Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento attività produttive
Titolo: Bilancio e Finanziaria 2010 - A.C. 2937 e A.C. 2936 - Commissione Attività produttive
Riferimenti:
AC N. 2937/XVI   AC N. 2936/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 245    Progressivo: 10
Data: 18/11/2009
Descrittori:
BILANCIO DELLO STATO   LEGGE FINANZIARIA
Organi della Camera: X-Attività produttive, commercio e turismo
Altri riferimenti:
AS N. 1790/XVI   AS N. 1791/XVI

 

Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

Documentazione per l’esame di
Progetti di legge

Bilancio e Finanziaria 2010

A.C. 2937 e A.C. 2936

Commissione Attività produttive

 

 

 

 

 

 

n. 245/10

 

 

 

18 novembre 2009

 


Servizio responsabile:

Servizio Studi – Dipartimento Attività produttive

( 066760-9574 – * st_attprod@camera.it

Servizio Studi – Dipartimento Bilancio

( 066760-9932 – * st_bilancio@camera.it

 

 

 

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File: AP0079.doc

 


INDICE

Parte I - Aspetti Generali

La manovra di finanza pubblica

1. Il quadro macroeconomico e gli obiettivi di finanza pubblica 2010  5

2. La manovra di finanza pubblica 2010-2012  9

Il disegno di legge di bilancio per il 2010

1. Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente  17

§      1.1 La struttura del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2010  17

§      1.2 Le rimodulazioni effettuate sulle spese predeterminate per legge  21

§      1.3 Il quadro generale riassuntivo  27

§      1.4 Le variazioni rispetto alle previsioni 2009  28

§      1.5 Analisi delle spese finali per Missioni33

2. Emendamenti al disegno di legge di bilancio approvati dal Senato  45

3. L’evoluzione della spesa nel bilancio dello Stato: Tavole allegate  48

Parte II – Aspetti di competenza della X Commissione

Il disegno di legge di bilancio per il 2010

1. Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico

2. Stati di previsione di altri ministeri

§      Interventi di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze (tab. n. 2)79

§      Interventi in materia di ricerca applicata del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (tab. n. 7)85

Il disegno di legge finanziaria per il 2010

§      Articolo 2, comma 9 (Non applicazione del DURC agli esercenti attività di commercio al dettaglio ambulante)91

§      Articolo 2, comma 33 (Finanziamento in favore dei consorzi di confidi)94

§      Articolo 2, comma 39 (Progetti coordinati dal CNR ed ENEA)96


Parte I - Aspetti Generali

 


La manovra di finanza pubblica

 


1. Il quadro macroeconomico e gli obiettivi di
finanza pubblica 2010

Il disegno di legge finanziaria per il 2010 (A.C. 2936) si inserisce nell’ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF 2010-2013 dello scorso luglio, tenendo conto della revisionedel quadro macroeconomico e di finanza pubblicaeffettuata con la Nota di aggiornamento al medesimo Documento, presentata contestualmente ai disegni di legge finanziaria e di bilancio.

Il quadro macroeconomico

La Nota di aggiornamento al DPEF 2010-2013 ha rivisto le stime di crescita per l’anno in corso e per il 2010, in considerazione dei primi segnali di ripresa che si sono manifestati a livello internazionale, nei mesi estivi, dopo la grave crisi economica e finanziaria che si è manifestata a partire dal 2008.

Il miglioramento della congiuntura economica internazionale ha consentito di delineare uno scenario lievemente più favorevole per l’Italia rispetto a quello delineato nel DPEF di luglio per il biennio 2009-2010.

In particolare, per il 2009 la variazione del PIL presenta un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto inizialmente previsto; la contrazione del PIL si attesterebbe infatti a -4,8 per cento, rispetto al -5,2 per cento stimato nel DPEF, in linea con i risultati, lievemente superiori alle attese, del secondo trimestre 2009[1],.

Per il 2010, la Nota prevede una crescita più sostenuta dell’economia italiana, pari allo 0,7 per cento, di circa 0,2 punti percentuali superiore rispetto alle indicazioni fornite a luglio.

Restano invariate le stime di crescita per il periodo successivo, fissate dal DPEF di luglio in media al 2 per cento: tale previsione si situa, peraltro, all’interno di una elevata incertezza circa la solidità e l’intensità della ripresa economica mondiale.

La revisione in aumento delle stime di crescita è in larga parte ascrivibile alla minore contrazione dei consumi nel 2009 e ad una maggiore crescita degli stessi nel 2010, nonché ad miglior andamento per il medesimo anno degli investimenti, come si evince dai dati contenuti nella Relazione previsionale e programmatica 2010 (RPP), cui la Nota rinvia, esposti nella seguente tabella.

 


 

(var. %)

RPP 2010 (sett. 2009)

2009

2010

2011

2012

2013

PIL

-4,8

0,7

2,0

2,0

2,0

Importazioni

-16,1

0,9

3,6

4,1

4,3

Consumi nazionali

-1,1

0,4

1,7

1,9

1,8

Investim. fissi lordi

-11,7

1,7

2,4

2,4

2,5

Esportazioni

-19,9

1,2

4,2

4,1

4,3

La revisione delle stime del Governo in ordine al quadro macroeconomico degli anni 2009 e 2010 è confermata dalle ultime previsioni della Commissione europea, formulate alla fine del mese di ottobre, le quali, rispetto all’Interim forecast dello scorso settembre, hanno anche rivisto al rialzo il dato del PIL 2009 di 3 decimi di punto (-4,7% anziché -5%). Secondo le stima della Commissione UE, anche nel 2010 dovrebbe registrarsi un ritorno alla crescita economica - pari allo 0,7% del Pil, come indicato nella Nota – alimentata da alcuni fattori quali la riduzione dei risparmi precauzionali delle famiglie, il recupero dei consumi, anche in virtù dei moderati andamenti inflazionistici, gli effetti delle misure di detassazione degli investimenti ed altri. Nel 2011 la stima della Commissione relativa al Pil è più bassa rispetto a quella della Nota (1,4% anziché 2%), pur confermando il trend in aumento, seppure moderato, della crescita, come evidenzia la tabella che segue

 

(European economic forecast - Autumn 2009)

(var.%)

2009

2010

2011

PIL

-4,7

0,7

1,4

 

Gli obiettivi di finanza pubblica

Il conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2009-2013 è stato rivisto dalla Nota di aggiornamento del DPEF tenendo conto di una serie di fattori, quali: la revisione delle prospettive di crescita dell’economia italiana, che vede una minore contrazione nel 2009 e una ripresa lievemente più sostenuta nel 2010; l’aggiornamento del conto delle PA in base all’attività di monitoraggio; le modifiche alla manovra di cui al decreto legge 78/2009, introdotte in sede di conversione, e le variazioni alla curva dei tassi di interesse.

Tali fattori, che comportano una ricomposizione all’interno degli aggregati di entrata e di spesa, hanno inciso solo lievemente sull’ indebitamento netto.

La Nota ne conferma, quindi, per il 2009 ed il 2010 il valore tendenziale indicato dal Documento di programmazione (rispettivamente, 5,3 e 5 per cento del PIL).

Nel periodo successivo prosegue la riduzione del saldo (4,3 per cento del PIL nel 2011, 3,9 per cento nel 2012 e 3,5 per cento nel 2013), evidenziando un miglioramento, rispetto alle precedenti stime, pari allo 0,1 di PIL nel 2011, e allo 0,2 nel biennio successivo. Su tale evoluzione tendenziale incide una dinamica più favorevole della spesa per interessi, che più che compensa il peggioramento atteso del saldo primario.

In tale quadro, la Nota conferma la linea di intervento già delineata nel DPEF ed attuata con il decreto legge n. 78/2009[2], volta a consolidare i conti pubblici negli anni 2009 e 2010 e a disporre un’azione correttiva che esplica i suoi effetti a partire dal 2011, in concomitanza con il previsto miglioramento delle prospettive di crescita.

La manovra correttiva resta confermata nell’entità indicata dal DPEF, risultando pari all’1,2 per cento del PIL nel triennio 2011-2013, di cui lo 0,4 per cento nel 2011.

Per l’anno in corso e per il 2010 il quadro programmatico di finanza pubblica coincide pertanto con quello tendenziale, mentre un primo miglioramento dei saldi (e del debito) si registra nel 2011 e prosegue negli anni successivi, come risulta dalla tabella che segue.

Quadro programmatico (%Pil)

 

2009

2010

2011

2012

2013

Saldo primario

-0,5

0,0

1,3

2,7

3,4

Interessi

4,8

4,9

5,2

5,5

5,6

Indebitamento netto

-5,3

-5,0

-3,9

-2,7

-2,2

Debito

115,1

117,3

116,9

115,1

112,7

Quadro tendenziale (%Pil)

 

2009

2010

2011

2012

2013

Saldo primario

-0,5

0,0

0,4

1,9

1,2

Interessi

4,8

4,9

5,3

5,5

5,7

Indebitamento netto

-5,3

-5,0

-4,3

-3,9

-3,5

Debito

115,1

117,3

117,3

116,8

115,5

 

Per quanto concerne il debito, dopo aver raggiunto un livello massimo pari al 117,3 per cento del PIL nel 2010, è previsto in progressiva diminuzione fino al 112,7 per cento nel 2013.

La Commissione europea delinea un quadro previsionale peggiorativo rispetto a quello indicato nella Nota di aggiornamento, con riferimento all’indebitamento netto, che è previsto mantenersi su un livello pressoché costante - intorno al -5,3 per cento - nel triennio 2009-2011, per ragioni riconducibili prevalentemente agli andamenti della spesa primaria.

La Commissione fa riferimento, segnatamente, alla spesa pubblica per consumi intermedi, prevista in crescita nonostante le misure di bilancio adottate per contenerla; al quella per il rinnovo dei contratti pubblici, determinata sulla base di tassi più elevati rispetto all’inflazione, nonché alla dinamica dei trasferimenti alle famiglie, piuttosto accentuata nel 2009.

Con riferimento al debito la Commissione prevede invece che esso si attesti, negli anni 2009 e 2010, su valori più bassi di quelli previsti nella Nota, mentre risulterebbero valori più elevati nell’ultimo anno del periodo previsionale, ossia a il 2011.

 

(European economic forecast - Autumn 2009)

 

2009

2010

2011

 

Indebitamento netto

-5,3

-5,3

-5,1

Debito

114,6

116,7

117,8

 

In relazione alle previsioni formulate dalla Commissione, occorre precisare come le stesse siano predisposte secondo il criterio delle “politiche invariate”, vale a dire considerando, oltre al quadro finanziario determinato dalla legislazione vigente, anche gli impegni e le necessità di spesa che, seppur non ancora previsti normativamente, è presumibile che vengano riproposti, vincolando comunque il legislatore. Tale criterio non coincide, pur approssimandolo, con il quadro programmatico, non potendo, a differenza di quest’ultimo, scontare ulteriori interventi di manovra.

 


2. La manovra di finanza pubblica 2010-2012

Analogamente a quanto avvenuto lo scorso anno, la manovra finanziaria per il triennio 2010-2012, nella sua articolazione complessiva, è stata anticipata dal Governo lo scorso luglio con il decreto legge n. 78 del 2009 - convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 2009 - recante una serie di misure volte a contrastare gli effetti avversi della crisi economica, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici.

Il decreto, adottato prima della pausa estiva dei lavori contestualmente alla presentazione del DPEF, ha sostanzialmente operato un aggiornamento del piano di stabilizzazione della finanza pubblica per il triennio 2009-2011 delineato con il decreto-legge n. 112 del 2008, al fine di consolidare l’evoluzione attesa dei conti pubblici per gli anni 2009-2010, senza introdurre interventi espansivi che avrebbero gravato sugli equilibri di finanza pubblica.

Gli interventi disposti, indirizzati al sostegno delle famiglie, delle imprese nonché al finanziamento di azioni per il rilancio delle infrastrutture e dello sviluppo, hanno trovato infatti copertura nello stesso decreto, principalmente attraverso il contrasto dell'evasione fiscale, interventi di razionalizzazione della spesa farmaceutica e misure in materia di pensionamento.

Le misure correttive degli andamenti tendenziali dei conti pubblici sono state invece previste a partire dall’esercizio 2011, nel corso del quale, con l’esaurirsi del ciclo recessivo e l’inizio di una fase espansiva, dovrebbe registrarsi un più stabile miglioramento del quadro macro economico.

Nel complesso, il decreto ha reperito risorse per un importo pari, nel quadriennio 2009 – 2012, a circa 17 miliardi di euro, di cui circa 10,6 miliardi di maggiori entrate e 6 miliardi di minori spese. Tali risorse sono state impiegate per finanziare, rispettivamente, circa 11 miliardi di maggiori spese e circa 5,7 miliardi di minori entrate.

Il provvedimento - successivamente modificato, peraltro, dal decreto-legge n. 103 del 3 agosto 2009 - ha in particolare introdotto misure di contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, i cui proventi – pari a 200 milioni di euro nel 2010 e di ammontare più significativo negli anni successivi, con importi che a partire dal 2012 si situano annualmente tra 1,5 e 2 miliardi di euro - sono stati destinati alla manovra per gli anni 2010 e seguenti.

A tali importi si dovrebbero aggiungere le ulteriori entrate, al momento non quantificabili, derivanti dalle misure per il rimpatrio delle attività detenute all’estero (c.d. “scudo fiscale”), anche esse contenute nel decreto legge n. 78/09. Tali risorse – che dovrebbero pervenire dal pagamento di una imposta straordinaria corrispondente al 5 per cento delle attività regolarizzate o rimpatriate, da versare entro 15 dicembre dell'anno in corso – sono destinate ad essere accantonate in una contabilità speciale, per venire poi utilizzate nell'ambito della manovra per gli anni 2010 e seguenti[3].

A tale ultimo proposito, occorre segnalare che il Consiglio dei Ministri ha approvato, in data 12 novembre 2009, un decreto-legge – che alla data di redazione del presente dossier non risulta ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale[4] - recante disposizioni in materia di riduzione degli acconti di imposta dovuti dai contribuenti entro il prossimo 30 novembre. L’intervento – da cui dovrebbe discendere, in particolare, una riduzione dal 99 per cento al 79 per cento dell’acconto complessivo IRPEF - comporta, in sostanza il differimento del pagamento al momento del saldo delle imposte dovute, ossia nel 2010.

Sul piano della finanza pubblica, alle minori entrate previste nel 2009 (quantificate in 3.716 milioni di euro) si dovrebbe fa fronte utilizzando “quota parte” del gettito atteso, entro il prossimo 15 dicembre, dalle operazioni di rimpatrio e regolarizzazione dei capitali connesse allo “scudo fiscale”. Tale gettito, pertanto, manterrebbe la destinazione originaria alla manovra 2010 solo per la parte residua. Per quanto concerne, invece, il gettito d’imposta differito al 2010, si prevede che esso sia destinato ad incrementare la dotazione del fondo di cui all’articolo 7-quinquies, comma 1, del D.L. n. 5 del 2009, finalizzato ad “assicurare il finanziamento di interventi urgenti e indifferibili, con particolare riguardo ai settori dell’istruzione e agli interventi organizzativi connessi ad eventi celebrativi”.

In continuità con la manovra adottata lo scorso anno, anche gli interventi di politica economica per il prossimo triennio si sono ispirati ad una logica di prudenza fiscale, in base alla quale l’intento di contrastare gli effetti negativi della crisi economica senza determinare un peggioramento della situazione dei conti pubblici è stato perseguito attraverso la definizione di misure di sostegno articolate in modo da determinare un impatto quanto più possibile neutrale sulla finanza pubblica.

Nell’ambito di tale linea d’indirizzo il disegno di legge finanziaria per il 2010 vede confermata l’impostazione semplificata già adottata nella manovra dello scorso anno, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica.

Anche per il 2010, il Governo ha, infatti, presentato in prima lettura al Senato una finanziaria “snella”, articolata in soli tre articoli, che si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio (livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, e di ricorso al mercato finanziario), a introdurre un numero limitato di misure, tra le quali la quantificazione delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, nonché a stabilire l’importo da iscrivere nelle tabelle allegate.

Tale limitazione del contenuto del disegno di legge finanziaria discende da quanto disposto inizialmente per il solo esercizio finanziario 2009 dall’articolo 1, comma 1-bis, del decreto legge n. 112/08 e riproposto, per l'esercizio 2010, dall'articolo 23, comma 21-ter del decreto legge n. 78/2009. Per effetto di tali disposizioni, in deroga alle disposizioni della legge di contabilità generale in materia di contenuto della legge finanziaria (articolo 11 della legge n. 468/1978), viene stabilito che in via sperimentale la legge finanziaria per l’anno 2009 e per l'anno 2010 possa contenere esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l’esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell’economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.

A tale ridimensionamento del contenuto proprio della legge finanziaria corrisponde peraltro una valorizzazione del contenuto decisionale del bilancio dello Stato, stante la possibilità - prevista anch’essa in via sperimentale per il solo esercizio 2009 dall’articolo 60, comma 3, del decreto legge n. 112/08 e riproposta per il 2010 dall'articolo 23, comma 21-quater, del decreto legge n. 78/09 - di rimodulare nella legge di bilancio tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione, ivi incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa.

La conferma, da parte del Governo, di predisporre per il 2010 - analogamente a quanto accaduto per l'esercizio finanziario 2009 - un disegno di legge finanziaria snello, risulta in linea, peraltro, con quello che potrebbe essere in futuro il contenuto della "legge di stabilità", strumento destinato a sostituire l'attuale legge finanziaria secondo quanto previsto dal progetto di riforma della legge di contabilità nazionale, recentemente approvato dalla Camera dei Deputati in seconda lettura (A.C. 2555) ed attualmente all’esame del Senato.

Per quanto concerne gli effetti sui saldi di finanza pubblica, il disegno di legge finanziaria non comporta effetti correttivi di rilievo in termini di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche, la cui incidenza sul PIL rimane pertanto fissata per il triennio 2010-2012 nei valori indicati dalla nota di aggiornamento al DPEF.

Analogamente, gli interventi introdotti dal disegno di legge incidono marginalmente sul fabbisogno del settore statale, mentre variazioni in aumento nel triennio 2010-2012sono previste in termini di saldo netto da finanziare.

Le tabelle seguenti riepilogano gli effetti complessivi del disegno di legge in termini di saldo netto da finanziare, fabbisogno e indebitamento netto per il triennio 2010-2012, disaggregandoli in termini di variazione netta delle entrate (composta dal saldo delle minori e maggiori entrate) e delle spese (anch'esse espresse come saldo delle maggiori e minori spese).


SALDO NETTO DA FINANZIARE
(mln euro)

 

2010

2011

2012

Minori entrate

0,2

0,2

406,7

Maggiori entrate

157,9

0,1

0,1

Totale entrate

157,7

-0,1

-406,6

Maggiori spese (articolato)

659

495,8

500,8

Maggiori spese (tabelle)

1277,4

5239,9

3309

Minori Spese

478,9

479,7

481,7

Totale spese

1.457,50

5.256,00

3.328,10

TOTALE GENERALE

1.299,80

5.256,10

3.734,70

 

 

INDEBITAMENTO NETTO P.A. E FABBISOGNO
(mln euro)

 

2010

2011

2012

Minori entrate

0,2

0,2

406,7

Maggiori entrate

157,9

0,1

0,1

Totale entrate

157,7

-0,1

-406,6

Maggiori spese (articolato)

236,7

73,5

78,5

Minori spese (tabelle)

57,9

17,2

427,1

Minori Spese

105,1

105,9

107,9

Totale spese

73,70

-49,60

-456,50

TOTALE GENERALE

-84,00

-49,50

-49,90

 

Nel complesso, gli effetti derivanti dall’articolato e dalla tabelle del disegno di legge comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare pari a circa 1,3 miliardi di euro nel 2010, 5,25 miliardinel 2011 e 3,7 miliardi alla fine del triennio.

Tale risultato è in linea con il livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, fissato per l’esercizio 2010 – ai sensi dell’articolo 1 del disegno di legge - in 63.000 milioni di euro, al netto di 4.684 milioni di euro per regolazioni debitorie[5].

Il bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.C. 2937 ), espone, infatti, in termini di competenza e al netto delle regolazioni debitorie e contabili, un saldo netto da finanziare per il 2010 pari a 61.118 milioni di euro. Secondo quanto riportato nell’allegato 8 al disegno di legge finanziaria - che espone gli effetti del disegno di legge finanziaria medesimo sul bilancio - il valore effettivo del saldo netto da finanziare per il 2010, come rideterminato per effetto del disegno di legge finanziaria medesimo, come approvato dal Senato, risulterebbe pari a 62.418 milioni di euro, al di sotto pertanto del livello massimo il livello massimo fissato dal comma 1 in esame.

Per quanto concerne la composizione della manovra lorda, il disegno di legge reca nuove o maggiori spese – quasi tutte di parte corrente – perun ammontare pari a circa 1,9 miliardidi euro per il2010, 5,7 miliardi nel 2011 e 3,8 miliardi per il 2012, cui si aggiungono 0,4 miliardidi euro di minori entrate per il solo esercizio2012.

A tali impieghi si fa parzialmente fronte mediante una riduzione delle spese pari a circa 0,48 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio, cui si aggiungono circa 0,16 miliardidi euro di maggiori entrate per l’anno 2010.

Si segnala, infine, che ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del disegno di legge le eventuali maggiori disponibilità di finanza pubblica che dovessero determinarsi nel 2010 rispetto alle previsioni del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013 vengono destinate a fronteggiare la diminuzione della domanda interna mediante la riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con una specifica priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati.

Si ricorda, infine, che assieme agli interventi contenuti nel citato decreto legge n. 78/09 e ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, nonché al disegno di legge recante il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, concorrono alla composizione della manovra di finanza pubblica, i seguenti provvedimenti collegati elencati nella Nota di aggiornamento al DPEF:

§      A.S. 1167 "Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali" già indicato lo scorso anno (approvato dalla Camera e in corso di esame presso il Senato;

§      "Disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali, semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento e carta delle autonomie locali" (approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17 settembre 2009, non ancora trasmesso in Parlamento - in attesa della definizione dell'esame da parte della Conferenza unificata);

§      "Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al governo per l'emanazione della carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche" (approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre 2009, ma non ancora presentato in Parlamento).

 

La disciplina contabile transitoria per l’esercizio finanziario 2010

L'articolo 23, commi 21-ter e 21-quater, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, recante "Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini" ha esteso all’esercizio finanziario 2010 la disciplina contabile sperimentale inerente i limiti di contenuto del disegno di legge finanziaria e la flessibilità del bilancio, introdotta, per il solo esercizio finanziario 2009, dall’articolo 1, comma 1-bis e dall’articolo 60 comma 3, del decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008.

