CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 gennaio 2013
762.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 3 gennaio 2013. — Presidenza del presidente Sergio ZAVOLI. — Intervengono per la RAI, il vice direttore delle Relazioni istituzionali, dottor Stefano Luppi, e il dottor Pierpaolo Pioli.

  La seduta comincia alle 12.35.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

  Il PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con il sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Sull'ordine dei lavori.

  Il deputato BONAIUTI (PdL), considerando come recentemente si fosse segnalato il rischio di eccessive presenze di alcuni soggetti in TV, con esplicito riferimento alle presenze di Silvio Berlusconi, sottolinea come ora si debba constatare un'eccessiva presenza di altro soggetto che, come Presidente del Consiglio o come candidato, compare costantemente, il che raffigura una qualche forma di discriminazione.

  Il deputato BELTRANDI (PD) segnala invece una serie continua di violazioni della par condicio, sia sulle presenze, sia sulle tematiche, mentre viene costantemente non applicata una delibera dell'Agcom riguardante il tema carcerario. In tal senso, preannuncia una denuncia presso gli organismi europei delle costanti violazioni attribuibili sia alla RAI che all'Agcom.

  Il senatore MORRI (PD) invita i colleghi a dedicarsi all'ultimo atto delle competenze della Commissione, considerando come la RAI abbia già fornito garanzie circa l'intenzione di voler invitare tutti i leader dei partiti nei prossimi giorni.

  Il deputato BONAIUTI (PdL) stigmatizza come il periodo corrente non venga Pag. 3sostanzialmente considerato, laddove il direttore generale della RAI ha posto il problema dell'autonomia delle testate giornalistiche, il che fa sorgere l'interrogativo su quali siano al momento i canali per accedere agli spazi radiotelevisivi.

  Il PRESIDENTE sottolinea la necessità di giungere su questi aspetti a chiarimenti definitivi con la RAI, ma ciò comporta a maggior ragione l'onere di velocizzare l'approvazione della delibera. Considerando grave il reitero delle trasgressioni verificatesi, in ordine alle quali sono comunque già intervenuti dei chiarimenti con l'azienda, dà lettura della lettera inviata il 27 dicembre 2012 alla RAI con la quale si chiedevano i dati sulle presenze e che invitava, in attesa del nuovo regolamento, ad applicare i principi delle delibere precedenti. Comunicando poi che l'Agcom ha fornito i dati richiesti, si dichiara pronto ad intensificare i rapporti con i vertici della RAI sul tema sollevato.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E DI VIGILANZA

Disposizioni in materia di comunicazione politica e informazione per le consultazioni elettorali del 24 e 25 febbraio 2013.
(Esame e approvazione con modificazioni).

  Il PRESIDENTE, relatore, illustra lo schema di delibera, segnalando la complessità del momento e l'urgenza che ne deriva, ricordando la possibilità di apportare modifiche al testo nei giorni successivi e sottolineando la netta separazione degli ambiti territoriali coinvolti dalle consultazioni elettorali. Nel descrivere i punti principali dell'articolato, evidenzia quando previsto dall'articolo 3, in materia di individuazione dei soggetti la cui presenza occorre comunque disciplinare in relazione al loro ruolo istituzionale, nonché il problema di come gestire la necessità di evitare sovrapposizioni con programmi a carattere informativo e la non inclusione nel testo dei confronti tra candidati premier, in relazione all'esperienza del 2008. Preannunciando altresì la presentazione di emendamenti migliorativi e di alcuni necessari coordinamenti, formula un sentito invito a tener conto della situazione di difficoltà della società concessionaria nelle more dell'approvazione della delibera.

  Poiché nessuno domanda di parlare in discussione generale, si passa all'esame dell'articolato e degli emendamenti ad esso riferiti.

  La Commissione approva quindi gli emendamenti 0.4 e 0.5, mentre il deputato CAPARINI (LNP) ritira gli emendamenti 0.1 e 0.3.

  Il deputato BELTRANDI (PD) insiste sull'emendamento 0.2 che, con il parere favorevole del relatore, risulta approvato.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1.

