CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 luglio 2012
690.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 141

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 luglio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

  La seduta comincia alle 14.15.

DL 79/2012: Misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell'Amministrazione dell'interno, nonché in materia di Fondo nazionale per il Servizio civile. Differimento di termine per l'esercizio di delega legislativa.
C. 5369 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Luigi FABBRI (Misto-ApI), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alla I Commissione sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 giugno 2012, n. 79, recante misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini. Fa presente, innanzitutto, che il provvedimento di urgenza in esame, già approvato dal Senato, è stato adottato al fine di rafforzare l'efficienza ed il coordinamento degli organismi deputati a garantire la sicurezza dei cittadini, nella prospettiva della creazione di un adeguato sistema di gestione delle emergenze. Tra le diverse misure, segnala che il provvedimento in esame prevede il differimento al 30 settembre 2012 del termine per l'esercizio della delega al Governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute scaduto il 30 giugno 2012, recando altresì disposizioni volte ad assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (CNVVF) e di altre strutture operative dell'Amministrazione dell'interno, nonché in materia di Fondo nazionale per il servizio civile.
  Valuta di particolare interesse, sotto il profilo della competenza della Commissione, l'articolo 2-ter, introdotto al Senato, che introduce alcune disposizioni relative alla formazione degli allievi agenti della Polizia di Stato: in particolare, viene anticipata da 9 mesi a 6 la nomina degli allievi agenti in agenti in prova, con la conseguenza che viene anticipata anche la frequenza di costoro del periodo di applicazione pratica. Fa poi presente che il comma 3, lettera a), del medesimo articolo modifica il regime di assunzione delle guardie di pubblica sicurezza ausiliarie tratte dai giovani iscritti nelle liste di leva, sopprimendo la previsione della selezione attitudinale degli ausiliari per l'eventuale assegnazione ai servizi che richiedono particolare qualificazione. Evidenzia, quindi, l'articolo 2-quater, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, che reca norme concernenti le qualifiche tecnico-scientifiche dei ruoli della Polizia di Stato, introducendo per l'accesso ad esse i limiti di età già previsti per l'accesso alle qualifiche iniziali dei corrispondenti ruoli ordinari della Polizia di Stato. Fa presente che l'articolo 2-quinquies dispone la definizione, con decreto interministeriale, dell'equipollenza dei titoli conseguiti al termine di corsi frequentati dal personale non dirigenziale e non direttivo della Polizia di Stato con i titoli rilasciati dagli istituti professionali, anche ai fini dell'ammissione agli esami di maturità professionale.
  Rileva, poi, che l'articolo 3 reca norme relative alla semplificazione dell'accesso alle strutture operative del Corpo dei Vigili del Fuoco, al fine di implementarne la funzionalità, attraverso procedure straordinarie di reclutamento per l'ammissione ai ruoli di caposquadra e capo reparto del Corpo. Fa notare che, come messo in evidenza dalla relazione illustrativa, la disciplina rinviene la propria ratio nella necessità di sopperire alla grave carenza di organico che si è determinata a seguito dell'esodo dal Corpo delle suddette figure professionali, con conseguente danno per l'efficienza del suo funzionamento e la piena operatività delle operazioni di soccorso, poiché «le figure dei capi squadra e dei capi reparto rivestono, nell'ambito del sistema del soccorso pubblico, un ruolo centrale e non surrogabile, per il grado specifico di responsabilità e di autonomia decisionale correlato all'intervento urgente». Fa osservare, inoltre, che l'articolo 4, ai commi 1 e 2, riduce il «taglio» della spesa per la retribuzione del personale volontario del Corpo dei Vigili del Fuoco, che viene fissato a 30 milioni di euro in luogo dei 57 milioni previsti dalla normativa vigente: le risorse che si rendono così disponibili consentiranno l'impiego di 12.800 volontari in più nel 2012. Inoltre, segnala che il comma 2-bis del medesimo articolo, introdotto nel corso dell'esame del Senato, estende al personale volontario il regime di assunzione Pag. 143per chiamata diretta dei familiari dei Vigili del Fuoco deceduti o invalidi per causa di servizio.
  Si sofferma poi sull'articolo 4-ter, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, che, ai fini delle assunzioni nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, proroga al 31 dicembre 2014 i termini di validità delle graduatorie relative a due specifiche procedure selettive. Evidenzia, infine, che l'articolo 5 proroga fino al 30 giugno 2012 la durata dei contratti a tempo determinato, in scadenza, delle unità di personale impiegate presso gli sportelli unici per l'immigrazione delle prefetture-uffici territoriali del Governo e presso gli uffici immigrazione delle questure.
  In conclusione, preso atto del contenuto del decreto-legge e considerata l'imminenza della scadenza del termine per la sua conversione in legge, ritiene che – pur a fronte di talune disposizioni di natura settoriale e di alcune norme di deroga rispetto alla disciplina generale del pubblico impiego, che potrebbero creare qualche perplessità se confrontate con il regime valido per analoghe categorie di lavoratori – vi siano comunque le condizioni per un orientamento positivo da parte della Commissione: propone, quindi, di esprimere un parere favorevole con osservazione sul provvedimento in esame (vedi allegato 1).

