CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 dicembre 2012
749.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
Pag. 9

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Maurizio MIGLIAVACCA.

  La seduta comincia alle 14.35.

Comunicazioni del presidente.

  Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che con nota pervenuta in data 30 novembre 2012 – indirizzata anche alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato – Gianluca Noccetti, che si qualifica come delegato della lista «No Euro – Lista del Grillo», ha rivolto una istanza alla Giunta delle elezioni al fine di conoscerne il parere in merito ad una serie di questioni concernenti l'asserito diritto della predetta lista, in vista delle prossime elezioni politiche, ad utilizzare la versione del proprio contrassegno originariamente depositata presso il Ministero dell'interno alla vigilia delle elezioni politiche del 2008 e poi (a seguito delle contestazioni mosse, anche in sede giurisdizionale, da Beppe Grillo) modificata in «No Euro – Lista dei Grilli Parlanti».
  Nell'istanza, richiamata la giurisprudenza della Cassazione secondo la quale spetterebbe alle Camere il giudizio in via esclusiva anche sugli atti del procedimento elettorale preparatorio, si espongono, tra l'altro, le ragioni che dimostrerebbero, ad avviso del Noccetti, l'invalidità a fini elettorali delle registrazioni di marchi commerciali da parte di singole persone fisiche e si sottolinea che il deposito dei contrassegni, ai sensi dell'articolo 15, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, deve essere effettuato non già individualmente bensì da persona a ciò delegata da un partito o movimento politico; categoria – quella del partito politico – tuttavia espressamente rifiutata dal Movimento Cinque Stelle, che – per espressa affermazione di Beppe Grillo – svolge la sua attività in base ad un «non statuto».
  Infine, nell'istanza si chiede alla Giunta di esprimersi sul preteso diritto acquisito in base ai simboli presentati in precedenza e sull'asserita non confondibilità grafica tra il simbolo del Movimento Cinque Stelle e quello della lista «No Euro – Lista del Grillo».
  In via preliminare, osserva anzitutto che la Giunta delle elezioni non è un organo consultivo cui possa essere sottoposta, Pag. 10come nel caso di specie, la richiesta di pareri in via preventiva, potendo essa pronunciarsi esclusivamente su casi concreti rimessi al suo esame nell'ambito della propria attività istituzionale di verifica dei poteri. Per tale motivo, spetterebbe semmai alla Giunta delle elezioni della prossima legislatura – e non alla Giunta attuale – pronunciarsi su eventuali controversie suscettibili di insorgere in occasione delle prossime elezioni politiche, quale quella segnalata nell'istanza del signor Noccetti.
  Nel merito, come ricordano i colleghi, la questione della competenza a decidere sul contenzioso relativo agli atti del procedimento elettorale preparatorio – e dunque anche sulle questioni che riguardano il contenzioso sulla presentazione dei contrassegni delle liste – ha costituito, fin dalla XV legislatura, oggetto di una pluralità di pronunce da parte della Giunta. Sulla base di tali pronunce si è ormai consolidato un orientamento – ribadito, da ultimo, nella seduta del 22 luglio 2008 e condiviso anche dalla Giunta del Senato – secondo cui sono da considerare manifestamente inammissibili i ricorsi e i reclami concernenti atti del procedimento elettorale preparatorio con i quali siano stati ricusati contrassegni di partiti o gruppi politici organizzati o sia stata disposta l'esclusione dalla competizione elettorale di liste o singoli candidati. Ciò, come più volte precisato dalla Giunta, per la ragione che l'oggetto proprio della verifica dei poteri consiste esclusivamente, per esplicita previsione dell'articolo 66 della Costituzione, nella verifica dei titoli di ammissione degli eletti, e non anche in un generalizzato controllo di legittimità posto a garanzia delle posizioni giuridiche soggettive che a vario titolo assumano rilevanza nella fase preparatoria delle elezioni.
  È sua opinione che, nonostante la contraria giurisprudenza della Cassazione sul punto (la quale, se reiterata, potrebbe anzi fornire argomento per un conflitto di attribuzione tra poteri, come riconosciuto dalla stessa Corte costituzionale nella sentenza n. 259 del 2009), il consolidato orientamento della Giunta debba senz'altro risultare confermato anche nella prossima legislatura.
  Si tratta infatti di un orientamento posto, da un lato, a garanzia di una esatta delimitazione della sfera di competenze costituzionalmente attribuite alle Camere – assicurando in tal modo una più puntuale e rigorosa declinazione del principio di autonomia costituzionale del Parlamento in materia – e preordinato, dall'altro, a salvaguardare lo stesso principio di certezza del procedimento e dei risultati elettorali; principio, quest'ultimo, che viceversa potrebbe risultare seriamente compromesso qualora le Camere fossero chiamate ad esercitare a posteriori una funzione di verifica sulle condizioni di ammissione alla competizione di liste e contrassegni, ossia su fattispecie che non ricadono in alcun modo nella ristretta nozione di operazioni elettorali quale appare ricavabile da una interpretazione sistematica dell'articolo 87 del testo unico n. 361 del 1957, chiaramente riferito alle sole operazioni di scrutinio e proclamazione.
  Per tali motivi, se non vi sono obiezioni, propone che la Giunta dichiari irricevibile l'istanza del signor Noccetti, trasmettendo allo stesso copia del resoconto della seduta odierna.

