CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2012
717.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 104

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI, indi del presidente Manuela DAL LAGO – Interviene il sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento, Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 14.

Pag. 105

5-06831 Marchioni: Soppressione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo.
5-06850 Abrignani: Soppressione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo.

  Raffaello VIGNALI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elisa MARCHIONI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Sottolinea che nella Commissione Attività produttive si è da sempre annessa grande importanza al turismo che rappresenta un settore con grandi possibilità di crescita. Ritiene, tuttavia, che questa fondamentale risorsa del Paese sia stata tradizionalmente trascurata dai diversi Governi che si sono succeduti nel tempo, come sembra, da ultimo, confermare anche l'avvenuta soppressione del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività nel turismo. Sarebbe stato preferibile, a suo avviso, privare il Dipartimento di alcune strutture interne per conseguire i necessari obiettivi di risparmio, evitandone tuttavia la chiusura che potrebbe essere interpretata dagli operatori del settore come una progressiva rinuncia da parte del Governo centrale a seguire la politica del turismo.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Nell'associarsi alle osservazioni della collega Marchioni esprime tuttavia soddisfazione per l'annunciato disegno di legge costituzionale di modifica del Titolo V della Costituzione in cui si torna a prevedere una competenza primaria dello Stato in materia di turismo assolutamente essenziale per il rilancio del settore.

5-06899 Lanzarin: Quota residua di finanziamento statale per il completamento degli interventi di bonifica e la riqualificazione del sito di Fidenza.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Manuela LANZARIN (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Pur comprendendo le motivazioni di un diverso orientamento dei finanziamenti inizialmente indirizzati al sito di interesse nazionale di Fidenza, sottolinea che l'area necessita di bonifiche al pari di quella dell'Ilva di Taranto. Lamenta pertanto una diversità di trattamento all'interno delle diverse aree del Paese individuate come SIN ed auspica che siano in tempi brevi destinati al sito di Fidenza i 4 milioni mancanti per attuare definitivamente l'Accordo di programma quadro.

5-07183 Vico: Trasparenza ed economicità di gestione delle attività del Gestore dei servizi energetici.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Ludovico VICO (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta che non ha fornito alcuna indicazione alle tre specifiche questioni poste nel suo atto ispettivo. Si chiedeva, infatti, di rendere pubbliche tutte le attività di consulenza intercorse con persone fisiche e giuridiche, i contributi a vario titolo corrisposti, la valutazione dei costi relativi al contributo economico del Gestore dei servizi energetici come sponsor presso diverse iniziative connesse ad eventi che spesso hanno poco a che fare con il compito istituzionale del Gestore medesimo. L'interrogazione chiedeva altresì una verifica dei piani di assunzione delle risorse effettuati negli ultimi mesi, nonché una maggiore trasparenza ed economicità di gestione Pag. 106al fine di ridurre i costi relativi al funzionamento del GSE che, come è noto, sono a carico della bolletta dei consumatori. Preannuncia, pertanto, la presentazione di un'ulteriore interrogazione di analogo contenuto perché non ritiene assolutamente corretto che ad un parlamentare sia fornita una risposta generica sulle funzioni del GSE – peraltro, a lui ben note – senza fare alcun riferimento ai quesiti posti.

5-07989 Nicola Molteni: Continuità produttiva e salvaguardia dei livelli occupazionali della Frangi Auto Spa.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Nicola MOLTENI (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta. Sottolinea che il dato allarmante della situazione che interessa la concessionaria Frangi Auto Spa è che la casa madre Volkswagen Group Italia Spa sta dimostrando un atteggiamento negativo e ingiustificatamente ostile al progetto di risanamento avviato dalla medesima azienda. Sottolinea che erano già in corso trattative per la cessione di rami d'azienda che avrebbero potuto garantire gli attuali livelli occupazionali e una continuità produttiva. Aggiunge che questo atteggiamento ostile e ingiustificatamente rigido della Volkswagen Group coinvolge anche altri trenta concessionari che rischiano la chiusura in un momento di gravissima crisi del settore dell’automotive.
  Sollecita pertanto il Governo ad esercitare una moral suasion nei confronti della Volkswagen Group al fine di scongiurare la chiusura di queste attività produttive.

  Raffaello VIGNALI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 14.30.

7-00294 Fava: Iniziative in favore del settore ceramico nazionale e, in particolare, del distretto di Sassuolo.
7-01001 Dal Lago: Iniziative in favore del settore ceramico nazionale, con particolare riguardo al distretto della ceramica del Veneto.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che in data 8 ottobre 2012, è stata assegnata alla Commissione una risoluzione a firma Dal Lago n. 7-1001, sulla crisi del settore della ceramica nazionale, che vertendo sulla stessa materia, sarà discussa congiuntamente alla risoluzione n. 7-00294 Fava.

