CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 settembre 2012
700.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 94

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 settembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 129/2012: Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto.
C. 5423 Governo.
(Parere alle Commissioni VIII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Silvia VELO, presidente, in sostituzione del relatore, rileva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive sul decreto-legge n. 129 del 2012, recante disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto. La relazione illustrativa e le premesse del decreto sottolineano che il provvedimento è volto a fronteggiare la grave situazione di criticità ambientale e sanitaria nel sito di bonifica di interesse nazionale di Taranto.
  A tal riguardo, ricorda che il sito di Taranto è stato inserito tra i siti di bonifica di interesse nazionale (SIN) dall'articolo 1, comma 4, della legge n. 426 del 1998. Con successivo decreto ministeriale del 10 gennaio 2000 ne è stata disposta la perimetrazione che copre una superficie complessiva pari a circa 115.000 metri quadrati, di cui 83.000 metri quadrati di superficie marina che interessa l'intera area portuale. Tale sito, ai sensi del decreto Pag. 95ministeriale 18 settembre 2001, n. 468, recante l'approvazione del Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale, comprende anche il comparto siderurgico ILVA ed è destinatario di risorse pari a 38,8 miliardi di lire (circa 20 milioni di euro).
  L'articolo 1, comma 1, del decreto in esame demanda a un DPCM la nomina di un Commissario straordinario, al fine di assicurare l'attuazione degli interventi previsti dal Protocollo di intesa del 26 luglio 2012 stipulato per la realizzazione di interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero per la coesione territoriale, dalla regione Puglia, dalla provincia di Taranto, dal comune di Taranto e dal Commissario straordinario del Porto di Taranto competente alla soluzione di tutte le problematiche che insistono sull'area portuale. In particolare, gli obiettivi del Protocollo riguardano:
   la revisione delle complessive strategie di bonifica del sito di Taranto;
   lo sviluppo di interventi infrastrutturali complementari alla bonifica;
   l'individuazione di misure volte al mantenimento e al potenziamento dei livelli occupazionali;
   l'individuazione di incentivi per le imprese insediate che intendano utilizzare tecnologie dotate di migliori caratteristiche ambientali;
   l'individuazione di incentivi per l'attrazione di investimenti anche nell'ottica della riqualificazione dell'area;
   la realizzazione e/o il completamento di studi e analisi relativi agli impatti su ambiente e salute al fine di individuare e realizzare interventi di mitigazione.

  Il Protocollo reca un quadro complessivo degli interventi pari a 336,7 milioni di euro, di cui 329,5 milioni di parte pubblica e 7,2 milioni di parte privata (TCT SpA – Taranto Container Terminal). In particolare, dei complessivi 336,7 milioni considerati, 119 milioni sono destinati alle bonifiche, 187 milioni agli interventi portuali e 30 milioni al rilancio e alla riqualificazione industriale. All'autorità portuale di Taranto fanno carico complessivamente risorse pari a euro 92.158.587.
  Sempre il comma 1 dell'articolo 1 del decreto-legge in oggetto autorizza il Commissario ad esercitare i poteri di cui all'articolo 13 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67. In particolare, si ricorda che, ai sensi del comma 4-bis del citato articolo 13 il Commissario può provvedere in deroga ad ogni disposizione vigente, salvo il rispetto della normativa comunitaria sull'affidamento di appalti di lavori, servizi e forniture, delle norme di tutela del patrimonio storico ed artistico-ambientale e dei principi generali dell'ordinamento.
  L'articolo 1, comma 2, precisa che restano fermi gli interventi previsti nel citato Protocollo di intesa con oneri a carico dell'Autorità portuale di Taranto e che, a tal fine, è assicurato il coordinamento fra il Commissario straordinario nominato ai sensi del comma 1 ed il Commissario straordinario dell'Autorità portuale di Taranto.
  L'articolo 1, comma 3, prevede che all'attuazione degli altri interventi previsti nel Protocollo siano altresì finalizzate risorse disponibili (anche in conto residui) dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio finanziario 2012, nel limite massimo di 20 milioni di euro.
  L'articolo 1, comma 4, disciplina gli aspetti procedurali e contabili concernenti le risorse destinate al Commissario straordinario.
  L'articolo 1, comma 5, individua il citato Commissario straordinario nominato ai sensi del comma 1 quale soggetto attuatore per l'impiego delle risorse per un importo pari a 30 milioni di euro del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività, nonché delle risorse già assegnate nell'ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Reti e Pag. 96Mobilità, per un importo pari ad euro 14 milioni per la realizzazione della nuova diga foranea di protezione del Porto di Taranto.
  L'articolo 1, comma 6, prevede che il Commissario possa avvalersi, per gli interventi di cui ai commi 1 e 3 e per quelli ad essi connessi, di un soggetto attuatore, previa delega delle funzioni, e degli uffici e delle strutture delle amministrazioni pubbliche, centrali, regionali e locali.
  L'articolo 1, comma 7, disciplina i profili amministrativi concernenti i provvedimenti commissariali, con particolare riguardo ai controlli della Corte dei conti e alla rendicontazione delle spese.
  L'articolo 1, comma 8, prevede che i finanziamenti a tasso agevolato a valere sul cosiddetto Fondo Kyoto siano estesi anche agli interventi di riqualificazione e di ambientalizzazione compresi nell'area del Sito di interesse nazionale di Taranto. Per tale finalità, nell'ambito del citato Fondo è destinata una quota di risorse fino a un importo massimo di 70 milioni di euro.
  L'articolo 2 riconosce l'area industriale di Taranto quale area in situazione di crisi industriale complessa ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, che consentono di attivare progetti di riconversione e riqualificazione industriale finalizzati ad agevolare gli investimenti produttivi, anche di carattere innovativo, nonché la riconversione industriale e la riqualificazione economico produttiva dei territori interessati.
  In conclusione, poiché il provvedimento non appare presentare profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione Trasporti, propongo di esprimere parere favorevole sul provvedimento medesimo.

