Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento attività produttive
Titolo: Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 A.C. 4621 (Commissione Attività produttive) parte prima
Riferimenti:
AC N. 4621/XVI   AC N. 4622/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 545
Data: 26/09/2011
Descrittori:
PRODOTTO NAZIONALE   RENDICONTO GENERALE DELLO STATO
Organi della Camera: X-Attività produttive, commercio e turismo

 

26 settembre 2011

 

n. 545/0/10
parte prima

Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2010

A.C. 4621

(Commissione Attività produttive)

 

 


1.   Ministero dello sviluppo economico

Il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione della legge finanziaria 2008 (art. 1, commi 376 e 377), ha inciso sull’assetto delle sue competenze, in quanto nel Ministero sono confluite - unitamente alle rispettive risorse finanziarie, strumentali e di personale - le competenze dei dicasteri del commercio internazionale e delle comunicazioni che di conseguenza sono stati soppressi.

Le legge di bilancio per il 2010 (legge n. 192/2009) assegnava al Ministero dello sviluppo economico una dotazione di competenza pari a 10.402,2 milioni di euro (che includono la somma di 36 milioni di euro costituita dal rimborso di passività finanziarie con riferimento al Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione), di cui 9.748 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 618,2 milioni di euro di spese correnti.

L’autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali 2010, risultava di 12.917,5 milioni di euro (che includono come sopra la somma di 36 milioni di euro costituita dal rimborso di passività finanziarie), di cui 12.260,8 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 620,8 milioni di euro di spese correnti.

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2010 ammontava complessivamente a 7.802,8 milioni di euro, di cui 370,4 per la parte corrente e 7.429,9 per il conto capitale.

Le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio 2010 hanno determinato le seguenti riduzioni:

§   competenza: - 3.256 milioni di euro (-31,3%). La dotazione definitiva di competenza risulta pertanto di 7.146,2 milioni di euro;

§   autorizzazione di cassa: -3.404,4 milioni di euro (-26,3%). L’autorizzazione di cassa si attesta sui 9.513,1milioni di euro definitivi;

§   residui: - 1.084,7 milioni di euro (-13,9%). I residui siriducono pertanto a 6.718,1 milioni di euro.

 

Relativamente alla gestione nel corso del 2010 risulta quanto segue:

 

§   competenza: sono state impegnati 6.949,3milioni di euro (i pagamenti effettuati ammontano a 4.533,7 milioni di euro)e risultano economie per 196,9 milioni di euro;

§   autorizzazioni di cassa: risultano pagamenti per 7.056 milioni di euroed economie per 2.457,1 milioni di euro;

§   residui: 6.293,8 milioni di euro in conto residui.

I residui accertati al 31 dicembre 2010 ammontano complessivamente a 6.187,1 milioni di euro(e sono così costituiti: 3.771,6 milioni di euro come somme rimaste da pagare sul conto residui e 2.415,6 milioni di euro come somme rimaste da pagare sul conto della competenza).

Nella tabella che segue sono riportati i dati relativi al rendiconto 2010 del Mise per quanto riguarda le spese correnti e le spese in conto capitale.

Consuntivo del Ministero dello sviluppo economico 2010

(milioni di euro)

 

 

Previsioni iniziali

Variazioni

Previsioni definitive

Spese correnti

RS

CP

CS

370,4

618,2

620,8

3,8

183,5

328,7

374,2

801,7

949,5

Spese in conto capitale

RS

CP

CS

7.429,9

9.748

12.260,8

-1.088,5

-3.439,5

-3.733,2

6.341,4

6.308,5

8.527,6

Totali*

RS

CP

CS

7.802,8

10.402,2

12.917,5

-1.084,7

-3.256

- 3.404,4

6.718,1

7.146,2

9.513,1

*N.B. I totali includono anche i rimborsi per passività finanziarie: 36meuro in termini di competenza e cassa e 2,5 meuro di residui.

 

Si ricorda che lo stato di previsione del MISE per il 2010 è stato predisposto sulla base della classificazione delle risorse pubbliche articolata in Missioni e Programmi, passando in tal modo da una struttura per Centri di responsabilità amministrativa ad una struttura che pone al centro le funzioni.

