CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 luglio 2012
676.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 152

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 14.05.

D.L. 74/2012: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012.
C. 5263 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 luglio 2012.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che, con riferimento alle richieste di riesame di taluni emendamenti ed articoli aggiuntivi, sono stati svolti dalla presidenza ulteriori approfondimenti.
  In particolare, precisa che, nella recente sentenza n. 22 del 2012, la Corte Costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo 2 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga dei termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come «l'innesto nell’iter di Pag. 153conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». «Se tale legame viene interrotto, la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o non, in legge un decreto-legge».
  Aggiunge che il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è altresì stato richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, n. 4 e ribadito nella lettera del 22 febbraio 2011, inviata dal Capo dello Stato ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge.
  Rileva altresì che, da ultimo, il 23 febbraio scorso, il Presidente della Repubblica ha inviato una ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei ministri in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte Costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali».
  Sottolinea che il decreto-legge in esame reca disposizioni per fronteggiare esclusivamente gli eccezionali eventi sismici verificatisi nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo e per favorire gli interventi di ricostruzione, la ripresa economica e l'assistenza alle popolazioni colpite da tali eventi sismici.
  Alla luce dell'oggetto del decreto-legge in esame e delle considerazioni suesposte ritiene di dover confermare i giudizi di inammissibilità sui seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi di cui è stato chiesto il riesame, in quanto gli stessi recano disposizioni di portata generale e quindi non circoscritta ai territori colpiti dai richiamati eventi sismici ai quali fa invece riferimento in modo esclusivo il decreto legge in esame:
   Marchi 1.21, che introduce una norma generale di rifinanziamento del Fondo di protezione civile;
   Mura 5.01 volto ad introdurre agevolazioni fiscali (detrazione del 55 per cento delle spese sostenute) per gli interventi di adeguamento sismico e di messa in messa in sicurezza degli immobili distrutti o danneggiati da eventi calamitosi;
   Duilio 19.01, in quanto reca misure per il finanziamento degli interventi conseguenti ai danni provocati dagli eventi sismici e dalle calamità naturali che hanno colpito tutto territorio nazionale a partire dal 1o gennaio 2009.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, facendo riferimento esclusivamente agli emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati dai rappresentanti dei gruppi (vedi allegato 1), invita al ritiro di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 1, precisando, relativamente all'emendamento Bratti 1.2, di condividerne lo spirito ed auspicando pertanto che il Governo voglia, con proprio atto amministrativo – come appare più coerente sotto il profilo del rapporto fra le diverse fonti normative – farsi carico della soluzione proposta dal citato emendamento.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

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  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative segnalate riferite all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Mariani 2.2 come riformulato (vedi allegato 2), nonché sull'emendamento Zamparutti 2.16. Chiede che siano accantonati gli emendamenti Mariani 2.6 e Mura 2.10. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 3, esprime parere favorevole sull'emendamento Mariani 3.81 come riformulato (vedi allegato 2); chiede l'accantonamento dell'emendamento Bertolini 3.117; esprime parere favorevole sull'emendamento Stradella 3.144; esprime parere favorevole sull'emendamento Beccalossi 3.46 come riformulato (vedi allegato 2); esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Giovanni Fava 3.1 e Bertolini 3.99. Chiede, quindi, l'accantonamento degli emendamenti Mariani 3.90, Alessandri 3.26, Dionisi 3.64 e 3.65, Di Biagio 3.124, Bertolini 3.120, Dionisi 3.68, Piffari 3.115, Ghiglia 3.300, Pizzolante 3.140, Di Biagio 3.152, Dionisi 3.72, Pizzolante 3.141, Bertolini 3.42, Ghiglia 3.159 e 3.160, Santori 3.127, Mariani 3.92, 3.130 del relatore, Mariani 3.93, Ghiglia 3.02. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 4, esprime parere favorevole sul proprio emendamento 4.49, nonché sugli emendamenti Mariani 4.29, Alessandri 4.14, Piffari 4.38 e Mariani 4.34; esprime, quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Mariani 4.32 e Bertolini 4.35 come riformulati (vedi allegato 2). Chiede l'accantonamento dell'emendamento Giovanni Fava 4.17, degli identici emendamenti Dionisi 4.25 e Di Biagio 4.44, nonché degli emendamenti Mariani 4.30 e Alessandri 4.8. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel condividere le osservazioni svolte dal relatore, giudica indispensabile estendere anche alle opere di difesa del suolo i contributi previsti dalle proposte emendative appena citate dallo stesso.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 5, esprime parere favorevole sugli emendamenti Mariani 5.2, Piffari 5.5; chiede l'accantonamento dell'emendamento Garagnani 5.15; esprime parere favorevole sull'emendamento Fava 5.30 e sull'articolo aggiuntivo Stradella 5.05. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 6, esprime parere favorevole sugli emendamenti Lanzarin 6.1 e Zamparutti 6.3

