CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 ottobre 2012
725.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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TESTO AGGIORNATO AL 31 OTTOBRE 2012

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)
C. 5534-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 23 ottobre 2012.

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  Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che sono state presentate due proposte emendative al disegno di legge C. 5535 (vedi allegato 1) e quattro proposte emendative al disegno di legge C. 5534-bis (vedi allegato 2).
  Avverte altresì che la Presidenza ha ritenuto di sottoporre comunque al voto gli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1 del Relatore, 5534-bis/IV/8.2 Cirielli e 5534-bis/IV/8.3 Laganà Fortugno, pur avendo rilevato profili di dubbia ammissibilità che saranno comunque approfonditi dalla Commissione Bilancio. Ciò in ragione della peculiare rilevanza della proposta emendativa, che affronta un tema particolarmente sentito e riconosciuto come tale in modo unanime dalle forze politiche ed anche dal Governo che, da parte sua, ha già assunto impegni in sede parlamentare sul punto. In questo senso auspica che la proposta emendativa sia firmata da tutti i gruppi in Commissione.

  Antonio RUGGHIA (PD) dichiara di condividere le valutazioni espresse dal relatore nella seduta di ieri, così come gli accenti in alcuni casi critici e preoccupati evidenziati nella discussione che ne è seguita. Si tratta evidentemente di una manovra economica che, in termini generali, sconta l'esigenza di realizzare l'ambizioso obietto di pareggio del bilancio, imponendo dunque scelte di particolare rigore finanziario.
  Evidenzia come ciò abbia immediate ricadute nelle poste contabili del Ministero della difesa, determinando una contrazione delle spese di investimento – destinata peraltro ad essere ancora più incisiva una volta che si siano prodotti gli effetti del decreto-legge n. 95 del 2012 – ma soprattutto portando ai minimi livelli le spese per l'esercizio. Richiama in tal senso le considerazioni del relatore circa la natura essenziale e peculiare delle spese di esercizio per la funzionalità dello strumento militare. Analogamente, sottoscrive quanto già emerso nel corso del dibattito circa l'esigenza di un superamento, sia pure graduale, del limite del 20 per cento delle facoltà di assunzione nel comparto sicurezza e soccorso pubblico in rapporto al personale collocato in quiescenza. Apprezza pertanto il contenuto degli emendamenti che incidono su tale aspetto, che costituiscono un segnale importante di attenzione al comparto da parte della Commissione di settore. L'auspicio è quello che la posizione espressa in questa sede sia condivisa e portata avanti anche nel prosieguo dell’iter parlamentare di esame della manovra per il 2013.
  Prende atto del progressivo incremento, fino all'anno in corso, delle spese per il personale nell'ambito della funzione difesa, che si discostano significativamente da quella percentuale pari alla metà delle risorse complessive considerata ottimale e a cui il Ministro della Difesa ha più volte dichiarato di volersi attestare. La situazione di partenza rende però piuttosto difficile il conseguimento di tale obiettivo.
  Ritornando sul volume delle spese per investimento, esprime l'esigenza che sia compiuta un'operazione di chiarezza sulle risorse effettivamente disponibili, che sono certamente di gran lunga inferiori rispetto a quelle che occorrerebbero per portare avanti indistintamente tutti i programmi di ammodernamento già approvati.
  Infine, ringrazia i colleghi che, con specifiche iniziative emendative, hanno posto il problema di assicurare un finanziamento congruo e di carattere triennale a favore delle associazioni combattentistiche. Rappresenta, al riguardo, la preoccupazione che anche nel 2013 si possa ripeta quel corto circuito che ha visto le associazioni combattentistiche private di risorse per il 2012, che poi sono state recuperate solo in sede di assestamento di bilancio e, comunque, per il solo anno 2012.
  Infine, desidera dare atto all'Esecutivo di aver assunto impegni concreti in ordine alla ineludibile urgenza di bonificare i poligoni di tiro, che il sottosegretario ha inteso confermare anche a fronte dello stralcio della disposizione in questione dal disegno di legge di stabilità per il 2013. Si tratta evidentemente di un finanziamento insufficiente a fronte dei numerosi siti che Pag. 75richiedono un siffatto intervento, ma che, comunque, testimonia l'attenzione su un tema particolarmente delicato.

