CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 luglio 2012
690.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 25 luglio 2012. — Presidenza del vicepresidente Mario PEPE (PD).

  La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sui progetti di riassetto delle funzioni tra i diversi livelli di governo.
Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI).
(Svolgimento e conclusione).

  Mario PEPE (PD), presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il dottor Andrea DI SORTE, assessore del comune di Bolsena, svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione. Prende quindi la parola la dottoressa Silvia GIANNINI, Vice Sindaco del comune di Bologna.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, la senatrice Fiorenza BASSOLI (PD) e il deputato Luciano PIZZETTI (PD).

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  La dottoressa Silvia GIANNINI, Vice Sindaco del comune di Bologna, fornisce ulteriori precisazioni.

  Mario PEPE (PD), presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 luglio 2012. — Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

  La seduta comincia alle 14.55.

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
Nuovo testo C. 4041, approvata dal Senato.

(Parere alla II Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Mariangela BASTICO (PD) relatore, illustra il provvedimento in esame, approvato dal Senato, volto ad un riordino complessivo della disciplina in materia di condominio. Riferisce che le ragioni dell'intervento normativo risiedono nell'insufficienza della disciplina contenuta nel codice civile, nella necessità di superare il concetto «verticale» del condominio e di adeguarlo alle nuove realtà edilizie, nell'esigenza di cristallizzare normativamente gli indirizzi giurisprudenziali prevalenti, anche al fine di ridurre il contenzioso in materia. Tra le novità introdotte dalla riforma, segnala le seguenti: l'estensione dell'ambito di applicazione della disciplina del condominio al condominio «orizzontale» e al cd. supercondominio; la procedura urgente per i lavori della messa in sicurezza del condominio in caso di pericolo e la previsione dell'intervento cautelare dell'autorità giudiziaria; l'abbassamento dei quorum richiesti per deliberare sulle modificazioni d'uso e sulla sostituzione delle parti comuni e per deliberare sulle innovazioni; l'ulteriore abbassamento del quorum per deliberare sulle innovazioni «di utilità sociale»; le nuove regole per la costituzione dell'assemblea e per le relative deliberazioni e la disciplina della convocazione dell'assemblea; il rafforzamento della figura dell'amministratore di condominio e l'ampliamento delle responsabilità connesse alla gestione condominiale; l'introduzione dell'obbligo di polizza di assicurazione per gli atti compiuti dall'amministratore; la possibilità di effettuare trascrizioni a favore e contro il condominio; l'istituzione del registro degli amministratori presso le Camere di commercio; l'aggiornamento delle sanzioni pecuniarie per la violazione del regolamento di condominio; la nuova disciplina della riscossione dei contributi dovuti dai singoli condomini. Osserva che, con finalità di adeguamento alle innovazioni tecnologiche e di riduzione del contenzioso in materia, il progetto di riforma interviene sulla definizione delle parti comuni del condominio e contiene una specifica disciplina dell'installazione di impianti autonomi per la ricezione radiotelevisiva. Fa notare che ulteriori disposizioni del progetto di legge sono poi volte a codificare taluni indirizzi emersi in giurisprudenza. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizione per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana.
Testo unificato C. 4698 e abb.