Per effetto di tale intervento:

§      il disegno di legge finanziaria per l'anno 2010 potrà contenere “esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico con l'esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico”. La disposizione di cui al citato articolo 1, comma 1-bis del decreto legge n. 112/2008 – la cui applicazione è oggetto di estensione all’esercizio 2010 - opera una deroga alle disposizioni generali di contabilità recanti la disciplina del contenuto della legge finanziaria (articolo 11, legge n. 468/1978). Ad eccezione dell’esclusione relativa agli intereventi di carattere localistico o micro settoriale, già prevista ai sensi del citato art. 11, comma 3, lett. i-ter, della legge di contabilità generale n. 468/1978, il citato comma 1-bis vieta tout court sia la previsione di disposizioni di carattere ordinamentale - che la lettera i-bis del citato comma 3 consente qualora le stesse si caratterizzino per un rilevante contenuto di miglioramento dei saldi – sia le norme finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, che il comma 17 dell'art. 2 della legge di riforma n. 208/1999 aveva invece consentito con la sola esclusione degli intereventi di carattere localistico o micro settoriale;

§      si estende all’esercizio finanziario 2010 la disciplina, introdotta in via sperimentale per il 2009, che consente di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazione delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa tra i relativi programmi. L’articolo 60 del citato decreto legge n. 112/2008, ha previsto, al comma 1, una riduzione lineare, per il triennio 2009-2011, delle dotazioni finanziarie a legislazione vigente delle missioni di spesa dei Ministeri, ivi comprese le spese predeterminate con legge, ma con l’esclusione si talune voci di spesa, indicate dal comma 2, essenzialmente di carattere obbligatorio. A fronte di tale taglio trasversale delle dotazioni assegnate a ciascun Ministero alle singole Amministrazioni lo stesso articolo 60 ha concesso un più ampio margine di flessibilità sia nel processo di allocazione delle risorse tra i programmi di spesa nella fase di formazione del bilancio, sia nella fase di gestione delle medesime risorse in corso d’anno (con il disegno di legge di assestamento). In particolare, il comma 3 dell’articolo 60 ha introdotto la possibilità di apportare, nella legge di bilancio, rimodulazioni delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa tra i relativi programmi, fatta eccezione per le spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito, ivi comprese le spese predeterminate per legge. Le rimodulazioni devono avvenire nel rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica e dell’obiettivo di un consolidamento della riclassificazione del bilancio per missioni/programmi. La rimodulazione tra spese di funzionamento e spese per interventi è consentita nel limite massimo del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi stessi. Rimane precluso - in quanto intervento dequalificativo della spesa - l’utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti. Il comma mantiene inoltre fermo quanto previsto in materia di flessibilità con la legge annuale di bilancio.

 


Il disegno di legge di bilancio per il 2010

 


1. Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente

1.1 La struttura del disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2010

Il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012 è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio per il 2008.

In particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate, nella legge di bilancio 2010, in 162 programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo ministero.

 

Come già per il 2009, sul processo di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2010 ha inciso la disciplina introdotta dall’articolo 60, comma 3, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 (legge n. 133/2008)che, originariamente prevista, in via sperimentale, per il solo anno 2009, è stata estesa all’anno 2010 dall’articolo 23, comma 21-quater, del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78 (legge n. 102/2009).

L’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112 ha introdotto - in connessione con la sensibile riduzione delle dotazioni finanziarie delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri per gli anni 2009, 2010 e 2011, disposta ai sensi del comma 1 – alcuni criteri specifici di flessibilità per quanto concerne la determinazione degli stanziamenti di spesa del bilancio dello Stato, inclusi quelli predeterminati per legge, da iscrivere a legislazione vigente per il 2009 e per il 2010.

 

Come riportato nella Relazione illustrativa al disegno di legge, “nella fase di formazione del disegno di legge di bilancio per il 2010 è stata concessa ai Ministeri la facoltà di riallocare le risorse stesse verso altre forme di impiego ritenute prioritarie o più produttive, attraverso la loro rimodulazione tra Programmi che realizzano la stessa Missione di spesa”.

La Relazione illustrativa richiama, al riguardo, la Circolare del Ministero dell’economia del 5 giugno 2009, n. 21 relativa ai criteri per la determinazione delle previsioni di bilancio per l’anno 2010 e per il triennio 2010-2012, nella quale si afferma che a seguito del taglio disposto dal D.L. n. 112/2008, ciascun Ministero dispone, per l’anno 2010, di un plafond di risorse rimodulabili - aggiornato sulla base di quanto previsto da disposizioni legislative intervenute - che possono essere ripartite tra i programmi di spesa che compongono una missione, secondo i criteri dettati dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112, e di un plafond non rimodulabile, da collegarsi alle spese escluse dal taglio. La rimodulabilità delle risorse “R” iscritte nel disegno di legge di bilancio 2010 afferisce, dunque, a risorse relative a voci, anche predeterminate per legge, sulle quali è stato operato un taglio, ai sensi del combinato disposto dei commi 1 e 2 dell’articolo 60 del D.L. n. 112 e che pertanto, essendo state ridotte, possono essere riallocate in modo più funzionale, ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 60.

 

Si ricorda che le riduzioni disposte dall’articolo 60, comma 1, del D.L. n. 112/2008 hanno riguardato le dotazioni finanziarie a legislazione vigente per il triennio 2009-2011 delle missioni di spesa di competenza dei vari Ministeri, incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa. Dalla riduzione sono state escluse, ai sensi del comma 2, alcune voci, riferibili, in sostanza, alle spese di carattere obbligatorio o aventi natura obbligatoria: stipendi, assegni, pensioni e altre spese fisse; spese per interessi; poste correttive e compensative delle entrate; trasferimenti a enti territoriali aventi natura obbligatoria; fondo ordinario delle università; le risorse destinate alla ricerca; le risorse destinate al finanziamento del 5 per mille IRPEF; le risorse derivanti da accordi internazionali.

Il totale delle riduzioni operate alle dotazioni del bilancio a legislazione vigente è stata pari, nel 2009, ad oltre 8 miliardidi euro, di cui la parte preponderante, oltre 6 miliardi, su spese predeterminate per legge. La riduzione delle risorse a legislazione vigente del bilancio dello Stato raggiunge l’entità di 9 miliardi nel 2010, di cui 6,7 miliardi relativi a spese predeterminate per legge, e aumenta fino a oltre 15 miliardi di euro per il 2011, di cui 11,8 miliardi relativi a spese da fattore legislativo.

Le riduzioni per gli anni 2009-2011 sono risultate così distribuite per ciascun Ministero:

(milioni di euro)

 

2009

2010

2011

Ministero

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

riduzioni

di cui:
predeterminate
 per legge

economia e finanze

2.995,8

2.570,4

3.307,0

2.796,8

5.895,1

4986,0

sviluppo economico

2.247,8

2.235,5

2.459,0

2.444,4

4.310,8

4.286,0

lavoro

220,0

187,6

261,1

222,5

452,5

385,6

giustizia

218,6

1,6

262,1

3,2

454,2

5,5

esteri

202,4

153,4

225,4

167,0

388,0

286,5

istruzione

447,0

214,4

456,4

200,2

790,1

346,4

interno

413,7

78,4

462,2

55,2

799,0

95,6

ambiente

249,7

241,3

166,2

156,3

261,9

244,5

infrastrutture

519,6

405,3

463,0

332,9

770,4

544,7

difesa

503,7

158,0

478,1

59,0

834,5

101,7

politiche agricole

180,0

137,0

137,4

88,4

220,2

135,2

beni culturali

236,7

216,8

251,3

227,1

434,6

392,5

totale

8.435

6.599,7

8.929,2

6.753

15.611,3

11.810,2

 

Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 è esposta, nella Tabella 13, l’analisi delle dotazioni finanziarie per missioni che evidenzia la quota di spesa “rimodulabile” e quella “non rimodulabile” di ciascuna missione, ai sensi dell’articolo 60, commi 2 e 3, del D.L. n. 112/2008.

La Tabella evidenzia come l’entità delle spese “rimodulabili” rappresenti circa il 4 per cento della spesa finale del bilancio dello Stato.

Nell’ambito di questa percentuale, risulta rimodulabile una quota pari al 33 per cento delle spese in conto capitale, a fronte di una quota pari al 2 per cento delle spese correnti.

Gli stanziamenti rimodulabili sono individuati nell’allegato tecnico per capitoli contenuto nelle tabelle relative a ciascuno stato di previsione della spesa mediante l’apposizione della lettera “R” sotto la denominazione dei capitoli.

 

Missioni

 

BLV 2010

NON rimodulab.

Rimodul.

%
non R

%
R

1 - Organi costituzionali

C

3.161

2.990

171

95

5

K

0

0

0

 

 

2 - Amministrazione generale territorio

C

463

434

29

94

6

K

2

0

2

0

100

3 - Relazioni autonomie territoriali

C

110.919

110.905

14

100

0

K

4.071

4.030

41

99

1

4 - L'Italia in Europa e nel mondo

C

19.553

19.034

520

97

3

K

5.682

5.680

2

100

0

5 - Difesa e sicurezza del territorio

C

16.491

15.717

774

95

5

K

2.084

2.050

34

98

2

6 – Giustizia

C

7.004

6.608

397

94

6

K

268

0

268

0

100

7 - Ordine pubblico e sicurezza

C

10.107

9.197

910

91

9

K

322

221

101

69

31

8 - Soccorso civile

C

1.879

1.669

210

89

11

K

2.261

1.527

634

72

28

9 - Agricoltura e pesca

C

621

552

69

89

11

K

264

129

135

49

51

10 - Energia e fonti energetiche

C

8

7

1

93

7

K

0

0

0

 

 

11 - Competitività e sviluppo imprese

C

300

213

87

71

29

K

4.375

3.170

1.205

72

28

12 - Regolazione dei mercati

C

27

9

19

31

69

K

2

2

0

100

0

13 - Diritto alla mobilità

C

2.709

2.622

87

97

3

K

4.681

2.273

2.408

49

51

14 - Infrastrutture pubbliche e logistica

C

99

83

16

84

16

K

4.751

2.398

2.353

50

50

15 – Comunicazioni

C

977

559

418

57

43

K

195

171

24

88

12

16 - Commercio internazionale

C

176

95

81

54

46

K

13

0

13

0

100

17 - Ricerca ed innovazione

C

955

892

63

93

7

K

2.526

2.514

12

100

0

18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

C

478

338

140

71

29

K

419

120

299

29

71

19 - Casa e assetto urbanistico

C

316

172

144

54

46

K

394

393

1

100

0

20 - Tutela della salute

C

780

674

106

86

14

K

0

0

0

 

 

21 - Tutela beni culturali

C

1.076

624

452

58

42

K

282

74

208

26

74

22 - Istruzione scolastica

C

44.156

43.387

818

98

2

K

22

0

22

0

100

23 - Istruzione universitaria

C

7.785

7.479

306

96

4

K

117

109

8

93

7

24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

C

25.084

24.870

214

99

1

K

70

50

20

72

28

25 - Politiche previdenziali

C

76.870

76.869

1

100

0

K

0

0

0

 

 

26 - Politiche per il lavoro

C

1.737

1.675

62

96

4

K

992

918

73

93

7

27 – Immigrazione

C

1.445

1.292

153

89

11

K

130

0

130

0

100

28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale

C

51

40

10

79

21

K

6.013

2

6.011

0

100

29 - Politiche finanziarie e di bilancio

C

63.127

62.480

647

99

1

K

412

323

89

78

22

30 - Giovani e sport

C

568

470

98

83

17

K

221

155

66

70

30

31 – Turismo

C

76

0

76

0

100

K

0

0

0

 

 

32 - Servizi generali amministrazioni

C

1.625

1.182

443

73

27

K

143

55

88

39

61

33 - Fondi da ripartire

C

10.636

9.217

1.419

87

13

K

2.584

2.501

83

97

3

34 - Debito pubblico (*)

C

79.569

79.569

0

100

0

Totale spese correnti

C

490.827

481.871

8.956

98

2

Totale spese conto capitale

K

43.297

28.966

14.331

67

33

Totale Spese Finali

 

534.124

510.837

23.286

96

4

(*)    La Missione “Debito pubblico” rappresenta il valore cumulato del debito lordo consolidato dello Stato. Il dato indicato nella tabella si riferisce invece alla spesa per interessi, ossia alla Missione al netto dei rimborsi del debito statale.


 

1.2 Le rimodulazioni effettuate sulle spese predeterminate per legge

Ai sensi dell’articolo 60, comma 3, le rimodulazioni tra i programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, riguardano anche le spese predeterminate per legge, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito.

Le rimodulazioni che possono essere proposte nel disegno di legge di bilancio soggiacciono peraltro ad alcuni limiti, quali:

§      il rispetto dell’invarianza dei saldi di finanza pubblica;

§      il limite massimo del 10% delle risorse stanziate per il macroaggregato “Interventi” per le rimodulazioni tra queste ultime e le risorse del macroaggregato “funzionamento”;

§      il divieto di utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti, in quanto intervento di dequalificazione della spesa.

 

In ragione della possibilità di incidere, con le rimodulazioni presentate a bilancio, sulla legislazione sostanziale di spesa, in apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa del disegno di legge di bilanciosono esposte le autorizzazioni legislative di spesa ed i relativi importi da utilizzare per ciascun programma che possono essere oggetto di rimodulazione, con indicazione delle rimodulazioni effettuate per il triennio dalle Amministrazioni.

 

Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 (A.S. 1791), come già lo scorso anno, è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l’Allegato 2Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi”, che espone le autorizzazioni di spesa relative a ciascun Ministero rientranti nella componente rimodulabile del bilancio.

In particolare, nell’Allegato 2 è indicato, con riferimento a ciascuna autorizzazione legislativa, l’importo a legislazione vigente, l’eventuale variazione operata mediante rimodulazione per ciascun anno del triennio 2010-2012 e il conseguente importo iscritto nel disegno di legge di bilancio.

I prospetti seguono l’impostazione già adottata lo scorso anno. Le voci incluse sembrano corrispondere, infatti, per la quasi totalità, a quelle incluse nell’allegato 2 del disegno di legge di bilancio dello scorso anno, eventualmente aggiornato con le disposizioni legislative approvate nel 2009, come precisato nella circolare n. 21/2009, le cui risorse sono iscritte in bilancio in programmi/capitoli già inclusi nella rimodulabilità lo scorso anno[6].

Vi sono, tuttavia, casi di programmi le cui autorizzazioni legislative di spesa sottese, considerate come rimobulabili per l’anno 2009, non trovano invece più inclusione nell’allegato 2 del bilancio di previsione per il 2010 (è questo, ad esempio, il caso dei fattori legislativi di cui ai programmi 4 e 5 della Missione “Diritto alla mobilità” del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti).

In merito alla composizione dell’Allegato 2, va, in ultimo, considerato che, in virtù della ristrutturazione subita da taluni programmi di spesa, alcune autorizzazioni legislative già presenti negli Allegati 2 trovano ora collocazione in programmi diversi[7].

Al fine di una compiuta valutazione dell’Allegato 2, sarebbe pertanto utile che il Governo fornisse ulteriori informazioni in merito ai criteri di inclusione delle autorizzazioni legislative nell’ambito dell’Allegato 2.

Nella tabella che segue sono esposte, ripartite per stato di previsione, le autorizzazioni legislative di spesa presenti negli Allegati 2 su cui sono state effettuate variazioni nell’ambito delle rimodulazioni tra programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa.

Per ciascuna autorizzazione legislativa di spesa è indicata la dotazione prevista nel bilancio di previsione per il triennio 2010-2012 e l’entità della rimodulazione che è stata effettuata dall’Amministrazione in sede di predisposizione del bilancio medesimo.

E’ altresì indicata la collocazione della legge di spesa all’interno della missione e del programma di spesa cui essa afferisce. Si fa notare, al riguardo, che ai fini della predisposizione della tabella la numerazione delle missioni e dei programmi adottata fa riferimento alla classificazione generale delle missioni e non alla numerazione che tali missioni assumono all’interno di ciascuno stato di previsione.

Le rimodulazioni delle autorizzazioni di spesa esposte nell’Allegato 2

(importi in euro)

ECONOMIA E FINANZE

Mis/Pro

Cap.

2010

2011

2012

M. 29 - Politiche finanziarie e di bilancio

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 1

L. 358/1991, art. 9, co. 4
Acquisto e costruzioni di sedi per gli uffici finanziari

7751

48.143

+5.777

60.584

+7.270

104.553

+12.546

M. 32 – Servizi generali delle amministrazioni

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 3

L. 358/1991, art. 9, co. 4
Acquisto e costruzione di sedi per gli uffici finanziari

7753

0

-5.777

0

-7.270

0

-12.546

SVILUPPO ECONOMICO

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 12 - Regolazione dei mercati

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 4

L. 229/2003, art. 16, co. 1
Istituzione registro informatico adempimenti amministrativi imprese

2261

84.185

-70.000

117.982

0

117.982

0

M. 16 - Commercio internazionale

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 5

L. 549/1995, art. 1, co. 43
Contributi ad enti, istituti, fondazioni ed altri organismi

2501

24.854.989

-55.000

18.955.470

0

18.955.470

0

Prog. 5

L. 68/1997, art. 8, co. 1, punto B
Attività promozionale delle esportazioni italiane

2531

54.912.157

-105.000

41.684.037

0

41.684.037

0

LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 26 - Politiche per il lavoro

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 1

L. 125/1991, art. 5
Azioni per la realizzazione nel lavoro della parità uomo donna

5061

145.735

-25.000

130.646

0

130.646

0

Prog. 1

L. 244/2007, art. 2, co. 533
Sicurezza luoghi di lavoro

7984

36.362.803

-1.500.000

27.472.613

-1.500.000

27.472.613

-1.500.000

Prog. 6

L. 54/1982, art. 12
Finanziamento attività di formazione professionale

76827682

1.810.283

-2.271.769

1.346.122

-1.738.357

1.346.122

-1.738.357

Prog. 6

L. 296/2006, art. 1, co. 1163
Finanziamento attività formazione professionale

7682

2.271.769

+2.271.769

1.738.357

+1.738.357

1.738.357

+1.738.357

M. 20 - Tutela della salute

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 1

L. 12/2003
Accordo Governo italiano e OMS

4133

334.659

+100.000

179.561

0

0

0

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 1

L. 388/2000, art. 116, co. 7
Istituzione commissioni camere di commercio

3976

0

-138.264

0

-105.799

0

-105.799

Prog. 1

L. 266/2005, art. 1, co. 222, punto B
Fondo da ripartire per gli uffici periferici Ministero lavoro

1161

11.042.751

+138.264

8.218.130

+155.799

8.218.130

+155.799

AFFARI ESTERI

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 4 - L'Italia in Europa e nel mondo

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 2

L. 49/1987, art. 37, co. 1
Cooperazione paesi in via di sviluppo

Vari

326.962.000

-2.005.979

210.940.000

-2.007.977

210.940.000

-2.007.977

Prog. 6

L. 794/1966
Ratifica convenzione costituzione Istituto italo latino americano

4131

2.383.000

-11.899

2.375.000

-19.841

2.375.000

-19.841

Prog. 6

L. 140/1980, art. 2, co. 1
Contributo al fondo europeo per la gioventù

4052

272.000

0

270.000

-3.000

270.000

-3.000

Prog. 8

D.P.R. 200/1967
Disposizioni sulle funzioni e sui poteri consolari

31053121

11.316.114

+604.114

11.712.000

+1.000.000

11.712.000

+1.000.000

Prog. 8

L. 286/2003, art. 3
Spese funzionamento COMITES

3103

2.400.000

+405.425

1.986.016

0

1.986.016

0

Prog. 8

L. 286/2003, art. 6, co. 4
Norme relative alla disciplina dei COMITES – Comitato dei residenti

3106

160.000

-9.539

168.811

0

168.811

0

ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 33 - Fondi da ripartire

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 1

L. 296/2006, art. 1, co. 634
Interventi a favore dell’istruzione

1287

97.323.005

-6.703.220

68.240.707

-11.703.220

68.240.707

-11.703.220

INTERNO

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 8 – Soccorso civile

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 3

L. 246/2000, art. 10, co. 4
Potenziamento vigili del fuoco

2053

100.793

-40.000

107.734

0

108.493

0

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 3

L. 344/1997, art. 1, co. 5 Progettazione interventi ambientali e promozione di figure professionali

2717
8432
8461

3.451.586

+512.471

2.249.591

0

2.249.591

0

Prog. 3

L. 36/2001, art. 4, co. 1
Misure di prevenzione e monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico

2717

0

-341.648

262.206

0

262.206

0

Prog. 3

L. 36/2001, art. 6, co. 7
Comitato interministeriale per la pre­venzione inquinamento elettromagnetico

2717

0

-170.823

131.102

0

131.102

0

Prog. 3

L. 179/2002, art. 3, co. 2
Provvidenze per il controllo delle emissioni inquinanti

8406

1.078.921

-400.000

1.131.671

0

1.131.671

0

Prog. 3

DL 10/2007, Art. 5/bis comma 1
Applicazione regolamento CE n. 1907/2006 concernente registrazione, valutazione, autorizzazione, restrizione sostanze chimiche

2717
2793

1.112.110

-79.000

912.404

0

912.404

0

Prog. 3

LF n. 244/2007, art.2 co. 322
Ricerca studi interazione per fattori ambientali

8441

778.628

+400.000

0

0

0

0

Prog. 5

L. 120/2002, art. 3
Convenzione cambiamenti climatici

2211

47.743.411

-3.750.000

39.402.753

0

39.402.753

0

Prog. 7

L. 344/1997, art. 4, co. 11
Interventi per la conservazione della natura

7216
7217
7311

8.010.017

+4.764.006

2.483.847

0

2.483.847

0

Prog. 7

L. 426/1998, art. 2, co. 1
Interventi di demolizione

7216

0

-977.725

748.155

0

748.155

0

Prog. 7

LF 244/2007, art. 2, co. 325
Attività di vigilanza in ambiente marino

7351

0

-3.786.281

2.897.262

0

0

0

Prog. 9

L. 36/1994, art. 22, co. 6
Costituzione del comitato servizi idrici

1731

545.000

-69.120

522.412

0

522.412

0

Prog. 9

L. 308/2004, art.1 co.42
Istituzione e funzionamento segreteria tecnica migliori tecnologie ambientali

1731

580.000

-48.291

522.412

0

522.412

0

Prog. 9

LF 244/2007, art. 2, co. 334
Potabilizzazione acque di rubinetto

1862

3.400.000

-386.281

0

0

0

0

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 13 - Diritto alla mobilità

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 1

LF 296/2006, art. 1, co. 921, p. B
Piano generale della mobilità

1096

500.000

-1.771.769

500.000

-1.238.357

600.262

-1.138.095

M. 17 – Ricerca ed innovazione

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 6

L. 267/2002, art. 1, co. 2
Contributi in favore dell’INSEAN

1801

6.807.599

+48.358

6.607.129

+48.358

6.607.129

+48.358

DIFESA

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 5 – Difesa e sicurezza del territorio

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 5

L. 267/2002, art. 1, co. 3
Contributo in favore dell’Iho

1345

77.000

+30.282

66.000

+30.397

66.000

+30.397

Prog. 6

LF. 244/2007, art. 2, co. 78
Indennizzi personale militare impe­gnato in missioni e aeree a rischio

1331

10.000.000

+2.427.440

0

0

0

0

M. 33 - Fondi da ripartire

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 1

L.F 244/2007, art. 1, co. 181
Fondo pagamento accisa su prodotti energetici impiegati dalla FF.AA

1186

79.466.165

+215.534

60.642.576

0

60.642.576

0

Prog. 1

LF 244/2007, art. 2, co. 615
Riassegnazione entrate

1187

42.963.590

+116.529

42.663.189

0

42.663.189

0

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 9 - Agricoltura e pesca

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 2

DLG n. 226/2001, art. 10, co. 1/bis
Orientamento del settore della pesca e dell’acquacoltura

1482

1.717.103

-120.000

1.405.751

0

1405.751

0

Prog. 6

DLG 228/2001, art. 3
Orientamento e modernizzazione del settore agricolo

2143

1.025.929

-1.500.000

1.932.840

0

1.932.840

0

Prog. 6

DL 202/2005, art. 5, Co. 3/ter
Misure urgenti per la prevenzione dell’influenza aviaria

2275

400.000

-2.500.000

2.900.000

0

2.900.000

0

Prog. 6

DL 2/2006, art. 4 co. 4/ter
Consorzio anagrafe animale

2287

457.257

-300.000

579.452

0

579.452

0

M. 8 – Soccorso civile

 

 

 

 

 

 

 

Prog. 1

DL 223/2006, art. 18/bis
Contrasto incendi boschivi

3081

7.272.560

-300.000

5.562.522

-232.000

5.562.522

-232.000

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

Mis/Pro

 

Cap.

