CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 luglio 2012
680.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 288

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 luglio 2012. — Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

  La seduta comincia alle 8.15.

DL 87/12: Misure urgenti in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di razionalizzazione dell'amministrazione economico-finanziaria, nonché misure di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario.
S. 3382 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite 5a e 6a del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD), relatore, illustra il provvedimento in esame, recante misure urgenti in materia Pag. 289di valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, di razionalizzazione dell'amministrazione economico-finanziaria, nonché misure di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario. Riferisce che l'articolo 1 attribuisce a Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. il diritto di opzione per l'acquisto delle partecipazioni azionarie detenute dallo Stato in Fintecna S.p.A., Sace S.p.A. e Simest S.p.A., mentre l'articolo 2 reca modifiche e integrazioni all'articolo 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, con il quale è stata istituita una Società di gestione del risparmio (SGR), posseduta dal Ministero dell'economia e delle finanze, con il compito di istituire fondi che partecipano a quelli immobiliari costituiti da enti territoriali a cui siano conferiti immobili oggetto di progetti di valorizzazione. Precisa che tali previsioni sono finalizzate ad introdurre ulteriori modalità operative della società di gestione del risparmio: allo scopo di conseguire la riduzione del debito pubblico, si prevede che il Ministro dell'economia e delle finanze, attraverso la SGR promuova la costituzione di uno o più fondi comuni d'investimento immobiliare, a cui trasferire immobili di proprietà dello Stato non utilizzati per finalità istituzionali. Evidenzia che l'articolo 3 reca disposizioni di riorganizzazione di alcuni enti della amministrazione economico-finanziaria: l'incorporazione dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato nell'Agenzia delle dogane e dell'Agenzia del territorio nell'Agenzia delle entrate; la soppressione dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico. Osserva che l'articolo 4 riduce il personale del Ministero dell'economia e delle finanze e delle Agenzie fiscali; trasferisce alcune funzioni dalla Consip alla Sogei. Riferisce che gli articoli da 5 a 11 prevedono e regolano la sottoscrizione, da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, di nuovi strumenti finanziari emessi dalla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.. Manifesta criticità in ordine alle previsioni di cui all'articolo 3 sulla riorganizzazione delle amministrazioni decentrate dello Stato; rammenta, al riguardo, i contenuti di una risoluzione esaminata dalla VI Commissione della Camera.