  Augusto DI STANISLAO (IdV) ricorda come nella discussione già svolta il relatore, il presidente e il Governo abbiano manifestato preoccupazione per il provvedimento in esame, che appare non tenere in adeguato conto le esigenze del comparto della Difesa. In effetti, il quadro di riferimento che i documenti di bilancio forniscono, con riguardo all'evoluzione dei volumi finanziari del dicastero, appare particolarmente deprimente. Per tali ragioni, preannuncia una propria relazione alternativa a quella del relatore, di cui intende da subito esporre i principali contenuti.
  In primo luogo osserva che nello stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2013 le spese per l'Esercizio hanno subito un'ulteriore riduzione e sono ormai del tutto insufficienti a garantire la piena funzionalità dello strumento militare in termini di formazione e addestramento del personale, nonché di manutenzione ed efficienza dei mezzi e degli equipaggiamenti di sicurezza.
  Evidenzia, quindi, che in Italia la spesa per la difesa in termini di PIL, secondo quanto riportato dai documenti ufficiali della Difesa e della NATO, risulta pari all'1,4 per cento, rispetto ad una media europea dell'1,6 per cento. Il nostro Paese spende quasi quanto la Germania, più della Spagna (0,9 per cento) ma meno di Francia e Gran Bretagna (rispettivamente 1,9 per cento e 2,6 per cento), nazioni dotate di armamenti nucleari. Peraltro, al di fuori dal bilancio ufficiale si rinvengono anche le risorse destinate a finanziare le missioni all'estero e i finanziamenti per alcuni sistemi d'arma a carico del Ministero dello Sviluppo Economico per un valore di 1,7 miliardi; tenendo conto di ciò nel 2012 il bilancio della Difesa supererebbe i 23 miliardi di euro.
  Considera, poi, inaccettabile prevedere che i risparmi conseguibili con il taglio al personale militare siano utilizzati per pagare nuovi sistemi d'arma, come gli F-35, e la loro manutenzione. Al riguardo, chiede al Governo di rendere trasparenti i flussi di finanziamento per l'attuazione del programma di acquisto dell'aereo Joint Strike Fighter, indicando in modo analitico le voci di bilancio ad esso riferibili. Ricorda che sul programma di acquisto il capo del Segretariato Generale del Ministero della difesa, generale Debertolis, ha recentemente affrontato il nodo dei costi, chiarendo che la valutazione degli 80 milioni di dollari per ciascuno dei primi tre velivoli F-35A – annunciata in Parlamento – si riferiva a una pianificazione ormai superata e verteva sul solo aereo «nudo». Aggiornando i prezzi e aggiungendo tutte le altre voci di spesa, il costo di questi primi JSF italiani in realtà sarà più del doppio, facendo ulteriormente lievitare il costo complessivo del programma, come avviene costantemente da 11 anni. L'Italia comincerà ad acquistare la versione STOVL quando – secondo le previsioni del bilancio della Difesa 2013 degli Stati Uniti – il costo medio dell'aereo «nudo» (in gergo «Recurrent Fly-away Cost») sarà di 137,1 milioni di dollari, per scendere poi a 125,1 nel 2016 e a 118.8 nel 2017. Ciò ha ricadute anche sull'impianto Final Assembly and Check-Out (FACO) di Cameri che partirà a regime ridotto, con inevitabili aggravi di costo oltre gli 800 milioni di euro già spesi per realizzare la struttura.
  Infine è stato disatteso l'impegno preso da Governo finalizzato a promuovere l'adozione di misure correttive per introdurre l'innalzamento del limite del turn-over per le assunzioni delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e dei Vigili del fuoco almeno al 50 per cento. Così come non sono previste le risorse necessarie per innalzare il medesimo limite per l'Arma dei carabinieri nel triennio 2012-2014 almeno al 50 per cento, così da rendere possibile l'ingresso dei 1.886 allievi carabinieri effettivi e dei 490 allievi marescialli vincitori dei due rispettivi concorsi.
  Nella sua relazione alternativa si ribadisce infine come sia inaccettabile tassare le pensioni di guerra superiori ai 15.000 euro lucrando su cittadini con grandi e Pag. 76gravi difficoltà, nonché la necessità di incidere sulle spese per gli armamenti e non più su quelle relative al settore dell'esercizio, in un momento in cui si chiedono pesantissimi sacrifici ai cittadini.

  Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, formula un invito al ritiro per gli emendamenti Tab.11.1 Villecco Calipari e Tab.11.2 Bosi, entrambi volti ad assicurare contributi triennali alle associazioni combattentistiche, sia pure con una diversa copertura degli oneri. Esprime altresì un invito al ritiro con dell'emendamento 5534-bis/IV/7.1 Bosi. Al riguardo, osserva come condivida pienamente l'esigenza di precisare la portata della norma, ma ritiene che non sia possibile in questa sede adottare come discrimine per la percezione di un trattamento indennitario un criterio rigido quale quello della distanza chilometrica, che finirebbe per creare arbitrarie discriminazioni. Sul punto, preannuncia che la proposta di relazione reca una specifica condizione. Raccomanda infine l'approvazione degli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1 del Relatore, 5534-bis/IV/8.2 Cirielli e 5534-bis/IV/8.3 Laganà Fortugno.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti in esame. In particolare, precisa la posizione favorevole del Governo in ordine al reperimento di adeguate risorse per i contributi alle associazioni combattentistiche, ma non considera assentibile le ipotesi di copertura proposte dai due emendamenti. Conferma inoltre che è in corso un approfondimento per chiarire gli elementi interpretativi ed applicativi della norma concernente l'indennità di trasferimento, come opportunamente richiesto dal relatore. Infine, il parere è favorevole sugli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1 del Relatore, 5534-bis/IV/8.2 Cirielli e 5534-bis/IV/8.3 Laganà Fortugno, che riproducono una specifica iniziativa del Dicastero, già annunciata alle Camere, salva la necessità di verificare le modalità più idonee di copertura degli oneri.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) accoglie l'invito a ritirare il proprio emendamento, pur rilevando la posizione contraddittoria espressa dal Governo. Infatti, già nel corso del 2012 le risorse necessarie a trasferire contributi alle associazioni combattentistiche erano state prelevate dalle poste di bilancio relative alla mini-naja. Non comprende pertanto, per quali motivi la medesima operazione non possa ripetersi per il prossimo triennio. Invita quindi il relatore a esplicitare nella relazione alla V Commissione l'unanime richiesta di ripristinare contributi congrui e stabili per tali associazioni.

  Francesco BOSI (UdCpTP) aderisce all'invito a ritirare il proprio emendamento Tab.11.2 Bosi, il cui obiettivo era quello di evitare che la problematica dei finanziamenti alle associazioni combattentistiche, già emersa nel 2012, debba riproporsi nel prossimo anno. Ovviamente, le risorse che aveva individuato a tale scopo, ovvero quelle attualmente destinate alla pubblicità e propaganda delle Forze armate erano solo una delle possibili ipotesi di copertura.
  Aderisce altresì, per le motivazioni espresse dal relatore, all'invito a ritirare il proprio emendamento 5534-bis/IV/7.1.
  Infine, chiede di aggiungere la propria firma agli emendamenti relativi al parziale sblocco del turn-over nelle Forze di polizia.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, prende atto che anche i rappresentanti della Lega, dell'IDV, di FLI e del PD aggiungono la propria firma a tali emendamenti, che quindi risultano presentati da tutti i gruppi. Pone quindi in votazione gli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1, 5534-bis/IV/8.2 e 5534-bis/IV/8.3.