  Maria Grazia GATTI (PD) dichiara di apprezzare, innanzitutto, il contenuto di talune disposizioni recate dal testo in esame, come quella prevista all'articolo 4-ter, che, ai fini delle assunzioni nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, proroga al 31 dicembre 2014 i termini di validità delle graduatorie relative a due specifiche procedure selettive, auspicando che ciò possa garantire sia un adeguato turn over sia un urgente potenziamento delle dotazioni organiche. Ravvisa, tuttavia, una certa eterogeneità del provvedimento, che si traduce nella previsione di norme diverse tra di loro – come quelle relative alla delega in materia di riorganizzazione di enti vigilati dal Ministero della salute o al differimento dei termini di taluni interventi pubblici infrastrutturali – che fanno insorgere perplessità anche sotto il profilo della qualità della legislazione.
  Per quanto concerne, poi, i profili di più immediata competenza della Commissione, esprime talune riserve in ordine alle norme in materia di assunzione di personale, atteso che diverse disposizioni derogano alla disciplina generale del pubblico impiego, producendo una frammentazione della generale disciplina della gestione del rapporto di lavoro per specifiche categorie, oltre che delle relative strutture organizzative. Condivide, pertanto, l'osservazione contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore, la quale pone nella giusta prospettiva tale questione, invitando la Commissione di merito a fare in modo che si eviti la creazione di pericolosi precedenti in materia.
  In conclusione, per le ragioni esposte e considerato che sussistono, in ogni caso, le condizioni per un orientamento complessivamente positivo sul provvedimento trasmesso dal Senato, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con osservazione del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 luglio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.25.

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Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione di un nuovo testo base – Richiesta di relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 18 luglio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di rinviare l'esame delle proposte emendative presentate (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 685, del 18 luglio 2012, pagg. 156-158), in attesa di svolgere i necessari approfondimenti tecnici.

  Paola PELINO (PdL), relatore, fa presente che, a seguito degli approfondimenti svolti e di un confronto informale di natura tecnica che ha avuto luogo nei giorni scorsi, è emersa la duplice esigenza di prevedere, da un lato, l'adozione di alcune correzioni e integrazioni del testo e, dall'altro, di effettuare un'attenta quantificazione dei possibili oneri derivanti dal provvedimento. In particolare, segnala che i vari profili di carattere tecnico non consentono di risolvere le questioni emerse con l'approvazione delle sole proposte emendative presentate, essendo necessario intervenire su alcuni aspetti del provvedimento che richiedono ulteriori aggiustamenti, anche in vista della valutazione dei contorni di natura finanziaria.
  Per questo motivo, prospetta l'opportunità – se non vi fossero obiezioni da parte dei gruppi – di non procedere all'esame degli emendamenti presentati e di deferirli immediatamente, assieme al provvedimento in esame, al Comitato ristretto, che potrebbe riunirsi subito per definire un nuovo testo unificato dei progetti di legge in titolo, anche alla luce delle ulteriori novità nel frattempo intervenute. Al contempo, rappresenta alla Commissione anche l'utilità che – poiché si pone l'esigenza di una stima degli eventuali effetti finanziari del provvedimento – si chieda al Governo la predisposizione, in tempi quanto mai rapidi, di una relazione tecnica sull'ulteriore nuovo testo che sarà elaborato dal Comitato ristretto.

  Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle considerazioni svolte dal relatore, propone di non procedere all'esame degli emendamenti presentati e di deferirli immediatamente al Comitato ristretto, unitamente al provvedimento in esame, al fine di definire un nuovo testo unificato dei progetti di legge in titolo, anche alla luce delle ulteriori novità nel frattempo intervenute: in caso di approvazione della proposta, il Comitato ristretto deve conseguentemente intendersi da subito convocato.

  La Commissione conviene.

  Silvano MOFFA, presidente, preso atto dell'unanime assenso della Commissione rispetto alla proposta della presidenza, sospende, quindi, la seduta, per consentire lo svolgimento della riunione del Comitato ristretto.

  La seduta, sospesa alle 14.30, è ripresa alle 14.35.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che – in esito ai lavori del Comitato ristretto appena riunitosi – è stato predisposto un ulteriore nuovo testo unificato dei progetti di legge in titolo (vedi allegato 2), che il relatore prospetta di adottare come nuovo testo base.
  Nessuno chiedendo di intervenire, propone quindi di adottare il predetto ulteriore nuovo testo unificato delle proposte di legge in esame, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  La Commissione delibera di adottare l'ulteriore nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 3871, 4260 e 4384, Pag. 145elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  Silvano MOFFA, presidente, comunica che – secondo quanto convenuto per le vie brevi a margine della riunione del Comitato ristretto – si pone ora l'esigenza di verificare la possibile onerosità delle disposizioni recate dall'ulteriore nuovo testo unificato, che richiede una stima dei suoi eventuali effetti finanziari. Per tale ragione, prima ancora di fissare un nuovo termine per la presentazione di eventuali emendamenti, propone – ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento – di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica sul progetto di legge in esame, da trasmettere alla Commissione entro il prossimo 6 settembre 2012.

  La Commissione delibera, quindi, di richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica sul provvedimento in esame, ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009.

  Silvano MOFFA, presidente, nel ribadire che – ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009 – la relazione tecnica dovrà essere inviata alla Commissione entro la data del 6 settembre 2012, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 19 luglio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto sull'opportunità che – prima di fissare un termine per la presentazione di emendamenti al testo unificato dei progetti di legge in titolo, adottato come testo base – i gruppi potessero valutare l'andamento dell’iter al Senato del decreto-legge sulla razionalizzazione della spesa pubblica, contenente una disposizione che verte su materia analoga a quella recata dal provvedimento all'esame della Commissione.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP) ritiene opportuno che l'esame del testo unificato in titolo prosegua celermente, auspicando che la presidenza possa da subito proporre un termine per la presentazione di emendamenti, fermo restando che ciò non precluderà una valutazione attenta del contenuto del provvedimento sulla cosiddetta «spending review», non appena esso sarà trasmesso alla Camera.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), considerato che non sembra sussistere alcun margine per apportare modifiche al decreto-legge all'esame del Senato, invita la Commissione a portare avanti speditamente l’iter parlamentare del testo unificato in titolo. Auspica, pertanto, che la presidenza proponga sin d'ora la fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti, la cui scadenza, da far coincidere possibilmente con la giornata di lunedì 30 luglio 2012, garantisca in ogni caso la contestualità di esame tra il citato decreto-legge e le proposte emendative che saranno depositate.

  Cesare DAMIANO (PD), preso atto che, allo stato, non sembrano esservi grandi margini per modificare il provvedimento sulla razionalizzazione della spesa pubblica, soprattutto per quanto concerne le norme riguardanti i cosiddetti «esodati», condivide l'esigenza di procedere rapidamente lungo l’iter di esame: propone, in tale direzione, di fissare per la giornata di mercoledì 1o agosto 2012 il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, considerato che in questo modo le legittime esigenze di economia procedurale si concilierebbero con le altrettanto importanti necessità istruttorie di approfondimento degli argomenti contenuti nel decreto-legge all'esame del Senato, che dovrebbe Pag. 146prevedibilmente approdare in Assemblea per quella data.
  Pur apprezzando che le misure con le quali il Governo ha inteso ampliare di altre 55.000 unità la platea dei potenziali beneficiari delle deroghe alla vigente disciplina previdenziale, ritiene che rimangano ancora irrisolte numerose questioni, che hanno a che fare con l'esigenza di garantire l'applicazione degli accordi sottoscritti anche al di fuori della sede ministeriale e di assicurare parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e lavoratori del settore privato. Auspica, quindi, che il lavoro avviato dalla Commissione in materia, condotto con serietà e attenzione, possa tradursi nell'approvazione di un testo condiviso, in grado di risolvere in maniera puntuale e completa la questione.

