Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Proroga della partecipazione italiana alle missioni internazionali - D.L. 102/2010 - A.C. 3610 - Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale
Riferimenti:
AC N. 3610/XVI   DL N. 102 DEL 07-LUG-10
Serie: Note per la I Commissione affari costituzionali    Numero: 213
Data: 14/07/2010
Descrittori:
FORZE ARMATE   FORZE DI POLIZIA
MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE   PROROGA DI TERMINI
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

 

14 luglio 2010

 

n. 213

Proroga della partecipazione italiana alle missioni internazionali

D.L. 102/2010 - A.C. 3610

Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale

 

 

Numero del disegno di legge di conversione

A.C. 3610

Numero del decreto-legge

D.L. n. 102/2010

Titolo del decreto-legge

Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia

Iter al Senato

No

Numero di articoli:

 

testo originario

10

testo approvato dal Senato

--

Date:

 

emanazione

7 luglio 2010 (n. 156)

pubblicazione in Gazzetta ufficiale

7 luglio 2010

approvazione del Senato

No

assegnazione

7 luglio 2010

scadenza

5 settembre 2010

Commissione competente

III Commissione (Affari esteri), IV Commissione (Difesa)

Stato dell’iter

In corso di esame in sede referente

 

 


Contenuto

Il decreto-legge reca disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.

 

Sintesi del contenuto

Il capo I, composto dagli articoli da 1 a 3, provvede a disciplinare le iniziative in favore dell’Afghanistan, gli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione nei Paesi coinvolti in eventi bellici, nonché il regime da applicarsi ai suddetti interventi.

 

L’articolo 1 disciplina le iniziative, gli interventi e le attività di cooperazione allo sviluppo in Afghanistan, ad integrazione degli stanziamenti già assegnati dalla legge finanziaria per il 2010 alla legge 26 febbraio 1987, n. 49, la partecipazione italiana al Fondo fiduciario della NATO destinato al sostegno dell’esercito nazionale afghano, nonché la partecipazione italiana ad una missione distabilizzazione, nell'ambito degli obiettivi e delle finalità individuate nel corso dei colloqui internazionali e in particolare nella Conferenza dei donatori dell'area, economica, sociale e umanitaria in Pakistan e in Afghanistan, al fine di fornire sostegno al Governo pakistano e al Governo afghano nello svolgimento delle attività per il sostegno al processo di sviluppo e consolidamento delle istituzioni locali e nell'assistenza alla popolazione.

L’articolo 2 dispone il finanziamento - ad integrazione degli stanziamenti già assegnati dalla legge finanziaria per il 2010 alla legge 26 febbraio 1987, n. 49 – per gli interventi di cooperazione allo sviluppo in Iraq, Libano, Pakistan, Sudan e Somalia. Il medesimo articolo disciplina gli interventi a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione in alcuni Paesi, sia in sede bilaterale che multilaterale tramite la partecipazione italiana alle iniziative realizzate dagli organismi internazionali e dall’Unione europea, nonché la prosecuzione degli interventi operativi di emergenza e di sicurezza per la tutela dei cittadini italiani, degli interessi italiani e delle strutture della rete diplomatica nei territori ad elevato rischio, nonché la partecipazione italiana alle iniziative a sostegno della stabilizzazione in Yemen.

L’articolo 3 prevede alcune disposizioni destinate a disciplinare il regime degli interventi con particolare riguardo al quadro derogatorio in tema di conferimento di incarichi di consulenza da attribuire a personale in possesso di specifiche professionalità indispensabile per la realizzazione degli interventi nei paesi indicati nel presente provvedimento, destinatari dell’attività di cooperazione e di sostegno all’imprenditoria. Inoltre, al fine di assicurare il necessario coordinamento delle azioni e degli interventi, sia sotto il profilo politico che organizzativo-funzionale, si prevede la costituzione di strutture operative temporanee (task force) mediante uno o più decreti ministeriali non regolamentari e senza oneri per il bilancio dello Stato.

 

L’articolo 4 reca le autorizzazioni di spesa relative al differimento fino al 31 dicembre 2010 della partecipazione italiana a diverse missioni internazionali.

 

In particolare, vengono prorogate le seguenti missioni (che si indicano ripartite per aree geografiche):

Balcani

• Joint Enterprise della NATO per il mantenimento della sicurezza nell’area dei Balcani, coordinando le attività delle missioni KFOR e MSU in Kosovo.

• NATO HQSkopje per il monitoraggio in Macedonia e per i rapporti tra NATO ed autorità macedoni.

