CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 dicembre 2012
749.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 180

  Mercoledì 5 dicembre 2012. – Presidenza del vicepresidente Carmen MOTTA.

  La seduta comincia alle 8.35.

Bilanci consuntivi 2009 e 2010, preventivi 2010-2011 e bilancio tecnico attuariale al 1o gennaio 2011 dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame dei bilanci in titolo.

  La deputata Carmen MOTTA, presidente, avverte che il testo integrale della relazione sui bilanci in titolo è pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta odierna (vedi allegato).

  Il deputato Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, illustra la proposta di considerazioni conclusive favorevoli con osservazioni:

  «La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati i bilanci consuntivi 2009-2010, i preventivi 2010-2011 e il bilancio tecnico attuariale al 1o gennaio 2011 relativi all'Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS);
   premesso che:
    a) nel bilancio consuntivo 2010 si registra un risultato economico di esercizio negativo pari a –1.374 mln/euro, con un decremento di 4.577 mln/euro rispetto al dato riportato nel bilancio consuntivo 2009, pari a 3.203 mln/euro;
    b) ciò nonostante il patrimonio netto registra una variazione positiva del 2,4 per cento, passando dai 42.519 mln/euro del 2009 ai 43.558 mln/euro del 2010, in virtù del recepimento dell'avanzo patrimoniale dell’ex Ipost (+2.413 mln/euro) nell'Inps nel 2010;
    c) nelle previsioni per il 2011 il patrimonio netto risulta invece essere pari a 39.102 mln/euro con un decremento rispetto al consuntivo 2010 del 10,2 per cento;
    d) il risultato economico 2010, se scomposto nei risultati delle singole gestioni evidenzia un avanzo positivo di 1.044 mln della Gestione Prestazioni Temporanee e di 8.183 mln/euro della Gestione dei parasubordinati, mentre rilevante Pag. 181appare il disavanzo registrato, tra gli altri, dalla Gestione artigiani, pari a –5.068 mln/euro;
    e) nell'ambito delle compensazioni tra gestioni, un elemento di criticità che merita di essere monitorato è rappresentato dal progressivo indebolimento del ruolo di sostegno dell'avanzo della Gestione Prestazioni Temporanee, il cui risultato di esercizio sia per il 2009 che per il 2010 presenta rispetto al 2008 una notevole contrazione (essendo risultato in tale anno di 5.723 mln/euro) a causa delle maggiori erogazioni e delle minori contribuzioni collegate alla crisi economica in atto;
    f) relativamente alla Gestione del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti si sottolinea come, pur in presenza di un avanzo netto di 459 mln, lo stesso risenta degli squilibri presenti nelle separate contabilità dei Fondi soppressi Trasporti, Telefonici, Elettrici ed ex INPDAI, che nel 2010 presentano dei disavanzi rispettivamente pari a –995 mln, –807 mln, –1.913 mln e –3.495 mln;
    g) con riferimento alla gestione caratteristica, le entrate contributive dell'Inps complessivamente accertate nel consuntivo 2010 ammontano a 147.647 mln/ euro e risultano sostanzialmente in linea (+1,8 per cento) con le entrate contributive registrate nel consuntivo 2009 pari a 145.031 mln/euro, mentre le spese per prestazioni istituzionali ammontano nel 2010 a 215.533 mln/euro, in crescita del 3,0 per cento rispetto al dato riportato nel consuntivo del 2009 in cui detta voce si attestava a 209.169 mln/euro;
    h) Il numero complessivo degli iscritti passa da 19.049.913 del 2009 a 18.792.549 del 2010 con una flessione di 257.364 unità (-1,4 per cento), mentre il numero delle pensioni vigenti al 31.12.2010 è stato di 15.939.564 a fronte di 16.010.896 pensioni vigenti a fine 2009 (-0,4 per cento);
    i) in conseguenza delle sopra indicate cifre, il rapporto iscritti/pensioni si attesta a 1,19 nel 2009 e a 1,17 nel 2010, mostrando nel biennio considerato una lieve decrescita;
    j) per quanto attiene all'efficienza dell'Istituto, si rileva un miglioramento dei tempi di liquidazione delle domande di pensione, la cui percentuale si attesta nel 2010 oltre l'80 per cento entro 30 giorni e al 95 per cento entro il limite dei 120 giorni, termine oltre il quale decorrono gli interessi legali;