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene opportuno che l'agenzia del territorio possa, in tale fase di riordino organizzativo, mantenere in vigore le convenzioni stipulate con gli enti locali in ordine alla gestione ed al controllo di profili afferenti alla regolamentazione del catasto e delle dismissioni di immobili.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD), relatore, nel condividere l'osservazione del senatore Vaccari, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Mario PEPE (PD), relatore, riferisce che la Commissione è tenuta a rendere, alle Commissioni riunite VI e X della Camera, il parere sui profili di competenza del provvedimento in titolo, recante disposizioni per favorire la crescita, lo sviluppo e la competitività nei settori delle infrastrutture, dell'edilizia e dei trasporti, nonché per il riordino degli incentivi per la crescita e lo sviluppo sostenibile, finalizzate ad assicurare, nell'attuale situazione di crisi internazionale, un sostegno al sistema produttivo del Paese, anche al fine di garantire il rispetto degli impegni assunti in sede europea. Si sofferma sulle misure per le infrastrutture, l'edilizia ed i trasporti (articoli 1-22) Rileva che viene in Pag. 290primo luogo introdotto un regime fiscale agevolato per gli interessi derivanti dalle obbligazioni emesse dalle società di progetto per finanziare gli investimenti in infrastrutture o nei servizi di pubblica utilità, consistente nell'assimilazione ai titoli di Stato. Al fine di assicurare la sostenibilità economica dell'operazione di partenariato pubblico privato, sottolinea, viene esteso l'ambito di applicazione della normativa in materia di finanziamento di infrastrutture mediante defiscalizzazione, già introdotta dalla legge di stabilità 2012, alla realizzazione di tutte le nuove opere infrastrutturali in partenariato pubblico-privato. Evidenzia che si introduce l'obbligo di indire sempre la conferenza di servizi preliminare nella procedura di finanza di progetto, che dovrà esprimersi sulla base del documento progettuale posto a base di gara. Rileva che al fine di favorire una maggiore partecipazione degli operatori economici, anche di medie e piccole dimensioni, nella realizzazione degli interventi presenti nel piano degli investimenti previsti nelle convenzioni di concessione, si eleva dal 50 al 60 per cento la percentuale minima che i titolari di concessioni sono tenuti ad affidare a terzi. Fa notare che si elimina il limite massimo di 516 mila euro per la compensazione dei crediti d'imposta per gli enti locali che abbiano maturato il credito di imposta in relazione ai dividendi distribuiti dalle ex aziende municipalizzate trasformate in società per azioni, introducendo un vincolo di destinazione alla realizzazione di infrastrutture necessarie al miglioramento dei servizi pubblici. Riferisce che sono assoggettate all'imposizione IVA le operazioni relative a cessioni e locazioni di abitazioni effettuate dai costruttori anche oltre il limite dei cinque anni dall'ultimazione dei lavori. Evidenzia che per la ricostruzione e la ripresa economica nel territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo colpite dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, oltre all'apprestamento urgente di moduli abitativi provvisori e di moduli destinati ad uso scolastico ed edifici pubblici, si prevede il procedimento per la ripianificazione del territorio comunale definendo le linee di indirizzo strategico per assicurarne la ripresa socio-economica e la riqualificazione dell'abitato. In relazione alle spese documentate per le ristrutturazioni edilizie sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013, precisa che si dispone l'innalzamento della detrazione a fini Irpef dal 36 al 50 per cento. È inoltre prorogata fino al 30 giugno 2013, segnala, la detrazione per le spese per interventi di riqualificazione energetica degli edifici; sono istituiti un Fondo per l'attuazione del Piano nazionale per le città per la riqualificazione di aree urbane e un Fondo per interventi infrastrutturali nei porti. In ordine alle misure per lo sviluppo economico (articoli 23-59), rileva che, con l'obiettivo prioritario di finanziare programmi ed interventi per la competitività e il sostegno dell'apparato produttivo sulla base di progetti di rilevante interesse nazionale, si provvede al riordino e alla riprogrammazione degli strumenti esistenti per l'incentivazione alle attività imprenditoriali, mediante abrogazione di norme, semplificazione di procedure e rimodulazione di precedenti normative. Inoltre, sottolinea, il Fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica (FIT) viene rinominato in Fondo per la crescita sostenibile e ad esso sono assegnate nuove finalità tra cui: promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, rafforzamento della struttura produttiva, in particolare del Mezzogiorno. Fa notare che si istituisce un credito di imposta a favore di tutte le imprese che effettuano nuove assunzioni a tempo indeterminato di profili altamente qualificati; sono rese più appetibili le obbligazione emesse dalle imprese per autofinanziarsi; si agevola la gestione delle crisi aziendali e, al contempo, si semplificano le procedure per gestire le crisi delle imprese da sovraindebitamento e favorire in tal modo la continuità aziendale. Nell'ambito delle misure per lo sviluppo e il rafforzamento del settore energetico, osserva, sono introdotte norme volte alla semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture energetiche e alla liberalizzazione nel mercato del gas naturale; si Pag. 291prevede la revisione del sistema delle accise sull'elettricità e sui prodotti energetici per le imprese a forte consumo di energia. Segnala che tra le misure a sostegno delle imprese, assumono rilievo quelle volte all'internazionalizzazione delle imprese italiane, l'istituzione della società a responsabilità limitata a capitale ridotto, le misure per l'occupazione giovanile nella green economy e per le imprese nel settore agricolo, le norme di semplificazione per l'accesso al contratto di rete. Si sofferma quindi sulle misure per la ricerca scientifica e tecnologica (articoli 60-63) Riferisce che, al fine di rendere più funzionale il sistema pubblico della ricerca allo sviluppo ed all'innovazione del Paese, sono ridefiniti gli interventi di competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca diretti al sostegno delle attività di ricerca fondamentale e di ricerca industriale, estese ai processi di sviluppo sperimentale. Fa notare che sono previste norme tese ad indirizzare le disponibilità finanziarie verso progetti collegati funzionalmente alle politiche economiche del Paese, specializzando la ricerca verso settori nel quale si intende raggiungere un'eccellenza a livello internazionale. Rileva che si prevede, nell'ambito del Fondo per gli investimenti in ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), una modalità di «copertura a garanzia» degli anticipi concessi alle imprese mediante la trattenuta dell'accantonamento di una quota del finanziamento dei progetti. In relazione alle misure per il turismo e lo sport (articoli 64-67), osserva che viene istituito il Fondo per lo sviluppo e la diffusione della pratica sportiva, finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti sportivi ovvero alla ristrutturazione di quelli esistenti; si prevede il riconoscimento alle federazioni sportive nazionali e alle discipline sportive associate svolgenti attività sportiva per disabili la natura di associazione con personalità giuridica di diritto privato.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) valuta negativamente la circostanza che il provvedimento, in tale congiuntura recessiva della produzione e dei consumi, non contempli adeguate risorse da destinare ai comparti economici in difficoltà. Sostiene che le misure per la crescita recate dal decreto-legge assumono carattere indiretto e forniscono incentivi evidenziando di fatto carenze sotto il profilo dei finanziamenti diretti ai settori produttivi che dovrebbero trainare lo sviluppo. Apprezza, tuttavia, le previsioni volte a semplificare procedure amministrative ed adempimenti funzionali alla crescita.