• Althea dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina (ex missione SFOR della NATO) per il mantenimento delle condizioni di sicurezza e consolidamento della pace.

• EUPM dell'Unione europea per assistenza e riorganizzazione delle Forze di Polizia della Bosnia-Erzegovina e mantenimento della stabilità nell’area.

• NATO HQ Sarajevo di supporto alle attività di monitoraggio in Bosnia-Erzegovina, cura i rapporti tra NATO e autorità bosniache.

• DIE in Albania per la cooperazione bilaterale con le Forze armate albanesi ed il sostegno alla loro riorganizzazione.

• MAIL-T (ex NATO HQ) a Tirana di supporto alle Forze armate albanesi dopo l’ingresso dell’Albania nella NATO.

• EULEX Kosovo: missione dell’Unione europea di supporto alle autorità kosovare nei settori di polizia, giudiziario e doganale.

Caucaso

• EUMM Georgia dell'Unione europea in Georgia per il monitoraggio sugli accordi UE-Russia del 2008 e per la stabilità della Georgia e delle aree limitrofe.

Africa

• EUPOL RD Congo dell’Unione europea per la riforma e la ristrutturazione della polizia della Repubblica democratica del Congo.

• UNAMID, missione ONU - Unione africana in Darfur per il controllo del cessate il fuoco e per la protezione degli osservatori nel processo di pace nel Darfur.

• EUTM Somalia, missione dell’Unione europea per l’addestramento delle forze di sicurezza somale.

 

Corno d'Africa

• Ocean Shield della NATO per il contrasto alla pirateria nell’area del Corno d’Africa.

• Atalanta (Eunavfor Somalia) dell’Unione europea nel golfo di Aden, di scorta al naviglio per la missione umanitaria del World Food Program e di contrasto alla pirateria.

Medio Oriente

• EUBAM Rafah dell’Unione europea al valico di Rafah, fra la striscia di Gaza e l’Egitto, per assistere le Autorità palestinesi nella gestione del valico. Dal 2007 il contingente è di stanza ad Askelon (Israele) per la chiusura del valico.

• TIPH II, a Hebron in Cisgiordania di supporto alla sicurezza del territorio, in coordinamento con le Autorità palestinesi ed israeliane.

• UNIFIL dell’ONU in Libano per l’assistenza al Governo libanese nel controllo del territorio confinante con Israele.

• EUPOL COPPS Missione di polizia dell’Unione europea nei Territori palestinesi.

• Missione in Iraq per attività di consulenza, formazione e addestramento delle Forze armate e di polizia irachene Iraqi National Police (INP), nel quadro della NATO Training Mission Iraq (NTM-I).

Mediterraneo

• Active Endeavour della NATO nel Mediterraneo per il contrasto al terrorismo internazionale attraverso il monitoraggio del traffico delle merci via mare nella regione.

• UNFICYP dell’ONU a Cipro per il controllo del cessate il fuoco a Cipro.

• Missione di cooperazione italo - libica per fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.

Afghanistan

• ISAF della NATO di supporto al Governo dell’Afghanistan nel mantenimento della sicurezza nel Paese.

• EUPOL Afghanistan dell'Unione europea per lo sviluppo di una struttura di sicurezza afgana sostenibile ed efficace.

Caraibi

United Nations Stabilization Mission in Haiti (MINUSTAH) per assicurare condizioni di stabilità che favoriscano il processo di democratizzazione.

 

Nel complesso il personale militare e delle forze di polizia impegnato nelle missioni internazionali risulta pari, in base alla relazione tecnica al provvedimento, a 8.338 unità a fronte delle 8.744 autorizzate con l’ultimo provvedimento di proroga.

Con il presente decreto-legge è autorizzata una nuova missione dell’Unione europea per l’addestramento delle forze di sicurezza somale, denominata EUTM.

Inoltre, con riferimento ai principali teatri di intervento delle forze italiane si registrano i seguenti mutamenti:

- un ulteriore aumento del contingente italiano impegnato in Afghanistan di circa 500 unità.

 

L’incremento costituisce la seconda fase dell’attuazione della decisione annunciata dal Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2009 di aumentare di 1.000 unità il contingente impegnato in Afghanistan, con gradualità e con una maggiore incidenza nella seconda metà dell’anno. Tale decisione si collega alla revisione della strategia in Afghanistan annunciata dall’amministrazione USA lo scorso 1° dicembre e alle conseguenti decisioni assunte in sede NATO:

 

- un’ulteriore diminuzione di circa 120 unità del contingente impegnato nella missione UNIFIL in Libano, che può essere collegata al passaggio avvenuto il 28 gennaio scorso, del comando della missione dall’Italia alla Spagna;

- un’ulteriore diminuzione del contingente impegnato nella missione Joint Enterprise nei Balcani di circa 270 unità.

