Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari sociali
Titolo: Rendiconto 2009 e Assestamento 2010 - A.C. 3593 e A.C. 3594 - I profili di interesse della Commissione Affari sociali - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 3594/XVI   AC N. 3593/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 366
Data: 12/07/2010
Descrittori:
BILANCIO DI ASSESTAMENTO   RENDICONTO GENERALE DELLO STATO
Organi della Camera: XII-Affari sociali

 

12 luglio 2010

 

n. 366/0/12

Rendiconto2009

Assestamento 2010

A.C. 3593 e A.C. 3594

I profili di interesse della Commissione Affari sociali

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero dei progetti di legge

3593

3594

Titolo

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010

Iniziativa

Governo

Governo

Iter al Senato

Si

Si

Numero di articoli

18

3

Date:

 

 

presentazione o trasmissione alla Camera

30 giugno 2010

30 giugno 2010

Assegnazione

5 luglio 2010

5 luglio 2010

Commissione competente

V Commissione (Bilancio)

V Commissione (Bilancio)

Sede

Referente

Referente

Pareri previsti

Commissioni I, II, III, IV, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali

Commissioni I, II, III, IV, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali

 

 


Contenuto

Disegno di legge di rendiconto 2009

All’avvio della XVI Legislatura[1] il decreto legge 6 maggio 2008 n. 85[2] ha riportato a dodici il numero dei Ministeri[3], tornando al disegno del d.lgs. n. 300 del 1999, per riaggregare preesistenti autonome strutture in quattro ministeri (Ministero dello sviluppo economico; Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali[4]; Ministero dell’istruzione, dell'università e della ricerca).

Successivamente, la legge 13 novembre 2009 n. 172 ha istituito il Ministero della salute, distinto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, evidenziando anche il rilievo del concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per tutti i profili di carattere finanziario nel coordinamento del sistema sanitario nazionale, e prevedendo, sul versante organizzativo, 4 dipartimenti, articolati in 12 direzioni generali[5].

Nella Relazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2009 si sottolinea, tra l’altro, che non è stata portata a termine per il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - oggi come si è detto, distinto in due diverse amministrazioni – la normativa, pur predisposta dall’amministrazione, di attuazione delle disposizioni, finalizzate anche ad una riduzione della spesa, attuazione rimessa, per le ragioni su esposte, alle ormai distinte amministrazioni del lavoro e della salute[6].

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Va ricordato che l’art. 1, commi 16 e 17 del citato DL n. 85, aveva previsto l’emanazione di appositi regolamenti, per i quattro ministeri di cui era previsto l’accorpamento, attraverso la ridefinizione degli assetti organizzativi e del numero massimo delle strutture di primo livello seguendo una logica di ristrutturazione e, nel contempo di riduzione della spesa. Si era infatti previsto che al termine del processo di riorganizzazione fosse ridotta di almeno del 20 per cento, per le nuove strutture, la somma dei limiti delle spese strumentali e di funzionamento previsti, rispettivamente, per i ministeri di origine ed i ministeri di destinazione.

Nella tavola successiva sono descritti i dati economici del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dell’attuale Ministero della salute (dal rendiconto 2008 al bilancio assestato al 2010) e l’andamento economico delle missioni, 20 – Tutela della salute, 24 – Diritti sociali e solidarietà sociale e 30 – Giovani e sport.


 

Andamento delle Missioni ed incidenza percentuale sulle spese complessive del bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

MISSIONI

RENDICONTO 2008

RENDICONTO 2009

BILANCIO 2010

ASSESTATO 2010

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

20 – Tutela della salute

1.062

1.050

0,1

1.286

1.284

0,2

766

0,1

777

0,1

24 - Diritti sociali e solidarietà sociale

24.520

23.090

3,2

26.420

26.072

3,6

25.654

3,2

25.642

3,4

30 - Giovani e sport

1.093

1.069

0,1

800

771

0,1

792

0,1

806

0,1

TOTALE SPESE COMPLESSIVE

746.230

718.496

100,0

774.248

716.633

100,0

801.797

100,0

760.066

100,0

 

Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

STATO DI PREVISIONE

RENDICONTO 2008

RENDICONTO 2009

BILANCIO 2010

ASSESTATO 2010

Previsioni Definitive

Consuntivo

%

Previsioni Definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

 

 

 

 

 

 

81.623

15,0

84.281

15,7

- ex LAVORO, SALUTE E POL. SOCIALI

80.321

79.148

14,8

83.040

82.902

15,3

 

 

 

 

SALUTE

 

 

 

 

 

 

2.178

0,4

2.216

0,4

TOTALE SPESE FINALI

554.042

535.735

100

558.287

540.491

100

543.207

100

535.416

100

 

 


 

Disegno di legge di assestamento per l'anno 2010.

Il disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato, quanto a struttura e contenuto, contiene, sia per lo stato di previsione dell'entrata sia per ciascuno degli stati di previsione della spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, oggetto di approvazione da parte del Parlamento. In particolare, le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione:

-  all'eventuale revisione delle stime del gettito, per quanto riguarda le entrate;

-  ad esigenze sopravvenute, per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale;

-  alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto all'esercizio precedente, per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento (in termini di cassa).