  Il PRESIDENTE illustra l'emendamento 1.2, che è posto ai voti e approvato, mentre il senatore PARDI (IdV), dopo un intervento del deputato BELTRANDI (PD) ed un invito in tal senso del relatore, ritira l'emendamento 1.1.

  La Commissione approva l'articolo 1 nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 2.

  Risultano approvati gli emendamenti 2.7 e 2.5, mentre è respinto il 2.2.

  Il deputato BELTRANDI (PD) illustra le motivazioni dell'emendamento 2.1, ritenendo inopportuno estendere alcune limitazioni agli esponenti politici.

  Dopo l'espressione di parere contrario da parte del relatore, l'emendamento 2.1 risulta respinto.

  Il senatore BUTTI (PdL) illustra l'emendamento 2.4.

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  Il PRESIDENTE, relatore, esprime perplessità per un eccessivo appesantimento del testo.

  Il senatore MORRI (PD) si dichiara contrario, mentre la deputata PERINA (FLpTP) sottolinea la difficoltà di classificare gli opinionisti.

  Si dichiarano contrari anche il senatore PARDI (IdV) e il deputato RAO (UdCpTP), mentre è favorevole il deputato BELTRANDI (PD).

  L'emendamento 2.4 risulta approvato.

  La Commissione, dopo dichiarazioni di voto contrario del senatore VITA (PD) e dei deputati CUPERLO (PD) e PERINA (FLpTP), approva altresì l'emendamento 2.8, che sostanzialmente assorbe i successivi emendamenti 2.3 e 2.6. Risulta poi approvato l'articolo 2, nel testo emendato.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

  Il deputato CAPARINI (LNP), preannunciando il ritiro degli emendamenti 4.12, 6.12 e 6.17, segnala la necessità di riuscire a comprendere in modo chiaro, prima delle decisioni, i soggetti coinvolti e la ripartizione degli spazi assegnati.

  Circa l'emendamento 3.2, il deputato GENTILONI SILVERI (PD) ne sottolinea la forzatura, che instaurerebbe sin dall'inizio una situazione di forte rigidità nella programmazione.

  Il deputato BELTRANDI (PD) ritiene l'emendamento opportuno, mentre il deputato RAO (UdCpTP) evidenzia come il rischio già segnalato sia enfatizzato dalla combinazione con il successivo 3.3.

  Con il preannuncio di voto contrario del senatore MORRI (PD), la Commissione respinge gli emendamenti 3.2 e 3.3.

  Il deputato DE ANGELIS (PdL) ritira il 3.5.

  Il deputato BELTRANDI (PD), illustrando il 3.1, segnala come non sia opportuno escludere da talune trasmissioni i soggetti politici non coinvolti nelle consultazioni, mentre il PRESIDENTE, relatore, ritiene l'emendamento contrario allo spirito della legge n. 28 del 2000.

  Si dichiara favorevole all'emendamento il deputato CAPARINI (LNP); è contrario il deputato CARRA (UdCpTP) e preannunciano l'astensione il senatore VITA (PD) e il deputato CUPERLO (PD).

  L'emendamento 3.1 risulta respinto.

  Il PRESIDENTE, relatore, si dichiara poi contrario all'emendamento 3.4, salvo eventuali riformulazioni che introducano specificazioni più precise.

  Il senatore MORRI (PD) e il deputato RAO (UdCpTP) si esprimono a favore di un accantonamento.

  L'emendamento 3.4 e l'articolo 3 vengono quindi accantonati.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4.

  La deputata PERINA (FLpTP) illustra congiuntamente tutti i propri emendamenti, che sottendono allo stesso scopo, quello di fornire alla RAI delle indicazioni di massima a favore della rappresentazione dei due generi.

  Previo parere favorevole del RELATORE, l'emendamento 4.2 risulta approvato.

  Il deputato DE ANGELIS (PdL), in relazione ad un esito di votazione poco chiaro, chiede la controprova.

