CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 luglio 2012
681.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 12 luglio 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.35 alle 10.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 13.

5-05689 De Pasquale: Sul decreto istitutivo dei Tirocini formativi attivi (TFA).

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo alla sua interrogazione, finalizzata a conoscere se i periodi di insegnamento prestati in diverse classi di concorso di lingua francese, nella scuola secondaria di primo o di secondo grado, possano sommarsi, ai fini dell'ammissione al tirocinio formativo attivo, per beneficiare dei punti che vengono attribuiti ai candidati che possano vantare una certa esperienza di insegnamento. Prende atto che nella risposta il rappresentante del Governo, pur avendo riferito che non sia possibile, allo stato, ottenere i punti riservati al servizio prestato sommando i periodi svolti in classi di concorso diverse, abbia tuttavia reso noto che è in corso una revisione del decreto ministeriale n. 249 del 2010, con il quale si intendono apportare modifiche agli articoli 5 e 15 del medesimo decreto, al fine di tenere nella dovuta considerazione l'esperienza professionale acquisita dai docenti privi di abilitazione.

5-06575 Centemero: Sul conseguimento del diploma di baccellierato internazionale.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elena CENTEMERO (PdL), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che prende semplicemente atto dell'impossibilità, per le istituzioni scolastiche italiane, statali e paritarie, di essere iscritte nell'elenco ministeriale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 agosto 2010, n. 164, nel quale sono iscritte le istituzioni scolastiche idonee a rilasciare il diploma di baccellierato internazionale avente valore legale ai fini dell'ordinamento italiano. Richiama, al riguardo, la legge 30 ottobre 1986, n. 738 e la successiva legge 17 febbraio 1992, n. 202, che invece consentiva a tutte le istituzioni scolastiche, italiane e straniere, statali e paritarie, di conseguire ai propri studenti il diploma di baccellierato internazionale.

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5-06939 Tino Iannuzzi: Iniziative da assumere per la tutela e la salvaguardia dell'area archeologica di Velia, patrimonio dell'Unesco.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il Sottosegretario per la risposta della quale si dichiara soddisfatto, perché esprime con chiarezza la forte attenzione del Governo e la sua volontà di svolgere una costante, attenta e penetrante azione per la tutela e il presidio dell'area di Elea-Velia, di straordinario ed incomparabile valore archeologico, storico, culturale e paesaggistico. Apprezza la precisa ricostruzione della vicenda legate la disegno di legge presentato dalla Giunta regionale della Campania «norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania», il cui articolo 18, con una scelta assurda, ingiustificata e pericolosa, prevede l'abrogazione della legge regionale n. 5 del 2008, la legge speciale per Velia che fu giustamente approvata nel 2008 per l'enorme e prezioso valore dell'area di Velia che appartiene alla storia della civiltà e della cultura. Sottolinea che, dalla risposta del Ministro per i beni e le attività culturali, emerge con chiarezza come sul testo del disegno di legge, ove approvato nella sua versione originaria, deriverebbe un vuoto normativo gravissimo, che lascerebbe l'area di Velia prima di ogni tutela e di ogni salvaguardia almeno fino all'approvazione del futuro piano paesistico regionale. Ritiene molto importante la posizione espressa in proposito dal Direttore regionale della Campania per i beni culturali e paesaggistici, anche a seguito della quale l'assessore all'urbanistica della regione ha dovuto preannunziare emendamenti al testo del disegno di legge.
  Rileva che la via da seguire non è abrogare la legge regionale n. 5 del 2008, ma assicurare la piena attuazione con l'approvazione del piano di riqualificazione dell'area di Velia, ivi previsto, e con lo stanziamento dei tre milioni di euro, già fissati dalla legge regionale n. 5 del 2008: questa è la sola via per la compiuta tutela, salvaguardia, valorizzazione e rilancio dell'area archeologica di Velia. Continuare a seguire la vicenda con la certezza, oggi confermata, del ruolo deciso e fondamentale che il Governo Monti continuerà a svolgere per scongiurare scelte e comportamenti che rappresenterebbero un vulnus inconcepibile e pesantissimo per Velia.

