CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 novembre 2012
733.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
COMUNICATO
Pag. 137

  Mercoledì 7 novembre 2012. – Presidenza del vicepresidente Antonino LO PRESTI.

  La seduta comincia alle 8.30.

Bilanci consuntivi 2009 e 2010, preventivi 2010 e 2011 e bilancio tecnico attuariale al 31 dicembre 2008 dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP).
(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame dei bilanci in titolo.

  Il deputato Antonino LO PRESTI, presidente, avverte che il testo integrale della relazione sui bilanci in titolo è pubblicato in allegato al resoconto sommario della seduta odierna (vedi allegato).

  Il deputato Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, illustra la proposta di considerazioni conclusive favorevoli:
  «La Commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, esaminati i bilanci consuntivi 2009-2010, preventivi 2010-2011 e il bilancio tecnico attuariale al 31.12.2008 relativi all'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'Amministrazione pubblica (INPDAP);
   premesso che:
    1) il 2010 è stato caratterizzato da un disavanzo economico d'esercizio di circa 9.025,1 milioni di euro, in aumento del 73,6 per cento rispetto all'anno precedente;
    2) tale squilibrio ha connotazioni strutturali riferibili anche ai processi di riordino delle pubbliche amministrazioni, con particolare riguardo al blocco delle assunzioni che, sottraendo alla previdenza nuovi dipendenti pubblici contribuenti aggravano il rapporto iscritti/pensionati;
    3) nel 2010 si rileva un aumento delle entrate contributive in misura pari al 1,54 per cento rispetto all'anno precedente, dovuto a flussi contributivi determinati dagli aumenti contrattuali e dai conseguenti conguagli;
    4) all'aumento delle entrate contributive corrisponde tuttavia un incremento ancora maggiore della spesa per prestazioni Pag. 138di natura pensionistica, in misura pari al 3,51 per cento, dovuta sia al maggior numero delle nuove pensioni a fine esercizio, sia al maggior importo medio delle stesse;
    5) di conseguenza nel biennio considerato il grado di copertura delle entrate contributive rispetto alla spesa per prestazioni si riduce di 1,68 punti passando da 89,5 per cento a 87,9 per cento;
    6) In termini finanziari assoluti lo sbilancio tra il gettito contributivo e le spese per i trattamenti pensionistici ha raggiunto nel 2010 l'ammontare di 7.049,1 milioni di euro e ciò ha reso necessario il ricorso ad anticipazioni a carico del bilancio dello Stato per 6.221 milioni di euro;
    7) tra le diverse gestioni, assume rilevanza il deficit relativo alla gestione dei dipendenti dello Stato, che nel 2010 ammonta a 4.231,76 milioni di euro e, come riportato nella relazione del Collegio dei sindaci, assume carattere strutturale;
    8) il patrimonio netto dell'Istituto nel 2010 ammonta a 285.877.397 euro, in flessione del 96,93 per cento rispetto al rispetto al dato del 2009 (pari a 9.311.003.006 euro);
    9) l'importo medio delle pensioni erogate nell'anno 2009 si attesta sui 20.813 euro, mentre nel 2010 si registra un lieve incremento (+ 2,5 per cento);
    10) il rapporto tra iscritti e pensioni si attesta nel 2009 ad 1,24 e nel 2010 a 1,20;
    11) nel 2010 l'età media dei nuovi pensionati risulta essere di 59,1 anni per le pensioni di anzianità, e 64,6 per quelle di vecchiaia;
    12) per quanto riguarda la «gestione credito e attività sociali», si rileva che a fronte di uno squilibrio finanziario di 192,49 milioni di euro nel 2009, la stessa presenta nel 2010 un avanzo pari a 830,3 milioni di euro, il che ha determinato il mutamento di segno dell'ammontare cumulato dei risultati finanziari della gestione;
    13) le stime riferite al Bilancio tecnico attuariale al 31.12.2008 – che non tengono tuttavia conto delle modifiche ed integrazioni normative intervenute con le leggi n. 122 del 2010 e n. 214 del 2011 in tema di innalzamento dei requisiti di anzianità e vecchiaia, nonché di estensione del metodo di calcolo contributivo – prefigurano un quadro di instabilità della tenuta finanziaria del sistema pensionistico pubblico, con un disavanzo economico che risulta essere crescente fino all'anno 2030 per poi iniziare a diminuire progressivamente negli anni in cui iniziano ad avere effetto i provvedimenti introdotti con la legge n. 335 del 1995 (c.d. «riforma Dini»), mentre l'annullamento del saldo previdenziale è previsto successivamente all'anno 2050;
    14) è noto peraltro come, per effetto dell'articolo 21 del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 (c.d. «decreto salva Italia»), convertito con modificazioni nella legge n. 214 del 27 dicembre 2011, dal 1o gennaio 2012 l'Ente sia stato soppresso con l'attribuzione delle relative funzioni all'INPS, che ne succede in tutti i rapporti attivi e passivi;
   tutto ciò premesso, e richiamando l'esigenza che si renderà necessario verificare con estrema attenzione sia il reale impatto che le recenti innovazioni legislative di riforma del sistema pensionistico produrranno sull'equilibrio della gestione finanziaria nel medio e lungo periodo per il comparto previdenziale dei lavoratori pubblici, nonché l'andamento del processo di integrazione logistica e funzionale di tale comparto con quello dei lavoratori privati
   esprime

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE FAVOREVOLI»

  Il senatore Elio LANNUTTI (IdV), rileva che lo squilibrio finanziario dell'Ente evidenziato Pag. 139nella relazione presenta degli elementi di criticità strutturali il cui superamento non può essere ricondotto a soluzioni di carattere contabile; preannuncia quindi in virtù di ciò la sua astensione sulla proposta di considerazioni conclusive favorevoli.

  Il deputato Antonino LO PRESTI, presidente, nel precisare che la proposta di considerazioni conclusive favorevoli formulate dal relatore equivalgono ad una presa d'atto del contenuto della relazione, che riporta i dati oggettivi contenuti nei bilanci in esame, sottolinea l'entità del decremento del patrimonio netto dell'Istituto nel biennio considerato.

  La Commissione approva la proposta di considerazioni conclusive favorevoli.

  Il deputato Antonino LO PRESTI, presidente, ricorda che le considerazioni conclusive, testé deliberate dalla Commissione, confluiranno nella relazione annuale al Parlamento.

  La seduta termina alle 8.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DEI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 7 novembre 2012. – Presidenza del vicepresidente Antonino LO PRESTI.

  L'ufficio di presidenza integrato dei rappresentanti dei gruppi, si è riunito dalle 8.40 alle 9.25.

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