CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 ottobre 2012
722.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 18 ottobre 2012. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Angelo ALESSANDRI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta.

  La seduta comincia alle 14.10.

Modifiche all'articolo 17 del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in materia di contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza.
C. 4063 Bragantini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 2 ottobre scorso.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti e un articolo aggiuntivo (vedi allegato). Comunica altresì che il rappresentante del Governo ha chiesto di poter intervenire prima di passare all'esame degli emendamenti.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, nel condividere in linea di principio le ragioni alla base della proposta di modifica dell'articolo 17 del Codice dei contratti, essendo indubbia la fondatezza delle indagini della magistratura, anche contabile, su abusi perpetrati, e nel convenire pertanto sull'obiettivo di limitare ai casi estremamente necessari la possibilità di derogare alle normali procedure di evidenza pubblica che maggiormente garantiscono i principi di concorrenza e trasparenza del mercato, ritiene che l'introduzione delle condizioni di indifferibilità ed urgenza sia estranea alla ratio delle disposizioni di cui all'articolo 17 del Codice dei contratti, che è quella di prevedere, in attuazione a quanto previsto dall'articolo 14 della direttiva comunitaria 2004/18/CE, disposizioni in deroga alle ordinarie procedure, giustificate dalla particolare natura dell'oggetto del contratto, connotata da esigenze Pag. 17di segretezza o sicurezza, che di per sé è sufficiente ad escludere che l'affidamento avvenga secondo le ordinarie procedure. Evidenzia al riguardo, che l'articolo 14 della direttiva 2004/18/CE esclude dal campo di applicazione della direttiva «gli appalti pubblici che sono dichiarati segreti, quando la loro esecuzione deve essere accompagnata da speciali misure di sicurezza secondo le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative vigenti nello Stato membro di cui trattasi o quando ciò è necessario ai fini della tutela di interessi essenziali di tale Stato membro».
  Aggiunge che la Commissione ha chiarito come l'articolo 14 della direttiva 2004/18, a seguito dell'entrata in vigore della direttiva 2009/81, resti in vigore e che lo stesso articolo – che ricomprende tre categorie di appalti (quelli dichiarati segreti, quelli la cui esecuzione deve essere accompagnata da speciali misure di sicurezza e quelli esclusi quando lo richieda la tutela degli interessi essenziali della sicurezza dello Stato membro) – debba essere comunque letto alla luce delle disposizioni introdotte dalla nuova direttiva 2009/81. La Commissione ha ribadito, pertanto, che gli appalti citati nell'articolo 14 sono quelli che, non rientrando nel campo di applicazione della direttiva 2009/81, sono esclusi dalle generali regole sull'affidamento degli appalti ai sensi dell'articolo 346 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), qualora ne ricorrano le condizioni.
  Precisa quindi che l'articolo 17 del Codice dei contratti pubblici è stato modificato per garantire la conformità alla nuova disciplina: la formulazione attuale è stata definita cercando di coniugare le posizioni rappresentate delle varie Amministrazioni (oltre al ministero delle infrastrutture, i ministeri della difesa, degli interni, dell'economia e finanze, delle politiche europee).
  Sottolinea come nella formulazione vigente il legislatore nazionale abbia assicurato, anche al ricorrere delle ipotesi di interesse essenziale per la sicurezza, condizioni volte a tutelare il principio di concorrenza; proprio a tal fine è stato previsto che l'affidamento dei contratti dichiarati segreti o eseguibili con speciali misure di sicurezza avvenga comunque previo esperimento di gara informale a cui sono invitati almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti qualificati in relazione all'oggetto del contratto, sempre che la negoziazione con più di un operatore economico sia compatibile con le esigenze di segretezza.
  Pertanto, anche alla luce delle considerazioni svolte dall'onorevole Mantini nella seduta del 27 marzo scorso, invita le Commissioni a un supplemento di istruttoria sulla proposta in esame, come attualmente formulata.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP), relatore, premesso di essere pronto ad esprimere il parere sugli emendamenti presentati, ritiene che, di fronte alla richiesta del Governo, sia doveroso procedere ad un approfondimento sulle questioni da questo sollevate. Ritiene pertanto opportuno un aggiornamento dei lavori delle Commissioni.

  Guido DUSSIN (LNP), relatore per la VIII Commissione, concorda con la proposta avanzata dal collega Mantini, ritenendo quindi opportuno un breve rinvio per consentire ai relatori, nell'interlocuzione con il Governo, di individuare le soluzioni normative necessarie per superare i rilievi critici evidenziati dal rappresentante del Governo.

  Matteo BRAGANTINI (LNP) prende atto che il Governo ha sollevato questioni meritevoli di approfondimento, del resto condividendo le valutazioni che sono alla base della proposta di legge da lui presentata. È essenziale infatti limitare l'uso del potere di segretazione delle procedure di appalto, per evitare gli abusi a cui questo potere si è esposto. L'essenziale, però, è che si arrivi ad un risultato concreto prima della conclusione della legislatura. Chiede quindi al Governo di collaborare nei prossimi giorni con i relatori per giungere ad una proposta condivisa Pag. 18che possa essere sottoposta alle Commissioni sotto forma di emendamento dei relatori.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce di quanto richiesto dai relatori, propone di rinviare l'esame degli emendamenti presentati ad un'altra seduta.

  Le Commissioni consentono.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

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