    k) con riferimento al patrimonio immobiliare dell'ente, il valore dello stesso nel 2010 ammonta complessivamente a 1.501 mln/euro ed è costituito per 1.364 mln/euro dagli immobili da reddito e per 138 mln/euro da beni strumentali;
    l) la gestione del patrimonio immobiliare da reddito nel consuntivo 2010 rileva entrate per 38,1 mln/euro, a fronte delle quali si registrano spese per 93,2 mln/euro, determinando un risultato negativo netto di 55,1 mln/euro (-10,5 mln/euro nel consuntivo 2009);
    m) al riguardo si segnala che l'ordinaria gestione del patrimonio immobiliare continua ad essere curata dalla Società IGEI Spa in liquidazione dal 31/12/2006;
    n) per quanto riguarda le attività finanziarie, le disponibilità liquide registrano tra il 2010 e il 2009 un decremento pari al 29 per cento, passando da 41.586 mln a 29.506 mln;
    o) tra queste la voce più consistente è rappresentata dalle somme presso la Tesoreria dello Stato, che sono 35.924 mln al 31.12.2009 e 23.843 mln al 31.12.2010, mentre i residui attivi passano nel periodo considerato da 64.901 a 74.321 mln con un incremento del 15,5 per cento;
    p) in ordine ai costi di gestione, nell'anno 2010 per le spese complessive di funzionamento dell'ente sono stati impegnati per 3.971 mln/euro con un incremento in valore assoluto di 12 mln (+0,3 per cento) rispetto al 2009; al riguardo si avverte che l'incremento delle spese correnti Pag. 182è dovuto in parte anche all'incorporazione dell’ex Ipost avvenuto ai sensi della legge n. 122 del 2010.
    q) tra i costi di gestione, le spese per il personale in servizio nel 2010 ammontano a 1.628 mln, e presentano un decremento dello 0,3 per cento rispetto al 2009 (1.633 mln) per l'effetto congiunto della riduzione della dotazione organica e del blocco del turn-over attuato con diverse disposizioni legislative;
    r) si evidenzia in proposito che nel corso degli ultimi anni la consistenza del personale presenta una costante riduzione, attestandosi al 31 dicembre 2010 a 27.640 unità, con un decremento di 612 unità rispetto all'anno 2009 (– 2,2 per cento);
    s) dal bilancio tecnico-attuariale riferito al periodo 2011-2020 si evince che il conto economico complessivo di tutte le gestioni amministrate dall'Istituto si presenta negativo nel suo risultato di esercizio per tutto il periodo di osservazione, con una tendenza crescente che parte da un valore di –1.915 mln/euro nel 2011 ed arriva a –10.239 mln/euro nel 2020;
    t) i riflessi che tale andamento gestionale negativo provocano sulla consistenza del Patrimonio netto dell'Istituto – il cui valore nel 2011 è quantificato in 41.646 mln/euro – sono tali da azzerarne le risorse disponibili nell'arco dei primi sette anni del periodo di osservazione, per arrivare a un deficit patrimoniale a fine periodo ammontante a –20.830 mln/euro;
    u) va peraltro evidenziato che il definito intervallo temporale di osservazione per la redazione del bilancio tecnico non coincide con un pieno dispiegamento degli effetti previsti sul sistema previdenziale dalle misure contenute nella legge n. 335 del 1995 (c.d. “riforma Dini”), e che le ipotesi assunte e le elaborazioni effettuate non tengono conto delle modifiche ed integrazioni intervenute con la legge n. 214 del 2011, con particolare riferimento alle misure ivi contenute in tema di innalzamento dei requisiti di anzianità e vecchiaia, nonché di estensione del metodo di calcolo contributivo;
   tutto ciò premesso, e ricordando che l'articolo 21 del decreto legge n. 201 del 2011, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, ha previsto la soppressione dell'Enpals e dell'Inpdap a partire dal 1o gennaio 2012 e l'attribuzione delle relative funzioni all'Inps, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli enti soppressi con l'istituzione di due apposite gestioni “Ex Enpals” ed “Ex Inpdap”, pervenendo all'istituzione di un unico Polo previdenziale per il complessivo comparto dei lavoratori pubblici e privati non iscritti ad ordini professionali,
  esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FAVOREVOLI