Nel tabella che segue sono riassunti i dati finanziari relativi al MISE articolati per missioni.

 

Riepilogo per missioni

 (milioni di euro)

Missioni

 

Iniz.

Variaz.

Def.

Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

RS

CP

CS

96,8

7,8

32,8

0,5

3,5

73,8

97,3

11,3

106,6

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

RS

CP

CS

2.876,1

2.746,8

3.704,6

225,1

789,1

1.473,7

3.101,3

3.535,8

5.178,3

Regolazione dei mercati
(12)

RS

CP

CS

46,7

41,1

41,3

0.6

29,7

56,5

47,3

70,8

97,8

Comunicazioni[1] (15)

RS

CP

CS

412,3

141,5

159,2

2,1

23

183,2

414,4

164,5

342,4

Commercio internazionale ed internazionalizzazione sistema produttivo (16)

RS

CP

CS

194,3

232,6

239,4

0,7

79,4

110,2

195

312

349,6

Ricerca e innovazione
(17)

RS

CP

CS

358,8

210,5

685,3

2,2

256,4

-165,3

361

466,9

520

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’amb.te(18)

RS

CP

CS

3,9

1,5

1,6

0,01

0,2

3,9

3,9

1,7

5,5

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

RS

CP

CS

3.789,9

6.894,6

7.927,6

-1.313

-4.401,3

-5.122,1

2.476,9

2.493,3

2.805,5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

RS

CP

CS

7,4

42,4

42,4

1,5

5,2

7,3

8,9

47,6

49,7

Fondi da ripartire (33)

RS

CP

CS

16,7

83,3

83,3

-4,5

-41,1

-25,6

12,2

42,2

57,7

TOTALI

RS

CP

CS

 

7.802,8

10.402,2

12.917,5

-1.084,7

-3.256

- 3.404,4

6.718,1

7.146,2

9.513,1

 

3.   Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca aggrega, sulla base di quanto disposto dal decreto-legge 85/2008, l’ex Ministero dell’università e della ricerca e l’ex Ministero della pubblica istruzione.

I capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e applicata di competenza della X Commissione sono gestiti dal Centro di responsabilità “Dipartimento per l’Università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica”.

Di seguito si illustrano i capitoli di spesa 1678, 7236, 7308 e 7320 relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza e di interesse della X Commissione Attività produttive.

Per le spese di parte corrente:

- Cap. 1678 – relativo al “Contributo dello Stato per la ricerca scientifica”. Comprende una parte relativa al contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46/1991.

Rispetto ai valori iniziali 2010, la dotazione del capitolo rimane invariata sia in termini di competenza (45,3 milioni di euro) e cassa (45,3 meuro), sia in termini di residui (2,4 milioni di euro).

 

Per le spese in conto capitale:

- Cap. 7236 relativo al "Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca", nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia spaziale italiana).

Rispetto alle previsioni iniziali si registrano variazioni di segno negativo in termini di competenza, il cui stanziamento passa da 1.867,8 a 1.769 milioni di euro (-98,8 meuro), e di segno positivo in termini di cassa (da 1.867,8 a 1.969 meuro, con un aumento di 101,2 meuro). Rimangono invece invariati i residui, pari a 915,5 milioni di euro.

- Cap. 7308 relativo al Fondo rotativo per le imprese (FRI) con 20 milioni di euro di competenza, 35 milioni di euro di cassa e 35,1 di residui (importi iniziali e definitivi invariati).

- Cap. 7320, relativo al “Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica” (FIRST).

Le previsioni iniziali 2010, recanti spese per 80 milioni di euro in termini di competenza e di cassa, e residui per 777,1 milioni di euro, subiscono un incremento passando, rispettivamente, a 99,9 milioni di euro(+ 19,9), a 279,6 milioni di euro (+ 199,6) e a 956,8 (+179,6) per la consistenza deiresidui.

 

4.   Ministero dell’economia e delle finanze

Alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nel rendiconto del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF).

Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma “Incentivi alle imprese”, unico programma della missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (missione 11) di competenza del MEF, nel programma “Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della missione “Turismo” (missione 31), nel programma “Ricerca di base ed applicata” (17.15) e nel programma “Sviluppo sostenibile" (18.5).

 

All’interno della missione 11 si segnalano:

- Cap. 1900 (Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese), istituito in applicazione delle disposizioni della legge n. 311/04, art. 1, commi 354 e seguenti.

- Cap. 7298 (Conferimento ad integrazione del fondo 295/73 gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all’internazionalizzazione del sistema produttivo).

- Cap. 7299 (Contributo al Mediocredito per interventi di sostegno del sistema produttivo interno).

 

Nella missione 17 (Ricerca e innovazione):

- Cap. 1908, relativo al contributo all’Agenzia nazionale per l’innovazione tecnologica.

- Cap. 7380, relativo alle somme da assegnare per la valorizzazione dell’Istituto italiano di tecnologia.

 

Nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente) si segnalano:

- Cap. 7076 (Fondo per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica).

- Cap. 7151 (Rimborso alla Cassa depositi e prestiti delle rate di ammortamento dei mutui contratti dai comuni montani del Centro-Nord per la realizzazione di reti di metanizzazione).

 

Per quanto concerne il turismo (missione 31), si ricorda che il decreto-legge 181/2006 ha attribuito alla Presidenza del Consiglio dei ministri (comma 19-bis) le funzioni di competenza statale in materia di turismo precedentemente attribuite all’ex Ministero delle attività produttive (ora Ministero dello sviluppo economico) dagli artt. 27 e 28 del D.Lgs. 300/1999. Successivamente, il decreto-legge 262/2006 ha incardinato presso la Presidenza del Consiglio il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo.

I capitoli di spesa relativi al turismo, dunque, si trovano nella tabella n. 2 Ministero dell'economia e delle finanze, ove sono ubicati gli stanziamenti a favore della Presidenza del Consiglio.

All’interno del programma “Sviluppo e competitività del turismo”(31.1) - che, come si è detto, rappresenta l’unico della missione “Turismo” - si rinvengono due capitoli:

- Cap. 2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo;.

- Cap. 2194, “Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT”.

 

All’interno della missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, si segnala il Cap. 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell’economia e delle finanze per il potenziamento di attività di supporto formativo e scientifico rivolte alla diffusione del made in Italy.

I dati relativi al rendiconto 2010 dei capitoli descritti sono riassunti nella tabella che segue.

 

Consuntivo capitoli Ministero dell’economia e delle finanze 2010

(milioni di euro)

 

 

Iniziale

Variazioni

Finale

Cap. 1900

(conto corr.te)

RS

CP

CS

4,1

138

138

-

-

-

4,1

138

138

Cap. 7298

(conto capitale)

RS

CP

CS

15

11,8

26,8

-

15,5

15,5

15

27,3

42,3

Cap.7299

(conto capitale)

RS

CP

CS

15,5

15,5

15,5

0,7

34,7

35,4

16,2

50,2

50,9

Cap. 1908

(conto corr.te)

RS

CP

CS

4

2,8

6,6

-

-

1

4

2,8

6,6

Cap. 7380

(conto capitale)

RS

CP

CS

-

100

100

-

-

-

-

100

100

Cap.7076

(conto capitale)

RS

CP

CS

41,5

-

14

-

-

-

41,5

-

14

Cap. 7151

(conto capitale)

RS

CP

CS

7,8

9,6

21,3

-

-4,8

-14,2

7,8

4,9

7,1

Cap. 2107

(conto corr.te)

RS

CP

CS

38,2

42,6

42,6

-

-0,3

-0,3

38,2

42,3

42,3

Cap. 2194

(conto corr.te)

RS

CP

CS

-

33,4

33,4

-

-2,3

-2,3

-

31,1

31,1

Cap. 7394

(conto capitale)

RS

CP

CS

-

3

3

-

-

-

-

3

3

 

5.   Relazione della Corte dei conti

La Corte dei conti, nella Relazione sul rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2010 (Parte II, sezione II), ha ricordato che, nel corso del 2010, il Ministero dello sviluppo economico si è avvalso della piena operatività della struttura amministrativa ormai a regime ed è stato interessato da tre cambiamenti del vertice politico, con una fase di interim del Presidente del Consiglio dei Ministri. Invariate sono rimaste sia l’architettura organizzativa su sei Centri di Responsabilità (C.d.R.) – Gabinetto del Ministro, quattro Dipartimenti, Ufficio per gli affari generali e le risorse – sia la dotazione organica complessiva di 3.970 unità, compresi i Dirigenti.