  Carlo MONAI (IdV) ricorda preliminarmente come il provvedimento in oggetto sia stato adottato dal Governo a seguito delle iniziative assunte dalla magistratura che ha accertato il pericolo incombente sulla salute dei cittadini dell'area del porto di Taranto. Osserva come il provvedimento risulti sbilanciato dal punto di vista dell'imputazione degli oneri che ne derivano, dal momento che la gran parte del costo degli interventi previsti viene posta a carico della pubblica amministrazione, anziché dei privati. Si tratta, a suo avviso, della classica ipotesi in cui si assiste alla privatizzazione degli utili derivanti dalle iniziative economiche e alla pubblicizzazione delle perdite, nel senso che le imprese private che gestiscono attività economiche, pur acquisendo gli utili da esse derivanti, non si fanno poi carico degli effetti negativi che discendono da tali attività. Infine, chiede chiarimenti in merito alle fonti di finanziamento degli oneri imputati alla pubblica amministrazione e, in particolare, chiede se le risorse utilizzate siano state in precedenza stanziate o se vengano reperite mediante il provvedimento in oggetto attraverso il definanziamento di altri interventi.

  Marco DESIDERATI (LNP), nel preannunciare il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore, evidenzia come il provvedimento in oggetto, analogamente ad altri interventi realizzati dal Governo in carica, segue una logica emergenziale priva di carattere programmatico. In particolare, osserva come sul territorio nazionale, oltre al porto di Taranto, vi siano altri siti inquinati che richiederebbero analoghi interventi di risanamento, come, ad esempio, l'area del fiume Lambro – nel quale sono stati sversati cospicui rifiuti inquinanti – che interessa un vasto territorio comprendente Milano e il suo interland. Infine, nel concordare con le osservazioni del deputato Monai in merito alla ripartizione delle risorse tra pubblico e privato, sottolinea come i dati epidemiologici rilevati nella città di Taranto non siano dissimili da quelli registrati in analoghe realtà territoriali.

  Sandra ZAMPA (PD), nel manifestare il proprio stupore per le osservazioni del deputato Desiderati in merito ai dati epidemiologici rilevati nella città di Taranto, sottolinea come nel corso della legislatura, Pag. 97con il precedente Governo sostenuto anche dalla Lega Nord, l'allora Ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo si era opposta all'adozione di alcuni atti di indirizzo da parte della Commissione Affari sociali della Camera tendenti al disinquinamento del territorio della città di Taranto e che, analogamente, presso la Commissione Infanzia, nonostante i rilievi formulati dai Comitati di cittadini della città di Taranto in merito ai danni all'infanzia prodotti dalle cokerie, non si era potuti giungere alla votazione di un documento condiviso proprio a causa dell'opposizione dei deputati della Lega Nord, che avevano rilevato come non si potessero contrapporre le problematiche della salute a quelle del lavoro. Ritiene pertanto che gli interventi urgenti di oggi siano stati determinati dall'inerzia del precedente Governo.

  Antonio MEREU (UdCpTP), nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore, esprime soddisfazione per il provvedimento in oggetto che, oltre a prevedere interventi di risanamento ambientale, si preoccupa anche del mantenimento dei livelli occupazionali dell'area interessata dalle operazioni di bonifica. Auspica pertanto che il provvedimento in oggetto possa essere il primo di una serie successiva finalizzata al mantenimento e allo sviluppo dei livelli occupazionali soprattutto nelle aree di maggiori criticità come ad esempio la Sardegna.

  Silvia VELO, presidente e relatore, rispondendo alle richieste di chiarimento, fa presente che le fonti di copertura degli oneri del provvedimento in esame sono analiticamente individuate per ciascun intervento dal Protocollo di intesa del 26 luglio 2012 espressamente richiamato dal decreto-legge in oggetto.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA concorda con la proposta di parere favorevole del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 6 settembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 13.35.