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 7, esprime parere favorevole sull'emendamento Lanzarin 7.04 come riformulato (vedi allegato 2). Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore

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  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative segnalate all'articolo 8, chiede l'accantonamento degli emendamenti Lenzi 8.152 e Dionisi 8.112, Ghiglia 8.267 e Santori 8.262 e 8.261. Esprime, quindi, parere favorevole sugli identici emendamenti Beccalossi 8.87 e Santori 8.260, sugli identici emendamenti Beccalossi 8.88, Dionisi 8.114 e Santori 8.259, sugli identici emendamenti 8.263 del relatore, Lanzarin 8.11, Dionisi 8.115 e Santori 8.244, sull'emendamento Santori 8.258 e sull'emendamento Santori 8.245 come riformulato (vedi allegato 2). Esprime, inoltre, parere favorevole sugli identici emendamenti Pizzolante 8.272 e Santori 8.248, Bertolini 8.223 e Piffari 8.184. Chiede l'accantonamento degli emendamenti Gibiino 8.83 e Mariani 8.143. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Dionisi 8.124 come riformulato (vedi allegato 2). Chiede, inoltre, l'accantonamento degli identici emendamenti Bertolini 8.208, Santori 8.249, Di Biagio 8.275, Alessandri 8.33, Bertolini 8.190, nonché degli emendamenti Dionisi 8.127 e 8.125, Giovanni Fava 8.66, Dionisi 8.126, Bratti 8.84 e 8.85, degli identici emendamenti Santori 8.250 e Mariani 8.162, Dionisi 8.128 e 8.129. Esprime, inoltre, parere favorevole sugli emendamenti Beccalossi 8.96, Santori 8.251, 8.253, 8.254 e 8.256, sugli identici Dionisi 8.130 e Lanzarin 8.10, sull'emendamento Mariani 8.165; esprime parere favorevole sull'emendamento Bertolini 8.191 come riformulato (vedi allegato 2). Esprime, quindi, parere favorevole sugli emendamenti Marco Carra 8.135 e Stradella 8.270. Invita, infine, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 9, invita al ritiro di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative segnalate all'articolo 10, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Dionisi 10.8 e Di Biagio 10.9 e sull'emendamento Mariani 10.10. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 11, esprime parere favorevole sull'emendamento Mariani 11.6 e sugli identici emendamenti Negro 11.11, Santori 11.13, Dionisi 11.14, nonché sugli identici emendamenti Mariani 11.33 e 11.34 del relatore. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 12, invita al ritiro di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati. Con riferimento invece all'articolo 13, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Dionisi 13.15 e Santori 13.16. Invita, quindi, al ritiro dei restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative segnalate all'articolo 14, esprime parere favorevole sull'emendamento Di Giuseppe 14.1. Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

Pag. 156

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli articoli 15 e 16, invita al ritiro di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati a tali articoli.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento alle proposte emendative segnalate all'articolo 17, esprime parere favorevole sugli emendamenti Bratti 17.1, limitatamente alla seconda parte, Bratti 17.10, Beccalossi 17.14 e Mariani 17.17 come riformulato (vedi allegato 2). Invita, quindi, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi presentati.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore.