Nella relazione illustrativa del disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato, per quanto riguarda le variazioni in diminuzione proposte per le spese finali, in termini di competenza, si evidenziano le spese delle amministrazioni locali ( -2.967 milioni di euro), con particolare riferimento alle risorse da attribuire alle Regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all’IVA (-2.468 milioni di euro) per adeguare lo stanziamento alle effettive necessità di finanziamento della spesa sanitaria corrente.

Si evidenziano, per quanto di interesse della  Commissione, le variazioni delle principali poste di bilancio degli stati di previsione del Ministero della salute, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell'economia e delle finanze.

 

a)   Ministero della salute

Per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero della salute per l'anno finanziario 2010[7], il disegno di legge di assestamento tiene conto delle variazioni già apportate al bilancio 2010 nel periodo gennaio-maggio 2010 attraverso atti amministrativi e propone ulteriori variazioni.

Rispetto alle previsioni iniziali, risultano complessivamente le seguenti variazioni in aumento:

-  433.786.516 euro dei residui per variazioni proposte, determinate dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2009;

-  38.092.216 euro degli stanziamenti in termini di competenza (di cui 36.029.741 di variazioni per atto amministrativo e 2.062.475 di variazioni proposte);

-  446.297.375 euro degli stanziamenti in termini di cassa (di cui 475.460.915 di variazioni per atto amministrativo e –29.163.540 di variazioni proposte.

   Per le variazioni alla competenza e alla cassa, va posto in evidenza che le prime sono connesse all’effettivo svolgimento della gestione, mentre le seconde sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui sia alle variazioni proposte per la competenza.

Nel complesso, le previsioni di bilancio per il 2010 sono assestate come segue:

-  residui pari a 1.357.908.884 euro;

-  stanziamenti in termini di competenza pari a 2.215.788.446 euro;

-  stanziamenti in termini di cassa pari a 2.765.679.174 euro.

Nell’ambito delle variazioni proposte nel testo in esame le missioni 20 – Tutela della salute e 17 – Ricerca e innovazione non presentano variazioni determinate dal disegno di legge in esame.

 

b)   Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Le voci da considerare nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali attengono principalmente agli stanziamenti riguardanti la missione 24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia - e i relativi programmi, in cui è presente lo stanziamento relativo al Fondo nazionale per le politiche sociali. Nell’ambito delle variazioni proposte nel testo in esame le voci considerate non risultano modificate.

 

c)   Ministero dell'economia e delle finanze

Le voci da considerare nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze attengono principalmente alle seguenti missioni, 3 - Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali - per stanziamenti dei due programmi, Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria e Federalismo, in cui sono presenti le risorse relative alla compartecipazione IVA regionale riguardante la spesa sanitaria e il Fondo sanitario di parte corrente 14 - Infrastrutture pubbliche e logistica - per stanziamenti relativi agli investimenti in edilizia sanitaria, 24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia e 30 - Giovani e sport - riguardanti stanziamenti per le funzioni, Famiglia, Lotte alle dipendenze e Giovani, delegate ai dipartimenti della Presidenza del Consiglio.

Per quanto riguarda la missione 3 - Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, nell’ambito del programma Federalismo, come già ricordato all’inizio, sono ridotte di 2.468 milioni di euro le somme erogate alle regioni a titolo di compartecipazione IVA. Nel testo in esame tale variazione è proposta in relazione alle effettive esigenze connesse con il finanziamento della spesa sanitaria corrente determinate dal riparto del SSN per l’anno 2010.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Affari Sociali

( 066760-3266 – *st_affarisociali@camera.it

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File: AS0206a.doc



[1] Vedi Relazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2009, vol. I, cap. IX.

[2] Convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008 n. 121.

[3] In attuazione dell'articolo 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008).

[4] Gli uffici e le attribuzioni dell’ex Ministero del lavoro e della previdenza sociale, dell’ex Ministero della solidarietà sociale e dell’ex Ministero della salute sono stati accorpati nel Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

[5] Al Ministero della salute sono trasferite, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, le funzioni di cui al Capo X bis, articoli da 47 bis a 47 quater, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni, già attribuite al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ai sensi del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, come ridisegnate dal provvedimento stesso, nonché le strutture di cui agli articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 novembre 2008, concernente la ricognizione delle strutture trasferite ai sensi dell'articolo 1, comma 8, del citato DL n. 85 del 2008.

[6] La citata legge 13 novembre 2009, n. 172 precisa che i nuovi ministeri sono tenuti a presentare, entro due mesi dalla data di entrata in vigore della legge, i provvedimenti di riorganizzazione ai sensi dell'articolo 17, comma 4bis, lettera b), della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'art. 4, comma 1, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, anche ai fini dell'attuazione delle suddette misure.

[7] Approvato con la legge 23 dicembre 2009, n. 192