CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 novembre 2012
739.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 14 novembre 2012. — Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della nota metodologica e del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle funzioni di polizia locale e, per le province, alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercato del lavoro.
Atto n. 508.

(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni, osservazioni e raccomandazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 novembre 2012.

  Il senatore Paolo FRANCO (LNP), relatore, anche a nome del senatore Saro, illustra una nuova formulazione della proposta di parere presentata dai relatori nella seduta di ieri, che tiene conto delle questioni emerse nel corso del dibattito (vedi allegato 1). In particolare, nella nuova formulazione si sottolinea l'esigenza di considerare la spesa effettiva riferita non a un solo anno, ma alla media relativa a un periodo pluriennale. È altresì esplicitata la richiesta di chiarire come si procederà alla ripartizione dei trasferimenti perequativi, dal momento che la legge n. 42 del 2009 prevede che tale ripartizione abbia luogo sulla base sia del fabbisogno standard, sia del valore standardizzato del gettito dei tributi ed entrate proprie di applicazione generale.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI esprime un convinto apprezzamento della proposta di parere presentata dai relatori, che fornisce, in termini assolutamente equilibrati, utili indicazioni in rapporto alla prosecuzione dell'attività di determinazione dei fabbisogni standard relativi Pag. 117alle funzioni fondamentali di comuni e province.
  Dichiara pertanto di condividere tale proposta, segnalando peraltro l'opportunità di espungere, al numero 2) della lettera c) delle condizioni contenute nel dispositivo, l'inciso in cui si fa riferimento, per lo svolgimento delle funzioni di polizia locale, alle forze di polizia dello Stato.

  Il senatore Paolo FRANCO (LNP), relatore, anche a nome dell'altro relatore, senatore Saro, dichiara di accogliere la modifica proposta dal rappresentante del Governo.

  Il deputato Marco CAUSI (PD), nel ribadire il giudizio assolutamente positivo sul lavoro svolto dai relatori, già anticipato nella seduta di ieri, e nel condividere le modifiche introdotte nella nuova formulazione, osserva che lo schema di decreto in oggetto attesta la validità dell'impostazione, definita con il contributo determinante della Commissione, del decreto legislativo n. 216 del 2010. Il lavoro di determinazione dei fabbisogni standard ha infatti permesso di raccogliere ed elaborare informazioni, non soltanto di carattere finanziario, sulle attività degli enti locali che consentono una conoscenza molto più approfondita e articolata di quella finora disponibile. Ritiene pertanto che si debba fare quanto possibile per accelerare il completamento delle procedure relative alla determinazione dei fabbisogni standard per tutte le funzioni fondamentali di comuni e province. Altrettanto importante è, a suo giudizio, sviluppare in concreto la metodologia di determinazione degli output standard.
  L'apprezzamento e il sostegno per l'attività di determinazione dei fabbisogni standard non deve peraltro attenuare la consapevolezza dell'esigenza di un'attenta valutazione politica nel momento in cui si definiranno le modalità di applicazione dei risultati ottenuti alla ripartizione dei finanziamenti perequativi. In particolare, a suo parere, a quel momento sarà necessario tener conto adeguatamente della specificità dei comuni di piccole dimensioni, per i quali, fatta salva comunque l'opportunità di promuovere il ricorso alle diverse tipologie di forme associative, l'applicazione diretta dei coefficienti di riparto potrebbe portare a situazioni insostenibili.
  In conclusione, esprime il voto favorevole del proprio Gruppo sulla proposta di parere dei relatori, come riformulata.

  Il senatore Luigi COMPAGNA (PdL) dichiara il voto favorevole anche del proprio Gruppo sulla proposta di parere dei relatori. Intende altresì esprimere soddisfazione, sia pure con la sobrietà che la situazione attuale impone, per l'impegno che la Commissione ha continuato a dedicare alla questione della determinazione dei costi e fabbisogni standard e, più in generale all'attuazione del federalismo fiscale, anche in una fase in cui tali questioni sembrano aver perso la rilevanza centrale che hanno rivestito nel recente passato.