2010

2011

2012

M. 21 - Tutela beni culturali

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Prog. 10

L. 190/1975, art. 3
Spese funzionamento biblioteca “Vittorio Emanuele II” di Roma

3610

1.840.000

+249.577

1.482.000

+271.444

1.482.000

+271.444

Prog. 10

DPR 805/1975, art. 22
Assegnazione per il funzionamento degli istituti centrali

3611

2.261.000

+1.499.586

1.728.000

+1.148.435

1.728.000

+1.148.435

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE RIMODULAZIONE su fattore legislativo

 

 

-15.653.253

 

-14.155.761

 

-14.055.499

 

Analizzando gli Allegati 2 agli stati di previsione dei Ministeri si evidenzia che le rimodulazioni effettuate sui fattori legislativi hanno determinato, nel complesso, una riduzione delle dotazioni di spesa delle leggi considerate di oltre 15,6 milioni di euro nel 2010,di 14,2 milioni nel 2011 e di 14,1 milioni nel 2012.

La quasi totalità delle riduzioni riguarda le autorizzazioni di spesa di parte corrente (circa 14,2 milioni nel 2010, 12,7 milioni nel 2011 e 12,6 nel 2012).

In base alla disciplina della flessibilità del bilancio, recata dall’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112, - che impone il rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica - è da ritenere che alla riduzione del fattore legislativo abbia corrisposto una variazione positiva della medesima entità della restante componente rimodulabile del bilancio, vale a dire la spesa discrezionale.

Sul punto, appare pertanto opportuno che il Governo fornisca un chiarimento, anche al fine di valutare l’entità e gli effetti delle variazioni delle dotazioni finanziarie di carattere discrezionale.

 

Va ricordato, infatti, che ai fini dell’analisi complessiva del livello di flessibilità operata attraverso il disegno di legge di bilancio, in attuazione dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, andrebbero considerate oltre alle rimodulazioni effettuate dalle Amministrazioni sui fattori legislativi anche quelle effettuate a valere sugli stanziamenti per le spese discrezionali.

Le informazioni relative alle rimodulazioni effettuate sulla componente discrezionale della spesa sono del resto necessarie ai fini della verifica dell’applicazione dell’articolo 60, comma 3, che prevede, come accennato, che le rimodulazioni delle dotazioni finanziarie siano effettuate tra i programmi nell’ambito di ciascuna missione di spesa, fissando peraltro il limite di rimodulazione del 10 per cento delle risorse stanziate per gli interventi nonché il divieto di utilizzo degli stanziamenti di spesa in conto capitale per finanziare spese correnti.


1.3 Il quadro generale riassuntivo

Il quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione per il 2010 a legislazione vigente evidenzia i seguenti importi:

 

BLV 2010 (A.S. 1791)
al netto delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

Competenza

Cassa

(1)      Entrate finali
          - di cui entrate tributarie

436.759
407.540

403.655
382.492

(2)      Spese finali

497.878

519.048

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

61.118

115.393

 

Il disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2010, in termini di competenza e al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA, prevede entrate finali per 436,8 miliardi di euro e spese finali per 497,9 miliardi.

Il saldo netto da finanziare, corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali, risulta pari a 61,1 miliardi di euro.

In termini di cassa, il saldo netto da finanziare è pari a 115,4 miliardi di euro.

 

A seguito delle modifiche approvate nel corso dell’esame al Senato, e considerando gli effetti prodotti sul bilancio dal disegno di legge finanziaria (A.C. 2936), il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il 2010, in termini di competenza e al netto delle regolazioni contabili e debitorie e dei rimborsi IVA, viene rideterminato in 62.418 milioni di euro

 

Al lordo delle regolazioni contabili e debitorie (pari a 32.696 milioni di euro per quanto concerne le entrate, e a 36.326 milioni di euro, per quanto concerne le spese), il bilancio a legislazione vigente per il 2010 prevede:

 

BLV 2010 (A.S. 1791)
al lordo delle regolazioni contabili e debitorie
valori in milioni di euro

 

Competenza

Cassa

(1)      Entrate finali
          - di cui entrate tributarie

469.455
440.236

436.351
415.188

(2)      Spese finali

534.204

555.374

(3=1-2) Saldo netto da finanziare

64.748

119.023

Considerando la I Nota di variazioni al bilancio (A.C. 2937-bis), il saldo netto da finanziare, in termini di competenza e al lordo delle regolazioni, risulta pari a 67.102 milioni di euro.

 

1.4 Le variazioni rispetto alle previsioni 2009

Con riferimento alle entrate finali, alle spese finali e ai saldi di bilancio, nella Tavola seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le previsioni iniziali del bilancio per il 2009, le previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento, come presentato dal Governo (A.S. 1646) e le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).

 

Il raffronto è effettuato con i dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili, non tenendo conto delle modifiche apportate al disegno di legge nel corso dell’esame presso il Senato.

(Valori in milioni di euro)

 

Bilancio di previsione 2009

Assestato
2009
(A)

B.L.V.
2010

(
B)

Diff.

(A)-(B)

Entrate finali

463.688

437.488

436.759

-729

Tributarie

433.373

403.994

407.540

+3.546

Extratributarie

28.964

31.916

28.004

-3.912

Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali

1.350

1.578

1.216

-363

Spese finali

496.478

507.148

497.878

-9.270

Spese correnti

449.589

455.503

454.581

-922

- Spese correnti netto interessi

368.269

377.330

375.234

-2.096

- Interessi

81.320

78.173

79.347

+1.174

Spese conto capitale

46.889

51.645

43.297

-8.348

Rimborso prestiti

215.245

215.294

258.589

+43.295

Spese Complessive

711.723

722.441

756.466

+34.025

Saldo netto da finanziare

32.790

69.659

61.118

 

Risparmio pubblico

12.748

-19.593

-19.037

 

Ricorso al mercato (*)

255.105

292.023

323.337

 

(*)  Il ricorso al mercato è calcolato al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.
Per il 2010, la relazione al disegno di legge di bilancio precisa che nell’importo del ricorso al mercato sono ricompresi 45 miliardi, quale importo per ristrutturazioni delle passività preesistenti. Pertanto, al netto di tale importo, il ricorso al mercato sarebbe pari a 278.337 milioni di euro.

 

Le previsioni del bilancio a legislazione vigente per il 2010 registrano una riduzione del saldo netto da finanziare rispetto all’assestamento per il 2009, nell’importo di 8.541 milioni di euro, derivante da:

§      una riduzione delle spese finali di 9.270 milioni di euro, che riguarda in larga parte le spese in conto capitale;

§      una riduzione delle entrate finali di 729 milioni di euro.

 

Il saldo corrente (risparmio pubblico) del bilancio a legislazione vigente per il 2010 registra, rispetto ai dati assestati per il 2009, un miglioramento di 556 milioni di euro.

 

Per quanto riguarda le spese finali iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2010, la riduzione (9.270 milioni) è pressoché interamente imputabile ad un sensibile decremento delle spese in conto capitale, che registrano una riduzionedi 8.348 milioni di euro rispetto al bilancio assestato 2009. Anche rispetto al dato del bilancio 2009, le spese in conto capitale risultano ridotte di 3.592 milioni.

Anche la spesa corrente registra, rispetto al bilancio assestato 2009, una riduzione (- 922 milioni di euro). Se confrontata, tuttavia, con il bilancio 2009, la previsione di spesa corrente nel 2010 evidenzia un incremento di circa 5 miliardi di euro.

 

Riguardo alle entrate finali, la riduzione di 729 milioni rispetto alle previsioni assestate per il 2009 risulta determinata dall’andamento decrescente delle entrate extratributarie e di quelle da alienazione e ammortamento beni patrimoniali (nel complesso -4.037 milioni), in parte compensato dall’incremento delle entrate tributarie(+3.546 milioni).

Confrontando i dati con quelli della legge di bilancio per il 2009, si evidenzia peraltro una considerevole riduzione delle entrate finali nel 2010, di circa 27 miliardi di euro, quasi interamente ascrivibile alle entrate tributarie.

Analisi delle spese di parte corrente

Le previsioni di competenza delle spese correnti presentano, per il 2010, un decremento, rispetto al dato assestato 2009, di 922 milioni di euro.

Tale importo è sostanzialmente dovuto alla previsione di una consistente riduzione della spesa corrente primaria di 2.096 milioni di euro, cui fa da contrappeso un aumento della spesa per interessi di 1.174 milioni di euro.

Le variazioni maggiori rispetto al dato assestato 2009 sono previste per le seguenti categoria di spesa:

§      i trasferimenti correnti alle famiglie registrano una flessione di 3.075 milioni, di cui 2.400 milioni sono riferiti al venir meno nel 2010 del bonus straordinario ai contribuenti a basso reddito, beneficio previsto dall’articolo 1, comma 2, del D.L. n. 185/2009 per il solo 2009. Anche le risorse destinate al fondo speciale per la “social card” presentano una riduzione di 487 milioni, in quanto il meccanismo di finanziamento del fondo è basato sulla riassegnazione di risorse che affluiranno in entrata nel corso del 2010. Ulteriori riduzioni interessano gli Istituti di patronato ed assistenza sociale (96 milioni) e le spese per detenuti (73 milioni);

§      i consumi intermedi presentano una contrazione di 1.186 milioni rispetto al 2009. La Relazione rileva che tale flessione interessa in modo particolare il dicastero della Difesa per quanto concerne le risorse destinate alle missioni di pace;

§      le altre uscite correnti presentano nel 2010 una riduzione di 1.991 milioni, di cui 674 milioni sono da riferirsi al venir meno, per l’anno 2010, della dotazione del fondo costituito con le risorse provenienti dai c.d. “ conti bancari dormienti” (cap. 2175/Economia);

§      i redditi da lavoro dipendente registrano una flessione pari a 590 milioni. Tale flessione tiene conto del venir meno di una quota delle risorse destinate alla prosecuzione delle missioni internazionali di pace. La relazione precisa che risultano incluse, nell’ambito dello stanziamento del fondo contratti per il pubblico impiego, le risorse occorrenti per la corresponsione degli adeguamenti relativi all’indennità di vacanza contrattuale.

 

Le suddette variazioni negative sono compensate, in parte, dalle seguenti variazioni in aumento relative a:

§      i trasferimenti alle amministrazioni pubbliche, che aumentano di complessivi 4.655 milioni. In particolare, la Relazione evidenzia l’incremento dei trasferimenti alle amministrazioni locali (+1.780 milioni), quale risultante dei maggiori finanziamenti alle regioni (+3.741 milioni a titolo di compartecipazione all’IVA) e dei minori trasferimenti agli enti locali (riduzione di 901 milioni del fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali e riduzione di 342 milioni della compartecipazione dei comuni e delle province al gettito IRPEF). Analogamente, presentano un incremento di 2.550 milioni anche i trasferimenti agli enti di previdenza ed assistenza sociale, relativi a maggiori finanziamenti riferiti sia all’INPS che all’INPDAP;

§      gli interessi passivi registrano un incremento di 1.174 milioni connesso all’andamento sia degli interessi sui BOT poliennali (3.500 milioni) sia all’andamento dei tassi di interesse sui buoni postali fruttiferi (2.350 milioni). Per contro si riducono di 2.250 milioni gli interessi sui conti correnti di tesoreria.

Analisi delle spese in conto capitale

La contrazione delle spese in conto capitale per 8.348 milioni nel 2010 è principalmente ascrivibile ai seguenti comparti di spesa:

§         riduzione di 2.537 milioni dei contributi agli investimenti ad imprese, di cui 2.160 milioni riferiti a minori trasferimenti alle Ferrovie dello Stato.

La riduzione dei contributi a Ferrovie deriva per 960 milioni dal venir meno dello stanziamento, disposto per il solo 2009, dall’articolo 25, comma 1, del D.L. n. 185/2008 per la realizzazione di investimenti in favore di Ferrovie dello Stato Spa (cap. 7120/Economia), e per 1.200 milioni dal minor finanziamento previsto per l’anno 2010 per il Sistema «Alta Velocità/Alta Capacità» della linea Torino-Milano-Napoli, ai sensi dell’articolo 1, comma 964, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006), che ha stanziato 400 milioni per il 2007, 1.300 milioni per il 2008, 1.600 milioni per il 2009 e 400 milioni annui per il periodo 2010-2021 (cap. 7124/Economia);

§         riduzione di 4.219 milioni dei contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche, di cui -2.742 milioni di contributi alle amministrazioni centrali, dovuto principalmente a minori stanziamenti per il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (-1.601 milioni) e per l’ANAS (-1.205 milioni);

La dotazione del Fondo politiche comunitarie (cap. 7493/Economia) passa da 6.872 milioni nel 2009 a 5.271 milioni nel 2010.

Per quanto concerne i minori trasferimenti ad ANAS, va considerato che nel bilancio per il 2010 è venuto meno lo stanziamento di 1.205 milioni disposto ai sensi dell’art. 1, co. 1026, della legge finanziaria 2007 (legge n. 296/2006) per la realizzazione di un programma di investimenti ANAS per lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, in quanto limitata alle annualità 2008 e 2009 (ex cap. 7372/Economia).

§         riduzioni di 1.538 milioni di altri trasferimenti in conto capitale. In tale categoria di spesa va considerato:

-        il decremento di 1.460 milioni del corrispettivo dovuto a SCIP per l’anno 2009, per gli immobili relativi ad operazioni di cartolarizzazione, al fine di estinguere le passività in capo alla stessa (cap. 7288/Economia);

-        la riduzione del Fondo per la riassegnazione dei residui passivi perenti in conto capitale (cap. 7496/Economia), che pur mantenendosi nel 2010 superiore rispetto alla dotazione iniziale del bilancio 2009, presenta una riduzione di 3.114 milioni rispetto all’assestamento 2009.

-        In tale sede, infatti, il Fondo era stato incrementato di 4.000 milioni per il 2009 per il pagamento di crediti vantati dalle imprese per richieste rimaste inevase nel corso del 2008, a causa della esiguità delle risorse disponibili.

-        le maggiori risorse stanziate sul Fondo per le aree sottoutilizzate (cap. 8425/Sviluppo) per 2.386 milioni. In realtà, le risorse del FAS per il 2010 sono previste dal bilancio a legislazione vigente allo stesso livello del dato di previsione 2009 (6 miliardi). La variazione è indicata con riferimento al dato assestato 2009, in cui il Fondo è ridotto a 3,6 miliardi a seguito delle variazioni di bilancio apportate per ripartizioni ai sensi di delibere CIPE o per copertura di oneri posti da provvedimenti legislativi.

 

La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, evidenziando il raffronto tra il dato assestato 2009 e il dato a legislazione vigente per il 2010 (A.S. 1791).

 

Spese finali del bilancio dello stato
(competenza - valori in milioni di euro – al netto delle regolazioni debitorie)

CATEGORIE

BIL. 2009

ASS. 2009

BLV 2010

Var.

Redditi da lavoro dipendente

91.355

91.646

91.056

-590

Consumi intermedi

7.516

9.143

7.957

-1.186

Imposte pagate sulla produzione

4.875

4.862

4.817

-45

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

213.307

215.579

220.234

4.655

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

3.801

6.874

3.799

-3.075

Trasferimenti correnti a imprese

3.359

4.129

4.279

150

Trasferimenti all'estero

1.493

1.601

1.508

-93

Risorse proprie CEE

17.000

17.000

17.200

200

Interessi passivi e redditi da capitale

81.320

78.173

79.347

1.174

Poste correttive e compensative

17.078

17.303

17.335

32

Ammortamenti

890

1.054

900

-154

Altre uscite correnti

7.596

8.138

6.147

-1.991

Totale Spese Correnti

449.590

455.502

454.579

-923

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

4.866

5.144

5.056

-88

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

20.495

20.930

16.711

-4.219

Contributi agli investimenti ad imprese

10.564

11.577

9.039

-2.537

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private

94

97

46

-51

Contributi agli investimenti a estero

205

220

554

334

Altri trasferimenti in conto capitale

10.315

13.278

11.740

-1.538

Acquisizioni di attività finanziarie

350

400

150

-250

Totale spese Conto Capitale

46.889

51.645

43.297

-8.348

Totale Spese Finali

496.478

507.148

497.878

-9.270


Analisi delle entrate

Per quanto riguarda le entrate finali viene prevista nel 2010 una riduzione complessiva di 729 milioni rispetto al dato assestato 2009, determinata da un incremento dello 0,9% delle entrate tributarie (+3.546 milioni) a fronte di una riduzione di quelle extratributarie e delle entrate da alienazione e ammortamento beni patrimoniali, per oltre 4.000 milioni di euro.

In particolare, le entrate extratributarie (Titolo II)registrano complessivamente, nelle previsioni 2010, una diminuzione del 12,3%, pari a 3.912 milioni di euro.

Ponendo a raffronto le previsioni 2010 con i dati indicati nella legge di bilancio di previsione 2009, a seguito del minor gettito dovuto alla crisi economica, le entrate finali diminuiscono di circa 27 miliardi di euro.

In particolare, tra le entrate tributarie il gettito IRE risulta ridotto di 6,5 miliardi, quello IRES di oltre 4 miliardi e il gettito dell’IVA di oltre 12 miliardi.

 

Entrate tributarie

(al netto dei rimborsi IVA, regolazioni contabili e acconto concessionari - milioni di euro)

 

Bil. 2009
(a)

Ass. 2009 (b)

BLV 2010 (c)

Var.
(b-c)

Var.
%

I – Imposte sul patrimonio e sul reddito

256.595

242.191

245.218

3.027

1,2

II - Tasse e imposte sugli affari

127.389

113.343

113.144

-199

-0,2

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

27.906

25.660

26.017

357

1,4

IV – Monopoli

10.335

10.507

10.507

0

0

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

11.148

12.294

12.654

360

2,9

Totale Entrate Tributarie

433.373

403.994

407.540

3.546

0,9

 

1.5 Analisi delle spese finali per Missioni

Come già ricordato, il disegno di legge di bilancio per il 2010conferma la struttura contabile introdotta a partire dalla legge di bilancio per il 2008.

In tale quadro, al fine di rendere diretto il legame tra “risorse stanziate e azioni perseguite”, viene mantenuta l’articolazionedegli stati di previsione della spesa secondo le 34 Missioni, le quali rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici.

 

Modificazioni sono invece intervenute in ordine al quadro funzionale relativo ai Programmi, che è stato rivisitato, in ossequio a quanto previsto dalla Circolare n. 21 del 5 giugno 2009, che – nel fornire i criteri per la redazione delle previsioni di bilancio per l’anno 2010 e per il triennio 2010-2012 - ha evidenziato l’opportunità di proseguire, anche con riferimento alle proposte di previsione per il 2010, l’attività iniziata nel 2009, di perfezionamento e affinamento della classificazione, al fine di migliorarne la leggibilità e la significatività.

La suddetta Circolare ha indicato alle singole Amministrazioni una serie di principi, analoghi a quelli forniti lo scorso anno, per la formazione delle previsioni di bilancio, volti a:

-        garantire, di norma, la specificità dei programmi per ciascun Ministero e dunque la riduzione dei casi di condivisione dei medesimi tra più ministeri, fermi restando i due Programmi trasversali nei quali sono allocate le spese relative ai Gabinetti dei Ministri(Programma: Indirizzo politico) e quelle relative al funzionamento dell’Amministrazione (Programma: Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza);

-        assicurare che la denominazione dei programmi risulti il più possibile espressiva del loro contenuto;

-        assicurare, per quanto possibile, che a ciascun centro di responsabilità amministrativa sia collegato un solo programma, tenendo conto della necessità di associare la responsabilità della gestione delle risorse e del risultato ad un unico soggetto;

-        favorire la razionalizzazione dei programmi sia in termini di competenza finanziaria, con l’accorpamento di quelli meno significativi, che di attività svolte. Di regola, ad ogni programma devono essere associate le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività sottostanti;

-        favorire l’associazione delle spese connesse alle strutture periferiche delle Amministrazioni ai Programmi effettivamente svolti, in luogo della loro attribuzione al Programma “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza”.

 

A seguito della revisione operata dai diversi dicasteri, nel disegno di legge di bilancioper il 2010, le Missioni sono state articolate in 162 programmi, rispetto ai 163 presenti nel disegno di legge di bilancio 2009, poi divenuti 164 nel testo di legge (legge n. 204/2008).

La Relazione illustrativa al disegno di legge osserva che gli interventi di modifica hanno interessato, in primo luogo, il Ministero per i beni e le attività culturali, il quale è stato ristrutturato in applicazione del D.P.R. 2 luglio 2009, n. 91, e, in misura minore, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e il Ministero della Difesa.

Per quanto concerne il Ministero per i beni e le attività culturali, oggetto di revisione sono stati, in particolare, i programmi relativi alla missione 21 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, la quale è interamente iscritta nello stato di previsione del suddetto Ministero.

Con riferimento al Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca, oggetto di revisione sono stati i programmi sottostanti la missione 22 “Istruzione scolastica”. Tale missione è trasversale al suddetto Ministero e al Ministero dell’economia[8], ma i programmi oggetto di ristrutturazione sono stati quelli di competenza del Ministero dell’istruzione.

Oggetto di revisione sono stati anche i programmi relativi alla missione 5 “Difesa e sicurezza del territorio”, interamente iscritta presso il Ministero della Difesa.

Infine, la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla Missione 14 “infrastrutture pubbliche e logistica”, trasversale al Ministero dell’economia e al Ministero delle infrastrutture e trasporti, ma oggetto di revisione sono i programmi iscritti presso quest’ultimo Ministero.

Si osserva che la revisione ha riguardato anche i programmi interni alla missione 15, Comunicazioni, trasversale al Ministero dell’economia e finanze e al Ministero dello sviluppo economico.

 

Con riferimento al raccordo con la classificazione funzionale della spesa COFOG (classification of functions of government), ossia la classificazione delle funzioni di governo previste dal SEC 95 ed elaborata in sede OCSE, la Relazione illustrativa rileva che “in occasione delle modifiche intervenute sui programmi e/o sulle strutture organizzative, sono state riviste le attribuzioni dei singoli capitoli alle classi COFOG di pertinenza”.

E’ stato pertanto oggetto di revisione anche il quadro riassuntivo per COFOG e per categorie/divisioni (il quali trovano esposizione in un apposito allegato per ciascuno stato di previsione della spesa).