  Tommaso FOTI (PdL) relatore, con riferimento agli emendamenti segnalati all'articolo 18, invita al ritiro di tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati. Con riferimento invece all'articolo 19, esprime parere favorevole sugli emendamenti Giovanni Fava 19.8, Alessandri 19.16, Mariani 19.17, Miserotti 19.020 e Bertolini 19.023. Invita, infine, al ritiro di tutti i restanti emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati all'articolo 19.

  Il sottosegretario Giampaolo D'ANDREA esprime parere conforme al relatore

  Armando DIONISI (UdCpTP) dichiara di ritirare, ai fini della loro ripresentazione in Assemblea, tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati presentati dai deputati del suo gruppo, sui quali il relatore ha invitato al ritiro.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara di ritirare, ai fini della loro ripresentazione in Assemblea, tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati presentati dai deputati del suo gruppo, sui quali il relatore ha espresso un invito al ritiro, auspicando su tali emendamenti un supplemento di istruttoria da parte del relatore nel corso dell'esame in Assemblea

  Manuela LANZARIN (LNP) dichiara di ritirare, ai fini della loro ripresentazione in Assemblea, tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi segnalati presentati dai deputati del suo gruppo, sui quali il relatore ha invitato al ritiro.

  Raffaella MARIANI (PD) chiede alla presidenza di rinviare il seguito dell'esame in modo da consentire una valutazione sugli inviti al ritiro formulati dal relatore relativamente agli emendamenti segnalati presentati dal suo gruppo.

  Tommaso FOTI (PdL), relatore, si dichiara d'accordo sulla proposta formulata dalla collega Mariani, facendo presente anche la necessità di svolgere un supplemento di istruttoria sugli emendamenti accantonati che presentano profili di complessità non solo sotto il profilo del merito politico ma anche per le conseguenze finanziarie da essi derivanti.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, non registrando obiezioni sulla proposta avanzata dalla collega Mariani, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 15.20.

D.L. 83/2012: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Parere alle Commissioni VI e X).
(Esame e rinvio).

Pag. 157

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Raffaella MARIANI (PD), relatore, riferisce che la Commissione avvia oggi l'esame del decreto-legge n. 83/2012 che reca misure urgenti per la crescita. Si tratta di un provvedimento che ha avuto una travagliata gestazione, a motivo della necessità di superare alcune problematicità di carattere finanziario, e che reca misure importanti che danno un segnale nella direzione del sostegno dell'economia. Nella difficile fase congiunturale che stiamo vivendo è necessario dare ossigeno all'economia reale, il che significa anche dirottare le scarse risorse finanziarie disponibili verso obiettivi mirati e concreti dai quali ci si può attendere la creazione di nuova occupazione; ecco perché auspica che al primo concreto segnale rappresentato dal decreto in esame seguano ulteriori misure necessarie a dare una scossa al sistema economico e produttivo.
  Dà conto sinteticamente del contenuto delle disposizioni di interesse della Commissione rinviando per un'analisi più dettagliata alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Per quanto riguarda le misure per le infrastrutture, richiama l'attenzione sul regime fiscale agevolato per gli interessi derivanti dalle obbligazioni emesse dalle società di progetto per finanziare gli investimenti in infrastrutture o nei servizi di pubblica utilità (project bond), consistente nell'assimilazione ai titoli di Stato e, dunque, a tassazione sostitutiva con aliquota al 12,5 per cento (articolo 1). Al fine di assicurare la sostenibilità economica dell'operazione di partenariato pubblico privato, viene esteso l'ambito di applicazione della normativa in materia di finanziamento di infrastrutture mediante defiscalizzazione, già introdotta dall'articolo 18 della legge di stabilità 2012 alla realizzazione di tutte le nuove opere infrastrutturali in partenariato pubblico-privato (articolo 2). Si introduce l'obbligo di indire sempre la conferenza di servizi preliminare nella procedura di finanza di progetto, che dovrà esprimersi sulla base del documento progettuale (studio di fattibilità o progetto preliminare) posto a base di gara, consentendo che esso sia modificato solo in presenza di significativi elementi emersi nelle fasi successive del procedimento (articolo 3). Viene elevata dal 50 al 60 per cento la percentuale minima che i titolari di concessioni già assentite alla data del 30 giugno 2002, ivi comprese quelle rinnovate o prorogate ai sensi della legislazione successiva, sono tenuti ad affidare a terzi (articolo 4). Si modifica l'articolo 9 del decreto-legge 1/2012, abrogativo delle tariffe professionali, al fine di introdurre una disciplina per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura e all'ingegneria, che consenta di colmare il vuoto normativo venutosi a creare in seguito alla citata abrogazione e che ha creato numerose difficoltà alle stazioni appaltanti (articolo 5). Si elimina il limite massimo di 516 mila euro per la compensazione dei crediti d'imposta per gli enti locali che abbiano maturato il credito di imposta in relazione ai dividendi distribuiti dalle ex aziende municipalizzate trasformate in società per azioni, introducendo un vincolo di destinazione alla realizzazione di infrastrutture necessarie al miglioramento dei servizi pubblici (articolo 6). L'articolo 7, ai commi 1 e 2, reca disposizioni relative alle verifiche antincendio nelle gallerie stradali e ferroviarie, mentre, al comma 3, estende le attività che possono essere svolte dai laboratori autorizzati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativamente alle indagini geotecniche in sito. Viene reintegrata l'autorizzazione di spesa per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento «EXPO Milano 2015» (articolo 8, comma 1).
  Con riguardo alle misure relative all'edilizia, segnala in primo luogo la nuova disciplina riguardante le ristrutturazioni edilizie di cui all'articolo 11; in particolare, in relazione alle spese documentate in tale ambito sostenute dal 26 giugno 2012 (data di entrata in vigore del decreto) fino al 30 giugno 2013, si dispone l'innalzamento Pag. 158della detrazione a fini Irpef dal 36 al 50 per cento e del limite dell'ammontare complessivo da 48.000 a 96.000 euro. È inoltre prorogata fino al 30 giugno 2013 la detrazione per le spese per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, abbassando la percentuale dall'attuale 55 per cento (prevista fino al 31 dicembre 2012) al 50 per cento. L'articolo 12 prevede disposizioni per la riqualificazione di aree urbane, con particolare riguardo a quelle degradate, attraverso un nuovo strumento operativo, il «Piano nazionale per le città» del quale vengono indicate le modalità operative (commi 1 - 6); reca, altresì, disposizioni volte a consentire la rilocalizzazione degli interventi del programma straordinario di edilizia residenziale per i dipendenti delle amministrazioni dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata (commi 7-9). L'articolo 13 reca misure concernenti i procedimenti amministrativi relativi alla Scia e alla Dia, prevedendo che, nei casi ordinari, per iniziare i lavori sarà sufficiente accompagnare i due titoli abilitativi con autocertificazioni o certificazioni di tecnici abilitati, anziché con i pareri tecnici e gli altri atti preliminari.
  Ulteriori disposizioni riguardanti profili di interesse della Commissione sono contenute nell'articolo 35 che, al comma 1, reca modifiche alla disciplina delle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare e volte prevalentemente a fissare un'unica fascia di rispetto per lo svolgimento di tali attività in mare e, al comma 2, dispone in ordine all'individuazione delle soglie di contaminazione applicabili ai siti appartenenti al Demanio militare e alle aree ad uso esclusivo delle Forze armate. L'articolo 49, al comma 1, dispone la cessazione, al 31 dicembre 2013, del commissario ad acta previsto dall'articolo 86 della legge 289/2002 per la definitiva chiusura degli interventi infrastrutturali nelle aree della Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, colpite dagli eventi sismici del novembre 1980 e del febbraio 1981. L'articolo 52 riguarda la vicenda del SISTRI, una vicenda più volte oggetto di attenzione in questa Commissione non solo in occasione dei dibattiti su specifici atti parlamentari, ma anche in occasione di un recente ciclo di audizioni informali in cui sono stati ascoltati anche i rappresentati della società Selex. La norma, al comma 1, allo scopo di procedere alle ulteriori verifiche amministrative e funzionali del SISTRI sospende, fino al compimento delle anzidette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013 il termine per l'entrata in operatività del SISTRI. L'articolo 57, infine, interviene sulla destinazione delle risorse del fondo rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto, per un verso, modificando il novero dei settori in cui operano i soggetti destinatari dei fondi e, per l'altro, prevedendo che i finanziamenti siano destinati a progetti che devono prevedere l'assunzione a tempo indeterminato di persone con età non superiore a trentacinque anni.
  In conclusione, auspica che la Commissione possa svolgere un dibattito approfondito sulle misure precedentemente descritte, che rappresentano una parte importante del decreto, in quanto si tratta di misure di cruciale interesse per gli ambiti di competenza della Commissione. Si tratta di misure che investono in materia rilevante la competenza della Commissione e ritiene, pur comprendendo l'urgenza delle stesse e la scelta di inserirle in un unico provvedimento, che di tali questioni sarebbe stato preferibile discuterne in sede primaria; a tale proposito fa notare come siano state spesso registrate l'adozione di scelte non condivisibili da parte delle Commissioni di merito in ordine a misure recate dai provvedimenti d'urgenza da esse esaminati in sede primaria ma riguardanti la competenza della VIII Commissione.
  In conclusione si riserva di presentare una proposta di parere alla luce di quanto emergerà dal dibattito e alla luce delle modifiche che dovessero essere apportate in sede referente dalle Commissioni riunite VI e X.