  Donata LENZI (PD) concorda con la proposta del presidente e le motivazioni ad essa sottese, trattandosi di confermare un orientamento sempre seguito in materia dalla Giunta nelle ultime legislature. Coglie peraltro l'occasione per evidenziare come nella fase preliminare delle elezioni si registri un effettivo vuoto di tutela. Osserva poi che nell'istanza è affrontata anche una questione più sostanziale, ossia quella concernente la possibilità che un movimento politico privo di un formale statuto interno possa partecipare in quanto tale alle elezioni. Questione che evidentemente meriterebbe di essere affrontata e in merito alla quale ella stessa ha presentato la proposta di legge C. 5543 volta a prevedere l'obbligo che, congiuntamente al contrassegno, sia depositata Pag. 11anche copia dello statuto da parte dei partiti che intendano presentare proprie liste alle elezioni. Conclude osservando che il tema della democrazia interna dei partiti, tanto più nella perdurante assenza di una disciplina attuativa dell'articolo 49 della Costituzione, è di cruciale importanza ed andrebbe regolamentato quanto prima, senza percorrere illusorie scorciatoie.

  Pino PISICCHIO (Misto-ApI), nel giudicare impeccabili le comunicazioni del presidente, considera ciò nondimeno meritevoli di grande attenzione le considerazioni testé svolte dalla collega Lenzi in merito all'assenza di adeguati strumenti di tutela nella fase preparatoria delle elezioni. La mancata approvazione di una riforma attuativa dell'articolo 49 della Costituzione pone un problema serio in ordine alle dinamiche interne ai partiti e alle liste elettorali che ne sono espressione, su cui un intervento legislativo sarebbe quanto mai opportuno. Plaude pertanto all'iniziativa legislativa promossa dalla collega Lenzi, peraltro già tradottasi, a quanto gli risulta, in un emendamento al testo unificato dei disegni di legge di riforma elettorale in corso di esame presso la I Commissione del Senato.

  Dopo che Donata LENZI (PD) ha precisato che l'emendamento in questione è stato approvato dalla I Commissione del Senato, Angelo CERA (UdCpTP) concorda pienamente con le comunicazioni del presidente e con la proposta ivi contenuta, nonché con le considerazioni svolte dai colleghi Lenzi e Pisicchio.

  Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, dopo aver rilevato che il problema del vuoto di tutela nella fase preparatoria delle elezioni effettivamente sussiste ed aver auspicato che il Senato licenzi nei prossimi giorni un progetto di riforma elettorale che contenga anche disposizioni finalizzate ad un innalzamento delle garanzie relative al procedimento elettorale preparatorio, prende conclusivamente atto che la Giunta conviene all'unanimità sulla proposta di dichiarare irricevibile, per le motivazioni precedentemente illustrate, l'istanza trasmessa alla Giunta dal signor Noccetti.

Proposta di convalida dell'elezione del deputato Francesco Verducci, proclamato nella XIV Circoscrizione Marche.

  Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte che nella riunione del 14 novembre 2012 il Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze ha svolto, ai fini del giudizio sull'ineleggibilità, l'istruttoria sulla posizione dell'onorevole Francesco Verducci, proclamato dal Presidente della Camera nella seduta dell'8 ottobre 2012, in sostituzione del deceduto onorevole Massimo Vannucci, per la lista n. 5 – Partito Democratico nella XIV Circoscrizione Marche.
  Ai fini dell'istruttoria sulla eleggibilità, l'onorevole Verducci ha dichiarato che, all'atto della candidatura, ricopriva esclusivamente l'incarico di ricercatore non confermato presso l'università degli studi di Macerata, che non presenta alcun profilo suscettibile di valutazione ai fini del giudizio sulle ineleggibilità. Nessun ricorso è stato presentato alla Giunta delle elezioni avverso la proclamazione dell'onorevole Verducci. Constatata l'insussistenza di elementi di ineleggibilità, il Comitato, allo stato degli atti, propone alla Giunta, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, del regolamento della Giunta medesima, di accertare l'eleggibilità dell'onorevole Verducci.

  La Giunta concorda.

  In conformità alla verifica dei risultati elettorali già compiuta in occasione della verifica dei poteri per la XIV Circoscrizione Marche, svolta nella seduta della Giunta dell'8 ottobre 2008 e confermata dalla successiva verifica su base nazionale, la Giunta, non essendo contestabile la proclamazione e concorrendo nell'eletto le Pag. 12qualità richieste dalla legge, propone all'Assemblea la convalida dell'elezione del deputato Francesco Verducci.

  Maurizio MIGLIAVACCA, presidente, avverte altresì che il Comitato, ai sensi dell'articolo 16, comma 2, lettera a), del regolamento della Giunta, propone, inoltre, alla Giunta medesima di prendere atto che, con decreto del Rettore dell'Università degli studi di Macerata del 5 novembre 2012, l'onorevole Verducci, ricercatore confermato in sociologia dei fenomeni politici presso il Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, è stato collocato in aspettativa senza assegni per mandato parlamentare, ai sensi dell'articolo 69 del decreto legislativo n. 165 del 2001, a decorrere dall'8 ottobre 2012 e per tutta la durata del mandato stesso.

  La Giunta prende atto.

  La seduta termina alle 14.50.

COMITATO PERMANENTE PER LE INCOMPATIBILITÀ, LE INELEGGIBILITÀ E LE DECADENZE

  Il Comitato, che si è riunito dalle 14.50 alle 14.55, ha proposto alla Giunta l'accertamento dell'incompatibilità con il mandato parlamentare delle cariche di deputato regionale siciliano ricoperte da alcuni deputati.