Riguardo alle politiche, la Corte evidenzia che il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) nell’anno 2010 ha indirizzato la propria azione al rilancio produttivo adottando interventi a tutela del sistema, a garanzia del credito e a sostegno dei consumi. In un contesto delicato a causa della non facile situazione economica, si sono registrati timidi segnali di ripresa della crescita e di aumento della produttività, in linea con la strategia di Europa 2020.

 

Quattro sono le priorità dell’anno:

§         programmi industriali per i grandi settori.

I grandi settori industriali ormai agiscono in un mercato che ha regole globali e molti comparti stanno ridisegnando i piani produttivi su scala mondiale.

Il MISE si è proposto di favorire le condizioni indispensabili per la permanenza e lo sviluppo delle grandi imprese in Italia, tutelandole anche da possibili concorrenze di altri Paesi.

Il Programma di sviluppo nei settori ad alta tecnologia ha l’obiettivo di accrescere e mantenere la continuità di interventi a sostegno della ricerca delle industrie tecnologicamente avanzate.

Sostegno è stato assicurato a favore del made in Italy, ovvero di quei progetti di sviluppo settoriale delle filiere tradizionali di prodotti tipici, con l’introduzione di sistemi di tracciabilità e la promozione, in sede europea, di normative sulla denominazione di origine.

D’interesse è la gestione delle situazioni di crisi e in proposito sono operativi oltre 170 tavoli che riguardano settori importanti come la chimica, l’indotto auto, l’elettronica, le ferrovie, gli elettrodomestici e la cantieristica. Per quanto riguarda le amministrazioni straordinarie, sono aperte oltre 90 procedure, di cui 30 nella fase di gestione diretta e 60 nella fase liquidatoria.

§         strategia per le piccole e medie imprese.

La strategia per le piccole e medie imprese si è caratterizzata per l’obiettivo della semplificazione, per l’attuazione di innovazioni che vanno dallo sportello unico per le attività produttive alle procedure totalmente telematizzate, per la creazione dell’Agenzia per le imprese e l’implementazione di nuovi modelli di aggregazione industriale attraverso i contratti di rete.

Va sottolineato sul punto lo strumento del Fondo centrale di garanzia, cui si è affiancata la moratoria sui debiti delle PMI, che nell’anno in riferimento ha effettuato più di 50.000 operazioni attivando finanziamenti per oltre 9 miliardi di euro.

Sempre in tema di piccole imprese, una attenzione particolare è stata rivolta all’export e all’internazionalizzazione, all’ampliamento della base di imprese stabilmente esportatrici, soprattutto nel Mezzogiorno, all’incentivazione dell’accesso al credito e al miglioramento della cooperazione sul territorio.

§         tutela del mercato e dei consumatori.

Per quanto riguarda la tutela del mercato e dei consumatori, l’azione in particolare si è incentrata sull’intensificazione della vigilanza, con la finalità di garantire una corretta concorrenza, contrastare gli abusi di mercato, certificare la sicurezza dei prodotti immessi per i consumatori finali, nonché sul monitoraggio dei prezzi dei beni di largo e generale consumo e

delle tariffe dei servizi.

§         politica energetica.

La politica energetica è stata gestita nella prospettiva di un forte sviluppo delle fonti rinnovabili e nella preparazione del nucleare, quale strategia di lungo periodo, ora, peraltro, oggetto di ripensamento.

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Attività produttive

( 066760-9574 – *st_attprod@camera.it

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[1]     Si ricorda che la missione “Comunicazioni” è nell’ambito delle competenze assegnate alla IX Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni.