CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 ottobre 2012
716.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 86

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 9 ottobre 2012.

Audizione informale nell'ambito dell'esame dei progetti di legge C. 5270 Governo e C. 5116 Giulietti, recanti delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale, di rappresentanti di: Aeranti-Corallo, Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) e Associazione Italiana Librai (ALI).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05, alle 14.30 e dalle 14.40, alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Parere alla VI Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato, nella seduta del 3 ottobre 2012.

  Bruno MURGIA (PdL), relatore, segnala che la Commissione VI (Finanze) ha approvato un nuovo testo del disegno di legge n. 5291, a seguito dell'approvazione di talune proposte emendative. Ricorda che il disegno di legge n. 5291 in esame reca una delega al Governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore del Pag. 87disegno di legge in commento, uno o più decreti legislativi, recanti la revisione del sistema fiscale. La relazione illustrativa chiarisce che la delega è volta a perseguire gli stessi obiettivi di crescita ed equità già messi in campo attraverso il decreto-legge n. 201 del 2011, cosiddetto decreto Salva Italia. La proposta di riforma non si pone quindi come un intervento radicale, volto ad attuare un particolare modello teorico di tax design, ma intende intervenire per correggere alcuni aspetti critici del sistema per renderlo più favorevole alla crescita e all'equità.
  Con particolare riguardo alle competenze della Commissione Cultura, evidenzia nel dettaglio che, a seguito delle modifiche apportate al testo originario del disegno di legge, l'articolo 2, lettera e), n. 3), nell'ambito della revisione della disciplina relativa al sistema estimativo del catasto, delega ora il Governo a determinare il valore patrimoniale medio ordinario, per le unità immobiliari riconosciute di interesse storico ed artistico, mediante un processo estimativo che consideri i particolari e più gravosi oneri di manutenzione e conservazione, il complesso di vincoli legislativi alla destinazione, all'utilizzo, alla circolazione ed al restauro nonché l'apporto alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio storico ed artistico nazionale. Rileva, quindi, che dovrebbe farsi riferimento, nell'individuazione delle unità immobiliari riconosciute di interesse storico ed artistico, all'articolo 10 del Codice dei beni culturali, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004. Segnala, quindi, che, l'articolo 2, comma 7, del nuovo testo delega il Governo ad introdurre, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, norme dirette a ridurre, eliminare o riformare le spese fiscali che appaiono, in tutto o in parte, ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche ovvero che costituiscono una duplicazione, ferma restando la priorità di tutela, fra l'altro, del patrimonio artistico e culturale. Ricorda, poi, che, a differenza del testo originario recato dall'articolo 11, non è più prevista la deducibilità dalla base imponibile della nuova imposta unica delle somme prelevate dall'artista o professionista, non essendo il regime più applicabile, in generale, ai lavoratori autonomi.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizione e osservazione, che illustra (vedi allegato).

  Emerenzio BARBIERI (PdL), ringraziando il relatore per il lavoro svolto, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata.

  Enzo CARRA (UdCpTP) preannuncia anch'egli il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, che ritiene chiara ed esauriente.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizione e osservazione formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 9 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Paola FRASSINETTI indi del presidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 14.50.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei.
Atto n. 501.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno Pag. 88rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 ottobre 2012.

  Manuela DI CENTA (PdL), relatore, preannuncia la propria disponibilità a recepire nella propria proposta di parere le osservazioni che i colleghi intenderanno formulare in merito al provvedimento in esame.

  Claudio BARBARO (FLpTP) chiede chiarimenti con riferimento all'individuazione della platea dei destinatari del provvedimento, che considera un'importante risposta alle sollecitazioni provenienti dal mondo della scuola e di quello sportivo.

  Manuela DI CENTA (PdL), relatore, sottolinea come la proposta di riorganizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo rientri nell'ambito della strategia Europa 2020, che suggerisce di valorizzare il ruolo educativo e formativo dello sport, nonché la sua importanza nell'ambito del mondo del lavoro. Ricorda, inoltre, che tale sezione, rivolta all'approfondimento delle scienze motorie e sportive e di una o più discipline sportive, si inserisce all'interno di un quadro culturale che favorisce, da un lato, l'acquisizione dei metodi e delle conoscenze propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali, nonché dell'economia e del diritto e, dall'altro, lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità motorie sul versante pratico. Ricorda, altresì, l'importanza della flessibilità organizzativa e didattica, anche al fine di adeguare il percorso formativo agli specifici bisogni degli studenti, inclusi i disabili.

