CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 settembre 2012
710.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 27 settembre 2012.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5105 d'iniziativa popolare e C. 5377 Sbrollini, recanti disposizioni in materia di adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale.
Audizione del presidente dell'ISTAT, Enrico Giovannini.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 27 settembre 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO.

  La seduta comincia alle 15.

Modifiche alla Parte seconda della Costituzione concernenti le Camere del Parlamento e la forma di Governo.
C. 16 cost. Zeller, C. 441 cost. Amici, C. 650 cost. D'Antona, C. 978 cost. Bocchino, C. 2168 cost. Baccini, C. 2473 cost. Casini, C. 2816 cost. Jannone, C. 2902 cost. Versace, C. 3068 cost. Luciano Dussin, C. 3573 cost. Calearo Ciman, C. 3738 cost. Mario Pag. 5Pepe (PdL), C. 4051 cost. Calderisi, C. 4282 cost. Sardelli, C. 4315 cost. Mantini, C. 4490 cost. Antonio Pepe, C. 4514 cost. Donadi, C. 4691 cost. Della Vedova, C. 4847 cost. Calderisi, C. 4915 cost. Vassallo, C. 5053 cost. Bossi, C. 5120 cost. La Loggia, C. 5337 cost. Maran e C. 5386 cost., approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 settembre 2012.

  Donato BRUNO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che il provvedimento non è stato iscritto nel programma dei lavori dell'Assemblea per il trimestre ottobre-dicembre.
  Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di conflitti di interessi.
C. 442 Bressa, C. 1915 Di Pietro, C. 2664 Colombo, C. 2668 Veltroni e C. 4874 Cambursano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 settembre 2012.

  Donato BRUNO, presidente, comunica che il provvedimento è stato iscritto nel programma dei lavori dell'Assemblea per il mese di dicembre; nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si dovrà procedere ad un'organizzazione dei lavori tale da permettere alla Commissione di essere pronta a riferire sul provvedimento per dicembre. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 27 settembre 2012. — Presidenza del presidente Donato BRUNO.