5-07111 Pagano: Chiarimenti sulla prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado e per gli istituti educativi.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Elena CENTEMERO (PdL), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che considera esaustiva. Prende, quindi, atto che in quasi tutte le regioni interessate le singole commissioni abbiano ultimato la correzione degli elaborati e proceduto all'espletamento dei colloqui per il concorso a 2.386 prestiti di dirigente scolastico. Auspica, quindi, che in futuro il Governo adotti le opportune iniziative al fine di elaborare regolamenti che prevedano diverse modalità di reclutamento dei dirigenti scolastici, al fine di metterne in luce le capacità e le competenze.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.15.

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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.
(Alle Commissioni riunite VI e X).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 luglio 2012.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) stigmatizza la compressione dei tempi di esame del provvedimento, nonostante i tentativi della presidenza di dedicarvi adeguati tempi di discussione. Sottolinea che, trattandosi di un provvedimento importante per lo sviluppo del Paese, sarebbe opportuno un esame ampio e approfondito del testo, soprattutto alla luce dell'attuale situazione di crisi e di difficoltà economica del Paese. Osserva, in proposito, che il provvedimento, pur essendo pieno di aspettative e contenendo annunci su rilevanti e cospicue risorse da utilizzare al fine di rimettere in moto l'economia, prevede, in realtà, lo stanziamento di risorse insufficienti, che smentiscono le aspettative generate. Richiama, quindi, l'articolo 5 del provvedimento, riguardante la determinazione dei corrispettivi a base di gara per gli affidamenti di contratti di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria; nonché l'articolo 17 in materia di autoservizi pubblici non di linea, che costituiscono un freno, un vero e proprio blocco ai processi di liberalizzazione. Stigmatizza, inoltre, l'assenza nel provvedimento di disposizioni recanti lo stanziamento di risorse adeguate a favore di settori che potrebbero costituire un traino per l'economia, come quello dei trasporti e delle energie rinnovabili. Considera, altresì, deludenti le disposizioni in tema di agenda digitale contenute nel provvedimento, che si limita a prevedere l'istituzione dell'Agenzia per l'Italia digitale, disciplinandone anche le funzioni. Segnala, inoltre, che gli articoli da 60 a 67, contenenti disposizioni sulle materie di competenza della Commissione, non prevedono – pur in linea con quanto avvenuto in passato – alcuno stanziamento di risorse a favore della ricerca e dell'università, limitandosi esclusivamente a delineare un'organizzazione delle risorse già esistenti. Segnala che il Governo, per accrescere la competitività del Paese, avrebbe dovuto operare invece una scelta forte nella prospettiva dello sviluppo, stanziando fondi in settori quali la scuola e l'innovazione, piuttosto che nel settore degli armamenti e del mercato delle armi, al fine di rimettere in moto l'economia del Paese,. Richiama, in proposito, le esperienze di altri Paesi, come la Francia e gli Stati Uniti, che, al contrario, hanno investito un'ingente quantità di risorse in tali settori. Lamenta, inoltre, l'assenza nel provvedimento di disposizioni che agevolino le imprese che stanno affrontando una grave situazione di crisi economica. Preannuncia, quindi, il voto contrario sul provvedimento in esame, stigmatizzando, infine, il metodo utilizzato ancora una volta dal Governo, che, anziché procedere attraverso la concertazione e la condivisione delle scelte, impone decisioni al Parlamento, dequalificandone il ruolo e la dignità.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) lamenta il fatto che ancora una volta, nel provvedimento in esame, la cultura è considerata fonte di spesa, recante appesantimenti ed aggravi economici, anziché come fattore di crescita. Chiede, in proposito, che nella proposta di parere sia inserita un'apposita condizione che preveda un cambiamento deciso e fermo di rotta da parte del Governo, al fine di evitare l'arretramento complessivo della qualità e del ruolo della cultura nel Paese. Rileva in particolare che anche per questo Esecutivo la cultura conta ancor meno dei trasporti.
  Chiede, altresì, che nella proposta di parere siano specificati il ruolo e la configurazione Pag. 75interna della Fondazione La Grande Brera, di cui all'articolo 8 del provvedimento in esame, istituita per perseguire il miglioramento della sua attività e la sua dovuta valorizzazione, nonché la gestione secondo criteri di efficienza economica. In riferimento a tale importante realtà, è necessario chiarire infatti quale ne sarà il ruolo complessivo, con una relazione illustrativa che precisi innanzitutto quali saranno i soggetti che avranno la responsabilità di realizzarla, oltre al contenuto concreto che lo statuto dovrà avere. Ritiene necessario specificare, altresì, che il conferimento in uso alla Fondazione, mediante assegnazione al relativo fondo di dotazione, dell'intero patrimonio artistico di Brera, avvenga nel rispetto delle necessarie garanzie di trasparenza. Segnala, inoltre, che occorre chiarire le ambiguità del provvedimento derivanti dall'impossibilità per le fondazioni di ricevere finanziamenti pubblici, nonché le previsioni sulle fondazioni lirico-sinfoniche, i cui lavoratori sono stati per la prima volta posti in Cassa integrazione. È necessario inoltre intervenire a sostegno delle imprese dello spettacolo presenti nelle zone terremotate, particolarmente penalizzate in questa fase di ricostruzione.
  Esprime, inoltre, un giudizio positivo sulle disposizioni contenute nel provvedimento in tema di Agenda digitale, contenute negli articoli da 19 a 21, pur considerando meritevoli di ulteriore sostegno la promozione e la diffusione di iniziative di alfabetizzazione informatica, previste dall'articolo 20, comma 3, lettera f, rivolte ai cittadini; nonché di formazione ed addestramento professionale destinate ai pubblici dipendenti, al fine di permettere un progressivo avvicinamento al mondo del digitale. Auspica, infine, che si possa svolgere una più approfondita riflessione sulla Fondazione di Studi universitari e di perfezionamento sul turismo, di cui all'articolo 67 del provvedimento, ribadendo l'importanza della relazione fra cultura, turismo ed il sistema delle autonomie territoriali, quale strumento di crescita economica per il Paese.
  Conclude, infine, sottolineando il valore e l'importanza, come elementi di modernità e possibili volani per l'economia, dell'innovazione, del sapere, della ricerca, dell'innovazione e della cultura che ritiene necessario siano adeguatamente valorizzati nelle politiche del Governo.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE LEGISLATIVA