  Il deputato Isidoro GOTTARDO (PdL), nel condividere le considerazioni del deputato Pizzetti in ordine alla carenza di risorse recate dal provvedimento, auspica un miglioramento dei contenuti del decreto-legge affinché sia possibile porre le condizioni per un superamento della crisi economica anche attraverso una ulteriore semplificazione dell'eccessiva regolamentazione amministrativa, che frena lo sviluppo nei settori produttivi. Fa notare che la disciplina del Titolo V della Costituzione costituisce sovente ostacolo alla piena affermazione di politiche di sviluppo in quanto rende non agevole la separazione di competenze e funzioni tra lo Stato e le autonomie regionali, soprattutto in relazione al profilo della competenza concorrente.

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene insufficiente il contenuto del decreto-legge che, in una fase di grave recessione economica, avrebbe dovuto fornire risorse più adeguate a sostegno dello sviluppo e della crescita. Evidenzia che anche il decreto-legge sulla cosiddetta spending review non incide favorevolmente sul profilo dei finanziamenti e delle risorse e quindi rischia di rappresentare uno strumento del tutto inadeguato di fronte alla gravità della crisi economica. In relazione all'articolo 39, ritiene opportuno valorizzare il ruolo delle autonomie regionali relativamente alla disciplina delle accise sui prodotti energetici.

  Il deputato Mario PEPE (PD), relatore, in esito alle considerazioni emerse nel corso del dibattito, formula una proposta Pag. 292di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 2844 ed abb.