  La seduta comincia alle 15.05.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  Donato BRUNO, presidente, sostituendo il relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta, ricorda che la legge di contabilità pubblica (n. 196 del 2009) prevede che il processo di programmazione economico-finanziaria inizi con la presentazione alle Camere del Documento di Economia e Finanza (DEF), che avviene già il 10 aprile di ogni anno in modo da consentire al Parlamento di esprimersi sugli obiettivi programmatici in tempo utile per inviare, entro il 30 aprile, al Consiglio dell'Unione europea e alla Commissione europea il Programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma contenuti nel DEF. Sulla base del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma contenuti nel DEF di quest'anno il 30 maggio 2012 la Commissione europea ha definito le proprie raccomandazioni di politica economica e di bilancio, che il 10 luglio 2012 sono state approvate dal Consiglio ECOFIN.
  Anche al fine di tener conto delle raccomandazioni formulate dalle autorità europee, la legge di contabilità prevede la presentazione, entro il 20 settembre di ogni anno, di una Nota di aggiornamento del DEF. La presentazione della Nota di aggiornamento è obbligatoria, in base all'articolo 7 della legge di contabilità. Alla Nota di aggiornamento del DEF devono essere allegate le relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna Pag. 6missione di spesa del bilancio dello Stato e le relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali.
  Con riferimento alla Nota di aggiornamento del DEF 2012, nella risoluzione parlamentare di approvazione della Nota medesima dovrebbero essere indicati i disegni di legge collegati mediante cui attuare il programma di ripensamento della spesa (spending review) di cui al decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52.
  Venendo ai profili di competenza della Commissione affari costituzionali, qualche attenzione va prestata, più che alla Nota in sé e per sé, che non presenta aspetti di interesse per questa Commissione, alla relazione programmatica sulle spese di investimento per singole missioni di spesa del Ministero dell'interno (allegato I, volume I). Nelle relazioni programmatiche in questione, articolate per ministeri, vengono illustrate da ciascun Ministero le attività programmate che si intende porre in essere nell'ambito della missione e viene dimostrata la coerenza e la compatibilità tra le risorse necessarie e le risorse iscritte in bilancio a legislazione vigente oppure viene proposta una modifica degli stanziamenti previsti e vengono eventualmente indicate le risorse aggiuntive necessarie. Per quanto riguarda il Ministero dell'interno, in particolare, vengono segnalate diverse attività programmate per le quali le risorse stanziate a legislazione vigente risultano insufficienti.
  Si tratta di problemi che dovranno necessariamente essere affrontati, ma che d'altra parte non possono essere risolti in questo momento, considerato il quadro economico e di finanza pubblica che la Nota di aggiornamento delinea.
  Questa contiene infatti una revisione al ribasso delle stime del DEF di aprile sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per gli anni successivi. Il peggioramento delle previsioni è dovuto naturalmente al deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale avvenuto nel corso dell'anno a seguito dell'acuirsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano e dell'incertezza che ha caratterizzato il contesto dell'area dell'euro.
  In considerazione dell'indebolimento delle prospettive economiche mondiali, la Nota di aggiornamento rivede il quadro di previsione macroeconomico italiano per il 2012 e per il triennio 2013-2015, evidenziando un andamento dell'economia italiana meno favorevole rispetto alle previsioni formulate nel DEF. In particolare, per il 2012 la contrazione del PIL italiano è stimata del 2,4 per cento rispetto all'1,2 per cento precedentemente previsto. Una contrazione è attesa anche per il 2013, anno in cui il PIL è previsto ridursi dello 0,2 per cento, principalmente per l'effetto di trascinamento del calo registrato l'anno precedente. Negli anni successivi l'attività economica tornerebbe tuttavia a crescere e a partire dal 2014 dovrebbero cominciare ad emergere gli effetti positivi determinati dai recenti provvedimenti varati dal Governo.
  Il rallentamento dell'economia italiana nell'anno in corso è imputato all'effetto congiunto di fattori esogeni – come il generale indebolimento della crescita economica mondiale – e di fattori interni, quali le manovre di consolidamento dei conti pubblici adottate finora dal Governo, anche per contrastare le tensioni sui titoli di Stato nazionali.
  Il peggioramento del ciclo congiunturale si riflette naturalmente sull'evoluzione della finanza pubblica. Sulla base dell'articolo 10-bis della legge di contabilità, la Nota in esame presenta quindi, oltre alle nuove previsioni macroeconomiche, anche un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Nel 2012 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche a legislazione vigente è stimato al 2,6 per cento del PIL, quindi circa 1 punto percentuale più di quanto indicato nel DEF. In termini strutturali, ossia al netto della componente ciclica e delle misure una tantum, il percorso di risanamento delle finanze pubbliche rimane tuttavia sostanzialmente invariato rispetto a quanto programmato nel DEF 2012 per gli anni 2012 e 2013.Pag. 7
  L'obiettivo del raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2013 viene comunque sostanzialmente confermato nella Nota di aggiornamento: pur in presenza di un deterioramento dei dati finanziari nel 2013, il valore strutturale dell'indebitamento netto dovrebbe essere in pareggio, rimanendo pressoché stabile negli anni successivi.
  Il peggioramento dei dati di finanza pubblica è correlato naturalmente ad una evoluzione delle entrate meno favorevole del previsto; e ad un maggior costo del debito. Tali voci trovano tuttavia parziale compensazione in una dinamica più contenuta di alcune voci di spesa, in particolare redditi da lavoro dipendente e consumi intermedi. In particolare, concorre al miglioramento del deficit l'incremento dell'avanzo primario, sul quale incidono soprattutto le spese finali al netto interessi, che sono previste decrescere nel triennio prossimo di circa 2 punti percentuali di PIL, passando dal 46 per cento del 2012 al 44 per cento nel 2015, in virtù sia delle misure di contenimento introdotte nel 2011, sia degli effetti di razionalizzazione avviati con la spending review. Per quanto concerne la spesa per interessi, le previsioni sono in crescita rispetto alle stime del DEF lungo tutto il triennio.
  In conclusione, il livello del rapporto debito/PIL si attesterebbe al 126,4 per cento per l'anno in corso, con un lieve ulteriore rialzo nel 2013, dove verrebbe raggiunto il valore massimo del 127,1 per cento. Soltanto a partire dal 2014, per il rapporto debito/PIL è previsto un andamento decrescente.
  Nella Nota, il Governo conferma il suo impegno alla riduzione del debito pubblico, esprimendo la volontà di dare attuazione nei prossimi mesi agli strumenti creati per procedere alla valorizzazione e successiva dismissione del patrimonio dello Stato, sia degli immobili sia delle partecipazioni pubbliche, che dovrebbero garantire un ammontare di proventi pari a circa 1 punto percentuale di PIL all'anno.
  Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 27 settembre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.