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il ministro per il turismo, lo sport e gli affari regionali Piero Gnudi.

  La seduta comincia alle 13.55.

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale.
Nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 1255 Giancarlo Giorgetti, C. 1881 Lolli, C. 2251 Frassinetti, C. 2394 Ciocchetti e C. 4655 Giorgio Conte.

(Discussione e approvazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 luglio 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del regolamento. Così rimane stabilito.
  Avverte che le Commissioni competenti, affari costituzionali e ambiente, hanno espresso parere favorevole sull'emendamento Pag. 763.1 del relatore, approvato in linea di principio dalla Commissione nella seduta di ieri.

  Si passa all'esame dell'articolo 1.
  La Commissione approva quindi l'articolo 1.

  Si passa all'esame dell'articolo 2.
  La Commissione approva quindi l'articolo 2.

  Si passa all'esame dell'articolo 3 e dell'emendamento ad esso riferito.
  La Commissione approva in via definitiva l'emendamento 3.1 del relatore (vedi allegato 5).
  Approva quindi l'articolo 3 come modificato dall'emendamento approvato.

  Si passa all'esame dell'articolo 4.
  La Commissione approva quindi l'articolo 4.

  Si passa all'esame dell'articolo 5.
  La Commissione approva quindi l'articolo 5.

  Si passa all'esame dell'articolo 6.
  La Commissione approva quindi l'articolo 6.

  Si passa all'esame dell'articolo 7.
  La Commissione approva quindi l'articolo 7.

  Si passa all'esame dell'articolo 8.
  La Commissione approva quindi l'articolo 8.

  Rocco CRIMI (PdL), intervenendo per dichiarazione di voto finale, osserva che il provvedimento, frutto di un lavoro leale e condiviso in Commissione, ha subito importanti miglioramenti rispetto al testo licenziato dal Senato. Ringrazia, pertanto, il Governo per il prezioso contributo fornito nell'elaborazione del testo, preannunziando il voto favorevole sul provvedimento in esame.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), preannunziando il voto favorevole sul provvedimento in esame, osserva che esso è il frutto di un lavoro condiviso tra i gruppi. Esprime quindi soddisfazione per il metodo utilizzato nella discussione del testo, frutto della concertazione, dell'ascolto e della condivisione, nel rispetto delle regole.

  Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdCpTP), pur rilevando che il provvedimento è il frutto di un lavoro condiviso da parte di tutti i componenti la Commissione, esprime tuttavia il rammarico per il fatto che il testo non sia stato ulteriormente meditato e discusso. Preannunzia, pertanto, il suo voto contrario sul provvedimento in esame.