  La Commissione approva all'unanimità gli identici emendamenti 5534-bis/IV/8.1, 5534-bis/IV/8.2 e 5534-bis/IV/8.3.

  Pier Fausto RECCHIA (PD), relatore, illustra la proposta di relazione (vedi allegato 3).

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  Augusto DI STANISLAO (IdV) presenta una proposta alternativa di relazione (vedi allegato 4), dichiarando altresì il voto contrario sulla proposta del relatore, e insistendo nella richiesta al Governo di avere le delucidazioni sul finanziamento del programma JSF, precedentemente formulate.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI dichiara di condividere i contenuti della proposta del relatore, che incisivamente rappresenta – oltre alle questioni su cui si è già espresso – anche l'esigenza di integrare le risorse destinate alle missioni internazionali che, secondo una previsione prudenziale, dovrebbero essere incrementate di almeno duecento milioni di euro per il prossimo anno.
  Precisa, infine, che le cifre cui l'onorevole Di Stanislao ha fatto riferimento con riguardo all'acquisto del velivolo JSF non significano, di per sé, uno scostamento rispetto a previsioni originarie essendo esse formulate in termini di importi minimi e massimi e con la previsione di integrare i medesimi importi con ulteriori voci di spesa assolutamente scontate, quali ad esempio quelle di manutenzione. In ogni caso, assicura che gli impegni di spesa sono riportati in termini trasparenti nei documenti di bilancio, ivi compresa la nota aggiuntiva allo stato di previsione della Difesa.

  Franco GIDONI (LNP) dichiara il voto contrario rispetto alla relazione favorevole proposta dal relatore. Con riferimento a quanto da ultimo ribadito dal Governo, sottolinea come non sia assolutamente chiaro a cosa facciano realmente riferimento le disposizioni presenti nella tabella E con particolare riguardo a tre programmi di sviluppo aeronautico non meglio specificati, che riceveranno nei prossimi tre anni, rispettivamente 40, 80 e 120 milioni di euro; altri interventi sono poi inquadrati nella promozione della competitività del settore aeronautico, dizione impropria dietro la quale ci sono verosimilmente altri programmi di grande peso, tuttavia non esplicitati.
  Soffermandosi sul dato politico, ritiene meritevole di riflessione il notevole peso mantenuto al servizio del debito pubblico sull'insieme della spesa dello Stato. L'evoluzione degli oneri legati al pagamento dei titoli in scadenza e degli interessi dovuti delinea un sentiero che non si discosterà molto dalla media del 40 per cento del complesso della spesa del settore pubblico di qui al 2015, per quanti sforzi si facciano nel tentativo di abbattere questa montagna. Il debito assorbirà 333,9 miliardi di euro quest'anno, su 746 di spesa pubblica complessiva, mentre nel 2013 le due grandezze si collocheranno rispettivamente a 293,9 e 729 nel 2014 a 300,9 e 732,7 e nel 2015 a 337,08 e 764,7.
  Sono dati allarmanti, perché riducono i margini per sviluppare una politica di sostegno alla crescita e incentivano, a scommettere esclusivamente su politiche di rigore che generano disoccupazione e distruzione di base imponibile.
  Peraltro, rileva come il bilancio di previsione del Ministero dell'Interno per l'anno finanziario 2013 individua nel contrasto alla grande criminalità organizzata interna ed internazionale e nella gestione del fenomeno migratorio le due missioni più importanti del dicastero. Facendo poi riferimento alle patologie emerse nel controllo della sicurezza territoriale, fa appello al pieno coinvolgimento del mondo delle autonomie, con il quale dovranno essere realizzate forme di cooperazione sempre più spinte. È questo un aspetto della direzione leghista del Ministero che pare essere sopravvissuto al cambio di Governo dello scorso anno.
  A proposito della Tabella 11 rileva come essa delinei un insospettabile percorso di crescita delle spese per la Difesa a legislazione vigente, posto che stanziamenti passerebbero dai 19,962 miliardi di euro del 2012 ai 20,935 del 2013, ai 20,483 del 2014, fino a raggiungere i 21,024 nel 2015. Può essere interessante notare come all'interno di questa torta si dilatino le fette spettanti alla Marina ed all'Aeronautica, forse riflesso del fatto che l'attuale Ministro è un ex Ammiraglio, particolarmente sensibile ad uno sviluppo tecnologico delle Forze armate che le renda uno Pag. 78strumento più immediatamente spendibile in esercizi di proiezione di potenza guidati dagli Stati Uniti.
  Infine, nota come la formulazione dell'articolo 11, comma 6, del disegno di legge di bilancio sarebbe di certo piaciuta a Winston Churchill che, a proposito dell'Unione Sovietica, amava dire: «è un indovinello avvolto nel mistero all'interno di un enigma».