  Silvano MOFFA, presidente, giudicata ragionevole la proposta appena formulata dal deputato Damiano, propone che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti al testo unificato delle proposte di legge in esame sia fissato per le ore 16 di mercoledì 1o agosto 2012.

  La Commissione concorda.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Silvano MOFFA, presidente, considerato che occorre attendere l'arrivo del rappresentante del Governo per lo svolgimento della prevista seduta dedicata alla discussione congiunta delle risoluzioni relative alla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP, fissata per le ore 15.30, propone di procedere ad una inversione dell'ordine del giorno, in modo da passare immediatamente alla riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 14.45.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 25 luglio 2012.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 luglio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.55.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 luglio 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 15.40.

7-00657 Giammanco: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00659 Fedriga: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00800 Muro: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
7-00825 Mattesini: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00196).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 19 luglio 2012.

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  Silvano MOFFA, presidente, avverte che, a seguito della discussione svolta nella precedente seduta, è stata presentata una nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo (vedi allegato 3), sulla quale risulta essenziale acquisire il preventivo orientamento del rappresentante del Governo.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA fa presente che il Governo ha valutato con attenzione la nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, rispetto alla quale si dichiara disponibile ad esprimere un parere favorevole, a condizione che la parte dispositiva sia riformulata nei seguenti termini: «a definire un percorso che pervenga, entro tempi brevi, a una equilibrata risoluzione della vicenda di cui in premessa, con l'obiettivo di giungere a una definitiva soluzione della questione del personale ITP, che si protrae ormai da molto tempo, al fine di provvedere al riconoscimento delle posizioni giuridiche ed economiche, e di giungere a una definitiva soluzione della questione del personale ATA».

  Donella MATTESINI (PD) fa notare in via preliminare che la nuova versione della proposta di testo unificato, presentata oggi, intenderebbe fissare una data certa per il completamento di un percorso che porti ad una equilibrata risoluzione della vicenda dei lavoratori oggetto delle risoluzioni in titolo; preso atto, tuttavia, delle proposte formulate dal rappresentante del Governo, ritiene che l'impegno a procedere entro tempi brevi possa essere condiviso, nel segno di un rapporto tra Parlamento ed Esecutivo ispirato a criteri di lealtà e correttezza. Invita, tuttavia, lo stesso rappresentante del Governo ad accogliere una ulteriore riformulazione del testo, in modo da non differenziare l'impegno a risolvere le questioni dei lavoratori ITP e ATA, atteso che, per come appena esposto alla Commissione, tale impegno parrebbe prospettare percorsi differenti per le due categorie di personale.

  Rosa DE PASQUALE (PD), auspicato che la problematica complessiva posta dalle diverse risoluzioni in discussione possa davvero essere superata entro tempi brevi, giudica necessario prevedere che gli impegni assunti dal Governo riguardino sia il personale ITP che quello ATA, atteso che nella riformulazione oggi proposta dall'Esecutivo è ormai venuto meno il riferimento a una data certa, entro la quale si chiedeva l'individuazione di un percorso per una equilibrata soluzione di entrambe le questioni.

  Vincenzo Antonio FONTANA (PdL) ritiene opportuno distinguere tra la problematica dei lavoratori ATA e quella dei lavoratori ITP, atteso che le categorie in questione, oltre ad essere coinvolte nella vicenda in misura quantitativamente differente (le unità di personale ATA interessate risulterebbero, infatti, più numerose), sono anche caratterizzate da evidenti diversità di natura strutturale, connesse alla tipologia delle loro carriere, che impongono un diverso approccio nella definizione delle forme di intervento. Pur sottolineando la pari dignità delle questioni in gioco, auspica che nel caso di specie ci si concentri maggiormente sulla questione dei lavoratori ITP, che ha assunto dimensioni drammatiche, da quanto ha potuto personalmente constatare sulla base di contatti diretti avuti con i rappresentanti di tale categoria: in caso contrario, trattando allo stesso modo situazioni differenti riguardanti le progressioni in carriera di distinte categorie di lavoratori, si rischierebbe, a suo avviso, di incorrere in problematiche impreviste, anche sotto il profilo della legittimità costituzionale. Nel rilevare, peraltro, che costituirebbe una vera e propria ingiustizia un'ipotetica equiparazione del personale ITP rispetto al personale ATA, invita il Governo ad assumere un impegno serio in favore degli insegnanti tecnico pratici, paventando il rischio che una formulazione ambigua del testo possa, in realtà, nascondere l'intendimento di non risolvere alcun problema.

