Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento istituzioni
Titolo: Modifica della denominazione e delle competenze del 'Comitato Schengen, Europol e immigrazione' - A.C. 1446 - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 1446/XVI     
Serie: Progetti di legge    Numero: 34
Data: 29/07/2008
Descrittori:
ACCORDO DI SCHENGEN   COMMISSIONI BICAMERALI
Organi della Camera: I-Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

Casella di testo: Progetti di legge29 luglio 2008                                                                                                                                    n. 34/0

Modifica della denominazione e delle competenze del “Comitato Schengen, Europol e immigrazione”

A.C. 1446

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

A.C. 1446

Titolo

Modifica della denominazione e delle competenze del Comitato parlamentare di cui all'articolo 18 della legge 30 settembre 1993, n. 388

Iniziativa

On. Boniver ed altri

Iter al Senato

No

Numero di articoli

2

Date:

 

presentazione

4 luglio 2008

assegnazione

10 luglio 2008

Commissione competente

I Commissione (Affari costituzionali)

Sede

Sede referente

Pareri previsti

III (Esteri), XIV (Politiche dell’Unione europea)

 

 


Contenuto

La proposta di legge intende aggiornare le competenze del Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, istituito dall’art. 18 della legge di ratifica dell’accordo di Schengen (L. 388/1993).

L’iniziativa origina dal passaggio della materia Schengen dal quadro intergovernativo a quello giuridico comunitario e dell’Unione europea (che si è realizzata con il Trattato di Amsterdam del 1997), nonché dalla necessità di raccordare le politiche nazionali in materia di libera circolazione, controllo delle frontiere, cooperazione di polizia ed immigrazione con la costruzione dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia.

Quanto ai contenuti, la proposta in esame riprende quasi integralmente le previsioni di una analoga iniziativa, presentata dal presidente pro tempore del Comitato e da componenti del Comitato appartenenti ai diversi schieramenti politici, il cui esame venne avviato alla Camera nel corso della XV legislatura (A.C. 2808).

In particolare, l’articolo 1 dispone che il Comitato parlamentare assuma la denominazione di Comitato parlamentare in materia di immigrazione.

La relazione illustrativa evidenzia come la modifica risponda all’intenzione di valorizzare le competenze relative all'immigrazione, in una logica cooperativa con gli altri organi parlamentari, al fine di rendere il Comitato una sede stabile di dibattito politico sull'evoluzione dell'approccio comunitario al problema e sul raccordo tra le politiche nazionali e quelle comunitarie in materia di immigrazione.

L’articolo 2 ridefinisce le competenze del Comitato, abrogando alcune disposizioni e novellandone altre.

In particolare, Il comma 1 riepiloga – senza introdurre innovazioni – le competenze del Comitato in materia di controllo dell’attuazione e del funzionamento della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen, nonché quelle previste dall’art. 6 della L. 93/1998, relative alle funzioni di vigilanza sull’attività dell’Unità nazionale EUROPOL. Lo stesso comma ribadisce altresì le funzioni di indirizzo, controllo e vigilanza in materia di immigrazione e asilo previste dall’art. 37 della L. 189/2002 (c.d. “Legge Bossi-Fini”), articolo che viene peraltro novellato dal successivo comma 3.

Il comma 2 dispone l’abrogazione di norme oramai superate dalla ricordata evoluzione del quadro giuridico comunitario e dell’Unione europea.

Come anticipato, il comma 3 novella l’art. 37 della L. 189/2002, specificando che l’attività del Comitato ha anche carattere di controllo e si estende anche alla materia dei flussi di immigrazione in Italia in rapporto alle previsioni recate al riguardo dal Trattato istitutivo della Comunità europea.

Si prevede infine che le relazioni del Comitato alle Camere nelle materie di sua competenza. non abbiano necessariamente cadenza annuale, come  attualmente previsto.

Con l’unica innovazione introdotta rispetto al testo della proposta esaminata nella XV legislatura, non è riprodotta la disposizione che prevedeva che il Comitato potesse esercitare una funzione di indirizzo al Governo in materia di immigrazione. Come evidenziato nella relazione illustrativa, la modifica intende recepire i rilievi emersi al riguardo nel corso dell’esame svoltosi nella scorsa legislatura presso la Commissione Affari costituzionali della Camera. In quella sede erano infatti state espresse perplessità circa la previsione di attribuire al Comitato parlamentare uno specifico potere di indirizzo al Governo: competenza spettante, in ciascun ramo del Parlamento, alle Commissioni permanenti competenti per materia e all’Assemblea.

Relazioni allegate

La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, è corredata dalla sola relazione illustrativa.

Necessità dell’intervento con legge

La Commissione oggetto della proposta di legge è un organo bicamerale la cui istituzione e disciplina è definita da leggi dello Stato. Qualunque modifica relativa alle competenze o alla denominazione deve in conseguenza essere disposta da norme di rango legislativo.

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Disponendo la modifica delle competenze e della denominazione di un organo parlamentare, il provvedimento appare riconducibile per materia alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera f) della Costituzione (“organi dello Stato […]”).

Compatibilità comunitaria

Esame del provvedimento in relazione alla normativa comunitaria

Si rinvia a quanto precisato, con riguardo alle finalità del provvedimento, nel paragrafo Contenuto.

Documenti all’esame delle istituzioni dell’Unione europea
(a cura dell'Ufficio Rapporti con l'Unione europea)

Si rinvia alle schede di lettura Il Sistema Schengen e Documenti all’esame delle istituzioni dell’Unione europea, nel dossier Progetti di legge n. 34.

Incidenza sull’ordinamento giuridico

Coordinamento con la normativa vigente

La proposta di legge incide sulla vigente legislazione ricorrendo, ma solo in parte, alla tecnica della novellazione ed abrogando al contempo disposizioni il cui contenuto appare superato dall’evoluzione del quadro giuridico europeo.

Collegamento con lavori legislativi in corso

È attualmente in corso l’esame da parte della Camera del disegno di legge recante ratifica ed esecuzione del Trattato di Lisbona(A.C. 1519), già approvato dal Senato della Repubblica.

Con particolare riferimento a quanto previsto nell’art. 2, co. 3, della proposta in esame, si segnala che il Trattato di Lisbona – oltre a prevedere una nuova denominazione del Trattato istitutivo della Comunità europea, che viene rinominato Trattato sul funzionamento dell’Unione (TFUE) – ridefinisce complessivamente i contenuti del Titolo IV della parte III del Trattato, che assume una nuova rubrica (Spazio di libertà, sicurezza e giustizia) e una nuova numerazione (diventando così il Titolo V). In questo quadro, si segnala in particolare che l’art. 61 B Del Trattato di Lisbona (art. 69 TFUE) stabilisce che i parlamenti nazionali vigilino sul rispetto del principio di sussidiarietà con riferimento alle proposte e alle iniziative legislative concernenti la cooperazione giudiziaria in materia penale e la cooperazione di polizia.

Il Trattato di Lisbonaha inoltre apportato alcuni cambiamenti al testo del Protocollo relativo all’acquis di Schengen, che assume la denominazione Protocollo (n. 19) sull’acquis di Schengen integrato nell’ambito dell’Unione europea, come già previsto a suo tempo dal Trattato costituzionale.

Formulazione del testo

Si può valutare l’opportunità di accorpare in un unico testo normativo le disposizioni che disciplinano il Comitato parlamentare in materia di immigrazione, attualmente contenute in tre diverse fonti legislative.