  Il deputato CARRA (UdCpTP), segretario, si dichiara contrario alla verifica, in quando l'esito della votazione non segnalava dubbi in relazione ai voti non espressi.

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  Il PRESIDENTE conferma l'esito della votazione. (Proteste del deputato DE ANGELIS (PdL) e dei senatori BUTTI (FI-CDN) e GASPARRI (PdL)).

  Il deputato LUPI (PdL) chiede formalmente di procedere alla controprova. Aderisce a tale richiesta il deputato CAPARINI (LNP).

  Il deputato RAO (UdCpTP) dichiara la non opposizione del proprio Gruppo allo svolgimento della controprova.

  La deputata PERINA (FLpTP) ritiene che, nonostante la confusione, i colleghi sapessero cosa si stava votando; ipotizza che da parte dei Gruppi di centrodestra si voglia oggi modificare il proprio atteggiamento sulla questione della rappresentanza di genere.

  Il PRESIDENTE evidenzia come il segretario abbia fornito dati certi, confermati dalla Presidenza.

  Il senatore DE LILLO (PdL) esprime delle perplessità sulle forzature che si rischiano di introdurre su una questione fortemente strumentalizzabile.

  Il senatore MORRI (PD) dichiara la disponibilità del PD alla ripetizione della votazione.

  Il deputato LAINATI (PdL) ricorda che non spetta comunque alla RAI individuare i nominativi delle presenze, bensì ai partiti.

  In relazione ad una votazione dall'esito assolutamente chiaro, considerando tuttavia le disponibilità espresse da tutti i Gruppi, il PRESIDENTE dispone la controprova.

  L'emendamento 4.2 è approvato.

  Il deputato BELTRANDI (PD) ritira gli emendamenti 4.3 e 4.4, mentre insiste sul 4.5.

  Dopo l'espressione di parere favorevole del deputato GENTILONI SILVERI (PD) e del senatore MORRI (PD), in considerazione del ruolo storico da riconoscere a delegazioni come quella dei Radicali, nonché di astensione del deputato RAO (UdCpTP), il PRESIDENTE, relatore, si dichiara favorevole.

  La Commissione approva quindi gli emendamenti 4.5, 4.8, 4.1, con parere contrario del deputato BELTRANDI (PD), 4.9, con conseguente preclusione degli emendamenti 4.6 e 4.10, e 4.15.

  Il deputato CAPARINI (LNP) ritira il 4.11.

  Il PRESIDENTE, relatore, presenta ed illustra quindi l'emendamento 4.16, tendente a recepire la normativa concernente l'individuazione dei soggetti da considerare per la seconda fase della campagna elettorale già definita dall'Agcom.

  Il deputato BELTRANDI (PD) si dichiara assolutamente contrario, in quanto le coalizioni non sono previste dalla legge n. 28 del 2000, che invece prevede in tale fase parità assoluta dei tempi assegnati.

  Si dichiarano favorevoli all'emendamento il deputato GENTILONI SILVERI (PD), che ricorda come la norma fosse stata prevista anche nel 2006, e il senatore MORRI (PD).

  La Commissione approva l'emendamento 4.16, con conseguente preclusione dell'emendamento 4.7. Risultano altresì accolti gli emendamenti 4.13 e 4.14, nonché l'articolo 4 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5.

  La deputata PERINA (FLpTP) ricorda come l'emendamento 5.2 punti ad inserire un invito alle pari condizioni di accesso, mentre il PRESIDENTE, in qualità di relatore, è dell'opinione che con tale disposizione Pag. 6si possa interferire nell'operatività dell'organizzazione dei programmi, laddove si tratta di indicazioni che devono provenire dalle forze politiche.

  Il deputato CARRA (UdCpTP) ritiene necessario lasciare un minimo di autonomia alla RAI, mentre il deputato DE ANGELIS (PdL) giudica il principio già introdotto a livello generale, preannunciando l'astensione del proprio Gruppo.

  Si dichiarano a favore il deputato BELTRANDI (PD) e il PRESIDENTE, mentre ribadisce la propria contrarietà il senatore DE LILLO (PdL); anche la senatrice BIANCHI (PdL) si dichiara contraria.