  Gianfranco PAGLIA (FLpTP) nel dichiarare voto favorevole sulla proposta del relatore, invita il Governo a tenere in debita considerazione il rilievo relativo alla disposizione concernente il trattamento fiscale delle pensioni di guerra e dei redditi assimilabili.

  Federica MOGHERINI REBESANI (PD) richiamandosi alle sollecitazioni in ordine alla massima trasparenza sui flussi di finanziamento del programma di acquisto del velivolo Joint Strike Fighter espressi anche dall'onorevole Rugghia, auspica che nei prossimi giorni si possa attivare un'apposita iniziativa conoscitiva su tale questione.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, pone quindi in votazione la proposta di relazione del relatore, avvertendo che in caso di approvazione, si intende preclusa la votazione della proposta alternativa.

  La Commissione approva la proposta di relazione del relatore, deliberando altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Recchia quale relatore presso la V Commissione.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che la relazione e gli emendamenti approvati dalla Commissione nella seduta odierna saranno trasmessi alla V Commissione, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento.

  La seduta termina alle 15.50.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 24 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gianluigi Magri.

  La seduta comincia alle 15.50.

7-00998 Cirielli: Sull'assunzione di nuovo personale dell'Arma dei carabinieri.
7-01010 Rugghia: Sull'assunzione di nuovo personale dell'Arma dei carabinieri.
7-01017 Di Stanislao: Sull'assunzione di nuovo personale dell'Arma dei carabinieri.
7-01022 Laganà Fortugno: Sull'assunzione di nuovo personale dell'Arma dei carabinieri.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 16 ottobre 2012.

  Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione, in data 18 ottobre la risoluzione n. 7-01017 Di Stanislao e in data 23 ottobre 2012, la risoluzione Laganà Fortugno 7-01022 che, vertendo sulla stessa materia, ove non vi siano obiezioni, saranno svolte congiuntamente con le risoluzioni già in discussione.

  La Commissione consente.

  Il sottosegretario Gianluigi MAGRI esprime parere favorevole su tutte le risoluzioni all'esame della Commissione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, Pag. 79approva le risoluzioni n. 7-00998 Cirielli, n. 7-01010 Rugghia, n. 7-01017 Di Stanislao e n. 7-01022 Laganà Fortungno.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione Induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 5457 Governo, approvato dalla 1a Commissione permanente del Senato.

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione Buddhista Italiana, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 5458 Governo, approvato dalla 1a Commissione permanente del Senato.

SEDE REFERENTE

Disposizioni concernenti la vendita, l'usufrutto e i canoni degli alloggi del Ministero della difesa.
C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400 Rugghia e C. 5491 Bosi.

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