  Maria COSCIA (PD), pur esprimendo il suo rammarico per il voto contrario dell'onorevole Capitanio Santolini, manifesta la propria soddisfazione per il lavoro condiviso svolto da tutte le forze politiche ai fini dell'approvazione di un provvedimento molto importante e di grande utilità per il mondo dello sport. Preannunzia, quindi, il voto favorevole sul provvedimento in esame, anche a nome dei deputati del suo gruppo.

  Claudio BARBARO (FLpTP), relatore, esprime piena soddisfazione per il provvedimento che sta per essere licenziato dalla Commissione e che contribuirà allo sviluppo dello sport ed alla sua ripartenza. Preannunziando, quindi, il voto favorevole sul provvedimento in esame, ringrazia il ministro Gnudi, l'onorevole Crimi e gli altri colleghi per il contributo fornito nell'elaborazione del provvedimento, del quale evidenzia l'importanza politica e le nobili finalità, anche in riferimento agli interventi previsti a favore degli impianti sportivi nelle scuole.

  Il ministro Piero GNUDI ringrazia i membri della Commissione per l'elaborazione di un provvedimento che ritiene possa costituire un volano per l'economia del Paese, largamente atteso da tutti gli operatori del settore.

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  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che non essendovi obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.

  La Commissione approva quindi, con votazione nominale finale, il nuovo testo della proposta di legge C. 2800, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato, come modificato nel corso della discussione in sede legislativa.

  La seduta termina alle 14.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 12 luglio 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'informazione, comunicazione, editoria e coordinamento amministrativo Paolo Peluffo.

  La seduta comincia alle 14.25.

Delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale e ridefinizione delle forme di sostegno.
C. 5270 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Ricardo Franco LEVI (PD), relatore, ricorda che il provvedimento in esame reca la delega legislativa al Governo per la definizione di nuove forme di sostegno all'editoria. Osserva, nel dettaglio, che l'articolo 1 del provvedimento conferisce al Governo una delega, da esercitare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, per la definizione di nuove forme di sostegno all'editoria e per lo sviluppo del mercato editoriale, indicando principi e criteri direttivi. I decreti delegati conterranno, così, la disciplina a regime che subentrerà alle norme transitorie recate dal decreto-legge n. 63 del 2012, in corso di esame parlamentare. Rileva che la materia tornerà, dunque, ad essere rilegificata, dopo la delegificazione operata ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n.112 del 2008, che aveva portato all'emanazione del decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 2010, alcune delle cui disposizioni sono abrogate dal citato decreto-legge n. 63 del 2012. Con riferimento al quadro normativo nel quale si colloca il conferimento della delega, precisa che il comma 1 dell'articolo 1 richiama la conformità alle finalità indicate dall'articolo 29, comma 3, terzo periodo, del decreto-legge n. 201 del 2011, e, peraltro, il rispetto di quanto previsto dal citato comma 3 è richiamato anche al comma 2, alinea; l'attuazione dei principi costituzionali in materia di libertà e di pluralismo nella manifestazione del pensiero, di valorizzazione e diffusione della lingua e della cultura italiane e delle opere dell'ingegno, nonché di tutela delle minoranze linguistiche.
  Aggiunge, con riferimento alla procedura di emanazione di uno o più decreti legislativi, che i commi 1 e 5 dispongono che l'adozione degli stessi avviene su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri interessati, previo parere della Conferenza unificata, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997, e delle competenti Commissioni parlamentari. In entrambi i casi è previsto un termine per l'espressione del parere pari a 30 giorni dall'assegnazione, decorsi i quali i decreti legislativi possono comunque essere emanati. Il comma 6 dispone, inoltre, che – con la stessa procedura e nel rispetto dei medesimi principi e criteri direttivi fissati dalla legge delega – il Governo può adottare, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi, disposizioni integrative e correttive. Sottolinea che, con riferimento all'impatto economico Pag. 78del provvedimento, il comma 2 dispone, nell'alinea, che il Governo è tenuto ad esercitare la delega nell'ambito delle risorse annualmente stanziate in tabella C della legge di stabilità per la legge 25 febbraio 1987, n. 67. Inoltre, il comma 3 dispone che dall'attuazione della delega non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Il comma 4, ultimo periodo, prevede, infine, che ai componenti della Commissione istituita dal medesimo comma non spetta alcun compenso, né rimborso di spese. Alle spese di funzionamento della Commissione si provvede con gli ordinari stanziamenti di bilancio, senza nuovi o maggiori oneri. I principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega sono individuati dal comma 2 dell'articolo 1. Osserva che la lettera a) del comma 2 concerne la razionalizzazione e il riordino della normativa vigente in materia di sostegno delle imprese editoriali, anche al fine di contenere gli oneri a carico della finanza pubblica e consentire una maggiore selezione dei beneficiari, in particolare attraverso forme omogenee di contributo, correlate al rimborso dei costi effettivamente sostenuti; forme specifiche di sostegno della lettura; rileva peraltro che un riferimento al medesimo ambito è presente anche nella lettera f); forme specifiche di sostegno per l'innovazione, la multimedialità e l'avvio di nuove imprese, aggiungendo che su tale previsione si sofferma anche la lettera e). Precisa quindi che la lettera b) del comma 2 riguarda la definizione delle categorie di soggetti destinatari dei contributi; in particolare, è fatto specifico riferimento a: quotidiani e periodici di consolidata tradizione e valore politico-culturale; «testate» espressione di comunità locali. La lettera c) del comma 2 reca la previsione di forme particolari di sostegno per le riviste di alta cultura iscritte in un apposito registro nazionale di nuova istituzione. La lettera d) del comma 2 impone la correlazione dell'entità complessiva dei contributi e delle altre forme di sostegno alle disponibilità finanziarie annuali – concetto in parte già contenuto in quanto disposto dall'alinea del comma 2, nonché dal comma 3 –, «evitando», altresì, che per ciascuna impresa il contributo ecceda il fatturato relativo all'anno cui si riferisce lo stesso. La lettera e) del comma 2 reca la previsione di incentivi per l'avvio di nuove imprese editoriali, per l'innovazione tecnologica e per la multimedialità, anche attraverso il ricorso a forme di credito agevolato o di credito di imposta, compatibilmente con le esigenze della finanza pubblica e con l'ordinamento dell'Unione europea. La lettera f) del comma 2 reca la previsione di forme di promozione della lettura e della diffusione dei libri attraverso: campagne annuali di comunicazione istituzionale curate dal Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri; misure per il sostegno della domanda di lettura che tengano conto dei dati forniti dall'ISTAT, anche al fine di monitorare le variazioni degli indici di lettura. La lettera g) del comma 2 impone la ridefinizione del quadro delle competenze in materia di: politiche per il sostegno dell'editoria; comunicazione istituzionale; tutela del diritto d'autore; promozione della lettura. La lettera h) del comma 2 reca, infine, la previsione di una nuova disciplina in materia di acquisto dei servizi di cui alla legge n. 237 del 1954 e all'articolo 55, comma 24, della legge n. 449 del 1997, concernenti la diramazione di notizie e comunicati degli organi centrali e periferici del Governo, la trasmissione ai medesimi organi di informazioni nazionali ed estere, e la diffusione e ricezione di notizie da e per l'estero. In particolare, richiamato esplicitamente il principio della garanzia del pluralismo dell'informazione, precisa che deve essere assicurata la valutazione annuale dei risultati dell'attività informativa svolta e che devono essere presi in considerazione i seguenti elementi: occupazione di soggetti dotati di professionalità adeguate; quantità di notizie e di servizi forniti; fatturato delle aziende; innovazione dei prodotti. Ricorda, altresì, che il comma 4 dispone la costituzione, presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, di una Commissione chiamata a: censire le forme di Pag. 79sostegno e di agevolazione a favore dell'editoria; formulare proposte per la definizione dei criteri di selezione dei soggetti destinatari dei contributi ai sensi del comma 2, lettera b), e delle riviste di alta cultura di cui al comma 2, lettera c). Quanto alla composizione, osserva che si dispone che la Commissione è costituita da non più di 5 membri di riconosciuta qualificazione e competenza, ai quali non spettano compensi né rimborso di spese.
  Rileva che è stabilito, infine, che la Commissione debba concludere i lavori entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Ricorda quindi di avere illustrato, nella forma più piana e fedele possibile, i contenuti della legge delega che il Governo sottopone per avviare il processo che deve portare all'approvazione di una nuova normativa sul sostegno pubblico all'editoria quotidiana, periodica e libraria e alla lettura, una normativa che, a partire dal 2014, sostituisca quella, frutto di successive stratificazioni e di interventi spesso dettati dall'emergenza, che ha disciplinato sino ad oggi il settore, onestamente con più ombre che luci. Ritiene infatti si tratti di una materia delicata, cruciale a tal punto per la costruzione e la tutela di una democrazia piena, attiva, partecipata da avere meritato una specifica garanzia di ordine costituzionale con l'articolo 21 della carta costituzionale sul pluralismo dell'informazione, il diritto, cioè, ad informare e ad essere informati. Una materia che, in funzione della necessaria tutela del medesimo valore del pluralismo dell'informazione nonché delle lingue nazionali, espressamente giustifica una specifica eccezione alla disciplina della concorrenza nel corpo normativo dell'Unione Europea. Rileva al riguardo che il Parlamento tutto e la VII Commissione in particolare sono, pertanto, chiamati a farsi carico di una grande responsabilità. Aggiunge che il testo della delega sottoposta ad esame, tuttavia, è ancora, in larga parte, una dichiarazione, un'indicazione di principi. Evidenzia quindi che spettano alla Commissione, in dialogo fruttuoso con il Governo, il compito e la responsabilità di precisare la delega, arricchendola di contenuti specifici che definiscano con maggiore precisione il futuro sistema. Si tratta di interventi che dovranno confermare che, laddove si tratti di garantire il pluralismo dell'informazione, l'intervento pubblico – fatti salvi il rigore nell'uso delle risorse e la flessibilità nella gestione che devono essere riconosciuti in una logica di efficienza ed economicità – deve avvenire sotto il controllo del Parlamento, cioè in forme ed entro limiti individuati dalla legge, riducendo al minimo le discrezionalità delle amministrazioni e dell'esecutivo di turno.
  Conclude, quindi, esprimendo l'auspicio che tutti i componenti la Commissione possano svolgere un buon lavoro, in tempi ristretti, alla luce della considerazione che la cancellazione, disposta dalla legge, di tutti i contributi pubblici a partire dal 2014 non consente alcun ritardo.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) concorda con il relatore circa la delicatezza della materia, anche in ragione della ristrettezza dei tempi a disposizione per l'esame del provvedimento. Ritiene sia necessario affrontare il tema con estrema urgenza, sottolineando l'esigenza che il Governo precisi a quanto ammontano le risorse finanziarie che si intendono recuperare attraverso il rinnovo delle concessioni radiotelevisive.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), osservando che non vi è più spazio per la concertazione, come indicato dal Presidente del Consiglio, si dichiara contrario ad accogliere proposte di modifica, seppure concertate che stravolgano il testo in esame. Ritiene opportuno invece accelerarne i tempi di esame, sia alla Camera che al Senato, al fine di giungere in tempi brevi alla sua approvazione. Ritiene peraltro difficile si riesca a raggiungere l'obiettivo indicato prima della sospensione dei lavori parlamentari per la pausa estiva, tenuto conto della necessità di svolgere un ciclo di audizioni di rappresentanti del settore interessati all'applicazione del provvedimento.