  La Commissione approva l'emendamento 5.2, così come gli emendamenti 5.4 e 5.3, di contenuto identico.

  Sull'emendamento 5.9, il deputato GENTILONI SILVERI (PD) ritiene necessario per la prima fase fare comunque riferimento ai principi di proporzionalità, mentre il deputato BELTRANDI (PD) sottolinea la contraddittorietà dimostrata precedentemente dai colleghi escludendo, con l'emendamento 4.16, la parità di trattamento nella seconda fase.

  Il PRESIDENTE, relatore, si dichiara contrario.

  Il senatore MORRI (PD) ricorda come il principio di parziale proporzionalità sia stato sempre seguito nella prima fase e invita al ritiro dell'emendamento.

  Il senatore PARDI (IdV) insiste sull'emendamento 5.9 che, posto ai voti, non è approvato.

  Il deputato RAO (UdCpTP) illustra l'emendamento 5.1, tendente a distribuire gli spazi in ambito regionale anche considerando i cosiddetti «listini». Previa dichiarazione di voto assolutamente contrario del deputato BELTRANDI (PD), l'emendamento 5.1 risulta respinto; vengono successivamente accolti gli emendamenti 5.5 e 5.7.

  Il deputato CAPARINI (LNP) illustra quindi il 5.8.

  Il PRESIDENTE, relatore, ritiene l'emendamento una specificazione eccessiva. Concorda il senatore MORRI (PD), mentre il deputato CARRA (UdCpTP) valuta positivamente la norma, pur se troppo rigida.

  Il deputato CAPARINI (LNP) ricorda che la presenza dei giornalisti esterni è già prevista. Comunque, su suggerimento del deputato CUPERLO (PD), riformula il testo dell'emendamento.

  La Commissione approva l'emendamento 5.8 (Nuovo testo) e l'emendamento 5.6, nonché l'articolo 5, nel testo emendato.

  Il PRESIDENTE, prima di procedere con l'articolo 6, propone di riprendere l'esame dell'emendamento 3.4, precedentemente accantonato, da inserire nel testo dell'articolo 6.

  Il deputato RAO (UdCpTP) suggerisce di riformulare l'emendamento, risultando troppo generica la dizione «rappresentanti delle istituzioni».

  Il deputato BELTRANDI (PD) sottolinea la necessità di trattare in modo assolutamente paritario tutti i candidati, sia pur limitando le presenze istituzionali.

  Il deputato GENTILONI SILVERI (PD) concorda, ricordando come la par condicio vincoli già il presidente del Consiglio dei Ministri e i membri del Governo.

  Favorevoli ad una riformulazione si dichiarano il senatore RUTELLI (Per il Terzo Polo:ApI-FLI-CENTRO DEMOCRATICO) e il RELATORE.

  Il senatore BUTTI (FI-CDN) evidenzia come la norma proposta voglia in realtà Pag. 7realizzare proprio i principi esposti dai colleghi. Chiede una breve sospensione al fine di individuare un testo condiviso.

  Il PRESIDENTE sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.15, è ripresa alle 15.30.

  Riprendono i lavori.

  Il senatore BUTTI (FI-CDN) illustra la riformulazione predisposta con il testo dell'emendamento 6.23.

  Il PRESIDENTE ne prende atto e ne riserva la votazione al momento opportuno.

  Riprende pertanto l'esame dell'articolo 3, precedentemente accantonato.

  La Commissione approva l'articolo 3, nel testo emendato.

  Si passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6.

  Il senatore PARDI (IdV) illustra l'emendamento 6.21.

  Si dichiarano a favore i deputati BELTRANDI (PD) e DE ANGELIS (PdL).

  Il deputato CAPARINI (LNP) propone di esaminare preliminarmente l'emendamento 6.23 del relatore, che potrebbe assorbire i successivi.

  L'emendamento 6.21 viene accantonato.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 6.23, con conseguente assorbimento dell'emendamento 6.13, e l'emendamento 6.2.