 

Come evidenziato dalla Relazione illustrativa, la classificazione del bilancio per Missioni e Programmi si muove nel solco dei principi generali vigenti di contabilità pubblica, definiti con la legge n. 94 del 1997[9]. Dunque, l’unità di voto parlamentare rimane l’unità previsionale di base, la quale è sottostante al programma e raggruppa entrate e spese di una stessa natura. Ai fini gestionali, al di sotto delle unità previsionali di base si trovano i capitoli, i quali possono essere gestiti da uno o più centri di responsabilità amministrativa (corrispondenti all’unità organizzativa di livello dirigenziale cui sono affidate le risorse finanziarie).

Si osserva al riguardo che è all’esame in terza lettura presso il Senato un articolato progetto di riforma della disciplina di contabilità nazionale, disegno di legge A.S. 1397-B “Legge di contabilità e finanza pubblica”, il quale, per ciò che attiene al bilancio dello Stato, da un lato mette a regime le innovazioni apportate al bilancio nel corso degli ultimi due esercizi finanziari, confermando l’articolazione delle voci di spesa in missioni e programmi, dall’altro introduce novità rilevanti per ciò che attiene all’oggetto della decisione parlamentare, prevedendo che l’unità di voto non sia più l’u.p.b, bensì il programma. Per l’entrata, l’unità di voto è rappresentata dalla tipologia di cespite.

Il disegno di legge, ai fini del completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, reca poi una apposita delega Governo, da esercitarsi entro due anni dalla data di entrata in vigore della riforma, finalizzata, tra l’altro, alla revisione delle missioni e dei programmi, alla previsione che le autorizzazioni legislative di spesa debbano essere formulate in termini di finanziamento di specifici programmi di spesa, nonché all’affidamento di questi ultimi ad un unico centro di responsabilità amministrativa.

 

Per quanto concerne gli aspetti quantitativi, il disegno di legge di bilancio consente di identificare lo stock delle risorse disponibili a legislazione vigente per ciascuna della 34 grandi finalità istituzionali perseguite con la spesa pubblica.

La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo e in quota percentuale delle risorse disponibili per ciascuna delle 34 Missioni iscritte nel bilancio a legislazione vigente per il 2010[10](A.S. 1791), come risultanti dalla prima nota di variazioni (A.C. 2937-bis), poste a raffronto con le previsioni iniziali e assestate del bilancio 2009, nonché con i dati di consuntivo per il 2008.

I dati sono al lordo delle regolazioni contabili e debitorie.

 


(milioni di euro)

Missioni

Rend.
2008

Bilancio 2009

Assestato
2009

BLV
2010

I nota di variazioni

% su totale

1 - Organi costituzionali

3.513

3.058

3.181

3.161

3.161

0,6

2 – Amm.ne generale territorio

532

424

424

465

465

0,1

3 - Relazioni autonomie territoriali

122.217

111.056

113.263

114.990

116.324

21,7

4 - L'Italia in Europa e nel mondo

27.137

26.297

26.411

25.235

25.312

4,7

5 - Difesa e sicurezza del territorio

22.661

19.244

21.271

18.575

18.575

3,5

6 - Giustizia

7.345

7.308

7.600

7.272

7.272

1,4

7 - Ordine pubblico e sicurezza

9.990

10.639

10.861

10.429

10.429

1,9

8 - Soccorso civile

4.544

3.505

3.717

4.140

4.150

0,8

9 - Agricoltura e pesca

1.551

1.004

1.070

885

895

0,2

10 - Energia e fonti energetiche

62

48

48

8

8

0,0

11 - Competitività e sviluppo imprese

4.977

4.690

4.822

4.675

4.763

0,9

12 - Regolazione dei mercati

378

31

53

30

30

0,0

13 - Diritto alla mobilità

12.218

10.017

11.394

7.390

7.395

1,4

14 - Infrastrutture pubbliche e logistica

3.370

3.640

3.722

4.850

4.850

0,9

15 - Comunicazioni

1.317

1.030

1.034

1.252

1.252

0,2

16 - Commercio internazionale

258

204

210

188

188

0,0

17 - Ricerca ed innovazione

4.120

3.613

3.721

3.481

3.496

0,7

18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

2.179

1.443

1.393

897

897

0,2

19 - Casa e assetto urbanistico

1.281

890

1.024

710

622

0,1

20 - Tutela della salute

1.050

841

860

780

780

0,1

21 - Tutela beni culturali

1.739

1.394

1.408

1.358

1.358

0,3

22 - Istruzione scolastica

46.943

44.016

44.264

44.178

44.184

8,2

23 - Istruzione universitaria

8.614

8.553

8.555

7.902

7.909

1,5

24 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

23.090

25.373

26.319

25.154

25.154

4,7

25 - Politiche previdenziali

67.411

73.996

74.173

76.871

76.991

14,3

26 - Politiche per il lavoro

3.567

2.934

3.168

2.729

2.729

0,5

27 - Immigrazione

1.480

1.416

1.400

1.575

1.580

0,3

28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale (*)

2.439

6.103

3.758

6.064

7.059

1,3

29 - Politiche finanziarie e di bilancio

62.482

66.254

71.225

63.539

63.339

11,8

30 - Giovani e sport

1.069

828

801

789

792

0,1

31 - Turismo

104

76

76

76

76

0,0

32 - Servizi generali amministrazioni

1.279

2.324

2.426

1.767

1.770

0,3

33 - Fondi da ripartire

3.331

13.750

16.627

13.219

13.341

2,5

34 - Debito pubblico (**)

79.446

81.349

77.654

79.568

79.570

14,8

Totale Spese Finali

535.737

537.348

547.933

534.202

536.716

100,0

(*)    Al netto di 36 milioni di euro relativi a rimborsi del debito statale.

(**)  La Missione “Debito pubblico” rappresenta il valore cumulato del debito lordo consolidato dello Stato. Il dato indicato nella tabella si riferisce invece alla spesa per interessi, ossia alla Missione al netto dei rimborsi del debito statale.

Analizzando la quota delle risorse disponibili per il 2010 per ognuna delle 34 Missioni rispetto al totale del bilancio dello Stato, emerge come le percentuali maggiori delle risorse siano destinate alle seguenti finalità:

§      relazioni finanziarie con le autonomie locali (Missione 3 “Relazioni autonomie territoriali”), che rappresenta circa il 21,7% della spesa finale dello Stato;

§      interessi per il servizio del debito (Missione 34 “Debito pubblico”), cui sono destinati il 14,8% delle risorse;

§      trasferimenti agli enti previdenziali per la previdenza obbligatoria e complementare (Missione 25 “Politiche previdenziali”), che rappresentano il 14,3% delle risorse;

§      politiche finanziarie e di bilancio (Missione 29), che assorbono il 11,8% della spesa;

§      istruzione scolastica (Missione 22), cui è destinato l’8,2 della spesa.

Inoltre, alle relazioni internazionali e alla cooperazione (Missione 4 “L’Italia in Europa e nel mondo”) è destinato il 4,7%, analogamente ai diritti sociali, politiche sociali e alle politiche per la famiglia (Missione 24).

 

 

Bilancio a legislazione vigente 2010, integrato dalla I Nota di variazioni
Incidenza % degli stanziamenti per Missione

 

 

*         Nella voce “Altro” sono raggruppate le Missioni (21 su un totale di 34) che presentano un’incidenza percentuale rispetto al totale dello stati di previsioni della spesa inferiore all’1,4%. In particolare, si tratta – come per l’anno 2009 - delle Missioni 1, 2, 8-12, 14-21, 26-28, 30-32.

Le rimodulazioni effettuate tra i programmi delle missioni di spesa

Si ricorda che sulla base dell’articolo 60, comma 3, del D.L. n. 112/2008, come modificato dall’articolo 23, comma 21-quater del D.L. n. 78/2009, alla legge annuale di bilancio è consentito, in via sperimentale anche per l’anno 2010, di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, compresi gli stanziamenti di spesa predeterminati per legge, nel rispetto dell’invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica e dell’obiettivo di pervenire ad un consolidamento per missioni e programmi di ciascuno stato di previsione.

Sono escluse dalla rimodulazione soltanto le spese obbligatorie e quelle in annualità e a pagamento differito.

Le autorizzazioni legislative ed i relativi importi da utilizzare per ogni programma ai fini della rimodulazione sono esposti in un apposito Allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.

 

Nelle tabelle seguenti sono riportati, raggruppati per missione, i programmi di spesa che sono stati oggetto di rimodulazione da parte delle Amministrazioni, relativamente al solo fattore legislativo.

Si ricorda, comunque, che nell’Allegato 2 sono esposti anche programmi di spesa, con le relative autorizzazioni legislative, che non presentano alcuna rimodulazione da parte delle Amministrazioni.

 

Missione 4 - L'Italia in Europa e nel mondo

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

AFFARI ESTERI

Prog. 2

L. 49/1987, art. 37, co. 1 - cooperazione con i paesi in via di sviluppo

Vari

326.962.000

-2.005.979

210.940.000

-2.007.977

210.940.000

-2.007.977

Prog. 6

L. 794/1966
Ratifica convenzione costituzione Istituto italo latino americano

4131

2.383.000

-11.899

2.375.000

-19.841

2.375.000

-19.841

Prog. 6

L. 140/1980, art. 2, co. 1
Contributo al fondo europeo per la gioventù

4052

272.000

0

270.000

-3.000

270.000

-3.000

Prog. 8

D.P.R. 200/1967
Disposizioni sulle funzioni e sui poteri consolari

31053121

11.316.114

+604.114

11.712.000

+1.000.000

11.712.000

+1.000.000

Prog. 8

L. 286/2003, art. 3
Spese funzionamento COMITES

3103

2.400.000

+405.425

1.986.016

0

1.986.016

0

Prog. 8

L. 286/2003, art. 6, co. 4
Norme relative alla disciplina dei COMITES – Comitato dei residenti

3106

160.000

-9.539

168.811

0

168.811

0

 

Totale

 

 

-1.017.878

 

-1.030.818

 

-1.030.818

 

Missione 5 – Difesa e sicurezza del territorio

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

DIFESA

Prog. 5

L. 267/2002, art. 1, co. 3
Contributo dello stato in favore dell’Iho

1345

77.000

+30.282

66.000

+30.397

66.000

+30.397

Prog. 6

LF. 244/2007, art. 2, co. 78
Indennizzi personale militare impegnato in missioni e altre aeree a rischio

1331

10.000.000

+2.427.440

0

0

0

0

 

Totale

 

 

+2.457.722

 

+30.397

 

+30.397

 

Missione 8 – Soccorso civile

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

INTERNO

Prog. 3

L. 246/2000, art. 10, co. 4
Potenziamento vigili del fuoco

2053

100.793

-40.000

107.734

0

108.493

0

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Prog. 1

DL 223/2006, art. 18/bis
Disposizioni contrasto incendi boschivi

3081

7.272.560

-300.000

5.562.522

-232.000

5.562.522

-232.000

 

Totale

 

 

-340.000

 

-232.000

 

-232.000

 

Missione 9 - Agricoltura e pesca

 

 

 

 

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

Prog. 2

DLG n. 226/2001, art. 10, co. 1/bis
Orientamento e modernizzazione del settore della pesca e dell’acquacoltura

1482

1.717.103

-120.000

1.405.751

0

1405.751

0

Prog. 6

DLG 228/2001, art. 3
Orientamento e modernizzazione del settore agricolo

2143

1.025.929

-1.500.000

1.932.840

0

1.932.840

0

Prog. 6

DL 202/2005, art. 5, Co. 3/ter
 Misure urgenti per la prevenzione dell’influenza aviaria

2275

400.000

-2.500.000

2.900.000

0

2.900.000

0

Prog. 6

DL 2/2006, art. 4 co. 4/ter
Consorzio anagrafe animale

2287

457.257

-300.000

579.452

0

579.452

0

 

Totale

 

 

-4.420.000

 

0

 

0

 


 

Missione 12 - Regolazione dei mercati

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

SVILUPPO ECONOMICO

Prog. 4

L. 229/2003, art. 16, co. 1
Istituzione registro informatico adempimenti amministrativi imprese

2261

84.185

-70.000

117.982

0

117.982

0

 

Missione 13 - Diritto alla mobilità

 

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Prog. 1

LF 296/2006, art. 1, co. 921, punto B
Piano generale della mobilità

1096

500.000

-1.771.769

500.000

-1.238.357

600.262

-1.138.095

 

Missione 16 - Commercio internazionale

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

SVILUPPO ECONOMICO

Prog. 5

L. 549/1995, art. 1, co. 43
Contributi ad enti, istituti, associazioni fondazioni ed altri organismi

2501

24.854.989

-55.000

18.955.470

0

18.955.470

0

Prog. 5

L. 68/1997, art. 8, co. 1, punto B
Attività promozionale delle esportazioni italiane

2531

54.912.157

-105.000

41.684.037

0

41.684.037

0

 

Totale

 

 

-160.000

 

0

 

0

 

Missione 17 – Ricerca ed innovazione

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Prog. 6

L. 267/2002, art. 1, co. 2
Contributi dello stato in favore dell’INSEAN

1801

6.807.599

+48.358

6.607.129

+48.358

6.607.129

+48.358

 


 


Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Prog. 3

L. 344/1997, art. 1, co. Progettazione interventi ambientali e promozione di figure professionali

2717
8432
8461

3.451.586

+512.471

2.249.591

0

2.249.591

0

Prog. 3

L. 36/2001, art. 4, co. 1
Prevenzione e monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico

2717

0

-341.648

262.206

0

262.206

0

Prog. 3

L. 36/2001, art. 6, co. 7
Comitato interministeriale pre­venzione inquinamento elettromagnetico

2717

0

-170.823

131.102

0

131.102

0

Prog. 3

L. 179/2002, art. 3, co. 2
Provvidenze per il controllo delle emissioni inquinanti

8406

1.078.921

-400.000

1.131.671

0

1.131.671

0

Prog. 3

DL 10/2007, Art. 5/bis comma 1
Applicazione regolamento CE n. 1907/2006 concernente registrazione, autorizzazione sostanze chimiche

2717
2793

1.112.110

-79.000

912.404

0

912.404

0

Prog. 3

LF n. 244/2007, art.2 co. 322
Ricerca studi interazione per fattori ambientali

8441

778.628

+400.000

0

0

0

0

Prog. 5

L. 120/2002, art. 3
Convenzione sui cambiamenti climatici

2211

47.743.411

-3.750.000

39.402.753

0

39.402.753

0

Prog. 7

L. 344/1997, art. 4, co. 11
Interventi per la conservazione della natura

7216
7217
7311

8.010.017

+4.764.006

2.483.847

0

2.483.847

0

Prog. 7

L. 426/1998, art. 2, co. 1
Interventi di demolizione

7216

0

-977.725

748.155

0

748.155

0

Prog. 7

LF 244/2007, art. 2, co. 325
Attività di vigilanza in ambiente marino

7351

0

-3.786.281

2.897.262

0

0

0

Prog. 9

L. 36/1994, art. 22, co. 6
Costituzione del comitato servizi idrici

1731

545.000

-69.120

522.412

0

522.412

0

Prog. 9

L. 308/2004, art.1 co.42
Istituzione segreteria tecnica migliori tecnologie e pratiche ambientali

1731

580.000

-48.291

522.412

0

522.412

0

Prog. 9

LF 244/2007, art. 2, co. 334
Potabilizzazione acque di rubinetto

1862

3.400.000

-386.281

0

0

0

0

 

Totale

 

 

-4.332.692

 

0

 

0

 

Missione 20 - Tutela della salute

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Prog. 1

L. 12/2003
Accordo Governo italiano e OMS

4133

334.659

+100.000

179.561

0

0

0

 

Missione 21 - Tutela beni culturali

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

Prog. 10

L. 190/1975, art. 3
Spese funzionamento biblioteca “Vittorio Emanuele II” di Roma

3610

1.840.000

+249.577

1.482.000

+271.444

1.482.000

+271.444

Prog. 10

DPR 805/1975, art. 22
Assegnazione per il funzionamento degli istituti centrali

3611

2.261.000

+1.499.586

1.728.000

+1.148.435

1.728.000

+1.148.435

 

Totale

 

 

1.749.163

 

1.419.879

 

1.419.879

 

Missione 26 - Politiche per il lavoro

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Prog. 1

L. 125/1991, art. 5
Azioni per la realizzazione nel lavoro della parità uomo donna

5061

145.735

-25.000

130.646

0

130.646

0

Prog. 1

L. 244/2007, art. 2, co. 533
Sicurezza luoghi di lavoro

7984

36.362.803

-1.500.000

27.472.613

-1.500.000

27.472.613

-1.500.000

Prog. 6

L. 54/1982, art. 12
Finanziamento attività di formazione professionale

76827682

1.810.283

-2.271.769

1.346.122

-1.738.357

1.346.122

-1.738.357

Prog. 6

L. 296/2006, art. 1, co. 1163
Finanziamento attività formazione professionale

7682

2.271.769

+2.271.769

1.738.357

+1.738.357

1.738.357

+1.738.357

 

Totale

 

 

-1.525.000

 

-1.500.000

 

-1.500.000

 

Missione 29 - Politiche finanziarie e di bilancio

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

ECONOMIA E FINANZE

Prog. 1

L. 358/1991, art. 9, co. 4
Acquisto e costruzioni di sedi per gli uffici finanziari

7751

48.143

 +5.777

60.584

+7.270

104.553

+12.546

 

Missione 32 – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

ECONOMIA E FINANZE

Prog. 3

L. 358/1991, art. 9, co. 4
Acquisto e costruzione di sedi per gli uffici finanziari

7753

0

-5.777

0

-7.270

0

-12.546

 

Missione 33 – Fondi da ripartire

 

Cap.

2010

2011

2012

 

 

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

Ddl 2010

Var.

LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Prog. 1

L. 388/2000, art. 116, co. 7
Istituzione commissioni camere di commercio

3976

0

-138.264

0

-105.799

0

-105.799

Prog. 1

L. 266/2005, art. 1, co. 222, punto B
Fondo da ripartire per gli uffici periferici Ministero lavoro

1161

11.042.751

+138.264

8.218.130

+155.799

8.218.130

+155.799

ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA

Prog. 1

L. 296/2006, art. 1, co. 634
Interventi a favore dell’istruzione

1287

97.323.005

-6.703.220

68.240.707

-11.703.220

68.240.707

-11.703.220

DIFESA

Prog. 1

L.F 244/2007, art. 1, co. 181
Fondo per il pagamento dell’accisa su prodotti energetici impiegati dalla FF.AA

1186

79.466.165

+215.534

60.642.576

0

60.642.576

0

Prog. 1

LF 244/2007, art. 2, co. 615
Riassegnazione entrate

1187

42.963.590

+116.529

42.663.189

0

42.663.189

0

 

Totale

 

 

-6.371.157

 

-11.653.220

 

-11.653.220

 


2. Emendamenti al disegno di legge di bilancio
approvati dal Senato

Di seguito si riportano le variazioni risultanti dagli emendamenti al disegno di legge di bilancio 2010, approvati presso il Senato, e in Aula.

La gran parte delle variazioni sono state apportate in sede referente, dalla 5a Commissione, mentre l’Assemblea ha apportato una sola variazione[11].

 

Tab. 2 - Economia e finanze

Emendamento

UPB

Missione/Programma /Denominazione UPB

Competenza

2.Tab. 2.30-5

3.2.6

L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale – Investimenti

L’incremento è relativo al finanziamento degli oneri derivanti dalla partecipazione dell’Italia al capitale della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (cap. 7178).

+1.673.865

 

21.2.3

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri (1) – Organi a rilevanza costituzionale – Oneri comuni di parte corrente

L’incremento è destinato al Fondo per il funzionamento del Consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana (cap. 2182)

+153.152

 

25.2.3

Fondi da ripartire (33) – Fondi di riserva e speciali – Oneri comuni di parte corrente.

Riduzione del Fondo di riserva per le spese impreviste (cap. 3001).

- 3.267.017

2.Tab. 2.120-5

24.1.1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi generali, formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le amministrazioni pubbliche – Funzionamento.

La riduzione opera sulle spese per acquisto di beni e servizi (cap. 1255).

- 2.000.000

2.Tab. 2.147-5

24.3.1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento.

La riduzione concerne le spese per acquisto di beni e servizi (cap. 1248).

- 4.000.000

2.Tab. 2.158-5

25.2.3

 Fondi da ripartire (33) – Fondi di riserva e speciali – Oneri comuni di parte corrente.

Riduzione del Fondo di riserva per le spese impreviste (cap. 3001).

- 4.000.000

 

Tab. 3 – Sviluppo economico

Emendamento

UPB

Missione/Programma /Denominazione UPB

Competenza

2.Tab. 2.30-5

9.2.1

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) – Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza – Funzionamento

Finanziamento del funzionamento del “Monitoring trustee” istituito in attuazione della decisione della Commissione europea del 12 novembre 2008 (cap. 1221)

+1.440.000

 

2.1.6

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28) – Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate.

La riduzione è a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate (cap. 8425).

- 5.000.000

 

Tab. 5 – Ministero della giustizia

Emendamento

UPB

Missione/Programma /Denominazione UPB

Competenza

5.Tab.5.1

1.2.1

Giustizia (6) – Giustizia civile e penale – Funzionamento

La riduzione opera sulle competenze accessorie al personale (cap. 1404).

- 622.000

 

2.1.1

Giustizia (6) – Indirizzo politico – Funzionamento

L’incremento è diretto alle competenze fisse ed accessorie agli addetti al gabinetto ed alle segreterie particolari (1003).

+ 622.000

 

Tab. 6 – Ministero degli affari esteri

Emendamento

UPB

Missione/Programma /Denominazione UPB

Competenza

6.Tab. 6.1-5

1.2.2

L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione allo sviluppo e gestione delle sfide globali – Interventi

L’incremento riguarda il Fondo per lo sminamento umanitario (cap. 2210)

+1.000.000

 

1.4.1

L’Italia in Europa e nel mondo (4) - Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale – Funzionamento

La riduzione opera, per 500.000 euro a valere sulle risorse finalizzate alla retribuzione al personale a contratto nelle rappresentanze diplomatiche, uffici consolari e istituti di cultura (cap. 1501), e per 500.000 euro sulle competenze accessorie al personale (cap. 1503).

- 1.000.000

 


 

Tab. 7 – Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Emendamento

UPB

Missione/Programma /Denominazione UPB

Competenza

2.Tab. 2.120-5

1.3.6

Istruzione scolastica (22) – Istruzione primaria –Investimenti

L’incremento è diretto ad investimenti vari.

 +2.000.000

2.Tab. 2.147-5

2.1.2

Istruzione universitaria (23) – Diritto allo studio nell’istruzione universitaria – Interventi

L’incremento opera sul contributo a favore dei collegi universitari legalmente riconosciuti e per il finanziamento delle funzioni delegate alla regione Sardegna in materia di diritto allo studio (cap. 1696).

+4.000.000

2.Tab. 2.158-5

1.9.2

Istruzione scolastica (22) – istituzioni scolastiche non statali – Interventi

L’incremento è diretto ad interventi vari. In particolare, 958.292 euro vengono iscritti nell’ambito del CDR Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, destinati alle spese per la realizzazione del sistema pre-scolastico integrato e mantenimento scuole per l’infanzia (cap. 2183).

+ 4.000.000

 

Tab. 10 – Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti

Emendamento

UPB

Missione/programma /Denominazione UPB

Competenza

2.Tab. 2.30-5

2.7.6

Diritto alla mobilità (13) – Sviluppo della mobilità locale – Investimenti

L’incremento è destinato alla realizzazione delle infrastrutture per la mobilità al servizio delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova.