Pag. 159

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 4 luglio 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 15.30.

7-00866 Realacci: Sul rafforzamento delle politiche di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare.
(Seguito discussione e approvazione della nuova formulazione della risoluzione 7-00866).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione rinviata nella seduta del 20 giugno scorso.

  Ermete REALACCI (PD), nel richiamare l'attenzione sulla nuova formulazione della risoluzione 7-00866 (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 20 giugno 2012) presentata nella seduta del 20 giugno scorso, sottolinea le ragioni poste alla base della presentazione dell'atto di indirizzo in discussione, con il quale si intende conseguire l'obiettivo della stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (cosiddetto 55 per cento) e la loro estensione e riorientamento anche nella direzione della messa in sicurezza del patrimonio edilizio rispetto al rischio sismico. Evidenzia, inoltre, come l'approvazione del proprio atto di indirizzo sia ancor più urgente oggi per correggere la scelta insufficiente e sbagliata, compiuta dal Governo in sede di emanazione del decreto-legge n. 83 del 2012.

  Manuela LANZARIN (LNP), nel condividere le osservazioni svolte dal collega Realacci, dichiara di sottoscrivere la sua risoluzione.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara di sottoscrivere la risoluzione presentata dal collega Realacci.

  Aldo DI BIAGIO (FLpTP) dichiara di sottoscrivere la risoluzione del collega Realacci.

  Agostino GHIGLIA (PdL) dichiara di sottoscrivere la risoluzione del collega Realacci.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere favorevole sugli impegni di cui ai numeri 1), 2) e 3) dell'atto di indirizzo in discussione come riformulato, rimettendosi alla decisione della Commissione in ordine all'impegno di cui al punto 4) del medesimo atto di indirizzo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione 7-00866 come riformulata nella seduta del 20 giugno 2012.

7-00830 Misiti: Sull'adeguamento dei depuratori.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00186).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione rinviata nella seduta del 20 giugno scorso.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA) presenta una nuova formulazione della propria risoluzione (vedi allegato 3), con cui si esplicita più chiaramente nel dispositivo dell'atto, il duplice obiettivo con esso perseguito di mettere rapidamente a norma gli impianti di depurazione richiamati nella Pag. 160risoluzione e di scongiurare la completa paralisi degli interventi già attivati, in considerazione del rischio più che concreto che i soggetti che intendono farsi carico della realizzazione di tali indispensabili interventi finiscano per essere assoggettati, in modo paradossale e inaccettabile, a responsabilità – anche penali – derivanti dalle inefficienze gestionali del passato.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV), pur comprendendo le ragioni che sono alla base delle considerazioni svolte dal collega Misiti, sottolinea che la priorità, in questo ambito, deve continuare ad essere la tutela dell'ambiente e la salvaguardia della salute dei cittadini, non potendosi accettare l'idea che la realizzazione di programmi di messa a norma degli impianti finisca per trasformarsi in un alibi per continuare a derogare alla normativa nazionale ed europea.