(Parere alla VII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

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  Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore senatore Francesco BEVILACQUA, illustra il provvedimento in esame, volto a garantire al Museo nazionale dell'emigrazione italiana una copertura finanziaria stabile e una localizzazione definitiva. Rileva che l'articolo 1 riconosce l'alto valore culturale dell'azione di sensibilizzazione svolta dal Museo e ne fissa la sede espositiva in Roma. Con riguardo alla specifica localizzazione, osserva che la norma dà preferenza all'attuale sede dell'istituto, la ex Gipsoteca del complesso monumentale del Vittoriano, al fine di dare continuità all'originaria progettazione del complesso espositivo. Ove si renda indispensabile una diversa collocazione, evidenzia, la valutazione deve essere effettuata dal MAE, di concerto con il MIBAC. Ai medesimi soggetti, segnala, l'articolo 3 attribuisce la responsabilità del Museo. Sottolinea che l'articolo 2 concerne funzioni e finalità dell'istituto; il Museo è identificato quale struttura permanente del MAE, che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio dell'emigrazione italiana. Specifica che l'istituto recupera la memoria dell'esperienza migratoria italiana; ripercorre le diverse realtà locali che hanno fatto da sfondo al fenomeno dell'emigrazione, nella sua evoluzione storica, fino all'età contemporanea; realizza un collegamento in rete tra musei dell'emigrazione italiani ed esteri, consentendo la consultazione delle banche dati esistenti presso le diverse strutture. Ulteriori funzioni del Museo, rileva, consistono nell'elaborare studi e ricerche sull'evoluzione dei flussi migratori, dei processi di integrazione e delle azioni di cooperazione e valorizzazione culturale che interessano l'Italia, in uscita e in entrata; nonché promuovere incontri internazionali di interscambio culturale, in Italia e all'estero, anche ai fini di una migliore conoscenza dell'Italia da parte dei cittadini italiani emigrati e degli immigrati in Italia. Rileva che l'articolo 4 prevede l'istituzione di un comitato scientifico, presieduto da un Sottosegretario di Stato agli affari esteri, designato dal Ministro degli affari esteri; il comitato scientifico è composto dal direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del MAE e da sette esperti di chiara fama nominati dal presidente del comitato. L'articolo 5, segnala, concerne la figura del direttore del Museo; nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro degli affari esteri, sentito il comitato scientifico, il direttore sovrintende all'organizzazione e alla gestione del Museo, coordinandone le attività scientifiche, tecniche e amministrative. Il comma 2, evidenzia, riguarda, invece, l'organizzazione e la gestione dei servizi del Museo, che sono definite da un accordo di programma stipulato tra MAE e MIBAC. L'articolo 6, conclude, quantifica l'onere derivante dall'attuazione della proposta di legge.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 89/12: Proroga di termini in materia sanitaria.
S. 3414 Governo, approvato dalla Camera.

(Parere alla 12a Commissione del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Giuseppe SCALERA (PdL), relatore, illustra il provvedimento in esame, rilevando che proroga alcuni termini temporali nelle seguenti materie: attività libero-professionale intramuraria; organi operanti presso il Ministero della salute; obbligo di assicurazione, a carico degli esercenti libere professioni sanitarie, per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività. Rileva che il comma 1 dell'articolo 1 modifica la disciplina transitoria relativa allo svolgimento in determinate forme, da parte dei medici dipendenti dagli enti ed Pag. 201aziende del Servizio sanitario nazionale, dell'attività libero-professionale intramuraria. In base alla normativa generale, osserva, le regioni e le province autonome adottano idonee iniziative per assicurare gli interventi di ristrutturazione edilizia, presso le aziende sanitarie locali e le aziende ospedaliere, necessari ai fini dell'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria. Fa notare che gli interventi devono essere attuati, secondo la disposizione finora vigente, entro il 30 giugno 2012. Il comma 1, precisa, sostituisce tale data, prevedendo il termine del 31 dicembre 2012. Osserva che negli ambiti in cui gli interventi non siano ancora stati compiuti e, in ogni caso, non oltre un termine già stabilito, è ammesso, per l'esercizio delle attività in esame, l'impiego del proprio studio professionale. La proroga di cui al comma 1, fa notare, consente il summenzionato impiego fino al 31 dicembre 2012; il comma 2 dispone la proroga degli organi collegiali e degli altri organismi individuati nell'Allegato 1. Rileva che la Camera ha aggiunto un comma 3-bis nell'articolo 1, concernente la decorrenza dell'obbligo, a carico degli esercenti libere professioni sanitarie, di assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.

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