  Paola GOISIS (LNP) osserva che l'istituzione di una sezione sportiva nel liceo scientifico contraddice la recente riforma della scuola secondaria superiore che ha previsto l'accorpamento di numerosi indirizzi preesistenti, dando maggiore peso alle materie fondamentali e contestualmente riducendo quello delle discipline secondarie. La soppressione dell'insegnamento di latino e storia dell'arte snatura infatti l'indirizzo, rendendolo più simile ad un istituto tecnico che ad un percorso liceale. Ritiene importante incrementare l'attività sportiva a scuola, ma sarebbe stato preferibile aumentare le ore settimanali di educazione fisica, portandole dalle attuali 2 a 3. Riguardo la storia dell'arte, osserva che presso l'altro ramo del Parlamento sono state approvate diverse mozioni – tra le quali una presentata dal suo gruppo – a sostegno dell'aumento delle ore per l'insegnamento della stessa materia. Aggiunge, inoltre, che il nuovo indirizzo dei licei scientifici sarebbe funzionale solo all'iscrizione a Scienze motorie, tanto più che sarebbe privo dell'insegnamento del latino; lo studio della filosofia è altrettanto importante poiché sviluppa le capacità logico – argomentative del giovane.
  Sulla collocazione delle predette nuove sezioni all'interno del liceo scientifico, ricorda che è intervenuto anche il Consiglio nazionale della pubblica istruzione (CNPI), che – fermo restando il rispetto per la scelta operata dal decreto del Presidente del Repubblica n. 89 del 2010 – ha comunque ritenuto deboli le motivazioni addotte. Nello specifico, il CNPI ha ravvisato, come ha avuto modo di sottolineare, delle competenze più orientate sul piano professionale che su quello dell'apprendimento delle culture umanistica e scientifica, al punto da sottolineare una discordanza con il profilo di uscita tipico dei licei, suggerendo pertanto un attento monitoraggio, in itinere e finale. Rispetto alle nuove discipline introdotte, a fronte di un quesito del CNPI circa la loro riconducibilità a classi di concorso esistenti o da istituire, il Ministero ha chiarito che esse saranno rimesse a docenti di classi di concorso già esistenti o da istituire, posto che gli insegnamenti obbligatori non saranno comunque svolti da personale esterno. Rileva quindi che in base al decreto, il numero di sezioni che saranno attivate corrisponderà in prima applicazione a quello delle province di ciascuna regione, ai sensi dell'articolo 3, comma 5, per un totale di circa 100. Sottolinea che Pag. 89sulla questione il CNPI ha eccepito il rischio di disuguaglianze, suggerendo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una formulazione diversa, secondo la quale le sezioni avrebbero dovuto essere assegnate in modo «da assicurare prioritariamente il numero di una per ogni provincia». Sul punto però il Governo non ha finora manifestato disponibilità ad apportare modifiche. Ritiene invece che il Governo dovrebbe valutare la possibilità che, a condizione di invarianza della spesa e garantita la qualità della didattica, sia rimessa all'autonomia scolastica l'istituzione di ulteriori sezioni ad indirizzo sportivo, anche oltre il predetto limite di 100. Quanto ai destinatari di tale innovazione, il provvedimento stabilisce che siano tutti gli studenti, anche disabili, e non solo quelli che già svolgono attività sportiva a livello agonistico. A questo riguardo, il CNPI ha sottolineato l'importanza che il diritto all'istruzione dei disabili sia garantito come diritto fondamentale, senza limiti al numero dei posti dei docenti di sostegno; il CNPI ha chiesto altresì espressamente che fosse espunta la clausola «nei limiti delle risorse finanziarie disponibili». Evidenzia come, anche a questo riguardo, tuttavia, il Governo non ha finora dimostrato disponibilità ad apportare correzioni.
  Rileva inoltre che in ordine alle misure operative fissate dall'articolo 4, lo schema di regolamento dispone che, per le scuole statali, siano stipulate convenzioni tra gli Uffici scolastici regionali e il CONI e il Comitato italiano paralimpico (CIP), sulla base di linee programmatiche concordate tra Ministero, CONI e CIP. Le convenzioni che saranno stipulate dai gestori delle scuole paritarie non sono invece soggette al rispetto delle linee programmatiche. Concorda peraltro con il Consiglio di Stato che ha invitato ad esplicitare tale indicazione anche per i gestori di queste scuole. Relativamente alle verifiche periodiche dell'efficacia del nuovo indirizzo, di cui all'articolo 6, concorda con il CNPI che – ritenendo troppo generica la dizione – ha proposto una cadenza fissa, almeno biennale, e una a fine quinquennio, mentre il Consiglio di Stato ha suggerito di monitorare anche l'adeguatezza degli impianti e delle attrezzature sportive. Sempre il Consiglio di Stato ha invitato a chiarire quale sarà l'organo ministeriale deputato a svolgere quest'attività di valutazione. Ricorda quindi che sullo schema di regolamento si è espressa anche la Conferenza unificata, chiedendo che le province e i comuni fossero aggiunti agli enti che possono stipulare con le scuole le convenzioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), per dare il proprio apporto alla realizzazione di specifici obiettivi legati alla formazione e all'attività sportiva; ha altresì chiesto che le province fossero inserite fra gli enti che possono stipulare le convenzioni di cui al medesimo articolo 4, comma 1, lettera a). Auspica quindi che le considerazioni espresse dalla Conferenza Unificata siano garantite da modifiche che il Governo dovrebbe apportare al testo in esame. Riconosce quindi l'importanza che lo sport svolge nella sfera educativa e pedagogica: nell'ultimo ventennio lo sport ha rappresentato e rappresenta infatti per le nuove generazioni dell'infanzia e dell'adolescenza, con la famiglia e la scuola, il terzo pilastro educativo. Ricorda che tra gli 11 ed i 14 anni il 65 per cento dei ragazzi pratica in modo organizzato una disciplina sportiva; la capacità di trasmissione di principi e di etica rappresenta un valore aggiunto da sostenere con forza, anche rompendo schemi datati, ma ancora presenti, che vedono lo sport in contrasto con gli impegni di studio. Ritiene tuttavia che la scuola dovrebbe incrementare la creazione di strutture sportive scolastiche, da utilizzare anche in orari extrascolastici, avvalendosi della collaborazione dei soggetti che si dedicano allo sport dilettantistico. In definitiva, poiché si tratta di un'opzione e non di un obbligo, che amplia l'offerta formativa, considera che il liceo sportivo possa rappresentare un'opportunità utile per i giovani che intendano diventare degli atleti.