(Parere alle Commissioni riunite IX e X della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore senatore Claudio Molinari, illustra il provvedimento in esame, recante al Capo I le disposizioni generali e i principi fondamentali della materia. Riferisce che l'articolo 1 enuncia le definizioni del provvedimento; l'articolo 2 indica le finalità nell'incentivazione della mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, la diffusione di flotte di veicoli a basse emissioni complessive e l'acquisto di veicoli a trazione elettrica. Precisa che lo Stato, le regioni e gli enti locali perseguono tali obiettivi secondo le rispettive competenze costituzionali. Rileva che l'articolo 3 prevede che le Regioni emanino le disposizioni legislative di loro competenza nel rispetto dei principi fondamentali del Capo I, nonché dei contenuti dell'intesa che il Governo promuove con le Regioni per assicurare l'armonizzazione degli interventi sul territorio nazionale; le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano provvedono in conformità ai rispettivi statuti. Segnala che l'articolo 4 prevede che le reti infrastrutturali di ricarica siano rispondenti agli standard fissati dagli organismi di normazione europea ed internazionale. Evidenzia che l'articolo 5 prevede che entro il 1o giugno 2014 i comuni adeguino i propri regolamenti sull'attività edilizia in modo da prevedere che per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale e per i relativi interventi di ristrutturazione, l'installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli sia obbligatoria ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio. Fa notare che l'articolo 6 prevede modalità di approvazione in assemblea condominiale delle opere per l'installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica, mentre l'articolo 7 prevede che le infrastrutture destinate alla ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica costituiscano opere di urbanizzazione primaria realizzabili su tutto il territorio comunale in regime di esenzione dal contributo di costruzione. Evidenzia che le leggi regionali stabiliscono contenuti, modalità e termini temporali tassativi affinché gli strumenti urbanistici generali e di programmazione territoriale comunali siano adeguati con la previsione di uno standard minimo di dotazione di impianti pubblici di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica ed in coerenza con il Piano nazionale. Il Capo II, precisa, reca disposizioni per la realizzazione di un piano nazionale infrastrutturale; l'articolo 8 prevede che con DPCM, d'intesa con la Conferenza unificata, venga approvato il Piano nazionale per definire le linee guida per garantire lo sviluppo unitario del servizio di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica sul territorio nazionale. L'articolo 9, precisa, prevede che il piano sia finanziato da un apposito fondo, mentre l'articolo 10 prevede l'attivazione di una linea di finanziamento per programmi di ricerca finalizzati alla pianificazione delle stazioni di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Osserva che l'articolo 11 prevede che il Presidente del Consiglio dei ministri formuli indicazioni all'Autorità per l'energia elettrica e il gas circa l'individuazione di un sistema tariffario idoneo ad incentivare l'uso dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Sottolinea che il Capo III reca incentivi: l'articolo 12 prevede un contributo per l'acquisto di un veicolo nuovo a Pag. 293basse emissioni complessive previa consegna di un veicolo per la rottamazione immatricolato da almeno dieci anni; l'articolo 13 istituisce un Fondo per l'erogazione dei contributi statali; l'articolo 14 prevede che le Regioni possano disporre l'esenzione dei veicoli a basse emissioni dalla tassa di proprietà. Precisa che il Capo IV, composto dal solo articolo 15, reca le disposizioni finanziarie.

  Il deputato Mario PEPE (PD) ritiene opportuno che sia potenziato il ruolo delle autonomie regionali in ordine alle previsioni di cui agli articoli 5 e 7.

  Davide CAPARINI, presidente e relatore, nel condividere l'intervento del deputato Pepe, formula una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 3).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni in materia di razionalizzazione dell'utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato.
Nuovo testo C. 4149 e C. 4843.