  con le seguenti osservazioni:
   con riferimento alle criticità rilevate per la contrazione dell'avanzo di esercizio della Gestione Prestazioni Temporanee, si evidenzia l'opportunità di aprire una riflessione sul ruolo degli ammortizzatori sociali, anche alla luce della recente riforma del mercato del lavoro attuata con la legge n. 92 del 2012;
   si renderà necessario verificare con estrema attenzione il reale impatto che le recenti innovazioni legislative di riforma del sistema pensionistico produrranno sull'equilibrio della gestione finanziaria nel medio e lungo periodo per il complessivo comparto previdenziale dei lavoratori non iscritti alle Casse professionali;
   nell'ambito del processo del processo di integrazione logistica e funzionale delle risorse umane e strumentali provenienti dagli enti soppressi, si evitino duplicazioni di funzioni e in particolare si pongano in essere misure che permettano una più efficiente gestione del patrimonio immobiliare – a tutt'oggi insoddisfacente – al fine di conseguire ulteriori obiettivi di risparmio rispetto a quelli già previsti a seguito dell'attribuzione all'Inps delle funzioni dei soppressi Inpdap ed Enpals».

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  Il senatore Elio LANNUTTI (IdV), nel ringraziare il relatore e gli uffici per il lavoro svolto, che ha consentito anche un recupero dell'arretrato in tema di esame dei bilanci degli enti pubblici, accumulato nella precedente legislatura, rileva forti motivi di preoccupazione dai dati illustrati, con riferimento sia all'andamento della gestione previdenziale che di quella del patrimonio immobiliare, ove peraltro continua ad esservi la presenza della società IGEI S.p.A., già messa in liquidazione dal 2006. Nel ricordare anche che presso il Senato è stata presentata una proposta di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'attività dell'INPS a partire dal 2008, preannuncia quindi il suo voto contrario, precisando che lo stesso deve intendersi riferito alle criticità emerse nella recente gestione dell'istituto e ribadendo, in conclusione, il suo apprezzamento per l'esauriente e dettagliata relazione predisposta dal relatore.

  La deputata Carmen MOTTA, presidente, pur prendendo atto della dichiarazione di voto contrario espressa dal senatore Lannutti, precisa che la proposta di considerazioni conclusive favorevoli formulate dal relatore equivalgono ad una presa d'atto del contenuto della relazione, che riporta i dati oggettivi contenuti nei bilanci in esame. Propone quindi al relatore una rimodulazione della proposta di considerazioni conclusive, accorpando il punto u) contenuto nella premessa con la seconda osservazione, specificando anche la data di redazione del prossimo bilancio tecnico.

  Il deputato Giuliano CAZZOLA, (PdL), relatore, concorda con la proposta del presidente Motta e riformula il secondo punto delle osservazioni nel modo seguente:
   «va evidenziato che il definito intervallo temporale di osservazione per la redazione del bilancio tecnico non coincide con un pieno dispiegamento degli effetti previsti sul sistema previdenziale dalle misure contenute nella legge n. 335 del 1995 (c.d. « riforma Dini «), e che le ipotesi assunte e le elaborazioni effettuate non tengono conto delle modifiche ed integrazioni intervenute con la legge n. 214 del 2011, con particolare riferimento alle misure ivi contenute in tema di innalzamento dei requisiti di anzianità e vecchiaia, nonché di estensione del metodo di calcolo contributivo; si renderà quindi necessario verificare, con estrema attenzione, anche sulla base delle risultanze che emergeranno dal prossimo bilancio tecnico previsto al 1o gennaio 2014, il reale impatto che le recenti innovazioni legislative di riforma del sistema pensionistico produrranno sull'equilibrio della gestione finanziaria nel medio e lungo periodo per il complessivo comparto previdenziale dei lavoratori non iscritti alle Casse professionali».

  Precisa altresì che il punto u) della premessa deve di conseguenza intendersi eliminato.

  La Commissione approva la proposta di considerazioni conclusive favorevoli con osservazioni.

  La deputata Carmen MOTTA, presidente, ricorda che le considerazioni conclusive, testé deliberate dalla Commissione, confluiranno nella relazione annuale al Parlamento.

  La seduta termina alle 9.

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