  Il deputato LANDOLFI (PdL) invita a ritirare l'emendamento 6.8. Concordano il senatore MORRI (PD) e il deputato GENTILONI SILVERI (PD).

  Il deputato BELTRANDI (PD) insiste sull'emendamento, che intende evitare una deroga alla legge n. 28 del 2000.

  Previo parere contrario del RELATORE, l'emendamento risulta respinto.

  Il senatore MALAN (PdL) e il senatore BUTTI (FI-CDN) ritirano rispettivamente gli emendamenti 6.9 e 6.10.

  Dopo breve illustrazione del deputato RAO (UdCpTP), la Commissione approva l'emendamento 6.1.

  Il PRESIDENTE illustra l'emendamento 6.24.

  Il senatore BUTTI (FI-CDN) chiede al relatore di confluire sull'emendamento 6.19, forse più dettagliato.

  Il deputato GENTILONI SILVERI (PD) sottolinea la diversità dei due testi.

  Il deputato LANDOLFI (PdL) ipotizza una riformulazione del testo che elimini l'ultima frase.

  Il PRESIDENTE apprezza il suggerimento e si riserva di valutare la questione in sede di coordinamento del testo.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 6.24.

  Il deputato RAO (UdCpTP) propone poi una votazione per parti separate del 6.19.

  Il senatore MORRI (PD) invita ad una riflessione sul tema.

  Il deputato DE ANGELIS (PdL) chiede di votare l'emendamento nel suo complesso, sottolineando come esso intenda introdurre una dizione già utilizzata in precedenti occasioni, assegnando ai soggetto competenti maggiori responsabilità nell'organizzazione dei programmi.

  Previa dichiarazione di voto favorevole del deputato BELTRANDI (PD), l'emendamento Pag. 86.19 è approvato, con assorbimento dell'emendamento 6.11. La Commissione approva poi l'emendamento 6.23 (già 3.4), precedentemente accantonato.

  Il deputato CAPARINI ritira il 6.17.

  Il deputato BELTRANDI illustra l'emendamento 6.5.

  Il PRESIDENTE, relatore, si dichiara contrario in relazione alla mutevolezza degli indici di ascolto.

  Dopo la controprova, l'emendamento 6.5 risulta non accolto.

  Il deputato LAINATI (PdL) in relazione alla situazione di confusione che ha fatto respingere un emendamento importante, ritiene che lo si sarebbe forse dovuto accantonare.

  Il deputato CARRA (UdCpTP), segretario, conferma l'esito delle votazioni svolte.

  Il deputato DE ANGELIS (PdL) chiede una breve sospensione.

  Il PRESIDENTE sospende i lavori.

  La seduta, sospesa alle 16.10, è ripresa alle 16.45.

  Riprendono i lavori dall'esame dell'emendamento 6.6.

  Il deputato BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento.

  Dopo breve illustrazione del deputato BELTRANDI (PD), la Commissione approva l'emendamento 6.16.

  Il senatore PARDI (IdV) illustra l'emendamento 6.22.

  Il senatore MORRI (PD), preannunciando voto contrario, considera la norma in contrasto con la legge n. 28 del 2000.

  Anche il deputato LANDOLFI (PdL) preannuncia voto contrario, considerando come l'informazione deve privilegiare la cosiddetta notiziabilità degli eventi.

  La Commissione respinge l'emendamento 6.22.

  Il PRESIDENTE riprende l'esame dell'emendamento 6.21, precedentemente accantonato, suggerendone un'attenta valutazione.

  Il deputato BELTRANDI (PD) osserva come l'emendamento avesse già registrato l'orientamento positivo della maggioranza della Commissione.

  La deputata PERINA (FLpTP) ritiene necessario definire l'aggettivo «paritaria», in modo da evitare rischi di cattiva interpretazione.

  Dopo un breve dibattito con interventi del senatore RUTELLI (Per il Terzo Polo:ApI-FLI-CENTRO DEMOCRATICO) e dei deputati BELTRANDI (PD) e DE ANGELIS (PdL), il deputato LANDOLFI (PdL) propone di riformulare il testo.