  Angelo ALESSANDRI (LNP), illustrando quale cofirmatario la risoluzione Fava n. 7-00294, che risulta per molti versi omogenea all'altra risoluzione abbinata, sottolinea che la finalità dei due strumenti di indirizzo è quella di sensibilizzare il Governo ad intervenire in un settore, quale quello della ceramica, verso il quale finora è stato inerte. Richiama la gravità della crisi del settore della ceramica, causata in parte dal calo della domanda, anche estera, ed in parte anche dalla concorrenza sleale che porta sul mercato prodotti provenienti dal far east spesso copiati, senz'altro privi della qualità del made in Italy, e cita in particolare il distretto di Sassuolo, quando non addirittura dannosi per la salute, con danni devastanti sull'economia di quelle aziende che con grande fatica e sforzo di ideazione e di qualità tentano di rimanere in un mercato sempre più contratto. La crisi del settore, inoltre, trascina con sé effetti devastanti anche sui comparti alla produzione connessi, quale quello dell'autotrasporto, anch'esso ulteriormente danneggiato Pag. 107dalla concorrenza di vettori esteri che lavorano senza il rispetto di tutte le normative cogenti per le ditte italiane e comunitarie. La richiesta che con la risoluzione si avanza al Governo è quella, da un lato di sostenere i lavoratori colpiti dalla disoccupazione, dall'altro di individuare misure dirette al sostegno della produzione e degli investimenti, attuando al contempo misure di contrasto alla concorrenza sleale da parte di operatori scorretti di altri Paesi.

  Manuela LANZARIN (LNP) illustrando quale cofirmataria la risoluzione Dal Lago 7-01001, dichiara di riconoscersi pressoché integralmente nell'intervento del collega Alessandri; la sua risoluzione peraltro è incentrata sui distretti della ceramica del Veneto, la cui situazione ben conosce, e che sta attraversando una crisi durissima.

  Manuela DAL LAGO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 14.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 14.55.

