Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari comunitari
Titolo: Distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e aggregazione alla regione Emilia-Romagna - P.d.l. 63 e 177 - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 63/XVI   AC N. 177/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 79
Data: 18/11/2008
Descrittori:
COMUNI   EMILIA ROMAGNA
MARCHE   REGIONI
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

Casella di testo: Progetti di legge
 


18 novembre 2008

 

n. 79/0

Distacco di comuni dalla regione Marche
e aggregazione alla regione Emilia-Romagna

P.d.l. 63 e 177

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

A.C. 63

A.C. 177

Titolo

Distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione

Distacco dei comuni di San Leo, Pennabilli, Novafeltria, Sant'Agata Feltria, Talamello, Casteldelci e Maiolo dalla provincia di Pesaro e Urbino e dalla regione Marche e loro aggregazione alla provincia di Rimini e alla regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione

Iniziativa

On. Pizzolante

On. Pini

Iter al Senato

No

No

Numero di articoli

1

1

Date:

 

 

presentazione alla Camera

29 aprile 2008

29 aprile 2008

assegnazione

27 maggio 2008

27 maggio 2008

Commissione competente

I Commissione (Affari costituzionali)

Sede

Referente

Pareri previsti

Commissione V (Bilancio), Commissione parlamentare per le questioni regionali

 

 


Contenuto

I progetti di legge A.C. 63 (on. Pizzolante) e A.C. 177 (on. Pini), dal contenuto in parte coincidente e composti da un solo articolo, dispongono (comma 1) che sette comuni della provincia di Pesaro e Urbino (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello) siano distaccati dalla Regione Marche, nel territorio della quale sono attualmente compresi, per essere aggregati alla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini. I predetti comuni compongono la Comunità montana dell’Alta Valmarecchia.

I provvedimenti si inseriscono nella procedura prevista dall’articolo 132, secondo comma, della Costituzione, per il distacco di comuni o province da una regione e la conseguente aggregazione ad altra regione; procedura che, per quanto concerne i comuni in oggetto, è già in corso, essendosi svolto, con esito positivo, il referendum popolare previsto dalla citata disposizione costituzionale.

Per una ricognizione del quadro normativo vigente e dei procedimenti in corso per il distacco di comuni dalla regione di appartenenza si veda il dossier del Servizio studi, Distacco ed aggregazione di comuni e province. P.d.l. cost. A.C. 1221, 4 novembre 2008 (Collana “Progetti di legge” n. 72).

La carta riportata nella presente scheda individua tutti i comuni nei quali la procedura per il distacco/aggregazione si è avviata e ha condotto allo svolgimento del referendum con esito favorevole.

Il comma 2 delle due proposte di legge contiene una delega legislativa in virtù della quale il Governo è autorizzato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per le eventuali modifiche legislative da adottare in conseguenza del distacco/aggregazione dei comuni di cui sopra.

Analogamente, il Governo è autorizzato ad adottare le disposizioni di rango regolamentare necessarie (comma 3).

La sola proposta n. 177 prevede la nomina, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge, di un commissario straordinario per procedere, insieme alle amministrazioni provinciali coinvolte, agli adempimenti necessari per attuare quanto previsto dalla legge.

La richiesta di referendum è stata formulata con distinte delibere dei sette comuni, adottate tra il marzo e l’aprile del 2006, ed è stata dichiarata legittima con ordinanza dell’Ufficio centrale per il referendum emessa in data 27 giugno 2006. Il referendum è stato dunque indetto con il decreto del Presidente della Repubblica 25 settembre 2006, e si è svolto il 17 e 18 dicembre 2006.

Come risulta dal comunicato della Presidenza del Consiglio dei ministri pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 300 del 28 dicembre 2006, al referendum ha partecipato la maggioranza degli aventi diritto e il risultato è stato favorevole al distacco territoriale dalla Regione Marche ed alla sua aggregazione alla Regione Emilia-Romagna.

Successivamente alla proclamazione dei risultati del referendum il Governo pro tempore ha presentato un disegno di legge (XV legislatura - A.C. 2527) per dare attuazione al distacco del Comune così come prescritto dalla Costituzione che è stata assegnata alla I Commissione della Camera ma di cui non è iniziato l’esame prima della fine della legislatura.

La 1ª Commissione del Senato, nella seduta del 3 aprile 2007, avviava l’esame in sede referente dei disegni di legge ordinaria di iniziativa parlamentare concernenti i comuni di Cinto Caomaggiore (A.S. 1145, sen. Saro) e di San Leo, Pennabilli, Novafeltria, Sant'Agata Feltria, Talamello, Casteldelci e Maiolo (A.S. 1351, sen. Berselli). L’esame non proseguiva in sedute successive.

Il Consiglio regionale delle Marche ha reso il proprio parere in senso contrario al distacco (deliberazione n. 84 del 17 marzo 2008); la regione Emilia-Romagna ha reso parere favorevole all’aggregazione (deliberazione dell’Assemblea legislativa del 14 novembre 2007).

Si ricorda che analoghi referendum si sono svolti, con esito positivo, in due comuni contigui a quelli oggetto delle proposte di esame: si tratta di Montecopiolo e Sassofeltrio (24-25 giugno 2008). Per essi non è stato sottoposto al Consiglio dei ministri il relativo disegno di legge in quanto la Presidenza dlela Repubblica ha espresso perplessità in merito alla presentazione in mancanza dei pareri regionali (si veda la documentazione fornita dal Governo alla I Commissione nella seduta del 5 novembre 2008 in occasione dell’esame della pdl C. 1221 Cost. di modifica dell’art. 132 Cost.).

Relazioni allegate

I due progetti di legge, entrambi di iniziativa parlamentare, sono corredati della sola relazione illustrativa.

Necessità dell’intervento con legge

Il ricorso allo strumento legislativo è espressamente previsto nell’ambito della peculiare procedura delineata nell’art. 132, co. 2°, Cost.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

La materia trattata, ai sensi del citato art. 132, co. 2°, Cost. (che parla di “legge della Repubblica”), rientra indubbiamente nell’ambito della potestà legislativa esclusiva dello Stato.

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Attribuzione di poteri normativi

Il comma 2 di entrambe le proposte contiene una delega al Governo, da esercitare entro tre mesi, per le modifiche necessarie all’attuazione della legge.

Il comma 3 autorizza il Governo ad adottare le disposizioni regolamentari eventualmente necessarie.

Non è prevista l’espressione di pareri parlamentari.

Coordinamento con la normativa vigente

Si segnala che presso la I Commissione della Camera è in corso l’esame di due proposte di legge costituzionali relative al distacco del comune di Lamon dalla Regione Veneto e la sua aggregazione alla Regione Trentino-Alto Adige (A.C. 455 e 1698). Il ricorso alla legge costituzionale si è ritenuto necessario in considerazione del fatto che l’aggregazione incide sul territorio di una regione ad autonomia differenziata, il cui statuto speciale è adottato con legge costituzionale.

La I Commissione ha iniziato anche l’esame di una proposta di legge costituzionale (A.C. 1221, alla quale si è sopra accennato) volta a intervenire sul procedimento generale di modifica territoriale attraverso una revisione dell’art. 132 Cost.

Si ricorda, infine, che al Senato risulta presentata una proposta di legge di iniziativa parlamentare dal contenuto analogo a quelle in esame (A.S. 628).

 



 

Comuni in cui si sono svolti i referendum ex art. 132 Cost. con esito favorevole al distacco