  Silvano MOFFA, presidente, fa notare che il rappresentante del Governo ha manifestato una disponibilità ad assumere un Pag. 148impegno di carattere complessivo sulla vicenda da tempo all'attenzione della Commissione, al fine di affrontare entrambe le situazioni contemplate nelle risoluzioni in discussione, sia quelle del personale ATA sia quelle del personale ITP, senza che ciò configuri l'esigenza di assimilare tra loro le due categorie: ove tale impegno complessivo fosse condiviso anche dai presentatori dei diversi atti di indirizzo, si potrebbe quindi giungere ad un voto unanime da parte della Commissione.

  Gabriella GIAMMANCO (PdL) riconosce la pari dignità degli interessi dell'una e dell'altra categoria di lavoratori e la necessità di risolvere le rispettive problematiche, facendo tuttavia notare che le unità di personale ATA coinvolte nella vicenda appaiono molto più numerose di quelle del personale ITP (che si attestano attorno a qualche centinaio di unità); inoltre, osserva che la soluzione della questione del personale ATA sembra richiedere un intervento decisamente più impegnativo sotto il profilo finanziario, anche a fronte di una disciplina normativa che appare più complessa nei loro confronti. Fa presente, infatti, che è la stessa interpretazione autentica, fornita a suo tempo dal legislatore, dell'articolo 8 della legge n. 124 del 1999 ad avere operato un richiamo normativo che fa riferimento ai soli lavoratori ATA, lasciando di fatto inalterate le posizioni giuridiche ed economiche del personale ITP.
  Auspica, pertanto, che il rappresentante del Governo si impegni in modo particolare proprio in direzione di una sollecita risoluzione della questione dei lavoratori ITP, che presenta un livello di più avanzata maturazione in sede giurisdizionale (anche in ambito europeo), pur precisando che qualsiasi iniziativa tesa a salvaguardare entrambe le categorie, secondo peculiari e specifiche modalità di intervento che potrà definire lo stesso Governo, incontrerà il suo favore, non essendo assolutamente in gioco, in questa sede, la prevalenza degli interessi di certi soggetti in danno di altri, in quanto entrambe le categorie hanno diritto al pieno riconoscimento delle rispettive posizioni economiche e giuridiche.

  Silvano MOFFA, presidente, ribadisce che l'eventuale riformulazione della parte dispositiva del testo unificato delle risoluzioni in discussione, nei termini prospettati da alcuni dei deputati sinora intervenuti nel dibattito, non potrebbe in nessun caso essere interpretata come il tentativo di affermare che le situazioni giuridiche del personale ITP e del personale ATA non siano tra loro distinte: a fronte della disponibilità ad assumere un impegno da parte del Governo, infatti, si tratta soltanto di indicare che entrambe le questioni richiedono una soluzione, fermo restando che ciascuna categoria presenta le proprie specificità, ben delineate – nelle loro differenze – all'interno delle premesse dell'atto di indirizzo, la cui situazione non verrebbe risolta l'una a scapito dell'altra.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA, nell'esprimere una certa difficoltà a giungere a un orientamento definitivo da parte del Governo in ordine alla diverse versioni della parte dispositiva del testo unificato che si sono sinora succedute, conferma che la proposta di riformulazione dell'impegno, prospettata alla Commissione all'inizio della seduta, era esclusivamente finalizzata a distinguere le differenti specificità delle due categorie di personale interessate, ma non intendeva precludere l'esigenza di dare una risposta anche al problema del personale ATA.

  Silvano MOFFA, presidente, nel ribadire che l'assunzione di un impegno complessivo da parte dell'Esecutivo non comporta una negazione delle oggettive differenze esistenti nell'ambito delle posizioni giuridiche delle due categorie di personale che sono oggetto degli atti di indirizzo presentati, avverte che – preso atto delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo – è stata appena presentata un'ulteriore nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione (vedi allegato 4).

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  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA ritiene che il Governo non possa che prendere atto dell'unanime volontà espressa dalla Commissione con la presentazione dell'ulteriore nuova versione del testo unificato.

  La Commissione approva, quindi, l'ulteriore nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in discussione, che assume il numero 8-00196.

  La seduta termina alle 16.

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