle aziende ed amministrazioni autonome controllate dal relativo Ministero. Le principali aziende ed amministrazioni autonome, peraltro, nel corso di un processo sviluppatosi in particolare negli anni novanta, sono state trasformate in società per azioni (talora con un passaggio intermedio ad ente pubblico economico). Esse pertanto costituiscono adesso una struttura organizzativa residuale.
[29] I residui propri relativi alle spese correnti sono mantenuti in bilancio per i due esercizi successivi a quello nel quale le somme corrispondenti sono state inizialmente stanziate (art. 36, comma 1, R.D. n. 2440/1923). Tra i residui di parte corrente hanno un regime particolare quelli concernenti spese per lavori, forniture e servizi, che possono essere mantenuti in bilancio per tre esercizi.
I residui propri relativi alle spese in conto capitale sono mantenuti in bilancio per tre esercizi successivi a quello in cui è stato iscritto il corrispondente stanziamento (art. 36, comma 3, R.D. n. 2440/1923, come novellato dall’art. 3, comma 36, della legge n. 244/2007)
[30] L’art. 1, comma 6, del D.L. n. 194/2002 (legge n. 246/2002), modificando l’articolo 36, comma 2, del R.D. n. 2440/1923, ha limitato ad un solo anno, dopo l’esercizio di iscrizione in bilancio, il periodo di conservazione in bilancio dei residui di stanziamento di conto capitale. Per gli stanziamenti iscritti in bilancio in forza di disposizioni legislative entrate in vigore nell'ultimo quadrimestre dell'esercizio finanziario, il periodo di conservazione è protratto di un ulteriore anno.
[31] Con il DPEF 2009-2013 e con il D.L. n. 112/2008 è stata configurata ed attuata una manovra di stabilizzazione triennale della finanza pubblica. Il bilancio pluriennale evidenzia 2009-2011 evidenzia pertanto i saldi di bilancio da conseguire nell’arco triennale di riferimento della manovra.
[32] L’articolazione delle missioni sottende una visione dello Stato che non svolge solo le funzioni fondamentali - quali, ad esempio, l'amministrazione della difesa (Missione 5), e della giustizia (Missione 6), la tutela della salute (Missione 20) e la promozione dell’istruzione scolastica (Missione 22) - ma espleta anche compiti di protezione di particolari categorie sociali e di redistribuzione delle risorse, tutelando, ad esempio, i diritti sociali e la famiglia (Missione 24) e i giovani e lo sport (Missione 30), ovvero interessi collettivi, come lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente (Missione 18).
[33] La missione "Fondi da ripartire" raccoglie alcuni fondi di riserva e speciali, che non hanno, in sede di predisposizione della legge di Bilancio di previsione, una collocazione specifica, ma la cui attribuzione è demandata ad atti e provvedimenti successivi adottati in corso di gestione.
La seconda - "Servizi istituzionali e generali" - raggruppa le spese di funzionamento dell'apparato amministrativo, le quali sono trasversali a più finalità e non attribuibili puntualmente alle singole Missioni. Rientrano, in particolare, in tale categoria le spese per "l'indirizzo politico" e per "gli affari generali".
[34]
Ciascun Programma si articola in un
insieme di attività che ogni Amministrazione pone in essere per il
raggiungimento delle proprie finalità. attraverso l’attuazione dei processi e
delle funzioni da parte singole strutture amministrative. Fanno tuttavia
eccezione i c.d. “Programmi finanziari”,
i quali non sono rappresentati da attività operative svolte dai competenti
Centri di responsabilità amministrativa, ma costituiscono mere operazioni di
trasferimento delle risorse finanziarie ai rispettivi enti destinatari, che a
loro volta utilizzeranno le risorse per il perseguimento degli obiettivi
istituzionali.