Comunicazione della Commissione europea sulla modernizzazione degli aiuti di Stato dell'UE COM(2012)209 final.
(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Manuela DAL LAGO, presidente, svolgendo la relazione in sostituzione del relatore del provvedimento, il collega Fava, illustra la comunicazione COM(2012)209 con la quale si prospetta l'adozione di una strategia globale per la riforma della disciplina europea degli aiuti di stato.
  Si tratta di un documento della massima importanza che risulta particolarmente attuale alla luce della gravissima crisi economico finanziaria che ha colpito in termini particolarmente pesanti i paesi dell'area euro e di cui allo stato appare difficile intravvedere il superamento.
  Come rileva la stessa Commissione europea, la crisi ha indotto alcuni Paesi membri a ricorrere a consistenti aiuti finanziari a sostegno dei propri sistemi economici. Particolarmente ingenti sono stati gli aiuti corrisposti a vario titolo a favore delle banche particolarmente esposte nei confronti di clienti rivelatisi insolventi.
  Sottolinea l'evidenza che il ricorso sistematico agli aiuti di Stato a favore delle imprese nazionali può determinare effetti distorsivi nella concorrenza all'interno dell'UE.
  Il rischio è che i paesi che hanno maggiori difficoltà di bilancio, come l'Italia, che sono più intensamente impegnati nel processo di risanamento della finanza pubblica, subiscano gli svantaggi competitivi provocati dalla indisponibilità di risorse adeguate a reggere questa corsa agli aiuti di Stato, il che si tradurrebbe in un ulteriore aggravio di differenziale di competitività rispetto ai sistemi produttivi di altri partner, accentuando le tendenze recessive. La tabella allegata alla documentazione predisposta dagli uffici appare particolarmente significativa al riguardo laddove evidenzia la differente incidenza percentuale rispetto al Pil nei diversi paesi degli aiuti di Stato concessi ai settori dell'industria e dei servizi.
  In entrambi i settori la percentuale italiana si colloca significativamente al di sotto di quelle della Francia e soprattutto della Germania.
  Appare quindi pienamente condivisibile la preoccupazione della Commissione che si inneschi un circolo vizioso suscettibile di mettere seriamente in discussione il mercato interno.
  Accanto a questo elemento va altresì considerata l'esigenza, che proprio con l'accentuazione della crisi si fa più incalzante, Pag. 108di calibrare meglio le misure di sostegno per massimizzare risultati ottenibili a parità di risorse disponibili. È questo un obiettivo che vede impegnato anche il Governo italiano per evitare il rischio di una dispersione delle (scarse) risorse che possono essere impiegate allo scopo.
  Nel documento in esame la Commissione preannuncia l'intenzione di predisporre specifiche iniziative legislative facendole precedere da una opportuna fase di consultazione. La nostra Commissione è appunto chiamata a concorrere a questa larga consultazione: si tratta di un'occasione che non può essere sprecata per scongiurare l'eventualità che le successive iniziative che dovessero essere successivamente presentate dalla Commissione possano pregiudicare gli interessi del sistema economico italiano.
  Nella comunicazione si evidenzia la necessità di riconoscere una «corsia preferenziale» agli aiuti destinati a risolvere specifiche carenze di mercato. A tal fine si sottolinea l'urgenza di una definizione più chiara delle reali disfunzioni di mercato che possano giustificare gli aiuti e una sistematica valutazione degli effetti prodotti dalle misure di incentivazione, attraverso la responsabilizzazione degli Stati membri in modo da ottenere un uso ottimale delle risorse ed evitare effetti distorsivi.
  A tale riguardo opportunamente si prospetta che gli aiuti debbano essere selezionati sulla base di un buon rapporto costi-benefici.
  Altrettanto condivisibile appare l'obiettivo di individuare le migliori pratiche in modo da favorirne la diffusione a livello europeo.
  Nelle intenzioni della Commissione la revisione della disciplina esistente dovrebbe consentire di concentrare gli interventi di sostegno sui casi davvero significativi. A questo riguardo vale la pena di ricordare che in base all'attuale disciplina sono esentati all'obbligo di notifica alle istituzioni europee gli aiuti fino a 200 mila euro concessi nell'arco di 3 esercizi finanziari ad una stessa impresa.
  Si tratta dei cosiddetti aiuti «de minimis» ritenuti sostanzialmente irrilevanti ai fini di eventuali distorsioni del mercato interno. In proposito viene richiesto di valutare se la soglia attuale sia ancora valida o se non debba essere aggiornata, anche tenendo conto del fatto che per il periodo 1o gennaio 2008-31 dicembre 2010, in via eccezionale, l'entità degli aiuti ammessi era stata portata a 500 mila euro.
  Si tratta quindi di valutare se all'Italia convenga o meno consentire un incremento degli aiuti in deroga anche in relazione alle caratteristiche del nostro sistema produttivo in cui prevalgono le piccole e medie imprese, generalmente destinatarie di aiuti di importo contenuto.
  Quanto alla responsabilizzazione degli Stati membri, la Commissione ritiene che ad essi dovrebbe competere la verifica ex ante del rispetto della normativa europea per quanto concerne gli aiuti «de minimis», riservandosi la Commissione stessa di esercitare un controllo ex post sulla conformità dell'effettivo utilizzo.
  La riduzione degli obblighi di notifica comporterebbe un ridimensionamento degli adempimenti amministrativi. Anche su questo punto agli Stati membri viene richiesto di valutare se la proposta sia o meno condivisibile. Per quanto riguarda l'Italia, occorrerà considerare attentamente se il trasferimento, sia pure parziale, delle competenze in materia di controllo in capo agli Stati membri non possa indurre alcuni di essi ad assumere un approccio più indulgente nei confronti di comportamenti opportunistici se non di veri e propri abusi. Oppure più semplicemente se non si debbano prendere in considerazione ipotesi di autonomia in materia in capo agli stati membri.
  Vengono poi indicati alcuni obiettivi, largamente condivisibili, per quanto concerne la semplificazione normativa al fine di superare incertezze e il rischio di confusione e di pronunce contraddittorie in sede attuativa, tra le altre cose chiarendo e definendo meglio il concetto di aiuti di Stato, attualmente previsto all'articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
  Si ipotizza poi la possibilità che la Commissione europea concentri i suoi interventi Pag. 109sui casi di maggiore impatto sul mercato interno attraverso un allargamento delle ipotesi in cui la Commissione può avviare indagini d'ufficio.
  Gli elementi sommariamente forniti sul contenuto della comunicazione appaiono comunque sufficienti a confermare l'importanza della stessa e la necessità di svolgere su di essa un attento esame, anche in relazione alle iniziative del Governo per un riordino della disciplina nazionale degli aiuti di Stato.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

  La seduta comincia alle 15.05.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000.
C. 5465, Peterlini ed altri, approvato dal Senato e abbinate.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Giustina MISTRELLO DESTRO (Misto-LI-PLI), relatore, richiamando la relazione svolta nella seduta di ieri formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 5).

  Laura FRONER (PD), dichiara il voto convintamente favorevole, a nome del suo gruppo, sulla proposta di parere predisposta, e soprattutto sulla prospettata soluzione che è stata individuata e che potrà consentire di dare finalmente attuazione al protocollo sui trasporti dirimendo tutti i dubbi e le perplessità che ne avevano compromesso l'iter. Esprime al contempo alcune perplessità sulla seconda parte della condizione che non risulta del tutto chiara.

  Marco Giovanni REGUZZONI (LNP), essendo state recepite nel parere le indicazioni della Lega, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

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