  Il senatore PARDI (IdV) accoglie la riformulazione proposta.

  La Commissione approva quindi l'emendamento 6.21 (Nuovo testo).

  Si riprende l'esame degli altri emendamenti riferiti all'articolo 6.

  La Commissione approva l'emendamento 6.20.

  Il deputato BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento 6.7.

  Risultano quindi approvati gli emendamenti 6.14, con conseguente preclusione dei successivi 6.18 e 6.15, e, dopo votazione di controprova, 6.3.

  Viene altresì approvato l'articolo 6 nel suo complesso, nel testo emendato.

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  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7.

  Viene approvato l'emendamento 7.5, con conseguente preclusione degli emendamenti 7.4 e 7.1.

  Preannunciando voto favorevole, il deputato CARRA (UdCpTP) suggerisce un'integrazione del testo dell'emendamento 7.2, in modo da considerare anche i siti web della RAI.

  Il deputato CAPARINI (LNP) accoglie il suggerimento, riformulando l'emendamento.

  La Commissione approva quindi gli emendamenti 7.2 (Nuovo testo) e 7.3, nonché l'articolo 7 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 8.

  Sull'emendamento 8.5 e sui successivi 8.22 e 8.23, si apre un breve dibattito, con interventi dei deputati BELTRANDI (PD), GENTILONI SILVERI (PD), il quale suggerisce di preferire la dizione dell'8.23, RAO (UdCpTP) e CARRA (UdCpTP) e dei senatori MORRI (PD) e BUTTI (FI-CDN); a seguito di tali osservazioni, il senatore PARDI (IdV) riformula l'emendamento 8.22, includendo nel testo anche una fascia oraria antimeridiana.

  Il PRESIDENTE, relatore, e il deputato BELTRANDI (PD) convergono su tale proposta, ritirando rispettivamente gli emendamenti 8.23 e 8.5.

  Si dichiara contrario all'8.22 (Nuovo testo) il deputato DE ANGELIS (PdL).

  La Commissione approva quindi gli emendamenti 8.22 (Nuovo testo) e 8.1.

  Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 8.6.

  Si dichiara favorevole il deputato CAPARINI (LNP); sono invece contrari il senatore MORRI (PD), che preferisce il testo dell'8.24, e il PRESIDENTE, relatore.

  Viene quindi respinto l'emendamento 8.6, mentre sono accolti i successivi 8.24, 8.4, 8.14, 8.7 e 8.15.

  Il deputato CAPARINI (LNP) illustra l'emendamento 8.16, che risulta accolto; risultano altresì approvati gli emendamenti 8.2, 8.3, 8.18 e 8.19.

  Il deputato BELTRANDI (PD) spiega le ragioni degli emendamenti 8.8, 8.9 e 8.21.

  Il PRESIDENTE, relatore, si dichiara contrario all'emendamento 8.8.

  La Commissione respinge l'emendamento 8.8. Risultano altresì accolti gli emendamenti 8.9, 8.20 e 8.21, mentre è respinto l'emendamento 8.10. Viene infine approvato nel suo complesso l'articolo 8, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 9.

  La Commissione approva l'emendamento 9.2, con conseguente preclusione del 9.6, mentre risulta respinto il 9.7.

  Dopo l'espressione di parere contrario da parte del RELATORE, e a seguito di controprova, risulta respinto l'emendamento 9.3, mentre vengono accolti gli emendamenti 9.4 e 9.5. Viene altresì approvato l'articolo 9 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10.

  Il deputato CAPARINI (LNP) ritira gli emendamenti 10.10 e 10.9.

  Il PRESIDENTE, relatore, invita la presentatrice a riformulare il 10.2 con l'inserimento del termine «preferibilmente».

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  La deputata PERINA (FLpTP) riformula l'emendamento 10.2 che, posto ai voti, risulta respinto.

  La Commissione approva invece l'emendamento 10.1.

  Previa illustrazione del deputato BELTRANDI (PD), ed espressione di parere contrario del RELATORE, la Commissione approva l'emendamento 10.4 e respinge il 10.5 e il 10.6.