+5.000.000

 

Infine, sono stati approvati in Commissione due emendamenti che hanno apportato modifiche all’articolato del disegno di legge di bilancio, ed in particolare agli articoli che approvano lo stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, del Ministero dell’Istruzione, dell’università e ricerca e del Ministero dell’Interno.


3. L’evoluzione della spesa nel bilancio dello Stato:
Tavole allegate

 

 

 

 

Tavola I       Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;

Tavola II      Le spese complessive per funzioni-obiettivo e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato;

Le variazioni in termini assoluti, a seguito della I Nota di variazioni e in percentuale sono riferite al dato assestato 2009.

 

Tutti i dati delle spese sono al lordo dei rimborsi IVA e delle regolazioni debitorie.

 

I dati del disegno di legge di assestamento 2009 sono riferiti al testo presentato al Senato (A.S. 1646).


Tavola I – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

MINISTERI

Ass. 2009

%

BLV
2010

%

I Nota
Bil 2010

%

Diff. VA

Diff. %

Economia e finanze

329.989

60,2

318.622

59,6

319.844

59,6

-10.145

-3,1

Sviluppo economico

7.730

1,4

9.558

1,8

10.555

2,0

2.825

36,5

Lavoro e politiche sociali

81.949

15,0

82.920

15,5

83.044

15,5

1.095

1,3

Giustizia

7.757

1,4

7.408

1,4

7.408

1,4

-349

-4,5

Affari esteri

2.164

0,4

2.074

0,4

2.074

0,4

-90

-4,2

Istruzione

55.661

10,2

55.252

10,3

55.280

10,3

-381

-0,7

Interno

29.035

5,3

27.205

5,1

27.330

5,1

-1.705

-5,9

Ambiente e tutela del mare

1.284

0,2

738

0,1

738

0,1

-546

-42,5

Infrastrutture

7.648

1,4

6.985

1,3

6.990

1,3

-658

-8,6

Difesa

21.447

3,9

20.363

3,8

20.364

3,8

-1.083

-5,0

Politiche agricole

1.546

0,3

1.377

0,3

1.386

0,3

-160

-10,3

Beni e attività culturali

1.731

0,3

1.702

0,3

1.702

0,3

-29

-1,7

TOTALE SPESE FINALI

547.941

100

534.204

100,0

536.715

100,0

-11.226

-2,0

 

Tavola II – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

FUNZIONI-OBIETTIVO

Ass. 2009

%

BLV
2010

%

I Nota
Bil 2010

%

Diff.
I Nota/Ass

Diff. %

1Servizi generali delle pubbliche amministrazioni

494.952

64,8

534.306

67,4

535.357

67,3

40.405

8,2

2 Difesa

22.147

2,9

20.791

2,6

20.791

2,6

-1.356

-6,1

3 Ordine pubblico e sicurezza

20.351

2,7

19.690

2,5

19.690

2,5

-661

-3,2

4 Affari economici

49.049

6,4

42.923

5,4

43.175

5,4

-5.874

-12,0

5 Protezione dell'ambiente

1.654

0,2

1.100

0,1

1.100

0,1

-554

-33,5

6Abitazioni e assetto territoriale

1.120

0,1

754

0,1

754

0,1

-366

-32,7

7 Sanità

9.506

1,2

10.733

1,4

11.791

1,5

2.285

24,0

8Attività ricreative, culturali e di culto

5.524

0,7

5.711

0,7

5.714

0,7

190

3,4

9 Istruzione

53.190

7,0

52.956

6,7

52.969

6,7

-221

-0,4

10 Protezione sociale

105.732

13,9

103.828

13,1

103.963

13,1

-1.769

-1,7

TOTALE SPESE COMPLESSIVE

763.226

100,0

792.792

100,0

795.304

100,0

32.078

4,2


Parte II – Aspetti di competenza
della X Commissione

 


Il disegno di legge di bilancio per il 2010

 


1. Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico

Il bilancio a legislazione vigente

 

Il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione della legge finanziaria 2008 (art. 1, commi 376 e 377), ha inciso sull’assetto delle competenze del Ministero dello sviluppo economico[12]facendo confluire in esso - unitamente alle rispettive risorse finanziarie, strumentali e di personale - le competenze dei dicasteri del Commercio internazionale e delle Comunicazioni conseguentemente soppressi.

Il nuovo Ministero dello sviluppo economico così, come riorganizzato dal regolamento approvato con DPR 28 novembre 2008, n. 197, si articola in quattro dipartimenti (art. 1):

§      Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione;

§      Dipartimento per l’energia;

§      Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione;

§      Dipartimento per le comunicazioni.

 

 

La struttura dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico

Lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per il 2010 (tabella n. 3) viene predisposto sulla base della classificazione delle risorse pubbliche articolata in Missioni che indicano le finalità della spesa pubblica e Programmi che le realizzano in concreto, passando in tal modo da una struttura per Centri di responsabilità amministrativa ad una struttura che pone al centro le funzioni.

Permangono le Unità previsionali di base (UPB) che corrispondono ai "macroaggregati" nei quali sono frazionati i programmi. Le UPB - suddivise in unità relative alla spesa corrente e unità relative alla spesa in conto capitale - sono oggetto dell'approvazione parlamentare e ad ognuna di esse corrisponde un codice numerico di 3 cifre. In tale riclassificazione è meno evidente l'ufficio responsabile della gestione definito “Centro di responsabilità amministrativa” (che per quanto riguarda il Ministero dello sviluppo economico sono 6), la cui indicazione si rinviene all'interno dei macroaggregati.

 

Secondo la nuova classificazione il bilancio dello Stato è ripartito in 34 missioni e 162 programmi prevalentemente, ma non esclusivamente, a carattere ministeriale. Rispetto al precedente esercizio i programmi hanno subito variazioni numeriche e di denominazione in conseguenza del recepimento delle indicazioni contenute nella circolare n. 21/2009 che hanno interessato alcuni Ministeri. Per quanto riguarda il Ministero dello sviluppo economico le missioni - di seguito elencate – rimangono invariate (10), mentre i programmi passano da 18 a 20.

Missione 10 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche, esclusiva del MISE, articolata in 2 programmi:

§       10.4 Sicurezza, infrastrutture e relazioni internazionali del settore energetico (5.1 della tab. 3);

§       10.5 Gestione e regolamentazione del settore energetico-nucleare, elettrico e delle energie rinnovabili-e minerario (5.2).

Missione 11 - Competitività e sviluppo delle imprese, suddivisa in 4 programmi, dei quali 3 sono di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico:

§        11.5 - Regolamentazione,incentivazione dei settori imprenditoriale, produttivo e della proprietà industriale e riassetti industriali di settore e di area di sperimentazione tecnologica (1.1 nella tabella 3);

§        11.6 - Promozione, coordinamento, sostegno e vigilanza del movimento cooperativo (1.2);

§        11.7 - Incentivazione per lo sviluppo industriale nell’ambito delle politiche di sviluppo e coesione (1.3).

Ilquarto programma 11.4 -Incentivi alle imprese, è gestito dal Ministero dell'economia e delle finanze (Cfr. par. “interventi di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze”).

Missione 12 - Regolazione dei mercati che comprende un solo programma:

§        12.4 - Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (3.1).

Missione 15 Comunicazioni, articolata in 6 programmi di cui 4 di pertinenza del Ministero dello sviluppo economico, di seguito elencati:

§       15.5 Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione (6.1);

§       15.6 Normazione, verifiche, certificazioni e sostegno allo sviluppo delle comunicazioni (6.2);

§       15.7- Regolamentazione e vigilanza del settore postale (6.3);

§       15.8 – Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione.

I restanti programmiServizi postali e telefonici (15.3) e Sostegno all’editoria (15.4)sono gestiti dal Ministero dell'economia e delle finanze.

Missione 16 - Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo articolata in 2 programmi di esclusiva competenza del MISE:

§       16.4 - Politica commerciale in ambito internazionale (4.1);

§       16.5 - Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (4.2).

Missione 17 - Ricerca e innovazione articolata in 13 programmi, di cui 3 di competenza del Ministero dello sviluppo economico:

§        17.14 Sviluppo, innovazione e ricerca in materia di energia ed in ambito minerario ed industriale (7.1);

§        17.17 Ricerca e innovazione per la competitività nell’ambito dello sviluppo e coesione (7.2);

§        17.18 Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell’informazione (7.3).

Missione 18 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente articolata in 7 programmi, uno solo di competenza del Ministero dello sviluppo economico:

§        18.10 Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento elettromagnetico e impatto sui sistemi di comunicazione elettronica (8.1).

I restanti programmi sono gestiti dai Ministeri dell’economia e delle finanze, dell’ambiente e delle politiche agricole.

Missione 28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale, che comprende il seguente programma:

§        28.4 Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate (2.1).

Si segnalano, infine due missioni orizzontali comuni a tutti i ministeri.

Missione 32 - Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche comprendente 2 programmi:

§        32.2 Indirizzo politico (9.1);

§        32.3-Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza (9.2).

Missione 33 - Fondi da ripartire che comprende il programma:

§        33.1 Fondi da assegnare (10.1).

 

 

Il bilancio di competenza

Lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno 2010, così come modificato con la I Nota di variazioni (A.C. 2937-Tab. 3-bis), reca spese complessive di competenza per un totale di 10.590,8 milioni di euro che includono la somma di 36 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie con riferimento al Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione.

Le spesedel Ministero dello sviluppo economicocorrispondono a circa l’1,3%del totale delle spese del bilancio dello Stato, che ammontano a 795.304 milioni di euro.

Nel bilancio del dicastero prevalgono nettamente le spese in conto capitale, che assommano a 9.948 milioni (93,9% del totale), a fronte dei 606,8 milioni destinati alle spese correnti. La rilevanza percentuale di queste ultime nelle previsioni per il 2010 risulta pari al 5,7% delle spese complessive del Ministero.

Rispetto alle previsioni assestate 2009 contenute nella legge 3 agosto 2009, n. 121 (GU n. 190 del 18 agosto 2009, SO 148) le spese del Ministero registrano un incremento di 2.823,8 milioni di euro. Le spese di parte corrente risultano, tuttavia, ridotte di 69 milioni di euro, mentre gli stanziamenti in conto capitale aumentano di 2.892,8 milioni di euro.

Nella tabella che segue sono riepilogate per missioni le variazioni degli stanziamenti di competenza del MISE a partire dalla legge di bilancio 2009.

 

Variazioni di competenza tra bilancio 2009, previsioni assestate 2009 e previsioni 2010 articolate per missioni(milioni di euro)

 

MISSIONI

Bilancio 2009 - L. 204/2008

Variaz

Prev. Assest. 2009

Variaz

BLV
2010

Variaz

Bil 2010 con I Nota

10 - Energia e fonti energetiche

47,7

-

47,7

-39,9

7,8

-

7,8

11 - Competitività e sviluppo imprese

2.911,7

111,6

3.023,3

-232,3

2.791,1

-

2.791,1

12 - Regolazione dei mercati

30,8

21,9

52,7

-23

29,7

-

29,7

15 - Comunicazioni

212,8

4,6

217,4

-75,9

141,5

-

141,5

16 - Commercio internazionale

204,4

5,9

210,3

-22

188,3

-

188,3

17 - Ricerca e innovazione

184,1

104,4

288,5

-77,9

210,5

-

210,5

18 - Sviluppo sostenibile

1,5

-

1,5

0,1

1,5

-

1,5

28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale

6.139,4

-2.345

3.794,4

2.305,3

6.099,6

995

7.094,6

32 - Servizi generali amministrazioni

46,5

-2

44,5

-3,5

40,9

1,4

42,4

33 - Fondi da ripartire

83,4

3,4

86,8

-3,5

83,3

 

83,3

Totale spese

9.862,4

-2.095,5

7.767

1.827,4

9.594,3

996,4

10.590,8

 

Spese per missioni, programmi e capitoli

Missione 1. Competitività e sviluppo delle imprese (11)

Alla missione quasi interamente gestita, nell’ambito del MISE, dal Dipartimento per l’internazionalizzazione, per la politica industriale, per la competitività e la concorrenza (83,7 milioni di euro sono gestiti dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione) sono assegnate risorse per 2.791,1 milioni di euro ripartite tra 3 programmi.

Nella missione rientra un quarto programma di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze, cui spettano 1.883,5 milioni di euro. Complessivamente alla missione sono quindi destinati stanziamenti per 4.674,6 milioni (0,6% sul totale dello Stato).

Le dotazioni delle missioni gestite dal MISE registrano una riduzione di 232,3 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009.

 

Programma 1.1Regolamentazione, incentivazione dei settori imprenditoriale, produttivo e della proprietà industriale e riassetti industriali di settore di area “ (11.5).

Al programma, gestito interamente dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, sono assegnati 2.716,2 milioni di euro (16,1 destinati a spese di Funzionamento, 39,3 per interventi e 2.660,8per spesein conto capitaleper investimenti).Rispetto alle previsioni della legge di assestamento 2009 si riscontra una riduzione degli stanziamenti di 82,1 milioni.

Tra le spese di parte corrente destinate ad Interventi - UPB 1.1.2 - si segnalano quelle iscritte nel seguenti capitoli di spesa:

     cap. 2385Spese relative all’Alto Commissario per la lotta alla contraffazione” con 1,4 milioni di euro (-0,1 meuro rispetto alle previsioni assestate 2009). Da segnalare la soppressione della struttura disposta dal DL n.112/08, art. 68, comma 6. Lo stesso articolo ha previsto il trasferimento delle funzioni della strutture al Ministro competente che può delegare un sottosegretario di Stato.

     cap. 2370 ”Somme da assegnare all’IPI” con 16 milioni di euro.

All'interno dell'UPB 1.1.6 Investimenti (spese in conto capitale)dello stesso programma i più consistenti stanziamenti riguardano i seguenti capitoli:

-        cap. 7331 Contributo per la realizzazione di sistemi di controllo elettronico da affidare a società italiane in relazione al trattato governativo italo-libico. Il capitolo viene istituito in attuazione della legge n. 7/09 recante la ratifica del trattato di amicizia di Bengasi del 30 agosto 2008, con una dotazione di 61,2 milioni. Il capitolo è esposto in tabella F.

-        cap. 7345concernente le spese per l'esecuzione dell'Accordo di cooperazione Italia-Russia sullo smantellamento dei sommergibili nucleari radioattivi della marina militare russa e per le gestioni sicure dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito[13]. L’autorizzazione di spesa risulta di 43,8 milioni di euro (era invece di 44 milioni nelle previsioni assestate).

-        cap. 7410 Contributo statale a progetti in favore di distretti produttivi adottati dalle regioni e di carattere nazionale. Azzerato lo stanziamento di competenza (- 50 milioni in attuazione del DL 5/09, art. 8 comma 1).

L’articolo 8, comma 1, del DL 5/09 (Misure di sostegno dei settori industriali in crisi) relativo alla copertura finanziaria di autorizzazioni di spesa destinate al rinnovo del parco circolante e all’acquisto di veicoli ecologici (art. 1, commi 1-5), prevede, appunto, alla lett. d) l’utilizzo di 49.955.833 euro per l’anno 2009, mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’art. 1, co. 890 della  legge 296/2006 (agevolazioni a progetti regionali riguardanti i distretti produttivi).

-        cap. 7420. Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese con 373,6 milioni (-13,6 milioni rispetto alle previsioni assestate)[14]. In tab. F della finanziaria d per il 2009 la somma da inscrivere nel capitolo risultava di 348 meuro.

-        cap. 7421 Interventi agevolativi per il settore aeronautico con 1.384,7 milioni [15]. Rispetto alle previsioni assestate si registra un incremento di 25 milioni dovuto alle rimodulazioni in Tabella F della finanziaria 2009, come si precisa in nota al capitolo.

-        cap. 7445 Fondo per la competitività e lo sviluppo, privo di stanziamenti di competenza. La tab. F della legge finanziaria 2009 recava la somma di 348 meuro relativi al 2009, mentre non erano previste ulteriori somme per gli anni successivi.

Si ricorda che il Fondo per la competitività e lo sviluppo è stato istituito dall’art. 1, comma 841, della legge 296/06 (finanziaria 2007) presso il Ministero dello sviluppo economico, facendovi confluire le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate di competenza del Ministero dello sviluppo economico (programmazione negoziata e legge n. 488/1992) e del Fondo unico per gli incentivi alle imprese, che sono stati contestualmente soppressi. A tale fondo è stata conferita la somma di 300 milioni di euro per il 2007 e 360 milioni per ciascuno degli anni 2008 e 2009.

-        cap. 7450 Fondo per la finanza d'impresa con 280,5 milioni (180,5 in più rispetto alle previsioni assestate) [16], oggetto di rimodulazione in tabella F. La variazione allo stanziamento viene apportata in attuazione dell’art.7 quinquies, co. 8 e dell’art. 8, co, 1, del DL 5/09 recante Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.

Il citato comma 8 ha incremento la dotazione del Fondo di garanzia per le PMI (confluito nel Fondo per la finanza d’impresa, istituito dalla legge finanziaria 2007, L. 296/2006) di 200 milioni di euro per il 2010, mentre il comma 1 dell’art. 8 cit., relativo alla copertura finanziaria di autorizzazioni di spesa destinate al rinnovo del parco circolante e all’acquisto di veicoli ecologici (art. 1, commi 1-5), prevede in aggiunta, sempre per l’anno 2010, 80,5 milioni di euro. Il capitolo è esposto in tab. F.

-        cap. 7485 Interventi per lo sviluppo e l’acquisizione delle unità navali della classe FREMM (fregata europea multimissione)[17] e delle relative dotazioni operativecon 510 milioni. Rispetto alle previsioni assestate si registra un incremento di 95 milioni. Il capitolo, rimodulabile, è esposto in tabella F.

-        cap. 7490 relativo alFondo per il finanziamento degli interventi per il salvataggio delle imprese in difficoltà. La dotazione viene azzerata (-35 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate).

 

Programma 1.2Promozione, coordinamento, sostegno e vigilanza del movimento cooperativo “ (11.6).

Le risorse destinate al programma ammontano a 5,5 milioni di euro e risultano ridotte di 0,2 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009. Le risorse, gestite interamente dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, sono destinate in maggior parte al Funzionamento (5,0 milioni di euro assegnati all’ UPB 1.2.1.).

 

Programma 1.3Incentivazione per lo sviluppo industriale nell’ambito delle politiche di sviluppo e coesione “ (11.7).

La dotazione del programma, cui sono destinati 69,3 milioni di euro, rispetto alle previsioni della legge di assestamento 2009 registra una decurtazione di 150,4 milioni. La riduzione riguarda quasi interamente le spese per Investimenti- UPB 1.3.6(- 150,7 meuro ) e sono relative in particolare seguenti capitoli di spesa:

-          cap. 7342 Fondo per la competitività e lo sviluppo, che risulta privo di stanziamento (- 92,1 milioni rispetto alle previsioni assestate).

-          cap. 7346 (Fondo  per la concessione di un credito d’imposta  ai datori di lavoro che abbiano incrementato il numero di lavoratori dipendenti nel corso del 2008) che registra un aumento di 8,2 meuro della dotazione che risulta, pertanto pari a  56,8 meuro. Il cap. 7346 è esposto in tabella F.

 

 

Missione 2. Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

La missione cui partecipa il solo Ministero dello sviluppo economico, gestita dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione e costituita da un solo programma, riceve risorse pari a 7.094,6 milioni di euro. La dotazioni registra un incremento di 3.300,2 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009.

 

Programma 2.1 Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate (28.4)

Gli importi maggiori sono iscritti nell'UPB 2.1.6 Investimenti (complessivamente 7.008 milioni di euro) e riguardano in particolare il capitolo 8425 Fondo da ripartire per le aree sottoutilizzate con una dotazione di 6.999,2 milioni di euro (+ 3.381,3 rispetto alle previsioni assestate).

La Nota di variazione al bilancio di previsione per il 2010 presentata dal Ministro dell’economia ha disposto un incremento del capitolo pari a 995 milioni di euro in relazione alla rimodulazione degli importi in Tabella F.

 

 

Missione 3. Regolazione dei mercati (12)

La missione di pertinenza del solo MISE, riceve risorse pari a 29,7 milioni di euro (27,4 meuro di parte corrente e 2,3 di conto capitale) che risultano ridotte di 23 milioni di euro rispetto alle previsioni della legge di assestamento 2009.

 

Gli stanziamenti sono destinati all’unico ProgrammaVigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (3.1) gestito interamente dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione.

Gli stanziamenti sono destinati in prevalenza agli Interventi (16,3 milioni di euro). Alle spese di funzionamento sono destinati 11,1 milioni di euro.

 

 

Missione 4. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

Alla Missione, gestita interamente dal Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, sono assegnati 188,3 milioni di euro ripartiti tra 2 programmi. Prevalgono le spese di parte corrente, circa 175,5 milioni di euro. Rispetto alle previsioni assestate 2009 la dotazione si riduce di 22 milioni di euro

 

Programma 4.1Politica commerciale in ambito internazionale”

La dotazione del programma risulta di 5,6 milioni di euro (-0,1 rispetto all’assestamento)destinati quasi interamente a spese di Funzionamento (5,4 milioni di euro).

 

Programma 4.2Sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy”

Al programmasono assegnati 182,7 milioni di euro, in prevalenza destinati ad Interventi (162,9 meuro) e ad Investimenti (12,7 meuro). La dotazione del programma si riduce di 21,8 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009 (-5,3 milioni per gli Interventi e -17 per gli Investimenti). 

Tra i capitoli più rilevanti di spesa corrente (UPB 4.2.2 - Interventi) si possono segnalare i seguenti:

-        Cap. 2501 somme da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri ex legge 549/1995[18], recante stanziamenti per 24,9 milioni di euro (- 0,3 meuro rispetto all’assestamento). La dotazione del capitolo viene quantificata annualmente in tabella C della legge finanziaria.

-        Cap. 2530 concernente il contributo alle spese di funzionamento dell'ICE in Italia e all'estero con 83,2 milioni di euro (-6,9 milioni rispetto alle previsioni assestate). Il capitolo è esposto in tabella C della legge finanziaria.

-        Cap. 2531 relativo al finanziamento dell'attività di promozione dell’Istituto con 54,9 milioni di euro (+1,3 milioni rispetto alle previsioni assestate). Il capitolo è esposto in tabella C della legge finanziaria.

-       All'interno dell'UPB 4.2.6Investimentidello stesso programma si segnala:

-        Cap. 7481 recante somme da destinare alla realizzazione di azioni a sostegno di una campagna promozionale straordinaria a favore del made in Italy con 12,4 milioni di euro (-17,1 milioni rispetto all’assestamento).

 

 

Missione 5. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

La missione, cui partecipa il solo MISE, è interamente gestita dal centro di responsabilità amministrativa Dipartimento per l’energia e riceve risorse pari a 7,8 milioni di euro che, rispetto alle previsioni assestate, risultano ridotte di 39,9 milioni.

Le risorse sono ripartite tra due programmi.

Programma 5.1Sicurezza, infrastrutture e relazioni internazionali del settore energetico “ (10.4).

Al programma sono destinati 4,2 milioni per il 2010. Rispetto alle previsioni assestate 2009 si registra una contrazione di 39,9 milioni di euro. Le maggiori variazioni riguardano l’UPB 5.1.6 Investimenti per la quale si prevede una riduzione di 36,6 milioni.