  Armando DIONISI (UdCpTP) ritiene che la discussione vada ricondotta nei giusti termini proposti dal collega Misiti, soffermandosi con più attenzione sulla necessità di consentire a chi oggi, nell'area romana e nella regione Lazio, sta lavorando per la messa in sicurezza degli impianti di depurazione, di portare a termine la propria attività, entro limiti temporali definiti, a difesa della qualità e della sicurezza dei servizi resi ai cittadini.

  Alessandro BRATTI (PD), pur comprendendo il rilievo delle argomentazioni dei colleghi Misiti e Dionisi, ritiene che sia necessario circoscrivere e limitare interventi come quello proposto dalla risoluzione in discussione allo stretto indispensabile e alle sole realtà nelle quali è comprovato l'impegno dei soggetti gestori degli impianti e degli amministratori pubblici coinvolti alla realizzazione, in tempi certi, di adeguati programmi di messa a norma degli impianti, onde evitare pericolose «fughe» dal diritto e dalla responsabilità.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA), nel condividere le preoccupazioni espresse dai colleghi Piffari e Bratti, conferma che l'oggetto e lo scopo della propria risoluzione sono limitati a rendere meno oneroso e «pericoloso» il completamento degli interventi di messa a norma degli impianti di depurazione della regione Lazio.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP), nel ritenere che sia giusto fare in modo che i funzionari pubblici e gli amministratori locali possano operare serenamente per mettere a norma e in sicurezza, nell'interesse generale, gli impianti di depurazione della regione Lazio, considera altrettanto importante operare affinché l'attuazione dei relativi programmi di interventi avvenga in tempi rapidi e certi, senza porre a rischio la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini.

  Manuela LANZARIN (LNP) ricorda di aver presentato una risoluzione di contenuto analogo a quella del collega Misiti, chiedendo che venga inserita al più presto nel calendario dei lavori della Commissione.

  Giulia COSENZA (PdL) ricorda che la Commissione ha già avuto modo di discutere della questione del malfunzionamento degli impianti di depurazione, approvando una risoluzione da lei a suo tempo presentata. Stigmatizza, peraltro, il fatto che l'approvazione del proprio atto di indirizzo non abbia avuto un concreto seguito nell'azione del Governo. Nel ricordare, quindi, che è tuttora in corso una procedura d'infrazione europea in materia, sollecita il Governo ad assumere, al di là della vicenda oggetto dell'atto di indirizzo del collega Misiti, tutte le iniziative necessarie, compreso il varo di un Piano straordinario nazionale per la messa a norma degli impianti di depurazione, a porre rimedio ad un fenomeno grave di inquinamento, di messa a rischio della salute dei cittadini, di degrado e messa in crisi delle attività turistiche in molte aree del Paese.

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  Il sottosegretario Tullio FANELLI, pur esprimendo apprezzamento per le preoccupazioni espresse da diversi deputati intervenuti, rileva anzitutto che l'azione del Governo in questo settore non può che attestarsi al pieno rispetto della incisiva normativa nazionale ed europea in materia. Rileva, al tempo stesso, che la risoluzione in discussione, persegue un obiettivo concreto e specifico, che il Governo apprezza anche perché riferito ad una vicenda che si sta svolgendo realmente nei termini riportati dal deputato Misiti. Sotto questo profilo, anzi, l'eventuale approvazione dell'atto di indirizzo in discussione, che il Governo giudica favorevolmente, lungi dall'esporre a rischi per la tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini, costituirebbe uno stimolo per il Governo affinché intensifichi la propria azione, anche in ambito europeo, per affrontare positivamente, attraverso il completamento dei programmi di messa a norma degli impianti in corso di realizzazione, la questione dell'ammodernamento e della messa in sicurezza degli impianti di depurazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della risoluzione in titolo, che assume il numero 8-00186.

  La seduta termina alle 15.50.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA


Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 2844 Lulli ed abb.
Disposizioni per favorire la ricerca delle persone scomparse e istituzione del Fondo di solidarietà per i familiari delle persone scomparse.
Ulteriore nuovo testo C. 4568 ed abb.

COMITATO RISTRETTO

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici.
C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti.

SEDE REFERENTE

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici.
C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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