  Il senatore Lucio Alessio D'UBALDO (PD), pur riconoscendo l'impegno dedicato dai relatori e dalla Commissione all'esame dello schema di decreto in oggetto, ritiene che non si possa fare a meno di rilevare che i risultati approvati con tale atto, in termini di coefficienti di riparto, sono assolutamente privi di connessione e di pertinenza con la situazione reale della finanza locale. Rileva infatti che qualunque tipo di aggiustamento nella ripartizione delle risorse richiede, in primo luogo, che le risorse stesse siano congrue. Osserva invece che il fondo sperimentale di riequilibrio presenta, a seguito dei ripetuti interventi di riduzione, una dotazione del tutto insufficiente.
  Più in generale ritiene che siano venute meno le condizioni istituzionali che per lungo tempo in passato avevano garantito una equilibrata politica nei confronti degli enti locali. Per un lungo periodo di tempo, infatti, la rideterminazione dei trasferimenti assegnati agli enti locali ha costituito lo strumento più efficace di cui lo Stato disponeva per rendere effettivi i propri indirizzi nei confronti di comuni e province. Questa positiva dialettica è cessata Pag. 118nel momento in cui le scelte relative alla finanza locale hanno cominciato ad essere imposte dalla Ragioneria generale dello Stato, mentre sono venuti del tutto meno il ruolo e la capacità di incidenza della Direzione per la finanza locale collocata nell'ambito del Ministero dell'interno. La situazione così squilibrata che si è creata provoca evidenti gravi conseguenze che sono ben evidenti. Anche nel caso dello schema in oggetto è stata, infatti, svolta un'imponente attività per pervenire alla determinazione di coefficienti di riparto che risulteranno privi di ogni possibilità di applicazione.
  Per le ragioni di dissenso formulate, dichiara, a titolo personale, di astenersi sulla proposta di parere favorevole presentata dai relatori sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame.

  Il deputato Rolando NANNICINI (PD), richiamando i coefficienti di riparto relativi alle funzioni di polizia locale indicati nella nota metodologica allegata allo schema di decreto, segnala che per il comune di Roma è stato determinato un coefficiente pari a poco più di un decimo della spesa complessiva di tutti i comuni destinata a tale funzione. Se invece si prendono in considerazione i coefficienti di comuni di dimensioni piccole o molto piccole, si incontrano valori nell'ordine di un centesimo di millesimo. Per questo, nel condividere la segnalazione già avanzata dal collega Causi, invita a considerare con grande attenzione le modalità di applicazione dei coefficienti così ottenuti, per quanto concerne, in particolare, i piccoli comuni. In questo caso, a suo giudizio, sarebbe più opportuno fare riferimento, piuttosto che ai singoli enti, alla classe dimensionale di appartenenza. Per quanto apprezzabile, sotto il profilo tecnico, risulti il lavoro svolto da SOSE e IFEL, ritiene che sia assolutamente necessario richiamare l'attenzione, a livello politico, sulle modalità con cui, in concreto, i coefficienti saranno applicati.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI ribadisce l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e per la proposta di parere elaborata dai relatori. Ritiene che pari apprezzamento debba essere manifestato per tutti coloro che hanno contribuito al lavoro di determinazione dei fabbisogni standard e, in generale, per l'attività che, già a partire dal precedente Governo, è stata portata avanti su questa materia. Evidenzia che tale attività ha permesso un'approfondita riflessione metodologica, dai cui è emersa la consapevolezza di importanti aspetti relativi alla finanza e al funzionamento degli enti locali, unitamente alla formazione di un ampio patrimonio informativo, di indubbia utilità. Per questo il Governo intende fornire tutto il supporto necessario per garantire la prosecuzione dei lavori finora svolti. Rileva che già sulla base delle note metodologiche presentate in allegato allo schema di decreto in esame è possibile per ciascun ente verificare come, nella prestazione di determinati servizi, si collochi rispetto alla situazione media della classe di appartenenza. Si tratta, a suo parere, di un importante elemento di conoscenza, in primo luogo per gli stessi amministratori locali, che può stimolare un cambiamento di prospettiva e di mentalità, di cui oggi si avverte più che mai l'esigenza.

  Enrico LA LOGGIA, presidente, pone in votazione la nuova formulazione della proposta di parere dei relatori, come ulteriormente modificata per tener conto dell'osservazione del rappresentante del Governo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni, osservazioni e raccomandazioni dei relatori, come ulteriormente riformulata.

  Enrico LA LOGGIA, presidente, avverte che il parere approvato dalla Commissione sarà trasmesso ai Presidenti di Camera e Senato.

  Il senatore Lucio Alessio D'UBALDO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a richiedere che SOSE e IFEL facciano pervenire alla Commissione Pag. 119un rendiconto sull'utilizzo delle risorse ad esse assegnate per lo svolgimento delle attività di determinazione dei fabbisogni standard, con particolare riferimento ai finanziamenti specificamente previsti dall'articolo 1, comma 23, della legge n. 220 del 2010 (legge di stabilità per il 2011).

  Enrico LA LOGGIA, presidente, si fa carico della richiesta del senatore D'Ubaldo. Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

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