  Intervenendo sull'ordine dei lavori, il deputato RAO (UdCpTP) segnala come alcune agenzie di stampa attribuiscano al presidente Zavoli affermazioni nel senso di ritenere la presenza di Monti in TV uno «sgarro» alla par condicio.

  Il PRESIDENTE smentisce con forza di aver citato il Presidente del Consiglio e invita a proseguire i lavori.

  Previo parere contrario del relatore, la Commissione respinge l'emendamento 10.16 ed approva successivamente gli emendamenti 10.11, 10.19 e 10.20; risultano altresì respinti il 10.17 e il 10.18, mentre sono accolti gli emendamenti 10.21, 10.15, 10.12 e 10.8, identici tra loro, con conseguente preclusione degli emendamenti 10.13 e 10.14. Viene infine approvato l'articolo 10 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 11.

  Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 11.2, che mira a sostituire i confronti fra candidati premier alle conferenze stampa.

  Previo parere contrario del RELATORE, l'emendamento risulta respinto. Viene successivamente approvato l'emendamento 11.15, identico nei contenuti ai successivi 11.5 e 11.12.

  Il deputato BELTRANDI (PD) illustra l'emendamento 11.3, avente lo scopo di evitare il riferimento alle coalizioni.

  Previo parere contrario del RELATORE, l'emendamento 11.3 risulta respinto.

  Il deputato DE ANGELIS (PdL) sottoscrive l'emendamento 11.6, di cui propone una riformulazione.

  Si apre un dibattito con interventi del senatore GASPARRI (PdL) e dei deputati GENTILONI SILVERI (PD), BELTRANDI (PD) e CUPERLO (PD).

  La Commissione approva quindi la riformulazione costituita dall'emendamento 11.6 (Nuovo testo), così come il successivo emendamento 11.14.

  L'emendamento 11.8 viene ritirato dai presentatori.

  Risultano quindi approvati gli emendamenti 11.1 e 11.4, nonché l'articolo 11 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti tendenti ad inserire articoli aggiuntivi dopo l'articolo 11.

  Il deputato CAPARINI (LNP) ritira gli emendamenti 11.0.1 e 11.0.3 ed illustra le motivazioni degli emendamenti 11.0.2 e 11.0.4.

  La Commissione accoglie quindi gli emendamenti 11.0.2 e 11.0.4.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 12.

  Senza discussione, vengono approvati tutti gli emendamenti riferiti a tale articolo, nonché l'articolo 12 nel suo complesso, nel testo emendato, e l'articolo 13.

  Si passa all'esame dell'emendamento riferito all'articolo 14.

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  La Commissione approva l'emendamento 14.1 e successivamente l'articolo 14, nel testo emendato.

  Si passa all'esame dell'emendamento 14.0.1, tendente ad inserire un articolo aggiuntivo dopo l'articolo 14, che, senza discussione, viene approvato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 15.

  Senza discussione vengono approvati tutti gli emendamenti, nonché l'articolo 15 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 16.

  Previo parere contrario del RELATORE, risulta respinto l'emendamento 16.3.

  Il PRESIDENTE, relatore, suggerisce una riformulazione all'emendamento 16.1, che viene accolta dal deputato BELTRANDI (PD).

  La Commissione approva quindi gli emendamenti 16.1 (Nuovo testo) e 16.4, nonché l'articolo 16 nel suo complesso, nel testo emendato.

  Il deputato BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento Post.1.

  Si passa alla votazione finale.

  Il deputato BELTRANDI (PD), considerando come nel testo siano state accolte cose importanti, ma siano state anche approvate norme in violazione della legge, dichiara il proprio voto contrario, preannunciando che i Radicali si rivolgeranno presso gli organismi europei anche contro le decisioni assunte dalla Commissione.

  La Commissione approva quindi la delibera nel suo complesso, nel testo emendato, autorizzando il Presidente ad apportare le modifiche di coordinamento che si rendessero necessarie.

  La seduta termina alle 18.55.

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