  Elena CENTEMERO (PdL) apprezza il lavoro svolto dal relatore, ricordando Pag. 90come il provvedimento in esame s'inserisca negli indirizzi indicati da «Europa 2020», che considerano lo sport come uno degli strumenti più utili per favorire l'inclusione sociale. Osserva, poi, come si è venuti incontro ad una grande richiesta del territorio, delle famiglie e degli studenti, richiamando al riguardo le forme di sperimentazione che risultano già avviate. Chiede, quindi, chiarimenti sul rapporto che vi sarà tra il nuovo liceo sportivo e le preesistenti sperimentazioni ad esaurimento, evidenziando che tali licei abbiano comunque un'impiantistica di qualità con insegnanti validi e preparati. Chiede, quindi, che nel parere venga chiesto al Governo di inserire la previsione secondo cui l'autorizzazione dei nuovi licei sia fatta d'intesa con l'ufficio scolastico regionale, quale organo in grado di valutare concretamente le esperienze e le esigenze del territorio di riferimento. Ritiene, poi, importante prevedere un monitoraggio dell'attuazione del regolamento, istituendo una commissione ministeriale che possa seguire il primo operato dei nuovi licei. Aggiunge, infine, che auspica siano previste adeguate risorse finanziarie per la messa in sicurezza delle palestre e dell'altra necessaria impiantistica sportiva.

  Erica RIVOLTA (LNP) osserva come oramai da tempo si stia assistendo ad un depauperamento del liceo tradizionale a favore di altri numerosi indirizzi, fatto che rischia di far venir meno il potenziale d'istruzione insito nella classica offerta liceale. Esprime, quindi, il timore che gli studenti iscritti al nuovo liceo possano nutrire false aspettative su eventuali sbocchi lavorativi. Ritiene necessario, in ogni caso, che siano assicurate le strutture adeguate per svolgere le attività previste nel nuovo liceo, anche con riferimento alle scuole paritarie. Chiede, pertanto, che venga previsto un monitoraggio preciso e continuo dell'attuazione del regolamento.

  Giuseppe SCALERA (PdL) ricorda come in Italia manchi una strategia di marketing efficiente nonché una efficace capacità gestionale per il mondo dello sport, richiamando le esperienze negative di numerose amministrazioni locali che spesso non sanno gestire e lasciano addirittura andare in rovina l'impiantistica sportiva, invece di trasformarla in un elemento reddituale. Fatte tali premesse, considera giusto quindi ripartire dalla formazione liceale per sviluppare una cultura di marketing dello sport e di gestione degli impianti e delle società sportive che possa essere il volano di una futura crescita economica.

  Claudio BARBARO (FLpTP), intervenendo per una precisazione, auspica che il provvedimento in esame non si configuri come provvedimento settoriale e non introduca sperequazioni, alimentando specifiche nicchie di interessi. Ritiene necessario invece che esso assuma carattere generale, affrontando le problematiche relative allo sport con un approccio che ne valorizzi il carattere educativo, culturale e professionale.

  Manuela DI CENTA (PdL), relatore, ringrazia i colleghi per le considerazioni formulate, che auspica possano essere inserite nella proposta di parere. Ribadisce, inoltre, che il percorso formativo previsto per la sezione ad indirizzo sportivo consente l'accesso a qualsiasi corso di studi universitario, essendo l'offerta formativa equiparata a quella prevista per tutti gli altri percorsi formativi. Si augura, inoltre, che il Governo promuova l'istituzione, presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di un apposito organo avente la funzione di armonizzare e monitorare sul territorio le diverse esperienze regionali, a garanzia dell'uniformità dell'offerta tra le differenti aree del territorio nazionale. Ricorda, quindi, che le disposizioni previste dal provvedimento si applicano a decorrere dal prossimo anno scolastico, auspicando che il Governo si adoperi al fine di garantire che i docenti che saranno coinvolti siano qualificati e dotati di esperienza nel settore. Auspica, infine, che si tenga conto delle sperimentazioni già attuate presso alcuni istituti, pur trattandosi di esperienze relative alla Pag. 91pratica sportiva e non alla didattica nell'ambito delle materie sportive, come previsto invece per la sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

DL 158/2012: Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
C. 5440 Governo.

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