Si segnala che il cap. 7655 (UPB 51.6 – Investimenti) concernente il Fondo per misure di compensazione a favore di regioni ed enti locali interessati dalla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche di rilevanza nazionale nonché per interventi di riduzione dei costi della fornitura di energia elettrica per finalità sociali, cui nelle previsioni assestate era destinata la maggior parte delle risorse (36,6 milioni di euro) risulta privo di dotazione.

Il Fondo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero con una dotazione iniziale per il triennio 2007-2009, di 50 milioni di euro annui (comma 363, art. 1 L. 296/06). Le risorse sono dirette a finanziare i comuni per interventi di carattere sociale, ai fini della riduzione dei costi delle forniture di energia per usi civili a carico di clienti disagiati. Una somma pari a 11 milioni di euro sono destinati, nel biennio 2008-2009, ad interventi di efficienza energetica e per la parte rimanente.

 

Programma 5.2Gestione e regolamentazione del settore energetico- nucleare, elettrico e delle energie rinnovabili- e minerario “(10.5).

Gli stanziamenti destinati al programma, pari a 3,6 milioni di euro, si riducono di 0,05 milioni rispetto alle previsioni assestate 2009.

 

Missione 6. Comunicazioni (15)

La missione, presente anche nel Ministero dell’economia e delle finanze, è gestita, per la pare di competenza del Ministero dello sviluppo economico, dal Dipartimento per le comunicazioni.

La sua dotazione ammonta – limitatamente alla parte gestita dal MISE - a 141,5 milioni di euro ripartiti tra 4 programmi:

§      Programma 15.5 - Pianificazione, regolamentazione vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione con una dotazione di47,7 milioni di euro;

§      programma 15.6 - Normazione, verifiche, certificazioni e sostegno allo sviluppo  delle comunicazioni, al quale sono destinati  2,5 milioni di euro;

§      programma 15.7 - Regolamentazione e vigilanza del settore postale con 3,3 milioni di euro di competenza.

§      programma 15.8 – Servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione con una dotazione di 88 milioni di euro.

Ai due programmi della missione rientranti nelle competenze del Ministero dell’economia e delle finanze sono assegnate risorse per 1.030,7 milioni. Complessivamente alla missione sono quindi assegnati 1.172,2 milioni di euro.

 

Per un approfondimento sulla missione si rinvia al dossier predisposto dal dipartimento Trasporti.

 

 

Missione 7. Ricerca e innovazione

La missione, che è interministeriale, riceve stanziamenti per un totale di 3481,1 milioni di euro ripartiti tra 13 programmi. Di questi 3 rientrano tra le competenze del Ministero dello sviluppo economico.

 

Lerisorse assegnate al MISE, pari a 210,5 milioni di euro, che costituiscono in percentuale il 6% circa dello stanziamento destinato all’intera Missione, registrano una riduzione di 78 milioni di euro rispetto all’assestato e sono ripartite tra i programmi di seguito illustrati.

 

Programma 7.1Sviluppo, innovazione e ricerca in materia di energia ed in ambito minerario ed industriale “(17.14).

Gli stanziamenti destinati al programma, gestito dal Dipartimento per l’energia, risultano pari a 200,1 milioni di euro, e sono decurtati di 38,3 milioni rispetto alle previsioni assestate 2009.

 

Le risorse del programma, destinate in prevalenza ad Investimenti, sono iscritte nella quasi totalità nel cap. 7630 Contributo all' ENEA (197,4 milioni di euro ).

La dotazione del capitolo registra una variazione positiva (+24,3 milioni di euro) dovuta, secondo quanto riportato in nota nella tab. 3, a modifiche alla tab. C della finanziaria 2009 ed in relazione all’art. 29, comma 18, della legge sviluppo n. 99/09, recante una disposizione transitoria volta a garantire la copertura degli oneri relativi al funzionamento dell'Agenzia per la sicurezza nucleare, nelle more dell'avvio della sua ordinaria attività e del conseguente afflusso delle risorse derivanti dai diritti che l'Agenzia è autorizzata ad applicare e introitare per le sue prestazioni.

Tali oneri, determinati in 500.000 euro per l'anno 2009 e in 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011, sono coperti mediante corrispondenti riduzioni, per la metà degli importi indicati, delle autorizzazioni di spesa destinate all’Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici di cui all'art. 38 del D.Lgs. n. 300/1999 e all’ENEA,di cui alla legge n. 282/1991, come rideterminate dalla Tabella C allegata alla legge n. 203/2008 (finanziaria 2009).

 

 

Programma 7.2ricerca e innovazione tecnologica per la competitività nell’ambito dello sviluppo e coe sione  “(17.17)

Al programma,gestito dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, sono assegnati1,9 milioni di euro (- 40 meuro rispetto alla legge di assestamento).

Le risorse sono destinate quasi interamente a spese per Funzionamento.

 

Programma 7.3Innovazione tecnologica e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell’informazione  “(17.18)

Al programma,gestito dal Dipartimento delle comunicazioni, per gli affari generali e per le risorse umane, sono assegnati8,5 milioni di euro (-0,4 meuro rispetto alle previsioni assestate).

Le risorse sono destinate in ragione di 3,2 meuro al Funzionamento, e in ragione di 5,3 meuro ad Investimenti.

 

 

Missione 8. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

Le risorse assegnate complessivamente alla Missione, che è interministeriale, ammontano a 897,2 milioni di euro. Al Ministero dello sviluppo economico compete solo il programma 8.1 Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento elettromagnetico e impatto sui sistemi di comunicazione elettronica” (18.10), al quale sono destinati 1,5 milioni di euro.

 

Per un approfondimento sulla missione si rinvia al dossier predisposto dal dipartimento Trasporti.

 

 

Missione 9. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

All'interno della missione interministeriale con riferimento al Ministero dello sviluppo economico, sono presenti i seguenti stanziamenti:

§      20,9 milioni di euro per il programmaIndirizzo politico”, corrispondente al Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro. Si registra un incremento di 1,7 milioni rispetto alle previsioni assestate.

§      21,5 milioni di euro per il programmaServizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza”. Le risorse assegnate risultano ridotte di 3,9 milioni rispetto all'assestamento. Le risorse, gestite dal Dipartimento per le comunicazioni, per gli affari generali e per le risorse umane, sono destinate per il 91% al Funzionamento.

Con la citata Nota di variazioni è stata disposta nell’ambito dell’UPB 9.2.1 - Funzionamento l’istituzione del cap. 1221 con uno stanziamento di 1,4 meuro in relazione ad uno specifico emendamento al ddl di bilancio approvato dal Senato. Il capitolo è destinato alle spese di funzionamento del Monitoring Trustee istituito in attuazione della decisione della Commissione UE del 12 novembre 2008.

 

 

Missione 10. Fondi da ripartire (33)

In questa missione, infine, il Ministero dello sviluppo economico reca i seguenti stanziamenti:

§      83,3 milioni di euro per il programma Fondi da assegnare”. Lo stanziamento così determinato risulta ridotto di 3,5 milioni rispetto alle previsioni della legge di assestamento. Le risorse sono gestite dall’Ufficio per gli affari generali e le risorse.

 

Spese per categorie

Passando ad esaminare la composizione delle spese complessive del Ministero dello sviluppo economico per il 2010 sotto il profilo economico[19], si rileva, innanzitutto, chele categorie che assorbono la maggior parte delle spese correnti sono costituite da: “Redditi da lavoro dipendente” (165,1 meuro) che incidono su tali spese per il 27,2%, mentre il 25,2% rientra nella categoria "Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche(153,1 meuro) e il 20,4% nella categoria “Trasferimenti correnti alle imprese” (123,9 meuro).

Le spese in conto capitale che ammontano a 9.948 milioni rientrano per il 70,4% nella categoria “Altri trasferimenti in conto capitale (7.004,3 meuro), che costituiscono il 66,1% circa delle spese complessive del Ministero, e per il 26,8% nella categoria “Contributi agli investimenti ad imprese” che ammontano a 2.666,8 milioni di euro. I “Contributi agli investimenti (216,2 meuro) rappresentano, infine, il 2,2% circa.

La quota relativa alla categoria “Altri trasferimenti in conto capitale“ è in buona parte iscritta nelcapitolo 8425 - Fondo da ripartire per le aree sottoutilizzate (6.999,2)rientrante nel Programma “Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate” (28.4).

Tra i “Contributi agli investimenti” rientrano le somme destinate all’ENEA: 197,4 meuro stanziati sul cap. 7630 (UPB 7.1.6 investimenti – Missione ricerca e innovazione) che costituiscono il 91,3% delle spese complessive della categoria.

La quota relativa ai “Contributi agli investimenti ad imprese” risulta iscritta in buona parte sui capitoli di spesa della Missione“Competitività e sviluppo e delle imprese” (Missione 1 secondo la numerazione dello stato di previsione): cap. 7420 (Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese,detto Fondo Unico), con 373,6 milioni e cap. 7421 (Interventi per il settore aeronautico) con 1.384,7 milioni. I suddetti capitoli riguardano gli investimenti a favore di imprese private, mentre per quanto riguarda le imprese pubbliche si segnala il cap. 7485 (Sviluppo e acquisizione delle unità navali Fremm), la cui competenza risulta di 510 milioni di euro.

 

Spese per centri di responsabilità

L’attuale struttura dello stato di previsione del Ministero, costruito sulla base di quanto disposto dal citato decreto-legge 85/2008, che ha trasferito al Ministero medesimo i Ministeri delle comunicazioni e del commercio internazionale, si articola in 6 centri di responsabilità amministrativa, cui sono attribuite le seguenti denominazioni:

1.      Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro;

2.      Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione;

3.      Dipartimento per l’energia;

4.      Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica;

5.      Dipartimento per le comunicazioni;

6.      Ufficio generale per gli affari e le risorse

 

 

Nella tabella che segue sono riportati in sintesi i dati relativi alla spesa complessiva del Ministero per il 2010, ripartita per centri di responsabilità amministrativa, raffrontati con i dati delle previsioni assestate.

 

 

SPESA DI COMPETENZA PER IL 2010 DEL MISE

RIPARTITA PER CENTRI DI RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA

(spese in milioni di euro)

Centri di responsabilità

Previsioni assestate 2009

Previsioni

Bilancio 2010

Variazioni

1.Gabinetto

19,2

20,9

+1,7

2.Dip.to per l’impresa e l’internazionalizzazione

3.066,5

2.939,8

-126,7

3.Dip.to per  l’energia

286

207,8

-78,2

4.Dip.to per lo sviluppo e la coesione economica

4.056,2

7.165,9

+3.109,7

5.Dip.to per le comunicazioni

227

151,6

-75,4

6.Ufficio per gli affari generali e le risorse

112,1

104,8

-7,3

Totale

7.767

10.590,8

+2.823,8

Dalla tabella emerge chiaramente che oltre la metà delle risorse del dicastero sono gestite dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (67,7%), che incide su due programmi di tre diverse Missioni: Competitività e sviluppo e delle imprese (11.7), Sviluppo e riequilibrio territoriale (28.4) e Ricerca e innovazione (17.17).

Segue per consistenza di risorse gestite (27,7% del totale) il Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione, che incide su 5 programmi, due della Missione competitività (11.5 e 11,6), uno della Missione regolazione dei mercati (12.4) e due della Missione commercio internazionale (16.4 e 16.5).

Il Dipartimento per le comunicazioni gestisce ben 6 programmi: i quattro della Missione comunicazioni (15) e uno per ciascuna delle seguenti Missioni: Ricerca e innovazione (17.8) e Sviluppo sostenibile (18.10).

 

Il Dipartimento per l’energia gestisce 3 programmi, due della Missione energia (10.4 e 10.5) e uno della Missione ricerca e innovazione

L’Ufficio per gli affari generali e le risorse gestisce 2 programmi, uno ciascuno per le Missioni Servizi istituzionali  e generali delle amministrazioni pubbliche (32.2) e Fondi da ripartire (33.1).

 

Il grafico che segue evidenzia la suddivisione delle spese di competenza del MISE per centri di responsabilità:

 

 

 

 

 

I residui

La consistenza dei residui passivi presunti al 1° gennaio 2010 è stimata in 8.977,8 milioni di euro, di cui 204,2 meuro relativi ad UPB di parte corrente, 8.771,2 meuro per le UPB di conto capitale e 2,5 meuro di rimborso passività finanziarie.

 

Rispetto al volume di residui passivi di pertinenza del Ministero in essere al 1° gennaio 2009, quale risultano dal Rendiconto generale dello Stato per il 2008, si registra una diminuzione di 1.909,1 milioni di euro.

I residui riguardano prevalentemente le spese in conto capitale (8.771,2 milioni). La maggior formazione - relativa prevalentemente alle categorie: Altri trasferimenti in conto capitale (4.854,5 meuro), Contributi agli investimenti ad imprese (2.540,7 meuro) e Contributi agli investimenti (1.008,1 meuro) - si registra sui capitoli della Missione Competitività e sviluppo delle imprese” (2.490,8 milioni di euro) e riguarda in particolare il programma 11.7-Incentivazione per lo sviluppo industriale nell’ambito delle politiche di sviluppo e coesione (1.470,6 meuro). Tra i capitoli del programma si segnala il capitolo 7342 (Fondo per la competitività e lo sviluppo), recante residui per 1.165 milioni.

Si segnala, inoltre, la MissioneSviluppo e riequilibrio territoriale” che registra una formazione di residui pari a 5.674,1 milioni di euro, di questi 4.845,7 milioni riguardano il capitolo 8425 (Fondo da ripartire per le aree sottoutilizzate).

 

 

L'autorizzazione di cassa

L'autorizzazione di cassa, che costituisce il limite massimo entro il quale l'amministrazione è autorizzata ad effettuare pagamenti, nelle previsioni di bilancio per il 2010, così come modificato dalla Nota di variazioni, risulta di 13.106,1 milioni di euro, di cui 12.460,8 milioni per il conto capitale.

La massa spendibile, ossia la somma del totale dei residui passivi e degli stanziamenti di competenza, per il 2010 ammonta a 19.568,6 milioni.

Il coefficiente di realizzazione, vale a dire il parametro presuntivo, dato dal rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile, che consente di stimare l'effettiva capacità di spesa del Ministero, risulta pari a circa il 67%.

 

 

Previsioni triennali 2009-2011

Le previsioni di competenza del Ministero per il triennio 2010-2012 registrano una riduzione della spesa per il 2011 (da 10.590,8 milioni a 8.057,6 meuro) seguita da un incremento consistente - nell’ordine del 68,9% (+ 5.549,9) -nel 2012.

Più in particolare si prevedono 551,7 milioni di euro di spese di parte corrente per il 2011 e 584,7 milioni per il 2012. Le spese in conto capitale sono valutate in 7.469,9 milioni per il 2011 e 12.986,8 milioni per il 2012.

 

Questo andamento si rinviene in particolare all’interno della Missione Sviluppo e riequilibrio territoriale (28), per la quale ad una riduzione delle autorizzazioni di spesa per l’esercizio 2011 (4.640,6 contro i 7.094,6 milioni del 2010) fa seguito un incremento consistente del 118,5% (+ 5.501 milioni) nel 2012, e nella missione Comunicazioni,la cui autorizzazione di spesa dai 121,6 milioni di euro previsti per l’anno 2011 passa ai 154,2 milioni del 2012.

 


Gli effetti del disegno di legge finanziaria

 

Fondi speciali di parte corrente (tabella A) e di conto capitale (tabella B)

Per quanto riguarda la tabella A con riferimento alla rubrica “Ministero dello sviluppo economico” è previsto un accantonamento per 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.

In tabella B non sono previsti accantonamenti relativi al Ministero dello sviluppo economico per il triennio 2010-2012.

 

 

Quantificazioni di stanziamenti annuali (tabella C)

Nella tabella C della legge finanziaria sono determinati gli importi da iscrivere in bilancio per le leggi di spesa permanenti, la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria.

 

Per il triennio 2010-2012, la tabella C riporta i seguenti stanziamenti.

Per la missione Regolazione dei mercati in tabella C è previsto uno stanziamento complessivo di 15,4 meuro per il 2010 e di 11,7 meuro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 così suddivisi:

§      finanziamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (art. 10, legge 287/90, Norme per la tutela della concorrenza): 14,6 milioni di euro per il 2010, 11,1 milioni per il 2011 e 11,1 milioni per il 2012, sul cap. 2275 (UPB 3.1.2 - Interventi);

§      contributi ad enti e organismi vari finanziati dallo Stato (legge 549/1995): 782mila euro per il 2010, 595mila per il 2011 e 595mila per il 2012, sul cap. 2280 (UPB 3.1.2 - Interventi).

 

Per la missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo, lo stanziamento complessivo previsto in tabella C risulta di 162,9 milioni di euro per il 2010 e di 141,5 meuro per ciascuno degli anni 2011 e 2012, così ripartiti:

§      uno stanziamento di circa 24,9 milioni per il 2010 e di 19 meuro circa per ciascuno degli anni per il 2011 e 2012 a favore di enti e istituti ai sensi della legge 549/95, art. 1, co. 43 (cap. 2501 – UPB 4.2.2);

§       due stanziamenti a favore dell’Istituto per il commercio con l’estero (ICE, L. n. 68/1997): per il funzionamento dell’Istituto sono destinati 83,2 meuro nel 2010 e 80,9 per ciascuno degli anni 2011 e 2012, mentre per l’attività promozionale delle esportazioni italiane lo stanziamento quantificato risulta di 54,9 meuro nel 2010 e di 41, 7 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.

 

Con riferimento alla missione Ricerca e innovazione in tabella C sono quantificati unicamente gli stanziamenti destinati all’ENEA:

§      a favore dell’ENEA[20] (legge 282/1991, legge 61/1994 di conversione del decreto-legge 496/93, legge 95/1995 di conversione del decreto-legge 26/1995: “Riforma dell’ENEA”) sono previsti 197,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e il 2011 e 198,2 milioni per il 2012 (Ricerca e innovazione - cap. 7630 – UPB 7.1.6).

 

 

Rifinanziamento annuale di leggi di spesa in conto capitale, ovvero rifinanziamento per uno o più esercizi nel triennio di riferimento di interventi di sostegno dell’economia (tabella D).

 

Non sono disposti rifinanziamenti in tabella D riguardanti il Ministero dello sviluppo economico.

 

 

Definanziamenti (tabella E)

Nella tabella E sono disposte riduzioni di precedenti autorizzazioni legislative di spesa che determinano corrispondenti diminuzioni negli stanziamenti indicati nel bilancio a legislazione vigente. Non sono presenti riduzioni riguardanti il Ministero dello sviluppo economico.

 

 

Rimodulazioni (tabella F)

Con la tabella F sono disposte rimodulazioni degli stanziamenti derivanti da autorizzazioni di spesa previste da leggi pluriennali mediante trasferimento parziale o totale degli stanziamenti annuali ad altri esercizi; sono inoltre recepiti i rifinanziamenti e definanziamenti disposti rispettivamente dalle tabelle D ed E.

 

Per la missione Competitività e sviluppo delle imprese, sono previste diverse rimodulazioni in tabella F riguardanti il Ministero dello sviluppo economico:

§      (L. 266/2005, art. 1, co. 95) per il proseguimento del programma di sviluppo unità navali classe FREMM si prevedono 75 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012, e 1.260 milioni complessivamente per gli anni dal 2013 al 2022 (cap.7485/p – UPB 1.1.6).

Si ricorda che la citata legge finanziaria per il 2006 istituiva contributi quindicennali di 30 milioni di euro a decorrere dal 2006, di 30 milioni di euro a decorrere dal 2007 e di ulteriori 75 milioni di euro a decorrere dal 2008 per consentire la prosecuzione del programma di sviluppo e di acquisizione delle unità navali della classe FREMM (fregata europea multimissione) e delle relative dotazioni operative, nonché per l'avvio di programmi dichiarati di massima urgenza.

§      (L. 244/2007, art. 2 co. 181): riguardo ai contributi per i programmi navali previsti dalla legge finanziaria per il 2008 la tabella F riporta le seguenti autorizzazioni annuali (cap. 7485/p – UPB 1.1.6): 375 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.

La legge finanziaria per il 2008 aveva autorizzato con il comma 181 i seguenti contributi quindicennali per la prosecuzione del Programma per la costruzione delle fregate FREMM, di cui all’art. 1, co. 95, della legge 266/05 (finanziaria 2006):

-        20 milioni di euro per l’ anno 2008;

-        25 milioni di euro per l’ anno 2009;

-        25 milioni di euro per il 2010.

 

§      (L. 296/2006, art. 1, co. 883-885): gli importi da iscrivere in bilancio in relazioni ad autorizzazioni di spesa a favore delle imprese nazionali del settore aeronautico relativamente al periodo 2010-2012, esposti in tabella F (cap. 7421/p – UPB 1.1.6) sono riepilogati nella tabella che segue (in milioni di euro):

 

rif. normativo

2010

2011

2012

2013 succ.

Anno term.

Co. 883 – 1° contr. quind.

40

40

40

360

2021

Co. 883 – 2°contr.

40

40

40

400

2022

Co. 883 - 3° contr.

40

40

40

440

2023

Co. 884 1° contr. quind.

10

10

10

90

2021

Co. 884 - 2°contr

30

30

30

300

2022

Co. 884 - 3° contr.

30

30

30

330

2023

Co. 885

50

50

50

450

2021

 

Si ricorda che la citata legge finanziaria per il 2007 ha autorizzato i seguenti contributi:

-        40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007-2009 da destinare alle imprese nazionali del settore, per le finalità indicate dall’art. 3, comma 1, lett. a) della legge 808/85 (comma 883);

-        10 milioni di euro per il 2007 e di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009, per le finalità di cui all’articolo 1, comma 1, lett. a) della legge 140/99 (comma 884);

-        50 milioni di euro per il 2007, 40 milioni di euro per l’anno 2008 e 30 milioni di euro per il 2009, per le finalità indicate dall’art. 4, comma 3, della legge 266/97 (comma 885);

§      (L. 244/2007, art. 2 co. 179 e 180): per il finanziamento dello sviluppo tecnologico del settore aeronautico in tabella F si ha la seguente distribuzione annua (cap. 7421/p – UPB 1.1.6):

 

rif. normativo.

2010

2011

2012

2013 succ

.

Anno term.

Co. 179 1° contr. quind

20

20

20

200

2022

Co. 179 – 2° contr.

25

25

25

275

2023

Co. 179 -3° contr.

25

25

25

300

2024

Co. 180

918

1100

1100

-

2012

Si ricorda che la legge finanziaria per il 2008 ha autorizzato al comma 179 i seguenti contributi quindicennali per il finanziamento dello sviluppo tecnologico nel settore aeronautico:

-        20 milioni di euro per l’anno 2008;

-        25 milioni di euro per l’ anno 2009;

-        25 milioni di euro per il 2010.

Con il comma 180 sono state autorizzate, per le finalità di partecipazione italiana nei programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico, nonché al programma EFA, di cui all’art. 4, comma 3, della legge 266/97, le spese di 318 milioni di euro per l’ anno 2008, 468 per l’ anno 2009, 918 per il 2010 e 1100 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012.