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  Il sottosegretario Paolo PELUFFO, riservandosi di intervenire nel merito del disegno di legge nel seguito dell'esame, sottolinea, in riferimento al metodo da seguire per la sua approvazione, che la stesura del disegno di legge in esame è derivata dall'esigenza di licenziare un testo in tempi brevi, in concomitanza con l'adozione del decreto-legge sull'editoria, testè approvato dal Parlamento. Si dichiara in ogni caso disponibile a modificare alcuni dei criteri e principi direttivi fissati nella delega, con l'indicazione di norme primarie di diretta applicazione che possano rendere più agevole l'applicazione del provvedimento, come richiesto dal relatore.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Emerenzio BARBIERI (PdL) propone di svolgere l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al termine della seduta odierna.

  Manuela GHIZZONI, presidente, condividendo la proposta del collega Barbieri, propone di svolgere l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, al termine della seduta.

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 luglio 2012.

Audizione informale di rappresentanti dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS) e dell'Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC), su questioni concernenti interventi a sostegno delle attività dello spettacolo nelle zone colpite dal recente terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 12 luglio 2012.

Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
C. 4822 sen. Asciutti, approvata dal Senato, e abbinate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.30 alle 16.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 12 luglio 2012.

Disposizioni per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana.
C. 4698 Narducci e abbinate C. 521 Osvaldo Napoli e C. 660 D'Antona.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16.30 alle 16.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.45 alle 17.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-05746 Marco Carra: Sulla borsa di studio intitolata al maggiore Ferruccio Spadini.

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