 

Gli articoli 5, 6 e 7 recano rispettivamente, disposizioni in materia di trattamento economico del personale impegnato nelle missioni internazionali, in materia penale e in materia contabile, che riproducono in buona parte quelle contenute nei precedenti provvedimenti di proroga delle missioni internazionali,

 

L’articolo 8, infine, reca la copertura finanziaria del provvedimento.

 

L’articolo 9 stabilisce che, a decorrere dal 9 ottobre 2010, i rinvii contenuti nel decreto-legge in esame a disposizioni originariamente previste da fonti diverse e attualmente riprodotte nel Codice dell’Ordinamento militare (D.Lgs n. 66 del 2010) e nel Testo unico delle disposizioni regolamentari (D.P.R. n. 90 del 2010), si intendono effettuati alle corrispondenti disposizioni del citato Codice e del Testo unico, che entreranno in vigore in data 8 ottobre 2010.

 

L’articolo 10 dispone l’entrata in vigore del provvedimento.

 

Relazioni allegate o richieste

Al testo del decreto-legge sono allegate la relazione illustrativa, la relazione tecnica sugli effetti finanziari, l’analisi tecnico-normativa (ATN) e l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR).

 

Precedenti decreti-legge sulla stessa materia

Sulla materia delle missioni internazionali di pace sono stati emanati finora numerosi decreti-legge che hanno, di volta in volta, autorizzato il finanziamento della partecipazione italiana a nuove missioni militari internazionali ovvero quello per la proroga di ciascuna delle missioni internazionali in corso.

Da ultimo sulla materia si è intervenuti con il decreto-legge n. 1 del 2010 (convertito dalla legge n. 30 del 2010).

Collegamento con lavori legislativi in corso

Le Commissioni riunite III Affari esteri e IV Difesa hanno avviato l’esame in sede referente delle proposte di legge C. 1213, C. 1820, C. 2605 e C. 2849, volte a introdurre una complessiva ed organica normativa di riferimento sul trattamento economico e giuridico del personale impegnato nelle missioni, nonché a disciplinare la procedura da adottare per l’invio dei militari all’estero. Ai fini dell’istruttoria legislativa su tali proposte di legge, le due Commissioni stanno procedendo ad un’indagine conoscitiva, le cui audizioni promosse hanno consentito di far acquisire al Parlamento una serie di aggiornati contributi informativi, con particolare riferimento alle relazioni Governo-Parlamento nella definizione dei passaggi procedurali relativi all'avvio delle missioni internazionali e all'assetto delle iniziative di cooperazione internazionale.

 

Motivazioni della necessità ed urgenza

Come rilevato dall’analisi tecnico-normativa al provvedimento, “la scelta di intervenire con lo strumento del decreto-legge è determinata dalla scadenza, al 30 giugno 2010, del termine previsto dal precedente provvedimento di finanziamento e dalla conseguente necessità di fornire in tempi brevi adeguata copertura giuridica e finanziaria agli interventi previsti, nonché all'azione dei contingenti militari e del personale appartenente alle Forze di polizia impiegati nelle diverse aree geografiche”.

 

Si segnala che il decreto-legge è stato deliberato dal Consiglio dei Ministri il 24 giugno scorso, ma è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il successivo 7 luglio, con entrata in vigore lo stesso giorno. La proroga delle missioni recata dal precedente D.L. n. 1/2010 aveva cessato i suoi effetti il 30 giugno 2010. Pertanto il decreto legge reca disposizioni per lo svolgimento delle missioni e la loro disciplina, con efficacia retroattiva dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2010.

 

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il decreto legge in esame è riconducibile nel suo complesso alle seguenti materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, della Costituzione:

- politica estera e rapporti internazionali dello Stato (lettera a))

- difesa e Forze armate (lettera d));

 

Con riferimento a singole disposizioni vengono altresì in rilievo ulteriori materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi del richiamato art. 117, secondo comma, quali:

- sistema tributario e contabile dello Stato (lettera e));

- ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali (lettera g);

- giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale (lettera l));

- previdenza sociale (lettera o)).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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File: Cost213-AC3610.doc