CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 luglio 2012
685.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 18 luglio 2012. – Presidenza del Presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

  La seduta comincia alle 9.30.

Comunicazioni del Presidente sulla proposta di regolamento interno della Giunta per le autorizzazioni (ai sensi dell'articolo 18, comma 4, del Regolamento della Camera).

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, comunica che sull'argomento all'ordine del giorno sono state avanzate due proposte di modificazione regolamentare dal deputato Mantini: l'una (il doc. II-bis, n. 5) prevede proprio l'introduzione di un regolamento interno della Giunta per le autorizzazioni; un'altra (il doc. II, n. 20), alla prima strettamente collegata, concerne modificazioni degli articoli 12, 18, 24 e 60 del Regolamento della Camera.
  Questi documenti sono formalmente assegnati alla Giunta per il Regolamento ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento della Camera. Tale disposizione, infatti, nel determinare composizione e funzioni della Giunta per il Regolamento, disciplina anche il procedimento di modifica del Regolamento della Camera, quale fonte del diritto contemplata dall'articolo 64, primo comma, della Costituzione, affidando alla Giunta medesima il compito esclusivo di proporre all'Assemblea le modifiche ritenute necessarie. La stessa procedura si applica anche all'approvazione ed alla modifica dei regolamenti interni delle Giunte delle elezioni e per le autorizzazioni.
  La prassi parlamentare prevede tuttavia, per questi ultimi due casi, che la Giunta per il Regolamento non inizi l'esame delle proposte prima di un'istruttoria svolta dall'organo al cui funzionamento le disposizioni da esaminare si riferiscono. Ciò si spiega considerando che esse hanno specificamente a che fare con la disciplina delle attività proprie dell'organo.
  Quanto, in particolare, alla proposta di introduzione di un regolamento interno della Giunta per le autorizzazioni, si tratta di un cosiddetto regolamento «minore», previsto dall'articolo 18, comma 4, del Regolamento della Camera fin dall'entrata in vigore di quest'ultimo, cioè dal 1971. Da quel tempo, a tale previsione regolamentare non è mai stata data attuazione. Una disposizione analoga a quella inerente alla Giunta per le autorizzazioni è prevista per la Giunta delle elezioni nell'articolo 17, comma 2, del Regolamento della Camera. Ad essa fu data attuazione nel 1998 con l'approvazione del Regolamento della Giunta delle elezioni. Presso il Senato vige una disposizione analoga, riferita peraltro ad un unico organo (la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari) che svolge compiti referenti sia in materia di verifica dei titoli di ammissione, sia in materia di prerogative parlamentari. Pag. 11Presso il Senato è stato introdotto il solo Regolamento per la verifica dei poteri (un primo Regolamento addirittura nel 1962 e poi quello vigente nel 1992) e non un testo regolamentare in materia di immunità.
  Questo dunque è lo sfondo normativo e procedurale sul quale si innesta l'odierno approfondimento. Sul piano della tempistica e dell'opportunità, ritiene che impostare in questa fase finale della legislatura una discussione al riguardo consenta anche di affrontare e risolvere tematiche procedurali emerse nel corso di questo lasso di tempo, e in particolare durante gli ultimi due anni dell'attività della Giunta, al fine di fornire – soprattutto sulla base dell'esperienza maturata e delle esigenze emerse – un quadro procedurale più completo, univoco e codificato a vantaggio dei lavori della Giunta soprattutto nelle future legislature.
  Dal punto di vista metodologico, propone di adottare la procedura seguita di recente dalla Giunta delle elezioni, la quale si è assunta il compito di proporre una modifica del proprio Regolamento. Presso tale collegio si è costituito un comitato ristretto, nel quale erano rappresentati tutti i gruppi, per elaborare un testo da sottoporre poi al plenum della Giunta. Tale procedura gli appare la più idonea a raccogliere un consenso ampio sugli obiettivi e sulle norme che dovranno caratterizzare la nuova regolazione. È ovvio, infatti, che la forza e l'autorevolezza delle regole da introdurre deriveranno solo dalla condivisione unanime dei loro contenuti, che ovviamente auspica. Ribadisce come tale condivisione non potrà che essere favorita dalla circostanza che allo studio delle nuove norme regolamentari ci si predispone alla fine della legislatura e, quindi, essenzialmente a beneficio della prossima Giunta per le autorizzazioni, senza il sospetto che qui si intenda predisporre uno strumento a vantaggio dell'una o dell'altra parte o comunque di quanti sono i componenti dell'organo in carica.
  Il Comitato ristretto che potrebbe essere costituito non dovrà partire da zero. Esso, se vorrà, potrà avvalersi – oltre che ovviamente delle proposte del collega Mantini – di un lavoro già svolto nella XIV legislatura allorquando, su impulso del Presidente Vincenzo Siniscalchi e con l'assenso del Presidente pro tempore Casini, si svolse un'istruttoria che portò all'elaborazione di una proposta sottoscritta da tutti i membri della Giunta per le autorizzazioni (doc. II-bis, n. 1 – XIV legislatura). Anche in quel caso a tale testo si pervenne previa formazione di un comitato ristretto, coordinato dai due Vicepresidenti della Giunta, gli onorevoli Sergio Cola e Lello Di Gioia; il documento predisposto dalla Giunta fu poi trasmesso al Presidente della Camera che lo pose all'ordine del giorno della Giunta per il Regolamento, indicando come relatori gli onorevoli Elena Montecchi e Giovanni Deodato, quest'ultimo anche membro della Giunta per le autorizzazioni. L'intervenuto scioglimento delle Camere non consentì l'approdo finale di quella proposta.

  Pierluigi MANTINI (UdCpTP) osserva come sinora la Giunta per le autorizzazioni abbia operato sulla base della prassi costituita e su principi pratici sedimentati nel tempo. Crede davvero che sia venuta l'ora di attuare l'articolo 18, comma 4, del Regolamento della Camera. Questo in definiva è il senso delle sue proposte. Sottolinea che l'aspetto saliente di esse sta nella contemporanea attuazione dei principi sottesi all'articolo 68 della Costituzione, ma anche all'articolo 54 della medesima Carta costituzionale, laddove si enuncia il principio della responsabilità e dell'onore con cui devono essere esercitate le pubbliche funzioni. Da questo punto di vista, è a suo avviso importante dare ingresso a un codice etico della condotta dei deputati, come accade in altri Parlamenti. Simili innovazioni troverebbero poi sbocco simbolico nel cambio del nome dell'organo, che – nel suo auspicio – si dovrebbe chiamare Giunta per le garanzie e la responsabilità della funzione parlamentare.
  Sintetizzati ulteriori passaggi della relazione con cui ha inteso accompagnare la presentazione delle sue proposte, ringrazia Pag. 12il Presidente per l'introduzione procedurale testè ascoltata, la cui conclusione, in punto di metodo, lo trova perfettamente d'accordo, essendo i testi delle sue proposte aperti a modifiche, suggerimenti e contributi di tutti i gruppi.

  Pierluigi CASTAGNETTI, Presidente, se non vi sono obiezioni, attenderà dunque che i gruppi gli segnalino i nomi dei deputati designati a far parte del Comitato ristretto incaricato di redigere un testo da sottoporre al plenum della Giunta e rinvia il seguito dell'esame al momento in cui il citato Comitato avrà terminato i suoi lavori.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 10.