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di veicoli, di accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, di pagamento delle sanzioni e di effetti della revoca della patente.
C. 5361 Valducci.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 luglio 2012.

  Silvia VELO, presidente e relatore, avverte che sono state presentate proposte emendative riferite alla proposta di legge in oggetto (vedi allegato). Formula, quindi, un invito al ritiro sulla proposta emendativa Desiderati 01.01, al fine di non introdurre ulteriori disposizioni nel testo del provvedimento, anche in considerazione del fatto che la disciplina delle targhe sostitutive dei motoveicoli che partecipano alle competizioni motoristiche sportive è già oggetto del nuovo testo unificato delle proposte di legge recanti delega al Governo per la riforma del codice della strada (C. 4662 e abbinate), elaborato dalla Commissione che, al comma 3 dell'articolo 2, autorizza il Governo ad emanare regolamenti su alcune materie tra cui quella di cui alla lettera g), ossia la «disciplina dell'utilizzo di targhe sostitutive per motoveicoli in occasione di competizioni Pag. 98sportive, per prevenire il danneggiamento o la perdita delle targhe originali».

  Il sottosegretario Guido IMPROTA concorda con l'invito al ritiro formulato dal relatore.

  Marco DESIDERATI (LNP), pur concordando con le osservazioni formulate dal relatore, ritiene tuttavia che l'inserimento della disposizione in esame nella proposta di legge in oggetto ne assicurerebbe una più rapida attuazione.

  Silvia VELO, presidente e relatore, osserva che la citata disposizione, anche se inserita nella proposta di legge in esame, richiederebbe comunque una successiva attuazione amministrativa, ai fini della determinazione delle caratteristiche delle targhe dei motoveicoli che partecipano a competizioni sportive. Nel ribadire pertanto il suo invito al ritiro, si riserva comunque di affrontare la questione dopo l'eventuale trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.

  Marco DESIDERATI (LNP), alla luce delle considerazioni testé svolte dal relatore, ritira la proposta emendativa 01.01 a propria firma.

  Silvia VELO, presidente e relatore, formula parere favorevole sull'emendamento Garofalo 1.1, posto che esso interviene sulla disciplina dei mezzi elettrici con bilanciamento assistito equiparati ai velocipedi, ai sensi del provvedimento in esame, includendovi anche quelli con più di due ruote.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA concorda con il parere favorevole del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Garofalo 1.1.

  Silvia VELO, presidente e relatore, nel dichiarare decaduto per assenza del presentatore l'articolo aggiuntivo Froner 1.01, ritiene comunque che la questione posta dalla proposta emendativa concernente la classificazione delle motoslitte meriti un approfondimento nel prosieguo dell’iter legislativo.
  Riguardo all'emendamento 2.1 a sua firma, fa presente che esso è volto a sostituire la disciplina contenuta all'articolo 2 della proposta di legge in oggetto in materia di calcolo della massa limite degli autocaravan, prevedendo che i veicoli categoria M1 ad uso speciale autocaravan conformi alle norme sulle emissioni inquinanti «Euro 5» e successive, e dotati di controllo elettronico della stabilità, utenze interne alimentate a GPL o Metano e pannelli solari, possano circolare con una massa complessiva a pieno carico che non superi del 15 per cento quella indicata nella carta di circolazione. Inoltre, l'emendamento in esame eleva da 80 a 100 Km all'ora la velocità massima in autostrada dei convogli autovettura-rimorchio leggero, come ad esempio nel caso delle vetture che trainano caravan. Prima di raccomandare l'approvazione dell'emendamento in esame, chiede comunque l'avviso del Governo al riguardo.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere favorevole sull'emendamento 2.1. del relatore.

  Marco DESIDERATI (LNP) chiede chiarimenti in merito agli effetti che potrebbero derivare dalla disposizione contenuta nell'emendamento in esame, che consente ad alcuni veicoli di circolare con una massa complessiva a pieno carico non superiore del 15 per cento a quella indicata nella carta di circolazione.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), nel concordare con la richiesta di chiarimenti formulata dal deputato Desiderati, ritiene che la questione concernente la possibile deroga alla massa complessiva indicata nella carta di circolazione necessiti di un adeguato approfondimento.

  Angelo COMPAGNON (UdCpTP), nel concordare con le osservazioni del deputato Garofalo, ritiene che lo stesso approfondimento meritino anche numerose proposte Pag. 99emendative all'esame della Commissione. Chiede pertanto di rinviare il seguito dell'esame delle proposte emendative alla prossima settimana.

  Carlo MONAI (IdV), nell'associarsi alla proposta di rinvio dell'esame formulata dal deputato Compagnon, sottolinea come gli articoli aggiuntivi Compagnon 2.03 e 2.04 in materia di confisca del veicolo siano volti a recepire il contenuto di appositi ordini del giorno, formulati sulla base di recenti orientamenti della Corte costituzionale, accolti dal Governo nel corso della presente legislatura.

  Silvia VELO, presidente, tenuto conto degli esiti della discussione, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.

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