 

§         (DL 5/2009, art.7-quinquies, co. 8) Per il Fondo di garanzia per le PMI (di cui all’articolo 15 della legge n. 266/1997) la tabella F riporta 200 milioni di euro per il 2010, 300 milioni per il 2011 e 500 milioni per il 2012 (cap. 7450 – UPB 1.1.6

L’incremento della dotazione del Fondo in tal senso è stato disposto dall’art. 7-quinquies, comma 8, del decreto-legge 5/2009 recante Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi (conv. con modif. dalla legge 33/09),con corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS).Si ricorda che il Fondo di garanzia PMI è confluito nel Fondo per la finanza d’impresa, istituito dalla legge finanziaria 2007 (L. 296/2006).

 

§      (Legge 7/2009). Per la ratifica e l’esecuzione del trattato di amicizia e partenariato Italia-Libia sono previsti in tabella F 61,2 meuro per il 2010 e 57,7 meuro per il 2011 (cap. 7331 – UPB 1.1.6).

Si tratta di un contributo per la realizzazione di sistemi di controllo elettronico da affidare a società italiane in relazione al trattato governativo italo-libico.

§      (Legge 244/2007, finanziaria 2008, art. 2, co. 547 (cap. 7346. UPB 136). Per incentivi all’occupazione in tabella F sono iscritti  per il 2010 56,8 milioni.

I commi da 539 a 548 dell’art. 2. della legge finanziaria per il 2008 attribuiva un credito d’imposta triennale in favore dei datori di lavoro che, nel 2008, avessero assunto, in specifiche aree indicate dal comma 539, con contratto a tempo indeterminato, ad incremento dell'organico.

In particolare, il comma 547 haistituito un Fondo ai fini dell'attuazione del credito di imposta in esame, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con una dotazione di 200 milioni di euro per ciascun degli anni 2008, 2009 e 2010, a valere sulle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate..

 

Con riferimento alla Missione Regolazione dei mercatisi segnalano gli stanziamenti relativi al sistema fieristico nazionale previsti dalla legge 99/2009.

La legge 99/2009, recante Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia all’articolo 12, comma 4, assegna 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, al Fondo per la mobilità al servizio delle fiere, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico allo scopo di assicurare la funzionalità dei sistemi fieristici di rilevanza nazionale.

 

In tabella F la dotazione del cap. 7495 (UPB 3.1.6 - Investimenti) risulta di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.

 

Per la missione Sviluppo e riequilibrio territoriale la tabella F presenta le seguenti rimodulazioni:

§      Il Fondo per le aree sottoutilizzate è così esposto in tabella F (cap. 8425 – UPB 2.1.6):

2010

2011

2012

2013 succ.

Anno term.

7004,2

9005,8

4597,2

367.339,1

2015

 

Si ricorda che l'articolo 1 della legge finanziaria per il 2003 (legge n. 289/2002) ha concentrato le risorse destinate agli interventi nelle aree sottoutilizzate del paese in un Fondo di carattere generale (FAS), attualmente iscritto nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico, cui sono state trasferite, ai sensi del D.L. n. 181/2006, le funzioni in materia di politiche di sviluppo e di coesione prima di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze.

Nel Fondo sono iscritte tutte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici.

L’articolo 60, comma 1, della legge n. 289/2002 attribuisce al CIPE la facoltà di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo tra gli interventi in esso compresi, destinandone l'85% al Sud e il 15% al Centro Nord.

A decorrere dall’esercizio finanziario 2009, le risorse del FAS sono state riunite in unico capitolo (cap. 8425/UPB 2.1.6 – Investimenti) dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, nell’ambito della missione “Sviluppo e riequilibrio territoriale” (n. 28), programma 2.1 “Politiche per lo sviluppo economico e il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate

 

Per effetto della rimodulazione disposta dalla tabella F l’autorizzazione di spesa per il FAS viene determinata in circa 7 miliardi per il 2010, in 9 miliardi per il 2011, in 4,6 miliardi per il 2012.

Considerando anche i 36,3 miliardi esposti nella tabella F nel disegno di legge finanziaria 2010 (A.C. 2936), relativi al 2013 e anni successivi, le risorse del FAS ammontano complessivamente a 56,9 milioni di euro.

 

 

(dati in migliaia)

2010

2011

2012

2013 e ss

Bilancio legislazione vigente 2010-2012 (A.C. 2936)

6.004.172

4.549.796

10.053.239

36.339.138

Rimodulazione tabella F

+1.000.000

+4.456.000

-5.456.000

-

D.d.l. finanziaria 2010 (A.C. 2936) –Tab. F

7.004.172

9.005.796

4.597.239

36.339.138

Emendamento del Governo al bilancio approvato al Senato

-5.000

-5.000

-

-

Disponibilità in bilancio (I Nota)

6.999.172

9.000.796

4.597.239

36.339.138

 

 

 


2. Stati di previsione di altriministeri

Interventi di competenza del Ministero dell'economia
e delle finanze (tab. n. 2)

 

Il bilancio a legislazione vigente

Alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma Incentivi alle imprese, unico programma della missione Competitività e sviluppo delle imprese (missione 11) di competenza del Mef, nel programma Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della missione Turismo (missione 31), nel programma Ricerca di base ed applicata (17.15) e nel programma Sviluppo sostenibile (18.5).

Spese per missioni e programmi

Missione 11. Competitività e sviluppo delle imprese

La missione 11 “Competitività e sviluppo delle imprese” reca per il 2010 stanziamenti di competenza per 1.883,5 milioni di euro (1.777,8 nella legge di bilancio 2009 e 1.799 nell’assestamento 2009). Rispetto alle previsioni secondo la legge di bilancio 2009 si propongono dunque variazioni positive del 5,9 per cento. All’interno dell’unico programmaIncentivi alle imprese” (11.4), si segnalano:

 

§      il capitolo 1900(Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese), istituito in applicazione delle disposizioni della legge n. 311/04, art. 1, commi 354[21] ss. Tale capitolo reca una previsione di competenza di 138 meuro nelle previsioni per l’anno 2010 (rispetto ai 110 milioni della legge di bilancio 2009 e dell’assestamento).

La copertura finanziaria delle disposizioni relative al Fondo rotativo è disciplinata dal comma 361 che ha stabilito che ai relativi oneri si faccia fronte con un'autorizzazione di spesa pari a 80 milioni di euro per l'anno 2005 e 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2006. Si ricorda che la disciplina del Fondo è stata modificata dal DL n. 35/05 (art. 6, commi 1-4), il quale, oltre ad estenderne la sfera dei potenziali beneficiari, ha provveduto a ridenominarlo “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca”, in quanto una quota pari ad almeno il 30 per cento della dotazione finanziaria del fondo medesimo è stata destinata al sostegno di attività, programmi e progetti strategici di ricerca e sviluppo delle imprese, da realizzare anche congiuntamente a soggetti della ricerca pubblica. In seguito, il comma 77 dell’articolo 2 del D.L. 3 ottobre 2006 n. 262 (recante Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria) ha provveduto a rideterminare le autorizzazioni di spesa di cui al comma 361, in relazione alla ritardata attivazione del Fondo, per gli anni 2006, 2007 e 2008, rispettivamente, in 5, 15 e 50 milioni di euro. La legge finanziaria per il 2007 ha esteso l'ambito di operatività del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) agli interventi previsti da leggi regionali di agevolazione ovvero conferiti alle regioni ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, per gli investimenti produttivi e per la ricerca.

Il decreto-legge n. 93/2008, recante Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie, all’articolo 5, comma 11-bis, ha ridotto gli importi riferiti all’autorizzazione di spesa di cui al citato comma 361 di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 e di 12 milioni di euro per l’anno 2010, in relazione allo stato di attuazione degli interventi previsti a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese. La Cassa depositi e prestiti Spa procede ad una ricognizione degli interventi che possono essere finanziati a carico del Fondo compatibilmente con le risorse dello stesso, così come rideterminate.

§      il capitolo 7299 (contributo al Mediocredito per interventi di sostegno del sistema produttivo interno) nelle previsioni per l’anno 2010 registra una dotazione di competenza di 15,5 milioni di euro, analogamente alla legge di bilancio 2009 e all’assestamento. Il capitolo è esposto in tabella F del disegno di legge finanziaria.

§      il capitolo 7298 (conferimento ad integrazione del fondo 295/73 gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all’internazionalizzazione del sistema produttivo) nelle previsioni per l’anno 2010 reca stanziamenti di competenza per 11,8 milioni di euro (rispetto agli 84,4 milioni della legge di bilancio 2009 e dell’assestamento). Il capitolo è esposto in tabella F del disegno di legge finanziaria.

 

Missione 17. Ricerca e innovazione

 

All’interno del programmaRicerca di base e applicata” (17.15), che reca stanziamenti in c/competenza per 171,7 milioni (rispetto ai 176,2 della legge di bilancio 2009 e ai 165,5 delle previsioni assestate 2009), si segnalano:

§       il capitolo 1908, relativo al contributo all’Agenzia nazionale per l’innovazione tecnologica, di 3,8 milioni, sostanzialmente stabile rispetto ai 3,9 milioni della legge di bilancio 2009 e delle previsioni assestate.

Si ricorda che il comma 924 della legge finanziaria per il 2007[22] ha autorizzato un finanziamento annuo pari a 5 milioni di euro, a decorrere dall’anno 2007, in favore dell’Agenzia nazionale per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione. La predetta Agenzia è stata istituita ai sensi dell’art. 1, comma 368, lettera d), della legge n. 266 del 2005 (finanziaria per il 2006) nell’ambito delle innovazioni legislative introdotte in materia di distretti produttivi. Lo statuto dell’Agenzia è stato approvato con D.P.C.M. 8 aprile 2008 e la struttura è operativa dal dicembre 2008.

§      Il capitolo 7380, relativo alle somme da assegnare per la valorizzazione dell’Istituto italiano di tecnologia, di 100 milioni di euro di competenza (analogamente all’anno precedente), in applicazione del comma 578 dell’articolo unico della legge finanziaria per il 2006, che ha rideterminato l'autorizzazione di spesa di cui al comma 10 dell'articolo 4 del decreto-legge n. 269/2003[23] (istitutivo dell’ITI) in 80 milioni di euro per ciascuno degli anni 2006, 2007 e 2008, e in 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009.

 

Missione 18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente

 

All’interno del programmaSviluppo sostenibile” (18.5), che reca stanziamenti in c/competenza per 64,2 milioni (rispetto ai 135,8 della legge di bilancio 2009 e ai 74,3 delle previsioni assestate 2009), si segnalano:

§      il capitolo 7076 (Fondo per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica), la cui dotazione di competenza per il 2010 viene azzerata, rispetto agli 11,6 milioni di euro del 2009.

Il comma 352 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, infatti, ha istituito tale Fondo con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2007-2009.

§      il capitolo 7151 (Rimborso alla Cassa depositi e prestiti delle rate di ammortamento dei mutui contratti dai comuni montani del Centro-Nord per la realizzazione di reti di metanizzazione), con una dotazione di competenza di 9,6 meuro per il 2009, quasi coincidente con le previsioni di bilancio 2009 (l’assestamento invece recava una dotazione di competenza di 8,1 milioni di euro).

 

Missione 29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio

 

All’interno del programmaRegolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d’imposte” (29.5), si segnala:

§         il capitolo 3822, relativo alle somme occorrenti per la compensazione a favore delle regioni degli oneri derivanti dalla fruizione di tariffe agevolate di energia elettrica e gas (ai sensi del DL 185/2008, articolo 3, comma 9). La dotazione di competenza per l’anno 2010 è pari a 88 milioni di euro, rispetto ai 49,4 delle previsioni assestate 2009 (la legge di bilancio 2009 non recava alcun stanziamento).

 

Missione 31. Turismo

 

La missione 31 “Turismo” reca stanziamenti per 76 milioni di euro (rispetto ai 76,4 della legge di bilancio 2009 e ai 76,3 delle previsioni assestate 2009).

Si ricorda che il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181[24] ha attribuito alla Presidenza del Consiglio dei ministri (articolo 1, comma 19-bis) le funzioni di competenza statale in materia di turismo precedentemente attribuite all’ex Ministero delle attività produttive (ora Ministero dello sviluppo economico) dagli artt. 27 e 28 del D.Lgs. 300/1999. Successivamente, il decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262[25] ha incardinato presso la Presidenza del Consiglio il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo. I capitoli di spesa relativi al turismo, dunque, si trovano nella tabella n. 2 Ministero dell'economia e delle finanze in quanto tutti gli stanziamenti a favore della Presidenza del Consiglio sono ubicati in tale tabella.

All’interno del programmaSviluppo e competitività del turismo” (31.1) - che, come si è detto, rappresenta l’unico della missione “Turismo” - si rinvengono due capitoli:

 

§      il capitolo 2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo, con 42,6 milioni di euro di competenza (di poco inferiore ai 42,9 della legge di bilancio 2009). Tale capitolo è esposto in tabella C della legge finanziaria.

§      il capitolo 2194, “Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT”, con una dotazione di competenza di circa 33,4 milioni di euro (di poco inferiore ai 33,6 della legge di bilancio 2009). Anche questo capitolo risulta esposto in tabella C della legge finanziaria.

 

Missione 32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

 

All’interno del programmaServizi generali, formativi, assistenza legale ed approvvigionamenti per le Amministrazioni pubbliche” (32.1), si segnala:

§      il capitolo 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze per essere destinate al potenziamento delle attività di supporto formativo e scientifico alle attività istituzionali del Ministero dell'economia e delle finanze, anche rivolte alla diffusione del made in Italy. La dotazione di competenza per l’anno 2010 è pari a 3 milioni di euro, rispetto ai 2,7 della legge di bilancio 2009 e delle previsioni assestate 2009.

 

 

Gli effetti del disegno di legge finanziaria

Fondi speciali di parte corrente (tab. A) e di conto capitale (tab. B)

In relazione agli accantonamenti in tabella A e in tabella B del “Ministero dell'economia e delle finanze” non si segnalano finalizzazioni di interesse per i profili di competenza della Commissione X.

 

Quantificazioni di stanziamenti annuali (tab. C)

Con riferimento alla missione “Turismo”, la tabella C prevede per il triennio 2009-2011 un finanziamento a favore dell’ENIT (legge 292/1990, Ordinamento dell’Ente nazionale italiano per il turismo) di 33,4 milioni di euro per il 2010, 24,6 milioni per il 2011 e 24,6 milioni per il 2012 (cap. 2194).

Sempre relativamente al turismo, per il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (cap. 2107) la tabella C quantifica gli stanziamenti del triennio in circa 42 meuro per il 2010 e 31,1 meuro per ciascuno degli anni 2011 e 2012.

 

Rifinanziamento annuale di leggi di spesa in conto capitale, ovvero rifinanziamento per uno o più esercizi nel triennio di riferimento di interventi di sostegno dell’economia (tabella D).

 

Non sono disposti rifinanziamenti in tabella D riguardanti il Ministero dell’economia e delle finanze per le parti di competenza della X Commissione.

 

Definanziamenti (tabella E)

Nella tabella E sono disposte riduzioni di precedenti autorizzazioni legislative di spesa che determinano corrispondenti diminuzioni negli stanziamenti indicati nel bilancio a legislazione vigente. Non sono presenti riduzioni riguardanti il Ministero dell’economia e delle finanze per le parti di competenza della X Commissione.

 

Rimodulazioni (tabella F)

Riguardo alla missione 11Competitività e sviluppo delle imprese”, programma “Incentivi alle imprese” (settore di intervento 9 - Mediocredito centrale-SIMEST) si segnalano le seguenti somme in relazione alla legge finanziaria per il 2008 (L. n. 244/2007):

§      riguardo all’articolo 2, comma 306 (contributo in conto interessi per il Fondo di cui alla legge n. 295/1973), la tabella F indica sul capitolo 7298 11,8 milioni di euro per l’anno 2010 (anno terminale).

§      riguardo all’articolo 3, comma 33 (trasferimenti alle imprese) sono indicati in tabella F, per quanto riguarda il capitolo 7299, 15,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (anno terminale).

Si ricorda che il citato comma 33 dell'articolo 3 della legge finanziaria per il 2008 prevede, nell’ottica di snellimento delle procedure di riparto delle somme disponibili, la cessazione dell'efficacia delle disposizioni istitutive dei Fondi per gli investimenti[26] e l’assegnazione delle relative risorse alle corrispondenti autorizzazioni legislative confluite nei fondi medesimi.

 


Interventi in materia di ricerca applicata del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (tab. n. 7)

 

 

Il bilancio a legislazione vigente

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è stato costruito sulla base di quanto disposto dal decreto-legge 85/2008, che ha nuovamente aggregato il Ministero dell’università e della ricerca e il Ministero della pubblica istruzione.

I capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza della X Commissione Attività produttive, corrispondono - secondo la nuova classificazione del bilancio per missioni e programmi - ai programmi Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9)e Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10)della Missione Ricerca e Innovazione (missione 17). Essi sono gestiti dal Centro di responsabilità “Dipartimento per l’Università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica”. Le risorse relative ai citati programmi sono, in termini di competenza:

 

 

Bilancio 2009

Assestamento 2009

Previsioni 2010

Programma 17.9

252,8

252,8

103,2

Programma 17.10

2.185,4

2.182,6

2.188,7

 

 

I singoli capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, rilevanti per la X Commissione, sono i seguenti:

 

Programma Ricerca scientifica e tecnologica applicata:

 

§      Cap. 7308, relativo al Fondo rotativo per le imprese, con 20 milioni di euro di competenza per il 2010 (analogo importo registravano la legge di bilancio 2009 e le previsioni assestate). Tale capitolo è esposto in tabella F del disegno di legge finanziaria per il 2010.

 

§      Cap. 7320, relativo al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), con 80 milioni di euro di competenza per il 2010, che registra una considerevole riduzione (148,9 milioni) rispetto ai 228,9 milioni della legge di bilancio 2009 e le previsioni assestate.

Si ricorda che il FIRST è stato istituito dal comma 870 della legge finanziaria per il 2007 (L. 296/2006) nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca per garantire la massima efficacia degli interventi in tale ambito.

Al Fondo confluiscono le risorse:

­       del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR)[27];

­       del Fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB)[28];

­       del Fondo per le aree sottoutilizzate[29], per quanto di competenza del Ministero dell’istruzione, dell'università e della ricerca;

­       le risorse annuali per i progetti di ricerca di interesse nazionale delle università (PRIN).

 

Riguardo alla dotazione per il 2010, la nota esplicativa precisa che la variazione è stata proposta in relazione alla cessazione dell'onere recato dall'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 874, della legge finanziaria 2007 (che autorizzava la spesa di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007 e 2008 e di 360 milioni di euro per l'anno 2009 da destinare ad integrazione del FIRST), tenuto altresì conto del trasferimento di fondi (1,9 milioni di euro) al capitolo 7245 per una migliore allocazione della somma medesima.

A tale proposito si ricorda che in attesa dell’adozione del relativo regolamento di attuazione, al fine di non interrompere l’attività nel settore degli incentivi alla ricerca di base e alla ricerca industriale, le risorse annuali del FIRST sono state ripartite tra gli originari strumenti di intervento. Pertanto si è provveduto a ripartire le risorse in parti quasi uguali nell’ambito del capitolo 7320 appartenente al programma “Ricerca scientifica e tecnologica applicata” e al capitolo 7245 appartenente al programma “Ricerca scientifica e tecnologica di base”. Il capitolo 7245 ha infatti per il 2010 una dotazione in termini di competenza e di cassa di 83,8 milioni di euro, rispetto ai 228,9 milioni di euro della legge di bilancio 2009 e dell’assestamento.

 

Il capitolo 7320 è esposto in tabella F del disegno di legge finanziaria per il 2010.

 

 

 

Programma Ricerca scientifica e tecnologica di base:

 

§      Cap. 1678, intitolato “Contributo dello Stato per la ricerca scientifica”, che registra una competenza di 45,3 milioni, con un aumento di 2,7 milioni rispetto alla legge di bilancio 2009 e all’assestamento. Una parte di questo stanziamento riguarda il contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46/1991.

§      Cap. 7236, relativo al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, la cui dotazione di competenza risulta di 1.867,8 milioni (+ 126,2 milioni circa rispetto alla legge di bilancio 2009 e all’assestamento). La nota esplicativa evidenzia che lo stanziamento è determinato dalla tabella C della legge finanziaria 2009, tenuto anche conto dell'assunzione in deroga alle normative vigenti di nuovo personale nonché della stabilizzazione di quello già in servizio nei diversi enti, prevista da alcuni DPR. Nel capitolo affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Tale capitolo è esposto in tabella C del disegno di legge finanziaria per il 2010, come evidenziato più avanti.

Si ricorda che ai sensi dell’articolo 7 (commi 1 e 2) del D.Lgs. 204/1998[30], a partire dal 1° gennaio 1999 gli stanziamenti disposti a favore dei singoli enti sono determinati con unica autorizzazione di spesa ed affluiscono ad apposito fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziati dal Ministero per l’Università, istituito nello stato di previsione del medesimo Ministero. L’ammontare del Fondo è determinato in tabella C della finanziaria e viene ripartito annualmente tra gli enti e le istituzioni con decreti del Ministro dell’università e della ricerca.

Si segnala che per l’anno 2009 tale decreto non è ancora stato presentato. Per l’anno 2008, la somma destinata all’ASI era di 601,2 meuro.

§      Cap. 7237, intitolato “Contributo a favore del CNR per lo sviluppo del tessuto produttivo nel Sud”, che reca uno stanziamento di competenza per il 2010 pari a 15 milioni di euro. Si ricorda che tale capitolo è stato istituito con l’indicato stanziamento in relazione a specifico emendamento al disegno di legge finanziaria 2010 approvato dal Senato.

In particolare il ddl finanziaria per il 2010, attualmente all’esame della Camera (A.C. 2936), all’art. 2, comma 39, autorizza una spesa di 15 meuro per il 2010, 15 meuro per il 2011 e di 20 meuro per il 2012 in favore del CNR e dell’ENEA, per incentivare progetti di innovazione tecnologica avanzata finalizzati allo sviluppo del tessuto produttivo nelle regioni meridionali e in alcuni specifici territori del Centro.

 

 

Gli effetti del disegno di legge finanziaria

Fondi speciali di parte corrente (tab. A) e di conto capitale (tab. B)

In relazione agli accantonamenti in tabella A e in tabella B del “Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca” non si segnalano finalizzazioni di interesse per i profili di competenza della X Commissione.

 

Quantificazioni di stanziamenti annuali (tab. C)

La tabella C del disegno di legge finanziaria per il 2009 reca stanziamenti sul capitolo 7236 (D.Lgs. n. 204/1998) di 1.867,8 milioni di euro per il 2010, e di 1.866,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Gli stanziamenti relativi all’ASI saranno stabiliti con il decreto ministeriale di riparto del fondo.

 

Rifinanziamento annuale di leggi di spesa in conto capitale, ovvero rifinanziamento per uno o più esercizi nel triennio di riferimento di interventi di sostegno dell’economia (tabella D).