(Parere alla VI Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Adriana POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB), relatore, illustra il provvedimento in esame, recante disposizioni in materia di razionalizzazione dell'utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato. Riferisce che l'articolo 1 stabilisce, modificando la legge 23 dicembre 2009, n. 191, che l'Agenzia del demanio e l'Agenzia del territorio promuovono congiuntamente tutte le iniziative, anche attraverso la stipula di apposita convezione con l'Associazione nazionale comuni italiani, per mettere a disposizione dei comuni, a titolo gratuito, strumenti di carattere tecnico e informatico, ed attuano altresì tutte le azioni necessarie per finalità di razionalizzazione e ottimizzazione degli immobili di proprietà dei predetti enti. Osserva che si prevede altresì che le amministrazioni realizzano la riduzione ed ottimizzazione degli spazi ad uso ufficio, rapportando gli spazi stessi alle effettive esigenze funzionali degli uffici e alle risorse umane impiegate, avuto riguardo ad un parametro di riferimento complessivo medio compreso tra 20 e 25 metri quadrati per addetto, definito con provvedimento del Direttore dell'Agenzia del demanio. Precisa che il parametro comprende sia gli spazi complementari (stanze per riunioni, biblioteche, archivi e mense), sia gli spazi relativi alla distribuzione ambientale funzionale (corridoi, scale e servizi). In presenza di specifiche esigenze funzionali, osserva, ovvero qualora gli immobili utilizzati presentino caratteristiche strutturali, storiche o artistiche peculiari, le amministrazioni possono chiedere all'Agenzia del demanio di autorizzare, in via eccezionale, deroghe al parametro; sulla base del suddetto parametro l'Agenzia del demanio verifica l'effettiva necessità dell'utilizzo, da parte delle singole amministrazioni, di immobili in locazione passiva, disponendo, in caso di verifica negativa, la disdetta dei relativi contratti di locazione in essere con congruo anticipo rispetto alla scadenza dei contratti stessi. Rileva che tali disposizioni costituiscono principi a cui le Regioni e gli enti locali, negli ambiti di rispettiva competenza, adeguano i propri ordinamenti. Fa notare che l'articolo 2 dispone che il Governo, nell'ambito del disegno di legge di stabilità ed in coerenza con gli obiettivi individuati dal Documento di economia e finanza, previo parere in sede di Conferenza unificata, propone norme di coordinamento dinamico della finanza pubblica volte a realizzare l'obiettivo di accelerare il processo di valorizzazione territoriale di cui all'articolo 3-ter del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, al fine prioritario di ridurre ed ottimizzare gli spazi in uso da parte delle Pag. 294amministrazioni regionali e locali. Rileva che l'articolo 3 stabilisce che le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, individuano al proprio interno, senza nuovi oneri per la finanza pubblica, uno o più soggetti responsabili della gestione e manutenzione degli immobili in uso da parte di ciascuna amministrazione (facility manager), i quali curano la predisposizione e la tenuta di una rendicontazione contabile concernente le spese relative ai singoli immobili affidati alla loro responsabilità. Segnala che l'articolo 4 prevede che i risparmi di spesa derivanti dall'attuazione della presente legge, al netto della previsione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera d), sono conferiti al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato. Manifesta perplessità, relativamente alle misure di razionalizzazione degli uffici pubblici, in ordine alla previsione del suddetto parametro tra metri quadri di superficie degli uffici e numero di dipendenti.

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene opportuno che le previsioni del testo in esame siano coordinate con le disposizioni recate dal decreto-legge 27 giugno 2012, n. 87, e con le norme di cui al decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95.

  La senatrice Adriana POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB), relatore, nel condividere l'osservazione del senatore Vaccari, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 4).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 89/12: Proroga di termini in materia sanitaria.
C. 5323 Governo.

(Parere alla XII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, illustra il provvedimento in esame, composto di un unico articolo recante la proroga di alcuni termini in materia sanitaria e di un Allegato. Rileva che l'articolo 1, comma 1, proroga al 31 ottobre 2012 la facoltà di utilizzare, in via straordinaria e previa autorizzazione aziendale, il proprio studio professionale per l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, termine già prorogato al 30 giugno 2012 dall'articolo 10, commi 2 e 3, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14. Evidenzia che il comma 2 dispone che, fino a quando non sia stato completato il processo di riorganizzazione e razionalizzazione degli organismi operanti presso il Ministero della salute, e comunque non oltre il 31 dicembre 2012, gli stessi organi collegiali e organismi elencati nell'Allegato 1, siano prorogati. Entro la medesima data, segnala, il Ministro della salute, può, con propri decreti, rinnovarne la composizione, senza accrescere il numero dei componenti: si tratta, in particolare, di 31 organismi, menzionati specificamente nell'Allegato al testo del decreto. Il comma 3, fa notare, attribuisce al Ministro della salute la facoltà di rinnovare con proprio decreto la composizione del Consiglio superiore di sanità, fatti salvi i componenti di diritto, nominando il Presidente e i componenti non di diritto e riducendo questi ultimi al numero di quaranta.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 5).

  La senatrice Adriana POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB) ritiene opportuno che siano previste puntuali sanzioni nei casi di inosservanza delle norme recate dal provvedimento ed in particolare riguardo al rispetto della disciplina sull'attività libero-professionale intramuraria.

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  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, fa notare che la normativa prevede compiti di controllo da parte del direttore sanitario sull'osservanza della disciplina; ritiene, quindi, particolarmente utile che siano messi in rete gli studi sanitari utilizzati per la predetta attività libero-professionale intramuraria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.

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