Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento istituzioni | ||||
Titolo: | Esclusione del coniuge uxoricida dal diritto alla pensione di reversibilità - A.C. 3333 - Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note per la I Commissione affari costituzionali Numero: 195 | ||||
Data: | 26/05/2010 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni |
26 maggio 2010 |
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n. 195 |
Esclusione dei familiari condannati per omicidio dal diritto alla pensione di reversibilitàA.C. 3333Elementi per la valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale |
Numero del progetto di legge |
A.C. 3333 |
Titolo |
Esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta |
Iniziativa |
Parlamentare |
Iter al Senato |
No |
Numero di articoli |
1 |
Date: |
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adozione quale testo base |
12 maggio 2010 |
richiesta di parere |
19 maggio 2010 |
Commissione competente |
XI Commissione (Lavoro) |
Sede e stato dell’iter |
Sede referente |
Iscrizione nel programma dell’Assemblea |
No |
La proposta di legge C. 3333 (Lo Presti), composta di un solo articolo, è volta ad escludere dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta, nonché dal diritto all’indennità una tantum, i familiari superstiti condannati, con sentenza passata in giudicato, per omicidio del pensionato o dell’iscritto (comma 1).
A decorrere dall’entrata in vigore della legge, i familiari di cui al comma 1, che sono titolari di una pensione di reversibilità o indiretta, perdono il diritto al relativo trattamento (comma 2).
Al provvedimento è allegata la relazione illustrativa, ove si dà conto degli obiettivi perseguiti.
In particolare, la proposta di legge intende sanare un'anomalia dell'ordinamento legislativo che non prevede l'esclusione dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta del familiare superstite nei casi in cui questi sia stato condannato per omicidio, con sentenza passata in giudicato, in danno del pensionato o dell'iscritto.
La legislazione in
materia, infatti, nulla prevede nel caso di omicidio del dante causa, per cui
il soggetto che si macchi di tale delitto non è escluso dal diritto a percepire
la pensione di reversibilità o indiretta. Tra l'altro,
Si sono verificati alcuni casi in cui il coniuge uxoricida ha chiesto e ha ottenuto dagli enti previdenziali la pensione di reversibilità o indiretta. Né gli enti previdenziali – per escludere il diritto dell’uxoricida – hanno potuto fare ricorso a interpretazioni o a estensioni analogiche, considerato che quando si restringono o si comprimono diritti soggettivi – come nel caso del diritto a pensione – non è possibile utilizzare tali fonti interpretative.
Le norme contenute nella proposta di legge in esame sono riconducibili alla materia di competenza legislativa esclusiva statale previdenza sociale, (art. 117, secondo comma, lettera o), Cost.).
Rileva altresì la materia ordinamento penale, anch’essa di competenza esclusiva statale (art. 117, secondo comma, lettera l), Cost.).
Con riferimento alla disposizione del comma 2, si ricorda che, secondo l’orientamento della Corte costituzionale, il diritto ad una pensione legittimamente attribuita (in concreto e non potenzialmente) può subire gli effetti di discipline più restrittive introdotte non irragionevolmente da leggi sopravvenute (cfr. sentenza n. 446/2002).
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File: cost195-AC3333.doc