Non sono disposti rifinanziamenti in tabella D riguardanti il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Definanziamenti (tabella E)

Nella tabella E sono disposte riduzioni di precedenti autorizzazioni legislative di spesa che determinano corrispondenti diminuzioni negli stanziamenti indicati nel bilancio a legislazione vigente. Non sono presenti riduzioni riguardanti il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

 

Rimodulazioni (tabella F)

Riguardo alla missione 17 “Ricerca e innovazione”, si segnala che per il settore di intervento 4–Interventi nelle aree sottoutilizzate[31], la tabella F riporta:

§      per il programma “Ricerca scientifica e tecnologica applicata” (capitoli 7308 e 7320) uno stanziamento di 60 meuro per l’anno 2010, di 90 meuro per l’anno 2011 (anno terminale);

§      per il programma “Ricerca scientifica e tecnologica di base” (capitolo 7245) uno stanziamento 40 meuro per l’anno 2010, di 41,1 meuro per l’anno 2011 (anno terminale).


Il disegno di legge finanziaria per il 2010

 


 

Articolo 2, comma 9
(Non applicazione del DURC agli esercenti attività di commercio al dettaglio ambulante)

 


9. Non si applicano agli esercenti attività di commercio al dettaglio ambulante, in forma itinerante o a posto fisso, le disposizioni inerenti alla certificazione relativa alla regolarità contributiva e al documento unico di regolarità contributiva (DURC), di cui all'articolo 2 del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 novembre 2002, n. 266, all'articolo 86, comma 10, e all'articolo 2, comma 1, lettera h), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, all'articolo 38 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e all'articolo 1 del decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 24 ottobre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007. Si intendono comunque inapplicabili ai predetti soggetti tutte le norme che subordinano all'attestazione di una posizione regolare contributiva l'accesso ad agevolazioni contributive o a finanziamenti pubblici, nazionali o comunitari.


 

 

Il comma 9 dispone che agli esercenti attività di commercio al dettaglio ambulante (sia in forma itinerante sia a posto fisso) non si applicano le disposizioni[32] concernenti il documento unico di regolarità contributiva (DURC), comprese le normeche subordinano l'attribuzione di agevolazioni contributive o di finanziamenti pubblici (ivi compresi quelli di fonte comunitaria) all'attestazione della regolarità della posizione contributiva.

 

Si fa presente che la disciplina sul commercio, recata sul punto dagli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.114 (come modificati, da ultimo, dall'art. 11-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78[33]) autorizzazione all'esercizio del commercio sulle aree pubbliche è soggetta alla presentazione del documento unico di regolarità contributiva e che l'autorizzazione medesima è revocata in caso di mancata presentazione, iniziale o annua. Tuttavia, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con nota prot. 25/1/0014909 del 12 ottobre 2009, ha rilevato che la suddetta condizione è invasiva delle competenze delle regioni (alle quali è demandata, in via esclusiva, la potestà legislativa in materia di commercio) e che, di conseguenza, la disposizione medesima può essere considerata solo una norma di indirizzo per le regioni.

 

Il Documento unico di regolarità contributiva attesta la regolarità dei versamenti dovuti agli Istituti previdenziali e, per i datori di lavoro dell'edilizia, la regolarità dei versamenti dovuti alle Casse edili. La sua validità è mensile, mentre per il settore degli appalti privati[34] è trimestrale, ai sensi dell’articolo 39-septies, del D.L. 273/2005[35].

I soggetti competenti al rilascio del DURC sono l'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e, previa apposita convenzione con i predetti enti, gli altri istituti previdenziali che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria. Per il settore edile il documento può essere rilasciato anche dalle Casse edili costituite da una o più associazioni dei datori o dei prestatori di lavoro[36].

Con l’introduzione del DURC ad opera del D.Lgs. 494/1996, si è previsto che il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un'unica impresa, fosse tenuto a chiedere un certificato di regolarità contributiva rilasciato, oltre che dall'INPS e dall'INAIL, anche dalle casse edili sulla base di una apposita convenzione stipulata con i predetti istituti.

In seguito, tale obbligo è stato esteso dapprima alle ipotesi di imprese affidatarie di un appalto pubblico, tenute alla presentazione del documento alla stazione appaltante a pena di revoca dell'affidamento[37], e successivamente per l’accesso da parte delle imprese ai benefici e alle sovvenzioni comunitari[38], anche per la realizzazione di investimenti[39].

L’articolo 1, comma 1176 della legge 296/2006 (Finanziaria per il 2007) ha poi generalizzato l’applicazione del Documento unico di regolarità contributiva a settori e situazioni ulteriori. In particolare, si è previsto che con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentiti gli istituti previdenziali e le parti sociali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, siano definite per il DURC le modalità di rilascio, i contenuti analitici della certificazione e le tipologie di pregresse irregolarità previdenziali relative al rapporto di lavoro che non impediscono il rilascio della certificazione. Tale provvedimento è stato adottato con il D.M. 24 ottobre 2007, recante “Documento unico di regolarità contributiva”, nel quale vengono indicati come soggetti obbligati al possesso del documento:

-        i datori di lavoro, ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e di legislazione sociale previsti, nonché per la fruizione dei benefici e delle sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria;

-        i datori di lavoro e i lavoratori autonomi nell'ambito delle procedure di appalto di opere, servizi e forniture pubblici e nei lavori privati dell'edilizia.

 

 


 

Articolo 2, comma 33
(Finanziamento in favore dei consorzi di confidi)

 


33. Al fine di assicurare efficace sostegno alle iniziative di rilancio produttivo e di tutela occupazionale nelle aree a più alto tasso di ricorso alla cassa integrazione, nonché per potenziare gli strumenti di tutela della stabilità dell'occupazione, nell'ambito delle risorse del fondo di garanzia di cui all'articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, una quota di 10 milioni di euro è destinata agli interventi in favore dei consorzi dei confidi delle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione. Con decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità attuative del presente comma.


 

 

Il comma 33 dell’articolo 2 in esame destina, nell'ambito delle risorse del Fondo per la finanza d'impresa, una quota di 10 milioni di euro agli interventi in favore dei consorzi dei confidi delle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione.

 

Il richiamato articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266 aveva stabilito, in generale, che la garanzia del fondo ivi previsto poteva essere concessa alle banche, agli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale di cui all'articolo 107 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, recante il testo unico bancario, e alle società finanziarie per l'innovazione e lo sviluppo iscritte all'albo di cui all'articolo 2, comma 3, della legge 5 ottobre 1991, n. 317, a fronte di finanziamenti a piccole e medie imprese, ivi compresa la locazione finanziaria, e di partecipazioni, temporanee e di minoranza, al capitale delle piccole e medie imprese. La garanzia del fondo era estesa a quella prestata dai fondi di garanzia gestiti dai consorzi di garanzia collettiva fidi di cui all'articolo 155, comma 4, del testo unico bancario e dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco generale di cui all'articolo 106 del medesimo testo unico.

L’articolo 1, comma 847, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), in attesa della riforma delle misure a favore dell'innovazione industriale, ha quindi istituito il Fondo per la finanza d'impresa, al quale sono conferite le risorse del sopra citato Fondo di cui all'articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, del Fondo di cui all'articolo 4, comma 106, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, che vengono soppressi, nonché altre risorse.

 

Il Fondo opera con interventi mirati a facilitare operazioni di concessione di garanzie su finanziamenti e di partecipazione al capitale di rischio delle imprese anche tramite banche o società finanziarie sottoposte alla vigilanza della Banca d'Italia e la partecipazione a operazioni di finanza strutturata, anche tramite sottoscrizione di fondi di investimento chiusi, privilegiando gli interventi di sistema in grado di attivare ulteriori risorse finanziarie pubbliche e private in coerenza con la normativa nazionale in materia di intermediazione finanziaria. Con riferimento alle operazioni di partecipazione al capitale di rischio gli interventi del Fondo per la finanza di impresa sono prioritariamente destinati al finanziamento di programmi di investimento per la nascita ed il consolidamento delle imprese operanti in comparti di attività ad elevato contenuto tecnologico, al rafforzamento patrimoniale delle piccole e medie imprese localizzate nelle aree dell'obiettivo 1 e dell'obiettivo 2 di cui al regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, nonché a programmi di sviluppo posti in essere da piccole e medie imprese e per sostenere la creazione di nuove imprese femminili ed il consolidamento aziendale di piccole e medie imprese femminili.

 

Tuttavia, alcune recenti disposizioni hanno ancora riguardato il finanziamento della dotazione del Fondo di garanzia di cui all’articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266 (ad esempio, i commi 5 e 8 dell'articolo 7-quinquies, l'articolo 7-septies e il comma 2 dell'articolo 8, del D.L. 10 febbraio 2009, n. 5, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione).

 

Sarebbe opportuno che la norma facesse quindi direttamente riferimento al sopra menzionato Fondo per la finanza d'impresa, piuttosto che ad uno dei fondi che il citato comma 847 ha soppresso, disponendone la confluenza nel medesimo Fondo per la finanza d'impresa.

 

La destinazione di una quota di 10 milioni di euro nell'ambito delle risorse del fondo agli interventi in favore dei consorzi dei confidi delle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione viene effettuata con le finalità:

1)      di assicurare efficace sostegno alle iniziative di rilancio produttivo e di tutela occupazionale nelle aree a più alto tasso di ricorso alla cassa integrazione;

2)      di potenziare gli strumenti di tutela della stabilità dell'occupazione.

 

La disposizione demanda quindi ad un decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il compito di stabilire le modalità di attuazione.

 

 


 

Articolo 2, comma 39
(Progetti coordinati dal CNR ed ENEA)

 


39. Al fine di consentire lo sviluppo del tessuto produttivo nel territorio delle regioni Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, delle province di Frosinone e di Latina, dei comuni delle province di Rieti e di Viterbo, nonché dei comuni della provincia di Roma compresi nella zona del comprensorio di bonifica di Latina, di cui all'articolo 3 della legge 10 agosto 1950, n. 646, attraverso l'incentivazione di progetti coordinati dal Consiglio nazionale delle ricerche e dall'ENEA, secondo le specifiche competenze, in materia di tecnologie avanzate per l'efficienza energetica, tutela ambientale, metodologie innovative per il Made in Italy agroalimentare, produzione di farmaci biotecnologici, è autorizzata la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2010, 15 milioni di euro per l'anno 2011 e 20 milioni di euro per l'anno 2012 in favore del Consiglio nazionale delle ricerche e dell'ENEA.


 

 

Il comma 39 autorizza la spesa di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 e di 20 milioni di euro per il 2012 in favore del CNR e dell’ENEA, per consentire lo sviluppo del tessuto produttivo delle regioni Basilicata, Abruzzo, Molise, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, delle province di Frosinone e di Latina, dei comuni delle province di Rieti e di Viterbo, nonché dei comuni della provincia di Roma compresi nella zona del comprensorio di bonifica di Latina, attraverso l’incentivazione di progetti riguardanti l’efficienza energetica, la tutela ambientale, le metodologie innovative per il made in Italy agroalimentare e la produzione di farmaci biotecnologici.


 

 



[1]     Le cui indicazioni positive sembrano trovare conferma nei dati Istat relativi al terzo trimestre dell’anno, in cui si è registrata una crescita del Pil dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (comunicato Istat del 13 novembre 2009).

[2]     Decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102.

[3]     Si ricorda che nella medesima contabilità dovranno, inoltre, essere riversate le ulteriori risorse, quantificabili in circa 270 milioni di euro, derivanti dal recupero di alcune tipologie di aiuti di Stato disposto ai sensi dell’articolo 19 del decreto-legge del 25 settembre 2009, n. 135, concernente l’attuazione di obblighi comunitari.

[4]     Al momento deve pertanto farsi riferimento, oltre che al comunicato stampa relativo all’approvazione del decreto-legge, alle anticipazioni riportate ne “Il sole 24 ore” del 17 novembre 2009.

[5]     Il DPEF 2010-2013 presentato nel luglio scorso e le risoluzioni parlamentari con cui è stato approvato, avevano fissato, a livello programmatico, un limite massimo del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il 2010 pari a 61.400 milioni di euro, al netto delle regolazioni contabili e debitorie. Con la Nota di Aggiornamento al Documento di Programmazione, presentata a settembre, si è provveduto ad aggiornare tale stima, fissando il saldo netto da finanziare per il 2010 in misura pari ai 63.000 milioni di euro indicato nella norma. La rideterminazione del saldo in 63.000 miliardi di euro è stata effettuata sulla base dei dati del bilancio a legislazione vigente 2010 e degli interventi della manovra per lo stesso anno.

[6]     Si veda, ad esempio, che nell’ambito dell’allegato 2 dello stato di previsione del Ministero della giustizia, alla Missione 6 – Giustizia (Missione 1 del Ministero della Giustizia), è stata introdotta la legge n. 85/2009, art. 32, co. 1, all’interno del programma 1. Tale programma già lo scorso anno conteneva risorse rimodulabili, seppure non da fattore legislativo.

[7]     Ad esempio, all’Interno del Ministero per i beni e le attività culturali, talune autorizzazioni legislative rientranti nell’allegato 2 del bilancio 2009 nell’ambito dei programmi 7 e 8 della Missione 1 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, trovano ora allocazione nell’allegato 2 del bilancio di previsione 2010 nel programma 12 di nuova istituzione della medesima Missione.

[8]     Il quale ne detiene il programma 22.10 “sostegno all’istruzione”.

[9]     La relazione illustrativa osserva, in particolare, come ogni programma di spesa trovi il suo fondamento nell’articolo 2, comma 2 della legge n. 468 del 1978, come modificato dalla legge n. 94/1997. Tale comma, in particolare, prevede che il progetto di bilancio annuale di previsione è articolato, per l'entrata e per la spesa, in unità previsionali di base, stabilite in modo che a ciascuna unità corrisponda un unico centro di responsabilità amministrativa, cui è affidata la relativa gestione. Le unità previsionali sono determinate con riferimento ad aree omogenee di attività, anche a carattere strumentale, in cui si articolano le competenze istituzionali di ciascun Ministero.

[10]    Il riepilogo delle Missioni e dei Programmi è contenuto in un apposita Tabella del disegno di legge di bilancio in esame (pag. 60 dello stampato A.S. 1791). In tale elenco, per ogni Missione e sottostante Programma viene indicato il relativo stanziamento a legislazione vigente per il 2009, in termini di competenza, cassa e residui.

[11]    Si tratta dell’em. 5.Tab.5.1.

[12]   Si ricorda che il Ministero dello sviluppo economico, previsto dall’articolo 1, comma 1, n. 6, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181 (Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri)ha assorbito gran parte delle competenze del Ministero delle attività produttive istituito, a sua volta, dal D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300 (artt. 27-32) nell’ambito di un generale riassetto delle amministrazioni statali. Ai sensi del comma 2, art.1, del DL 181 ha inoltre acquisito le funzioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, in materia di politiche di sviluppo e di coesione in precedenza attribuite al Ministero dell’economia e delle finanze e svolte dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione. Al Ministero dello sviluppo economico è stata trasferita anche la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate. Si ricorda, inoltre che al Ministero sono state sottratte le competenze in materia di turismo e di imprenditoria femminile, passate alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

[13]   Si tratta di un Accordo decennale siglato tra il nostro paese e la Federazione russa per lo smantellamento di 117 sommergibili nucleari ormai in disuso della Flotta del Nord, entrato in vigore il 17 novembre 2005 e ratificato dalla legge n. 160 del 31 luglio 2005. L' accordo italo-russo impegnerà tecnici ed esperti italiani anche nella gestione sicura dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito. Per consentire la partecipazione italiana all’Accordo è stata autorizzata, come anticipato, una spesa complessiva di euro 360 milioni per il periodo 2005-2013, di cui euro 8 milioni per l’anno 2005 ed euro 44 milioni annui a decorrere dal 2006.

[14]   Si tratta del Fondo unico confluito, ai sensi della finanziaria per il 2007 nel Fondo per la competitività e lo sviluppo.

[15]   Si segnala che il comma 3 dell’art. 3-bis del DL 135/2010, approvato dal Senato e attualmente all’esame della Camera (A.C. 2897), destina le risorse dell'autorizzazione di spesa relativa ai contributi per sviluppo dell’industria aeronautica ad alta tecnologia recati dall’articolo 1, comma 884, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006), ad un Fondo istituito dallo stesso comma presso il Ministero dell'economia e delle finanze. Nel Fondo confluiscono, previo versamento all’entrata: le complessive risorse disponibili, in conto residui, non ancora impegnate alla data del 1º ottobre 2009; le risorse per contributi dall'anno 2009, non ancora impegnate alla data del 1º ottobre 2009.

[16]   Il Fondo è stato istituito dalla legge 296/06 (finanziaria 2007), art. 1, comma 847. Gli interventi del fondo sono volti a facilitare operazioni di concessione di garanzie su finanziamenti, nonché di partecipazione al capitale di rischio delle imprese anche attraverso banche o società finanziarie vigilate dalla Banca d’Italia. Nel fondo sono confluite le risorse del Fondo centrale di garanzia (art. 15 legge 266/97), del Fondo rotativo nazionale per il finanziamento del capitale di rischio (art. 4, comma 106 della legge 350 del 2003), soppressi, nonché le risorse destinate all’attuazione dell’art. 106 della legge finanziaria 2001 (interventi FIT) e dell’art. 1, comma 222, della legge finanziaria 2005 (alienazione di fondi comuni di investimento). Al Fondo è stata conferita la somma di 50 milioni di euro per il 2007, 100 milioni per il 2008 e 150 milioni per il 2009.

[17]   l programma per la costruzione delle fregate FREMM trae origine dalla dichiarazione congiunta siglata a Parigi il 25 ottobre 2004 dai ministri della difesa italiano e francese che riconosce l’esigenza di procedere al rinnovamento delle rispettive flotte, nell’ottica di una diffusa e consolidata convergenza degli obiettivi militari, tecnici, finanziari e temporali perseguiti in tale contesto dalle due marine. L’accordo prevede la costruzione di 17 unità per la marina francese e 10 per la marina italiana.

[18]   Misure di razionalizzazione della finanza pubblica.

[19]   Si ricorda che con il bilancio per il 2000 è stata introdotta una nuova classificazione economica ai fini di un migliore adeguamento al sistema europeo dei conti – SEC 95.

[20]   Si segnala che il ddl finanziaria per il 2010, attualmente all’esame della Camera, all’art. 2, comma 39, autorizza una spesa di 15 meuro per il 2010, 15 meuro per il 2011 e di 20 meuro per il 2012 in favore del CNR e dell’ENEA, per incentivare progetti di innovazione tecnologica avanzata finalizzati allo sviluppo del tessuto produttivo nelle regioni meridionali e in alcuni specifici territori del Centro.

[21]   ll comma 354 della citata legge 311/04 ha disposto l’istituzione, presso la gestione separata della Cassa depositi e prestiti Spa, del “Fondo rotativo per il sostegno alle imprese“, finalizzato alla concessione di finanziamenti agevolati alle imprese in forma di anticipazione di capitali rimborsabile secondo un piano di rientro pluriennale. La dotazione iniziale del Fondo è stata stabilita in 6 milioni di euro, da finanziare con le risorse del risparmio postale. Sono stati posti a carico del bilancio dello Stato gli oneri derivanti dal tasso di interesse agevolato e il rimborso riconosciuto alla Cassa depositi e prestiti. Al CIPE è stata affidata la ripartizione del Fondo entro i limiti di spesa previsti a carico del bilancio dello Stato.

[22]   Legge 27 dicembre 2006, n. 296.

[23]   Convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326.

[24]   Recante Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri. Convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233.

[25]   Recante Disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria. Convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286.

[26]   Istituiti nello stato di previsione della spesa di ciascun Ministero ai sensi dell’articolo 46 della legge finanziaria 2002 (legge 28 dicembre 2001, n. 448).

[27]   Il Fondo per le agevolazioni alla ricerca, di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297, è un fondo a carattere rotativo, che opera con le modalità contabili di cui al soppresso Fondo speciale per la ricerca applicata. La gestione del FAR è articolata in una sezione relativa agli interventi nel territorio nazionale e in una sezione relativa ad interventi nelle aree depresse.

[28]   Il Fondo per gli investimenti della ricerca di base, di cui all'articolo 104 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, è stato istituito presso il Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, a decorrere dall'esercizio 2001, al fine di favorire l'accrescimento delle competenze scientifiche del Paese e di potenziarne la capacità competitiva a livello internazionale. Il FIRB finanzia, in particolare: a) progetti di potenziamento delle grandi infrastrutture di ricerca pubbliche o pubblico-private; b) progetti di ricerca di base di alto contenuto scientifico o tecnologico, anche a valenza internazionale, proposti da università, istituzioni pubbliche e private di ricerca, gruppi di ricercatori delle stesse strutture; c) progetti strategici di sviluppo di tecnologie pervasive e multisettoriali; d) costituzione, potenziamento e messa in rete di centri di alta qualificazione scientifica, pubblici o privati, anche su scala internazionale.

[29]   Il Fondo per le aree sottoutilizzate è stato istituito a decorrere dal 2003 dall’articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, con finalità di riequilibrio economico e sociale.

[30]   Recante Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, a norma dell'articolo 11, comma 1, lettera d), della L. 15 marzo 1997, n. 59, pubblicato nella G. U. 1° luglio 1998, n. 151.

[31]   Legge finanziaria 2003 (L. 289/2002), articolo 61, comma 1.

[32]    Si tratta, in particolare, dell’articolo 2 del decreto legge n.210 del 2002 (relativo alla presentazione alla stazione appaltante, da parte delle imprese affidatarie di un appalto pubblico della certificazione relativa alla regolarità contributiva, a pena di revoca dell'affidamento); dell’articolo 2, comma 1, lettera h), del D.lgs. 276/2003 (che individua la certificazione della regolarità contributiva tra i compiti propri degli enti bilaterali); l’articolo 38 del D.lgs. 163/2006 (relativo ai requisiti di ordine generale per la parte partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, e all’affidamento di subappalti, nonché alla stipula dei relativi contratti); l’articolo 1 del decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 24 ottobre 2007 (relativo al Documento unico di regolarità contributiva, che indica i soggetti obbligati al possesso di tale documento, richiesto ai datori di lavoro ai fini della fruizione dei benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale previsti dall'ordinamento nonché ai fini della fruizione dei benefici e sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria, nonché per la partecipazione alle procedure di appalto di opere, servizi e forniture pubblici e nei lavori privati dell'edilizia).

[33]    D.L. 1 luglio 2009, n. 78, Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini”, convertito, con modificazioni, dalla L. 3 agosto 2009, n. 102.

[34]    Di cui all’articolo 3, comma 8, lettera b-bis), del D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 494, “Attuazione della direttiva 95/57/CE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili”.

[35]    D.L. 30 dicembre 2005, n. 273, “Definizione e proroga di termini, nonché conseguenti disposizioni urgenti”, convertito in legge, con modificazioni dall'articolo 1, L. 23 febbraio 2006, n. 51.

[36]    In tal senso, l’articolo 86, comma 10, lettera b) che ha aggiunto, tra l’altro, la lettera b-bis) alll’articolo 3, comma 8 ,del D.lgs. 494/1996, sopra esposto.

[37]    Articolo 2, comma 1, D.L. 25 settembre 2002, n. 210, “Disposizioni urgenti in materia di emersione del lavoro sommerso e di rapporti di lavoro a tempo parziale” convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, L. 22 novembre 2002, n. 266.

[38]    Articolo 10, comma 7, D.L. 30 settembre 2005, n. 203, “Misure di contrasto all'evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria”, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, L. 2 dicembre 2005, n. 248.

[39]    Articolo 1, comma 553, della L. 23 dicembre 2005, n. 266, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)”.